Ti dico ciò che so e ho capito. E' un default tecnico sul debito estero, cioè la Russia non è stata e non è in grado di restituire i debiti contratti all'estero con degli acquirenti/investitori (delle sue [emesse] obbligazioni) esteri (privati o pubblici residenti all'estero), in questo caso statunitensi. Sono due obbligazioni (per un totale di circa 100 milioni), una denominata (cioè quotata, almeno con valore nominale) in dollari e l'altra in euro, che dovevano essere saldate entro lo scorso 27 maggio. In altre parole il pagamento doveva essere effettuato usando le due valute entro quella data. Quindi adesso, formalmente, la Russia si trova in uno stato di insolvenza. Ma in questo specifico caso il "non essere in grado di pagare" non dipende dalla mancanza di fondi (di cui invece dispone), bensì da quelle sanzioni che hanno bloccato i canali di trasferimento imposte dagli stessi creditori, per le quali non è più possibile pagare in quelle due valute. Va notato che, come scritto nell'articolo,
Il default dovrebbe essere un certificato di inaffidabilità creditizia. In questo caso specifico lo si è chiamato "default artificiale" (in virtù di due aspetti: 1 -> Come anticipato, i fondi, malgrado non possano essere usati, non mancano; 2 -> Ridonda col fatto che per la Russia è già impossibile richiedere prestiti a una serie di Paesi stranieri a causa delle sanzioni), ma si è anche parlato di "evento simbolico" (in virtù del fatto che tale "marchio" potrebbe comunque minarne l'affidabilità aumentando gli interessi richiesti dai creditori in futuro).
E aggiungo cosa ho sentito in giro ultimamente (lo "taggo" così perché non ho ancora approfondito): attualmente la Russia non possiede le infrastrutture energetiche di cui avrebbe concretamente bisogno per convertire i propri mercati di petrolio e gas reindirizzandoli dall'Europa all'Asia (ammesso e non concesso, per esempio, che la Cina sia pronta a correre il rischio di essere a sua volta sanzionata a discapito dei suoi interessi sul mercato occidentale), ma grazie, ad esempio, all'impennata dei prezzi del gas, al momento non ha grossi problemi economici. Per questo il tetto al prezzo del gas promosso da Draghi dovrebbe servire a rendere più efficaci le sanzioni precedenti: ridurrebbe un'entrata finanziaria nodale (
mi rifiuto di abusare dell'aggettivo "importante" che ormai è ovunque, "le parole sono importanti!" cit.) con cui la Russia sta riuscendo a non sentirle più di tanto (al momento).
Sarebbe un errore madornale guardare ogni notizia con la stessa neutralità (o forse vuoi dire con lo stesso margine di critica) anche laddove la fonte è proprietà di un regime autocratico che reprime la libertà di informazione con violenza e funge da ripetitore di propaganda studiato per legittimarlo in tutto. Ma dico "sarebbe" perché in realtà hai già ampiamente dimostrato che non è assolutamente vero che guardi ogni notizia con la stessa neutralità. Se il tuo approccio corrispondesse a quello che descrivi,
in questo post (clicca) non avresti bollato il mio pensiero a priori come dettato “dalla propaganda che mi sarei bevuto”, ma mi avresti risposto “aspetta un attimo che (con la stessa neutralità) controllo le informazioni che mi stai proponendo”. Se il tuo approccio corrispondesse a quello che descrivi non avresti dato per assodate informazioni di dubbia (o molto dubbia) veridicità in svariate occasioni, come ad esempio
la sparata data per assodata della multa sulla lingua russa che portava via 1/4 di stipendio, l'alterazione e l'interpretazione totalmente arbitraria e strumentale, ma data per assodata, del senso delle parole della Tymoshenko, ed un simile trattamento, ma dato per assodato, riservato a quelle di Poroshenko (clicca). Più in generale il casus belli dato instancabilmente per assodato. Tante cose date per assodate, come vedi. Anche adesso stai facendo finta di nulla nonostante ti abbia messo sotto gli occhi il tweet di Bellingcat che, servendosi dell’immagine satellitare, mostra come nell'area dove l'ambasciata russa rivendica ufficialmente il punto di impatto di uno dei due missili (che, per inciso, potrebbero essere degli Kh-22) - e nel comunicato della quale si ritrovano le stesse parole usate da RIA Novosti - non si vedono segni di danni. Fare finta di nulla davanti al tweet di Bellingcat, senza considerare se, come e quanto riesca a smentire le fonti russe, equivale a dare per assodato ciò che RIA Novosti ha scritto. Non esisterà mai dialettica di tesi, antitesi e sintesi fra le fonti condivise, essenziale nella ricerca della verità, se non ti smuovi da RIA Novosti. Io sono andato anche oltre quel tweet di Bellingcat. Ma vale la pena postare ciò che ho trovato se resti piantata su RIA Novosti? Chi me lo fa fare? Vuoi dimostrarmi che non hai dato per assodato ciò che ha scritto RIA Novosti? Allora, tanto per cominciare, mostra un briciolo di interesse verso il tweet di Bellingcat. Io ho letto e commentato sia il pezzo di RIA Novosti che hai proposto, sia un altro intero articolo proveniente dalla stessa fonte che mi sono preso la briga di cercare partendo dall'input fornitomi (pur considerando la fonte estremamente inquinata le ho concesso comunque un po' della mia attenzione). Vuoi criticare l'affidabilità di Bellingcat e/o il contenuto del suo tweet? Anche qui hai piena facoltà di provarci portando le argomentazioni che ritieni più valide e convincenti. Poi le si valuta.