20 - 22 Settembre 2552
Dopo aver recuperato il capitano Keyes dalla Truth and Reconcilation, egli riferì a Master Chief e Cortana che i Covenat credevano che l'Installazione 04 si trattasse di un arma abbastanza potente da poter sovvertire il proseguimento della guerra. Per tale motivo, Chief ricevette l'ordine di trovare la chiave d'accesso alla sala di comando (battaglia del Silent Cartographer), mentre Keyes sarebbe andato a perlustrare un misterioso "deposito militare". La verità comunque, salì subito a galla: I covenat avevano inavvertitamente rilasciato i Flood dopo centinaia di migliaia di anni dall'attivazione degli Halo. Chief non riuscì a salvare Keyes, ma riuscì comunque a rintracciare 343 Guilty Spark, il monitor dell'installazione la quale coscienza era basata su quella dell'umano Chakas, che convinse lo spartan ad attivare l'anello per sedare l'infestazione, venendo però fermato da Cortana, che aveva compreso come l'attivazione non avrebbe portato che alla probabile estinzione sia dei Flood che degli umani, che di tutte le specie organiche di quel settore. In un anello oramai in subbuglio, dove Covenat, Umani e Flood si combattevano a vicenda, non restò a Chief e Cortana che distruggere l'installazione, recuperando da un'oramai completamente Keyes i codici di autodistruzione e sovraccaricando dunque i reattori della Pillar Of Autumn.
Nell'esplosione comunque non perirono tutti: alcuni membri dell'UNSC riuscirono a fuggire in tempo, mentre 343 di nascosto s'infiltrava in una stazione covenat, svelando ingenuamente di come la loro religione fosse basata sull'attivazione di un genocidio di massa. Furono proprio i covenat i più sconfitti dalla battaglia, lo shock di aver scoperto e perso nell'arco di soli tre giorni il manufatto più importante del loro culto non solo li avrebbe accecati di rabbia, ma li avrebbe portati anche verso lo sfascio la loro crisi più fatale.
Come disse lo stesso Capo subito dopo la sua fuga dall'anello:
"Per me è solo l'inizio"