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Spero che ne abbiano stampate abbastanza copie da far calare il prezzo almeno sui 20€ prima di vederlo rischizzare verso l'alto causa penuria di copie ancora da vendere
Riuppo perché è un mesetto che ci sto giocando anche se saltuariamente.
La cosa che non mi aspettavo è la qualità fuori scala del face motion capture.
Stiamo tranquillamente tra le eccellenze della gen, se non addirittura il picco in assoluto.
Finito, compreso il documentario sulla realizzazione.
Mamma mia la stima che ho per i ninja theory.
Per come la vedo io questo è l'utilizzo più alto del medium videogioco che si può fare.
Prendersi rischi per raccontare argomenti estremamente delicati, documentandosi sui fatti e valorizzando le opportunità di immedesimazione che solo i videogiochi sanno dare.
Lo sguardo di senua non credo che lo dimenticherò mai.
Chiudo con analisi e interpretazione di Belva90 che trovo perfette.
Finito ieri sera. Che dire? Ho sentito molti giudizi riguardo a questo titolo:" in questo gioco si cammina solo, in questo gioco i combattimenti sono pietosi, questo gioco dura poco, gioco noioso, gioco in cui si gioca poco". Volete sapere perchè non sono d'accordo con questi giudizi? Perchè lo chiamano GIOCO. Il dizionario definisce: gioco, attività di svago. Allora mi chiedo. Mi sono svagato con Hellblade? Mi sono divertito con Hellblade? La risposta ad entrambe le domande è un secco NO. Quindi non mi è piaciuto? Qui non si sta parlando di un gioco. Si parla di vivere l'esperienza ed il tormento della protagonista ed esserne attivamente partecipi, accompagnandola lungo il suo tormentato percorso interiore (come tra l'altro ci viene detto proprio ad inizio gioco). Chiamarlo "gioco" è sbagliato e riduttivo. Io mi sono letteralmente sentito rapito dalla grafica, dal sonoro (voci, suoni ambientali) e dalla trama di questa avventura. Questo non è uno di quei titoli che prendi a mano per farti due orette staccando il cervello. Questa è un avventura con una trama significativa e densa di emozioni. Ecco, questo viaggio mi ha davvero emozionato, perchè no, anche con sentimenti tristi e contrastanti tra loro. E non tanti titoli riescono a fare ciò. Ammetto però che titoli del genere sono "pesanti" e che non ce ne vogliano troppi in giro, proprio perche altrimenti perderebbero di significato. Per me la mia passione di Gamer significa anche questo. Vivere una storia che mi trascini di prepotenza nel mondo della protagonista. E sapete che vi dico? Hellblade è uno dei pochissimi giochi a cui abbia mai giocato che ci è riuscito in pieno. Ecco perchè non darò un voto a questa avventura. Non si possono descrivere 7 ore così intense con un misero ed insignificante numero.
PS: forse sono stato un po' troppo filosofico :eheh:
La mia interpretazione della trama
Sappiamo che Senua era malata prima dell'incontro con Dillion a causa dei numerosi traumi.La segregazione da parte del padre a causa della "maledizione e l'oscurita' che si porta dentro" che altro non e' che la psicosi della protagonista.Capiamo che insieme ai traumi la malattia e' in parte ereditaria in quanto la madre stessa era malata.Senua assiste da piccola alla morte della madre bruciata viva perche' considerata una strega a causa del suo stato mentale ,la protagonista rielabora l'evento rimuovendo il ricordo e nascondendolo nell'inconscio.Superficialmente lei ricorda la morte della madre come un suicidio ma da qualche parte dentro di lei la scena c e' ancora, motivo per cui e' terrorizzata dal fuoco.Il padre rivede la malattia della madre nella figlia e decide rinchiuderla e di eseguire dei rituali nei quali oltre a torture varie vi erano delle rune con cui eseguiva questi riti,motivo per il quale ogni dungeon e' costellato da enigmi risolvibili con le rune.In questo periodo durante le poche volte che usciva di casa incotra Dillion e s'innamora .Senua ritrova la speranza e inizia a guardare il mondo con occhi diversi.L'ambientazione del gioco e' sempre cupa e malinconica ma quando ci fa rivivere i ricordi con Dilion il mondo prende vita ed esplode in una moltitudine di colori.La protagonista decide di scappare con Dillion e il periodo trascorso con lui attenua i sintomi della sua psicosi fino a quando un giorno rientrando nel villaggio lo trova appeso e sventrato in seguito all'invasione dei vichinghi. Senua ricasca nella malattia...sta volta in maniera davvero pesante.La sua personalita' e' frammentata, sente voci diverse e una su tutte, piu' profonda, quasi demoniaca.Quella voce che e' la voce della malattia , i suoi sensi di colpa,impulsi suicidi ecc e' l'oscurita' stessa.Senua non riesce a superare la morte di Dilion e inventa, in preda ad una crisi psicotica, un modo per riabbracciare il suo amato.Cosi decide che portando la testa di Dillion da questa Dea che ha potere sulla vita e la morta sara' in grado di ridarle Dillion in cambio del "Senua's Sacrifice".In realta' il viaggio scava nella psiche della protagonista e avviene tutto nella sua mente.All inizio per accedere all'altro mondo dobbiamo sconfiggere due dei.Il primo e' il *** delle illusioni che altro non e' che l'incarnazione delle illusioni e delle bugie che dice a se stessa successivamente affrontiamo il dolore e il terrore nei confronti del fuoco incarnato dal gigante in fiamme.A questo punto con le rune degli dei accediamo all'altro mondo ...accediamo all'inconscio della protagonista.Procedendo dobbiamo affrontare 4 prove per forgiare la spada di Odino.Ogni prova rappresenta un ricordo rimosso che ha contribuito allo svilupparsi della sua psicosi.Scopriamo che ad esempio nel suo villaggio scoppia un'epidemia che stronca la vita del padre di Dillion. Lei viene accusata dal padre in quanto "maledetta" .Finisce per crederci e convivere con gli inevitabili sensi di colpa.Vediamo quando minaccia il padre a spada sguainata di lasciarla andare e cosi via.Una volta forgiata la spada scendiamo ancora piu' in profondita'.Senua in questo momento inizia ad acquisire consapevolezza di se e far luce tramite la spada.Ora e' pronta per accedere al suo inferno e ai suoi segreti piu' profondi.Mentre si continua a scendere deve affrontare una bestia che rappresenta la visione che Senua ha del padre " non so cosa sia peggio se l'oscurita' o la bestia che e' diventata mio padre" per citare le sue parole.Sconfiggendo la belva accetta la natura del padre e perde il rancore covato nei suoi confronti .Ora e' pronta per la prova finale nel quale affrontiamo la Dea ma prima dello scontro riemerge il ricordo sopito sulla morte della madre bruciata viva.In questo momento dissipate le tenebere sul suo passato e superato tutto cio' che non riusciva manco a capire di provare e' pronta a sfidare se stessa.La Dea altro non e' che il suo alter ego corrotto dall'oscurita',è la rappresentazione metaforica della malattia stessa...infatti i volti della Dea e di Senua sono identici . Per vincere lo scontro dovra' superare l'unica cosa che non ha ancora accettato ovvero la morte di Dillion.Senua comprende di essere malata.Finalmente realizza che l'anima di Dillion e' irrecuperabile e accetta la sua morte gettando nel vuoto la testa che aveva conservata e protetta per tutto il viaggio.Lo lascia andare.Capisce di vivere in una menzogna che e' la storia che si e' inventata per riconciliarsi con Dillion. L'accetta, si accetta .Il mondo intorno a lei inizia a risplendere.Vediamo il sole sorgere dietro le montagne.Senua ha fatto luce sull'oscurita' della sua anima e finalmente e' pronta a voltare pagina e a vivere.
Fatti i primi minuti di gioco. Quello che salta subito all'occhio è l'eccellente comparto tecnico. I Ninja Theory non si sbagliano mai, da questo punto di vista. Del gameplay per ora posso dire poco, ma leggendo le varie recensioni ho capito che non è il suo punto forte. Pensavo peggio, in verità, anche perché il gioco è stato creato per far valorizzare altro e non il gameplay. Mi aspetto una trama coinvolgente. L'atmosfera è stupenda, comunque.
Fatti i primi minuti di gioco. Quello che salta subito all'occhio è l'eccellente comparto tecnico. I Ninja Theory non si sbagliano mai, da questo punto di vista. Del gameplay per ora posso dire poco, ma leggendo le varie recensioni ho capito che non è il suo punto forte. Pensavo peggio, in verità, anche perché il gioco è stato creato per far valorizzare altro e non il gameplay. Mi aspetto una trama coinvolgente. L'atmosfera è stupenda, comunque.
No, il combat system non è il suo punto forte.
Io lo giocai un annetto fa circa e posso dirti che mi sono fatto tre run una dietro l'altra: tra i miei giochi preferiti per come è riuscito a coinvolgermi emotivamente.
E' obbligatorio l'uso delle cuffie perché senza ti perdi tutta l'atmosfera e non comprendi appieno il turbamento interiore di Senua, quindi se non lo stai già facendo ti consiglio vivamente di ovviare
No, il combat system non è il suo punto forte.
Io lo giocai un annetto fa circa e posso dirti che mi sono fatto tre run una dietro l'altra: tra i miei giochi preferiti per come è riuscito a coinvolgermi emotivamente.
E' obbligatorio l'uso delle cuffie perché senza ti perdi tutta l'atmosfera e non comprendi appieno il turbamento interiore di Senua, quindi se non lo stai già facendo ti consiglio vivamente di ovviare
Fatti i primi minuti di gioco. Quello che salta subito all'occhio è l'eccellente comparto tecnico. I Ninja Theory non si sbagliano mai, da questo punto di vista. Del gameplay per ora posso dire poco, ma leggendo le varie recensioni ho capito che non è il suo punto forte. Pensavo peggio, in verità, anche perché il gioco è stato creato per far valorizzare altro e non il gameplay. Mi aspetto una trama coinvolgente. L'atmosfera è stupenda, comunque.
Fatti i primi minuti di gioco. Quello che salta subito all'occhio è l'eccellente comparto tecnico. I Ninja Theory non si sbagliano mai, da questo punto di vista. Del gameplay per ora posso dire poco, ma leggendo le varie recensioni ho capito che non è il suo punto forte. Pensavo peggio, in verità, anche perché il gioco è stato creato per far valorizzare altro e non il gameplay. Mi aspetto una trama coinvolgente. L'atmosfera è stupenda, comunque.