sfruttato dall'industria di turno? ma di che diavolo parli... ma allora non hai capito niente. e non solo tu.
non c'è nessun fine. sta dialettica fine-mezo non c'entra niente. c'entra che tutti sti discorsi non stanno in piedi perchè la Germania, come paese ha avuto una crescita spaventoso (e con crescita si intende tutto dal benessere alle armi), passando dalla ***** al dominio in europa. una persona mediamente intelligente parte da qui a porsi le domande, non dai presupposti ideologici per giustificare o colpevolizzare. ma tanto è inutile non vi entra in testa. di contesto storico parli, ma non so che intendi quando lo usi.
sugli ebrei, molti di loro erano semplici cittadini che le loro attività. altri si meritavano non dico di essere gassati, ma di essere espulsi sicuramente.
ecco finalmente!
prima di tutto
l'economia è sempre la stessa, non mi sembra proprio... se non prendendo come sbarramento cronologico l'uso della moneta stessa. allora si, sarà sempre uguale anche quando non esisterà più neanche la moneta cartacea. ma nel microcosmo è tutto sempre diverso.
il seguito mi sfugge proprio quale sia la critica a ciò che ho detto. mi stai dando ragione
finalmente.
ma senza accorgertene forse? altrimenti non capisco
ancora ti confondi tu, parlando di soldi.
la germania non era in grado di pagare, ovviamente, (pagare cosa?) essendo slegato dalla moneta da ogni cosa di valore lo stato si rifinanzia all'infinito con l'immissione di altri titoli che portano inflazione che a sua volta si rifinanzia con altri titoli. slegato dal sistema internazionale finanziario che inevitabilmente ne esce destabilizzato.
ecco spiegata la II guerra mondiale. contro il sistema tedesco.
spiegami invece la situazione dell'Italia invece come la vedi? sono curioso. debito inestinguibile, INTERESSI PAGATI CON I SOLDI DEI CONTRIBUENTI (NOI) non stampando moneta, con le TASSE. siamo nell'EURO, moneta unica. una condanna infinita.
al limite dici? direi che ci sei andato cauto. quello è l'unico vero limite. il valore dei soldi, della carta, non sono importanti quando è lo stato a stampare moneta, o qualunque cosa che ne faccia le veci come bot.
riporto dal link che hai postato giusto qualcosa che mi è finita sotto gli occhi.
nel gennaio 1933, quando Hitler saliva al potere, i disoccupati erano oltre 6 milioni; a gennaio 1934 si erano quasi dimezzati e a giugno ammontavano ormai 2,5 milioni; nel 1936 calavano ancora a 1,6 milioni e nel 1938 non erano più di 400 mila. Nel 1939, alla vigilia della guerra, non si contavano più disoccupati.
Questo sistema, appunto essendo apparentemente svincolato dalla cartamoneta, non era punibile con gli attacchi speculativi sui mercati internazionali (ecco rispiegata la seconda guerra mondiale) dei cambi con vendite massicce di titoli di stato tedeschi, né con la svalutazione della moneta nazionale. La comodità di questi titoli, accettati tra l'altro dal fisco per il saldo delle imposte annuali, rendeva poco probabile l'eventualità di una loro contemporanea restituzione alla banca centrale da parte di tutti i possessori; gl'industriali preferivano trattarli come una vera e propria moneta alternativa, un mezzo di pagamento fra di loro comodo, veloce e snello che rendeva poco conveniente sia l'accumulo che l'incasso. Ciò permetteva di far ripartire i consumi, finanziati coi salari devoluti ai lavoratori, i quali si potevano ora permettere di comprare i beni da essi stessi prodotti.
7 - Alla fine, i MEFO erano utilizzati dal governo per ridar fiato all'economia, e - così facendo - rinforzare l'economia stessa producendo beni e servizi che i lavoratori potevano permettersi di pagare, grazie ai posti di lavoro che l'economia stessa generava. I soldi virtuali investiti nell'economia reale generavano il carburante per la crescita dell'economia in sé e per migliorare il tenore di vita della popolazione, nonché - purtroppo - per espandere il bilancio delle spese militari
e tanto altro ancora
finalmente, grazie