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Il Regalo di Natale (PS4/PS5)
Mi ha sempre intrigato questo open world esplorativo che dicono prenda le buone lezioni apprese da Breath Of The Wild e le applichi efficacemente, con grande art style e atmosfere, è anche un titolo controverso per via dell'assenza totale di combattimenti e sicuramente con i suoi difetti, ma ciò non mi impedirà di immergermi finalmente in questo mondo desertico che tanto ricorda quello del caro e vecchio Journey.
Il Più Atteso del 2023 (PS4/PS5)
Quì ammetto di esser stato combattuto fino all'ultimo.
Abbiamo il Final Fantasy su cui nutro più certezze qualitative: XVI, poi c'è quello con le premesse che mi attirano di più: VII Rebrith ma su cui nutro dei dubbi già da ora (che si possono riassumere con "Nomura"), c'è il remake di Resident Evil 4 che spingerà più sull'orrore dell'originale, ma alla fine ho preferito scegliere un titolo nuovo.
Visto il talento notevole dimostrato con Control in termini di atmosfera, tocchi di classe disturbanti e soprattutto scrittura, non vedo l'ora di vedere il team su un vero survival horror con tutta la maturazione professionale che hanno avuto in questi anni e al momento l'idea mi entusiasma un pelo di più degli altri, ma a dir la verità stanno tutti più o meno sullo stesso livello in termini di attesa e la cosa non può che farmi piacere.
Il Gioco Consigliato (PS4/PS5)
Detto brevemente: è Resident Evil sci-fi con visuale dall'alto e stile cell-shading che quasi imita la pixel art, estremente stiloso, ricercato e funzionale ai toni e alle atmosfere dell'avventura.
Il fiore all'occhiello della produzione sono sicuramente i puzzle, che risultano sempre ispirati e appaganti ma soprattutto è tra i pochi a dare sempre qualcosa su cui ragionare senza far mai arrivare ad un punto morto, in pratica vanta l'intuitività e design chiaro di RE unito ad una curva di difficoltà da Silent Hill a normale.
Nonostante l'eccessiva ripetetività delle creature (vedi RE7) il level design è studiato davvero bene e tutto un crescendo.
Un ottimo horror vecchia scuola con lore intrigante e personalità da vendere.
Il Gioco Sconsigliato (PS4/PS5)
Da amante del Giappone Feudale e dei film di Kurosawa sono stato subito colpito da questo action side scroller all'arma bianca, non sapevo cosa aspettarmi dal gameplay ma la regia e l'uso sapiente del bianco e nero appaiono subito notevoli.
Questa maestria si riconferma nel gioco finale che viene impreziosito da questi aspetti ma che purtroppo regge su un gameplay tutt'altro che solido, noioso, ripetitivo, maldestro, a tratti sleale e su cui ruota tutta l'avventura.
Passerete da un combattimento all'altro in una carneficina che lascia ben poco spazio ad altro e che grava come un macigno sulla godibilità dell'esperienza.
Con le premesse di regia e direzione artistica poteva essere decisamente una perla anche solo accompagnato da un buon gameplay, ma così risulta solo uno di quei casi in cui un regista talentuoso si mette su un media che non conosce a dovere o non sa gestire adeguatamente.
Nel complesso non dico sia pessimo, ma comunque lo consiglio solo a poco e con le dovute (basse) aspettative.
Il Gioco Sorpresa (PS4/PS5)
Un horror tutto italiano, ricco di misteri e segreti, ogni sua compomente è sapientemente studiata in modo che sia radicata e valorizzi la lore di Gravoi, paesino fittizio della Sardegna dove si ambientano le vicende.
Finalmente un horror dove essere completamente indifesi non significa nascondersi in continuazione, o meglio: lo stealth è utile di rado, gran parte del gameplay verte sul conoscere la mappa della città (che viene rimescolata alla morte di tutti i personaggi), conoscere la mappa significa sapere dove sono gli edifici aperti dove di rado il mostro si avventura e anche il modo per distrarlo e cambiare percorso.
Un ritmo esplorativo che vi vedrà sempre in movimento e anche quando dovrete nascondervi non sarà quasi mai fermi immobili in un punto senza far nulla (magari cercherete risorse in quell'edificio mentre aspettate che il mostro si allontani).
Le atmosfere rendono veramente bene e riesce a spaventare molto più di quanto uno si potrebbe aspettare all'inizio, lo stile è funzionale: piacevole alla vista e non fa pesare molto la povertà tecnica, i difetti ci sono ma riesce ad essere nel complesso una piccola perla, questa è decisamente la strada giusta da seguire, bravi!
Il Gioco Delusione (PS4/PS5)
Al tempo mi innamorai di una delle mod standalone più impressionanti di Half Life 2: Nightmare House 2, praticamente un nuovo survival horror fatto e finito anche se basato sul materiale di HL2.
Lo trovai decisamente molto buono, a tratti terrificante e malgrado certe leggerezze e ingeguutà, mi sono sempre chiesto cosa avrebbero potuto fare i suoi creatori con più budget, esperienza e assets completamente nuovi.
Ecco, In Sound Mind è esattamente questo: è si un indie ma si vede chiaramente che è tremendamente più ambizioso e costoso del loro progetto precedente.
Tutto bello finchè non ho toccato con mano il gioco grazie alla demo, che però mi ha decisamente allarmato: mi è parso poco ispirato e infinitamente meno efficace nel creare atmosfera della prima parte di NH2, ebbene queste sensazioni hanno trovato fondamento anche nel gioco finale che ha ucciso l'entusiasmo che avevo e molto presto mi sono trovato ad avanzare più per inerzia che per un reale coinvolgimento, un vero peccato.
Il Papà Castoro (PS4/PS5)
Se volete fare un salto nel passato, abbandonare l'idea che un gioco deve avere azione per funzionare a dovere, giocatevi i primi 2 Monkey Island (possibilmente i remake), se potete anche il terzo (capolavoro) e poi passate a questo.
Capirete perchè Neil Druckmann è follemente innamorato di questa saga, tanto da aver dedicato ai pirati un intero capitolo di Uncharted con mega easter egg di MI annesso.
Humor, avventura, ritmo ben congegnato e quel feel di vivere la storia a modo proprio mentre si cerca di trovare uno scopo agli oggetti nel nostro inventario, tutti elementi che troverete quì in una grande avventura che prende dai vecchi punta e clicca ma ci applica la maestria maturata nel corso degli anni, una grande avventura che unisce vecchio e nuovo.
Il Multitap (PS4/PS5)
Con il recente approdo dell'ultima fatica dai creatori di Journey su console Playstation, non posso che consigliare a tutti questa esperienza che evolve in grande il concetto di Journey ma portando con sè tutta l'intimità e i valori del titolo originale.
Una spiccata impronta social che però ognuno vive come meglio crede, ritagliandosi gli spazi per un viaggio intimo o taciturno a 2 o qualcosa di più classico da MMO.
Un mondo di gioco infinitamente più vasto che dopo il primo viaggio diventa open ended (anche se non open world) e ricco di sorprese a non finire.
Se avete amato Journey è assolutamente un must e in ogni caso è gratis quindi tentar non nuoce, assicuratevi solo di dedicargli abbastanza tempo per capire i suoi punti forti: quindi non fermatevi assolutamente quando vedete i titoli di coda perchè quella è solo la punta dell'iceberg dell'esperienza di Sky.
L'Immortale
Se amate i livelli claistrofobici e la difficoltà leale ma tosta del primo Doom anni 90, quì vi sentirete subito a casa.
Mi sono sentito di consigliarlo non solo per l'indiscutibile qualità del titolo, ma anche perchè la sua remastered è passata troppo in sordina anche dagli appassionati stessi di questa saga ed essendo a conti fatti il terzo grande Doom merita decisamente più attenzione.
Il Gaijin (PC, console non PS5-PS4-PS3 o smartphone)
Tre film prodotti nel corso degli anni ma mai rilasciati nelle sale e un mistero che li collega, che fine ha fatto Marissa Marcel (che ha lavorato in tutti e 3)? queste sono le premesse della storia che andremo a ricostruire in questo FMV mistery game.
Per farlo ci verrà dato un programma che ricerca materiale girato dai tre film e ce lo farà visionare.
La ricerca è completamente libera e ognuno ricostruirà le vicende in modo differente.
Prima saremo intrigati dallo scoprire di cosa parlano questi film e che legame ci fosse tra i professionisti dietro le quinte, poi su cosa collega questi film l'uno con l'altro e infine l'andare a scoprire che in quel materiale c'è molto più di quello che vi potreste aspettare.
La recitazione sia nelle scene dei film che nei dietro le quinte è semplicememte fenomenale, estremamente convincente e spesso e volentieri gli sguardi e i gesti degli attori parlano da soli e trasmettono una notevole potenza emozionale anche estrapolando la scena dal suo contesto, tanto è riuscita e sentita la messa in scena.
Il gioco vanta una storia stratificata e che funziona indipendentemente dall'ordine in cui scopriremo o capiremo le vicende, una storia dalla notevole profondità e scritta in maniera eccellente, sicuramente l'apice della maturazione di Sam Barlow che già ha dimostrato la sua forte autorialità con i suoi precrdenti lavori.
Un titolo non per tutti, per via della sua natura poco giocosa in termini stretti, ma sicuramente imperdibile se accettate l'esperienza per quella che è: un viaggio in questo mistero che ognuno si vive a modo suo e che solo un medium come il videogioco può rendere possibile.

Mi ha sempre intrigato questo open world esplorativo che dicono prenda le buone lezioni apprese da Breath Of The Wild e le applichi efficacemente, con grande art style e atmosfere, è anche un titolo controverso per via dell'assenza totale di combattimenti e sicuramente con i suoi difetti, ma ciò non mi impedirà di immergermi finalmente in questo mondo desertico che tanto ricorda quello del caro e vecchio Journey.
Il Più Atteso del 2023 (PS4/PS5)

Quì ammetto di esser stato combattuto fino all'ultimo.
Abbiamo il Final Fantasy su cui nutro più certezze qualitative: XVI, poi c'è quello con le premesse che mi attirano di più: VII Rebrith ma su cui nutro dei dubbi già da ora (che si possono riassumere con "Nomura"), c'è il remake di Resident Evil 4 che spingerà più sull'orrore dell'originale, ma alla fine ho preferito scegliere un titolo nuovo.
Visto il talento notevole dimostrato con Control in termini di atmosfera, tocchi di classe disturbanti e soprattutto scrittura, non vedo l'ora di vedere il team su un vero survival horror con tutta la maturazione professionale che hanno avuto in questi anni e al momento l'idea mi entusiasma un pelo di più degli altri, ma a dir la verità stanno tutti più o meno sullo stesso livello in termini di attesa e la cosa non può che farmi piacere.
Il Gioco Consigliato (PS4/PS5)

Detto brevemente: è Resident Evil sci-fi con visuale dall'alto e stile cell-shading che quasi imita la pixel art, estremente stiloso, ricercato e funzionale ai toni e alle atmosfere dell'avventura.
Il fiore all'occhiello della produzione sono sicuramente i puzzle, che risultano sempre ispirati e appaganti ma soprattutto è tra i pochi a dare sempre qualcosa su cui ragionare senza far mai arrivare ad un punto morto, in pratica vanta l'intuitività e design chiaro di RE unito ad una curva di difficoltà da Silent Hill a normale.
Nonostante l'eccessiva ripetetività delle creature (vedi RE7) il level design è studiato davvero bene e tutto un crescendo.
Un ottimo horror vecchia scuola con lore intrigante e personalità da vendere.
Il Gioco Sconsigliato (PS4/PS5)

Da amante del Giappone Feudale e dei film di Kurosawa sono stato subito colpito da questo action side scroller all'arma bianca, non sapevo cosa aspettarmi dal gameplay ma la regia e l'uso sapiente del bianco e nero appaiono subito notevoli.
Questa maestria si riconferma nel gioco finale che viene impreziosito da questi aspetti ma che purtroppo regge su un gameplay tutt'altro che solido, noioso, ripetitivo, maldestro, a tratti sleale e su cui ruota tutta l'avventura.
Passerete da un combattimento all'altro in una carneficina che lascia ben poco spazio ad altro e che grava come un macigno sulla godibilità dell'esperienza.
Con le premesse di regia e direzione artistica poteva essere decisamente una perla anche solo accompagnato da un buon gameplay, ma così risulta solo uno di quei casi in cui un regista talentuoso si mette su un media che non conosce a dovere o non sa gestire adeguatamente.
Nel complesso non dico sia pessimo, ma comunque lo consiglio solo a poco e con le dovute (basse) aspettative.
Il Gioco Sorpresa (PS4/PS5)

Un horror tutto italiano, ricco di misteri e segreti, ogni sua compomente è sapientemente studiata in modo che sia radicata e valorizzi la lore di Gravoi, paesino fittizio della Sardegna dove si ambientano le vicende.
Finalmente un horror dove essere completamente indifesi non significa nascondersi in continuazione, o meglio: lo stealth è utile di rado, gran parte del gameplay verte sul conoscere la mappa della città (che viene rimescolata alla morte di tutti i personaggi), conoscere la mappa significa sapere dove sono gli edifici aperti dove di rado il mostro si avventura e anche il modo per distrarlo e cambiare percorso.
Un ritmo esplorativo che vi vedrà sempre in movimento e anche quando dovrete nascondervi non sarà quasi mai fermi immobili in un punto senza far nulla (magari cercherete risorse in quell'edificio mentre aspettate che il mostro si allontani).
Le atmosfere rendono veramente bene e riesce a spaventare molto più di quanto uno si potrebbe aspettare all'inizio, lo stile è funzionale: piacevole alla vista e non fa pesare molto la povertà tecnica, i difetti ci sono ma riesce ad essere nel complesso una piccola perla, questa è decisamente la strada giusta da seguire, bravi!
Il Gioco Delusione (PS4/PS5)

Al tempo mi innamorai di una delle mod standalone più impressionanti di Half Life 2: Nightmare House 2, praticamente un nuovo survival horror fatto e finito anche se basato sul materiale di HL2.
Lo trovai decisamente molto buono, a tratti terrificante e malgrado certe leggerezze e ingeguutà, mi sono sempre chiesto cosa avrebbero potuto fare i suoi creatori con più budget, esperienza e assets completamente nuovi.
Ecco, In Sound Mind è esattamente questo: è si un indie ma si vede chiaramente che è tremendamente più ambizioso e costoso del loro progetto precedente.
Tutto bello finchè non ho toccato con mano il gioco grazie alla demo, che però mi ha decisamente allarmato: mi è parso poco ispirato e infinitamente meno efficace nel creare atmosfera della prima parte di NH2, ebbene queste sensazioni hanno trovato fondamento anche nel gioco finale che ha ucciso l'entusiasmo che avevo e molto presto mi sono trovato ad avanzare più per inerzia che per un reale coinvolgimento, un vero peccato.
Il Papà Castoro (PS4/PS5)

Se volete fare un salto nel passato, abbandonare l'idea che un gioco deve avere azione per funzionare a dovere, giocatevi i primi 2 Monkey Island (possibilmente i remake), se potete anche il terzo (capolavoro) e poi passate a questo.
Capirete perchè Neil Druckmann è follemente innamorato di questa saga, tanto da aver dedicato ai pirati un intero capitolo di Uncharted con mega easter egg di MI annesso.
Humor, avventura, ritmo ben congegnato e quel feel di vivere la storia a modo proprio mentre si cerca di trovare uno scopo agli oggetti nel nostro inventario, tutti elementi che troverete quì in una grande avventura che prende dai vecchi punta e clicca ma ci applica la maestria maturata nel corso degli anni, una grande avventura che unisce vecchio e nuovo.
Il Multitap (PS4/PS5)

Con il recente approdo dell'ultima fatica dai creatori di Journey su console Playstation, non posso che consigliare a tutti questa esperienza che evolve in grande il concetto di Journey ma portando con sè tutta l'intimità e i valori del titolo originale.
Una spiccata impronta social che però ognuno vive come meglio crede, ritagliandosi gli spazi per un viaggio intimo o taciturno a 2 o qualcosa di più classico da MMO.
Un mondo di gioco infinitamente più vasto che dopo il primo viaggio diventa open ended (anche se non open world) e ricco di sorprese a non finire.
Se avete amato Journey è assolutamente un must e in ogni caso è gratis quindi tentar non nuoce, assicuratevi solo di dedicargli abbastanza tempo per capire i suoi punti forti: quindi non fermatevi assolutamente quando vedete i titoli di coda perchè quella è solo la punta dell'iceberg dell'esperienza di Sky.
L'Immortale

Se amate i livelli claistrofobici e la difficoltà leale ma tosta del primo Doom anni 90, quì vi sentirete subito a casa.
Mi sono sentito di consigliarlo non solo per l'indiscutibile qualità del titolo, ma anche perchè la sua remastered è passata troppo in sordina anche dagli appassionati stessi di questa saga ed essendo a conti fatti il terzo grande Doom merita decisamente più attenzione.
Il Gaijin (PC, console non PS5-PS4-PS3 o smartphone)

Tre film prodotti nel corso degli anni ma mai rilasciati nelle sale e un mistero che li collega, che fine ha fatto Marissa Marcel (che ha lavorato in tutti e 3)? queste sono le premesse della storia che andremo a ricostruire in questo FMV mistery game.
Per farlo ci verrà dato un programma che ricerca materiale girato dai tre film e ce lo farà visionare.
La ricerca è completamente libera e ognuno ricostruirà le vicende in modo differente.
Prima saremo intrigati dallo scoprire di cosa parlano questi film e che legame ci fosse tra i professionisti dietro le quinte, poi su cosa collega questi film l'uno con l'altro e infine l'andare a scoprire che in quel materiale c'è molto più di quello che vi potreste aspettare.
La recitazione sia nelle scene dei film che nei dietro le quinte è semplicememte fenomenale, estremamente convincente e spesso e volentieri gli sguardi e i gesti degli attori parlano da soli e trasmettono una notevole potenza emozionale anche estrapolando la scena dal suo contesto, tanto è riuscita e sentita la messa in scena.
Il gioco vanta una storia stratificata e che funziona indipendentemente dall'ordine in cui scopriremo o capiremo le vicende, una storia dalla notevole profondità e scritta in maniera eccellente, sicuramente l'apice della maturazione di Sam Barlow che già ha dimostrato la sua forte autorialità con i suoi precrdenti lavori.
Un titolo non per tutti, per via della sua natura poco giocosa in termini stretti, ma sicuramente imperdibile se accettate l'esperienza per quella che è: un viaggio in questo mistero che ognuno si vive a modo suo e che solo un medium come il videogioco può rendere possibile.