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Quanto le odio ste review bombing sulla difficoltà.
Se sei incapace non lo compri un gioco così ...siamo nel 2025 e ancora la gente non si informa su un gioco?
E Shadow of the Erdtree eccome se lo merita il voto alto...visto che ha uno dei level design più geniali di sempre. Non basta un boss fatto male per sminchiare tutto.
Questo gioco è arte pura e te lo devi sudare. Non ce la fai, passa ad altro
Io concordo con Soyre . In generale il feeling è diverso, il gioco ti spinge a perderti, esulando dalla classica struttura "Fai l'area, trova il potenziamento, passa avanti". In questo senso è vero che può essere un po' frustrante non capire se si è sulla strada giusta, ma è anche vero che basta non perdersi d'animo, esplorare e bene o male poi tutti i pezzi vanno al loro posto.
Per quanto riguarda la difficoltà, pur essendo ancora all'atto 1, le critiche che leggo e i video dementi che vedo di content creator, mi sembrano figlie di aspettative sbagliate. HK era già un gioco difficile e Silksong continua su questa strada. Può avere delle difficoltà in più, ma allo stesso tempo Hornet ha molti più mezzi del cavaliere vacuo e fare drammi per un po' di platforming ostico mi pare davvero esagerato. Certo, il pogo in obliquo può essere straniante all'inizio, ma insomma basta abituarsi e via.
Poi vabbè i discorsi sulla difficoltà lasciano sempre il tempo che trovano. Esce l'ennesimo Souls From con difficoltà accentuata anche da una telecamera discutibile da 20 anni "CAPOLAVORO, GIT GUD". Escono giochi come Sifu o Silksong che ti chiedono di padroneggiare le meccaniche "GIOCO TROPPO DIFFICILE, CHE SCHIFO".
Per me già da adesso è una piccola opera d'arte, ma non avevo dubbi. Tra l'altro è uno di quei giochi che secondo me andrebbero giocati anche per la semplice esperienza estetica che restituiscono. Ogni schermata è un “Wow che figata”.
Allora, sono quasi a 17 ore, penso di essere all’ultimo boss dell’atto 1, posso iniziare a trarre le prime conclusioni personali sul gioco.
Inizio parlando del mio rapporto con il primo, esperienza recente, lo ho finito settimana scorsa in una ventina di ore, ho deciso di non fare il completista li, ho fatto il primo finale e quale contenuto opzionale, avevo intenzione di spolpare bene questo seguito invece, il primo mi è piaciuto moltissimo.
Parliamo di questo, difficoltà fuori di testa, quest’anno ho finito Sekiro, lo ho trovato molto più facile di questo fottuto Silksong anche il primo HK a confronto era una barzelletta, il boss finale figuratevi che lo ho fatto first try, qui ci sono degli abomini a confronto. Cose che ti bombano due danni a rotta di collo, boss che evocano minion come se non ci fosse un domani, platforming in mezzo a spine e minion… delle volte mi sono ritrovato a ridere pensando a quanto il team cherry mi stesse trollando.
Prima ho citato Sekiro, direi non a caso, nulla mi toglie dalla testa la seguente equazione per ora
Dark souls 1 : Hollow Knight = Sekiro : Silksong
Ho trovato molte analogie, dal combat, agli strumenti, alla perdita (rispetto al primo, delle build fatte di charm), al modo di raccontare la storia, alla mappa che mi sembra (per ora) più lineare ma più zeppa di segreti (muri illusori, e simili).
Mi sta piacendo? Molto, lo sto trovando poi veramente magnetico e sono veramente scarso, due cose le ho dovute lasciare per il futuro
mosca bestia e teschio tiranno
Ho trovato la sesta maschera e penso in generale di aver fatto letteralmente tutto il resto che potevo fare finora, quello che mi aspetta ora è
la fottutissima ultima giudice
Ci ho provato 4 volte, sono stato annientato con una violenza tale da mettermi a ridere e quittare.
MA~! Ho una lettura un po' diversa su questo. Magari è solo una mia sensazione... però...
... quasi non sembra un Metroidvania? Soprattutto dopo aver avanzato un po'? È un gioco profondamente diverso dal primo. Molto più vasto, molto più narrativo, molto più avventuroso dove l'esplorazione e il combattimento sono molto più protagonisti del ritmo di ottenimento di upgrade al movimento, che non a caso si ottengono quasi subito. A momenti mi pare di giocare uno Zelda classico in due dimensioni invece di un Metroid.
Ho avuto anche io la stessa impressione, i combattimenti (non solo quelli dei boss, ma anche quelli dei nemici comuni sparsi nelle aree) sono al servizio della progressione, il gioco ti dice “ok, va bene battere i boss per sbloccare il percorso e proseguire ma questo non è sufficiente, per poter andare avanti devi assimilare gradualmente tutte le meccaniche di Hornettina e coordinarle simultaneamente”.
E questo è esattamente ciò che avviene nei vecchi Zelda, in cui ogni arma/strumento che viene sbloccato diventa complementare a quelli già sbloccati, e non supplementare.
Nel primo HK sbloccavi le abilità più lentamente, e in genere l’area in cui avevi sbloccato quella abilità era strutturata per insegnarti a usare solo quella, salvo poi darti accesso a percorsi bloccati in altre aree. In Silksong questa dinamica mi sembra molto più omogenea ed equilibrata. Anche il banale salto obliquo, te lo insegna coi fiori rossi (che di fatto sono opzionali) ma poco più in là diventa una meccanica fondamentale per proseguire, tra l’altro in una zona in cui allo stesso tempo devi essere anche in grado di gestire gli uccelli man mano che sali. E dopo quell’area servirà saper fare il salto obliquo in maniera perfetta, perché ci saranno dei
fiori bianchi, che a differenza dei precedenti sono one shot perché dopo il salto perdono i petali e non puoi più saltarci.
Alla fine questo è un meccanismo classico dei metroidvania, però in molti metroidvania trovavo che le abilità sbloccate alla fine di ogni macro area non venissero poi sfruttate appieno nelle aree successive, o comunque rimanessero “slegate” dal combat system. Qua sono riusciti (fino a dove sono arrivato io) ad amalgamare le meccaniche in maniera organica in ogni situazione che il gioco ti presenta, e non è una cosa da poco!
Io concordo con Soyre . In generale il feeling è diverso, il gioco ti spinge a perderti, esulando dalla classica struttura "Fai l'area, trova il potenziamento, passa avanti". In questo senso è vero che può essere un po' frustrante non capire se si è sulla strada giusta, ma è anche vero che basta non perdersi d'animo, esplorare e bene o male poi tutti i pezzi vanno al loro posto.
Per quanto riguarda la difficoltà, pur essendo ancora all'atto 1, le critiche che leggo e i video dementi che vedo di content creator, mi sembrano figlie di aspettative sbagliate. HK era già un gioco difficile e Silksong continua su questa strada. Può avere delle difficoltà in più, ma allo stesso tempo Hornet ha molti più mezzi del cavaliere vacuo e fare drammi per un po' di platforming ostico mi pare davvero esagerato. Certo, il pogo in obliquo può essere straniante all'inizio, ma insomma basta abituarsi e via.
Poi vabbè i discorsi sulla difficoltà lasciano sempre il tempo che trovano. Esce l'ennesimo Souls From con difficoltà accentuata anche da una telecamera discutibile da 20 anni "CAPOLAVORO, GIT GUD". Escono giochi come Sifu o Silksong che ti chiedono di padroneggiare le meccaniche "GIOCO TROPPO DIFFICILE, CHE SCHIFO".
Per me già da adesso è una piccola opera d'arte, ma non avevo dubbi. Tra l'altro è uno di quei giochi che secondo me andrebbero giocati anche per la semplice esperienza estetica che restituiscono. Ogni schermata è un “Wow che figata”.
Si, diciamo che è impegnativo un pelo di più, se nel primo fino a metà gioco i MOB non erano un gran problema, qua dopo 2/3 aree cominciano a essere già "cattivi"