PS4/PS5 Horizon Zero Dawn Remastered

  • Autore discussione Autore discussione Hell
  • Data d'inizio Data d'inizio
Pubblicità
Dopo qualche giorno di pausa forzata ho finalmente avuto modo di riprenderlo.
L'esplorazione del lato est delle terre sacre mi sta dando diverse soddisfazioni e mi sta permettendo di sperimentare e scoprire sempre più cose sulle macchine e sulle interazioni che i vari tipi di arma hanno su di essa.

Mi è capitato ad esempio di riuscire a...
congelare un celermorso
dopo aver fatto esplodere la sua sacca di acqua gelida, oppure di costringere gli odiosissimi
smerigli
a terra, sfruttando il lancia corde.
Strategia che mi ha risparmiato un bel po' di magagne visto che come da tradizione di nemici volanti, sono l'emblema stessa del irritante.

Ci sono rimasto un po' male nello scoprire che alcune tipologie di macchine come cornaguzze e cervaviti non siano cavalcabili.
è un po' un peccato perché sembravano avere tutte le caratteristiche adatte al ruolo: piccola taglia, quadrupedi, chiaramente "basati" su animali da pascalo o ruminanti in genere.
Ho trovato invece MOLTO gradita la presenza di...
macchine corrotte anche al infuori delle zone segnalate sulla mappa
Questa scoperta mi ha permesso di osservarne con attenzione le differenze(estetiche e non) con le loro controparti normali e di farmi due conti.

Si perché, non ho potuto fare a meno di notare...
una base di cultisti in quelli che sono chiaramente i resti di uno stadio (L'usura del tempo e gli agenti atmosferici ci hanno messo del loro ma quello è palesemente uno stadio con tanto di gradinate, campo ed illuminazione).Base che però non ho potuto "ripulire" perché non sono riuscito a trovare un ingresso, non ancora almeno.
Il che rafforza il collegamento fra cultisti e corruzione.

Quello che invece ho potuto sistemare è stato un altro accampamento di comuni banditi.
Il layout delle varie "basi" è decisamente interessante però, una volta che si riesce ad infiltrarsi, raggiungere l'allarme e disabilitarlo (cosa anche abbastanza semplice), cogliere alla sprovvista i vari gruppetti di banditi è poco cosa.

In ultimo, confesso di essermi tolto una grossa soddisfazione: le borse.
La zona nei pressi del grande bacino d'acqua non presenta molte macchine ed è abitata da tutte le specie animali presenti in game ed ho colto l'occasione per prendermela comoda e "cacciare" un po'.
Recuperando pelli, ossa, code e tutto il necessario a maxare la capacità delle varie borse in modo da essere il più preparato possibile. Ora ho solo bisogno del abilità "accumulatrice" per essere davvero al massimo della capacità.

In serata credo di poter completare l'esplorazione di quest'area, occuparmi delle varie sub e commissioni che ho attivato e magari anche fare un po' di trama.

Ti posso chiedere come mai lo stai giocando solo ora?
Per contratto non mi è permesso giocare titoli che non abbiano almeno tre/quattro anni...no, battuta idiota.
Non c'è una ragione precisa in verità ;)
 
Dopo qualche giorno di pausa forzata ho finalmente avuto modo di riprenderlo.
L'esplorazione del lato est delle terre sacre mi sta dando diverse soddisfazioni e mi sta permettendo di sperimentare e scoprire sempre più cose sulle macchine e sulle interazioni che i vari tipi di arma hanno su di essa.

Mi è capitato ad esempio di riuscire a...
congelare un celermorso
dopo aver fatto esplodere la sua sacca di acqua gelida, oppure di costringere gli odiosissimi
smerigli
a terra, sfruttando il lancia corde.
Strategia che mi ha risparmiato un bel po' di magagne visto che come da tradizione di nemici volanti, sono l'emblema stessa del irritante.

Ci sono rimasto un po' male nello scoprire che alcune tipologie di macchine come cornaguzze e cervaviti non siano cavalcabili.
è un po' un peccato perché sembravano avere tutte le caratteristiche adatte al ruolo: piccola taglia, quadrupedi, chiaramente "basati" su animali da pascalo o ruminanti in genere.
Ho trovato invece MOLTO gradita la presenza di...
macchine corrotte anche al infuori delle zone segnalate sulla mappa
Questa scoperta mi ha permesso di osservarne con attenzione le differenze(estetiche e non) con le loro controparti normali e di farmi due conti.

Si perché, non ho potuto fare a meno di notare...
una base di cultisti in quelli che sono chiaramente i resti di uno stadio (L'usura del tempo e gli agenti atmosferici ci hanno messo del loro ma quello è palesemente uno stadio con tanto di gradinate, campo ed illuminazione).Base che però non ho potuto "ripulire" perché non sono riuscito a trovare un ingresso, non ancora almeno.
Il che rafforza il collegamento fra cultisti e corruzione.

Quello che invece ho potuto sistemare è stato un altro accampamento di comuni banditi.
Il layout delle varie "basi" è decisamente interessante però, una volta che si riesce ad infiltrarsi, raggiungere l'allarme e disabilitarlo (cosa anche abbastanza semplice), cogliere alla sprovvista i vari gruppetti di banditi è poco cosa.

In ultimo, confesso di essermi tolto una grossa soddisfazione: le borse.
La zona nei pressi del grande bacino d'acqua non presenta molte macchine ed è abitata da tutte le specie animali presenti in game ed ho colto l'occasione per prendermela comoda e "cacciare" un po'.
Recuperando pelli, ossa, code e tutto il necessario a maxare la capacità delle varie borse in modo da essere il più preparato possibile. Ora ho solo bisogno del abilità "accumulatrice" per essere davvero al massimo della capacità.

In serata credo di poter completare l'esplorazione di quest'area, occuparmi delle varie sub e commissioni che ho attivato e magari anche fare un po' di trama.


Per contratto non mi è permesso giocare titoli che non abbiano almeno tre/quattro anni...no, battuta idiota.
Non c'è una ragione precisa in verità ;)

Capito.

Ti do un consiglio non strettamente ludico: recupera tutti i diari dell'apocashit tour e leggeteli alla fine in ordine cronologico (che non dovrebbe coincidere con quello con cui li trovi)
Così la storia che raccontano è molto più efficace
 
anch'io lo sto giocando ora(ho anche il secondo ma prima vorrei finire e platinare il primo) e soprattutto sulla ps5 è veramente bellissimo nonostante gli anni.Il problema,se cosi si può chiamare,è che sono andato talmente tanto avanti con le secondarie che sono a livello 36 e quelle della storia sono al 15 :morris2: sono a 28 ore di gioco e un pochino la ripetitività si sta facendo sentire,però il mondo di gioco è così tanto splendido e vario e il gameplay così unico che poi va in secondo piano
 
Si prosegue a ritmo calmo ma sostenuto, sono a poco più di venti ore ormai.

Una cosa che mi fa sempre tanto piacere è quando l'esplorazione, le scoperte e le vittorie affrontate in autonomia si riflettono in modo più o meno diretto sul plot, principale o secondario che sia ma andiamo con ordine.

Il primo passo è stata l'esplorazione della parte nordest delle Terre Sacre.
Come supponevo...
la macro area che si trova più a nord è quella del DLC Frozen Wilds.
L'ambasciatrice Banuk diretta alla corte del re dei Kharja me lo ha confermato, parlando della follia delle macchine presenti nello Squarcio.
Con tanto di missione secondaria livello 30 sbloccato.

In tema Banuk(che suppongo saranno la cultura "al centro" del DLC) mi sono imbattuto in una missione secondaria decisamente affascinante.
Esplorando il lato nord della mappa ho...
avuto modo di imbattermi in un loro accampamento dove erano presenti macchine pacifiche, non ostili

Una questo affascinante ed intrigante sotto molteplici punti di vista.
Innanzitutto? Un primo assaggio di quello che è la cultura propria dei Banuk aldilà delle loro statuette votive.
Nomade, animista, con una forte enfasi sullo sciamanesimo.

La loro affinità con i Nora sono più evidenti rispetto alle altre culture incontrate sino ad ora.
Con tradizioni prevalentemente orali sebbene sembrino presentare differenze evidenti, i Banuk ad esempio non sembrano presentare l'impronta matriarcale tipica dei Nora né l'ostilità verso gli stranieri.

Ma tornando sulla suddetta quest...
il segnale inviato da quello strano macchinario aveva quietato le macchine e sono molto curioso di saperne di più.

In ultima sede mentre esploravo questa parte della mappa non sono riuscito ad accedere ad un bunker.
Non mi ci sono intestardito però.
Riprendendo la trama principale e...
rintracciando Sona.
Ho potuto accedere allo stadio o "anello di metallo" che avevo notato in precedenza.
Vendicando la morte di Rost, Vala e delle altre vittime degli assassini.
Sona fra l'altro ha accennato proprio a Rost, lo conosceva "abbastanza per sapere che era un brav'uomo" ma non sa nulla sul perché del di lui esilio a vita.

Tutta la preparazione al "assalto" era già stata completata involontariamente dal mio esplorare e ripulire il più approfonditamente possibile.
In questa sede...
come anche in quella della porta dei Karja. Il dialogo con Marea è cambiato al volo, quando ha scoperto che avevo già eliminato tutte le zone di macchine corrotte presenti nelle Terre Sacra.

Ora mi attende l'esplorazione del regno del sole, dopo aver ottenuto il benestare del capitano Bhalan...
che mi ha fornito anche insight sulla situazione attuale, sui giorni rossi ed anche su una sub che ho ancora in corso

Con mia grande gioia dal primo mercante della nuova area, oltre ad upgrade di rilievo per i miei archi, ho trovato un kit da viaggio illimitato.
Acquisto imprescindibile a priori, anche se uso davvero poco il fast travel.

Grazie per la dritta
Era una cosa che avevo intenzione di fare a priori visto che ogni registrazione inizia con una datazione precisa.
 
Horizon Zero Dawn

La giornata di ieri era partita per dedicarsi totalmente al esplorazione ma ho finito per imbattermi, volente o nolente, in tante scoperte, sub e novità di vario genere.

Il salto di difficoltà rispetto alle aree precedente è evidente: la grandissima quantità di macchine di media taglia aggressive e onnipresenti ovunque lo prova. Tuttavia, i guai non arrivano mai da soli.
Non ho fatto neanche qualche passo nelle praterie che si allontanavano da Torre Giorno e mi sono imbattuto in un...
Avistempesta.
Anzi, è più corretto dire che mi è piombato addosso. Non avendo ancora un lanciacorde adeguatamente potente per immobilizzarlo, ho dovuto sfruttare l'arco di precisione ed i rari momenti in cui cala dal alto in picchiata per colpirmi.

La sua presenza porta inevitabilmente ad altri interrogativi...
come è possibile che il regno del sole sia COSI prospero nonostante la presenza di macchine da combattimenti simili? Ok, lo squilibrio è un fenomeno recente ma davvero si preoccupano della corruzione quando dentro le mura ci sono problemi ben più gravi?
I Divoratuono per lo meno non volano e le mura possano trattenerli ma contro una bestia volante di tale potenza?

Questo ed altri spunti mi hanno portato insieme a varie note informative recuperate ad iniziare a dare al background del mondo di gioco.
Ci sono tante sottigliezze sparse...
ad esempio casse di arcopode contenenti lenti e cuori di varie macchine accuratamente stoccate in attesa di essere trasportate

Che francamente non riesco più ad ignorare.
Mi sono imbattuto in una discarica ENORME durante una subquest, strapiena di manufatti del mondo antico e dove smerigli e spazzini, portavano i risultati delle loro cacce in attese di essere trasportati
immagino ai calderoni per essere rifuse in nuove macchine.

Ed ancora scalando le montagne a nord-est, ho affrontato svariate gruppi di macchine di alto livello, che sono più culminati con uno scontro obbligatorio con un...
Avistempesta. Chiaramente a guardia del bunker poco più avanti ancora inaccessibile.
è uno scontro introdotto da una cinematic, per cui siamo di fronte ad un luogo che Aloy dovrà visitare obbligatoriamente

Se penso inoltre alle descrizioni dei fiori di metallo ed a quanto recuperato negli osservatori...
posso ipotizzare che le macchine abbiano "terraformato" nei millenni un pianeta reso inabitabile dalla "seconda apocalisse". Processo di terraformazione che potrebbe non essere terminato del tutto

Queste, ad ora, concrete o meno sono solo congetture.
Nei fatti invece posso dire di aver conosciuto più gli Oseram che i Kharja. Il loro rapporto nei confronti del metallo credo che possa essere un po' emblema delle loro tante differenze.
Ai Kharja non interessano che i manufatti più raffinati mentre gli Oseram sono sempre circondati da rottami di vario genere e natura. Sebbene siano un popolo creativo e curioso e(dichiaratamente) non manchino gli studiosi bramosi di conoscere i segreti dei predecessori, sino ad ora ho incontrato per lo più donne e uomini tremendamente pragmatici sempre sporchi di fuliggine, sudati e possibilmente ubriachi.
Interessati più a costruire qualcosa di "loro" vedi...
Petra
che a teorizzare e riflettere sui predecessori ma sono sicuro che ci sia ancora molto che non so di loro.

Spingendomi sino a Rupestria ho trovato plausibilmente "l'ultimo set" di armi del titolo base.
Poter accedere a tutti i tipi di munizione è imprescindibile per quanto mi riguarda, affrontare un avversario di grossa taglia è fattibile ma le cose cambiano enormemente quando a quella singola macchina iniziano ad aggiungersene molte altre non meno pericolose.

Penso ad esempio ai...
Colossi.
La terza macchina di grossa taglia in cui mi sono imbattuto, nonché l'unica non di classe combattimento.
La quale oltre ad un potentissimo dispositivo di antigravità è sempre scortata da un gruppo di longipedi.

Mi irrita enormemente non poter rimuovere completamente la nebbia da alcuni bordi della mappa.
Nonostante sia finito più e più volte fuori dai confini e sia stato rispedito per direttissima ad un falò, alcuni luoghi sembrano davvero irraggiungibili.
Alcuni so per certo che lo sono in via definitiva.

Ad esempio ho provato a saltare sulle mura del fortino per salutare le guardie e vedere se trovavo qualche cassa ma Aloy mi ha bloccato "Non c'è nulla che mi riguarda qui".
Segnalo inoltre di aver sperimentato due piccole sbavature. Primo un cambio improvviso di illuminazione mentre cercavo di scalare una parete semi verticale. Secondo...
un Divoratuono morendo mi è caduto addosso e non sono riuscito ad uscirne, ho dovuto usare il viaggio rapido per cavarmi fuori dai guai

Ultima nota? Non è prioritario ma sono fortemente tentato di acquistare tutti i set di armatura nella loro versione "definitiva".
Mi piace che i vari npc reagiscano ai nostri abiti a seconda della loro tribù di origine.
 
Horizon Zero Dawn

Sessione ricca di avvenimenti squisitamente ludici quella di ieri, ormai sono abbondantemente sopra il livello quaranta e mi avvicino alla soglia delle trenta ore ma non sono minimamente stanco o stuccato.
Ho una voglia tremenda di recuperare i vari tipi di documenti per "verificare" la correttezza delle mie congetture e bramo di misurarmi con macchine in situazioni sempre nuove e differenti.

Il mio piano iniziale prevedeva di concentrarsi sulla parte nord/nord ovest della mappa ma una serie di circostanze traverse mi hanno invece portato a spingermi verso est, mentre al contempo mi dedicavo anche alla parte centrale della mappa. Confesso di aver avuto qualche reticenza iniziale nei confronti del regno del sole. Pensavo che il deserto, le gole ed i canyon potessero far avvertire un senso di monotonia nel paesaggio e di conseguenza annoiare nel esplorazione.

Fortunatamente mi sbagliavo, non solo perché il deserto è strapieno di rupi, piccoli corsi d'acqua, insediamenti e discariche...ma anche perché non mancano biomi profondamente diversi.
Prima di chiudere ad esempio mi apprestavo ad entrarmi in quella che era chiaramente una giungla.

Fra i punti di maggiore interesse, devo necessariamente partire...
dal incontro con Brim.
Uno sciamano Banuk in esilio volontario ossessionato dal sangue delle macchine.
Sebbene Aloy(ed anche me giocatore) pensasse a lui solo come ad un tipo bizzarro con tendenze autolesioniste, le sue "visioni" provocate dal sangue hanno dato prova di nascondere verità e forse doti profetiche.

Il Divoratuona ad esempio non è una macchina "antica", è un modello recente. Creato per rispondere alle resistenze umane(ed allo squilibrio) mentre i Corruttori sono creature "aliene", il cui canto(termine che ho già sentito per bocca di altri Banuk) non ha nulla a che vedere con quello delle altre macchine. Brim si è inoltre affrettato ad andarsene una volta bevuto il sangue di un Avistempesta.

Una catastrofe è alle porte ma, ancora più importante, per la prima volta si parla concretamente del Ovest proibito ed a come lì vivano uomini che hanno un rapporto con le macchine molto diverso. Ci sarebbe tanto da speculare a riguardo ma mi freno

A ciò segue il ritrovamento non di uno ma di ben due...
calderoni(Zeta e Rho).
Trovo apprezzabile come nel loro piccolo abbiano sempre tentato di differenziarli.
Il primo ad esempio era piuttosto breve ma aveva un'entrata nascosta il secondo invece ha visto svariati tentativi di incursione da parte di curiosi e sembra confermare una mia ipotesi.
Ogni Calderone potrebbe avere un singolo compito, quest'ultimo accumulava Vampa per poi riutilizzarla e questo spiega l'enorme necessità d'acqua

Ho inoltre avuto una piccola conferma durante il mio vagare.
I Collilunghi NON rivelano davvero "tutta" l'area di loro interesse.
Mi è capitato di trovare dei Falò o delle mandria "fisse"(metto le virgolette perché mi è capitato di scoprire dei gruppi che poi bellamente la volta successiva erano scomparsi dalla mappa) che non erano indicati ad esempio. Ma restando sui Collilunghi...
devo menzionare due cose.
Primo: in uno dei calderoni ne ho intravisti un paio, ipotizzo fossero prossimi alla "rifusione", secondo un gruppo di Cultisti stava cercando di catturarne uno.
Fanno utilizzo di Focus, registrazioni audio e macchine corrotte è scontato che possano ANCHE accedere ai dati dei Collilunghi come fra l'altro alcuni rottami sembrano confutare.

Le abilità acquisite mi hanno permesso di completare altre due terreni di caccia, sempre diversi e sempre interessanti.
I campi dei banditi invece rimangono una delle parti di gameplay meno entusiasmante per quanto Nil sia indiscutibilmente un personaggio scaltro ed intrigante.

Rovescio della medaglia? Mi sono imbattuto in dei Falò che per quanto siano stati "scoperti"(ci ho anche salvato per assicurarmene) non sono segnati sulla mappa e non sono disponibili per il fast travel.
In aggiunta cavalcando velocemente verso sud uno scatto(poco più di un secondo in verità) ha segnato uno stacco netto ed evidentissimo nel tempo atmosferico, dal sole ad una tempesta di sabbia.

Prima di chiudere devo menzionare...
lo Zero Dawn.
Da quello che si può capire dal unico documento che lo menziona ritrovato "potrebbe" essere il nome del piano che ha portato alla sopravvivenza del umanità.
Secondo il diario del soldato che ne ha parlato inoltre...le macchine erano "impazzite" ma non ha approfondito quindi tengo a freno le congetture.

Ora non mi resta che addentrarmi nella giungla, ho un nuovo terreno di caccia che mi aspetta.
 
Horizon Zero Dawn

Sessione breve ma intensa quella di ieri sera.
So che nei prossimi giorni avrò molta difficoltà ad andare avanti per cui sto cercando di mantenere il ritmo alto ora che posso.

Come da piano, mi sono innanzitutto dedicato al ultimo terreno di caccia.
La giungla è il territorio perfetto per le sfide di furtivita. Offre nascondigli, dislivelli ed oscurità naturale che permette di cogliere alla sprovvista i nemici, a colpire senza esseri visti e sgusciando via senza problemi. Mi hanno inoltre fornito l'occasione per studiare...
gli inseguitori.
Macchine pericolose ed estremamente affascinanti.

Con l'ultimo set di soli ardenti in saccoccia mi sono poi dedicato(finalmente) alla conclusione della sub...
la vendetta di una figlia.
Al di là dello scontato twist del ex carnefice dei giorni rossi, ora divenuto schiavista clandestino...ha iniziato a fare luce su alcune delle dissonanze che ho riscontrato nel mio girovagare per le terre del sole.
La maggior parte dei Kharja si è mostrata se non cordiale quantomeno educata e tranquilla nei confronti di una Nora.

Alcuni soldati però, chiaramente distinguibili per via di un'armatura dalle tinte color carbone, non solo hanno dato prova di essere fortemente intolleranti ed in rari casi apertamente ostili.
Nello specifico un piccolo forte nel deserto era protetto da un'intera guarnigione di questi soldati ostili pronti ad attaccare chiunque a vista.
Ammetto però di non aver tentato un assedio per "approfondire".

Avad è un re che ama la pace ma le radici del odio sono dure a morire e per ogni luce, c'è un'ombra.
è possibile che queste frangie estremiste siano composte da nostalgici del vecchio regime e suppongo si potranno rivelare centrali per il plot.


Mentre al orizzonte ho finalmente intravisto la mastodontica Meridiana, sono potuto tornare su un piccolo appunto fatto in precedenza. e confutarne di altri.
Alcune tipologie di macchine da trasporto come...
Colossi ed Arcopodi
si muovono sulla mappa in piccoli convogli.
Ora comprendo perché talvolta mi è capitato di ritrovarli la dove le si aveva "scoperte" in precedenza, si spostano.
Lentamente ma costantemente.


Discorso differente per gli improvvisi cambi di tempo anche se inizio a sospettare che si tratti di un limite del mio modello di PS4 standard..
Ritengo inoltre più che un difetto, una svista...
il mancato aggiornamento dei dialoghi del Capitano Bhalan.
Parlandogli dopo averlo aiutato nel ritrovare il suo sottoposto ed aver smascherato Zaid.
Esordirà ringraziando Aloy e chiedendo perdono, pur consapevole che le parole servono a poco.

Tuttavia è comunque possibile continuare a chiedergli di Zaid e a fine conversazione ci inviterà a cercare i suoi sottoposti diretti nelle terre sacre.
Un peccato, Bhalan nel suo essere chiaramente un pg. secondario ha dato prova di naturale carisma, acume e qualità morali.

Parlando invece di cose belle, posso finalmente dire di aver incontrato l'ultima macchina da acquisizione, l'unica tipologia di macchina base che mancava al appello lo...
Spaccaroccia.
Ad onor del vero mi era già capitato di cacciarne due MA si tratta di varianti corrotte. Più potenti, resistenti ed aggressive delle loro controparti base.

Come è naturale per una macchina basata su una talpa, lo spaccaroccia ha la capacità di muoversi sottoterra.
Cosi facendo si rendono immuni ai danni e sono imprevedibili.
Distruggere le zampe anteriori non basta per vanificare questo loro continuo su e giù, vi è un terzo dispositivo posizionato dietro la testa che regola questa loro capacità e che al momento faccio davvero tantissima difficoltà a colpirlo.

La porzione del regno dei Kharja che mi rimane da esplorare prima di proseguire è piuttosto massiccia, ci sono ancora...
due Collilunghi da scalare

E svariati punti di interesse da approfondire.
Per ora posso dire che l'ultimo osservatorio da me ritrovato...
ha lanciato delle bombette
Primo: le macchine avrebbero "divorato" gli umani durante l'Apocalisse.
Secondo: a creare questa "cosa" è stata la divisione militare della FAS,già menzionata a più riprese.
 
Horizon Zero Dawn

Il livello cinquanta si fa sempre più vicino e sono ormai prossimo a tagliare il traguardo delle quaranta ore.
Annoiato? Affatto. Divertito ed intrigato da tante piccole rivelazioni e scoperte.

Potrei riassumere molte svolte e capovolgimenti con "quando io non vado al plot, è il plot viene da me".
Ignorare il filone principale mi ha portato inevitabilmente a rompere alcune catene, sentendo conversazioni, osservazioni, indizi...che normalmente dovrebbero essere ignote ad Aloy
Eppure è una possibilità che mi è stata data e sebbene ci sia ovviamente qualche sbavatura,ho apprezzato moltissimo come molti dialoghi e situazioni si siano adattate di conseguenza.
Ad esempio la protagonista non ha avuto bisogno di indagare sui misteriosi crolli avvenuti in una miniera, avendo già affrontato certi tipi di macchine è stata in grado di identificare al volo la loro presenza

Il mio completismo ossessivo ha...
dato i suoi frutti.
Ho ufficialmente ritrovato tutti i collezionabili principali, eseguito l'override sugli ultimi collilunghi, bonificato tutte le aree corrotte (I Colossi Corrotti picchiano come dei dannati e meno male che non sono macchine da combattimento), neutralizzato tutti i clan di banditi e raggiunto il nucleo del ultimo calderone

La storia raccontata dagli osservatori è drammatica, struggente, commovente.
Il fallimento di una vita, dei sogni, delle ambizioni...non solo di Bashar Mati ma del intera umanità.
A distanza di millenni però l' amore incondizionato per sua madre, ha raggiunta un'estranea, Aloy.
Ha lasciato una traccia, un segno. Non è stato inutile, qualcosa, qualcuno lo ricorderà. è questo di suo nel suo piccolo è un trionfo.
Una vittoria.

D'altra parte la presenza di un osservatorio nella Monument Valley, metà turistica arcinota in tutto il mondo mi ha permesso di farmi un'idea precisa sulle coordinate geografiche del titolo.
Siamo fra Utah ed Arizona, midwest statunitense. Per cui l'ovest proibito di cui tanto si vocifera, è il far west, California, Oregon e Washington.

Altrettanto drammatica sebbene meno illuminante in ottica world building è la storia narrata dalle statuette Banuk.
Oltre ad un'infarinatura e cenni di rilievo su alcuni concetti alla base della loro cultura, vanno creano un parallelismo per nulla sottile.
Un acuto ribaltamento di ruoli. Se gli osservatori sono i segni tangibili lasciati da un figlio per la madre che tanto ha amato, le statuette sono il testamento, le offerte di un padre per suo figlio.
Un figlio che non avrà mai modo di conoscere, a causa del esilio.

Esplorare il Calderone XI è stata un'esperienza insolita.
La struttura è in rovina, la natura ha ripreso quello che era suo ha causa di una grossa frana; inoltre cultisti lo avevano preso di mira e si erano già infiltrati nella struttura per perseguire nei loro scopi.
Intrufolarsi facendo il meno rumore possibile, ascoltare le loro lamentale,è stato piuttosto istruttivo. Sono Carja, Carja delle ombre per la precisione.
Non è una congettura, hanno chiaramente parlato del "avvento del ombra" ma elaborerò meglio in seguito.

Raggiunto il nucleo ed eseguito l'override, mi è toccato "difenderlo" dagli assalti nemici per una manciata di minuti per dargli il tempo di "riattivarsi.
L'override sui nuovi modelli è stato reso disponibile solo una volta usciti alla luce del sole.
Confesso di essermi sentito molto in sintonia con la protagonista di fronte ai cultisti superstiti:indifesi, terrorizzati e pronti ad essere massacrati da manticeri, razziatori e smerigli accorsi velocemente grazie al segnale del redivivo Calderone"hanno raccolto ciò che hanno seminato".

Il premio per la conversazione più intrigante però va...
ad una voce misteriosa che mi ha raggiunto tramite focus mentre mi trovavo vicino a Tramonto.
Non ha detto chi fosse ma ha detto senza tanti giri di parole di poter firmare la condanna a morte della ragazza nel caso avesse comunicato la sua posizione al Eclisse.
L'identità e gli scopi di questa voce saranno plausibilmente oggetto di rivelazioni future anzi, è probabile che questa non sia l'unica volta che ha modo di conversare con Aloy.

Parlando di Eclisse so poco su di loro e so ancora meno sui Carja del ombra in genere.
Sono stato superficiale in quanto ho scritto in precedenza.
La situazione è piuttosto ingarbugliata , sarebbe sin troppo facile(oltre che scorretto) etichettarli tutti come fedelissimi del defunto Jiran.
Per qualche ragione i Carja si sono "divisi" ed in corso sembra esserci una vera e propria guerra civile sebbene al momento ci sia una tregua.

I Carja delle Ombre vivono come profughi.
Tramonto(che si trova nei pressi di quello che è una volta era base spaziale) è una vera e propria tendopoli.
Tanta miseria e disperazione la avvolge.

Ho dovuto corrompere un avido guaritore con un cuore di divoratuono per salvare una bambina malata e convertire un ladro in fuga da Tramonto in fruttivendolo grazie alla collaborazione di un'onesta mercante di Chiaromercante.
Solo storie a lieto fine? Purtroppo no. L'audacia di Aloy non ha potuto salvare la vita di un giovane soldato Carja del ombre, innamorato(ricambiato) di una giovane nobile appartenente ai Carja della luce.
Fortunatamente l'insistenza della protagonista, ha potuto evitare che il destino di questi due innamorati finisse per diventare quello di due novelli Giulietta e Romeo, riuscendo quantomeno a far desistere la ragazza dal suicidio, facendola inoltre riappacificare con il padre. La quest inoltre ha messo in chiaro una cosa sulla protagonista: non si è mai innamorata.

A sud di Meridiana invece ho protetto Rocca Pietrasole dal assalto di un gruppo di Colossi e mi sono offerto di aiutare Janeva.
La responsabile della prigione nonché prima(e forse unica) donna a vestire un'armatura Carja
L'assalto dei Colossi era stato provocato da alcune esche, che hanno portato al evasione di tre pericolosi prigionieri.

Un bombarolo Oseram, un traditore Carja ed una cannibale, Ullia.
Membro della tribù Tenakth proveniente dal ovest che plausibilmente si approfondirà in Forbidden West
Janeva, mi ha anche rivelato che "Nil" non è il vero nome del nostro "partner in crime"

Dico questo perché una volta annientato l'ultimo clan di banditi(dove fra le altre cose si nascondeva la suddetta Ullia), Nil ha reclamato un duello al ultimo sangue.
Richiesta scontata visto l'amore per il sangue del ex soldato. A non essere scontata è la possibilità di rifiutare quel duello.
Nil non ci attaccherà a tradimento alle spalle, la quest è conclusa.
Quello che cercava era un duello al ultimo sangue, leale, uno contro uno.

Risparmiandolo gli abbiamo inferto una ferita mortale però sento che lo rivedremo.
Come detto anche da Aloy c'è ancora bisogno di uno come lui.
Facendo un attimino mentre locale, è la prima volta che ho la possibilità di risparmiare un personaggi.

Fino ad ora le uniche scelte che ho avuto hanno influenzato solo i dialoghi della protagonista.
Scelte piuttosto isolate fra l'altro ma ho la sensazione che da qui in avanti le cose potrebbero cambiare.

Ed ora? Beh, ora posso finalmente dire di essere pronto ad entrare a Meridiana.
Non sto più nella pelle.
 
Horizon Zero Dawn

Il livello cinquanta si fa sempre più vicino e sono ormai prossimo a tagliare il traguardo delle quaranta ore.
Annoiato? Affatto. Divertito ed intrigato da tante piccole rivelazioni e scoperte.

Potrei riassumere molte svolte e capovolgimenti con "quando io non vado al plot, è il plot viene da me".
Ignorare il filone principale mi ha portato inevitabilmente a rompere alcune catene, sentendo conversazioni, osservazioni, indizi...che normalmente dovrebbero essere ignote ad Aloy
Eppure è una possibilità che mi è stata data e sebbene ci sia ovviamente qualche sbavatura,ho apprezzato moltissimo come molti dialoghi e situazioni si siano adattate di conseguenza.
Ad esempio la protagonista non ha avuto bisogno di indagare sui misteriosi crolli avvenuti in una miniera, avendo già affrontato certi tipi di macchine è stata in grado di identificare al volo la loro presenza

Il mio completismo ossessivo ha...
dato i suoi frutti.
Ho ufficialmente ritrovato tutti i collezionabili principali, eseguito l'override sugli ultimi collilunghi, bonificato tutte le aree corrotte (I Colossi Corrotti picchiano come dei dannati e meno male che non sono macchine da combattimento), neutralizzato tutti i clan di banditi e raggiunto il nucleo del ultimo calderone

La storia raccontata dagli osservatori è drammatica, struggente, commovente.
Il fallimento di una vita, dei sogni, delle ambizioni...non solo di Bashar Mati ma del intera umanità.
A distanza di millenni però l' amore incondizionato per sua madre, ha raggiunta un'estranea, Aloy.
Ha lasciato una traccia, un segno. Non è stato inutile, qualcosa, qualcuno lo ricorderà. è questo di suo nel suo piccolo è un trionfo.
Una vittoria.

D'altra parte la presenza di un osservatorio nella Monument Valley, metà turistica arcinota in tutto il mondo mi ha permesso di farmi un'idea precisa sulle coordinate geografiche del titolo.
Siamo fra Utah ed Arizona, midwest statunitense. Per cui l'ovest proibito di cui tanto si vocifera, è il far west, California, Oregon e Washington.

Altrettanto drammatica sebbene meno illuminante in ottica world building è la storia narrata dalle statuette Banuk.
Oltre ad un'infarinatura e cenni di rilievo su alcuni concetti alla base della loro cultura, vanno creano un parallelismo per nulla sottile.
Un acuto ribaltamento di ruoli. Se gli osservatori sono i segni tangibili lasciati da un figlio per la madre che tanto ha amato, le statuette sono il testamento, le offerte di un padre per suo figlio.
Un figlio che non avrà mai modo di conoscere, a causa del esilio.

Esplorare il Calderone XI è stata un'esperienza insolita.
La struttura è in rovina, la natura ha ripreso quello che era suo ha causa di una grossa frana; inoltre cultisti lo avevano preso di mira e si erano già infiltrati nella struttura per perseguire nei loro scopi.
Intrufolarsi facendo il meno rumore possibile, ascoltare le loro lamentale,è stato piuttosto istruttivo. Sono Carja, Carja delle ombre per la precisione.
Non è una congettura, hanno chiaramente parlato del "avvento del ombra" ma elaborerò meglio in seguito.

Raggiunto il nucleo ed eseguito l'override, mi è toccato "difenderlo" dagli assalti nemici per una manciata di minuti per dargli il tempo di "riattivarsi.
L'override sui nuovi modelli è stato reso disponibile solo una volta usciti alla luce del sole.
Confesso di essermi sentito molto in sintonia con la protagonista di fronte ai cultisti superstiti:indifesi, terrorizzati e pronti ad essere massacrati da manticeri, razziatori e smerigli accorsi velocemente grazie al segnale del redivivo Calderone"hanno raccolto ciò che hanno seminato".

Il premio per la conversazione più intrigante però va...
ad una voce misteriosa che mi ha raggiunto tramite focus mentre mi trovavo vicino a Tramonto.
Non ha detto chi fosse ma ha detto senza tanti giri di parole di poter firmare la condanna a morte della ragazza nel caso avesse comunicato la sua posizione al Eclisse.
L'identità e gli scopi di questa voce saranno plausibilmente oggetto di rivelazioni future anzi, è probabile che questa non sia l'unica volta che ha modo di conversare con Aloy.

Parlando di Eclisse so poco su di loro e so ancora meno sui Carja del ombra in genere.
Sono stato superficiale in quanto ho scritto in precedenza.
La situazione è piuttosto ingarbugliata , sarebbe sin troppo facile(oltre che scorretto) etichettarli tutti come fedelissimi del defunto Jiran.
Per qualche ragione i Carja si sono "divisi" ed in corso sembra esserci una vera e propria guerra civile sebbene al momento ci sia una tregua.

I Carja delle Ombre vivono come profughi.
Tramonto(che si trova nei pressi di quello che è una volta era base spaziale) è una vera e propria tendopoli.
Tanta miseria e disperazione la avvolge.

Ho dovuto corrompere un avido guaritore con un cuore di divoratuono per salvare una bambina malata e convertire un ladro in fuga da Tramonto in fruttivendolo grazie alla collaborazione di un'onesta mercante di Chiaromercante.
Solo storie a lieto fine? Purtroppo no. L'audacia di Aloy non ha potuto salvare la vita di un giovane soldato Carja del ombre, innamorato(ricambiato) di una giovane nobile appartenente ai Carja della luce.
Fortunatamente l'insistenza della protagonista, ha potuto evitare che il destino di questi due innamorati finisse per diventare quello di due novelli Giulietta e Romeo, riuscendo quantomeno a far desistere la ragazza dal suicidio, facendola inoltre riappacificare con il padre. La quest inoltre ha messo in chiaro una cosa sulla protagonista: non si è mai innamorata.

A sud di Meridiana invece ho protetto Rocca Pietrasole dal assalto di un gruppo di Colossi e mi sono offerto di aiutare Janeva.
La responsabile della prigione nonché prima(e forse unica) donna a vestire un'armatura Carja
L'assalto dei Colossi era stato provocato da alcune esche, che hanno portato al evasione di tre pericolosi prigionieri.

Un bombarolo Oseram, un traditore Carja ed una cannibale, Ullia.
Membro della tribù Tenakth proveniente dal ovest che plausibilmente si approfondirà in Forbidden West
Janeva, mi ha anche rivelato che "Nil" non è il vero nome del nostro "partner in crime"

Dico questo perché una volta annientato l'ultimo clan di banditi(dove fra le altre cose si nascondeva la suddetta Ullia), Nil ha reclamato un duello al ultimo sangue.
Richiesta scontata visto l'amore per il sangue del ex soldato. A non essere scontata è la possibilità di rifiutare quel duello.
Nil non ci attaccherà a tradimento alle spalle, la quest è conclusa.
Quello che cercava era un duello al ultimo sangue, leale, uno contro uno.

Risparmiandolo gli abbiamo inferto una ferita mortale però sento che lo rivedremo.
Come detto anche da Aloy c'è ancora bisogno di uno come lui.
Facendo un attimino mentre locale, è la prima volta che ho la possibilità di risparmiare un personaggi.

Fino ad ora le uniche scelte che ho avuto hanno influenzato solo i dialoghi della protagonista.
Scelte piuttosto isolate fra l'altro ma ho la sensazione che da qui in avanti le cose potrebbero cambiare.

Ed ora? Beh, ora posso finalmente dire di essere pronto ad entrare a Meridiana.
Non sto più nella pelle.

Mi piacciono molto questi tuoi resoconti dettagliati che mi fanno rivivire un titolo che per me è stata una delle migliori esperienze della scorsa gen, anche dal punto di vista narrativo, soprattutto main e alcune microstorie tipo appunto quella dell'apocashit tour.

Hai in programma di giocarti anche frozen wilds?
 
Horizon Zero Dawn

Quarantadue ore, livello cinquantuno in vista.

Sebbene le cacce non siano mancate durante la mia ultima sessione, il vero protagonista...
anzi la vera protagonista è lei, Meridiana.

Più la guardo, più la vivo e più sono sicuro che la sua principale fonte di ispirazione sia Angkor Wat, nel odierna Cambogia.
I Carja presentano ancora fortissimi richiami alla cultura tribale (una rigida divisione in caste, un unico dio-re)ma la loro è indiscutibilmente la cultura più avanzata e sviluppata vista nel mondo di Horizon. L'unica a non presentare tratti di nomadismo ed ad avere una reale tradizione agricola, come provano i campi ed i numerosi mulini nella parte "bassa" della capitale nonché uno stato centralizzato, con tanto di leggi scritte.

Vedere una città cosi magnifica che emerge quasi dal nulla nel cuore della giungla non è una sensazione diversa da quella che devono aver provato i conquistadores spagnoli di fronte alle piramidi mesoamericane. Ma non vi ho visto solo america. Gioielli, vestiti, religione...dal India, al antica Persia passando per l'Arabia (il mercato al interno delle mura non è diverso da un gran bazar), i Carja sono il punto di incontro fra innumerevoli culture e tradizioni. Lontane ma anche vicine. Per dirne una, l'utilizzo degli stranieri come corpo scelto del sovrano era usanza degli imperatori bizantini.

La storia però non aspetta le mie digressioni e fa il suo corso. Sebbene la città "bassa" sia visitabile ed esplorabile liberamente gli elevatori non funzionano per ordine del sovrano. L'interno della mura è inaccessibile, Ersa capo del avanguardia e sorella di Erend è stata assassinata. Ecco spiegato perché la tregua fra Carja della luce e del ombra è a rischio. I colpevoli sembrerebbero essere proprio dei Carja delle ombre. Fortunatamente per la nostra Aloy, Erend in mezzo alla folla riconosce la sua voce e forte della sua autorità di capo del avanguardia ad interim può ora entrare ed uscire liberamente.

Erend non lo da a vedere, ma è sconvolto .
Il dolore per la morte della sorella lo sta dilaniando ma vedere il suo nome usato da viscidi approfittatori che incitano il popolo contro Avad è anche peggio.
Eppure, sebbene inizialmente sia reticente, acconsente ad offrire il suo aiuto ad Aloy. "L'ispezione" nel abitazione di Olin porta alla luce le prove della di lui colpevolezza.
Un diario, una registrazione audio ed una mappa.

"Perché tu meriti vendetta ed io no", mi sono sentito tremendamente in sintonia con questa affermazione di Erend.
Avendo preso atto delle potenzialità del focus, l'uomo ora vuole il nostro aiuto. Deve scoprire chi ha ucciso Ersa e solo Aloy può aiutarlo.


Quella che si va a delineare è...
una situazione speculare a quanto vista dopo l'attacco del primo Corruttore a Corona della Madre.
Ci sono due linee narrative da seguire, entrambi principali.

Tuttavia prima di fare alcunché, mi sono dedicato anima e corpo al esplorazione ed alle sub.
Oltre a parentesi brevi e divertenti, come la disputa di una coppia di mercanti su quale lente fosse la migliore Aloy ha avuto un bel po' di gatte da pelare.
Ingaggiata da un nobile che non riceveva notizie dalla sua famiglia, ha scoperto che il suo committente ha usato un'esca per attirare le macchine alla villa massacrare i presenti e beccarsi l'eredità. Sfortunatamente per lui, la cercatrice è riuscita quantomeno a salvare la di lui sua sorella e l'assassino ha avuto quel che meritava.

L'indagine per il ritrovamento della spada di un nobile invece ha invece alzato il sipario su un gruppo di novelli Robin Hood.
Mercanti, contadini, guardie...gente comune che di fronte alla miseria in cui sono costretti a vivere i profughi delle ombre hanno deciso di rubare ai ricchi per dare ai poveri. Un'altra situazione da "fai la cosa giusta, con i metodi sbagliati". Ad Aloy è toccato salvare un associato ed affrontare un'intera guarnigione di Carja delle ombre prima di poter riavere la spada.
La cercatrice è piuttosto brava nel giudicare le persone ed è riuscita a convincere il leader della banda ha cercare aiuto presso il nostro committente, il quale è stato ben felice di sposare la loro causa.

La quest che più mi ha affascinato però è quella che ha visto Aloy interagire con Namman.
Un sacerdote del sole di "nuova" generazione, che ha visto suo fratello trucidato dai fedeli del re folle ed il suo credo distorto.
Scacciato dal tempio dagli altri sacerdoti nel suo piccolo, sta cercando di fare la cosa giusta, aiutando coloro in lutto ad onorare i propri caduti.

Si tratta di una quest tutt'altro che complessa ma che ci offre uno spaccato preziosissimo di come tre tribù si rapportino al lutto ed alla morte.
Come prima cosa ho aiutato Rea, una Utaru delle grandi pianure a onorare la compagna che ha perso(divorata dai Celermorsi) durante la fuga.
Si tratta del mio primo contatto in assoluto con la cultura Utaru, credono nel cerchio della vita, nella reincarnazione...in forme diverse.
Come un umano che si tramuta in fiore tramite semi.

In secondo luogo ho potuto assistere un Banuk mentre dipingeva i marchi funebri, sulla rupe che ha visto la morte di un suo compagno.
è affascinante come i Banuk che vivono una vita nomade, siano cosi granitici nel voler lasciar dei segni tangibili della loro presenza.

Per finire ho aiutato ad un operaio Oseram...a sbarazzarsi della nemesi di Namman.
Un bigotto ed ostinato sacerdote di "vecchia" generazione. Gli Oseram sono un popolo pragmatico, rispetto l'ingegno, l'operato ed il lavoro umano.
L'uomo desiderava visitare una statua del Re Folle in quantoultima opera della sua compagna. Potrei riassumere il modo in cui Aloy si è rapportata al bellimbusto con una termine caro al linguaggio internettiano "savage".
Non riconoscere l'autorità del re, ritiene "falso" il sole adorato dagli attuali sacerdote e sminuisce il ruolo del esercito, quindi con che autorità impedisce l'accesso alla statua?

La dicotomia del vecchio sacerdote con Namman, non è sottile.
Il giovane è una delle figure più progressiste viste fra i Carja, desideroso di riappacificarsi con le altre Tribù, di vivere in armonia sotto lo stesso sole ma anche di sbarazzarsi di alcune ingombranti e obsolete tradizioni, come l'impossibilità per le donne di prendere i voti. Aloy ai suoi occhi sarebbe potuto diventare una meravigliosa sacerdotessa.

Archiviata...
la prima serie di quest, ho ottenuto qualche insight non da poco consegnando i collezionabili a vari npc.
Secondo la delegata Carja a Ban-Ur, le statuette votive sono tutte opere di Arnak. Una figura proclamata innocente dopo l'esilio e divenuto con il tempo parte integrante del loro folklore assumendo sfumature mitiche e leggendarie.

I fiori di metallo sembrano invece essere un artefatto molto recente, non più di vent'anni secondo l'esperto con cui ho avuto modo di confrontarmi (Che siano comparso dopo lo squilibrio?).
Per quanto invece riguarda le tazze si ride di gusto quando lo studioso rifiuta categoricamente l'innocente ma onestà supposizione "forse servivano solo per bere".

Alle tazze, seguono i marchi.
Alcuni dei guardiani dei terreni di caccia mi avevano anticipato la "non accoglienza" che una Nora avrebbe ricevuto alla loggia ma per chi come Aloy ha vissuto una vita da emarginata, una paria evitato ed esclusa da tutti...l'arroganza, i pregiudizi e la misoginia di Ahsis, il Falco D'oro non sono che un film già visto.

Prima di diventare ufficialmente un turdido è stato però necessario trovare un falco
Quel falco è Talanah, la quale dopo aver saggiato le abilità di Aloy chiedendo i trofei di alcuni macchine, le propone come ultimo "test" il difendere un piccolo villaggio da uno stormo di smerigli.
L'audacia e l'intraprendenza di Aloy, in grado non solo di sconfiggere le macchine ma anche di scoprire la causa di questi numerosi attacchi (un gruppo di cacciatori dilettanti che ha ammassato un gran numero di carcasse di Celermorso poco distanti) convincono Talanah a fare di Aloy il suo turdido.

Destino beffardo, Aloy che ha vissuto una vita da paria è ora conosciuta come "Aloy dei Nora" quando, citandola, dovrebbe essere "Aloy nonostante i Nora"

L'evento porta con sé tante novità , per bocca del falco e di Ligan, il decano della loggia.
Prima che Avad salisse al trono, la loggia era un'istituzione riservata ai nobili Carja che vi inviano i propri figli sin da bambini. Talanah è una delle prime donne ad essere stata ammessa.
Suo padre e suo fratello, anch'essi membri, morirono combattendo valorosamente nel cerchio del sole quando il defunto Jiran decise di condannare a morte tutti i falchi che si erano opposti ai rastrellamenti e massacri da lui orditi.

Obiettivo di Talanah è quello di spodestare Ahsis, il quale infanga giorno dopo giorno l'onore della loggia, facendo uso di metodi poco corretti e sminuendo quanto accaduto al cerchio del sole anni prima, tragedia che loha portato a divenire falco d'oro.

Talanah sa già come riuscire nel suo obiettivo, deve sconfiggere il famigerato "Fauci Rosse",un nome che ho già sentito molte volte presso i Carja.
Mormorato e vociferato a più riprese, come un mito. Si tratta di un Divoratuono(non quello cadavere nella loggia), grande e potente.
Si specula possa essere addirittura "primo" della specie, colpevole di aver ucciso decine di cacciatori, fra cui Tarkas mentore di Talanah.

Sulla carta...
avrei potuto già iniziare a dargli la caccia, dopo aver recuperato alcuni trofei per Talanah, questa si era messa sulle sue tracce.
Più che la macchina però, mi preoccupa Ahsis. Visto quanto so sul conto, temo che possa tentare di ucciderla a tradimento per mantenere la loggia in suo potere.

Ho deciso però di posticipare la caccia ed ottenere alcune risposte.
Raggiunto il luogo indicato sulla mappa in casa sua Aloy si è imbattuta negli assassini ed in Olin.
La misteriosa "voce" che l'aveva contattata in precedenza ha disattivato tutti i focus presenti nel area, permettendole di raggiungere di soppiatto i cultisti ed eliminarne molteplici senza allertarli.
I corruttori ivi presenti, sono stati un ottimo test per stabilire quali modifiche inserire nelle tre armi della loggia.

Rimasta sola con Olin, per la cercatrice arriva qualche verità.
I cultisti, come aveva già scoperto, si fanno chiamare eclissi ed adorano una "specie di Demone" chiamato Ade.
Olin era scettico ma si è dovuto ricredere. Ha sentito la sua voce la sera prima della prova, quando ha visto Aloy. Una voce terrificante e metallica.

Scopo dei cultisti è "far sorgere l'ombra", per farlo stanno riesumando macchine del mondo antico.
Oltre ai corruttori sembra esserci un altro tipo di macchina talmente potente da poter distruggere il mondo "Gli sterminatori".
L'uomo che ha ucciso Rost invece si chiama Elis, era uno dei bracci destri di Jiran, responsabile di innumerevoli massacri durante i giorni rossi.
Olin non sa nulla della presunta madre di Aloy, l'ha solo intravista in una registrazione mentre esplorava alcune rovine.

Che fare però di lui? Che fare del traditore?
Non esiste modo per arrivare ad una soluzione con la logica. Può un uomo essere considerato colpevole per azioni e forze che vanno oltre il suo controllo?
Olin non era leale al eclissi, non lo è mai stato.

Non condivideva o conosceva i loro scopi.
L'unica ragione per cui ha fatto da spia , era proteggere sua moglie e suo figlio.
è arrivato addirittura a "sperare" di essere ucciso e scoperto, da Ersa prima o dai Nora poi alla prova.
Inoltre di fronte ad Aloy, di fronte alla di lei lancia, era pronta ad accettare il suo destino.
Qualunque esso fosse.

Non ha implorato pietà, non ha chiesto perdono, non ha provato a giustificarsi.
Ha pregato solo di mettere al sicuro la sua famiglia. Per questo ho deciso di lasciarlo vivere.

Mettere al sicuro sua moglie e suo figlio sarà la prima cosa di cui mi occuperò quando finalmente potrò riprendere.
La prima delle tante buone azioni che dovrà compiere per fare ammenda per i suoi crimini.

E nel frattempo inizio a formulare qualche congettura.
Ho tanti elementi su cui elaborare.
Ade come il dio greco, tutti i calderoni hanno nomi di lettere greche. Luce rosse che corrompe quella blu.
Tutti fattori che non riesco a credere siano casuali.
Gli osservatori hanno parlato di un'umanità "divorata" dalle macchine.

Hai in programma di giocarti anche frozen wilds?
Certamente.
Prima però voglio terminare la storia principale.
 
Horizon Zero Dawn

Quarantadue ore, livello cinquantuno in vista.

Sebbene le cacce non siano mancate durante la mia ultima sessione, il vero protagonista...
anzi la vera protagonista è lei, Meridiana.

Più la guardo, più la vivo e più sono sicuro che la sua principale fonte di ispirazione sia Angkor Wat, nel odierna Cambogia.
I Carja presentano ancora fortissimi richiami alla cultura tribale (una rigida divisione in caste, un unico dio-re)ma la loro è indiscutibilmente la cultura più avanzata e sviluppata vista nel mondo di Horizon. L'unica a non presentare tratti di nomadismo ed ad avere una reale tradizione agricola, come provano i campi ed i numerosi mulini nella parte "bassa" della capitale nonché uno stato centralizzato, con tanto di leggi scritte.

Vedere una città cosi magnifica che emerge quasi dal nulla nel cuore della giungla non è una sensazione diversa da quella che devono aver provato i conquistadores spagnoli di fronte alle piramidi mesoamericane. Ma non vi ho visto solo america. Gioielli, vestiti, religione...dal India, al antica Persia passando per l'Arabia (il mercato al interno delle mura non è diverso da un gran bazar), i Carja sono il punto di incontro fra innumerevoli culture e tradizioni. Lontane ma anche vicine. Per dirne una, l'utilizzo degli stranieri come corpo scelto del sovrano era usanza degli imperatori bizantini.

La storia però non aspetta le mie digressioni e fa il suo corso. Sebbene la città "bassa" sia visitabile ed esplorabile liberamente gli elevatori non funzionano per ordine del sovrano. L'interno della mura è inaccessibile, Ersa capo del avanguardia e sorella di Erend è stata assassinata. Ecco spiegato perché la tregua fra Carja della luce e del ombra è a rischio. I colpevoli sembrerebbero essere proprio dei Carja delle ombre. Fortunatamente per la nostra Aloy, Erend in mezzo alla folla riconosce la sua voce e forte della sua autorità di capo del avanguardia ad interim può ora entrare ed uscire liberamente.

Erend non lo da a vedere, ma è sconvolto .
Il dolore per la morte della sorella lo sta dilaniando ma vedere il suo nome usato da viscidi approfittatori che incitano il popolo contro Avad è anche peggio.
Eppure, sebbene inizialmente sia reticente, acconsente ad offrire il suo aiuto ad Aloy. "L'ispezione" nel abitazione di Olin porta alla luce le prove della di lui colpevolezza.
Un diario, una registrazione audio ed una mappa.

"Perché tu meriti vendetta ed io no", mi sono sentito tremendamente in sintonia con questa affermazione di Erend.
Avendo preso atto delle potenzialità del focus, l'uomo ora vuole il nostro aiuto. Deve scoprire chi ha ucciso Ersa e solo Aloy può aiutarlo.


Quella che si va a delineare è...
una situazione speculare a quanto vista dopo l'attacco del primo Corruttore a Corona della Madre.
Ci sono due linee narrative da seguire, entrambi principali.

Tuttavia prima di fare alcunché, mi sono dedicato anima e corpo al esplorazione ed alle sub.
Oltre a parentesi brevi e divertenti, come la disputa di una coppia di mercanti su quale lente fosse la migliore Aloy ha avuto un bel po' di gatte da pelare.
Ingaggiata da un nobile che non riceveva notizie dalla sua famiglia, ha scoperto che il suo committente ha usato un'esca per attirare le macchine alla villa massacrare i presenti e beccarsi l'eredità. Sfortunatamente per lui, la cercatrice è riuscita quantomeno a salvare la di lui sua sorella e l'assassino ha avuto quel che meritava.

L'indagine per il ritrovamento della spada di un nobile invece ha invece alzato il sipario su un gruppo di novelli Robin Hood.
Mercanti, contadini, guardie...gente comune che di fronte alla miseria in cui sono costretti a vivere i profughi delle ombre hanno deciso di rubare ai ricchi per dare ai poveri. Un'altra situazione da "fai la cosa giusta, con i metodi sbagliati". Ad Aloy è toccato salvare un associato ed affrontare un'intera guarnigione di Carja delle ombre prima di poter riavere la spada.
La cercatrice è piuttosto brava nel giudicare le persone ed è riuscita a convincere il leader della banda ha cercare aiuto presso il nostro committente, il quale è stato ben felice di sposare la loro causa.

La quest che più mi ha affascinato però è quella che ha visto Aloy interagire con Namman.
Un sacerdote del sole di "nuova" generazione, che ha visto suo fratello trucidato dai fedeli del re folle ed il suo credo distorto.
Scacciato dal tempio dagli altri sacerdoti nel suo piccolo, sta cercando di fare la cosa giusta, aiutando coloro in lutto ad onorare i propri caduti.

Si tratta di una quest tutt'altro che complessa ma che ci offre uno spaccato preziosissimo di come tre tribù si rapportino al lutto ed alla morte.
Come prima cosa ho aiutato Rea, una Utaru delle grandi pianure a onorare la compagna che ha perso(divorata dai Celermorsi) durante la fuga.
Si tratta del mio primo contatto in assoluto con la cultura Utaru, credono nel cerchio della vita, nella reincarnazione...in forme diverse.
Come un umano che si tramuta in fiore tramite semi.

In secondo luogo ho potuto assistere un Banuk mentre dipingeva i marchi funebri, sulla rupe che ha visto la morte di un suo compagno.
è affascinante come i Banuk che vivono una vita nomade, siano cosi granitici nel voler lasciar dei segni tangibili della loro presenza.

Per finire ho aiutato ad un operaio Oseram...a sbarazzarsi della nemesi di Namman.
Un bigotto ed ostinato sacerdote di "vecchia" generazione. Gli Oseram sono un popolo pragmatico, rispetto l'ingegno, l'operato ed il lavoro umano.
L'uomo desiderava visitare una statua del Re Folle in quantoultima opera della sua compagna. Potrei riassumere il modo in cui Aloy si è rapportata al bellimbusto con una termine caro al linguaggio internettiano "savage".
Non riconoscere l'autorità del re, ritiene "falso" il sole adorato dagli attuali sacerdote e sminuisce il ruolo del esercito, quindi con che autorità impedisce l'accesso alla statua?

La dicotomia del vecchio sacerdote con Namman, non è sottile.
Il giovane è una delle figure più progressiste viste fra i Carja, desideroso di riappacificarsi con le altre Tribù, di vivere in armonia sotto lo stesso sole ma anche di sbarazzarsi di alcune ingombranti e obsolete tradizioni, come l'impossibilità per le donne di prendere i voti. Aloy ai suoi occhi sarebbe potuto diventare una meravigliosa sacerdotessa.

Archiviata...
la prima serie di quest, ho ottenuto qualche insight non da poco consegnando i collezionabili a vari npc.
Secondo la delegata Carja a Ban-Ur, le statuette votive sono tutte opere di Arnak. Una figura proclamata innocente dopo l'esilio e divenuto con il tempo parte integrante del loro folklore assumendo sfumature mitiche e leggendarie.

I fiori di metallo sembrano invece essere un artefatto molto recente, non più di vent'anni secondo l'esperto con cui ho avuto modo di confrontarmi (Che siano comparso dopo lo squilibrio?).
Per quanto invece riguarda le tazze si ride di gusto quando lo studioso rifiuta categoricamente l'innocente ma onestà supposizione "forse servivano solo per bere".

Alle tazze, seguono i marchi.
Alcuni dei guardiani dei terreni di caccia mi avevano anticipato la "non accoglienza" che una Nora avrebbe ricevuto alla loggia ma per chi come Aloy ha vissuto una vita da emarginata, una paria evitato ed esclusa da tutti...l'arroganza, i pregiudizi e la misoginia di Ahsis, il Falco D'oro non sono che un film già visto.

Prima di diventare ufficialmente un turdido è stato però necessario trovare un falco
Quel falco è Talanah, la quale dopo aver saggiato le abilità di Aloy chiedendo i trofei di alcuni macchine, le propone come ultimo "test" il difendere un piccolo villaggio da uno stormo di smerigli.
L'audacia e l'intraprendenza di Aloy, in grado non solo di sconfiggere le macchine ma anche di scoprire la causa di questi numerosi attacchi (un gruppo di cacciatori dilettanti che ha ammassato un gran numero di carcasse di Celermorso poco distanti) convincono Talanah a fare di Aloy il suo turdido.

Destino beffardo, Aloy che ha vissuto una vita da paria è ora conosciuta come "Aloy dei Nora" quando, citandola, dovrebbe essere "Aloy nonostante i Nora"

L'evento porta con sé tante novità , per bocca del falco e di Ligan, il decano della loggia.
Prima che Avad salisse al trono, la loggia era un'istituzione riservata ai nobili Carja che vi inviano i propri figli sin da bambini. Talanah è una delle prime donne ad essere stata ammessa.
Suo padre e suo fratello, anch'essi membri, morirono combattendo valorosamente nel cerchio del sole quando il defunto Jiran decise di condannare a morte tutti i falchi che si erano opposti ai rastrellamenti e massacri da lui orditi.

Obiettivo di Talanah è quello di spodestare Ahsis, il quale infanga giorno dopo giorno l'onore della loggia, facendo uso di metodi poco corretti e sminuendo quanto accaduto al cerchio del sole anni prima, tragedia che loha portato a divenire falco d'oro.

Talanah sa già come riuscire nel suo obiettivo, deve sconfiggere il famigerato "Fauci Rosse",un nome che ho già sentito molte volte presso i Carja.
Mormorato e vociferato a più riprese, come un mito. Si tratta di un Divoratuono(non quello cadavere nella loggia), grande e potente.
Si specula possa essere addirittura "primo" della specie, colpevole di aver ucciso decine di cacciatori, fra cui Tarkas mentore di Talanah.

Sulla carta...
avrei potuto già iniziare a dargli la caccia, dopo aver recuperato alcuni trofei per Talanah, questa si era messa sulle sue tracce.
Più che la macchina però, mi preoccupa Ahsis. Visto quanto so sul conto, temo che possa tentare di ucciderla a tradimento per mantenere la loggia in suo potere.

Ho deciso però di posticipare la caccia ed ottenere alcune risposte.
Raggiunto il luogo indicato sulla mappa in casa sua Aloy si è imbattuta negli assassini ed in Olin.
La misteriosa "voce" che l'aveva contattata in precedenza ha disattivato tutti i focus presenti nel area, permettendole di raggiungere di soppiatto i cultisti ed eliminarne molteplici senza allertarli.
I corruttori ivi presenti, sono stati un ottimo test per stabilire quali modifiche inserire nelle tre armi della loggia.

Rimasta sola con Olin, per la cercatrice arriva qualche verità.
I cultisti, come aveva già scoperto, si fanno chiamare eclissi ed adorano una "specie di Demone" chiamato Ade.
Olin era scettico ma si è dovuto ricredere. Ha sentito la sua voce la sera prima della prova, quando ha visto Aloy. Una voce terrificante e metallica.

Scopo dei cultisti è "far sorgere l'ombra", per farlo stanno riesumando macchine del mondo antico.
Oltre ai corruttori sembra esserci un altro tipo di macchina talmente potente da poter distruggere il mondo "Gli sterminatori".
L'uomo che ha ucciso Rost invece si chiama Elis, era uno dei bracci destri di Jiran, responsabile di innumerevoli massacri durante i giorni rossi.
Olin non sa nulla della presunta madre di Aloy, l'ha solo intravista in una registrazione mentre esplorava alcune rovine.

Che fare però di lui? Che fare del traditore?
Non esiste modo per arrivare ad una soluzione con la logica. Può un uomo essere considerato colpevole per azioni e forze che vanno oltre il suo controllo?
Olin non era leale al eclissi, non lo è mai stato.

Non condivideva o conosceva i loro scopi.
L'unica ragione per cui ha fatto da spia , era proteggere sua moglie e suo figlio.
è arrivato addirittura a "sperare" di essere ucciso e scoperto, da Ersa prima o dai Nora poi alla prova.
Inoltre di fronte ad Aloy, di fronte alla di lei lancia, era pronta ad accettare il suo destino.
Qualunque esso fosse.

Non ha implorato pietà, non ha chiesto perdono, non ha provato a giustificarsi.
Ha pregato solo di mettere al sicuro la sua famiglia. Per questo ho deciso di lasciarlo vivere.

Mettere al sicuro sua moglie e suo figlio sarà la prima cosa di cui mi occuperò quando finalmente potrò riprendere.
La prima delle tante buone azioni che dovrà compiere per fare ammenda per i suoi crimini.

E nel frattempo inizio a formulare qualche congettura.
Ho tanti elementi su cui elaborare.
Ade come il dio greco, tutti i calderoni hanno nomi di lettere greche. Luce rosse che corrompe quella blu.
Tutti fattori che non riesco a credere siano casuali.
Gli osservatori hanno parlato di un'umanità "divorata" dalle macchine.


Certamente.
Prima però voglio terminare la storia principale.

Ok considera che frozen wild per come è impostato, sia come difficoltà che come narrativa, può essere giocato anche prima di finire la main.

Io non l'ho fatto perché l'ho preso un anno buono dopo avere finito il gioco base ma tornando indietro forse lo farei perché chiudere il tutto con il finale della main è più appagante che chiudere col finale del dlc :ahsisi:
 
Horizon Zero Dawn

Sessione breve ma ricca di eventi.
Sebbene la mia mira sia ancora migliorabile una volta preso in mano il controller tutto mi è risultato fluido e naturale, la pausa...a conti fatti non si è sentita.

Avevo...
un'idea molto precisa sul COSA fare ed in che ordine farlo.

Il primo punto al ordine del giorno è stato liberare la famiglia di Olin.
Dopo qualche battuta ("Prima o poi dovrai insegnarmi questo trucchetto") ed una breve panoramica sul covo dei cultisti arriva il momento di agire.
Trattandosi di una quest che si può affrontare anche scegliendo di uccidere Olin, Aloy può scegliere se farsi accompagnare o meno.

Gli approcci possibili sono diversi ma personalmente ho scelto di passare dal crinale e farmi strada sui tetti, mentre Olin caricava a testa bassa dal entrata principale.
In modo da minimizzare lo spreco di frecce, erbe e pozioni curative. L'approccio stealth è particolarmente adatto a questa sortita, non ci sono corruttori o altre meccaniche a difesa del avamposto.

Dopo aver ripulito l'area e recuperata la chiave da uno dei cadaveri, Aloy non mi ha deluso. Piuttosto che mantenere stizza o rivangare debiti di qualche tipo, la protagonista ha ritenuto il debito saldato il debito di Olin.
Non solo, piuttosto che farsi aiutare ancora in futuro (Trasformando lui e la sua famiglia in un bersaglio per Elis ed i suoi) lo ha invitato di andarsene e di mettersi al sicuro.
Assicurandosi di vivere la sua vita in modo da fare ammenda per le tante vittime causate dalle sue azioni.

Salutato Olin, è arrivato il momento di seguire le tracce di Talanah.
Come temevo, Ahsis ha tentato di sbarazzarsi di lei, assoldando un gruppo di mercenari che le hanno preparato un'imboscata impedendole di seguire Fauci Rossi.
L'arrivo di Aloy si è rivelato provvidenziale alla risoluzione della vicenda

Dopo essersi sbarazzate dei mercenari, le due si sono dirette rapidamente verso il luogo dello scontro.
Arrivando giusto in tempo per assistere alla patetica prova di cacciatore di Ahsis ed alla sua ingloriosa fine ad opera di Fauci Rosse.

Lo scontro è abbastanza impegnativo.
Nonostante il focus lo identifichi genericamente come "Divoratuono" Fauci rosse presenta svariate differenze rispetto agli altri esemplari della sua specie.
Sul suo corpo sono visibili numerose lance segno dei passati scontri, possiede un singolo lancia dischi(l'altro verosimilmente è andato perso durante una delle sue tante battaglie) ed è molto, molto più resistente degli altri esemplari.

Imprigionandolo con le corde, ho scoperto che è "Possibile" eseguire l'override su di lui sebbene per completare la quest sia necessario ucciderlo.
Ho quindi deciso di utilizzare il lancia corde per distruggere innanzitutto il lancia dischi rimanenti e poi i cannoni ai lati della mascella. Fatto questo ho iniziato a "bombardarlo" con la fionda esplosiva.

è una strategia dispendiosa, ma sempre efficace contro avversari cosi pericolosi. Una delle poche su cui sento di poter contar visto che i vari partner sono un peso morto quando si tratta di affrontare bestie simili. Forse una delle poche vere note "amare" che l'esperienza mi ha dato sino ad ora. Abbattuta la creatura, le due cacciatrici hanno fatto in tempo ad avvicinarsi ad un agonizzante Ahsis, che con parole cariche d'odio e risentimento si maledice per non aver lasciato che le due "indebolissero" la bestia per lui.

Una fine squallida per un individuo squallido e bigotto
Ha sfruttato la tragedia avvenuta al cerchio di fuoco per divenire Falco d'oro, si è mosso attivamente per impedire che Talanah sapesse che Tarkas stava andando a combattere Fauci Rosse e dopo aver trascinato la loggia sul orlo del oblio, ha avuto quel che si meritava.
Sebbene la morte lo abbia salvato dal umiliazione di perdere il titolo.

Facendo una capatina a Meridiana mi ha fatto piacere verificare come il cambiamento sia un divenire lento e costante.
Sebbene Aloy sia ormai una componente altamente rispettata al interno della loggia e siano presenti molti più stranieri, rimane qualche cacciatore "nostalgico" del regime di Ahsis e della sua impronta misogina e tradizionale.
Ci vorrà tempo per sbarazzarsi di tante rigidità passate, per ora Aloy "malgrado i Nora"(Ho sorriso quando Talanah l'ha salutata cosi) si è guadagnata l'eterna gratitudine ed amicizia del suo Falco.

Fatto questo, mi sono diretto verso il luogo a cui mi aveva accennato Erend.
Se prima era solo un sentore, un'impressione...ora è una certezza. Erend è scosso, furioso, disperato.
Perché sua sorella non ha chiesto il suo aiuto? Perché non era con lei? Come hanno fatto i Carja delle ombre ad avere la meglio sulla sua avanguardia? Perché ha preferito uscire nel cuore della notte piuttosto che attendere rinforzi?

Guidata dal focus, Aloy inizia prende velocemente atto di molte, troppe stranezze.
Non ci sono segni di lotta su armi ed armature e le scie di sangue ivi presenti provano che i cadaveri sono stati trasportati lì.
...ed a farlo, nono sono stati i Carja delle ombre.

Le tracce conducono i due verso alcune rovine del vecchio mondo, dove sono costretti a battersi con un gruppo di mercenari Oseram.
Pieno di amarezza Erend sembra pronto a gettare la spugna ma Aloy gli rida speranza.
è chiaro che il vero scontro si è svolto lì, in quelle rovine.

Gli assalitori hanno usato una nuova arma, un'arma in grado di sbriciolare le rocce e paralizzare gli umani.
Il corpo di Ersa era irriconoscibile, hanno persino dovuto coprirla con un lenzuolo alla veglia. è quindi "possibile" che l'obiettivo degli assassini non fosse di ucciderla, ma di catturarla.
Facendo poi credere ad altri che fosse morta sostituendo a lei un cadavere della sua stessa corporatura.

I carja delle ombre erano i capri espiatori perfetti.
Ersa ha giocato un ruolo fondamentale nella loro "cacciata" da Meridiana ed ora la sua morte rischiava di porre fine alla tregua.

O più correttamente, qualcuno si è mosso attivamente per fomentare il malcontento fra gli Oseram, screditare Avad e porre fine alla tregua.
Prossima fermata? Il Palazzo del Sole, l'udienza con il re mi attende.
 
Horizon Zero Dawn

Sessione estremamente...

ricca di eventi nella sua linearità. Visitare il palazzo del re, conoscerne la corte ed osservarne gli scorci già di suo è impagabile ma vedere un'estranea come Aloy muoversi ed approcciarsi a questo ambiente cosi alieno mentre continua ad indagare sul rapimento di Ersa non ha prezzo.

Arrivati al Palazzo, Erend ha già fatto i suoi dovuto controlli.
Ci aveva visto giusto: quella che hanno esposto e seppellita non era Ersa.
Lo prova l'assenza di una cicatrice provocatale da Erend da bambino. A questo punto la parola è passata a Marad l'onesto, lo "spy master" del re.

Personaggio che sembra preso di peso da un rpg cartaceo, per l'arguzia, saggezza e capacità di pesare ogni singola parola rimanendo "neutro"
Il sospettato principale si scopre essere Dervhal. Un signore della guerra Oseram, che ha visto la sua famiglia morire durante i giorni rossi.
Dervhal prova un odio atavico per Ersa che lo ha "rifiutato" e tradito.
Erend ed Ersa erano stati suoi sottoposti ma dopo aver carpito il suo piano di sterminare(TUTTI) i Carja, decisero di abbandonarlo e supportare la ribellione di Avad.

Il suddetto re, è una figura decisamente interessante.
Citando Marad "La cosa più importante è che NON sia come suo padre" ma c'è tanto altro.
è un giovane uomo sincero, acuto e colto. Dotato di profonda sensibilità e che crede nella possibilità di una coesistenza pacifica fra le varie tribù ma non per questo privo della volontà di agire, come ha già largamente dimostrato ponendo fine ai giorni rossi.
Il primo scambio che ha con Aloy è uno dei miei preferiti, entrambi hanno sentito parlare delle gesta del altro ed entrambi vogliono conoscere "quanto c'è di vero".

Nota aggiuntiva? re in persona definisce i Carja delle ombre come "gli ultimi resti del regime di mio padre"; di suo invece la nostra protagonista si mostra rispettosa dei ruoli e tradizione, senza apparirne inglobata, intimorita o sottomessa. Sebbene Erend rida al solo pensiero, è palese da come ne parla che Avad non "era troppo magro per Ersa" ma conclusioni di questo tipo devono attendere.

Avendo già visitato Rupestria, posso spostarmi tramite viaggio veloce per incontrare il contatto di Marad.
L'uomo è stato scoperto ed ucciso ma ha fatto in tempo a tracciare una mappa sommaria con il sangue. La zona indicata...era una di quelle che avevo già visitato e che DOVEVA essere necessariamente oggetto di una quest, vista la distintiva presenza di un avamposto simil banditi.

Dervhal ed i suoi uomini avevano catturato alcune macchine per usarle come cavie, ma questa loro scelta è stata la loro fine.
Avvicinandomi di soppiatto ed eseguendo l'override su razziatori e longipedi ivi presenti, i mercenari sono stati trucidati senza che avessi bisogno di scoccare una singola freccia.
Annientato anche il "campione" di Dervhal e preso possesso di alcuni tappi per difendersi dalle armi soniche cmi sono imbattuto in una piccola magagna.

In pratica, sono entrato in una scena scriptata con il focus attivato e non mi è stato disattivato in automatico.
Per cui sono stato costretto a ricaricare l'ultimo salvataggio per non rovinare un momento di prima importanza narrativa.

Ersa è stata torturata , con un dispositivo ad onde soniche ma seppur agonizzante fa in tempo a parlare.
Non ha lasciato Erend indietro perché non si fidava di lui, ma perché sapeva che si trattava di un'imboscata e pianificava di uccidere Dervhal. Sa che non sarà facile ma "è tempo di crescere", crescere, diventare grandi e prendersi cura di tutto quello che hanno fatto sino ad ora.
Continuando il lavoro che hanno costruito con Avad verso un futuro di coesistenza pacifica.

Perdere Ersa quando si credeva di averla ritrovata è duro, ma non c'è tempo di fermarsi.
Dervhal un piano per distruggere Meridiana. Controllando gli appunti e le carte ivi presenti, si scopre la presenza di un carico di vampa stoccato proprio nella capitale
Di ritorno in fretta e furia a Meridiana e confrontandosi con Marad, il duo Aloy-Erend "neutralizza" il piano A di Dervhal distruggendo la bomba prima che possa esplodere a piena potenza.
I due i rimettono quasi la vita ma il pericolo non è ancora scampato

Dervhal non era presente e sfruttando il focus è possibile identificarne le tracce.
Hanno costruito un tunnel, un tunnel che gli ha permesso di entrare nel palazzo reale sfruttando i canali di scalo.
L'obiettivo era di torturare Avad con i suoi congegni, mentre guardava inerme la città bruciare. Purtroppo per lui anche il piano B va in fumo grazie alla cercatrice.

Distrutto il congegno e sconfitto Dervhal, l'unico punto al ordine del giorno è il piano C.
Aka un'esca che attira sul posto uno stormo di smerigli, poca cosa rispetto alle prede a cui sono abituato. Erend, facendo tesoro delle parole della sorella...si "trattiene" e tramortisce il prigioniero.
Verrà portato a Prima Fonte, dove i clan Oseram saranno ben felici di torturarlo con metodi da fare invidia persino al defunto Jiran.

Sebbene si tratti solo di dialoghi opzionali, ho trovato pregevole la possibilità di andare a "far visita" a Dervhal sotto il cerchio del sole.
La quantità di insulti e di invettive contro la nostra cercatrice ha del impressionante.
Citando il re, è un vero peccato che fosse schiavo del suo odio; il suo genio avrebbe potuto fare tanto bene.

Come sospettavo inoltre c'era una relazione fra il sovrano ed il capitano della sua avanguardia.
Una relazione che doveva restare segreta.
Sebbene i rapporti fra le tribù siano ora più distesi, una guerriera Oseram che diviene regina nel peggiore dei casi avrebbe portato a una guerra civile.
Le donne forti, acute ed indipendenti sembrano essere il punto debole del sovrano che desidererebbe avere Aloy al suo fianco MA il dolore per la perdita di Ersa(il re vuole persino conoscere i dettagli della sua morte) non deve condurlo a cercare un "rimpiazzo".
Sebbene si sia guadagnata l'eterna amicizia e gratitudine del sovrano, Aloy ha una sua strada da percorrere.
Una strada che la condurrà molto lontano da Meridiana.

Per quanto invece riguarda Erend, il rapporto fra i due è sicuramente uno dei più ricchi visti in tutta l'avventura.
Dopo un approccio da bar, con alito che puzza di birra e frasi da rimorchio da manuale, i due sono divenuti conoscenti ed ora amici preziosi.
Ho trovato deliziosa la nota conclusiva.
Se Erend, che ha ancora tanta strada da fare per vincere le sue insicurezze, sarà felice se in futuro Aloy avrà anche solo un minuto per lui, questa avrà "Sempre almeno due minuti per te".

Sono molto, molto soddisfatto dalla conclusione di questa "linea" narrativa.
Non avere modo di conoscere Ersa a dovere dispiace ma la quantità di "ciccia" messa in campo da questa parte è lodevole.

Sento che rivedrò ancora Erend, Avad e compagnia per "trama" ma prima di allora, dovrò indagare ancora sul Eclisse.
 
Horizon Zero Dawn

Le prime...
risposte stanno arrivando.
Sebbene i combattimenti non siano mancati, la vera protagonista è la storia.
Passato e presente si incontrano.

Giunto alle rovine indicate da Olin, questa volta la voce non ha scoraggiato o chiesto ad Aloy di andarsene ma l'ha favorita.
Ha nuovamente disattivato i focus degli ufficiali e le ha lasciato una cassa di scorte, con oggetti utili(fra cui un lancia corde nel caso non se ne possieda uno). Per conto mio avevo già visitato quest'area ed avevo """pulito""" un primo gruppo di avversari.

Ciò mi ha permesso di attuare un bel approccio stealth al "secondo" macro gruppo, eliminando vedette, cultisti ed ingaggiando infine solo per eliminare il Corruttore. Chiusa questa prima fase ed addentratomi nelle rovine un rombo simile ad un terremoto mi ha allertato. Non credevo che mi sarei potuto imbattere in uno Sterminatore,non cosi presto almeno. Fortunatamente, questo esemplare era poco più di un rottame. Del tutto incapace di muoversi e solo con una minima parte delle sue funzioni disponibili.

Questo piccolo colpo di fortuna è un guizzo che personalmente ho apprezzato molto.
Unisce la narrativa al gameplay. Preparandoti a sfide ben più ardue ma allo stesso tempo dandoti la possibilità di imparare a capire come affrontare questo nuovo e potentissimo minaccia.
L'eclissi può annoverare fra le sue fila già "svariate" di queste creature e probabilmente le vuole usare per riprendere Meridiana. Aloy inoltre ha avuto un primo incontro con "Ade", la misteriosa voce metallica l'ha "osservata" direttamente quando ha provato ad analizzare il focus di uno degli ufficiali ed il suo "Minaccia rilevata" non lascia dubbi su quali siano le sue intenzioni.


Scampato il pericolo la voce misteriosa inizia a "condividere" i alcuni file su Elizabeth Sobeck("Che razza di nome è?"), Ted Faro e la FAS. Tante piccole verità che servono a preparare la nostra protagonista.
Trovatasi nuovamente di fronte ad una porta che ricorda quella vista nel cuore della montagna.
Uno strano macchinario analizza i di lei dati biometrici ed una porta sul passato si apre.

Inciso, per quanto comprensibile da un punto di vista della fluidità narrativa trovo un po' forzato(almeno in mancanza di ulteriori spiegazioni) che i predecessori parlino la stessa identica lingua usata nel presente.

La voce la salute come "Dottoressa Elizabeth Sobeck" ed accenna a come sia in ritardo di oltre trecentocinquantamila giorni.
Si tratta di un informazione molto importante, perché permette di collocare con precisione quanto è accaduto: sono passati circa mille anni dal apocalisse.
Un tempo relativamente breve rispetto alle mie congetture.

La Dottoressa Sobeck era una scienziata statunitense, un genio, vincitrice dei premi più prestigiosi fra cui un Nobel prima dei quarant'anni.
Dopo aver lavorato per la FAS aveva deciso di abbandonare l'azienda per divergenze di opinione e fondarne una sua che si concentrasse su tecnologia a scopo non bellico.
Si tratta di una cosa che voglio enfatizzare con decisione.

Sapevo che la FAS aveva causato l'apocalisse (Gli osservatori sono stati molto chiari a riguardo) mancavano i dettagli.
Ted Faro(nato nel 2013) fondatore del FAS(o Faro) era uno scienziato statunitense divenuto l'uomo più ricco ed influente del mondo. Il primo trilionario della storia. Conosciuto per aver risolto tramite le sue tecnologie rivoluzionarie problemi importantissimi quali l'inquinamento, le energie rinnovabili e la salvaguardia delle specie in via d'estinzione.
Anche i Focus, sono una sua creazione.

Accecato dalla canonica hybris volle di più, molto più e decise di lanciarsi anche nella produzione delle armi automatizzate.
Favorendo ostilità(come provano certi documenti agghiaccianti trovati negli uffici) vendendo armi ad entrambe le parti in gioco ed organizzando conflitti più o meno grandi in tutto il mondo. Questa smania di profitto, l'ipocrisia alla base del principio stesso con cui li si volle chiamare pacificatori e non armi, diedero inizio alla catastrofe.

Ad Aloy, tutte queste cose suonano...aliene.
Cos'è un'azienda? è un industria? Cosa sono "i farmaci"? E come faceva questa "industria" ad avere tutti questi dipendenti? Più di un'intera tribù? Ed Elizabeth Sobeck? Non può essere sua madre se è vissuta secoli prima, vero?

Il punto di rottura però lo si raggiunse con la linea Chariot.
Una linea di "pacificatori" automatizzati che avevano fra le loro caratteristiche: l'alimentazione a biomassa(per cui capaci di operare sfruttando la materia organica in mancanza di carburanti tradizionali), auto riparazione ed auto replica(Grazie alla loro capacità di "capire" la loro struttura), assoggettazione delle CPU nemiche (Fenomeno che Aloy conosce come "corruzione) nonché un sistema operativo virtualmente inattacabile.

Questo punto è estremamente importante.
Fu Ted Faro in persona ad insistere sulla rimozione di qualunque forma i backdoor, rendendo cosi impossibile anche ai progettisti di accedere da remoto. Il codice crittografato era cosi complesso che un supercomputer avrebbe impiegato decenni a risolverlo.

Ciliegina sulla torta? La linea chariot era(è) era concepita per funzionare come uno sciame di insetti.
Composto da tre tipi di unità.

La prima lo Scarab(aka il corruttore, visivamente simile ad uno scorpione) era in grado di percorrere velocemente qualunque tipo di terreno e di un braccio prensile capace di riparare le altre macchine.

La seconda, il Khopesh (aka lo sterminatore, che sembrerebbe ricordare un granchio) era la forza principale della linea. Equipaggiati con cannoni e torrette automatiche. Grandi, lenti e resistenti.

Infine, la terza l'Horus. Mettendo da parte il filo conduttore legato al Egitto( e che tocca in questo caso anche "Sobeck e "Farò")...queste macchine erano un incubo. Dai dati biometrici si parla di creature lunghe fino a trecentometri, in grado di aggrovigliarsi intorno alle montagne. Dei calderoni su gambe (ricordano delle aragoste), le "regine" degli sciame.

Il tanto celebrato "glitch" presente al interno della linea, fece diventare lo sciame un'entità che risponde solo a se stessa.
In grado di autoreplicarsi e di "divorare" tutta la vita presente sulla terra. Le stime più positive, parlavano di SOLO quindici mesi prima che tutto sulla terra si estinguesse.

Ted Faro cosi immaturo ed infantile nella sua arroganza, tento di correre ai ripari.
Organizzare meeting con gruppi religiosi, sminuire, depistare...ma arrivato al dunque, richiamo a se Elizabeth Sobeck.
La quale, messa a conoscenza dei fatti...trasse subito LA conclusione che cambio tutto "Firma gli assegni e lascia che gli altri si sporchino le mani Ted".

Lo sciame NON poteva essere fermato.
Bisognava salvare il salvabile, la vita, qui nasce "Zero Dawn".
Una soluzione persino "peggiore" del problema, secondo Ted Faro.

Il quale con riluttanza fu messo davanti ad un bivio: firmare e divenire l'unico finanziatore del unico piano risolutivo possibile oppure essere smascherato pubbliamente come artefice del apocalisse da fronte ai capi di stato maggiore di tutto il mondo.

Delle verità simili sarebbero sconvolgenti per chiunque ma Aloy? Che contava di conoscere solo sua madre, c'è un misto di delusione in tutto questo.
Indispettito dal suo concentrarsi su un singolo filo al interno di un colossale gomitolo, la voce si manifesta e finalmente ha un nome ed un viso e qui aggiungo che l'attore che lo interpreta "dovrebbe" essere Lance Reddick (Lost, John Wick,TheWire...)

Sylens un esiliato (dai tutuaggi direi un Banuk), il quale si presenta "solo" come un uomo assetato di conoscenza.
Per tutta la vita ha esplorato le rovine dei predecessori ed ora Aloy nella sua delusione, ha scoperto in una sola volta più di quanto avesse potuto immaginare.
Ha avuto la conferma che fu la FAS ha causare la fine del mondo e che Elizabeth Sobeck concepì il piano che salvo "la vita".
Può essere la madre di Aloy? Non è impossibile, ha più volte trovato cenni a forme di immortalità ottenute tramite terapie e medicinali particolari MA dal canto mio, visto che i dati biometrici coincidono al 100% ritengo più plausibile che sia un clone.

Ripresasi dalla parziale delusione, Aloy inizia ad elaborare quanto scoperto con più lucidità.
Come fa Sylens ad introdursi nei focus? Si tratta di un qualcosa di simile agli override che ha imparato negli anni. Forte di questa conoscenza, la ragazza riesce a "spillare" al suo compagno di viaggio tante informazioni aggiuntive visto che "ha bisogno di lei".
In che modo Elizabeth Sobeck ha impedito la fine definitiva? Qual è il legame fra Ade e la corruzione? Chi controlla l'Eclissi e cosa li ha convinti che Ade sia dalla loro parte?

Sylens, e ci tengo a sottolinearlo, conosce l'Eclissi.
Non esclude che possa essere stato un loro componente. è un uomo assettato di conoscenza e questo desiderio potrebbe averlo reso del tutto privo di scrupoli.
Un alleato? Suggerirei più un collaboratore con degli obiettivi che in parte coincidono con quelli di Aloy.

Prossima fermata? Il bunker che dovrebbe gettare luce su cosa fosse lo Zero Dawn.
Ho già scalato quella montagna ed affrontato diversi scontri scriptati contro orde di macchine NON corrotte, fra cui un Avis Tempesta nelle vesti di "Final Boss".
Aloy non ha mai avuto pregiudizi sui predecessori ed ora, il conoscerli meglio, comprendere il perché sono scomparsi potrebbe aiutarla a risolvere la crisi attuale.
Geddoe non vedo l'ora che giochi il seguito :bruniii:

Grazie :geddoe:
 
Horizon Zero Dawn

Confesso di aver preso un grosso abbaglio nella mia ultima sessione.
Ero fermamente convinto che...

il luogo indicatomi da Sylens fosse quello che avevo raggiunto dopo quella serie di scontri scriptati ma è bastato dare una controllatina alla mappa per accorgermi della baggianata.
Il "Tumulo" cosi è chiamato dai Nora, è quella rovina inaccessibile a nord-est delle Terre Sacre, proprio vicino al entrata del DLC.

Ora so che quelle enormi strutture simili a tentacoli che avevo intravisto in quel area sono i resti di quello che una volta era un'unità Horus MA prima di addentrarmi fra i resti del Tumulo ho fatto una piccola deviazione. Ho preso la buona abitudine di tornare nel Abbraccio dopo ogni missione principale(almeno quando mi è possibile) per far visita alla Tomba Rost.

Si tratta di momenti opzionali ma che io ritengo insostituibili.
"Parlando" con Rost, Aloy da voce ai suoi pensieri, alle sue paure ed i suoi timori come con nessun altro.
ADE viene descritto come un'ombra nera, quanto di più simile al "Male" possa esistere. Elizabeth Sobeck? Non può essere sua madre, era una dei predecessori ma vuole delle risposte. Cosa è Zero Dawn? In che modo i predecessori sono riusciti quantomeno a "preservare" la vita?

è una finezza, un dettaglio piccolo piccolo al interno dialoghi del tutto opzionali ma trovo a dir poco pregevole il cambio di approccio che Aloy ha con il suo padre putativo.
Ora "sa" che Sylens può sentirla attraverso il focus e se lo leva in modo da avere un momento da sola con Rost e lo rimetto SOLO dopo aver finito.

L'entrata al bunker del tumulo, un tempo ostruita, è ora aperta ma è evidente come ci sia, ci debba essere almeno un altro accesso.
L'Eclisse è sul posto, in massa. Citando la protagonista loro "non cercano risposte, solo armi" e non ingaggiarli è impossibile.
Superato un primo nutrito gruppo di cultisti, ho avuto una piccola conferma sul tipo di personaggio che è Sylens.

Di fronte ai cadaveri di alcuni predecessori, soldati, morti dopo aver combattutto per mesi...il nostro compagno di viaggio non batte ciglio "La gente muore in continuazione, mostrami qualcosa di interessante" ma a livello personale, quei cadaveri "sono" interessanti. Perché di quei quattro soldati, esplorando il tumulo, ho trovato molte registrazioni. Diari, invettive, riflessioni, paure, richieste. Non solo sul andamento della "loro" battaglia ma su quello della guerra in genere.

Su come lentamente, ma costantemente, la speranza è scomparsa dai loro occhi, sugli infiniti sacrifici fatti anche solo per rallentare lo sciame.
Sulle loro vittorie, contro Horus e Khopesh ma anche sui loro drammi personali. In particolare quando mi sono trovato più volte ad ascoltare la medesima registrazione...credevo si trattasse di un errore inizialmente ma trovandomi ad ascoltare la risposta della moglie del soldato in questione mi ha palesato una realtà ancora più drammatica.

Quei messaggi vocali sempre uguali, l'impossibilità di avere delle risposte concrete erano solo un ennesimo tentativo di tenere i civili lontani dalla verità.
Una verità che prima di farsi manifesta ha dovuto affrontare un altro ostacolo. Attendere la cercatrice poco prima del cuore della base, c'era un Khopesh.
Trovo molto rilevante che la protagonista si riferisca a loro con il "loro nome" e non come "Sterminatori" come invece ha imparato a conoscerli lei. L'aver vissuto una vita come una reietta ha dato ad Aloy una flessibilità ed una sensibilità sconosciuta non solo ai Nora, di base tradizionalisti e ostili, ma anche a tutte le altre tribù.

Conoscere, senza giudicare, anche se inevitabilmente si trova ovviamente a provare a descrivere quante vede...tramite le conoscenze in suo possesso.
Ovviamente non può sapere cosa sia un consiglio di stato maggiore(infatti li chiama capoguerra) o cosa sia l'energia "geotermica" utilizzata per alimentare la base ma questo NON la rende meno curiosa.

Questo Khopesh è diverso da quello incontrato vicino alla sede della Faro.
è "attivo" e perfettamente funzionante: torrette, lancia missili, corazza ultraresistente e capacità di muoversi lentamente ma inesorabilmente "Davvero i Predecessori hanno affrontato migliaia di questi cosi?"

Ho imparato a mie spese a NON attaccare questa belva dalla distanza. I missili fanno a pezzi le passerelle (il che è gameover) per cui una buona strategia è tentare di arrivare a "terra" senza farsi notare, per poi sterminare i cultisti, prima di passare al Khopesh.

Il punto migliore per ingaggiarlo sembra essere la media-breve distanza.
Dove può colpirci solo con la torretta principale, i missili arrivano sempre a ondate regolari da destra e sinistra, per cui lo spazio di schivata c'è(anche se devo ancora prendere il ritmo) mentre questa distanza lo porta anche a "piegarsi" con le gambe in modo da scoprire alcuni punti deboli. Sembrerebbe essere molto vulnerabili al gelo MA devo studiarlo meglio in futuro.
Intanto posso dire(dopo averlo abbattuto) che i suoi "pezzi" hanno meno valore rispetto a quelli delle macchine di Grossa Taglia da me affrontate (Colosso, Spaccaroccia, Divoratuono, Avistempesta).

Concluso lo scontro, mi sono dapprima imbattuto in un documento del Generale Herres.
Si tratta, per bocca del graduato, di un "ammissione di colpa" ai posteri. I suoi ordini hanno causato più morti di qualunque dittatore o crudele conquistatore della storia e sebbene la Dottoressa Sobeck provi a giustificarlo "Senza di lei, non ci sarebbe stata un'umanità a giudicarla", l'uomo sentiva, SAPEVA di essere colpevole.
Il suo favorire l'automatizzazione della guerra ed il ruolo di prestigio da lui ricoperto hanno aperto la strada a quella che ormai persino Aloy conosce come "La piaga di Faro".

Giunta invece nella sala conferenze centrali, la protagonista dapprima ha avuto un piccolo battibecco con Sylens.
L'uomo irride la ragazza di fronte alla mappa del mondo(che mostra l'andamento della piaga) "Davvero pensavi che fosse piatta?" ma la nostra protagonista non tentenna di un millimetro perché è un'acuta osservatrice e Sylens lìha sottovaluta. L'ombra che appare durante una eclisse è rotonda "è ovvio che sia un globo" che suona anche come una sbertucciata nei confronti di tanti gruppi terrapiattisti contemporanei.

Alle battute, seguono i fatti.
La registrazione audio e video visualizzabile non lascia dubbi. Il generale Herres, insieme agli altri membri del consiglio militare statunitense, ha già esposto Zero Dawn e mette tutto nero su bianco.
Altri graduati provano ad obiettare: utilizzare droni, riscrivere il programma e cosi cos'altro ma Herres fu granitico oltre che lucido. Lo sciame era un'entità che rispondeva solo a se stessa, qualunque arma automatica sarebbe stata rispedita direttamente al mittente.

Faro avrebbe pagato i costi del progetto. Ma il tempo? "Quello si compra solo con il sangue" Dare un cannone a rotaie a CHIUNQUE fosse in grado di tenerlo, senza alcuna distinzione di genere, fede religiosa, idee politiche, razza, fedina penale, reddito o altro. TUTTI dovevano contribuire. Milioni, miliardi di civili mandati al macello per permettere alla Dottoressa Sobeck ed ai suoi collaboratori, un dream team reclutato fra i massimi esperti di tutto il mondo(Selezionati uno per uno dalla Dottoressa Sobeck) di completare Zero Dawn prima della fine con la promessa che NON sarebbe stata una vera. La più meschina delle menzogne.

La base però non presenta altri dettagli sul piano, Aloy però ha una pista, durante la riunione hanno accennato ad una base "in orbita". Il che è sia una buona, che una cattiva notizia. La buona? Sylens sa dove andare. La cattiva? è esattamente sotto Tramonto, la capitale dei Carja delle Ombre popolata da orde di cultisti armati fino ai denti.

Confesso che per me non si è trattata di una sorpresa.
Gli osservatori mi avevano anticipato la presenza di una base di lancio di razzi della Faro nei pressi di tramonto, per cui, che fare? Secondo Sylens è impossibile manomettere tutti quei focus. Sono come una ragnatele e si coprono le spalle gli uni con gli altri...la cercatrice però ha un guizzo, un lampo di genio.
E se fosse possibile distruggere l'intera rete prima di arrivare a Tramonto?

Le parole della ragazza fanno scattare qualcosa in Sylens che le invia alcune coordinate.
Da parte mia, oltre ad un'altra visita alla tomba di Rost, ho distintamente sentito...una linea di dialogo che NON avrei dovuto sentire.
In pratica dopo una splendida discesa dai tentacoli di Horus, quasi fosser uno scivolo ("lo rifarei, se non fosse per tutta la fatica che ci vuole a tornare su" cit), Aloy ha accennato a come lo "squilibrio" sia dovuto ad un certo "Efesto" che ha porta i Calderoni a produrre macchine diverse.

Ade ed Efesto.
Il signore degli inferi ed il dio della forgia della mitologia greca, chiaramente NON sono nomi casuali ed avendo sentito questa linea anche se "prima del tempo" non posso ignorarla.
Giunta sul luogo indicato da Sylens ed aspettata la notte...la cercatrice si mostra sempre più insofferente verso il suo "collaboratore", che sta in silenzio a guardare mentre lei corre tutti i rischi.

D'altra parte l'uomo mostra di conoscere cose, troppe cose ma di servire "solo se stesso".
Questo livello di onestà lo porta, in un brevissimo attimo di debolezza, a rivelare di aver "collaborato" in passato con l'Eclissi a suo dire "prima" di realizzare l'entità e la portata della loro follia.

La strada alternativa suggerita dallo sciamano conduce Aloy attraverso orde di macchine corrotte(per lo più vedette e longipedi) e poi ad un accampamento (Quello principale secondo Sylens).
La cercatrice ha il compito di individuare il Collolungo che l'Eclissi ha catturato per creare la sua rete(...questo spiega perché in passato mi sia capitato di vederli tentare di catturarne alcuni) sfruttando le esplosioni della "operazione mineraria" in corso per passare inosservata alla forza principale.

Lungo la strada però ecco la sorpresa "Una distrazione" dice Sylens, una fonte di informazioni preziose dico io.
A che mi riferisco? Ad una tenda. Una tenda con svariate registrazioni lasciate da Elis in persona. L'assassino di Rost, l'uomo dietro il carnefice.
Un zelante sostenitore di Jiran ("...quei codardi, miserabili avevano scambiato la sua determinazione per follia"), un fanatico convinto da alcuni sacerdoti di essere il "prescelto" del sole.

Colui che realizzerà la profezia e riporterà l'ordine cosmico distrutto dai "traditori" facendo salire sul trono un "vero" Re Sole.
A quanto pare fu Jiran in persona ad ordinargli di fuggire portando con se la regina ed il suo figlio minore Itamen.
L'indole del principe (ancora giovanissimo da quello che viene fatto intendere) è molto distante dal ideale di sovrano predetto e inneggiato da Elis e dal Eclisse; del tutto incapace di reggere la vista di crudeltà e spargimenti di sangue nonché legatissimo alla figura di sua madre. Pronta difenderlo e proteggerlo dalle "malvagità" del mondo.

Una indole "imperdonabile" per uno come Elis che vede ogni forma di comodità e lusso, come sintomo della più becera debolezza.

Messe in saccoccia tutte queste informazioni e tempo di scalare il Collolungo.
Provando ad esaminarne la cima con il focus, mi rendo subito conto che "qualcosa non va". Quel qualcosa diventa manifestò non appena Aloy tenta di distruggere la console che controlla la rete.
Poco distante, sotto ai suoi occhi: una nube nera e cremisi, che sembra un occhio al interno di un Khopesh.

ADE, è lì.
L'ha vista "L'entità vuole uccidermi? L'entità NON può UCCIDERMI",
Per Aloy è impossibile toccare la Nube che si fa beffe di lei ma sfruttando la sua lancia riesce a "respingere" ed apparentemente ad accecare Ade(ovvero neutralizzando la sua ragnatele) che distrugge il Collolungo e scatena contro di lei l'intera forza delle Eclissi ivi presente. Guidata da Sylens, Aloy riesce a fuggire appena prima di una potentissima esplosione.

La ragazza furiosa e tradita sembra pronta a sbarazzarsi del focus.
Come può fidarsi di Sylens? Le ha mentito. L'ha mandata in quel posto senza dirle che ADE era lì mentre lui se ne stava lontano, al sicuro.
La rabbia della ragazza, il "non potersi fidare più" sono per Sylens una inaspettata fonte di rinnovata stima.
Ai suoi occhi equivalgono a crescita "stai maturando", la cieca fiducia infatti "è come la sabbia, si sgretola facilmente alle prime difficoltà".

La loro però non è fiducia, è un'alleanza.
Un'alleanza costruita su uno scopo comune, conoscere i segreti di Zero Dawn e dei predecessori.
Non potendo ribattere di fronte alla logica fredda e lucida del suo "collaboratore", la cercatrice si accorda per incontrarlo nei pressi di tramonto.

Quella è la mia prossima destinazione.
Finalmente, conoscerò potrò conoscere Zero Dawn.
 
Horizon Zero Dawn

Sono...

folgorato.
Ho completato la sessione (o più correttamente la serie di mini-sessioni) più significative, intense, emozionanti ed illuminanti ad oggi.
Non si inventa nulla e tante cose potevano essere "intuite", previste, confutate...ma la messa in scena, la tensione emotiva è notevole.

Un passo alla volta.
Giunta a Tramonto mentre continua a battibeccare con Sylens tramite focus, Aloy può farsi strada verso il palazzo.
Non ci vuole un genio però ad accorgersi che qualcosa è cambiato rispetto alla mia ultima visita.

La gente è persino più rassegnata.
Un certo Uthid ha tradito, tentato di assassinare sua radiosità ed è fuggito. Chiacchiere, su chiacchiere che si fanno sempre più forti e pressanti mano a mano che mi avvicino alla sala del trono.
Il trambusto dietro al incidente è propizio.
Aloy viene scambiata per una dei tanti mercenari assoldati per rintracciare il fuggitivo e nessuno si preoccupa troppo di lei.

Dopo aver scambiato due chiacchiere con gli "altri"mercenari, la cercatrice ha modo di assistere ad un momento altamente prevedibile.
Il piccolo Ithamen, impacciato, imbarazzato(oltre che chiaramente terrorizzato) che "delega" il gran sacerdote Bahavas per poi rifugiarsi fra tremante fra le braccia di sua madre.
Bahavas, un nome che non mi giunge nuovo. è quello del sacerdote che ha convinto Helis(mi sono accorto solo ora di aver scritto sempre male il suo nome che immagino sia un pun per Elio il dio del sole) di essere il prescelto del Sole, colui che ristabilirà l'ordine cosmico.

Una situazione sicuramente complicata ma che rappresenta un vantaggio e non una distrazione per la nostra protagonista...se non fosse avvicinata da Vanasha. Una "dama di compagnia"che invita Aloy a parlarle nella tendopoli, lontana da occhi indiscreti.
L'acume, la proprietà di linguaggio e la scaltrezza chiariscono sin immediatamente la di lei identità.
è una spia.

Sa chi è Aloy ed ha bisogno del suo aiuto.
Uthid è un soldato di grande esperienza, un brav'uomo ma soprattutto è innocente.
Benvoluto ed ammirato dai soldati cosi come dai semplici cittadini, con cui notoriamente divide le sue razioni.
Averlo dalla parte di Meridiana sarebbe un colpo tremendo per i Carja delle ombre.

Convinta da Vanasha, Aloy si affretta verso il luogo indicato ed inizia a poi seguire le tracce.
Le carcasse di razziatori e smerigli, provano che la fama di Uthid è meritata. Ragionevolmente diffidente al inizio, l'uomo si convince ad ascoltare Aloy e da prova di essere stoico, determinato nonché onorevole ed irreprensibile.

Non tenta giustificazioni di fronte alla sua partecipazione dei giorni rossi, né sulle sue scelte di campo.
Era "convinto" al pari di tanti altri soldati, che quei massacri avrebbero davvero potuto fermare lo Squilibrio e riteneva che Avad non potesse essere un buon re, a causa della sua indole intellettuale.
Riflessiva e lontana da quello che possono pensare e vivere i comuni cittadini.
Aloy però conosce Avad e sa che "è esattamente il contrario".
Il nuovo Re si comporta in un certo modo proprio perché alcuni meccanismi gli sono sin troppo chiari.

Dopo aver disquisito sul re si passa al presunto tradimento.
Davvero un uomo cosi stimato ha tentato di uccidere Ithamen? Certo che no.
è vittima di un complotto. Da diversi mesi, aveva iniziato ad indagare autonomamente su una lunga sequenza di morti.

Ogni singola notte, una persona veniva uccisa al campo.
Genere ed età non sembravano importanti e divenne chiaro sin troppo presto che non si trattava di incidenti o morti accidentali.
Le indagini portarono alla cattura di un uomo che poi, consegnato a Bahavas venne prontamente liberato.

Era lui il mandante dietro gli omicidi.
Poco dopo Uthid ed i suoi uomini vennero attirati in un imboscata. Uthid però si salvo ed ecco perché ora è un fuggitivo.

Il resoconto anzi I resoconti di Uthid sono inframezzati con varie "ondate" di mercenari.
La missione è articolata in modo che si abbia sempre un po' di tempo per rifocillarsi, spostarsi più in alto e discutere.
Quando anche Bahavas si va vedere per irridere il disertore, si è quasi fine.

Sbarazzatisi anche delle guardie personali del sacerdote, per Uthid arriva il momento della vendetta.
Bahavas tenta inutilmente di ammantare scuse, di giustificarsi e scaricare la colpa su altri ma sono parole vuote
Anzi può e deve ritenersi fortunato per aver avuto una morte veloce.

Un privilegio che tanti dei poveri disgraziati vittime delle sue congiure passate e presenti, non hanno avuto.
Chiusa la pratica, Vanasha raggiunge il gruppo e vince le ultime reticenze di Uthid sul lavorare per Avad.
Dopodiché espone la seconda parte del operazione.

La morte di Bahavas equivale ad un vuoto di potere.
Tutte le serpi che gli giravano intorno saranno troppo impegnate a tentare di accaparrarsi il di lui scranno per preoccuparsi delle di loro azioni.

Ha lavorato due anni sotto copertura, facendo la stola fra l'ovest proibito e Tramonto per questa singola operazione: far fuggire Ithamen e la regina Nasadi.
Vorrei enfatizzare il fuggire e NON rapire. Nasadi è terrorizzata da quello che i Carja delle ombre potrebbero fare a suo figlio e vuole portarlo a Meridiana, al sicuro.

Compito di Aloy non è quello di condurre i reali fuori dal palazzo ma di riunirsi con un gruppo di mercenari guidati da un tale Huadiv tre dita(no, il suo modello NON ha tre dita) che faranno da scorta fino alla barca che useranno per attraversare il lago. Facile? No. Innanzitutto, il mercenari sono stati sterminati.
Solo Huadiv è sopravvissuto ed ha già gettato la spugna ha causa di una certa macchina.

Un sempre odiosissimo Spaccaroccia.
Questa volta però, sono più preparato.L'esperienza mi ha insegnato a NON muovermi mentre vanno sottoterra ed ha sfruttare il congelamento.
Abbattuto lo Spaccaroccia, Aloy si riunisce con i reali.

Il piccolo Ithamen è spaventato e chiaramente diffidente.
Non spiccica una sola parola e trema quando si prova a toccarlo.

La situazione che si presenta è similare a quella della quest precedente.
Aloy e Vanasha restano indietro, preparando trappole e sorpresine per i loro inseguitori mentre i reali raggiungono la barca.
Sebbene sistemare il "campo" sia del tutto opzionale, io trovo che sia un'opzione esilarante.

Fra bombe di ogni tipo e corde i cultisti non sono neppure riusciti ad avvicinarsi al mio nascondiglio.
Tutto risolto? No.Come ultima risorsa gli inseguitori ricorrono alla loro arma più formidabile.

Un Divoratuono Corrotto, il suo livello (34) è il più alto che abbia mai incontrato ma output di danno a parte e le solite "aggiunte" delle macchine corrotte, è identico ad altri Divoratuono.
Le modifiche che ho apportato al mio lancia corde e la velocità con cui ora posso immobilizzare anche macchine tanto grandi sono una manna in scontri cosi difficili.

Abbattuto anche quest'ultimo, formidabile avversario è tempo di ricompensa.
Vedere il sole sorgere mentre si attraversa il lago è visivamente spettacolare.
Una scena potente ed idealmente rappresenta anche la "fine" di un periodo di oscurità. Ad attendere il gruppo a Chiaromercato c'è Avad in persona con la sua guardia personale che accoglie il fratellino (giurando di proteggerlo) e ringrazia ancora una volta Aloy per l'impagabile servizio che ha reso al suo regno.
Saranno anche "secondarie" ai fini di gameplay ma le ultime quest hanno un ruolo fondamentale nel grande schema degli eventi nonché diverse ingerenze nelle quest(e dialoghi) principali).

Uthid si appresta a divenire un consigliere di Avad, Bahavas è morto ed Ithamen, unica pedina con cui i Carja delle ombre potevano legittimare la loro ribellione, li ha abbandonati.
La guerra, è prossima a chiudersi con buona pace della povera Vanasha che nonostante i tanti sforzi fatti si è vista i "meriti" degli ultimi successi soffiati dalla nostra rossa...ironicamente, si intende.
è sardonica, scaltra e senza peli sulla lingua, un'altra ottima entry al interno del cast.

Chiusa questa luuunga sequenza, ho ripreso esattamente da dove avevo lasciato.
Facendo ovviamente attenzione ad "origliare" le novità ed i pensieri degli abitanti di tramonto sulla scomparsa/rapimento/tradimento di Ithamen e della regina.
Sylens, come Aloy scoprirà molto presto, ha preparato l'entrata per la protagonista ma ha una raccomandazione:deve assicurarsi di non avere NULLA in sospeso.
In termini di gameplay? Si ha quasi la sensazione di essere al punto di non ritorno.

Non sanno cosa potrebbe trovare né cosa potrebbe scoprire la sotto né se avrà modo o occasione di tornarci.
Sylens è, a suo modo, ironico nel suo pragmatismo. Anni, decenni passati ad esplorare le rovine dei predecessori senza MAI poter raggiungere nulla ed ora? Una ragazzina dal selvaggio est sta per schiudere per lui i segreti che tanto ha bramato.

Purtroppo non sarà facile.
Un errore nel programma della porta principale costringe la cercatrice a ricorrere a quella che è chiaramente un protocollo di emergenza Cosi facendo, le porte si aprano ma, al contempo, le turbine della base vengono attivate allertando i cultisti.

Il viaggio al interno della base che ha dato vita a Zero Dawn è articolato su molteplici livelli.
La conoscenza, il dolore, il rammarico e ovviamente gli occasionali scontri con gheppi o cultisti.

è...crudele che cosi tante testimonianze siano del tutto opzionali, perché offrono una serie di spaccati fondamentali che delineano in modo lucidamente drammatico quella che era la situazioni.
I vari "candidati" sono stati prelevati (leggasi rapiti) e portati a "conoscere" una prima verità, per bocca del Generale Herres e la grande menzogna sul piano "Vittoria Eterna".
La verità? La terra era spacciata.

Le macchine di Faro si riproducono e alimentano a biomassa.
Trasformano la vita in carburante, qualunque forma essa abbia equivale ha la distruzione della biosfera, la trasformazione della terra in un luogo deserto, tossico, del tutto inabitato.
Questa è la verità: miliardi di anni, buttati nel cesso in sedici mesi a causa della cecità di pochi.

Zero Dawn, come era già intuibile, non è un'arma.
Non è un progetto che punta a fermare la piaga, ci vorrebbe tempo, decenni.
Ed avevano al più quattordici mesi di tempo, guadagnati con il sangue di miliardi persone, animali e piante.

Cos'è dunque Zero Dawn?
Citando Elizabeth Sobeck, parola per parola: un programma di terraformazione intelligente.
Una madre natura artificiale, GAIA, che supportata da nove programmi subalterni (Minerva, Apollo, Artemide, Demetra,Etere, Poseidone, Ade, Eleutia, Efesto) sarebbe andata lentamente a ricostruire la biosfera, la fauna e la flora. Creando di volta in volta macchine adatte ai compiti e agli scopi di cui aveva bisogno dalla distribuzione dei semi al eliminazione delle impurità nelle acque.

Si tratta di uno dei punti centrali.
GAIA doveva essere un'entità in grado di "pensare", crescere, evolversi . Una VERA intelligenza artificiale, capace di prendere una quantità di decisioni pressoché infinità.
Da proiezioni, in circa sessantanni sarebbe riuscita a disattivare le macchine di FARO e forti della cultura e del sapere dei "predecessori" i nuovi umani avrebbero ereditato le conoscenze della vecchia umanità, assicurandosi di NON compiere gli stessi errori.

Un progetto che rasenta la follia, un'utopia.
La vita non è stata salvata, è stata ricreata da zero.
Avere modo di "ascoltare" le varie reazioni dei candidati a quanto sentito è impagabile.
C'è tutto il grande spettro delle fasi del elaborazione del lutto: il rifiuto, la rabbia, la contrattazione, la depressione e l'accettazione.

Biologi, linguisti, storici, archeologi, ingegneri, musicisti.
Donne e uomini di alto profilo scientifico e culturale, selezionati e posti di fronte ad una scelta.

Cosa fare? Perché proprio io? é follia? è un sogno?
Lo spettro di reazioni che ho avuto modo di ascoltare è straordinario ed aver trovato anche le linee guida che dovettero mantenere i vari psicologi è preziosissimo
Scegliere di partecipare era libero ma chi rifiutava NON poteva essere lasciato andare, la detenzione o la soluzione medica (eutanasia) erano le uniche due opzioni rimanenti. A chi accettava, era promesso "Elysium" una sorta di colonia con capienza di circa duemila abitanti in cui i partecipanti al progetto avrebbero potuto vivere il resto delle loro vite come "ricompensa" insieme a due dei loro familiari.
Tutti i partecipanti venivano inoltre sterilizzati, perché NON si poteva aumentare in alcun modo la capienza.
C'è stato anche chi, pur scegliendo di dare una mano, ha optato per NON entrare ad Elysium rifiutando di "aggrapparsi" al ultimo egoistico baluardo della loro civiltà.

Il fiume di emozioni ed informazioni non sembra avere fine mentre nel corso del "viaggio" si viene anche a scoprire del esistenza di un altro progetto che puntava alla sopravvivenza della specie.
Odissea, che avrebbe condotto una sonda terraformante piena di embrioni e semi fuori verso una nuova stella ma che purtroppo NON andò neppure importo a causa di un guasto che impedì alle sonde di abbandonare il sistema solare.

Zero Dawn era l'unica soluzione ma qualcosa è andato storto, deve essere andato storto.
I nuovi umani, sanno poco o nulla dei predecessori...ma perché? E perché ADE è cosi granitico nel voler uccidere "l'entità" se è stato creato per supportare Gaia? Una parziale risposta arriva molto presto.
Seguendo il pattern associativo con la mitologia greca, ogni programma subordinato aveva una funzione simile a quella della divinità di cui prende il nome e durante l'esplorazione ho avuto modo di avere insight su quattro delle nove funzioni.

EFESTO venne creato dal team guidato dalla Alfa Margot Shen.
La forgia a disposizione di GAIA per ideare, creare e mantenere le varie macchine necessarie a portare avanti Zero Dawn.
GAIA mostro sin da subito una predilezione per alcune forme rispetto ad altre(ungulati ad esempio) e provava grande interesse(oltre che "tristezza) per forme di vita ancora più antiche, come la megafauna( e questo spiego la presenza di tante macchine basate su animali preistorici)...ma se GAIA ha "a cuore" tutte le forme di vita ed Efesto è solo il "martello da fabbro" che serve a realizzare le sue idee, perché le macchine attaccano le persone?

Sylens ha un'ipotesi ed un'osservazione
è possibile che "preferiscano" alcune forme di vita, rispetto ad altre inoltre fino a dieci/quindici anni prima, la maggior parte delle macchine non era affatto aggressiva e molte di quelle che ho imparato a conoscere come modelli da "combattimento" non esistevano. Sono tutti modelli recenti.
Lo squilibrio ha cambiato qualcosa, ma non è questo il momento.

Ad EFESTO, segue Apollo guidato dalla Alfa Samina Ebadji.
Apollo è idealmente un archivio della storia della cultura umana, in quattro lingue volto ad educare la nuova umanità.
Educare era una delle parole chiavi perché il progetto era volta ad istruire tramite forti componenti ludiche i nuovi umani sin dalla più tenera età tramite un ologramma di se stessa attraverso processi di apprendimento graduale.
Scienza, storia, arte, musica, intrattenimento...una quantità di dati fuori scala dovette essere selezionata ed archiviata.

Selezionare è un punto abbastanza importante(e divertente) perché il team della Dottoressa Ebadji non poté inserire TUTTO TUTTO vuoi perché andata perduta anzi tempo(Come la lingua degli indigeni della papua nuova guinea) vuoi perché i nuovi umani non avrebbero avuto bisogno di conoscere certe cose imbarazzanti come l'intera serie del centipede umano anziché ad esempio il nostrano Pasolini, giudicato "Forse un po' estremo, ma è arte".

Che cosa è successo ad Apollo allora? Perché tutto quello che riguarda i predecessori è circondato da tabù, ignoranza e pregiudizi?
Qualcosa è andato storto.

...e non solo con Apollo, perché a lui segue Ade il cui alfa era l'hacker(e criminale) Travis Tate.
Personaggio molto eccentrico, Tate ideo Ade come la Killer App definitiva. Ma perché inserire una funzione simile se scopo di GAIA era il salvaguardare e ricreare la biosfera?
La domanda, contiene anche la risposta

Per sua natura Gaia doveva essere un'entità benevola, priva della crudeltà e della freddezza che sarebbe potuta servire nel caso avesse fallito.
Non era infatti detto che Gaia sarebbe riuscita ad assolvere il suo compito al primo tentativo. Mandando Gaia in "letargo" e prendendo il comando, Ade avrebbe fatto tabula rasa, nel caso l'ambiente creato dalla Terraformazione non fosse stato ideale.
...ma perché allora è cosi fermamente intenzionato ad uccidere "l'entità" aka Aloy?

L'ultima funzione che ho modo di conoscere meglio è Eleutia, guidata dal Alfa Patrick Brochard.
Non un progetto di ingegnere genetica ma di preservazione genetica perché gli embrioni non sarebbero stati modificati in alcun modo.
Scopo del progetto era bensì quello di preservare questi embrioni e poi "reintrodurli" nel mondo facendoli crescere al interno di centri-culla.

Una di queste culle è chiaramente la cosa che Aloy ha visto al interno della montagna.
La cercatrice spera dentro di se di poter finalmente conoscere sua madre, ma Sylens spazza via questa forma di ingenuità con il suo lucido pragmatismo.
"Normale? Io sono normale. Tu, Aloy, sei nata da una macchina".

Colma di rabbia ma comunque piena di risposte, la cercatrice si fa strada verso l'ufficio di Elizabeth ed abbiamo modo di ascoltare alcune delle conversazioni avute con la "neonata" GAIA.
Tutte di macroscopica importanza. Dal interesse di GAIA per la vita in tutte le sue forme e la "tristezza" provata per le varie estinzioni di massa ad un momento di totale sconforto ed oscurità di Elizabeth.
La quale venne rincuorata da GAIA stessa "La vita sopravviverà Elizabeth. Grazie a te".

Fino ad arrivare ad una accesa lite fra la Dottoressa Sobeck e Ted Faro.
Non contento di essere IL principale artefice dietro l'Apocalisse, Faro volle forzatamente suggerire una modalità per "spegnere" GAIA.
Per non commettere i "nostri errori passati". Nostri è una parola chiave, contrariamente al Generale Herres fermamente determinato a far conoscere i suoi crimini ed il peso delle sue decisioni alle nuove generazioni, Faro continuava infantilmente a sfuggire alla sua responsabilità.

A tentare scappatoie morali e linguistiche.
Congettura? Se tanto mi da tanto, potrebbe essere stato LUI a cancellare Apollo per impedire ai nuovi umani di "conoscere" l'entità dei suoi crimini.
Restando però ancorato alle registrazioni, GAIA dette il beneficio del dubbio a Faro.

In quanto AI "appena nata" NON poteva sapere come il suo sviluppo avrebbe influito sulla sua personalità.
Fra le registrazioni, Aloy trova finalmente IL file.

Il protocollo Alfa, quello che le permetterà di accedere al interno della Montagna ma prima che possa darsi alla fuga l'Eclisse, guidata da Helis irrompe in massa nel laboratorio.
La cercatrice viene coinvolta nel esplosione di una bomba, privata delle sue armi, messa in gabbia e condannata a morte nel cerchio del sole.
Il suo focus viene distrutto sotto i suoi occhi mentre a modo di "discutere" con l'uomo che ha ucciso suo padre.

Confesso che vedendolo uccidere Rost alla prova, Helis mi aveva dato l'idea di un personaggio completamente diverso.
Indubbiamente è un uomo crudele e spietato ma le registrazioni al campo prima e la lunga conversazione che ha ora con Aloy sono prova di ottima scrittura.
è uno zelota: intelligente e determinato che odia la debolezza

Fanaticamente convinto di essere il "prescelto" del Sole, che riportare l'ombra al giorno, ed il giorno al ombra, ristabilendo l'ordine cosmico.
Se Aloy è sopravvissuta alla prova, ha distrutto la loro rete di comunicazioni, ucciso i suoi uomini, lo ha fatto perché era "destino".
Era destinata a morire nel sacro cerchio del sole, per questo non le ha tagliato la gola quando era inerme.

Le ha fatto un favore, aveva ordinato ai suoi uomini di attaccare le Terre Sacre per trovarle.
Uno sforzo inutile, visto che la nostra protagonista ha ben pochi legami con la tribù che l'ha fatta vivere da reietta.

I dialoghi, riflettono le azioni della nostra protagonista.
La morte di Bahavas, la scomparsa di Ithamen sono tutti eventi menzionati e ritenuti parte del "destino" di Helis che fra il terrore degli astanti invoca due Scarab che corrompono un Colosso.
Aloy viene poi gettata disarmata in mezzo al arena.

La scena ricorda tanto momenti di pellicole come Star Wars II e l'esecuzione di Padmé ed Anakin mentre al livello di gameplay vi confesso che la strategia da applicare a riportato alla mia mente lo scontro con il Toro in Bugs Bunny Lost in time. Primo punto al ordine del giorno?

Attirare il Colosso verso i pilastri presenti nel Cerchio in modo da far cadere la gabbia e recuperare l'equipaggiamento dopodiché si può passare allo scontro vero e proprio.
I Colossi sono avversari indubbiamente potenti ma ne ho affrontati molti e questo è da solo.
So come disattivare il loro dispositivo antigravità e che colpendo i loro serbatoi d'acqua è possibile congelarli.

Soverchiato l'avversario, il pubblico non ride più, è ammutolito.
Lo stesso Helis sbigottito e furioso ordina ai due corruttori di terminare il lavoro del Colosso.

Purtroppo per lui, un esplosione vanifica i suoi intenti.
La cavalleria è arrivata, Sylens supportato da un gruppo di Secodonti sotto overdrivve assaltano l'arena e conducono rapidamente Aloy al sicuro mentre Helis inveisce contro di lui dandogli del "traditore".

è la prima volta che abbiamo modo di incontrarlo di persona.
Un primo incontro che conferma i miei sospetti quei tatuaggi sono Banuk ed anche il principio alla base del override viene definito "molto simile alle tecniche sciamaniche Banuk".
Come fa Sylens a conoscere l'override? Non lo conosceva prima che Aloy glielo mostrasse.
Ha recuperato la parte necessaria da un Corruttore.

Uno sforzo inutile visto che il focus di Aloy è andato distrutto...o forse no?
La cercatrice ha sottovalutato il suo partner. L'ha monitorata costantemente e cosi facendo ha ANCHE tenuto sotto controllo il suo focus.
Ha copiato tutti i dati che lo conteneva e li ha inseriti senza molte difficoltà in un nuovo focus.

Trovarla è stata la cosa più semplice, era scontato che Helis avrebbe tentato di metterla a morte nel cerchio del Sole.
Ora però Aloy deve affrettarsi verso le Terre Sacre, Sylens si rifiuta di accompagnarla.

Come già ha chiarito, lei ed Aloy hanno scopi comuni.
La loro alleanza si fonda con questo e lui ha dei "preparativi" da sbrigare.
Non ci vengono forniti approfondimenti sul perché Helis gli dia del traditore ("Adesso lo sai") ma ci viene comunque mostrato un Sylens inedito.

Oltre a fornire equip stealth adatto a tornare a Tramonto("Se fosse necessario") l'uomo si scusa per quanto detto alla ragazza.
Riconosce di essere stato "Troppo crudele" quando le ha detto che "é nata da una macchina", potrebbe trattarsi anche di una frase di circostanza...ma è importante che ci sia.
C'è ancora un briciolo di umanità in Sylens, per quanto ambiguo e spietato possa essere.

Prossima fermata? Terre Sacre.
A giudicare dai trofei potrebbe essere la terzultima o penultima sequenza.
Dal canto mio ora sono fortemente tentato di iniziare il DLC prima di completare la storia principale.

Avendo come focus i Banuk, potrebbe fornire nuove informazioni su Sylens ed il suo background.

Ultimissima nota? Il doppiaggio.
Sarò logorroico, per quanto non sia perfetto (voci straripetute sui pg secondari, lip-sync moooolto lontano dalla perfezione), alcune interpretazioni mi sono piaciute tantissimo.
E questa la sequenza lo ha rimarcato: Debora Magagni su Elizabeth, Maurizio Merluzzo su Helis ma anche Olivero Corbetto su un pg. "secondario" come il generale Herres.
è stato fatto un ottimo lavoro, sebbene ovviamente a spiccare sia la sempre bravissima Martina Felli.
 
Horizon Zero Dawn

Posso...
o forse sarebbe più corretto dire "potrei" riassumere l'intera sessione con una singola parola: verità.
Di ogni genere,dimensione e forma.

Sapevo dove dirigermi, non potendo usare il viaggio veloce per arrivare direttamente al interno del Abbraccio ho deciso di fare la strada lunga a cavallo dello stesso corsiero che mi era stato lasciato da Sylens; volendo andare sul sicuro e non perdere dialoghi ed ho fatto bene, credo di essermi imbattuto in un piccola svista.
Sebbene l'Eclisse abbia attaccato in massa, sbaragliando le forze di difesa ed irrompendo nel Abbraccio, Corona della Madre è ancora "popolata" come se nulla fosse successo.
è una cosa di cui sono abbastanza sicuro visto che Aloy in uno dei suoi dialoghi prende atto della presenza del cadavere di Marea che capitanava le difese di Corona della Madre fra le rovine delle torri di guardia.

Piove sul bagnato, neppure durante i giorni rossi l'Abbraccio era stato invaso.
Le foreste sono bruciate,il fumo oscura il cielo e le terre sacre brulicano di cultisti, corruttori e persino sterminatori.

Facendomi strada verso la montagna (Ho verificato e non vale la pena eliminare gli invasori nel abbraccio, respawnano) sono finalmente arrivato a Veglia della Madre.
I cancelli sono stati oltrepassati e per poter proseguire bisogna ingaggiare un gruppo di cultisti e alcuni corruttori.
Ho preferito attirarli "fuori" dalla fortezza per avere un po' più di spazio per schivare i loro salti e colpi di coda, ho imparato a mie spese quanto sanno essere veloci e letali.

Abbattuto questo primo gruppo, mi sono poi diretto verso la montagna, già sotto assedio.
Un possente Divoratuono Corrotto(livello 36) è sul punto di far crollare l'entrata e la cercatrice si affretta ad affrontarlo per salvare i Nora ed i segreti che si celano nelle sue profondità.
L'arrivo di Aloy è di ispirazione a Sona ed agli audaci sopravvissuti che vedendola combattere con il Divoratuono si affrettano ad aiutarla.
Supportati da cosi tanti alleati, anche un avversario cosi formidabile diviene sormontabile.

Alla protagonista viene riconosciuto il ruolo cruciale nella sopravvivenza della tribù ma non è il momento di festeggiare.
Bisogna entrare nella montagna. Ignorando le obiezioni di Lansra, Teersa si è mossa attivamente per salvare più persone possibili in barba ai tabù.
I Nora sopravvissuti(inclusi gli emarginati) sono stati nascosti al interno della montagna.

Fra i sopravvissuti, stanchi e feriti, ci sono tante facce conosciute.
Tanti npc incontrati per storia o durante le varie quest.
A partire ovviamente da Teb, che ha fatto "più di quanto un tessitore dovrebbe fare" e poi Enara, Brom, Arana, Fia, Thok e Yan.
Le azioni e le "gesta" della cercatrice hanno fatto molto per ridare speranza ad i Nora e combattere la loro innata rigidità e tradizionalismo rendendoli...persone migliori.

Riunitasi con le alte matriarche, la protagonista è costretta ad assistere ad un ennesimo battibecco fra Teersa e Lansra sul ruolo e la "natura" di Aloy.
A livello personale? Ritengo che l'avanzare direttamente verso la porta, ignorando i loro litigi ed aprirla fra lo stupore generale sia una cosa molto più "alla Aloy".

Con la porta che si chiude alle sue spalle per la cercatrice (e Sylens) arriva finalmente il momento di visitare il centro Ilizia-1.
Facendosi strada fra i resti di quelle che sono state, centinaia di anni prima, le culle dei primi umani.
Il loro vivere "reclusi" fra quattro mura, i loro litigi, le loro domande ed i rapporti genitoriali che avevano instaurato con i multiservitori.

Delle AI ma anche le uniche "entità" che potevano prendersi cura di loro.
Non ha caso si riferivano a loro come "padre" e "madre". La presenza dei multiservitori è di me impareggiabile, perché attraverso gli sprazzi di lezioni sentiti qua e la ho avuto una delle risposte che più bramavo: perché parlano tutti la stessa lingua? Semplicemente perché come ho avuto modo di verificare, i multiservitori hanno fatto in modo di insegnargliela insieme alle conoscenze base per sopravvivere e cosi deve essere accaduto anche nelle altre culle.

I "giovani" nuovi umani, antenati delle attuali tribù sono stati poi "rilasciati" nel mondo al termine delle scorte di cibo.
Le porte di Ilizia non si sarebbero più aperte per loro da "protocolli" ma i multiservitori erano "sicuri" che se la sarebbero cavata ma...Apollo? La conoscenza trasmessa dai servitori era basica, limitata.
Che ne è stato di Apollo?

Sylens ha un'intuizione notando il notevole accanimento rivolto verso una certa porta al interno della struttura.
Era chiaro che al detestassero. Il motivo? L'accesso gli è sempre stato negato
Il "liceo", la scuola concepita da Samira, il cuore di Apollo è stato per loro sempre inaccessibile e lo stesso anche per Aloy.
Si perché, pur potendo avvicinarsi alle varie postazioni un errore al interno del sistema impedisce l'accesso.

La cercatrice è sconfortata.
Una parte di se voleva, sperava di trovare sua madre e si scontra inevitabilmente con il freddo cinismo di Sylens.
Interessato alla completa conoscenza del umanità...proprio lì, davanti a loro eppure inaccessibile per motivi a loro ignoti; tuttavia è solo nella parte più profonda del centro che si scopre il "senso" della nascita di Aloy.

"Senso" è la parola giusto, perché un centro culla si è preoccupato di "generare" un'entità secoli dopo aver completato il suo compito?
La risposta ci arriva per bocca di Gaia in persona o più correttamente, del interfaccia umana ideata da Elizabeth.
Si tratta di un messaggio di aiuto di straordinaria importanza e formulato nel tempo di microsecondi.

Diciannove anni prima della storia principale, una trasmissione dati "di origine ignota" ha tramutato le funzioni subalterne di Gaia, in entità coscienti ed autonome nonché altamente caotiche.
La priorità massima era costituita da Ade, che risvegliata in quelle condizioni avrebbe invertito il processo di terraformazione, estinguendo ogni forma di vita sulla terra in poco più di cinquanta giorni.

Gaia non poteva permetterlo ed ordino il sovraccarico del reattore di Gaia Prime, cosa che avrebbe impedito del tutto ad Ade di prendere il controllo.
Una soluzione estrema ma che però avrebbe comunque lasciato la terra in pericolo. Senza più Gaia a regolarle, le funzioni di Terraformazioni avrebbero lentamente perso il controllo.
Ecco spiegata la natura dello squilibrio ed è qui che entro in gioco Elizabeth Sobeck.

Usando materiale genetico, Gaia avrebbe creato una "re-istanziazione" della donna che l'aveva creata.
Sebbene non potesse in alcun modo interagire direttamente con le popolazioni tribali (a causa di alcune direttive), le informazioni a sua disposizione sembravano indicare che si sarebbero presa cura di lei fino alla maturità. Divenuta adulta, avrebbe potuto accedere alla porta grazie al suo materiale genetico, recuperare uno dei focus, ascoltare il messaggio e con il tempo accedere alle strutture sparse per il mondo. Apprendendo e con il tempo, riparando Gaia.

Purtroppo per Gaia Ade, invio un virus in risposta al messaggio di autodistruzione.
Il virus "liberò" tutte le funzioni e danneggio svariati dati di sistema, fra cui il registro Alfa.

Gaia però dopo un iniziale momento di smarrimento, si fece forza.
"Sapeva" che la vita non sarebbe potuta finire, perché "con te ogni cosa è possibile".

Eliminare Ade, raccomanda Giaia, è la priorità assoluta.
è plateale come in un futuro, anche prossimo, anche "le altre" funzioni subalterne andranno sistemate (Efesto in primis) ma Ade è la priorità, la sua capacità di "estinguere" la vita sostituendosi a Gaia lo rende TROPPO pericoloso. La funzione che un tempo ha "permesso" a Gaia di non sporcarsi le mani, è ora IL nemico.

Aloy dal canto suo è sconvolta: non ha una madre, non è ha mai avuto una. Cosa si aspettava di trovare?
Sylens potrà anche giudicarla troppo emotiva ma...come darle torto? é solo una ragazza di diciannove anni, che ha vissuto come un'emarginata.
Aveva bisogno di un legame, di qualcosa a cui appartenere.

Lo sciamano Banuk però ha ragione nel dire che la cercatrice "ha" una madre.
Anzi, due.
Una donna ed una macchina. Rost prima della prova le disse che aveva un destino grande davanti a se e...non esiste destino più grande di questo come lei stessa ammetterà poi.

Superato il legittimo ed umano smarrimento, Aloy si a determinata, forte.
La devozione di Gaia e di Elizabeth l'hanno toccata nel profondo e sente "sua" la loro missione.
Si, Aloy è una prescelta ma lo è perché ha "scelto" di esserlo, accettando questo compito.
Il tempo per elaborare non c'è, non subito almeno.

Uscita dalla porta la cercatrice viene accolta da quella che posso solo definire come dereferenza religiosa.
La "Madre" la ha accolta dentro il suo grembo, è "Figlia" della madre, la "Prescelta"e TUTTI, nessuno escluso si prostrano a lei compresa l'alta matriarca Lansra che fino a pochi minuti prima la vedeva come la figlia del demone.
Dunque...cosa le ha detto la "Dea"?

Sebbene sia distorto in chiave religiosa, Aloy ha effettivamente parlato con madre(natura) ed è effettivamente la sua Prescelta.
Ha una missione, deve distruggere un demone di metallo e "sa" dove andare per procurarsi l'arma che le servirà.

L'improvviso cambio di atteggiamento nei Nora, è un affronto.
Prima la fanno vivere come un'emarginata ed ora si inginocchiano? Si aspettano che li perdoni e li salvi?
No, non va bene. Non per lei.
In quanto cercatrice ha visto il mondo fuori dalle terre sacre, conosciuto tante persone buone come loro, che meritano di vivere e di essere protette.
In un impeto di orgoglio e rabbia, la "Prescelta" incita tutti coloro che vogliono "combattere" ad aspettare a Meridiana, dove si terra la battaglia finale con il Demone di metallo.

Tutti coloro che vorranno combattere riceveranno il titolo di "cercatore" in via eccezionale dalle matriarche.
Si tratta di uno strappo enorme con la tradizione, la prospettiva di Aloy è un uragano. Una spinta che con il tempo potrebbe portare i Nora ad aprirsi.

Fa sorridere vedere la bigotta Lansra adorante mentre si batte continuamente il petto, disposta a tutto pur di guadagnarsi i favori della prescelta ("Ho mal interpretato i segni!") anche a non parlare MAI più quando le viene chiesto di zittire. L'eccezione alla regola, in mezzo ai sorrisi, lo stupore, ,gli inchini e le battute di vecchi amici è ovviamente costituita dal nostro guardiano di latrine (s)preferito.

L'odio non ha bisogno di ragioni valide, Resh riassume molto bene questa affermazione..
Se al inizio il suo odio per Aloy era giustificato dal suo essere un tradizionalista seguace di Lansra(era con lei quando Teersa ha dato il nome ad Aloy), ora semplicemente rappresenta quello che lui NON vuole. Dal loro primo incontro alla festa prima della prova, Aloy non ha fatto altro che umiliarlo e deriderlo in ogni modo possibile.

Pretendeva di essere un'autorità, faceva la voce grossa con dei ragazzini che non avevano neppure avuto modo di affrontare la Prova e si è gloriato quanto più possibile di un titolo che aveva ricevuto ad interim. Bruciando chiaramente di invidia, quando Sona ha ripreso il suo legittimo posto come capoguerra.
Un vigliacco, perché mentre anche un semplice tessitore come Teb si è battuto fino a non poter stare più in piedi lui si è nascosto nella montagna per una "piccola" ferita e di fronte alla sfida di Aloy, giustamente stanca delle minacce e delle parole velenose di questo vecchio bigotto...si è tirato indietro "non davanti a tutte queste persone".

Stiamo parlando del tipo persona pronta a tagliare la gola ad una ragazza che dorme, mica di affrontarla a viso aperto.
Ed ora? Ora la tribù e le tradizioni che lui voleva difendere si piega di fronte ad una ragazza dai capelli rossi. Quella stessa ragazza è il simbolo del progresso, la maledice e con lei, maledice la madre che prima tanto dice di proteggere.
Dal conto mio...io la penso come la nostra protagonista "La tribù ha avuto molto perdite e sarebbe meglio evitarne altre ma per te Resh si può fare un'eccezione".

Facendo uso improprio di linguaggio internettiano, la cercatrice ha dato prova di essere una savage di prima classe ma le conversazioni interessanti non sono finite.
In retrospettiva? Era auspicabile che con coloro che possiamo dire essere suoi "amici", come Varl, la ragazza si apra di più. Arrivando persino a proporgli di seguirla al interno della montagna se "vorrà", quando sarà il momento.
Dopo la battaglia.

Per chi però è assetato di risposte, il piccolo però lo si raggiunge con Teersa.
L'occasione è propizia, possiamo finalmente conoscere la verità su Rost. Sebbene titubante, l'anziana matriarca è ora disposta a raccontarci TUTTA la storia.
Rost era un emarginato, non per un crimine...ma per scelta. Una ventina d'anni prima, ben prima dei giorni rossi un gruppo di invasori si introdusse nelle Terre Sacre.

Non arrivarono mai nel abbraccio ma fecero razzia, uccidendo, rapendo e depredando insediamenti vicino al confine coi Carja.
Fra le vittime, c'era anche la moglie di Rost. Sua figlia Alana di soli sei anni, fu invece catturata ed uccisa appena fuori dai confini delle Terre Sacre.

Nessuno sa chi o cosa fossero questi uomini (Credo potrebbe essere un plot point importante nei sequel) ma sappiamo che umiliarono i Nora nel più crudele dei modi.
Trucidarono gli ostaggi sopravvissuti appena fuori dai confini delle terre sacre CONSCI che per via della legge tribale non avrebbero potuto attraversare il confine neppure per seppellirli.

Rost allora scelse.
Scelse di sottoporsi al più segreto e proibito fra i rituali dei Nora: il "Cercamorte".
Secondo Teersa un Cercamorte "abbandona" il suo spirito nella Terra Sacra, lasciandolo con la madre mentre il suo corpo e la sua mentre continuano ad esistere.
In termini più semplici, Rost divenne un'arma. Una freccia che avrebbe raggiunto gli assassini sino in capo al mondo.

Aloy si sbaglia di grossa nel credere che Rost abbia "fallito" nella sua missione.
Al contrario.
Dopo aver recuperato i corpi degli ostaggi in modo che gli fosse data degna sepoltura, Rost cerco per un anno.
Merdiana, Ban-Ur, la Conquista, le pianure degli Utaru ed infine l'ovest proibito.
TUTTI gli assassini vennero trovati ed ucciso.

L'ultimo di loro però lo ferì gravemente e morente si trascino fino ai confini delle terre sacre nella speranza di poter morire il più vicino possibile alla madre.
...ma non morì. Una donna, un'audace che aveva perso marito e figli a causa degli assassini ruppe il tabù, trascinò Rost al interno delle Terre Sacre e lo curo.

Si andò quindi a creare un caso unico e spigoloso.
Rost non aveva più un posto nella tribù per via del rituale del Cercamorte ma non poteva essere abbandonato, per cui gli venne proposto di continuare a vivere nelle Terre Sacre da Emarginato.
Quella che per Aloy può sembrare crudeltà, per uomo devoto alla legge tribale come Rost era magnanimità.
Poter continuare a vivere vicino alla madre, poi è arrivata Aloy.

Un altro caso "spigoloso", le alte Matriarche non sapevano se considerarla una benedizione o una maledizione per cui decisero di "sfruttare" la zona grigia in cui si era trovato Rost a loro vantaggio.
Aloy non fu mai un peso come ricordato da Teersa, Rost visse ogni giorno con lei come una benedizione.
Insegnando o quantomeno provando ad insegnarle, l'amore per la tribù e le sue leggi.

Un compito riuscito a metà ma l'abbraccio della cercatrice a Teersa, quasi come quello di una nipotina verso una nonna è la prova lampante del successo di Rost.
Teersa, cosi come Aloy, è un essere umano. Di carne ed ossa.
Fallibile certo ma dandole fiducia e credendo in lei sin dal inizio, l'ha aiutata ad andare avanti.

Dopo aver terminato di conversare con i sopravvissuti, ho abbandonato la montagna.
Dapprima ho fatto una visita alla tomba di Rost e lungo la strada per la vetta amara, ho dato una controllata al abbraccio o a quel che ne resta.
Fra le vittime, c'è anche Karst il mercante amico di Aloy.

Durante il viaggio, Sylens ha modo di illuminare la cercatrice sul luogo dove si trovava il centro di Gaia Prime.
Diciannove anni fa, la montagna "esplose" fra lo stupore ed il terrore di tutte le tribù.
Sembra che il boato si sia sentito a centinaia, se non migliaia di chilometri di distanza, la nube di detriti oscurò il cielo per giorni.

Un segno che le varie tribù tentarono di interpretare, ognuno a loro modo con esiti...diversi( I giorni rossi...),
L'accesso alla vetta però venne ostruito, rapidamente.
Macchine ogni dove si radunarono tenendo lontani i curiosi.

Io le macchine le avevo già affrontate( i famosi scontri scriptati) ma Sylens è già "stato" sul posto ed ha sistemato gli appigli per la protagonista.
SAPEVO che l'entrata di quel bunker aveva bisogno di appigli extra o, eventualmente, di qualcun altro per entrare in coppia. Non poteva essere casuale.
Le macchine sono state invece lasciate lì dove erano "quando mai sono state un ostacolo per te?

Ben presto, scopro che l'entrata del bunker è l'officina anzi, una delle officine preparate da Sylens .
La presenza di macchine tenne lontani i curiosi...ma non lui.
Tento ogni singolo metodo per abbattere la porta, maledendo la sua ingenuità "serviva una chiave, una chiave in forma di ragazza".

è "raro" ma prezioso vedere un Aloy insolitamente preoccupata.
Le rovine hanno retto per diciannove anni ma il continuo tremore ed il cigolio sono dei segnali preoccupanti.

Gaia Prime era il centro dove gli Alfa hanno completato il progetto.
Contrariamente a quanto pensavano inizialmente, solo i Beta ed i Gamma hanno potuto accedere ad Elysium.
Il tempo stringeva e gli Alfa hanno fatto gli ultimi ritocchi in questa sede.

Lo stress e l'amarezza è percepibile nelle poche registrazioni.
Non avevano firmato per questo, non era cosi che speravano di trascorrere i loro ultimi momenti.
Margot Shen in particolare, lasciò una nota di diario davvero affascinante.

Come ricordatole da Tate, era la più giovane degli alfa(appena trentenne) "Sarai tu a spegnere le luci" e questa prospettiva la portò a riflettere su questa e tante altre civiltà "a breve durata".
Alcune belle, altre brutte. Grandi e piccole.
L'umanità sarebbe "finita" nello stesso modo in cui era iniziata, alla luce di un fuoco, chiuso fra quattro mura, nel oscurità.

Un pensiero terrificante ma inevitabile eppure, le cose non andarono esattamente cosi.
Ancora una volta un bug, un piccolo bug. Uno dei portelloni del centro non si chiuse correttamente.
Dieci millimetri anziché uno. Quel tanto che bastava per permettere alle macchine di Faro di prendere atto della loro esistenza.

Zero Dawn rischiava di fallire, prima di iniziare.
Era necessario un sacrificio, qualcuno doveva chiudere il portellone da fuori e mentre i vari Alfa discutevano sul chi, Elizabeth prese in mano la situazione.
Senza avvertire nessuno, mando la sua ultima trasmissione, il suo ultimo saluto direttamente da fuori.

Elizabeth Sobeck diede tutto per Zero Dawn ed il futuro della Nuova Umanità, una martire.
Gli Alfa, furono sconvolti dal suo gesto e crearono un piccolo memoriale in suo onore non sapendo che quel gesto cosi nobile avrebbe scatenato una serie di eventi catastrofici
Gaia arrivo ad utilizzare diecimila delle sue funzioni per elaborare la perdita della donna che l'aveva creata ed Aloy, ora, a distanza di mille anni ne è fortemente colpita.

La devozione di Elizabeth alla causa, il suo sacrificio, la sua volontà di insegnare a Gaia i sentimenti sono elementi che NON può ignorare.
Lei, loro esistono, sono vivi, perché Gaia ha fatto tesoro degli insegnamenti di Elizabeth, ha fatto sue le sue volontà.
Lo stesso Sylens dopo aver inizialmente definito il gesto di Elizabeth come la "soluzione più logica" è costretto a ritenere "valide" le argomentazioni di Aloy sul importanza dei sentimenti nel agire di Elizabeth prima e di Gaia poi

Ho però accennato ad una catastrofe e quella catastrofe ha un nome: Ted Faro.
Sebbene non si trovasse a Gaia Prime, l'uomo era in contatto con gli Alfa e dal suo messaggio di cordoglio per Elizabeth lasciava intendere "qualcosa".
Quel qualcosa divenne manifesto in quella che era una volta la sala riunione degli Alfa.

Dopo averli convocati in riunione, Ted Faro annuncio agli Alfa di aver cancellato Apollo.
Tutte le copie "A volte bisogna uccidere degli innocenti, per salvare degli innocenti", cancellare TUTTO per permettere alla nuova umanità di nascere "innocente" libera dagli orrori del passato.
Non contento? Faro sfrutto un certo protocollo Omega con cui interruppe i sistemi di areazione, soffocando le donne e gli uomini che hanno salvato il mondo.

Le sue azioni, lo descrivono meglio di qualunque altra parola o espressione io possa utilizzare.
Non escludo che "Ted Faro", possa essere sopravvissuto sino ad oggi. Un narcisista col complesso del messia come lui potrebbe aver sfruttato le tecnologie e le ricchezze a sua disposizione per congelarsi (Sylens ha accennato a questa tecnologia) e chissà cos'altro.

Sylens è disgustato.
Il mondo che è stato privato di quelle conoscenze, è violento quanto quello passato.
I giorni rossi e la guerra civile in corso ne sono la prova.

D'altra parte, la minaccia incombente NON permette di concentrarsi su una questione altamente spinosa: il segnale che ha scatenato tutto questo.
Una semplice trasmissione dati, ha costretto Gaia al autodistruzione trasformando tutte le sue funzioni, Ade in primis, in una minaccia per la sopravvivenza della vita.
Come? Da dove viene? Una serie di trasmissioni dati "recuperate" in questa sede potrebbero fornire la risposta se le imprese di Aloy daranno al focus il tempo necessario per decifrarle.

Sono domande che al momento rimangono senza risposta.
Con l'override principale in suo possesso, Aloy fa ritorno al officina dove la attende Sylens.
Il Banuk è venuto a "salutarla".

Le loro strade si dividono (io aggiungerei un "per ora") ma prima di farlo, ha delle confessioni da fare.
Ha detto di aver aiutato l'Eclissi ma per descrivere meglio la sua situazione, gli tocca parlare un po' di come abbia conosciuto Ade.

Trascorse anni esplorando rovine dei predecessori e tentando di carpire quante più informazioni possibile.
Un giorno, dopo anni ed anni di tentativi, riuscì nel impresa di riparare un focus.
Una seconda vista, un nuovo mondo si apri davanti ai suoi occhi e poco dopo, diciannove anni prima capto un segnale.

Gaia aveva bloccato l'assalto di Ade ma lui era sopravvissuto e Sylens poteva aiutarlo.
Fecero un accordo, in cambio di "conoscenza" sul mondo degli antichi (Fisica, matematica, geografia, filosofia...), Sylens istruì Ade sul "nuovo" mondo.
Lo sciamano non impiego molto ad accorgersi del interesse che l'AI aveva per la Guglia.

La Guglia, l'alta struttura visibile ma irragiungibile vicino a Meridiana uno dei "pilastri" della cultura e del mito Carja.
Aloy "sa" cos'è in realtà.
è uno dei trasmettitori di Minerva
Minerva era la funzione che aveva decriptato i sistemi di difesa della linea Chariot e poi tramite questi trasmettitori le aveva disattivate.
Per sempre.

Ade vuole accedere alla Guglia per invertire il segnale di Minerva, riattivando TUTTE le macchine dormienti, annientando nuovamente la vita sulla terra.
La separazione dei Carja è stata solo un colpo di fortuna.
Forte delle conoscenze ottenute da Sylens e dal incontro organizzato con Bahavas(era presente anche Helis), Ade interpreto il "ruolo" del Ombra sepolta della mitologia Carja.
Gli serviva un esercito e lo aveva ottenuto.

Sylens, una volta completato la creazione di una rete di focus(inizialmente solo una ventina) non gli serviva più.
Sfortunatamente per Ade, lo sciamano non si fido mai di lui ed installo in tutti i focus quelle che noi sappiamo essere delle backdoor.
In questo modo pote fuggire prima che i cultisti potessero trovarlo e soprattutto poté conoscere Aloy.

Perché Ade aveva mostrato interesse "Minaccia rilevata" quando incontro Olin la sera prima della prova? Era una semplice selvaggia, perché tutto questo interesse?
Perché l'Eclissi ed Helis in persona si mossero attivamente per ucciderla?
Doveva conoscere la verità, il resto è storia

Più che un addio, è un arrivederci.
Nella sua fredda e ossessiva ricerca di conoscenza, Sylens è sicuramente uno dei personaggi più affascinanti del titolo.
è cinico, crudele ma vi è sempre un velo di ambiguità nelle sue azioni.

Sempre una sorta di "celata umanità" che lo portano ad essere consapevole del peso delle sue azioni
Prima di andarsene, lascia ad Aloy un regalino: le registrazioni di alcuni suoi incontri con Ade.

Dal canto mio dopo averlo "salutato", ho fatto una capatina al antica armeria.
Con tutte le batterie in mio possesso ho finalmente potuto recuperare quello che credo proprio sia l'ultimate armor del gioco.
Non ha slot di modifica certo ma possiede una caratteristica unica nel suo genere: la capacità di creare uno scudo di energia "aggiuntivo" come forma di protezione ulteriore.

Ed ora? Sono chiaramente al finale MA se prima ero tentato, ora sono sicuro.
La presenza di Banuk nello squarcio è una possibilità concreta di ottenere altre informazioni su Sylens...e su Efesto.
Non posso ignorare quella frase "out of blue" mentre cavalcavo.
So che si trova nello Squarcio, che sia lui il demone?
 
Horizon Zero Dawn

Vale la pena...

iniziare The Frozen Wilds prima di concludere la storia principale anche solo per Sylens.
Si perché nonostante se ne fosse "andato", tornerà a contattarci tramite focus pregandoci di "non perdere tempo a giocare sulla neve" e concentrarci su Meridiana l'eclisse ed il destino del mondo.
Aloy però ha altro in mente, avendo fatto la mia medesima osservazione"...gli sciamani Banuk, non si cuciono cavi nel corpo come una certa persona che conosco?" e sebbene narrativamente la minaccia del eclissi sia più "urgente", non posso tirarmi indietro.

Il benvenuto dello Squarcio è di quelli che non si dimenticano.
Prima ancora di arrivare al primo accampamento sono stato assalito da un Mastino, una maccina da combattimento forte e veloce simile ad un grosso lupo.
Nulla di impossibile, se non fosse per il livello di sfida(40+) e per il suo essere una variante "infernale".

Usando un paragone mitologico, il Mastino Infernale è il Cerbero della situazione pronto a testarci ed a verificare se si è effettivamente pronti per le sfide di The Frozen Wilds.
Non so ancora nulla sulla natura delle macchine infernali, se non che sono contraddistinte da un'aura viola e sono molto più potenti anche rispetto alle macchine corrotte.
Ne deduco che la "fonte" non è Ade e non hanno nulla a che vedere con le macchine di Faro, Efesto forse?

Raggiunto il primo accampamento ho modo di assistere ad un funerale.
Aratak, capo del Werak locale, ha condotto su istruzioni di una sciamana i suoi cacciatori migliori a combattere contro un'orda di macchine.
Normalmente i Banuk bruciano i loro morti ma in mancanza dei corpi il rituale ha tratti che mi hanno ricordato quelli della sepoltura celeste di alcune popolazioni del Asia.
Con un gruppo di uccelli(Smerigli) che è stato richiamato dalla danza degli sciamani e condotto i feticci(in assenza dei cadaveri) verso la grande luce blu.

Il primo vero contatto della nostra cercatrice, è stato Burgrend un mercante Oseram.
Vivendo già nello squarcio da qualche anno ha qualche informazione utile, sulla situazione attuale, sulla scomparsa della sciamana Ouran(l'unica che sembra avere una vaga idea della situazione attuale) e su Aratak.
Il mercante è fonte inesauribile anche di informazioni sulle tradizioni Banuk e pettegolezzi di vario genere.

Primo punto? Mi sbagliavo: lo squarcio non è Ban-Ur. Ne è solo una regione di confine.
Secondariamente, Sylens è un nome che gli è noto. Viene sussurrato dagli sciamani come uno spauracchio e "sembrerebbe" aver fatto qualcosa di molto grosso al conclave.
Il conclave è il luogo dove tutti gli sciamani BanUk si riuniscono per scambiarsi informazioni.

L'idea stessa di Werak è piuttosto particolare.
Non si tratta di una tribù ma di un concetto per certi versi assimilabile a quello di clan.
Nessuno nasce in un Werak, bisogna dimostrarsi "degni" di entrare e non è detto che si possa essere tutta la vita in un singolo Werak.

Aloy deve un favore a Burgrend per le tante informazioni e suppongo che bisognerà "ripagarlo" tramite quest successivamente.
Ha accennato al suo avere una figlia, una ragazza molto indipendente e determinata al pari della nostra protagonista.

Parlare con Aratak non ci è di molto aiuto.
Il Capo Werak è determinato nel proseguire con il suo secondo tentativo di caccia e non vuole che altri si impiccino in cose che sono di competenza degli sciamani.

Quello che possiamo fare ora è quindi cercare il discepolo di Ouran, una cosa che ovviamente ho messo da parte in favore del esplorazione.

Primo punto al ordine del giorno? Stabilire dove siamo.
A giudicare dal vulcano, dalla presenza di laghi, fiumi e di certi collezionabili credo di poter asserire che lo squarcio sia quello che un tempo era il parco di yellowstone.
I collezionabili in particolare, corroborano pesantemente questa ipotesi.

Piazzati questi paletti e tempo di cominciare l'esplorazione.
Parlando con i vari mercanti, si scopre subito del implementazione di una nuova currency.
Dei bagliori, delle gemme preziose che possono essere ottenute come ricompensa per alcune quest e trovandole in luoghi specifici sulla mappa.

Oltre a bagliori ed alle già citate statuette, l'ulteriore neo categoria di collezionabili è costituita dai pigmenti.
Aloy si è imbattuta tante volte nelle pitture rupestri Banuk(rimanendo incuriosita ed affascinata) ma è la prima volta che si trova davanti ad una "pittrice", Sekuli.
La quale la può istruire sul loro significato, sulle forme e colori tradizionali e non.

Quel "non" sembra particolarmente appropriato per Sekuli, che pare essere più interessata a dipingere le sue emozioni piuttosto che racconti e miti banuk.
Per guadagnare tempo ho quindi deciso di dare la caccia a capre e tassi, in modo da ottenere i materiali necessari a comprare le mappe necessarie.

Le ossa di tasso mi hanno dannificato.
Credo di aver dovuto eliminare almeno venti tassi (già piuttosto rari) per ottenere UN singolo osso.

Con le mappe in mio possesso mi sono spostato verso il Collolungo del area.
L'idea alla base della quest è leggermente meno lineare rispetto al solito, non basta semplicemente saltargli in groppa e risalire fino alla testa.
Sebbene sia intatto, questo Collolungo è "inattivo". Smerigli e spazzini (varianti infernali) hanno rimosso alcune passi necessarie al suo funzionamento ed Aloy, deve dapprima eliminarli e poi seguire le tracce per recuperare le parti mancanti.

Fatto questo è possibile riparare il Collolungo e solo allora gli si potrà saltare in groppa ed ottenere la mappa del area.

Preparato finalmente il terreno per la mia esplorazione "classica" mi sono dedicato ad una prima subquest.
Laulai, una "musicista" mi ha parlato di "Granfracasso" un luogo perfetto per far musica e di come sia stato improvvisamente allagato.
Risalendo il fiume mi sono addentrato nelle rovine che dovrebbero regolare le chiuse e mi sono imbattuto in Gildun un simpatico Oseram colpevole di aver inavvertitamente aperto le chiuse.

Gildun si rivela un personaggio sorprendentemente sviluppato nonostante sia limitato a questa singola quest.
Un chiacchierone socievole e gioviale che però nasconde una profonda insicurezza e solitudine. Insieme ad Aloy si ritrovano a rimettere apposto il casino in quella che era un tempo la sala di controllo di una diga. Si tratta di una insolita variazione sul tema bunker, con una svolta sul platforming e su piccoli enigmi molto più marcata rispetto al solito.

Girare per la diga mi ha inoltre fatto scoprire la storia delle "Last girl on earth" due ex predecessori, due donne che lavoravano alla diga(le ultime due operaie umane a farlo) e che hanno forgiato la loro amicizia con la musica. La loro storia, potrebbe aver convinto i Banuk che "Granfracasso" aveva quello scopo, come dimostra l'entusiasmo e la felicità di Laulai.

Per quanto invece riguarda Gildun: non è riuscito a trovare lo specchio antico che tanto gli ricordava la sua mamma MA sembra aver trovato finalmente un'amica, che è già un gran progresso.
Il mio prossimo obiettivo è completare la quest che sulla carta mi sbloccherà la possibilità di potenziare la lancia.

Nel frattempo? Beh, ho fatto una cosa che non mi era stata concessa fare dopo l'inizio o quasi.
Sedermi ed ascoltare racconti popolari, in questo caso la storia di Banukai colei che ha idealmente fondato la tribù Banuk e che con le sue gesta ha messo le basi per il credo religioso della tribù.
Basato sul concetto di "sfida" e sulla "luce blu" delle macchine.

Ultimissima nota? Il doppiaggio.
Essendo un'espansione, ho avuto modo di sentire tante voci diverse da quelle "aggiuntive", Aratak è doppiato dal mitico Marco Balzaratti, Gildun da Diego Sabré.
 
Horizon Zero Dawn

Mi...

mancava esplorare una nuova area in lungo e largo e mi intristisce sapere che questa è "l'ultima" volta.
Lo Squarcio è una zona relativamente contenuta rispetto ad altre MA estremamente densa inoltre ho verificato con un pizzico di delusione l'impossibilità di esplorarla del tutto.

Tuttavia non tutte le barriere sono ugualmente tollerabili.
L'assenza di appigli per scalare una parete di ghiaccio o la presenza di detriti che coprono l'entrata di una caverna provano ad inserire una ragione concreta ai limiti e sono ben accette. La presenza di invalicabili mura invisibili, con la nostra protagonista che si blocca di colpo e frasi del tipo "non posso andare di qua" no. Le trovo tremendamente fastidiose.

Detto questo il mio girovagare ha confermato senza la benché minima ombra di dubbio le mie precedenti ipotesi: lo Squarcio un tempo era il parco di Yellowstone.
Un documento ritrovato vicino ad una statuetta animale ha messo fine ad ogni possibile dibattito a riguardo.

Ho già avuto modo di conoscere i Banuk ma mai cosi da vicino e mai nel loro ambiente naturale.
Le gesta di Aloy sono già, involontariamente, entrate nel loro folklore con la "resurrezione" del Collolungo grazie alla "luce blu"ma più li si sta ad ascoltare, più si aprono.

Guardano con disappunto ai pregiudizi che gli Oseram hanno nei confronti delle guerriere ed alla loro ossessione per il "migliorare" le armi.

Sono molto meno restii dei Nora ad accettare il cambiamento dei Carja, la loro grande enfasi sulla individualità li porta a riconoscere le abnormi differenze fra Avad ed il defunto Jiran ma non per questo riescono ad ignorare la minaccia dei Carja delle ombre a Tramonto. Inoltre ritengono che i Carja siano "delicati" per via del loro poter ottenere tutto con facilità e vedono ciò che è superfluo, con scetticismo.

Li trovo molto affascinanti.
L'idea di sfida permea ogni singolo aspetto delle loro vite.
Che la si viva tramite il canto, la caccia, lo studio, la pesca o altro...un Banuk che non può più mettersi alla prova è virtualmente morto.

Affascinanti vero, ma crudeli.
In modo "diverso" rispetto ai Nora. Il loro cercare di sormontare prove e sfide sempre più difficili, cercando l'onore, la gloria e la gratificazione li portano a lasciare indietro i deboli.
Ad abbandonare gli amici, è la legge stessa che gli conduce a questa amara conclusione.

Chi "muore" tentando di compire un'impresa, merita di essere ricordato per i suoi sforzi ma NON va aiutato in alcun modo.
Non tutti però sono fatti allo stesso modo come ho avuto poi modo di scoprire tramite varie sub.

Dai loro racconti ho appreso che "il Demone" che rischia di distruggere lo Squarcio, ha preso possesso di un Calderone.
Un Calderone che partorisce sia varianti "demoniache" di macchine esistenti che nuove macchine mai viste prime. Questo ipotesi e questo focus sul Calderone va a favore di mie congetture precedenti.
Se è vero che TUTTE le funzioni di Gaia sono diventate entità caotiche ed indipendenti, allora qui c'è lo zampino di Efesto.

Ade era la priorità.
Potendo lui "di base" sostituirsi a Gaia in determinate condizioni, andava fermato ed ora che Gaia è distrutta sta ugualmente tentando di perseguire i suoi scopi utilizzando la Piaga di Faro. Efesto era il "martello" della Forgia di Gaia ma non vorrei che avesse anche qualche altra funzione relative alle attività vulcaniche. Rombo di tuono è attivo e potenzialmente devastante.

Con un pizzico di soddisfazione posso dire di aver già disattivato tutte le torri di controllo.
Si tratta di un'idea carina sebbene abbastanza ripetitiva.
Generalmente le torri sono nascoste e/o circondate da macchine demoniache di varia natura.

Le torri emettono segnali che riparano e potenziano le macchine e(nota da NON sottovalutare) rendono inutile la tessitrice di scudi.
L'armatura infatti viene "disattivata" dai loro impulsi, a riprova di quanto questa sia una sfida concepita per l'endgame.
In alcuni casi inoltre le "torri" vanno a formare una "rete" con due/tre torri ravvicinate che coprono un'area più vasta.

Torri a parte, mi mancano ancora due nuove macchine da affrontare al momento "introvabili".
Di Mastini, ne ho affrontati tanti e i sorprende che siano considerati solo macchine di dimensioni "medie".
Le loro parti per dirla tutta, valgono meno di quelle di un Cheratauro cosa inconcepibile ai miei occhi.

Sono spaventosamente agili nonostante le loro dimensioni e possono coprire una quantità di terreno impressionante in pochi secondi.
Sia direttamente che tramite le loro armi, bombardandolo a tappeto con il lancia mine o incendiandole con le deflagrazioni.

Poco sopra ho citato i Cheratauri non in modo casuale
Una delle statuette che ho ritrovato presentava questa specifica nota "ricorda un animale simile ad un Cheratauro" e si ricollega direttamente al mio incontro con Enjuk.
Un giovane sciamano che si è imbattuto in quella che una volta era un'esposizione di animali imbalsamati, rimanendone rapito.

E a lui che toccherà riportare le statuette.
Possiede "già" la prima (ecco perché sono solo "sei" nonostante il set ne abbia sette), un orso ed ha avuto modo di studiarlo ed ammirarlo.
è divertente, curioso e buffo vedere con quanto entusiasmo si convinca che "Montana recreations" dovesse essere il nome di un grande studioso del mondo animale e che un giorno anche lui potrebbe essere conosciuto come "Enjuk Recreations".

La conoscenza del mondo dei predecessori è purtroppo distorto ma a modo loro è sempre piacevole imbattersi in individui cosi che bramano di saperne di più o si sentono vicini a loro.

Su indicazioni precedenti, ho invece raggiunto quello che una volta era un hangar per recuperare le parti che hanno permesso a Kamut di rendere "augmentabile" la lancia di Aloy.
L'anziano sciamano ritiene inaccettabile l'immobilismo e inettitudine del conclave a Ban-Ur nei confronti del pericolo presente nello Squarcio ed ha quindi deciso di condividere i nostri segreti.

Chi invece non aveva proprio voglia di condividere sono stati i classici banditi.
Cavaroccia mi ha visto misurarmi con un altro clan, guidato da un Oseram pesantemente corazzato ed armato di uno strano lanciafiamme (...si, mi ha ricordato il mitico Girdeux di Syphon Filter).
Il suo elmetto è stato poi recuperato da un bambino Banuk che ha iniziato ad atteggiarsi da bandito.

L'arma è pesante ed incompleta.
L'incompletezza mi è stata resa nota da Varga, figlia di Burgrend.
Ragazza tosta ed estremamente creativa.

So di essermi perso dei dialoghi perché avevo "già" recuperato l'arma dal cadavere del bandito ed ho quindi scoperto a posteriori che si chiamava Ohlgrud e che aveva commissionato l'arma a Varga per poi attirarla in un tranello e tentare di ucciderla prima ancora che fosse finita. Con un semplice muso di manticerio, la giovane Oseram l'ha migliorata rendendola più piccola, maneggevole ed aggiugendo una funzione che è in tutto e per tutto un cannone.

Parlando con Varga ho inoltre "anticipato" quali saranno le altre nuove armi del dlc.
Prima che arrivasse Aloy, gli affari andavano molto male. I Banuk si ostinano ad usare classici come lancia ed archi e coloro che hanno qualcosa di più particolare si rifiutano categoricamente di farle toccare agli stranieri per superstizioni e disinteresse sui veri meccanismi che le compongono.
Fra costoro ci sono anche Aratak e Ourea, che possiedono rispettivamente un'arma che lancia ghiaccio ed una che controlla i fulmini.

Segnalo inoltre come la zona di caccia dello Squarcio nulla abbia a che vedere con la loggia e che, seppur raggiungibile, non mi è accessibile.
L'NPC dedicato non mi parla neppure.

Chiudo questa lunghissima carrellata, con la sub più interessante della sessione.
La cercatrice si era imbattuta in un gruppo del Werak dei Denti bianchi. Uno dei più famosi e potenti di tutta Ban-Ur.
Il capo mi ha accennato anche alla cattiva nomea che Aratak ed i suoi, nonostante il loro grande valore, si stanno guadagnando a causa del ossessione per Rombo di Tuono.
Visto come un presagio di sciagura che rischia di condurli alla morte.

Quello che però interessava a me è la presenza di un ordalia in corso.
Due cacciatrici, lasciate solo, devono sopravvivere in mezzo alla neve e alle macchine, con poche armi e risorse per quattro giorni
Aloy è abituata a mettere il bene dei singoli sopra la legge tribale e trova ripugnante il distorto "onore" che sarebbe riservato alle due nel caso fossero morte "vivranno nelle nostre canzoni" e decide quindi di muoversi.

Questa scelta, le fa conoscere Ikrie.
Non esagero nel affermare che si tratta di un "doppio" della nostra cercatrice: forte, indipendente, testarda e disposta ad infrangere la legge tribale per le persone a cui vuole bene.
Che lo vogliano o no.
C'è però una differenza abbastanza macroscopica fra le due, Ikrie ha vissuto la sua infanzia nella tribù, non da emarginata ed ha dei legami piuttosto orti.

Il sogno di Ikrie non è mai stato quello di entrare nei Denti Bianchi bensì diventare uno spettro ghiaccio, essere libera.
...ma non ha potuto tirarsi indietro, non poteva abbandonare la sua amica Mailen.

Feritasi ad una gamba, Mailen ha comunque deciso di perseguire nella prova.
Ignorando ogni forma di aiuto e supporto ricevuto da Ikrie...sino al arrivo di Aloy, che forzatamente l'ha costretta a scegliere fra il suo onore e la sua gamba.
La regia e la narrazione al interno delle quest è mediamente molto più ricercata rispetto al resto del titolo.

In questo caso Mailen scoprendo che alla sua amica non interessa del perdono del Werak, rimane in silenzio lasciando Ikrie alle sue spalle.
I Banuk hanno un solo modo per chiedere scusa ma decine e decine per trasmettere rabbia ed odio.
Mettendo la sopravvivenza della sua amica davanti alla legge tribale, Ikrie ha scelto una vita lontana dal Werak e dai Banuk, pianificando di abbandonare queste terre dopo essersi "liberata" del suo dolore urlandola ad una caverna di ghiaccio.

Si tratta di una tragedia.
Perché anche Mailen, nonostante la testardaggine e apparente insensibilità...interrogata da Aloy(dopo il suo ingresso nei Denti bianchi) rivela non solo di continuare a far vivere Ikrie nei suoi canti ma anche di provare profonda vergogna per aver costretto la sua amica a rischiare la vita per lei.

Di suo Ikrie, prima di lasciare lo Squarcio, si è temporaneamente stabilita vicino ai terreni di caccia.
Si è accordata con il guardiano per creare una sua sfida extra da affrontare specificatamente in combo con Aloy ma intendo affrontarla quando avrò a disposizione anche le restanti sfide.
 
Ultima modifica:
Pubblicità
Pubblicità
Indietro
Top