Ufficiale Hot takes videoludici | Thread per stomaci forti e pacifisti

  • Autore discussione Autore discussione Mogwai
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Hot Take generale ma che riguarda anche i videogiochini.

Se il politically correct è noioso, l'anti politically correct negli ultimi anni ha raggiunto vette di morbosità, intolleranza e tossicità (spesso usato apposta per darsi una finta eleganza e nascondere pensieri non felicissimi), che l'hanno reso decisamente piú noioso.
 
Hot Take generale ma che riguarda anche i videogiochini.

Se il politically correct è noioso, l'anti politically correct negli ultimi anni ha raggiunto vette di morbosità, intolleranza e tossicità (spesso usato apposta per darsi una finta eleganza e nascondere pensieri non felicissimi), che l'hanno reso decisamente piú noioso.
Oramai quella del politically correct è diventata la scusa perfetta per espellere la peggio bile reazionaria, facendosi scudo delle assurdità che il politcally correct effettivamente raggiunge (lungi da me difenderne l'adozione, sono due facce della stessa medaglia, la mancanza di una giusta misura).
La cosa che più mi fa ridere è che spesso si cerca volontariamente un espediente minore del politically correct ma sotto la notizia è un fiorire di centinaia o addirittura migliaia di commenti il cui tenore è "ormai non si può più dire nulla!11!!", "c'è il penziero unico dominande!!11!!" o "ci censurano tutto anche se dico (pensiero del cazz0 a caso espresso in totale libertà)".
Sono una contraddizione di termini vivente, praticamente sono loro il pensiero dominante sulla notizia, perché gli unici a darle rilevanza, e si lamentano del pensiero dominante. Ovviamente con la complicità di chi prende un parere di una quattordicenne statunitense su un blog e lo fa diventare "negli USA ora attaccano la favola della Bella Addormentata e il bacio del principe". E via di indignados, con la loro moltitudine di unicità assolute e la censura che non censura.
 
Oramai quella del politically correct è diventata la scusa perfetta per espellere la peggio bile reazionaria, facendosi scudo delle assurdità che il politcally correct effettivamente raggiunge (lungi da me difenderne l'adozione, sono due facce della stessa medaglia, la mancanza di una giusta misura).
La cosa che più mi fa ridere è che spesso si cerca volontariamente un espediente minore del politically correct ma sotto la notizia è un fiorire di centinaia o addirittura migliaia di commenti il cui tenore è "ormai non si può più dire nulla!11!!", "c'è il penziero unico dominande!!11!!" o "ci censurano tutto anche se dico (pensiero del cazz0 a caso espresso in totale libertà)".
Sono una contraddizione di termini vivente, praticamente sono loro il pensiero dominante sulla notizia, perché gli unici a darle rilevanza, e si lamentano del pensiero dominante. Ovviamente con la complicità di chi prende un parere di una quattordicenne statunitense su un blog e lo fa diventare "negli USA ora attaccano la favola della Bella Addormentata e il bacio del principe". E via di indignados, con la loro moltitudine di unicità assolute e la censura che non censura.
Che in USA ci sia un problema a livello di imposizioni è evidente e certificato da tantissimi creativi e situazioni degli ultimi anni, ultimo esempio di una lunga lista è Dixon che non può più lavorare nel mainstream perchè si è rifiutato di inserire wokkate gratuite nelle sue storie.
Il politically correct che nelle intenzioni doveva generare tolleranza nei fatti alla fine ha causato più intolleranza e rigidità di quella che avrebbe dovuto combattere, col paradosso finale di aver generato una fazione che prima non esisteva, che agisce e si comporta allo stesso modo ma in senso contrario
 
Che in USA ci sia un problema a livello di imposizioni è evidente e certificato da tantissimi creativi e situazioni degli ultimi anni, ultimo esempio di una lunga lista è Dixon che non può più lavorare nel mainstream perchè si è rifiutato di inserire wokkate gratuite nelle sue storie.
Il politically correct che nelle intenzioni doveva generare tolleranza nei fatti alla fine ha causato più intolleranza e rigidità di quella che avrebbe dovuto combattere, col paradosso finale di aver generato una fazione che prima non esisteva, che agisce e si comporta allo stesso modo ma in senso contrario
Difatti, come ho detto, sono due facce della stessa medaglia, ovvero la rappresentazione di come il dibattito su certe questioni di carattere civile si sia polarizzato, portando eccessi in entrambe le cifre comunicative e nelle ricadute sulla società e nei rapporti tra gli stakeholder sociali. La novità semmai è proprio nel fatto che il politically correct, il quale nasce da correnti progressiste, abbia pesantemente tradito la propria missione, sfondi una porta aperta in ciò, e abbia assunto un ruolo che solitamente e storicamente appartiene a certe forme di pensiero reazionarie, che di loro però, non hanno mai cessato d'essere tali e ad utilizzarle come contraltare non si fa un favore a nessuno, se non a chi ne promuove idee e paradigmi.
Nella polarizzazione di cui prima quindi diventa difficile scorgere la differenza tra le wokkate a cui fai riferimento ed il sano recepimento delle fisiologiche evoluzioni sociali, difficoltà da cui però spesso emergono quella miriadi di reazioni tragicomiche a cui facevo riferimento.
 
Alcuni Hot Takes:

#1 Da piccolo i platform mi piacevano molto, adesso trovo che siano un genere insopportabile.

#2 Guardare i video su youtube di un gioco, seguire ore e ore di gameplay di uno streamer o riempirsi la bocca di pareri di vari sedicenti "influencer" videoludici: nessuna di queste cose autorizza ad esprimere un parere legittimo e/o credibile su un gioco che non si è giocato personalmente. NON è la stessa cosa, NON ci si fa un'idea, NON sono impressioni affidabili.
Trovo inoltre che la dipendenza da questi personaggi stia assassinando il pensiero critico, e che ci siano persone che comprano qualcosa/si forzano di apprezzarlo/disprezzarlo solo se la rispettiva posizione riceve il benestare del loro influencer preferito.

#3 Mi piaccono i giochi Nintendo ma penso che Mario sembri un maniaco sessuale (ed è particolarmente creepy quando è vestito da animaletto di peluche), Donkey Kong smuove ogni singola fibra del mio sistema nervoso e trovo che Kirby sia semplicemente ridicolo e odioso.

#4 Trovo Rockstar sopravvalutatissima e GTA non esercita la benché minima attrattiva su di me, in quanto gioco che associo abitualmente ai 13enni in cerca di emancipazione. Non sono mai riuscito a completarne uno, tranne forse Vice City Stories.
 
Quando sono a lavoro e non ho una menghia da fare ammetto che do sempre una sbirciatina a questo topic, il più delle volte mi faccio qualche risatella ma ho più volte rischiato di prendermi un infartone :asd:
 
#4 Trovo Rockstar sopravvalutatissima e GTA non esercita la benché minima attrattiva su di me, in quanto gioco che associo abitualmente ai 13enni in cerca di emancipazione. Non sono mai riuscito a completarne uno, tranne forse Vice City Stories.

Io ho apprezzato RDR ma quanto cavolo mi ritrovo nell'odio per GTA. Mi piacque a 12 anni Vice City, già da San Andreas mi aveva rotto le palle. Riprovai con il 4 che mi aveva preso, per poi annoiarmi mortalmente e dropparlo. Il 5 non l'ho mai giocato e ogni volta che scorrendo sui social vedo video fatti nella modalità online mi viene l'ulcera.
 
Io ho apprezzato RDR ma quanto cavolo mi ritrovo nell'odio per GTA. Mi piacque a 12 anni Vice City, già da San Andreas mi aveva rotto le palle. Riprovai con il 4 che mi aveva preso, per poi annoiarmi mortalmente e dropparlo. Il 5 non l'ho mai giocato e ogni volta che scorrendo sui social vedo video fatti nella modalità online mi viene l'ulcera.
Per non parlare di GTA roleplay.
grimace-clint-eastwood.gif
 
Oddio cosa sarebbe?
Mod di gta online in cui puoi entrare in un server e fare effetivo roleplay. Puoi aprire il tuo ristorante, puoi fare il cameriere di un ristorante già esistente ecc... È praticamente The Sims in versione GTA ma online, dove praticamente puoi impersonare chi vuoi.

Onestamente, con le persone giuste, trovo che sia una delle cose più fighe esistenti :asd: C'è pure una cosa uguale per l'online di RDR2
 
Ne sparo una io. Adesso il motion control nel gaming è stato quasi totalmente debellato, ma a me in realtà non è mai dispiaciuto. Specialmente i primi tempi con il wii, mirare con il wiimote in Metroid Prime o tirare spadate in Zelda TP era una figata. C'era un certo fascino nella "fisicità" che veniva data al controllo dei personaggi.

Poi certo, all'epoca dovevano infilare il motion control in ogni gioco ed in alcuni titoli veniva usato un po alla cazzum, però se inserito bene in certi contesti, aveva un suo perchè
 
Ne sparo una io. Adesso il motion control nel gaming è stato quasi totalmente debellato, ma a me in realtà non è mai dispiaciuto. Specialmente i primi tempi con il wii, mirare con il wiimote in Metroid Prime o tirare spadate in Zelda TP era una figata. C'era un certo fascino nella "fisicità" che veniva data al controllo dei personaggi.

Poi certo, all'epoca dovevano infilare il motion control in ogni gioco ed in alcuni titoli veniva usato un po alla cazzum, però se inserito bene in certi contesti, aveva un suo perchè
al di là di certe implementazioni bislacche del motion control, il puntatore per mirare è un'alternativa validissima (se non migliore) all'analogico. è triste che dopo la parentesi Wii/Move non sia stato più ripreso, neanche come supporto opzionale. persino il gyro aiming opzionale è una mosca bianca nonostante ps4 e ps5 offrano questa possibilità out of the box in teoria
 
Io negli fps lo trovavo proprio inadatto, il fatto che dipendesse da me, dalla mia effettiva mira con mani e braccia, con magari il motion che faceva le bizze, la mia mano che magari tremava, o in generale una mira unita ad una fisica troppo reale, restituendo un feeling troppo leggero con l'arma, con annesse animazioni del personaggio che diventavano bislacce. Nope. Questo al contrario della VR dove la cosa della mira manuale invece precisa come un orologio, questo perché sei tu a stare dentro al gioco, non come su Wii che invece gaming tradizionale, dove stai fuori lo schermo, quindi cosa funzionante in VR per me ma meno su Wii, poco adatta, almeno per me, non avendo dato mai mezza soddisfazione. Proverò con The Conduit in futuro, che lo devo giocare, però ultimamente mi vengono in mente delle sezioni da sniper su Heroes 2, dove con i controller sono preciso, anzi mi diverto un modo a snioperare, con telecomando un parto, sembravo un nabbo il primo giorno. Sarò io.
Gyro al contrario funzionanti, quello si, anche se non essenziali, ma che rimane positiva come implementazione.

Detto questo, anche a me piacevano le feature da motion control, ma non da fps come ho detto, per altri generi, sopratutto implementati negli enigmi, dove potevano puntare a idee inedite volendo, o di certo originali e carine, ecco, queste cose per me erano bellissime.
 
#2 Guardare i video su youtube di un gioco, seguire ore e ore di gameplay di uno streamer o riempirsi la bocca di pareri di vari sedicenti "influencer" videoludici: nessuna di queste cose autorizza ad esprimere un parere legittimo e/o credibile su un gioco che non si è giocato personalmente. NON è la stessa cosa, NON ci si fa un'idea, NON sono impressioni affidabili.
Trovo inoltre che la dipendenza da questi personaggi stia assassinando il pensiero critico, e che ci siano persone che comprano qualcosa/si forzano di apprezzarlo/disprezzarlo solo se la rispettiva posizione riceve il benestare del loro influencer preferito.

Questo fattore a mio avviso deriva anche dal fatto che la critica si sia sputtanata completamente.
Prendendo il Sabaku di turno ci renderemo conto del fatto che passi ogni fotogramma ad esprimere elucubrazioni inutili sulle scelte grafiche degli sviluppatori, il design, etc. Ricordo una sua recensione di cyberpunk di circa 2 ore che mi sono forzato di vedere come esperimento sociale, senza capire sinceramente dove volesse andare a parare. Alla fine della stessa avevo le idee ancora piu' confuse perche' non ha il dono della sintesi senza il quale dentro una redazione(come quella di spazio per esempio) ti tiravano le orecchie e ti sbattevano a scrivere recensioni dei peggiori musou.
Pero' devo dire che al netto di tutti i suoi limiti come comunicatore faccio fatica a preferirgli l'articolista di turno di IGN o del sito generalista medio, quanto meno perche' so che e' genuino e che lavora con passione, non per giustificare il banner di turno.
Un altro aspetto che ha creato la necessita' degli streamer casual e' la condivisione sociale che ormai manca totalmente: quando noi over 30 eravamo bambini condividere la console in locale e giocare un titolo in SP in due o in tre, con gli altri a fare da spettatori o consigliare era normale e anche una bella esperienza. Oggi siamo pieni di schermi personali e ognuno si isola nel proprio mondo, quindi gli streamer fungono da surrogato.
 
Questo fattore a mio avviso deriva anche dal fatto che la critica si sia sputtanata completamente.
Prendendo il Sabaku di turno ci renderemo conto del fatto che passi ogni fotogramma ad esprimere elucubrazioni inutili sulle scelte grafiche degli sviluppatori, il design, etc. Ricordo una sua recensione di cyberpunk di circa 2 ore che mi sono forzato di vedere come esperimento sociale, senza capire sinceramente dove volesse andare a parare. Alla fine della stessa avevo le idee ancora piu' confuse perche' non ha il dono della sintesi senza il quale dentro una redazione(come quella di spazio per esempio) ti tiravano le orecchie e ti sbattevano a scrivere recensioni dei peggiori musou.
Pero' devo dire che al netto di tutti i suoi limiti come comunicatore faccio fatica a preferirgli l'articolista di turno di IGN o del sito generalista medio, quanto meno perche' so che e' genuino e che lavora con passione, non per giustificare il banner di turno.
Un altro aspetto che ha creato la necessita' degli streamer casual e' la condivisione sociale che ormai manca totalmente: quando noi over 30 eravamo bambini condividere la console in locale e giocare un titolo in SP in due o in tre, con gli altri a fare da spettatori o consigliare era normale e anche una bella esperienza. Oggi siamo pieni di schermi personali e ognuno si isola nel proprio mondo, quindi gli streamer fungono da surrogato.
Io dico sempre di aver giocato la saga di MGS fino al 4 due volte: fino al 2008, che ero più giovane, ho 'guardato' mio fratello giocare a tutti e quattro i giochi mainline, poi tra il 2009 e il 2011 me li sono giocati tutti effettivamente, anche se la storia bene o male la conoscevo già quindi è stata come una seconda run :asd:

Quando cito la cosa in giro la gente mi guarda sempre strano, ma per me era normalissimo e tutt'oggi non ci vedo niente di male. Non è troppo diverso da guardare uno streamer, come dici tu, al limite più personale dato che sei lì fisicamente.
Anzi: questa cosa diventava quasi essenziale per le avventure grafiche negli anni 90 o primi 2000, dove l'unico aiuto era l'amico che ti veniva a trovare a casa o un parente, non di certo le soluzioni su internet che per'altro non mi era concesso usare ancora :asd:
 
Alcuni Hot Takes:

#1 Da piccolo i platform mi piacevano molto, adesso trovo che siano un genere insopportabile.

#2 Guardare i video su youtube di un gioco, seguire ore e ore di gameplay di uno streamer o riempirsi la bocca di pareri di vari sedicenti "influencer" videoludici: nessuna di queste cose autorizza ad esprimere un parere legittimo e/o credibile su un gioco che non si è giocato personalmente. NON è la stessa cosa, NON ci si fa un'idea, NON sono impressioni affidabili.
Trovo inoltre che la dipendenza da questi personaggi stia assassinando il pensiero critico, e che ci siano persone che comprano qualcosa/si forzano di apprezzarlo/disprezzarlo solo se la rispettiva posizione riceve il benestare del loro influencer preferito.

#3 Mi piaccono i giochi Nintendo ma penso che Mario sembri un maniaco sessuale (ed è particolarmente creepy quando è vestito da animaletto di peluche), Donkey Kong smuove ogni singola fibra del mio sistema nervoso e trovo che Kirby sia semplicemente ridicolo e odioso.

#4 Trovo Rockstar sopravvalutatissima e GTA non esercita la benché minima attrattiva su di me, in quanto gioco che associo abitualmente ai 13enni in cerca di emancipazione. Non sono mai riuscito a completarne uno, tranne forse Vice City Stories.
Sparda vecchio cuore!
 
Sarò "vecchio" ma odio tutte le modernità che stanno propinando ora. Sensori di movimenti, VR e cazzi e mazzi. Datemi un pad ergonomico che non mi faccia venire i crampi alle mani e la tv e sono felice.
 
Sarò "vecchio" ma odio tutte le modernità che stanno propinando ora. Sensori di movimenti, VR e cazzi e mazzi. Datemi un pad ergonomico che non mi faccia venire i crampi alle mani e la tv e sono felice.

Il VR sara' una bomba ma a mio avviso piu' per esperienze specifiche che non per prodotti in SP della longevita' di 40-50 ore.
Se riuscissero a creare una periferica che da la sensazione dei colpi nelle simulazioni di box, la pagherei anche 4000 euro.
 
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