Musica House/Elettronica/Dance

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Si ma non puoi mettermi sullo stesso piano Beyoncé e gli One Direction però eh. Beyoncé è un'artista completa, con una voce incredibile, e forse la miglior performer live del pop attualmente.

È caso particolare, perchè passa da canzoni molto belle tipo Freedom, Don't Hurt Yourself, 1+1, Halo ad altre ciofechine.

Non la elevo a nulla, ma avercene come lei nel pop attualmente. Con tutta la mediocrità che c'è attualmente potevi prendere un altro esempio. :l4gann:
No, questo no :rickds:

Beyoncé è solo un'altra macchina da soldi mediocre in tutto. Non mi intendo di voci, ma non mi sembra nulla di speciale e in ogni caso canta solo pop da classifica che sarebbe meglio dimenticare :asd:

 
No, questo no :rickds:
Beyoncé è solo un'altra macchina da soldi mediocre in tutto. Non mi intendo di voci, ma non mi sembra nulla di speciale e in ogni caso canta solo pop da classifica che sarebbe meglio dimenticare :asd:
Le canzoni che ho citato le conosci?

Quindi per te One Direction e Beyoncé sono la stessa cosa?

 
Non ti azzardare eh! :sard:
Hanno fatto alcune buone canzoni, ma sono come i Beatles, se dici che sono il vertice di chissà cosa non sono d'accordo.

[MENTION=12926]Rage Against[/MENTION]

Ho ascoltato Beyoncé quasi per intero tempo fa. Per me ha un target di pubblico differente dai fantastici One D, però la pasta di cui sono fatti è quella :asd:

 
Ma forse più che lanciarsi in improbabili paragoni e giudizi sarebbe meglio dire che il genere pop non fa per te e non hai mezzi per giudicarlo come si deve :sisi: non è per sminuire le tue opinioni, però ad esempio io di rap italiano non me ne intendo e non mi metto ad esprimere giudizi su chi è meglio di chi, quale rapper ha il flow migliore e chiude le rime in modo più convincente, né vado a dire che Ensi e Fedez son fatti della stessa pasta e mirano più o meno allo stesso pubblico perché poi è logico che mi devo aspettare che arrivi chi ne sa più di me e mi pigli a ceffoni :asd:

 
Hanno fatto alcune buone canzoni, ma sono come i Beatles, se dici che sono il vertice di chissà cosa non sono d'accordo.
@Rage Against

Ho ascoltato Beyoncé quasi per intero tempo fa. Per me ha un target di pubblico differente dai fantastici One D, però la pasta di cui sono fatti è quella :asd:
Non sono fra i migliori gruppi rock?Ma per curiosità, chi sono per te i vertici?:rickds:

Alzo le mani, per me gli One Direction sono la feccia della musica, senza nessun talento, costruiti dalle case discografiche.

Beyoncé è cresciuta e si è evoluta dai tempi delle Destiny's Child e dai primi album. Non mi fa impazzire, ma come ho detto molte canzoni sono belle tipo quelle che ho citato. E per me col talento e la voce incredibile ed unica che ha è pure sprecata con molte canzoni che fa.

 
Ma forse più che lanciarsi in improbabili paragoni e giudizi sarebbe meglio dire che il genere pop non fa per te e non hai mezzi per giudicarlo come si deve :sisi: non è per sminuire le tue opinioni, però ad esempio io di rap italiano non me ne intendo e non mi metto ad esprimere giudizi su chi è meglio di chi, quale rapper ha il flow migliore e chiude le rime in modo più convincente, né vado a dire che Ensi e Fedez son fatti della stessa pasta e mirano più o meno allo stesso pubblico perché poi è logico che mi devo aspettare che arrivi chi ne sa più di me e mi pigli a ceffoni :asd:
Guarda che ho detto che One D e Beyoncé hanno target di pubblico differenti. Per me sono entrambe delle macchine commerciali per fare soldi e per farlo con canzonette pop. Questo perché anche i Pink Floyd mi sembra abbiano munto abbastanza il proprio pubblico, ma alcuni loro album sono di un valore assoluto.

Neanche io conosco la musica rap, ma è davvero difficile non conoscere certa musica pop visto come ci bombardano in radio e in tv sulla maggior parte dei canali :rickds:

[MENTION=12926]Rage Against[/MENTION]

Ecco, può essere che Beyoncé abbia una bella voce messa purtroppo al servizio dello sohowbiz.

Sui vertici della musica rock non saprei risponderti ora. Ho molto da ascoltare :asd:

 
Io penso che le radio non siano indicative. Potrei fare decine di esempi di artisti di cui vengono passate sempre gli stessi singoli, e che spessissimo non sono neanche lontanamente le migliori. Anzi, a volte addirittura in radio e tv vengono passate le più scarse.

È ovvio che in radio viene passato il singolo istantaneo ma questa è la loro logica, perchè lo vogliono loro o perchè l'ascoltatore medio della radio vuole l'immediatezza.

Anche solo per prender l'esempio di Beyoncé: si potrà sentire centinaia di volte Crazy In Love o Single Ladies, ma si sentiranno pochissimo Don't Hurt Yourself, Freedom o 1+1.

 
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Io penso che le radio non siano indicative. Potrei fare decine di esempi di artisti di cui vengono passate sempre gli stessi singoli, e che spessissimo non sono neanche lontanamente le migliori. Anzi, a volte addirittura in radio e tv vengono passate le più scarse.È ovvio che in radio viene passato il singolo istantaneo ma questa è la loro logica, perchè lo vogliono loro o perchè l'ascoltatore medio della radio vuole l'immediatezza.

Anche solo per prender l'esempio di Beyoncé: si potrà sentire centinaia di volte Crazy In Love o Single Ladies, ma si sentiranno pochissimo Don't Hurt Yourself, Freedom o 1+1.
Le radio come la tv (ovviamente non tutte) passano quelo che può essere di maggiore presa sul pubblico più vasto possibile. Sono d'accordo con te sul fatto che passino le più scarse anche di gruppi magari molto bravi. Pensiamo ai Pink Floyd e a come passino sempre le stesse identiche quattro canzoni non troppo lunghe. Purtroppo l'industria discografica funziona così e ci infuenza direttamente.

Quanta fetta di pubblico non ascolta un brano e perché magari dura più dei canonici due/tre minuti? È quell' atteggiamento consumistico ad alta velocità e poca riflessione che conosciamo tutti.

 
Le radio come la tv (ovviamente non tutte) passano quelo che può essere di maggiore presa sul pubblico più vasto possibile. Sono d'accordo con te sul fatto che passino le più scarse anche di gruppi magari molto bravi. Pensiamo ai Pink Floyd e a come passino sempre le stesse identiche quattro canzoni non troppo lunghe. Purtroppo l'industria discografica funziona così e ci infuenza direttamente.
Quanta fetta di pubblico non ascolta un brano e perché magari dura più dei canonici due/tre minuti? È quell' atteggiamento consumistico ad alta velocità e poca riflessione che conosciamo tutti.
Infatti, ma soluzione è semplice: io non ascolto mai radio :asd:
Un singolo tipo Another Brick In The Wall assume un significato diverso ascoltato nel contesto dell'album piuttosto che come singolo alla radio.

 
A me è rimasta impressa una frase di Saruffi che recita all'incirca: non sono io che mi preoccupo troppo dei Beatles; quello di cui mi preoccupo è avere il tempo di ascoltare i nuovi cd sul mio comodino, tra cui potrebbe nascondersi un nuovo capolavoro della musica.
È una questione di approcci.
Ecco, è esattamente questo il punto: quest'ansia di valutazione è proprio ciò che voglio evitare. Mi sembra di diventare un consumatore di musica, più che un ascoltatore. Ascoltare un album pensando al backlog che si accumula mi distrarrebbe e renderebbe il tutto una rincorsa senza fine, per cui ho scoperto di preferire un ascolto molto più diluito e concentrato su quello che sto ascoltando in quel periodo. (Anche perché in questo modo finisco per legare i dischi al periodo in cui li ho ascoltati, col risultato che riprendendoli a mesi o anni di distanza li riscopro arricchiti di tanti sapori e ricordi che avevo rimosso.) Tanto per quanti album riuscissi ad ascoltare ne rimarrebbero comunque esclusi un'infinità, per cui quella del "completismo" è una chimera dietro alla quale preferisco non spendere troppe energie. Lo dico perché mi conosco e in certi periodi mi lascio tentare (non che sia un male, anzi nelle giuste dosi fa solo bene e servizi come Spotify o Deezer stanno lì apposta), col risultato che do un sacco di bei voti ad altrettanti begli album, ma con la sensazione di non esserci entrato "dentro" quanto avrebbero meritato. Per cui li infilo in un immaginario backlog dei riascolti ed eccomi daccapo. :rickds:

Comunque nonostante le divagazioni mi pare che ci siamo chiariti, non era scontato. :asd: Fa sempre bene confrontarsi. :sisi:

 
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Le radio come la tv (ovviamente non tutte) passano quelo che può essere di maggiore presa sul pubblico più vasto possibile. Sono d'accordo con te sul fatto che passino le più scarse anche di gruppi magari molto bravi. Pensiamo ai Pink Floyd e a come passino sempre le stesse identiche quattro canzoni non troppo lunghe. Purtroppo l'industria discografica funziona così e ci infuenza direttamente.
Quanta fetta di pubblico non ascolta un brano e perché magari dura più dei canonici due/tre minuti? È quell' atteggiamento consumistico ad alta velocità e poca riflessione che conosciamo tutti.
è chiaro che le radio non possano passare "Echoes" dei Pink Floyd, ma questo mi sembra ovvio, e non dipende solo dalla soglia di attenzione degli spettatori, ma anche dalla programmazione radiofonica, perché le radio non sono solo musica, sono anche e soprattutto informazione e "talk-show", ci sono tempi da rispettare.

Comunque quello che non capisci, e che stiamo cercando di dirti, è che i 3-4 minuti saranno pure un limite studiato a tavolino per commercializzare una canzone, ma non determina la qualità di essa né la sua originalità. Anzi spesso i limiti imposti esaltano gli artisti, mentre la troppa libertà li fa degenerare in follie musicali senza senso. Tu rifiuti le canzoni di 3-4 minuti per ragioni politico-filosofiche "anti-commerciali", parti già con il pregiudizio, ti fai influenzare dallo stesso approccio sbagliato del tal Scaruffi.

 
è chiaro che le radio non possano passare "Echoes" dei Pink Floyd, ma questo mi sembra ovvio, e non dipende solo dalla soglia di attenzione degli spettatori, ma anche dalla programmazione radiofonica, perché le radio non sono solo musica, sono anche e soprattutto informazione e "talk-show", ci sono tempi da rispettare.Comunque quello che non capisci, e che stiamo cercando di dirti, è che i 3-4 minuti saranno pure un limite studiato a tavolino per commercializzare una canzone, ma non determina la qualità di essa né la sua originalità. Anzi spesso i limiti imposti esaltano gli artisti, mentre la troppa libertà li fa degenerare in follie musicali senza senso. Tu rifiuti le canzoni di 3-4 minuti per ragioni politico-filosofiche "anti-commerciali", parti già con il pregiudizio, ti fai influenzare dallo stesso approccio sbagliato del tal Scaruffi.
Il tuo discorso sulla programmazione mi vede d'accordo. D'altronde sono questi i fatti. Sono poche le radio che possono dedicarsi così tanto alla musica e a certa musica.

Devi però ammettere che il limite massimo di minuti è realmente un imposizione per chi vuole avere successo oggi. Esistono bei brani che sono anche corti e su questo ci siamo. Quella della durata è una costrizione che artisti validissimi hanno saputo "sfruttare", è vero, ma devi riconoscere che è pur sempre una costrizione ed è di non poco conto se si riflette su come castri fortemente la costruzione di un brano. Nella storia della musica classica non ricordo neanche se esistono raccolte di brani così striminziti, per fare un esempio. A vincere è il consumismo in gran parte dei casi, grazie a questa forma.

[MENTION=12926]Rage Against[/MENTION]

Another Brick in the Wall se non si conosce l'inglese e l'album sembra una canzone da disco :asd:

[MENTION=49627]Quattro[/MENTION]

Sì. Fa venire ansia farsi prendere dalla voglia di ascoltare tutto. Ci vedo anche però molta voglia di scoprire se non ci si fa prendere dalla fretta.

Abbiamo trovato dei punti in comune :asd:

 
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Ho letto qualche messaggio e mi è partito già il mal di testa.
Stiamo discutendo se la musica pop è giusto spazzatura smerciata su larga scala nel 90 % dei casi e perché :rickds:

P.S.

Cosa/Chi rappresenta la tua immagine?

 
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Stiamo discutendo se la musica pop è giusto spazzatura smerciata su larga scala nel 90 % dei casi e perché :rickds:

P.S.

Cosa/Chi rappresenta la tua immagine?
Vampire Hunter D disegnato da Amano.

 
No vabbè :rickds:

"Scaruffi è conosciuto in Italia soprattutto per la sua attività di critico e storico della musica. Questa sua attività ha scatenato polemiche a causa delle critiche nei confronti di artisti generalmente benvoluti dalla critica e dal pubblico (l'esempio più noto è la sua idiosincrasia nei confronti dei Beatles in una scheda così famigerata da essere diventata un internet meme."

"Nella sua Storia del rock, pubblicata in sei volumi per Arcana Editrice, l'autore, che ama essere anticonformista, è molto polemico nei confronti di alcuni artisti di successo e che godono dei favori della maggior parte della critica italiana e internazionale, tra cui Beatles, Elvis Presley, Beach Boys, David Bowie, Queen e U2, che considera sopravvalutati rispetto ad altri che, seppur meno conosciuti, ritiene invece precursori di rilevanza fondamentale, come Captain Beefheart, Robert Wyatt, Red Crayola, Faust, Pere Ubu e Foetus."

 
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No vabbè :rickds:
"Scaruffi è conosciuto in Italia soprattutto per la sua attività di critico e storico della musica. Questa sua attività ha scatenato polemiche a causa delle critiche nei confronti di artisti generalmente benvoluti dalla critica e dal pubblico (l'esempio più noto è la sua idiosincrasia nei confronti dei Beatles in una scheda così famigerata da essere diventata un internet meme."

"Nella sua Storia del rock, pubblicata in sei volumi per Arcana Editrice, l'autore, che ama essere anticonformista, è molto polemico nei confronti di alcuni artisti di successo e che godono dei favori della maggior parte della critica italiana e internazionale, tra cui Beatles, Elvis Presley, Beach Boys, David Bowie, Queen e U2, che considera sopravvalutati rispetto ad altri che, seppur meno conosciuti, ritiene invece precursori di rilevanza fondamentale, come Captain Beefheart, Robert Wyatt, Red Crayola, Faust, Pere Ubu e Foetus."
Uhm, okay. Mi ero già fatto un'impressione a leggere la roba riportata qui dentro, leggere sta cosa non fa altro che confermare la mia opinione :rickds:

 
Vabbé ma stai prendendo troppo alla lettera le parole di scaruffi come se il suo giudizio fosse assoluto ed esente dai casi particolari. Esempio pratico: uno degli album che valuta di più, Double Nickels on the Dime dei Minutement, è formato da 40 canzone di durata brevissima (max 2 minuti). E per inciso è pure un album straordinario. In ogni caso questo discorso del "critica gli artisti che non mi piacciono ergo è un idiota" lascia il tempo che trova, grazie a lui ho scoperto tantissime perle, basta non prendere le sue parole per oro colato. A me piacciono un sacco Beatles, Pink Floyd, Radiohead, Aphex Twin ed un sacco di artisti verso cui lui ha idiosincrasie e verso cui il suo giudizio mi sembra tutt'altro che analitico, oggettivo e non di parte. Prima ti ho postato revolution 9 non per nulla, stando a quello che dice Scaruffi:

per finire con una lunga jam piu` o meno d'avanguardia (Revolution N. 9, di Lennon e Yoko Ono, due anni dopo che c'erano arrivati tutti, e tre anni dopo gli undici minuti di Goin' Home dei Rolling Stones)
Cioè addice come unico traguardo raggiunto da quella canzone la durata paragonandolo con pezzi che non centrano un cazz come Goin' Home, dovrebbe far capire che i Beatles probabilmente li ha ascoltati una volta quando aveva 18 anni ed era in estro punk, li ha odiati e non li ha ascoltati più da allora probabilmente :rickds:

 
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