Riflessione I videogiochi sono una forma d'arte?

  • Autore discussione Autore discussione Fusenr
  • Data d'inizio Data d'inizio
Pubblicità
Con il fumetto come la mettiamo ? Visto che è uno dei media che invecchia spesso da far schifo al limite dell'illeggibile con gli standard odierni ?
Mai letto fumetti in vita mia, però ricordo che nei libri di scuola ogni tanto c'era qualche approfondimento "la storia del fumetto" e i fumetti arcaici mi sembravano tutto tranne che illeggibili :hmm:
 
Mai letto fumetti in vita mia, però ricordo che nei libri di scuola ogni tanto c'era qualche approfondimento "la storia del fumetto" e i fumetti arcaici mi sembravano tutto tranne che illeggibili :hmm:
Se per questo non lo sono neanche i videogiochi, visto che li giochi anche tu spesso quelli vecchi, e capolavori come Tetris non sono mai invecchiati, ma appunto nel fumetto si invecchia e molto velocemente, anche solo rapportato agli standard odierni, e di certo non è difficile trovare gente che non tornerebbe mai a rileggere certe cose, ma la stessa roba deli anni '90 che fu un periodo abbastanza caratteristico come stile nel media, che oggi sono invecchiate in quanto non più appartenenti allo stile odierno, al netto di gente che lo ama, ma anche gente che non vuole più vedere in vita sua quella roba. Nel media si parlava spesso dell'invecchiamento del fumetto o di certe serie in particolare, anche quelle ritenute capolavoriche tra appassionati, a volte viene usato anche come insulto a certa roba ritenuta vecchia nonostante esca oggi.
 
Ultima modifica:
l’arte non accetta la parola “alcuni”, quindi no.
Post interessante ma io non ho mai concepito l'Arte come un qualcosa che nasce con l'obiettivo di convincere a tutti i costi il mondo intero. Non è l'arte a non accettare la parola "alcuni", semmai chi vuole catalogare/classificare ogni singolo elemento.
Senza considerare che potrei utilizzare le tue stesse parole per dire: Ok, tantissimi film (specie quelli "moderni") sono penosi :morris2: per cui cosa facciamo, declassiamo il cinema sottovalutando i film validi perchè non possiamo catalogarli in blocco con la stessa etichetta?

Oltretutto non è sportivo tirare in ballo la questione invecchiamento, dal momento in cui è fisiologico che i videogiochi partano svantaggiati da quel punto di vista: semplicemente non è un canone sul quale punterei.
 
Gran bella domanda, va detto!
Penso, forse ingenuamente, che l'intera questione non possa prescindere da un altrettanto annoso e insondabile dilemma: cos'è l'arte?
Ad accontentarsi della definizione che si suole accettare comunemente e che ho visto riportata in questo topic - "l'uso dell'immaginazione per esprimere idee e sentimenti attraverso un mezzo comunicativo."- penso che potremmo generalmente concordare sull'effettiva appartenenza del media. Tuttavia, questa è una definizione piuttosto vaga, aleatoria, come del resto tende a essere l'arte per sua stessa controversa natura e a questo punto, facendo un po' i pignoli (perché no?) si potrebbe tentare un approccio differente. Forse il problema dell'identificazione del medium videoludico quale opera d'arte sta nell'implicita pretesa che quest'ultima risponda ad un qualche titolo nobilitante, escludendo, nel tentativo di elevare l'oggetto a tale superlativo, una più precisa considerazione di quello che il videogioco è e rappresenta.

Un'idea interessante la propone Paola Antonelli - designer ed architetta italiana considerata nel novero delle 100 persone più influenti nel mondo dell'arte -, spiegando come il videogioco possa a tutti gli effetti essere considerato un'opera di design interattivo. Consiglio caldamente la sua Ted Talk dove illustra le motivazioni dell'acquisizione di alcuni videogiochi iconici come Pac-Man al MoMA.




Di fatto il videogioco è configurazione di elementi distinti in chiave ludica e soprattutto interattiva. Lo si può confondere spesso per altro e questo dimostra la sua estrema poliedricità: quando c'è poco gameplay siamo soliti dire con sufficienza "è un film interattivo", ad esempio. Questo, che paradossalmente vuole essere un modo per sminuire il media, indica la sua vicinanza, quando non addirittura la pertinenza, a certe forme d'arte consolidate in quanto tali. E da qui il quesito: se un videogioco a cui manca il "gioco" ci sembra un film, un film che presenta interattività può essere definito un simil-videogioco? Certo, mi si obietterà che per girare un film servono strumenti e risorse ben diverse da quelle che invece implica la realizzazione di un software, ma sappiamo tutti che - vuoi anche e soprattutto per il suo intrinseco legame con il progresso tecnologico - il videogioco si è evoluto a tal punto da implementare anche parte dei processi produttivi che stanno alla base di altre forme d'espressione artistica; le contiene, in un certo senso e in una certa misura. Personalmente, comunque, risponderei alla domanda di cui sopra con un'osservazione, nella fattispecie un esemplare etimologicamente borderline di opera d'arte, ovvero i librigame. Essi infatti costituiscono l'esempio di un artefatto rispondente al canone di opera d'arte (in quanto letteratura) che integra elementi di natura diversa, più propri di altri media, specialmente digitali. La questione appare comunque fumosa e di difficile interpretazione poiché sondare la profondità dei legami tessuti dal media verso le altre forme d'arte da cui inevitabilmente deve attingere è complicato e, soprattutto, non c'è un metodo.

Insomma, volevo giusto lasciarvi qualche esempio per riflettere un po'. In linea di massima sento di propendere sul "sì, i videogiochi sono una forma d'arte". Non nella maniera assoluta forse, non in quella canonica, forse perché rappresentano una nuovo modo di concepire l'arte stessa come sintomo del cambiamento sociale e culturale che ineluttabilmente commuta anche le opere dei maestri, o forse solo una delle tante strade che ha deciso di prendere l'arte per salvarsi e rimanere nel tempo, quel lento oblio che divora ogni forma d'espressione, ogni idea, ogni estro, che abbia partorito un David o un Metal Gear Solid.
 
Ultima modifica:
Post interessante ma io non ho mai concepito l'Arte come un qualcosa che nasce con l'obiettivo di convincere a tutti i costi il mondo intero. Non è l'arte a non accettare la parola "alcuni", semmai chi vuole catalogare/classificare ogni singolo elemento.
Senza considerare che potrei utilizzare le tue stesse parole per dire: Ok, tantissimi film (specie quelli "moderni") sono penosi :morris2: per cui cosa facciamo, declassiamo il cinema sottovalutando i film validi perchè non possiamo catalogarli in blocco con la stessa etichetta?

Oltretutto non è sportivo tirare in ballo la questione invecchiamento, dal momento in cui è fisiologico che i videogiochi partano svantaggiati da quel punto di vista: semplicemente non è un canone sul quale punterei.
Il fatto è che sta cosa è stata discussa nel topic ma è scontata per me, il cinema è arte ma non tutti i film sono arte, i fumetti sono arte ma non tutti i fumetti sono arte, la musica è arte ma non tutta la musica è arte, i libri sono arte ma non.... Mi sembra la base sinceramente, cioè il media ad essere arte, non tutti quelli che ne fanno parte, nel caso del cinema la minima parte, o non enorme, rispetto alla pura percentuale complessiva della roba che esce probabilmente. :asd:
Post automatically merged:

Di certo il topic non è riuscito a dare una risposta alla domanda Cos'è l'arte, visto che ognuno ha detto la sua anche abbastanza diversa dall'altra, quando in teoria dovrebbe essere oggettiva come cosa, ma a quanto pare non sembra proprio esserlo visto che ognuno sembra avere la sua visione, e non mi stupirei fosse cosi anche tra critici nonché quelli che consideriamo artisti.
 
Ultima modifica:
Il fatto è che sta cosa è stata discussa nel topic ma è scontata per me, il cinema è arte ma non tutti i film sono arte, i fumetti sono arte ma non tutti i fumetti sono arte, la musica è arte ma non tutta la musica è arte, i libri sono arte ma non.... Mi sembra la base sinceramente, cioè il media ad essere arte, non tutti quelli che ne fanno parte, nel caso del cinema la minima parte, o non enorme, rispetto alla pura percentuale complessiva della roba che esce probabilmente. :asd:
Post automatically merged:


Di certo il topic non è riuscito a dare una risposta alla domanda Cos'è l'arte, visto che ognuno ha detto la sua anche abbastanza diversa dall'altra, quando in teoria dovrebbe essere oggettiva come cosa, ma a quanto pare non sembra proprio esserlo visto che ognuno sembra avere la sua visione, e non mi stupirei fosse cosi anche tra critici nonché quelli che consideriamo artisti.

E ma infatti il punto è proprio quello! l'arte è quella degli artigiani se ci pensi, ma è anche tutto l'opposto nella concezione estetica del Bello, poiché è fine a se stessa e non utilitaristica. Sono seriamente convinto anche io che per molti critici sia una cosa diversa come del resto lo è per noi.
 
Ma che alcuni giochi vecchi siano meglio di quelli attuali è una cosa sulla quale concordo moltissimo, visto che la stragrande maggioranza dei miei preferiti sono pre-2000
Ma è indubbio come una grossissima maggioranza di questi sia ingiocabile o proprio al limite, con problemi di design dovuti a tecnologie non ancora sviluppate o idee non maturate
Penso ai titoli degli anni 90, vicini alla diffusione di massa del mouse: ci sono fps dove per muovere la visuale dovevi usare la tastiera del mouse :lol: , senza parlare di strategici e gestionali, o dei primi rpg, che chiedevano a te di scrivere manualmente le parole per iniziare e proseguire un discorso

Il problema e' che hai una visione del media molto polarizzata, della serie o bianco o nero: invece perfino nella scultura, pittura e scrittura esistono prodotti di scarso valore artistico, di natura squisitamente commerciale e celebrativa. Sostanzialmente tutta l'architettura antica veniva costituita con mero scopo propagandistico, basti pensare alle piramidi, alle ville degli imperatori, a San Pietro e alle collezioni d'arte del cardinale Borghese. Non sono opere d'arte quelle? Il loro scopo era ancor piu' becero dei videogame, dato che erano pensate per compiacere un committente e non milioni di persone. Possiamo magari pensare che Michelangelo potesse concepire quello che gli pareva(e avra' mai goduto della liberta' di Hideo Kojima nell'ottenere finanziamenti da centinaia di milioni per produrre un simulatore distopico di SDA? Francamente ne dubito), ma questo non significa che gli altri scultori e pittori nella storia godessero della possibilita' di fare quello che gli passava per la testa senza essere perseguitati? Trascuri millenni di mecenatismo e di soprusi ai diritti umani.
Passiamo alle altre cose che hai scritto: il videogame sarebbe troppo legato allo sviluppo tecnologico, eppure mi sembra che nella pittura l'uso della prospettiva abbia causato un cambiato epocale nei metodi di raffigurazione, tanto che il resto dell'arte si e' tranquillamente evoluta a seguito di determinate scoperte. E' ovvio che comparando millenni di produzioni a pochi decenni possa sembrare che i videogames si trovino ancora ad uno stato arretrato, ma del resto faticherei a pensare che un inciso della Val Camonica possa suscitare nello spettatore inconsapevole la stessa attrattiva di un Rembrandt. Prendere Tetris o Pong a metro di paragone e' pertanto ingiusto, poiche' si trattava dei primi tentativi di esprimere un nuovo modo di rappresentare delle idee e nella definizione di Oxford e Cambridge rientrano pienamente.
Hai scritto che i videogiochi sono soggetti allo scorrere del tempo, mentre l'arte non lo sarebbe, eppure quante opere sono state dimenticate o semplicemente non attraggono piu' l'interesse dell'umanita' perche' semplicemente obsolete? Perche' credi che i Promessi Sposi fossero un romanzo estremamente avvincente per tutti gli italiani di un secolo addietro mentre oggi il testo e' odiato dalla stragrande maggioranza degli studenti? Semplicemente perche' non e' piu' rilevante al loro mondo e non lo capiscono, ergo ha subito lo scorrere del tempo. Significa che non sia un prodotto forte di una sua importanza e che non meriti di essere studiato? Ovviamente no, ma e' evidente che illudersi che possa esistere una qualsiasi opera immune all'usura della clessidra sia una pia illusione. Quelle che riescono a farlo meglio ovviamente scatenano emozioni forte negli affezionati e possono essere considerate arte.
Per finire, hai scritto poi che sui prodotti artistici non vi siano dicotomie o discussioni riguardo l'appartenenza di un'opera all'arte ma e' inesatto, i fumetti per esempio sono insiemi di raffigurazioni che sono composti da scrittura e non sono considerati arte da tutti. Se io mi mettessi a scarabocchiare su un foglietto non potresti considerarlo arte, non puoi prescindere dalla qualita' e dal singolo prodotto.
 
1. Se fai giocare ad una persona Divinity Original Sin 2, e il giorno dopo Wizardry, ti dirà "ma che è sta cagata?". Se prendi una persona e la metti davanti al "Quarto Stato" e il giorno dopo nella cappella sistina, dirà in entrambi i casi "che opera d'arte"
2. Tutti i film, tutte le canzoni, tutti i quadri, tutte le cose belle e brutte, per me, sono arte. Semmai non tutti sono artisti
3. Quello che intendevo io, è che fin dall'inizio della storia dell'umanità (quindi i Sumeri), l'uomo poteva creare meraviglie. Con i videogiochi negli anni 80 dovevi mettermi le mani tra i capelli e scrivere il 90% delle informazioni in manuali e manualetti
4. Non credo tu abbia capito il mio discorso: i videogiochi nascono come prodotti industriali, non vengono distribuiti come tali. Sono costruiti su delle cose chiamate "MOTORI", più industriale così (E tra l'altro si ricollega alla mia similitudine con le automobili)
1 Non è vero, ad esempio io apprezzo molto più la pittura classica di quella moderna. A momenti storici diversi corrispondono correnti artistiche diverse, non devono piacere tutte e non è detto che le più recenti siano più apprezzate di quelle più datate.
2 Non potrei essere più in disaccordo. Il motivo per cui non avevo postato è proprio che trovo inutile generalizzare se i videogiochi possono essere arte, va valutato caso per caso come per qualisai altro media espressivo.
3 Non capisco, credevo parlassi di limiti tecnologici.
4 La genesi dei videogiochi non è un semplice "il programmatore scrive il codice". Ci sono persone che scrivono le sceneggiature, persone che disegnano i personaggi, i loro vestiti, le macchine, gli ambienti... C'è un processo artistico uguale a quello dei film o dei libri (in cui queste cose non le vediamo, ma l'autore le descrive comunque).
 
1. Se fai giocare ad una persona Divinity Original Sin 2, e il giorno dopo Wizardry, ti dirà "ma che è sta cagata?". Se prendi una persona e la metti davanti al "Quarto Stato" e il giorno dopo nella cappella sistina, dirà in entrambi i casi "che opera d'arte"
2. Tutti i film, tutte le canzoni, tutti i quadri, tutte le cose belle e brutte, per me, sono arte. Semmai non tutti sono artisti

Sì ok, metti davanti a qualcuno "Operazione Vacanze" e poi dopo fagli vedere "Frankenstein Junior", sono curioso di sapere quanto detesterà la vita dopo aver guardato il primo film. :rickds:

Troverai sicuramente più arte in un "piccolo" Sam & Max Hit the Road, piuttosto che in sto filmaccio ignobile.

ma nel caso dei videogiochi è semplicemente la realtà: sono prodotti industriali, che richiedono una catena di montaggio, degli organi di produzione e distribuzione e così via.
Ma anche per il mercato dei film è così (ma non solo, in realtà). Anche semplicemente quando vanno in produzione per l'home video, succede tutto quello che hai appena detto.

l’arte non accetta la parola “alcuni”, quindi no.
Comunque, tolte queste piccole cose, non sono tanto d'accordo sul tuo post. Soprattutto per questa parte della frase. :nono:
 
Con il fumetto come la mettiamo ? Visto che è uno dei media che invecchia spesso da far schifo con le robe di decenni prima al limite dell'illeggibile con gli standard odierni ?
Non mi sembra proprio dato che proprio panini ristampa le storie degli anni 80 e 90 della marvel o della dc dato che sanno che quelle sono le storie che i fan adorano.
O come i manga dove dragon ball ancora oggi è considerato il dio degli shonen e slam dunk il dio degli spokon.
Diciamo che il fumetto a differenza del videogioco è ugualmente apprezzabile oggi dai neofliti rispetto a giocarti mario bross dove vedi che anche se sei di foronte ad un capolavotro dell'epoca ma ad oggi ti sembra che stai giocando una cosa da flash a differenza di leggerti whatchman che apprezzi anche oggi per i temi tratatti :sisi:
Poi naturalmente anche il fumetto si evolve e le robe degli anni 50 sono illeggibili con gli standard odierni ma se parliamo di fumetti dell'85 ad oggi sono godibilissimi oggi e anzi i vari whatchman, ritorno del cavaliere oscuro, l'ultima caccia di kraven, dragon ball, slam dunk e tanti altri sono considerati i migliori esponenti del genere a distanza di anni :sisi:
 
1. Invecchiano

L'arte non invecchia. MAI. La Venere di Willendorf ha più di ventimila anni ma è ancora un capolavoro, ed ha un significato che noi possiamo tranquillamente cogliere, esprime un messaggio (la fertilità della donna) universale, e ripeto, ha ventimila anni. Nelle scuole si studiano l'Iliade e l'Odissea (che ricordo essere anche composizioni musicali) e come film perfino alcuni cortometraggi ed esperimenti di inizio secolo scorso appaiono estremamente attuali e godibili. I videogiochi no. Passi Tetris
Pensi che la venere di willendorf fosse l'unica opera d'arte dell'epoca? Pensi che l'iliade sia l'unico poema scritto allora?

Il tempo è galantuomo e giudice implacabile, e l'uomo nella storia ha lottato per mantenere e curare cose a cui teneva, da edifici a oggetti. L'arte non E' qualcosa, è l'uomo che lotterà per quello che crederà importante e se tra 200 anni sapremo ancora cos'è Tetris è perché sarà stato scelto tra tante opere come rappresentativo dell'epoca e del medium
 
Mai letto fumetti in vita mia, però ricordo che nei libri di scuola ogni tanto c'era qualche approfondimento "la storia del fumetto" e i fumetti arcaici mi sembravano tutto tranne che illeggibili :hmm:
Infatti quello coi fumetti è un paragone infelice, visto che ad esempio tutta la silver age è sicuramente più leggibile e gradevole di moltissime cose attuali delle Major :asd:
 
Un algoritmo può essere considerato arte:yeahmini:
Smettiamola con questa stronzata arte si o arte no perché alla fine ogni cosa nel suo determinato campo può essere considerata arte, solo che fa più comodo non ammetterlo con il perché sì.
 
Non mi sembra proprio dato che proprio panini ristampa le storie degli anni 80 e 90 della marvel o della dc dato che sanno che quelle sono le storie che i fan adorano.
O come i manga dove dragon ball ancora oggi è considerato il dio degli shonen e slam dunk il dio degli spokon.
Diciamo che il fumetto a differenza del videogioco è ugualmente apprezzabile oggi dai neofliti rispetto a giocarti mario bross dove vedi che anche se sei di foronte ad un capolavotro dell'epoca ma ad oggi ti sembra che stai giocando una cosa da flash a differenza di leggerti whatchman che apprezzi anche oggi per i temi tratatti :sisi:
Poi naturalmente anche il fumetto si evolve e le robe degli anni 50 sono illeggibili con gli standard odierni ma se parliamo di fumetti dell'85 ad oggi sono godibilissimi oggi e anzi i vari whatchman, ritorno del cavaliere oscuro, l'ultima caccia di kraven, dragon ball, slam dunk e tanti altri sono considerati i migliori esponenti del genere a distanza di anni :sisi:
Non tutti i fumetti deli anni '70 o '80 sono uguali, ne tutti la Caccia di Kraven, se andiamo anche indietro ancora peggio, non sono illeggibili ma sono di fatto vecchi come linguaggio e invecchiata, soprattutto il fumetto mainstream e anche la miglior run di quel periodo, per linguaggio composizione e tutto, ed è chiaro che qualcuno sia disposto a leggerli e apprezzarli visto che se sono delle ottime letture tali rimangono, ma non tutti sono disposti a farlo visto che se metti uno abituato al linguaggio e fumetto di adesso di certo non è sicuro che ti apprezzerà quello degli anni '60. Se leggi Tex oggi e leggi Tex degli anni '50 una differenza netta la senti, e non è certo che tu possa apprezzare, nonostante il Tex di Giunluigi Bonelli si di fatto un capolavoro, e se metti un neofita potrebbe tirartelo in faccia. Che il media invecchi è innegabile, tra gli appassionati sono all'ordine del giorno come argomento, non è questione di illeggibile, in quanto manco Zork è ingiocabile, questo punto fondamentale che contesto, ma di solo invecchiamento del media in se rispetto a standard odierni, insomma si parla di puro invecchiamento, non c'entra l'illeggibilità o ingiocabilità per me, in quanto di fatto nessuno lo è visto che qualcuno pronto ad apprezzare e di fruire cose di decenni fa sta sempre, soprattutto se qualitative, se non parliamo delle robe peggiori ovvio, ma che certe cose invecchiano è inevitabile, come invecchia la musica, come invecchiano i film, altrimenti non si parlerebbe del classico E' invecchiato bene o E' invecchiato male quando si parla di una determinata opera.
 
Ultima modifica:
Non tutti i fumetti deli anni '70 o '80 sono uguali, ne tutti la Caccia di Kraven, se andiamo anche indietro ancora peggio, non sono illeggibili ma sono di fatto vecchi come linguaggio e invecchiata, soprattutto il fumetto mainstream e anche la miglior run di quel periodo, per linguaggio composizione e tutto, ed è chiaro che qualcuno sia disposto a leggerli e apprezzarli visto che se sono delle ottime letture tali rimangono, ma non tutti sono disposti a farlo visto che se metti uno abituato al linguaggio e fumetto di adesso di certo non è sicuro che ti apprezzerà quello degli anni '60. Che il media invecchi è innegabile, tra gli appassionati sono all'ordine del giorno come argomento, non è questione di illeggibile, in quanto manco Zork è ingiocabile, questo punto fondamentale, ma di solo invecchiamento del media in se rispetto a standard odierni, insomma si parla di invecchiamento, non c'entra l'illeggibilità o ingiocabilità per me, in quanto di fatto nessuno lo è visto che qualcuno pronto ad apprezzare e di fruire cose di decenni fa sta sempre, soprattutto se qualitative, se non parliamo delle robe peggiori ovvio, ma che invecchia c'è niente da fare, come invecchia la musica, come invecchiano i film, altrimenti non si parlerebbe del classico E' invecchiato bene o E' invecchiato male quando si parla di una determinata opera.
Si ma essendo il videogioco un medium molto più giovane negli anni 80 eravamo in una situazione pionieristica dove i giochi erano molto sperimentali e sono invecchiati peggio di tanti altri medium nati prima, se prendiamo in rapporto i fumetti chi penso sia invecchiato peggio super Mario boss o whatch men come tematiche e tutto il resto(ho preso 2 capolavori dei rispettivi medium usciti benomale nello stesso periodo), il fumetto ti sembra migliore cosicché quando ti vedi rock 4 semplicemente perché il medium è nato molto prima e hanno raggiunto la maturità molto prima dei videogiochi che per me hanno ottenuto la piena maturità in era ps2 dove per me si può fare un discorso simile a quello dei fumetti e dei film degli anni 80.
Naturalmente i fumetti degli anni 30 sino agli anni 70 sono difficilmente digeribili oggi ma quelli moderni dagli anni 85 ad oggi sono molto più apprezzabili di un Zelda 1 o metorid 1 non rimastwrizzati per il semplice fatto che i videogame come medium arrivò dopo e ha raggiunto la sua maturità molti anni dopo rispetto al fumetto, ai film e alla musica, fermo restando che sicuramente è più facile che un lettore millenials sia più preso da naruto rispetto a ken il guerriero :sisi:
Post automatically merged:

Infatti quello coi fumetti è un paragone infelice, visto che ad esempio tutta la silver age è sicuramente più leggibile e gradevole di moltissime cose attuali delle Major :asd:
Ma anchebcome manga gli anni d'oro sono gli anni 80 e 90 e 2000, non è che non leggo i vari attacco dei giganti e compagnia ma di certo i vari ken, dragon ball ,slam dunk e compagnia sono nettamente superiori per quanto mi riguarda
 
Si ma essendo il videogioco un medium molto più giovane negli anni 80 eravamo in una situazione pionieristica dove i giochi erano molto sperimentali e sono invecchiati peggio di tanti altri medium nati prima, se prendiamo in rapporto i fumetti chi penso sia invecchiato peggio super Mario boss o whatch men come tematiche e tutto il resto(ho preso 2 capolavori dei rispettivi medium usciti benomale nello stesso periodo), il fumetto ti sembra migliore cosicché quando ti vedi rock semplicemente perché il medium è nato molto prima e hanno raggiunto la maturità molto prima dei videogiochi che per me hanno ottenuto la piena maturità in era ps2 dove per me si può fare un discorso simile a quello dei fumetti e dei film degli anni 80.
Naturalmente i fumetti degli anni 30 sino agli anni 70 sono difficilmente digeribili oggi ma quelli moderni dagli anni 85 ad oggi sono molto più apprezzabili di un Zelda 1 o metorid 1 non rimastwrizzati per il semplice fatto che i videogame come medium erano dopo e ha raggiunto la sua maturità molti anni dopo rispetto al fumetto, ai film e alla musica, fermo restando che sicuramente è più facile che un lettore millenials sia più preso da naruto rispetto a ken il guerriero :sisi:
Se dobbiamo fare il rapporto con Watchmen e Mario devi prendere roba più vecchia come fumetto, visto che come dici tu è un media più giovane, quindi devi prendere roba molto vecchia e non Watchmen. :asd: In quel periodo comunque puoi prendere Mario Bros 3, che è invecchiato benissimo, ancora adesso giocato e ritenuto capolavoro e apprezzato, di fatto invecchiato, ma bene, come di fatto è invecchiato le miglior storie dei Fantastici Quattro di Lee, in quanto un linguaggio appartenente a quel periodo e di fatto vecchio ad oggi, anche se del tutto leggibile e apprezzabile, come lo è di fatto Mario Bros, se meno o più non importa, non è quello il punto per me, e non mi sembra manco per te, semplicemente invecchiati entrambi. Al netto che oggi un Tetris forse è la roba più digeribile che esista anche per un pupo nato 8 anni fa.
Comunque non vedo molto distanza tra le nostre opinioni, come dici tu è anche solo questione di differenza nella creazione del media e maturità e tutto, quindi insomma non sono neanche troppo in disaccordo, tutt'altro.
 
1. Se fai giocare ad una persona Divinity Original Sin 2, e il giorno dopo Wizardry, ti dirà "ma che è sta cagata?". Se prendi una persona e la metti davanti al "Quarto Stato" e il giorno dopo nella cappella sistina, dirà in entrambi i casi "che opera d'arte"
2. Tutti i film, tutte le canzoni, tutti i quadri, tutte le cose belle e brutte, per me, sono arte. Semmai non tutti sono artisti
3. Quello che intendevo io, è che fin dall'inizio della storia dell'umanità (quindi i Sumeri), l'uomo poteva creare meraviglie. Con i videogiochi negli anni 80 dovevi mettermi le mani tra i capelli e scrivere il 90% delle informazioni in manuali e manualetti
4. Non credo tu abbia capito il mio discorso: i videogiochi nascono come prodotti industriali, non vengono distribuiti come tali. Sono costruiti su delle cose chiamate "MOTORI", più industriale così (E tra l'altro si ricollega alla mia similitudine con le automobili)

Non te la prendere a male, il tuo punto di vista è rispettabilissimo, ma è semplicemente inesatto e ti basta aprire un manuale di storia dell'estetica per capirlo. Poi potrai comunque continuare a pensare che il videogioco non è arte (effettivamente è un dibattito ancora in corso se lo sia o meno), ma dovresti pensarlo per motivazioni diverse da quelle che hai scritto. Non te lo dico per fare il presuntuoso, ma sono cose che ho studiato, quindi se ti interessa ecco perché le tue motivazioni sono inesatte.

1) Stai mischiando attribuzione di valore artistico e gusto. L'opera d'arte prende la sua definizione dal momento sociale/storico/politico in cui nasce. Un'opera d'arte antica nasce come tale secondo i criteri dell'epoca, idem una contemporanea. Pensa a quanto è divisiva proprio l'arte contemporanea con roba come la merda in barattolo, lo squarcio sulla tela o il caso recentissimo della banana appesa col nastro adesivo. Vengono considerate opere d'arte perché figlie di un tempo dove l'arte ha assunto un significato diverso. Dire "Ma che è sta cagata" di un videogioco vecchio è per questo totalmente irrilevante: il fatto che un qualcosa definito opera d'arte piaccia o non piaccia a una o più persone è totalmente irrilevante se la società la riconosce come tale. Vale anche per il caso opposto: se i nostri gusti cambiassero e non apprezzassimo più una certa opera, ciò non significa che quella smette di essere un'opera d'arte. Se guardi l'arte romanica ad esempio, è lontanissima dai canoni estetici non solo attuali, ma subito successivi, eppure la studiamo ancora.

2)Sì e no. Arte e artigianato hanno convissuto e spesso si sono intrecciati. Sai che i greci nemmeno avevano una parola per definire l'attività artistica? Usavano la parola "Technè" da cui è nata poi la nostra parola tecnica. Ciò significa un oggetto fatto "Ad arte" era un oggetto ben fatto secondo regole che faceva bene quello per cui era stato creato. Lo so che sembra strano se si pensa che dai Greci vengono i primi grandi esempi di arte per come siamo abituati a intenderla, eppure era così. Questo per dire che sì, puoi considerare ogni film o ogni canzone arte, ma in realtà dipende dalla definizione che dai all'arte. Oggi potresti definire un oggetto ben costruito arte? Non penso. Quindi nulla vieta all'interno di una stessa arte di trovare discrimini per separare Arancia Meccanica da Natale in india. In alcuni momenti, l'arte non era proprio collegata al problema della bellezza o della bruttezza.

3)Mi ricollego a quanto detto sopra. Lo scopo dell'arte non è creare meraviglie, non necessariamente. Quando vennero definite le "Belle arti" nel corso del 1700, poco dopo entrò nel novero delle belle arti il giardinaggio. Allo stesso tempo venne ripensata la divisione delle arti per com'era nel medioevo. Ci sono stati periodi dove addirittura la poesia non era considerata un'arte. Se il videogioco ha un suo linguaggio, non è detto che la presenza di manuali e manualetti per spiegarla, sia una caratteristica decisiva.

4)Qua si apre un mondo. L'opera d'arte oggi è inevitabilmente legata alla sua riproducibiiltà, al far parte di un sistema capitalista. Senza scomodare più di tanto il buon Adorno, ti basti sapere comunque che l'arte è sempre stata un prodotto e ti ha fatto l'esempio Erik del mecenatismo. L'utilizzo di un MOTORE per un videogioco non è nulla di diverso dal fatto che un film ha bisogno di una cinepresa, un dipinto di una tela e così via. Il fatto che dietro ai videogiochi girino un sacco di soldi e siano opere producibili in serie, non cambia assolutamente nulla, così come il fatto che esistesse il teatro con l'unicità della performance non ha impedito al cinema di affermarsi come arte.

Più in generale, qualsiasi discorso sulla pretesa artisticità del videogioco deve prima passare da un lungo discorso preliminare sul "Che cos'è l'arte" che, è meglio saperlo già in partenza, non metterà d'accordo tutti. Quindi fondamentalmente abbiamo comunque tutti torto o ragione, se non accettiamo a priori che può esistere una definizione di arte che può anche non trovarci d'accordo.

C'è inoltre un altro vizio di fondo da chiarire: cosa rende un videogioco eventualmente un'opera d'arte? O in altri termini, quali sono le caratteristiche del videogioco? Se pensiamo che il videogioco diventa arte solo nel momento in cui diventa film o veicola una storia potente, stiamo facendo in parte un errore, appiattendolo ad altre forme d'arte come il cinema o la letteratura. In questo senso è calzantissimo uno degli interventi precedenti al mio che citavano il video che accosta il videogioco al design. Se il videogioco deve essere considerato arte deve essere tale non solo per elementi che lo fanno assomigliare al cinema, ma anche per caratteristiche sue, intrinseche. Allora ecco che sarebbe da mettere un bel focus sull'interattività e su quelle caratteristiche che piuttosto che essere ibridate da altri media, sono tipiche solo del videogame (vedi ad esempio il game/level design).

È un discorso comunque molto complesso, che mi affascina molto e che purtroppo è molto influenzato dal fatto che il videogioco sia un media giovane che ancora non ha trovato un suo posto stabile nel mondo, a mio avviso perché in generale la cultura occidentale, specie in epoca capitalista, fa fatica a vedere con dignità le attività ludiche. La multi-medialità del videogioco inoltre è croce e delizia, perché appunto per molti un videogioco sarà un film interattivo o un gioco con velleità cinematografiche. Un po' come Balto che non è né cane e né lupo, sa cosa non è ma non sa cosa è.
 
C'è inoltre un altro vizio di fondo da chiarire: cosa rende un videogioco eventualmente un'opera d'arte? O in altri termini, quali sono le caratteristiche del videogioco? Se pensiamo che il videogioco diventa arte solo nel momento in cui diventa film o veicola una storia potente, stiamo facendo in parte un errore, appiattendolo ad altre forme d'arte come il cinema o la letteratura. In questo senso è calzantissimo uno degli interventi precedenti al mio che citavano il video che accosta il videogioco al design. Se il videogioco deve essere considerato arte deve essere tale non solo per elementi che lo fanno assomigliare al cinema, ma anche per caratteristiche sue, intrinseche. Allora ecco che sarebbe da mettere un bel focus sull'interattività e su quelle caratteristiche che piuttosto che essere ibridate da altri media, sono tipiche solo del videogame (vedi ad esempio il game/level design).
Su questo sono assolutamente d'accordo
Grazie per il commento molto strutturato e argomentato
Proverò a rispondere agli altri il prima possibile :sisi:
 
Gran bella domanda, va detto!
Penso, forse ingenuamente, che l'intera questione non possa prescindere da un altrettanto annoso e insondabile dilemma: cos'è l'arte?
Ad accontentarsi della definizione che si suole accettare comunemente e che ho visto riportata in questo topic - "l'uso dell'immaginazione per esprimere idee e sentimenti attraverso un mezzo comunicativo."- penso che potremmo generalmente concordare sull'effettiva appartenenza del media. Tuttavia, questa è una definizione piuttosto vaga, aleatoria, come del resto tende a essere l'arte per sua stessa controversa natura e a questo punto, facendo un po' i pignoli (perché no?) si potrebbe tentare un approccio differente. Forse il problema dell'identificazione del medium videoludico quale opera d'arte sta nell'implicita pretesa che quest'ultima risponda ad un qualche titolo nobilitante, escludendo, nel tentativo di elevare l'oggetto a tale superlativo, una più precisa considerazione di quello che il videogioco è e rappresenta.

Un'idea interessante la propone Paola Antonelli - designer ed architetta italiana considerata nel novero delle 100 persone più influenti nel mondo dell'arte -, spiegando come il videogioco possa a tutti gli effetti essere considerato un'opera di design interattivo. Consiglio caldamente la sua Ted Talk dove illustra le motivazioni dell'acquisizione di alcuni videogiochi iconici come Pac-Man al MoMA.




Di fatto il videogioco è configurazione di elementi distinti in chiave ludica e soprattutto interattiva. Lo si può confondere spesso per altro e questo dimostra la sua estrema poliedricità: quando c'è poco gameplay siamo soliti dire con sufficienza "è un film interattivo", ad esempio. Questo, che paradossalmente vuole essere un modo per sminuire il media, indica la sua vicinanza, quando non addirittura la pertinenza, a certe forme d'arte consolidate in quanto tali. E da qui il quesito: se un videogioco a cui manca il "gioco" ci sembra un film, un film che presenta interattività può essere definito un simil-videogioco? Certo, mi si obietterà che per girare un film servono strumenti e risorse ben diverse da quelle che invece implica la realizzazione di un software, ma sappiamo tutti che - vuoi anche e soprattutto per il suo intrinseco legame con il progresso tecnologico - il videogioco si è evoluto a tal punto da implementare anche parte dei processi produttivi che stanno alla base di altre forme d'espressione artistica; le contiene, in un certo senso e in una certa misura. Personalmente, comunque, risponderei alla domanda di cui sopra con un'osservazione, nella fattispecie un esemplare etimologicamente borderline di opera d'arte, ovvero i librigame. Essi infatti costituiscono l'esempio di un artefatto rispondente al canone di opera d'arte (in quanto letteratura) che integra elementi di natura diversa, più propri di altri media, specialmente digitali. La questione appare comunque fumosa e di difficile interpretazione poiché sondare la profondità dei legami tessuti dal media verso le altre forme d'arte da cui inevitabilmente deve attingere è complicato e, soprattutto, non c'è un metodo.

Insomma, volevo giusto lasciarvi qualche esempio per riflettere un po'. In linea di massima sento di propendere sul "sì, i videogiochi sono una forma d'arte". Non nella maniera assoluta forse, non in quella canonica, forse perché rappresentano una nuovo modo di concepire l'arte stessa come sintomo del cambiamento sociale e culturale che ineluttabilmente commuta anche le opere dei maestri, o forse solo una delle tante strade che ha deciso di prendere l'arte per salvarsi e rimanere nel tempo, quel lento oblio che divora ogni forma d'espressione, ogni idea, ogni estro, che abbia partorito un David o un Metal Gear Solid.

Non te la prendere a male, il tuo punto di vista è rispettabilissimo, ma è semplicemente inesatto e ti basta aprire un manuale di storia dell'estetica per capirlo. Poi potrai comunque continuare a pensare che il videogioco non è arte (effettivamente è un dibattito ancora in corso se lo sia o meno), ma dovresti pensarlo per motivazioni diverse da quelle che hai scritto. Non te lo dico per fare il presuntuoso, ma sono cose che ho studiato, quindi se ti interessa ecco perché le tue motivazioni sono inesatte.

1) Stai mischiando attribuzione di valore artistico e gusto. L'opera d'arte prende la sua definizione dal momento sociale/storico/politico in cui nasce. Un'opera d'arte antica nasce come tale secondo i criteri dell'epoca, idem una contemporanea. Pensa a quanto è divisiva proprio l'arte contemporanea con roba come la merda in barattolo, lo squarcio sulla tela o il caso recentissimo della banana appesa col nastro adesivo. Vengono considerate opere d'arte perché figlie di un tempo dove l'arte ha assunto un significato diverso. Dire "Ma che è sta cagata" di un videogioco vecchio è per questo totalmente irrilevante: il fatto che un qualcosa definito opera d'arte piaccia o non piaccia a una o più persone è totalmente irrilevante se la società la riconosce come tale. Vale anche per il caso opposto: se i nostri gusti cambiassero e non apprezzassimo più una certa opera, ciò non significa che quella smette di essere un'opera d'arte. Se guardi l'arte romanica ad esempio, è lontanissima dai canoni estetici non solo attuali, ma subito successivi, eppure la studiamo ancora.

2)Sì e no. Arte e artigianato hanno convissuto e spesso si sono intrecciati. Sai che i greci nemmeno avevano una parola per definire l'attività artistica? Usavano la parola "Technè" da cui è nata poi la nostra parola tecnica. Ciò significa un oggetto fatto "Ad arte" era un oggetto ben fatto secondo regole che faceva bene quello per cui era stato creato. Lo so che sembra strano se si pensa che dai Greci vengono i primi grandi esempi di arte per come siamo abituati a intenderla, eppure era così. Questo per dire che sì, puoi considerare ogni film o ogni canzone arte, ma in realtà dipende dalla definizione che dai all'arte. Oggi potresti definire un oggetto ben costruito arte? Non penso. Quindi nulla vieta all'interno di una stessa arte di trovare discrimini per separare Arancia Meccanica da Natale in india. In alcuni momenti, l'arte non era proprio collegata al problema della bellezza o della bruttezza.

3)Mi ricollego a quanto detto sopra. Lo scopo dell'arte non è creare meraviglie, non necessariamente. Quando vennero definite le "Belle arti" nel corso del 1700, poco dopo entrò nel novero delle belle arti il giardinaggio. Allo stesso tempo venne ripensata la divisione delle arti per com'era nel medioevo. Ci sono stati periodi dove addirittura la poesia non era considerata un'arte. Se il videogioco ha un suo linguaggio, non è detto che la presenza di manuali e manualetti per spiegarla, sia una caratteristica decisiva.

4)Qua si apre un mondo. L'opera d'arte oggi è inevitabilmente legata alla sua riproducibiiltà, al far parte di un sistema capitalista. Senza scomodare più di tanto il buon Adorno, ti basti sapere comunque che l'arte è sempre stata un prodotto e ti ha fatto l'esempio Erik del mecenatismo. L'utilizzo di un MOTORE per un videogioco non è nulla di diverso dal fatto che un film ha bisogno di una cinepresa, un dipinto di una tela e così via. Il fatto che dietro ai videogiochi girino un sacco di soldi e siano opere producibili in serie, non cambia assolutamente nulla, così come il fatto che esistesse il teatro con l'unicità della performance non ha impedito al cinema di affermarsi come arte.

Più in generale, qualsiasi discorso sulla pretesa artisticità del videogioco deve prima passare da un lungo discorso preliminare sul "Che cos'è l'arte" che, è meglio saperlo già in partenza, non metterà d'accordo tutti. Quindi fondamentalmente abbiamo comunque tutti torto o ragione, se non accettiamo a priori che può esistere una definizione di arte che può anche non trovarci d'accordo.

C'è inoltre un altro vizio di fondo da chiarire: cosa rende un videogioco eventualmente un'opera d'arte? O in altri termini, quali sono le caratteristiche del videogioco? Se pensiamo che il videogioco diventa arte solo nel momento in cui diventa film o veicola una storia potente, stiamo facendo in parte un errore, appiattendolo ad altre forme d'arte come il cinema o la letteratura. In questo senso è calzantissimo uno degli interventi precedenti al mio che citavano il video che accosta il videogioco al design. Se il videogioco deve essere considerato arte deve essere tale non solo per elementi che lo fanno assomigliare al cinema, ma anche per caratteristiche sue, intrinseche. Allora ecco che sarebbe da mettere un bel focus sull'interattività e su quelle caratteristiche che piuttosto che essere ibridate da altri media, sono tipiche solo del videogame (vedi ad esempio il game/level design).

È un discorso comunque molto complesso, che mi affascina molto e che purtroppo è molto influenzato dal fatto che il videogioco sia un media giovane che ancora non ha trovato un suo posto stabile nel mondo, a mio avviso perché in generale la cultura occidentale, specie in epoca capitalista, fa fatica a vedere con dignità le attività ludiche. La multi-medialità del videogioco inoltre è croce e delizia, perché appunto per molti un videogioco sarà un film interattivo o un gioco con velleità cinematografiche. Un po' come Balto che non è né cane e né lupo, sa cosa non è ma non sa cosa è.
Vi ringrazio per questi due post: utili, pertinenti e pieni di informazioni fondate e precise. Come dicevo prima, se non ci si mette d'accordo in questo senso sarà inutile discutere della fase successiva.
 
Non te la prendere a male, il tuo punto di vista è rispettabilissimo, ma è semplicemente inesatto e ti basta aprire un manuale di storia dell'estetica per capirlo. Poi potrai comunque continuare a pensare che il videogioco non è arte (effettivamente è un dibattito ancora in corso se lo sia o meno), ma dovresti pensarlo per motivazioni diverse da quelle che hai scritto. Non te lo dico per fare il presuntuoso, ma sono cose che ho studiato, quindi se ti interessa ecco perché le tue motivazioni sono inesatte.

1) Stai mischiando attribuzione di valore artistico e gusto. L'opera d'arte prende la sua definizione dal momento sociale/storico/politico in cui nasce. Un'opera d'arte antica nasce come tale secondo i criteri dell'epoca, idem una contemporanea. Pensa a quanto è divisiva proprio l'arte contemporanea con roba come la merda in barattolo, lo squarcio sulla tela o il caso recentissimo della banana appesa col nastro adesivo. Vengono considerate opere d'arte perché figlie di un tempo dove l'arte ha assunto un significato diverso. Dire "Ma che è sta cagata" di un videogioco vecchio è per questo totalmente irrilevante: il fatto che un qualcosa definito opera d'arte piaccia o non piaccia a una o più persone è totalmente irrilevante se la società la riconosce come tale. Vale anche per il caso opposto: se i nostri gusti cambiassero e non apprezzassimo più una certa opera, ciò non significa che quella smette di essere un'opera d'arte. Se guardi l'arte romanica ad esempio, è lontanissima dai canoni estetici non solo attuali, ma subito successivi, eppure la studiamo ancora.

2)Sì e no. Arte e artigianato hanno convissuto e spesso si sono intrecciati. Sai che i greci nemmeno avevano una parola per definire l'attività artistica? Usavano la parola "Technè" da cui è nata poi la nostra parola tecnica. Ciò significa un oggetto fatto "Ad arte" era un oggetto ben fatto secondo regole che faceva bene quello per cui era stato creato. Lo so che sembra strano se si pensa che dai Greci vengono i primi grandi esempi di arte per come siamo abituati a intenderla, eppure era così. Questo per dire che sì, puoi considerare ogni film o ogni canzone arte, ma in realtà dipende dalla definizione che dai all'arte. Oggi potresti definire un oggetto ben costruito arte? Non penso. Quindi nulla vieta all'interno di una stessa arte di trovare discrimini per separare Arancia Meccanica da Natale in india. In alcuni momenti, l'arte non era proprio collegata al problema della bellezza o della bruttezza.

3)Mi ricollego a quanto detto sopra. Lo scopo dell'arte non è creare meraviglie, non necessariamente. Quando vennero definite le "Belle arti" nel corso del 1700, poco dopo entrò nel novero delle belle arti il giardinaggio. Allo stesso tempo venne ripensata la divisione delle arti per com'era nel medioevo. Ci sono stati periodi dove addirittura la poesia non era considerata un'arte. Se il videogioco ha un suo linguaggio, non è detto che la presenza di manuali e manualetti per spiegarla, sia una caratteristica decisiva.

4)Qua si apre un mondo. L'opera d'arte oggi è inevitabilmente legata alla sua riproducibiiltà, al far parte di un sistema capitalista. Senza scomodare più di tanto il buon Adorno, ti basti sapere comunque che l'arte è sempre stata un prodotto e ti ha fatto l'esempio Erik del mecenatismo. L'utilizzo di un MOTORE per un videogioco non è nulla di diverso dal fatto che un film ha bisogno di una cinepresa, un dipinto di una tela e così via. Il fatto che dietro ai videogiochi girino un sacco di soldi e siano opere producibili in serie, non cambia assolutamente nulla, così come il fatto che esistesse il teatro con l'unicità della performance non ha impedito al cinema di affermarsi come arte.

Più in generale, qualsiasi discorso sulla pretesa artisticità del videogioco deve prima passare da un lungo discorso preliminare sul "Che cos'è l'arte" che, è meglio saperlo già in partenza, non metterà d'accordo tutti. Quindi fondamentalmente abbiamo comunque tutti torto o ragione, se non accettiamo a priori che può esistere una definizione di arte che può anche non trovarci d'accordo.

C'è inoltre un altro vizio di fondo da chiarire: cosa rende un videogioco eventualmente un'opera d'arte? O in altri termini, quali sono le caratteristiche del videogioco? Se pensiamo che il videogioco diventa arte solo nel momento in cui diventa film o veicola una storia potente, stiamo facendo in parte un errore, appiattendolo ad altre forme d'arte come il cinema o la letteratura. In questo senso è calzantissimo uno degli interventi precedenti al mio che citavano il video che accosta il videogioco al design. Se il videogioco deve essere considerato arte deve essere tale non solo per elementi che lo fanno assomigliare al cinema, ma anche per caratteristiche sue, intrinseche. Allora ecco che sarebbe da mettere un bel focus sull'interattività e su quelle caratteristiche che piuttosto che essere ibridate da altri media, sono tipiche solo del videogame (vedi ad esempio il game/level design).

È un discorso comunque molto complesso, che mi affascina molto e che purtroppo è molto influenzato dal fatto che il videogioco sia un media giovane che ancora non ha trovato un suo posto stabile nel mondo, a mio avviso perché in generale la cultura occidentale, specie in epoca capitalista, fa fatica a vedere con dignità le attività ludiche. La multi-medialità del videogioco inoltre è croce e delizia, perché appunto per molti un videogioco sarà un film interattivo o un gioco con velleità cinematografiche. Un po' come Balto che non è né cane e né lupo, sa cosa non è ma non sa cosa è.
A proposito della banana di Cattelan... quando uno pseudoartista imbecille l'ha mangiata il museo di Miami ha sostituito la banana e pace. L'opera d'arte è l'idea che c'è dietro, non la banana incollata, che può essere sostituita senza scalfire l'opera. Questo a proposito dei videogiochi che non potrebbero essere arte in quanto codici immateriali.
 
Pubblicità
Pubblicità
Indietro
Top