1. Se fai giocare ad una persona Divinity Original Sin 2, e il giorno dopo Wizardry, ti dirà "ma che è sta cagata?". Se prendi una persona e la metti davanti al "Quarto Stato" e il giorno dopo nella cappella sistina, dirà in entrambi i casi "che opera d'arte"
2. Tutti i film, tutte le canzoni, tutti i quadri, tutte le cose belle e brutte, per me, sono arte. Semmai non tutti sono artisti
3. Quello che intendevo io, è che fin dall'inizio della storia dell'umanità (quindi i Sumeri), l'uomo poteva creare meraviglie. Con i videogiochi negli anni 80 dovevi mettermi le mani tra i capelli e scrivere il 90% delle informazioni in manuali e manualetti
4. Non credo tu abbia capito il mio discorso: i videogiochi nascono come prodotti industriali, non vengono distribuiti come tali. Sono costruiti su delle cose chiamate "MOTORI", più industriale così (E tra l'altro si ricollega alla mia similitudine con le automobili)
Non te la prendere a male, il tuo punto di vista è rispettabilissimo, ma è semplicemente inesatto e ti basta aprire un manuale di storia dell'estetica per capirlo. Poi potrai comunque continuare a pensare che il videogioco non è arte (effettivamente è un dibattito ancora in corso se lo sia o meno), ma dovresti pensarlo per motivazioni diverse da quelle che hai scritto. Non te lo dico per fare il presuntuoso, ma sono cose che ho studiato, quindi se ti interessa ecco perché le tue motivazioni sono inesatte.
1) Stai mischiando attribuzione di valore artistico e gusto. L'opera d'arte prende la sua definizione dal momento sociale/storico/politico in cui nasce. Un'opera d'arte antica nasce come tale secondo i criteri dell'epoca, idem una contemporanea. Pensa a quanto è divisiva proprio l'arte contemporanea con roba come la merda in barattolo, lo squarcio sulla tela o il caso recentissimo della banana appesa col nastro adesivo. Vengono considerate opere d'arte perché figlie di un tempo dove l'arte ha assunto un significato diverso. Dire "Ma che è sta cagata" di un videogioco vecchio è per questo totalmente irrilevante: il fatto che un qualcosa definito opera d'arte piaccia o non piaccia a una o più persone è totalmente irrilevante se la società la riconosce come tale. Vale anche per il caso opposto: se i nostri gusti cambiassero e non apprezzassimo più una certa opera, ciò non significa che quella smette di essere un'opera d'arte. Se guardi l'arte romanica ad esempio, è lontanissima dai canoni estetici non solo attuali, ma subito successivi, eppure la studiamo ancora.
2)Sì e no. Arte e artigianato hanno convissuto e spesso si sono intrecciati. Sai che i greci nemmeno avevano una parola per definire l'attività artistica? Usavano la parola "Technè" da cui è nata poi la nostra parola tecnica. Ciò significa un oggetto fatto "Ad arte" era un oggetto ben fatto secondo regole che faceva bene quello per cui era stato creato. Lo so che sembra strano se si pensa che dai Greci vengono i primi grandi esempi di arte per come siamo abituati a intenderla, eppure era così. Questo per dire che sì, puoi considerare ogni film o ogni canzone arte, ma in realtà dipende dalla definizione che dai all'arte. Oggi potresti definire un oggetto ben costruito arte? Non penso. Quindi nulla vieta all'interno di una stessa arte di trovare discrimini per separare Arancia Meccanica da Natale in india. In alcuni momenti, l'arte non era proprio collegata al problema della bellezza o della bruttezza.
3)Mi ricollego a quanto detto sopra. Lo scopo dell'arte non è creare meraviglie, non necessariamente. Quando vennero definite le "Belle arti" nel corso del 1700, poco dopo entrò nel novero delle belle arti il giardinaggio. Allo stesso tempo venne ripensata la divisione delle arti per com'era nel medioevo. Ci sono stati periodi dove addirittura la poesia non era considerata un'arte. Se il videogioco ha un suo linguaggio, non è detto che la presenza di manuali e manualetti per spiegarla, sia una caratteristica decisiva.
4)Qua si apre un mondo. L'opera d'arte oggi è inevitabilmente legata alla sua riproducibiiltà, al far parte di un sistema capitalista. Senza scomodare più di tanto il buon Adorno, ti basti sapere comunque che l'arte è sempre stata un prodotto e ti ha fatto l'esempio Erik del mecenatismo. L'utilizzo di un MOTORE per un videogioco non è nulla di diverso dal fatto che un film ha bisogno di una cinepresa, un dipinto di una tela e così via. Il fatto che dietro ai videogiochi girino un sacco di soldi e siano opere producibili in serie, non cambia assolutamente nulla, così come il fatto che esistesse il teatro con l'unicità della performance non ha impedito al cinema di affermarsi come arte.
Più in generale, qualsiasi discorso sulla pretesa artisticità del videogioco deve prima passare da un lungo discorso preliminare sul "Che cos'è l'arte" che, è meglio saperlo già in partenza, non metterà d'accordo tutti. Quindi fondamentalmente abbiamo comunque tutti torto o ragione, se non accettiamo a priori che può esistere una definizione di arte che può anche non trovarci d'accordo.
C'è inoltre un altro vizio di fondo da chiarire: cosa rende un videogioco eventualmente un'opera d'arte? O in altri termini, quali sono le caratteristiche del videogioco? Se pensiamo che il videogioco diventa arte solo nel momento in cui diventa film o veicola una storia potente, stiamo facendo in parte un errore, appiattendolo ad altre forme d'arte come il cinema o la letteratura. In questo senso è calzantissimo uno degli interventi precedenti al mio che citavano il video che accosta il videogioco al design. Se il videogioco deve essere considerato arte deve essere tale non solo per elementi che lo fanno assomigliare al cinema, ma anche per caratteristiche sue, intrinseche. Allora ecco che sarebbe da mettere un bel focus sull'interattività e su quelle caratteristiche che piuttosto che essere ibridate da altri media, sono tipiche solo del videogame (vedi ad esempio il game/level design).
È un discorso comunque molto complesso, che mi affascina molto e che purtroppo è molto influenzato dal fatto che il videogioco sia un media giovane che ancora non ha trovato un suo posto stabile nel mondo, a mio avviso perché in generale la cultura occidentale, specie in epoca capitalista, fa fatica a vedere con dignità le attività ludiche. La multi-medialità del videogioco inoltre è croce e delizia, perché appunto per molti un videogioco sarà un film interattivo o un gioco con velleità cinematografiche. Un po' come Balto che non è né cane e né lupo, sa cosa non è ma non sa cosa è.