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Devo informarmi se nella sale della mia zona viene trasmesso , anche se ne dubito :tragic:Quindi domani esce.Mi sa che se ci riesco vado domenica a vederlo.
Un villaggio in riva al mare. Sosuke, un bimbo di cinque anni, vive in cima a una scogliera affacciata su Inland Sea. Una mattina, giocando sulla spiaggia rocciosa sotto casa, trova Ponyo, una pesciolina rossa con la testa incastrata in un barattolo di marmellata. Sosuke la salva e la mette in un secchio di plastica verde. Ponyo è affascinata da Sosuke e il bimbo prova lo stesso verso la pesciolina. Le dice: “Non preoccuparti, ti proteggerò e mi prenderò cura di te”. Ma il padre di Ponyo, Fujimoto – una volta umano e ora stregone che abita i fondali marini – la obbliga a tornare con lui nelle profondità dell’oceano. “Voglio essere umana!” esclama Ponyo e, determinata a diventare una bimba per tornare da Sosuke, tenta la fuga. Ma prima di farlo, versa nell’oceano l’Acqua della Vita, la preziosa riserva dell’elisir magico di Fujimoto. L’acqua del mare si alza. Le sorelle di Ponyo sono trasformate in enormi onde dalla forma di pesce che si arrampicano alte fino alla scogliera dove si trova la casa di Sosuke. Il caos sprigionato dall’oceano avvolge il villaggio di Sosuke che affonda sotto i flutti marini. Una bimba e un bimbo. Amore e responsabilità. Il mare e la vita stessa. In un’epoca di ansie e incertezze, PONYO SULLA SCOGLIERA è il coraggioso racconto della storia di una madre e suo figlio uscito dalla matita di Hayao Miyazaki.
Essi , c'hai ragione ..vadano a quel paese...mettono alle 2 di notte i cartoni animati, manco fossero porno...avrei voluto guardarlo ma non posso proprio...
TITOLO ORIGINALE: GINGA TETSUDO 999ANNO DI PRODUZIONE: 1978
NUMERO EPISODI: 113
GENERE: Avventura, fantascienza
DOPPIATORI:
Episodi 1-52
Masai (Tetsuro Hoshino): Massimiliano Manfredi
Maysha (Maetel): Cinzia De Carolis
Antalus: Dario De Grassi
Leme: Laura Boccanera
Runa: Stefania Romagnoli
Altemis: Serena Spaziani
Geronimo: Oliviero Dinelli
Controllore: Armando Bandini
Computer del Treno: Sergio Matteucci
Voce Narrante: Luciano Roffi
Episodi: 53-113
Masai (Tetsuro Hoshino): Graziella Polesinanti
Maysha (Maetel): Daniela Caroli
Controllore: Bruno Cattaneo
Releude: Daniela Caroli
Capitan Harlock: Alessio Cigliano
Dal 20 ottobre, nuovo appuntamento in prima visione assoluta per il consueto spazio settimanale del giovedì dedicato all’animazione giapponese. Scritta da Dai Satō (già noto al pubblico di Rai4 per Eureka SeveN) e diretta da Shukō Murase, Ergo Proxy (2006) è una serie in ventitré episodi che sintetizza al meglio temi ed estetica di uno dei filoni più popolari e complessi della produzione animata nipponica contemporanea: il post-cyberpunk.Al centro della vicenda c’è, in effetti, uno dei topoi più classici del genere, quello della conquista dell’autocoscienza da parte di creature bio-meccaniche, una razza di androidi chiamata autorave. Sfondo dell’azione è un’immaginaria città-cupola, una delle poche oasi abitabili in un mondo devastato da un disastro ambientale: la quiete apparente di questo distopico paradiso artificiale è improvvisamente turbata dalla fuga da un laboratorio segreto di una misteriosa creatura non-umana, un essere immortale dalla forza e dalle qualità semi-divine.
Realizzata combinando animazione tradizionale e digitale, la serie associa questi temi un’estetica retro-futuristica di marca steampunk, in cui la descrizione di una società dall’alto livello tecnologico si accompagna alle tonalità cupe del gotico vittoriano. Prodotta dagli studi Geneon Entertainment e Manglobe, Ergo Proxy è stata trasmessa in Giappone dalla pay-tv WOWOW.
Il tratto mi ispira molto .Come sarà sto River's Edge?Il mangaka è lo stesso di Shamo.
Anche a me... l'altro giorno lo stavo per prendere ma poi ho desistito per cercare prima qualche info in giro.Il tratto mi ispira molto .Penso che proverò il primo albo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
Il Regno Yamatai era un potentato esistente durante i primi secoli dell’era volgare in Giappone che divenne, per un certo periodo, il più prospero e potente tra tutti i regni feudali in cui era suddiviso l’arcipelago nipponico.Il termine “Yamatai” identifica il Giappone primitivo, (“Yamato“). Esso definisce pure il più potente regno del Giappone arcaico. Esso si sviluppò nel tardo periodo Jomon e decadde all’inizio del periodo Asuka. Spesso viene identificato con il feudo Yamato. Tale termine, usato come aggettivo, indica in senso lato tutto quanto si riferisce al Giappone antico, spesso con un senso di “originale giapponese” o “autoctono” in contrapposizione a quanto è stato successivamente importato dalla Cina (ad es., “cultura Yamato”, “lingua Yamato”, ecc.). “Yamato” era, in origine, il nome del clan che aveva acquistato l’egemonia sul Giappone nel IV secolo dando origine alla la dinastia imperiale giapponese, e dello stato da esso formato. Esso diede pure il nome alla piccola pianura posta tra le attuali città di Kyôto e Nara, centro del potere del clan medesimo, e ad un periodo della storia giapponese antica (per periodo Yamato o “Kofun” si intende il periodo che va dal 250 circa al 538). “Yamato” era un potentato che molti storici mettono in relazione all’impero Yamatai, sebbene non esistano prove certe di quest’identificazione storica.
Poche notizie abbiamo circa l’impero Yamatai, ma dalle fonti cinesi coeve, le uniche che ci tramandano notizie sui fatti storici dei paesi dell’Estremo Oriente, apprendiamo che nel tardo periodo Jomon (10.500 a.C. – 300 a.C.) era presente una confederazione di stati feudali chiamata con tale nome. Dalle fonti giapponesi, invece, non si fa menzione alcuna dell’impero Yamatai per il semplice motivo che la scrittura cinese ideografica venne introdotta nel paese solamente nel 406 e per i primi quattro secoli fu appannaggio unicamente di una ristretta élite di monaci che la utilizzava per redigere preghiere e poesie, e non per attestare fatti storici.
L’Impero Yamatai, in giapponese: Yamatai-koku - traducibile pressappoco coi termini di “frecce, montagne e una roccia gigante” – con ogni probabilità, iniziò a svilupparsi al momento delle prime invasioni del Giappone da parte di popolazioni nomadi protonipponiche, attorno al 620 a.C. e si diede un’organizzazione feudale verso il 550 a.C. Esso crebbe notevolmente durante il successivo periodo, l’era Yayoi (300 a.C. – 300 d.C.). Era composto da cinque contee confederate (“Uji”), ognuna governata da un alto ufficiale che forniva loro anche il nome. Ogni “governatore” rispondeva al sovrano (“Dato”), che era però privo di un reale potere. L’attuale imperatore (“Temno”) del Giappone, tra l’altro, attuale rappresentante della dinastia Imperiale del Giappone discende direttamente dall’antica dinastia Yamato. Due di queste contee si chiamavano “Ikima” (il cui significato dovrebbe essere “montagna dalle cinque vette”) e “Mimashiwo” (“tre montagne e quattro falde”). Altre due contee si chiamavano “Mimakakuki” e “Nakatai”. Tuttora ignoto rimane il nome della quinta, non ancora individuata, regione (forse “Amaso“). Queste cinque contee erano sparse in tre diverse zone della parte settentrionale dell’isola di Kyushu e non esisteva continuità territoriale tra alcune di esse. Il regno Yamatai rappresenta una delle prime sedi occupate sull’arcipelago dai progenitori dei Giapponesi. I Giapponesi discendono, con ogni probabilità, da nomadi della regione degli Urali e non furono i primi abitanti dell’arcipelago. Attorno al 200 a.C., popoli altaici a cavallo, provenienti dalle steppe asiatiche, si stabilirono dapprima in Corea e successivamente nell’isola del Kyushu, nella parte più meridionale del Giappone, introducendovi l’agricoltura, il cavallo e la lavorazione del metallo. La loro organizzazione era tipicamente quella dei clan, e l’intero arcipelago fu suddiviso in una numerosa serie di feudi. Quello dello Yamatai, fu, per l’appunto, un regno “tribale”, caratterizzato da una società di stampo matriarcale (sciamanesimo femminile, molto in voga durante il periodo Jomon), la cui figura di spicco fu costituita dalla Regina Himiko (175 – 248). Il regno Yamatai, tributario della Cina già attorno al 10 a.C., venne riconosciuto come potentato dalla Cina nel 238, ed aumentò in potenza nei secoli successivi, tanto da divenire il potentato egemone dell’isola verso il 360 d.C. Nel frattempo esso si rese indipendente dall’influenza coreana proprio durante il periodo Yamato o (Kofun, 300 – 552). Infatti, fino al 350 Giappone e Corea costituirono un’unica entità etnica, culturale, commerciale e, talvolta, anche politica (tuttora esistono forti affinità tra le lingue dei due paesi), con sovrani coreani che rappresentavano gli interessi delle genti giapponesi, spesso in contrasto con l’altra potenza regionale, rappresentata dalla Cina. Lo stesso Regno Yamatai, del resto, non è certo possa identificarsi con la regione di Yamato, sita nella parte settentrionale dell’isola di Kyushu. Un’ipotesi alternativa colloca il regno d’Himiko nelle attuali prefetture di Osaka, Kyōto e Nara. Al suo apogeo, nel 446 d.C., si sarebbe espanso in seguito verso Nord-Est, varcando il Mare Interno, fino a giungere alla pianura del Kantō (Tokyo).
Il declino di Yamatai fu probabilmente lungo nel tempo, ed iniziò a partire dal 552 per compiersi definitivamente durante il periodo Asuka (552 – 710). Non è certo, ma probabilmente la decadenza fu innescata dall’arrivo del Buddismo in giappone, appunto nel 552. Esso sostituì la religione animista fino a quel momento imperante nell’arcipelago, decurtando il re, od il governatore di una parte considerevole del suo potere, quello religioso appunto (i sovrani feudali erano appartenenti alla categoria dei re – sacerdoti, tipici dello sciamanesimo), fino a quando non si adottò lo scintoismo, in cui, all’originale animismo isolano si sovrapposero e si fusero il Buddismo ed il Taoismo (penetrato in Giappone verso il 260), che rese l’imperatore una divinità vivente (674).
Fonte: WIKIPEDIA ( http://it.wikipedia.org/wiki/Regno_Yamatai )
Concordo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gifComunque, questo YAMATO potrebbe interessarmi, anche se ho parecchi dubbi... primo su tutti perchè pubblicato dalla RONIN.
Vedremo.
A girl named Nagisa Akira, is said to be the reincarnation of the Virgin Mary aka Maria's Daughter. The Vatican, realizing this, has sent one of its elite agents, Takagi Chrome, code named “Crimzon” to protect her. Chrome is one of the elite assassins directly under the control of the Vatican, used to carry out terrorist acts and the assassination of world leaders. Kuromo's new mission is to protect Akira so that she does not fall under the hands of the Protestant English. Thus begins the journey to protect Maria’s Daughter, and to find out about Chrome’s mysterious demonic power.
In teoria dovrebbe essere annunciato a questo Lucca Comics o da Planet Manga o da Star Comics.Ma quando si degnano di portare in italia TORIKO?
Si ricorda infine che le spese di trasporto, vitto e alloggio saranno ad esclusivo carico dei partecipanti all’iniziativa.QUOTA 10.000: OBIETTIVO RAGGIUNTO!
E per ringraziare tutti coloro che ci seguono assiduamente, Man-ga darà ai suoi fan la possibilità di entrare là dove gli anime prendono anima, di assistere cioè ad un turno di doppiaggio presso una delle più note società di Milano del settore per un interessante tour nel mondo dei doppiatori.
Da questo momento e fino a domenica 6 Novembre sono aperte le “prenotazioni” all’evento (iniziativa). Partecipare è facile, basta scrivere un’e-mail con oggetto “QUOTA 10.000” all’indirizzo info@man-ga.com completa dei propri dati anagrafici (nome, cognome, data di nascita e indirizzo), di un recapito telefonico e delle proprie preferenze in fatto di anime e voce. Tra i nominativi che giungeranno in redazione, 3 verranno ammessi alla sessione di doppiaggio in tempi e modi che verranno comunicati.