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premesso che siamo nel mondo delle supposizioni, non credo neanche che
wayne gli avrebbe fatto una dedica su una foto, che avrebbe potuto comprometterlo, per poi smuovere mare e monti e falsificare cartelle cliniche per insabbiare tutto
anche se l'idea del figlio illeggittimo è molto più suggestiva. Inoltre per ora i "buoni" sono stati i "cattivi" e viceversa. Quindi non metterei la mano sul fuoco sui genitori di Batman
anche se l'idea del figlio illeggittimo è molto più suggestiva. Inoltre per ora i "buoni" sono stati i "cattivi" e viceversa. Quindi non metterei la mano sul fuoco sui genitori di Batman
Ma pensa anche solo a Joker: se hai visto Taxi Driver o Re per una notte di Scorsese non puoi dirmi che il film non ti abbia dato una sensazione di gia' visto, soprattuto in certi punti. Poi per carita', lungi da me cercare di screditarlo per questo, sia anzi lodato Phillips che si fa ispirare da un autore del genere offrendo del buon cinema dopo anni di cagate alla Suicide Squad.
Quello di Taxi Driver è piuttosto semplicistico e il più facile, per me è sopratutto Re per una notte (king of comedy) e un giorno di ordinaria follia, con Michael Douglas altro filmone.
Ma non è un film derivativo, neanche nella più lontana accezione negativa del termine, uno sbaglio farlo passare per tale
1 ora fa, Krauron ha scritto:
Non credo che l'avrebbero fatto vedere in maniera così chiara. Cioè se l'hanno fatto vedere un motivo ci sarà...
Per farti porre queste domande, su diversi fronti l'ambiguità è spiattellata in faccia, ma comunque la metti o comunque la vedi, la storia funziona.
E' un film molto furbo,concordo con chi lo dice. Ma magnificamente efficace
Visto ieri, gran film poco da dire, questo è sicuramente il Joker più umano tra tutti quelli visti al cinema, privo dell'istrionismo di quello di Jack Nicholson e dell'aura carismatica di quello di Heath Ledger, questo di Joaquin Phoenix è prima di tutto un perdente, un reietto, un uomo profondamente disturbato che attraverso una comicità distorta, stonata, cerca di emergere nella società e dai propri drammi, ma la sconfitta è praticamente annunciata, e la sequenza di ingiustizie, fallimenti e vessazioni subite non possono che trasformare quelle energie propositive in follia distruttiva.
La cosa più riuscita del film appunto è la capacità di calarti completamente nella sua psiche disturbata, ma anche di farti percepire la lenta trasformazione che attraversa il personaggio, e qui gran parte del merito va senza dubbio a Phoenix che questa volta si è veramente superato ed ha tirato fuori una delle interpretazioni più impressionanti viste negli ultimi anni, è riuscito a trasmettere con grande efficacia tutto l'imprevedibile spettro emotivo del personaggio, che passa nel giro di una scena da momenti di un candore quasi infantile a momenti di odio misantropico, da una tenera affettuosità a quella risata isterica, che uscendo nei momenti meno opportuni sembra più il tentativo disperato di sfuggire mentalmente a tutte brutture che gli capitano.
Per buona parte del film non sembra nemmeno di guardare un Cinecomic, e forse viene anche da qui il disagio che riesce a trasmettere, dal suo divertirsi, proprio come Joker, a tradire le aspettative dello spettatore e farlo uscire a forza dalla comfort zone, dalla perfetta sovrapposizione che c'è tra film e personaggio che sembrano animati dalle stesse intenzioni, dalla stessa lucida follia.
Visto ieri sera e sto ancora applaudendo. Grandissimo film, tanto introspettivo quanto disturbante. E grandissimo Phoenix con una prova attoriale clamorosa.
Finalmente, dopo una settimana di sofferenza, sono riuscito a vederlo in lingua originale. E' stato esattamente quello che mi aspettavo (il che non è per forza una cosa positiva), un film crudo, drammatico, che attraversa di taglio il fumetto per proiettare su schermo uno squarcio, un'interpretazione del personaggio di Joker, qualcosa che in un cinecomic normale non sarebbe mai potuto accadere. Phoenix è straordinario, ma si sapeva, e ci regala, almeno per me, il miglior Joker mai visto. La pazzia, il dolore, la morte diventano qualcosa di tangibile e reale quando sono così distanti dalla spettacolarizzazione dei film di genere più tradizionali.
E per fare una cosa del genere il protagonista deve necessariamente diventare umano, terribile sì, ma umano, per entrare sotto la pelle dello spettatore e farlo immedesimare. Processo che può far storcere il naso ai puristi del fumetto, ma gli amanti del buon cinema diranno un sonoro "chissenefrega". Ben vengano quindi le licenze prese dal regista e ben venga un Joker che sostituisce il mistero con il male sociale.
Ma come dicevo, il film è esattamente come mi aspettavo, e questo vuol dire che mi ha dato poche sorprese in sala, per quanto ovviamente mi sia piaciuto. La regia di Phillips fa quello che deve fare, e nel modo giusto, ma non ha mai veri momenti di spicco, non è personale anzi è fin troppo debitrice di un certo cinema da cui trae dichiaratamente spunto. La scrittura è buona, i dialoghi sono buoni, ma si ha la sensazione che la maggior parte delle volte sia solo la straordinaria interpretazione di Phoenix a fare davvero la differenza. Con un attore diverso non sarebbe venuto così bene.
A parte queste critiche, dovute forse anche alle grandi aspettative che avevo prima di andare in sala, il film è molto bello e ad alza l'asticella per i cinecomic che da oggi dovranno rispondere a nuovi standard e a nuovi gusti che spero vivamente daranno altri frutti nel prossimo futuro.
Sarebbe tanta roba. Anche un film serio su Black Mask non sarebbe male visto che la versione di Birds of Prey promette sciagura, ma forse non è un personaggio abbastanza popolare (al contrario di Due Facce, Joker o Il Pinguino) da poter reggere un intero film sulle proprie spalle.
uno che fa università con me mi ha spiegato che Scorsese ha lasciato tempo dopo aver approvato la sceneggiatura, quindi anche se alcune parti son state cambiate in corso d'opera, a livello di trama sarebbe stata la stessa cosa anche con Scorsese regista
inizialmente Philips e Silver dovevano scrivere la sceneggiatura, Scorsese produrre, dirigere e convincere Di Caprio a interpretare il clown; poi la Warner ha scelto senza audizioni Phoenix e messo Philips alla regia (non so come funzioni burocraticamente la cosa), Scorsese allora se n'è andato poiché stava anche ideando the irishman, però lui avrebbe comunque diretto il film su questo script
Sarebbe tanta roba. Anche un film serio su Black Mask non sarebbe male visto che la versione di Birds of Prey promette sciagura, ma forse non è un personaggio abbastanza popolare (al contrario di Due Facce, Joker o Il Pinguino) da poter reggere un intero film sulle proprie spalle.
diventerà popolare con birds of prey, gli faranno una run a fumetti come per altri personaggi di suicide squad (ipotesi) e poi potranno usarlo come gli altri perché sarà abbastanza popolare
io sogno un horror con spaventapasseri e un thriller con cappellaio matto però
diventerà popolare con birds of prey, gli faranno una run a fumetti come per altri personaggi di suicide squad (ipotesi) e poi potranno usarlo come gli altri perché sarà abbastanza popolare
io sogno un horror con spaventapasseri e un thriller con cappellaio matto però
Rendere molto popolare il personaggio potrebbe essere l'unica cosa buona di quel film. Sperando che il pubblico non si faccia un'idea distorta su chi è Black Mask guardando quella versione.
Comunque si, un film serio con Spaventapasseri sarebbe tanta roba e credo potrebbe interessare a molti. Cappellaio Matto, invece, rientra in quella cerchia di personaggio DC meno noti alla massa.
Ma pensa anche solo a Joker: se hai visto Taxi Driver o Re per una notte di Scorsese non puoi dirmi che il film non ti abbia dato una sensazione di gia' visto, soprattuto in certi punti. Poi per carita', lungi da me cercare di screditarlo per questo, sia anzi lodato Phillips che si fa ispirare da un autore del genere offrendo del buon cinema dopo anni di cagate alla Suicide Squad.
Pero' capisco anche come un film del genere possa sembrare qualcosa di "assolutamente straordinario mai visto prima" se al cinema ci vai solo per vederti Avengers e qualche altro block-buster. E bazzicando da un bel po' di anni nella sezione so che ovviamente non e' il tuo caso.
però più che "già visto" in toto direi "aggiornato", d'altronde taxi driver e re per una notte uscirono in tempi diversi
come abbiamo visto a livello di tematiche e sentimenti sono attualissimi e scorsese si è dimostrato anche un po' avanti coi tempi, però a livello di veicolazione necessitavano un aggiornamento
il filtro di aggiornamento è la veicolazione tramite la cultura pop (quindi l'uso di un villain anziché un disturbato qualsiasi, scelta furba)
un po' come Logan celebrava i western e i film che raccontavano un viaggio alla ricerca di un locus amoenus diciamo
per i film recenti, quello che mi ha dato in più questo è stata la sensazione che avevo a fine film, come di totale soddisfazione, era da tempo che non mi succedeva e abbinato all'esperienza in sé non so...mi ha dato qualcosa che mi mancava
Rendere molto popolare il personaggio potrebbe essere l'unica cosa buona di quel film. Sperando che il pubblico non si faccia un'idea distorta su chi è Black Mask guardando quella versione.
Comunque si, un film serio con Spaventapasseri sarebbe tanta roba e credo potrebbe interessare a molti. Cappellaio Matto, invece, rientra in quella cerchia di personaggio DC meno noti alla massa.
Un film che esplora nel profondo l'umanità dietro la nascita di Mr. Freeze... mamma mia. :gachigasm:
Ma guarda, non mi stupirei affatto se poi il film finisse nel pool degli 8 film (son tanti eh).
Ora poi, non iniziamo a mettere la mani avanti. Ci son state altre grandi performance quest'anno, il primo che viene in mente (lanciatissimo da Cannes) è Banderas.
Appena finito di vederlo, in Imax. Che dire, una delusione su tutti i fronti. Penso che se si vanno a rileggere i miei post addietro fosse chiaro che ero molto molto fiducioso su questo film, e anche super speranzoso. Ero certissimo che sarei andato a vedere un film che mi sarebbe piaciuto tantissimo, ma non è stato così. Proverò un po' a parlarne, anche se a mente fredda potrebbero venirmi in mente altre cose.
Innanzitutto ho trovato a dir poco deludente tutta la sceneggiatura, il messaggio che vorrebbe e dovrebbe trasmettere il film, e che invece si perde completamente in 2 ore scarse di film che mi sono sembrate un macigno
Il film vorrebbe mostrarci quanto sia squilibrata la società (Gotham è un pretesto, poteva essere anche Roma o qualsiasi città) e che una singola persona può portare ad una rivolta sociale. Fin qui tutto ok, nulla di originale (potrei citare V per Vendetta, ma altre 2000 opere tra film, libri, serie tv ecc.). Il problema più grande, ed è quello che mi ha fatto detestare il film, è che sostanzialmente di critica sociale, di autorialità, se ne vede poca, pochissima. Tutto nasce perché il buon Arthur ammazza 3 persone che lavorano per Thomas Wayne. Non si sa bene perché, ma tutto questo viene visto come un atto di rivolta del popolo contro "i potenti". Ma perché? Innanzitutto, il film ci dice che Gotham è una città ormai perduta, schifosa, fatta di reietti, gente violenta, ricchi menefreghisti ecc. Insomma, una città già persa, una società già corrotta, che è già in rivolta. Ora, non si capisce perché questo triplice omicidio debba portare ad una sommossa, ad una rivolta dal basso. Un omicidio come sicuramente ce ne saranno altri a Gotham, che è appunto una città già pessima di suo. Perché questo episodio dovrebbe essere la causa scatenante di ciò che accade a fine film? E in un film del genere, non me la bevo che con assenza di testimoni, zero telecamere o quant'altro, si riesca a capire che è stato un clown ad ammazzare tre persone. Ma come? E perché tra tutti i clown di Gotham, i due detective riescono a risalire proprio ad Arthur? Ci sono sospetti su di lui non si sa bene perché (la storia della pistola nell'ospedale non regge, anche perché, ripeto, non c'è una scena che ti dica che la polizia è riuscita a risalire all'identikit del killer, che è appunto un clown). Insomma, alla fine Arthur va alla villa dei Wayne, tocca Bruce, strangola quello che credo sia Alfred, e non parte una denuncia nei suoi confronti. Ma perché? Cioè tutto il mondo parla di un clown che ha ammazzato tre dipendenti di Thomas Wayne, un tizio che dice di essere il figlio di Thomas Wayne strangola una persona, si presenta come un clown con tanto di naso rosso, visibilmente pazzo schizzato, e non ti viene in mente di far pensare ad uno della Wayne Family "ok, questo potrebbe essere l'assassino, o comunque una persona squilibrata, chiamiamo la polizia". La stessa polizia che tra tutti i clown di Gotham, va a beccare proprio Arthur. Proprio quell'Arthur malato di mente, che vive in disgrazia con la madre, anche lei gravemente malata. Io boh, basito. Un film che fa presa sul realismo e poi si perde in dettagli così stupidi che ai miei occhi sono sembrati difetti giganteschi e sui quali non sono riuscito a passare sopra. Sostanzialmente il film vorrebbe essere una critica alla società ma lo fa nella maniera peggiore, cioè facendoti vedere 2 ore di Phoenix che ride, senza giustificarmi l'escalation di eventi nel finale. Ad un certo punto il film diventa un "cerchiamo di dare una lore al passato di Joker": lui che legge la lettera della mamma, che crede di essere il figlio di Thomas Wayne, che scopre che la mamma l'aveva adottato ecc. E sullo sfondo, 'sta fantomatica rivolta sociale cresce. Non si sa bene perché, ma cresce. Fino a che non compare il Joker da De Niro e poi il finale che più scontato non si può
Tutto il film mi è sembrato un'operazione a tavolino. Come se il regista e i produttori avessero studiato ogni cosa per rendere questo film piacevole al grande pubblico, che magari esce dalla sala e crede di aver visto pure un film d'autore, per dire. Di autoriale io non ci ho visto nulla, bensì mi è sembrato un concentrato di banalità. Phoenix è bravissimo, e su questo non ci piove, ma non riesco a farmi piacere un film che ti dice in continuazione "guarda, guarda che bello e bravo che è Phoenix, guarda 'sta inquadratura, guarda stai guardando un film girato bene, stai guardando un film d'autore, non un cinefumetto". Cioè, anche no. Ripeto, Phoenix è bravissimo, il film sostanzialmente è solo lui per 120 minuti che ride, piange, soffre, impazzisce ecc. Grandissima prova attoriale, ma un attore non fa un film. A parte Phoenix e la messa in scena (molto belle anche le musiche) non riesco a trovare nulla che mi abbia soddisfatto, forse solo i rimandi ai Wayne e alla trama che si sono inventati per dare una genesi al Joker. Peccato che sia una grandissima occasione sprecata. Ripeto, una delusione su tutti i fronti per quanto mi riguarda.
Capisco che ci sono persone che vanno al cinema con l'intento di smontare un film e rovinarsi la visione.
Però se si vuole criticare la sceneggiatura di un film consiglierei di rivederselo un paio di volte prima di postare certe critiche che denotano soltanto una carenza di attenzione per i dettagli
Appena finito di vederlo, in Imax. Che dire, una delusione su tutti i fronti. Penso che se si vanno a rileggere i miei post addietro fosse chiaro che ero molto molto fiducioso su questo film, e anche super speranzoso. Ero certissimo che sarei andato a vedere un film che mi sarebbe piaciuto tantissimo, ma non è stato così. Proverò un po' a parlarne, anche se a mente fredda potrebbero venirmi in mente altre cose.
Innanzitutto ho trovato a dir poco deludente tutta la sceneggiatura, il messaggio che vorrebbe e dovrebbe trasmettere il film, e che invece si perde completamente in 2 ore scarse di film che mi sono sembrate un macigno
Il film vorrebbe mostrarci quanto sia squilibrata la società (Gotham è un pretesto, poteva essere anche Roma o qualsiasi città) e che una singola persona può portare ad una rivolta sociale. Fin qui tutto ok, nulla di originale (potrei citare V per Vendetta, ma altre 2000 opere tra film, libri, serie tv ecc.). Il problema più grande, ed è quello che mi ha fatto detestare il film, è che sostanzialmente di critica sociale, di autorialità, se ne vede poca, pochissima. Tutto nasce perché il buon Arthur ammazza 3 persone che lavorano per Thomas Wayne. Non si sa bene perché, ma tutto questo viene visto come un atto di rivolta del popolo contro "i potenti". Ma perché? Innanzitutto, il film ci dice che Gotham è una città ormai perduta, schifosa, fatta di reietti, gente violenta, ricchi menefreghisti ecc. Insomma, una città già persa, una società già corrotta, che è già in rivolta. Ora, non si capisce perché questo triplice omicidio debba portare ad una sommossa, ad una rivolta dal basso. Un omicidio come sicuramente ce ne saranno altri a Gotham, che è appunto una città già pessima di suo. Perché questo episodio dovrebbe essere la causa scatenante di ciò che accade a fine film? E in un film del genere, non me la bevo che con assenza di testimoni, zero telecamere o quant'altro, si riesca a capire che è stato un clown ad ammazzare tre persone. Ma come? E perché tra tutti i clown di Gotham, i due detective riescono a risalire proprio ad Arthur? Ci sono sospetti su di lui non si sa bene perché (la storia della pistola nell'ospedale non regge, anche perché, ripeto, non c'è una scena che ti dica che la polizia è riuscita a risalire all'identikit del killer, che è appunto un clown). Insomma, alla fine Arthur va alla villa dei Wayne, tocca Bruce, strangola quello che credo sia Alfred, e non parte una denuncia nei suoi confronti. Ma perché? Cioè tutto il mondo parla di un clown che ha ammazzato tre dipendenti di Thomas Wayne, un tizio che dice di essere il figlio di Thomas Wayne strangola una persona, si presenta come un clown con tanto di naso rosso, visibilmente pazzo schizzato, e non ti viene in mente di far pensare ad uno della Wayne Family "ok, questo potrebbe essere l'assassino, o comunque una persona squilibrata, chiamiamo la polizia". La stessa polizia che tra tutti i clown di Gotham, va a beccare proprio Arthur. Proprio quell'Arthur malato di mente, che vive in disgrazia con la madre, anche lei gravemente malata. Io boh, basito. Un film che fa presa sul realismo e poi si perde in dettagli così stupidi che ai miei occhi sono sembrati difetti giganteschi e sui quali non sono riuscito a passare sopra. Sostanzialmente il film vorrebbe essere una critica alla società ma lo fa nella maniera peggiore, cioè facendoti vedere 2 ore di Phoenix che ride, senza giustificarmi l'escalation di eventi nel finale. Ad un certo punto il film diventa un "cerchiamo di dare una lore al passato di Joker": lui che legge la lettera della mamma, che crede di essere il figlio di Thomas Wayne, che scopre che la mamma l'aveva adottato ecc. E sullo sfondo, 'sta fantomatica rivolta sociale cresce. Non si sa bene perché, ma cresce. Fino a che non compare il Joker da De Niro e poi il finale che più scontato non si può
Tutto il film mi è sembrato un'operazione a tavolino. Come se il regista e i produttori avessero studiato ogni cosa per rendere questo film piacevole al grande pubblico, che magari esce dalla sala e crede di aver visto pure un film d'autore, per dire. Di autoriale io non ci ho visto nulla, bensì mi è sembrato un concentrato di banalità. Phoenix è bravissimo, e su questo non ci piove, ma non riesco a farmi piacere un film che ti dice in continuazione "guarda, guarda che bello e bravo che è Phoenix, guarda 'sta inquadratura, guarda stai guardando un film girato bene, stai guardando un film d'autore, non un cinefumetto". Cioè, anche no. Ripeto, Phoenix è bravissimo, il film sostanzialmente è solo lui per 120 minuti che ride, piange, soffre, impazzisce ecc. Grandissima prova attoriale, ma un attore non fa un film. A parte Phoenix e la messa in scena (molto belle anche le musiche) non riesco a trovare nulla che mi abbia soddisfatto, forse solo i rimandi ai Wayne e alla trama che si sono inventati per dare una genesi al Joker. Peccato che sia una grandissima occasione sprecata. Ripeto, una delusione su tutti i fronti per quanto mi riguarda.
Appena finito di vederlo, in Imax. Che dire, una delusione su tutti i fronti. Penso che se si vanno a rileggere i miei post addietro fosse chiaro che ero molto molto fiducioso su questo film, e anche super speranzoso. Ero certissimo che sarei andato a vedere un film che mi sarebbe piaciuto tantissimo, ma non è stato così. Proverò un po' a parlarne, anche se a mente fredda potrebbero venirmi in mente altre cose.
Innanzitutto ho trovato a dir poco deludente tutta la sceneggiatura, il messaggio che vorrebbe e dovrebbe trasmettere il film, e che invece si perde completamente in 2 ore scarse di film che mi sono sembrate un macigno
Il film vorrebbe mostrarci quanto sia squilibrata la società (Gotham è un pretesto, poteva essere anche Roma o qualsiasi città) e che una singola persona può portare ad una rivolta sociale. Fin qui tutto ok, nulla di originale (potrei citare V per Vendetta, ma altre 2000 opere tra film, libri, serie tv ecc.). Il problema più grande, ed è quello che mi ha fatto detestare il film, è che sostanzialmente di critica sociale, di autorialità, se ne vede poca, pochissima. Tutto nasce perché il buon Arthur ammazza 3 persone che lavorano per Thomas Wayne. Non si sa bene perché, ma tutto questo viene visto come un atto di rivolta del popolo contro "i potenti". Ma perché? Innanzitutto, il film ci dice che Gotham è una città ormai perduta, schifosa, fatta di reietti, gente violenta, ricchi menefreghisti ecc. Insomma, una città già persa, una società già corrotta, che è già in rivolta. Ora, non si capisce perché questo triplice omicidio debba portare ad una sommossa, ad una rivolta dal basso. Un omicidio come sicuramente ce ne saranno altri a Gotham, che è appunto una città già pessima di suo. Perché questo episodio dovrebbe essere la causa scatenante di ciò che accade a fine film? E in un film del genere, non me la bevo che con assenza di testimoni, zero telecamere o quant'altro, si riesca a capire che è stato un clown ad ammazzare tre persone. Ma come? E perché tra tutti i clown di Gotham, i due detective riescono a risalire proprio ad Arthur? Ci sono sospetti su di lui non si sa bene perché (la storia della pistola nell'ospedale non regge, anche perché, ripeto, non c'è una scena che ti dica che la polizia è riuscita a risalire all'identikit del killer, che è appunto un clown). Insomma, alla fine Arthur va alla villa dei Wayne, tocca Bruce, strangola quello che credo sia Alfred, e non parte una denuncia nei suoi confronti. Ma perché? Cioè tutto il mondo parla di un clown che ha ammazzato tre dipendenti di Thomas Wayne, un tizio che dice di essere il figlio di Thomas Wayne strangola una persona, si presenta come un clown con tanto di naso rosso, visibilmente pazzo schizzato, e non ti viene in mente di far pensare ad uno della Wayne Family "ok, questo potrebbe essere l'assassino, o comunque una persona squilibrata, chiamiamo la polizia". La stessa polizia che tra tutti i clown di Gotham, va a beccare proprio Arthur. Proprio quell'Arthur malato di mente, che vive in disgrazia con la madre, anche lei gravemente malata. Io boh, basito. Un film che fa presa sul realismo e poi si perde in dettagli così stupidi che ai miei occhi sono sembrati difetti giganteschi e sui quali non sono riuscito a passare sopra. Sostanzialmente il film vorrebbe essere una critica alla società ma lo fa nella maniera peggiore, cioè facendoti vedere 2 ore di Phoenix che ride, senza giustificarmi l'escalation di eventi nel finale. Ad un certo punto il film diventa un "cerchiamo di dare una lore al passato di Joker": lui che legge la lettera della mamma, che crede di essere il figlio di Thomas Wayne, che scopre che la mamma l'aveva adottato ecc. E sullo sfondo, 'sta fantomatica rivolta sociale cresce. Non si sa bene perché, ma cresce. Fino a che non compare il Joker da De Niro e poi il finale che più scontato non si può
Tutto il film mi è sembrato un'operazione a tavolino. Come se il regista e i produttori avessero studiato ogni cosa per rendere questo film piacevole al grande pubblico, che magari esce dalla sala e crede di aver visto pure un film d'autore, per dire. Di autoriale io non ci ho visto nulla, bensì mi è sembrato un concentrato di banalità. Phoenix è bravissimo, e su questo non ci piove, ma non riesco a farmi piacere un film che ti dice in continuazione "guarda, guarda che bello e bravo che è Phoenix, guarda 'sta inquadratura, guarda stai guardando un film girato bene, stai guardando un film d'autore, non un cinefumetto". Cioè, anche no. Ripeto, Phoenix è bravissimo, il film sostanzialmente è solo lui per 120 minuti che ride, piange, soffre, impazzisce ecc. Grandissima prova attoriale, ma un attore non fa un film. A parte Phoenix e la messa in scena (molto belle anche le musiche) non riesco a trovare nulla che mi abbia soddisfatto, forse solo i rimandi ai Wayne e alla trama che si sono inventati per dare una genesi al Joker. Peccato che sia una grandissima occasione sprecata. Ripeto, una delusione su tutti i fronti per quanto mi riguarda.