Riflessione La considerazione dei videogiochi in Italia

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Sono del Sud e ho 28 anni, ma centra poco secondo me...dipende anche dalle compagnie che frequenti e soprattutto da che tipo di persona sei.
A me, di carattere, è sempre fregato molto poco del giudizio delle persone e anche quando ero un videogiocatore avevo altre passioni, più inclini ad esser considerato un figo, come subacquea, apnea, surf e quindi avevo altri argomenti e la questione videogiochi me la tenevo per me :asd:
Oggi non riesco più a stare dietro a questo medium, tra lavoro ed altri hobby che mi prendono semplicemente di più.
Resto su questo forum di videogiochi perchè ci sono tanti altri topic non inerenti ad esso.
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Ma infatti mediamente c'è ancora molto astio anche sulle serie anime per dire :asd:
Ho provato a consigliare ad amici la serie di Attack on Titan per i temi molto profondi, complessi ed universali e mi è stato risposto che i cartoni animati non li guardano.
Figuriamoci su videogiochi stile Dark Souls, FF, Zelda etc
Anzi ormai dark souls è diventato un fenomeno di massa al pari dei tanti tripla a,se dici che giochi a dark souls non vieni eitchettato in malo modo da me :asd:
 
Ah con i cartoni è uguale in effetti. Quando avevo 19 anni mio babbo si incazzava perché guardavo i Simpson dicendo "hai 20 anni e ancora guardi ste cagate, cresci" :rickds:
 
Ma sicuramente la percezione generale è cambiata ma su alcuni generi io vedo che siamo fossilizzati a 20 anni fa.
Se dici che giochi a cod,fifa o anche TLou 2 vienivi sito bene se dici che giochi a titoli di nicchia come nier automata o dragon quest 11 vieni visto in malo modo almno dalle mie parti
Puo essere, purtroppo è anche "colpa" dell'immagine che da il Giappone nel mondo. Ovvero una roba malata, otaku, ragazze vestite da cameriere, nerdoni senza vita sociale ecc... Purtroppo in Italia sta roba è vista e percepita come "strana" quindi è normale che chi gioca titoli Jappo viene giudicato un tipo strano. In Italia la mentalità e ancora chiusa quindi al momento c'è poco da fare.
Anzi sono sconcertato di come la gente stia apprezzando i vari eventi comics, fino a qualche anno fa la gente guardava le fiere come gabbie con dentro alieni. Durante le file alle biglietterie o agli stand non sai quanti insulti ho sentito nei confronti dei cosplayer. Però ultimamente anche qui la situazione sembra migliorata, negli ultimi anni vedo molti più adulti che partecipano alle fiere e che si divertono anche.
 
Puo essere, purtroppo è anche "colpa" dell'immagine che da il Giappone nel mondo. Ovvero una roba malata, otaku, ragazze vestire da cameriere, nerdoni senza vita sociale ecc... Purtroppo in Italia sta roba è vista e percepita come "strana" quindi è normale che chi gioca titoli Jappo viene giudicato un tipo strano. Purtorppo in Italia la mentalità e ancora chiusa quindi al momento c'è poco da fare.
Anzi sono sconcertato di come la gente stia apprezzando i vari eventi comics, fino a qualche anno fa la gente guardava le fiere come gabbie con dentro alieni. Durante le file alle biglietterie o agli stand non sai quanti insulti ho sentito nei confronti dei cosplayer. Però ultimamente anche qui la situazione sembra migliorata, negli ultimi anni vedo molti più adulti che partecipano alle fiere e che si divertono anche.
Si deve dire grazie a big bang theory in primis e poi al successo dei cinecomic al cinema tra cui la trilogia di Nolan e i film della marvel, ha portato l'attenzione sui super eroi che ormai erano finiti nel dimenticatoio.
Ormai i comics sono diventati di massa dato che i film degli avengers sono i più visti ormai :sisi:
 
Pendo che per i cartoni non ci siano tanti problemi intere generazioni soggiogate da ken e poi dragon ball passando per Saint seya :asd:
Che poi questo è un discorso controverso, ad esempio

Genirore: Ma non ti vergogni a guardare Dragon Ball a 30 anni ? Ste robe giapponesi sono per bambini
Sempre genitore: Guarda ho beccato Ken il guerriero e Jeeg Robot su sto canale, troppo bello me lo guardo volentieri.
:sard:
 
Anzi ormai dark souls è diventato un fenomeno di massa al pari dei tanti tripla a,se dici che giochi a dark souls non vieni eitchettato in malo modo da me :asd:
Figurati, addirittura un fenomeno di massa, ormai non so più un cazz sul mondo videoludico :asd:
Alla fine raga, ognuno si gode quello che gli piace fregandosene altamente del giudizio altrui...anche perchè per ogni argomento c'è il web che ti permette di sfogare le proprie passioni con altri appassionati.
 
Figurati, addirittura un fenomeno di massa, ormai non so più un cazz sul mondo videoludico :asd:
Alla fine raga, ognuno si gode quello che gli piace fregandosene altamente del giudizio altrui...anche perchè per ogni argomento c'è il web che ti permette di sfogare le proprie passioni con altri appassionati.
Anzi ti dirò di più è meglio che alcune volte il medium rimanga più di nicchia.
i comics hanno avuto un declino inesorabile da quando non sono più di nicchia e infatti le migliori saghe sono quelle prima del 2010 per il 90% dei casi salvo rare eccezioni :sisi:
 
Ultima modifica da un moderatore:
Gli sfigati sono quelli che a 30 anni si preoccupano ancora di quello che pensa la gente di loro.
E' verissimo, però in diversi casi non è questione di proeccuparsi di ciò che pensano gli altri perché si vuole fare la figura di quello figo e integrato, bensì di preoccuparsi delle conseguenze che si possono avere in ambito lavorativo. Ci sono ambienti lavorativi in cui, almeno a determinati livelli, è ancora tabù fare tatuaggi su parti del corpo visibili come gli avambracci, figuriamoci giocare un Atelier o guardare anime o collezionare figures, che sono cose ancor più di nicchia dei tatuaggi.
 
E' verissimo, però in diversi casi non è questione di proeccuparsi di ciò che pensano gli altri perché si vuole fare la figura di quello figo e integrato, bensì di preoccuparsi delle conseguenze che si possono avere in ambito lavorativo. Ci sono ambienti lavorativi in cui, almeno a determinati livelli, è ancora tabù fare tatuaggi su parti del corpo visibili come gli avambracci, figuriamoci giocare un Atelier o guardare anime o collezionare figures, che sono cose ancor più di nicchia dei tatuaggi.
Se mai avrò un'impresa come criteri di selezione metterò il dover sapere tutto ken il guerriero in maniera accurata :sisi:
Un pò come il professo ricciardelli di fantozzi obbligherò tutti a guardare ken il guerriero in sala mensa una sera alla settimana :sisi:
 
Che poi questo è un discorso controverso, ad esempio

Genirore: Ma non ti vergogni a guardare Dragon Ball a 30 anni ? Ste robe giapponesi sono per bambini
Sempre genitore: Guarda ho beccato Ken il guerriero e Jeeg Robot su sto canale, troppo bello me lo guardo volentieri.
:sard:
Vero :sard: poi consideriamo anche che Ken era un cartone bello violento :asd:
 
E' verissimo, però in diversi casi non è questione di proeccuparsi di ciò che pensano gli altri perché si vuole fare la figura di quello figo e integrato, bensì di preoccuparsi delle conseguenze che si possono avere in ambito lavorativo. Ci sono ambienti lavorativi in cui, almeno a determinati livelli, è ancora tabù fare tatuaggi su parti del corpo visibili come gli avambracci, figuriamoci giocare un Atelier o guardare anime o collezionare figures, che sono cose ancor più di nicchia dei tatuaggi.

Addirittura?
Qui nell'azienda dove lavoro a Berlino giocano tutti, anche le ragazze :asd: .
A Londra magari e' piu' raro ma ci sono un sacco di gamer.
 
Se parliamo di come viene visto il " mondo " dei videogames in Italia ( tralasciando le generazioni piu giovani che per ovvii motivi o almeno per la maggiore sono auto-integrati nel gaming ) , viene visto ancora decisamente male . Al lavoro mi guardavano male d'estate perchè portavo magliette Nerd ( videogames, Dragon ball ecc...) , e non perchè ho 44 anni e porto quelle magliette ... , semplicemente perchè vieni ancora visto come un disadattato se il tuo hobby è il videogames piuttosto che fumetti o manga.
Negli ultimi 2-3 anni con tutte le ragazze che sono uscito ( a parte 1) le altre quando hanno saputo che mi diletto in videogames hanno fatto una faccia al dir poco...disgustata .
Insomma vieni visto ancora decisamente come un soggetto " infantile"

Tralasciamo poi giornalisti e testate giornalistiche ...Un ragazzo ha fatto qualcosa che non andava fatto ? ..giocava ai videogames ? magari sparatutto ? . Ecco è quello il problema.


Disgustoso

P.S

lato proprio industria / Software house di Videogames ..in Italia siamo indietro anni luce , lo so perchè l'ho vissuto in prima persona ...e la cosa è alquanto chiara e netta . Finanziatori in ogni caso non ci sono perchè ...perchè non interessa e viene visto come una perdita di tempo. Se solo si mettessero un secondo a leggere gli introiti che questo campo genera...
 
Ma non è che dovete condividere la vostra passione ovunque :asd:

Pero' mi sorprende il fatto che in Italia ci siano persone che temono ritorsioni lavorative in caso di comunicazione del proprio amore per il media, lo stesso paese dove puoi vantarti fra colleghi di aver fatto un'orgia con 3 quindicenni in Thailandia e magari farti pure dare il 5.
 
Per studioaperto i videogiochi sono sempre il male, ieri in un servizio sull'obesità non si sono fatti mancare l'opportunità di inserirli tra le cause :sisi:
 
Per studioaperto i videogiochi sono sempre il male, ieri in un servizio sull'obesità non si sono fatti mancare l'opportunità di inserirli tra le cause :sisi:

Poi pero' quando l'unione europea vuole imporre sanzioni ai produttori di cibi oggettivamente ingrassanti dichiarano guerra a Bruxelles che vuole distruggere i nostri piccoli imprenditori ed investitori :rickds: .
 
Addirittura?
Qui nell'azienda dove lavoro a Berlino giocano tutti, anche le ragazze :asd: .
A Londra magari e' piu' raro ma ci sono un sacco di gamer.
Eh, ma come dicevo nel mio primo post, il probelma oggi non è tanto giocare, ma cosa si gioca.
Se in pausa pranzo giochi con lo smartphone di solito è ok, se porti Switch ed inizi a giocare Astral Chain non è ok.
Se dici che la sera prima hai giocato a CoD Warzone di solito è ok, se dici che la sera prima hai giocato a NieR Automata non è ok.
Poi chiaramente ci sono le eccezioni, talebani che non tollerano neanche chi gioca Candy Crush Saga e persone di mente più aperta che accettano anche chi gioca Dead or Alive Xtreme, ma senza sapere che reazione avranno tu rischieresti venendo allo scoperto? Io personalmente evito l'argomento. Se poi salta fuori e me lo chiedono rispondo che sì, sono un videogiocatore, ma senza entrare nel dettaglio su cosa gioco.
Comunque già il fatto che certi giochi siano mediamente accettati è un bel passo avanti, quindi non mi lamento più di tanto. Ci sono altri hobby (fumetti, animazione, collezionismo in generale) che sono visti decisamente peggio dei videogiochi.
 
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