L'angolo del lettore acquisti recenti, commenti e consigli

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ragazzi qualcuno ha letto Deus ex. Icarus effect? Di solito non considero mai i libri tratti da videogiochi ma questo mi incuriosisce, il gioco mi è piaciuto parecchio:stema:
Presente. Per tua (nostra) fortuna il libro è una storia parallela a quella del gioco, segue da vicino i Tyrant e non la trama principale di HR. Per dire, Adam viene citato una volta sola. L'ho letto 5 anni fa quindi non riesco a darti un giudizio più esaustivo ma non ho brutti ricordi. :ahsisi:

 
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Presente. Per tua (nostra) fortuna il libro è una storia parallela a quella del gioco, segue da vicino i Tyrant e non la trama principale di HR. Per dire, Adam viene citato una volta sola. L'ho letto 5 anni fa quindi non riesco a darti un giudizio più esaustivo ma non ho brutti ricordi. :ahsisi:
I Tyrant sono la squadra di potenziati boss vero? Bene nel gioco non erano per niente caratterizzati:nev:

 
Circa dieci giorni fa stavo ascoltando Fahrenheit su Radio 3, e ho sentito parlare di un libro uscito da poco in cui un bambino smette di mangiare perché ha scoperto che i genitori lo nutrono per divorarlo quando sarà abbastanza paffuto. L' autore è italiano. Qualcuno sa di quale libro si tratta? Sembrava interessante :morristend:

 
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Oggi ho letto questo:

A: se hai 30 libri e ne leggi 10, quanti libri ti restano da leggere?

B: sempre 30, perché nel frattempo ne ho comprati altri 10
È un dialogo surreale, non credo lo sentirei mai (la domanda non ha senso tranne che per un bambino di prima elementare, ma questo non legge così tanto; inoltre è facile obiettare alcune cose), ma mi ha fatto sorridere e pensare a voi :asd:

 
Oggi ho letto questo:
È un dialogo surreale, non credo lo sentirei mai (la domanda non ha senso tranne che per un bambino di prima elementare, ma questo non legge così tanto; inoltre è facile obiettare alcune cose), ma mi ha fatto sorridere e pensare a voi :asd:
Perché è così dannatamente accurata che non so se ridere o piangere :rickds:

 
candore di mario desiati, storia di una involuzione e autodistruzione. la spasmodica passione del porno riflette tutte le insicurezze e incapacità relazionali e sociali di martino, protagonista sempre più impotente alla ricerca di un piccolo posto in una roma estranea e ostile. il porno tanto come filtro quanto specchio riflettente, è attraverso ciò che modula i suoi discorsi e i suoi pensieri, e l'insoddisfazione davanti a una realtà non all'altezza delle aspettative (discorso allargabile a qualsiasi ambito fonte di ossessione) lo lascerà senza via di fuga. presenti non poche sferzate umoristiche, riuscite tanto quando devono smorzare l'atmosfera che quando più che indorare rendono più amara la pillola.

 
Tantissimi auguri!

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ma qui non c'è più nessuno che legge? :tristenev:


le ragazze
di emma cline. giovane scrittrice al suo esordio letterario, è stato un caso editoriale e non me ne sorprendo. riesce a mantenersi su un buon equilibrio creando un intreccio intrigante e contemporaneamente facendo ruotare il tutto intorno alla protagonista, la giovane evie, le sue ossessioni e insicurezze. la ripresa della vicenda della famiglia manson assicura un certo grado di fascino e spettacolarità, e il continuo sondare la personalità di evie offre un contraltare intimista e riflessivo. insomma può tanto conquistare il lettore meno esigente alla ricerca di una storia che lo intrattenga, tanto quello più smaliziato alla ricerca di un prodotto stilisticamente valido. il limite più grande però è che in questo modo non eccelle veramente in nessuno dei due aspetti, rimane su una via di mezzo tutto sommato soddisfacente, ma nulla di più.

lotteria dello spazio di philip k. dick. a mani basse tra i più deboli che mi sia mai capito di leggere di dick, ingenuità a non finire e per quanto si vedano in nuce temi che poi svilupperà bene in futuro, qui è già tanto se ci si limita ad intaccare la superficie.

non del tutto malvagio, ma solo per completisti.

 
Faccio un po' di compagnia a panzer che tanto si impegna a condividere le sue letture. Cito giusto le letture più interessanti.

Musicofilia di Oliver Sacks.

Il libro è una specie di saggio divulgativo sul rapporto tra la musica e la medicina e neurobiologia moderna. Sack scrive in maniera molto chiara e accattivante anche per i non esperti della materia. Il linguaggio specialistico è ridotto ai minimi termini. Non è un libro che parla delle basi neurali della musica o cose del genere, ma affronta una rassegna di tantissimi casi clinici di pazienti spesso molto particolari (amusia, orecchio assoluto e molto altro di davvero singolare) da cui il discorso parte e a volte abbraccia una riflessione più ampia sull'evoluzione umana e sulle conoscenze neurologiche attuali. La lettura è stata interessante, però non lo consiglierei a chi è molto sensibile alle disgrazie altrui. C'è, per fare un esempio, la storia di un uomo la cui ''memoria'' dura solo per pochi secondi tranne quando inizia a suonare il piano. Da segnalare che ci sono anche molte citazioni di casi e personaggi famosi del passato e dei loro disturbi, spesso si tratta di compositori notissimi a tutti, oltre a qualche citazione dotta qua e là.

 
Faccio un po' di compagnia a panzer che tanto si impegna a condividere le sue letture. Cito giusto le letture più interessanti.
Musicofilia di Oliver Sacks.

Il libro è una specie di saggio divulgativo sul rapporto tra la musica e la medicina e neurobiologia moderna. Sack scrive in maniera molto chiara e accattivante anche per i non esperti della materia. Il linguaggio specialistico è ridotto ai minimi termini. Non è un libro che parla delle basi neurali della musica o cose del genere, ma affronta una rassegna di tantissimi casi clinici di pazienti spesso molto particolari (amusia, orecchio assoluto e molto altro di davvero singolare) da cui il discorso parte e a volte abbraccia una riflessione più ampia sull'evoluzione umana e sulle conoscenze neurologiche attuali. La lettura è stata interessante, però non lo consiglierei a chi è molto sensibile alle disgrazie altrui. C'è, per fare un esempio, la storia di un uomo la cui ''memoria'' dura solo per pochi secondi tranne quando inizia a suonare il piano. Da segnalare che ci sono anche molte citazioni di casi e personaggi famosi del passato e dei loro disturbi, spesso si tratta di compositori notissimi a tutti, oltre a qualche citazione dotta qua e là.
interessantissimo questo. per caso hai letto anche L'uomo che scambiò blabla di Sacks?

 
Non l'ho ancora letto, ma ne ho sentito parlare bene. Sarà sicuramente tra le mie prossime letture. Credo l'impostazione sia sempre quella di un saggio rimpinzato dalle sue esperienze di neurologo, da studi condotti da altri, e dalle sue riflessioni su alcuni disturbi davvero singolari :sisi:

 
Finalmente, dopo quasi un anno torno alla lettura, inizio non dei migliori

Lo straniero di Camus

In passato mi sono spesso confrontato con lettori che ritenevano una prosa essenziale con frasi corte e una punteggiatura ridotta all'osso come "banale". Personalmente mi sono trovato sempre a mio agio con questo stile in letterati come Hemingway o Bukowsky, perchè questo stile non pregiudica una prosa inventiva e ricca di una sua intrinseca bellezza. Purtroppo con Camus ho oltrepassato quella barriera. Nella sua prosa non ho trovato nessun interesse, ma solo banalità, così come nella trama e nel protagonista. :tristenev:

 
lotteria dello spazio di philip k. dick. a mani basse tra i più deboli che mi sia mai capito di leggere di dick, ingenuità a non finire e per quanto si vedano in nuce temi che poi svilupperà bene in futuro, qui è già tanto se ci si limita ad intaccare la superficie.

non del tutto malvagio, ma solo per completisti.
Lotteria dello spazio è il primo romanzo di Dick, molto acerbo :sisi:

Anche se la vicenda parallela a quella principale non mi era dispiaciuta.

 
Lotteria dello spazio è il primo romanzo di Dick, molto acerbo :sisi:Anche se la vicenda parallela a quella principale non mi era dispiaciuta.
decisamente d'accordo, anche io durante la lettura ho avuto la netta sensazione che fosse la parte meglio riuscita. maggiormente deluso dal fatto che poi, a conti fatti, finisce in niente :asd:

 
Le Notti di Villjamur di Mark Charan Newton.

Tante idee interessanti (se non fosse del 2009, direi che è stato scritto come pura reazione all'alt-right :asd:), ma sfruttate male. Posso capire che si tratti di un volume introduttivo (primo di quattro), e magari vedendo la saga nel suo complesso il giudizio sarà positivo, sta di fatto che a sè stante questo libro è piuttosto debole. Parte discretamente, ma la seconda metà circa si legge quasi esattamente come una fredda cronistoria a pura preparazione ai libri successivi. I personaggi, inevitabilmente, non rimangono impressi.

 
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