L'angolo del lettore acquisti recenti, commenti e consigli

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Riguardo alla palpebra, leggo nell'oretta d'insonnia notturna, tra l'una e le tre di notte, e quando il sonno (per fortuna) ritorna a volte lo fa senza preavviso. E allora cerco posizioni di lettura protettive per l'ereader in caso mi cada per "sonno". Per quanto riguarda la presa ho il problema contrario, due manacce materiali che mi obbligano a cambiare un controller playstation all'anno perché semplicemente li forzo.
Fumetti: leggo Diabolik sul Kobo Aura One da 7.8"

Se sovrapponi Diabolik allo spazio pagina leggibile dell'ereader, i due formati cartaceo e digitale combaciano.

Altri fumetti non ne leggo, ma Diabolik è preciso in vasca da bagno after running.

Per i miei gusti il 6 pollici è troppo piccolo anche per i libri, e infatti ho cambiato l'Aura H20 perfettamente funzionante ma con display solo da 6.9", perché a settembre 2016 è uscito One da 7.8", che come dimensioni è assimilabile a molti formati cartacei tascabili.
anche io avevo pensato di prendere quel kobo, ma alla fine mi hanno regalato il pw e buonanotte. E poi c'è sempre il problema che la Bonelli non pubblica in digitale e non mi piace usufruire delle fonti "alternative". Se le cose cambieranno pensionerò il pw in favore del kobo come il tuo. Comunque penso che siamo un po' OT. Perdonateci :morris82:

 
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anche io avevo pensato di prendere quel kobo, ma alla fine mi hanno regalato il pw e buonanotte. E poi c'è sempre il problema che la Bonelli non pubblica in digitale e non mi piace usufruire delle fonti "alternative". Se le cose cambieranno pensionerò il pw in favore del kobo come il tuo. Comunque penso che siamo un po' OT. Perdonateci :morris82:
Ma si che perdonano. Stasera finisco Night over Water di Follett, sto a pag 530 di 550. Poi ho visto che a fine maggio è uscito l'ultimo Montalbano "La rete di protezione" e vediamo a che punto sta la senescenza del commissario di Vigata, anche se ormai i dialoghi sono talmente scontati che leggendo li ripetiamo in coro e ci mancano solo le risate in sottofondo in stile sitcom quando Catarella si schianta sulla porta.. (forse sarebbe ora di pubblicare Riccardino).

Sempre tra i gialli in uscita a giugno, escono l'ultimo di Lee Child con protagonista Jack Reacher (Prova a fermarmi), e l'ultimo gialletto svedese di Camilla Lackberg (La strega). Si sconsiglia la lettura stand alone, trattandosi di ennesimi capitoli di serie gialle. Se in caso meglio partire dai primi episodi.

Mi attizza Exit West, di Mohsin Hamid.

EDIT: alla fine ho scaricato La rete di protezione di Camilleri (Montalbano), ed Exit West by Mohsin Hamid.

 
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Ho scaricato Il valzer dell'impiccato di Jeffery Deaver, il 14° episodio delle investigazioni di Lincoln Rhyme ed Amelia Sachs, che molti ricorderanno nel film Il collezionista di ossa.

Quest'ultimo episodio parte da NY per finire a Napoli, sulle tracce del killer denominato il Compositore.

Consiglio la lettura solo a chi ha già alle spalle gli episodi precedenti, in caso contrario, se interessati all'autore e all'intrigante accoppiata Rhyme Sachs, conviene partire dal Collezionista di ossa e in caso di gradimento proseguire con gli episodi nel giusto ordine.

 
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Ho scaricato Il valzer dell'impiccato di Jeffery Deaver, il 14° episodio delle investigazioni di Lincoln Rhyme ed Amelia Sachs, che molti ricorderanno nel film Il collezionista di ossa.
Quest'ultimo episodio parte da NY per finire a Napoli, sulle tracce del killer denominato il Compositore.

Consiglio la lettura solo a chi ha già alle spalle gli episodi precedenti, in caso contrario, se interessati all'autore e all'intrigante accoppiata Rhyme Sachs, conviene partire dal Collezionista di ossa e in caso di gradimento proseguire con gli episodi nel giusto ordine.
Cosa ne pensi dei thriller di Child&Preston, M. Reilly (Jack West) e J. Rollins (Sigma Force)?

 
Cosa ne pensi dei thriller di Child&Preston, M. Reilly (Jack West) e J. Rollins (Sigma Force)?
Li conosco ma non ho un'opinione non avendoli ancora letti, non certo per preclusioni personali, ma per un misto di percorsi di lettura e per l'offerta enorme di libri da leggere anche limitandosi alla narrativa di genere, offerta cui si fatica a tenere testa pur leggendo come il sottoscritto tra i 60 e gli 80 libri l'anno, di cui un 30% in inglese.

Quello che mi frena dall'allargare la lista degli autori sono le serie. Faccio l'esempio.."scopro" un interesse per Montalbano, ecco che vado su web a cercare la lista di romanzi che lo vedono protagonista e comincio dal primo, ed inserisco quei gialli nelle rotazioni delle altre letture, che magari prevedono un Ken Follett in inglese, alternato al saggio sull'ultimo viaggio del RMS Lusitania, passando poi per la narrativa italiana, tipo, chessò... La gemella H di Giorgio Falco, non senza dimenticare un Murakami che rilassa sempre, per finire con l'ultima avventura degli strampalati Hap e Leonard di Joe Lansdale.

In quest'alternarsi di letture all'interno di un girovagare non metodico che privilegia la diversificazione anteponendola alla scelta di genere, molti autori potenzialmente interessanti restano fuori, fino al momento in cui mi c'imbatto quasi per caso e allora approfondisco.

 
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Ho appena finito Exit West, di Mohsin Amid.

Consiglio di leggerlo perché....

- sono 150 pagine, che volano via in pochi giorni ma il peso specifico è inversamente proporzionale al volo di lettura.

- sono 150 pagine di cui si parlerà molto, perché rappresentano la nostra epoca di masse in movimento, forse tendenzialmente verso ovest, come dice il titolo.

- perché c'è una componente fantasy, con porte magiche che mettono in comunicazione città distanti migliaia di chilometri.

- perché c'è gente che scappa dalla guerra e c'è gente arrabbiata perché invasa da chi scappa dalla guerra e sia i migranti fuggitivi che i "nativisti" arrabbiati hanno tutti paura per aver perso qualsiasi punto di riferimento tradizionale.

- perché l'Europa è invasa dai migranti e questa narrazione ci arricchisce di nuovi punti di vista fornendoci chiavi di lettura ulteriori.

- perché ci sono Nadia e Saeed...e la loro relazione è la nostra porta magica per accedere agli aspetti di cui sopra.

Per approfondire, c'è questa intervista rilasciata dall'autore al quotidiano La Stampa un mese fa preciso, il 18 maggio 2017.

Ps: il termine nativisti è utilizzato nel romanzo, nella traduzione italiana, ed aderisce perfettamente alla realtà narrata.

 
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Flight ci sei su anobii? Mi piacerebbe dare un occhiata alla tua libreria :)

Io ontanto sono circa al 70% de Il Cartello e devo dire che Il Potere Del Cane mi era piaciuto di più. Più che un romanzo questo sembra essere un saggio sul narcotraffico in Messico.

 
Flight ci sei su anobii? Mi piacerebbe dare un occhiata alla tua libreria :)
Io ontanto sono circa al 70% de Il Cartello e devo dire che Il Potere Del Cane mi era piaciuto di più. Più che un romanzo questo sembra essere un saggio sul narcotraffico in Messico.
Anobii? Lo imparo giusto adesso che ti leggo dell'esistenza di anobii, io sono allergico ai social network, anche se questo, in effetti, sembra sensato per i lettori seriali.

 
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Letto Ritratto di Signora di Henry James, romanzo che mi aveva convinto dopo 100 pagine che fosse pessimo, ma mi sono costretto a completarlo come una sorta di autopunizione. Statico, pesante, personaggi che non evolvono, una lunga serie di dialoghi inframezzati da periodi che hanno poco più la funzione di didascalie di una piece teatrale. In genere supero i miei gusti personali e cerco di trovare ciò che di buono ci sia in ogni scritto, ma qui non l'ho proprio trovato, o comunque sono pochi e piccoli sprazzi. :tristenev:

 
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Letto Ritratto di Signora di Henry James, romanzo che mi aveva convinto dopo 100 pagine che fosse pessimo, ma mi sono costretto a completarlo come una sorta di autopunizione. Statico, pesante, personaggi che non evolvono, una lunga serie di dialoghi inframezzati da periodi che hanno poco più la funzione di didascalie di una piece teatrale. In genere supero i miei gusti personali e cerco di trovare ciò che di buono ci sia in ogni scritto, ma qui non l'ho proprio trovato, o comunque sono pochi e piccoli sprazzi. :tristenev:
Vabbè. Parliamo di un romanzo pubblicato inzialmente a puntate nel 1880-1881, 137 anni fa. Non penso lo si possa leggere senza tenere conto della realtà sociale dell'epoca, che ha pesantemente influenzato un autore, che magari, nella sua eventuale reincarnazione ai giorni nostri, partorirebbe romanzi correttamente pesati per l'epoca attuale.

Non esiste completare una rottura di zebedei per autopunizione. Sono i diritti del lettore, si può fare tutto e il contrario di tutto e a proprio piacimento, e certo se poi uno è masochista e invece di farsi mattarellare il posteriore preferisce leggere Henry James, contento lui....

Ps: il fatto propositivo del trovare qualcosa di buono in ogni scritto è lodevole e degno di stima, e corrisponde all'idea saggia per cui la scrittura è accesso all'intelligenza altrui e quindi è un dono a prescindere, ma penso anche che la lettura è un passatempo e se mi annoio passo, anche se capita di rado, diciamo nell'uno per cento dei casi.

 
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Vabbè. Parliamo di un romanzo pubblicato inzialmente a puntate nel 1880-1881, 137 anni fa. Non penso lo si possa leggere senza tenere conto della realtà sociale dell'epoca, che ha pesantemente influenzato un autore, che magari, nella sua eventuale reincarnazione ai giorni nostri, partorirebbe romanzi correttamente pesati per l'epoca attuale.
Non esiste completare una rottura di zebedei per autopunizione. Sono i diritti del lettore, si può fare tutto e il contrario di tutto e a proprio piacimento, e certo se poi uno è masochista e invece di farsi mattarellare il posteriore preferisce leggere Henry James, contento lui....

Ps: il fatto propositivo del trovare qualcosa di buono in ogni scritto è lodevole e degno di stima, e corrisponde all'idea saggia per cui la scrittura è accesso all'intelligenza altrui e quindi è un dono a prescindere, ma penso anche che la lettura è un passatempo e se mi annoio passo, anche se capita di rado, diciamo nell'uno per cento dei casi.
Credo che la letteratura sia qualcosa più di un passatempo, perchè se basassi il tempo trascorso al mero concetto di "divertimento" non aprirei un singolo libro. La lettura, pesante o leggera che sia, ritengo sia un confronto tra il lettore e lo scrittore, un'opportunità di crescita che travalichi i gusti. Così come è utile circondarsi non solo di persone che la pensano come te, allo stesso modo ritengo che guardare film, leggere libri o altro che vada oltre il nostro modo di intendere le cose sia fondamentale.

Sono stati molti i romanzi che in principio mi hanno spinto a chiudere le pagine e riconsegnare il libro in biblioteca, ma tenendo duro poi si sono dimostrati lavori illuminati, rendendomi effettivamente conto che la mia prima impressione era frutto solo proprio di quel gusto personale. Semplicemente questo con Ritratto di signora non è successo.

 
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Ovvio che la letteratura non è un mero passatempo, ma il tuo post parlava di una lettura così poco fisiologica che a leggerti nasce spontaneo un invito al take it easy.

Letto Ritratto di Signora di Henry James, romanzo che mi aveva convinto dopo 100 pagine che fosse pessimo, ma mi sono costretto a completarlo come una sorta di autopunizione. Statico, pesante, personaggi che non evolvono, una lunga serie di dialoghi inframezzati da periodi che hanno poco più la funzione di didascalie di una piece teatrale.
Sembra una lettera dal carcere di San Quintino con la descrizione dei lavori forzati. Spero che almeno l'inglese di James (fosse) sia digeribile.

 
Anobii? Lo imparo giusto adesso che ti leggo dell'esistenza di anobii, io sono allergico ai social network, anche se questo, in effetti, sembra sensato per i lettori seriali.
ma venite su goodreads :tristenev: per farvi un'idea ho il link alla mia libreria in firma. È in inglese ma ora ci sono tantissime recensioni in italiano e secondo me è migliore di Anobii.

 
Letto Gente di Dublino di James Joyce. Raccolta di racconti dal livello altalenante. Appare evidente la mancanza di una struttura o una tematica che leghi il tutto, si tratta di frammenti, fotografie, invenzioni, e ricordi dell'autore. Difficile valutarlo con un opera unitaria, ma appare evidente l'abilità nella scrittura, nonostante un'apparente semplicità.

 
ma venite su goodreads :tristenev: per farvi un'idea ho il link alla mia libreria in firma. È in inglese ma ora ci sono tantissime recensioni in italiano e secondo me è migliore di Anobii.
Un'altro social di letture e lettori che non conoscevo, Goodreads. In effetti guardando la tua libreria, è tutto molto preciso e organizzato...se solo non fossi allergico ai social.

In inglese sto leggendo The man of st Petersburg by Ken Follett, thriller ambientato a Londra nel periodo precedente il primo conflitto mondiale.

Ho appena finito l'ultima avventura di Jack Reacher, la ventesima, scritta da Lee Child e pubblicata giusto il mese scorso: Prova a fermarmi

Sono agili libri d'azione, quelli di Child, peccato che un personaggio ottimamente caratterizzato come Jack Reacher sia stato completamente spersonalizzato e ridotto a macchietta e trasformato a ennesimo film d'azione di Tom Cruise. La colpa è ovviamente dell'autore che ha venduto a Cruise i diritti per la trasposizione cinematografica dei romanzi, e di Cruise, che ha rovinato tutto vestendo i panni del protagonista.

Perché ogni pagina dei libri di Child, ogni mossa minuziosamente descritta, ogni fase di azione e reazione è considerata, ponderata, pianificata e dimensionata sulla mole non indifferente di Jack Reacher, un ufficiale della polizia militare in congedo e senza fissa dimora per scelta e per valutazioni economiche, che gira per il paese senza la valigia e portandosi appresso uno spazzolino da denti. Ogni due tre giorni entra in un emporio, getta i vestiti vecchi e ne compra di nuovi, dorme nei motel, non ha telefono cellulare, né un recapito, e tende a mettersi in situazioni pericolose.

Jack Reacher, personaggio dei romanzi di Child, è alto 1.95 e pesa 115kg

Tom Cruise, l'attore, è alto 1.70 (dicono anche meno) e pesa 68 chili.

Per interpretare correttamente il Jack Reacher pensato da Child, creando qualcosa di diverso dall'ennesimo film d'azione di Cruise, a Tom mancano 25 centimetri e 47 chili.

Dwayne Jhonson è alto 1,93 e pesa 118 chili, quanto Jack Reacher.

Basta mettere a confronto Dwayne Johnson e Tom Cruise per realizzare che a Tom Cruise manca il fisico del ruolo necessario ad un Jack Reacher credibile e memorabile. Perché il protagonista dei romanzi resta impresso, anche se l'ego eccessivo di un attore (che certo per quei diritti ha pagato) lo ha letteralmente annullato, arrecando danno a Lee Child ed alla credibilità del suo protagonista, le cui vicende restano gradevolissime da leggere per gli appassionati di genere.

 
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ma venite su goodreads :tristenev: per farvi un'idea ho il link alla mia libreria in firma. È in inglese ma ora ci sono tantissime recensioni in italiano e secondo me è migliore di Anobii.
Quotone, Goodreads è davvero molto ben fatto (e anch'io ho il link in firma)

 
Quotone, Goodreads è davvero molto ben fatto (e anch'io ho il link in firma)
A me nei social rompe 'sta cosa degli amici, che è una parola grossa e viene abusata, perché in realtà sottende una mera condivisione d'interessi, in questo caso letture comuni e affini, che potrebbero anche sfociare in amicizia ma anche no.

Tutto molto friendly della serie "leggiamo gli stessi libbri allora volemose bene", che ci può stare ma anche no.

Penso che tutti siano ok, per carità, tutta gente perbene accomunata dalla passione per la lettura e mi rendo conto dell'utilità di trovare lettori affini per scelte col semplice scopo di facilitare i personali percorsi di lettura, ma lo stesso personalmente esito ad aderire, e vedrei bene un social network sulla privacy, ma quanti sarebbero gli iscritti? :)

 
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Ma alla fine io non interagisco per niente con gli altri utenti, ho solo qualche " amico" di cui spio la libreria per scoprire letture interessanti e ne seguo le recensioni, stop. E' più per un organizzazione mia, dei libri che ho ancora da leggere, che ho letto e comprato. Soprattutto ora che leggo in ebook, non sai quante volte ho ricomprato a distanza di anni un libro cartaceo perché dimenticavo di averlo letto e ho la casa piena di libri con librerie stracolme su doppie e triple file :rickds: E poi si può impostare anche la privacy, e rendere tutto prviato e fruibile solo dai contatti che hai aggiunto, se non erro.

ps. scusate eventuali errori ma sto scrivendo senza occhiali :pffs:

 
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ma infatti, pure io (come il 90% degli utenti credo) lo utilizzo solo per tenere traccia dei libri letti, delle valutazioni che ho dato e per trovare eventualmente nuovi libri interessanti.

 
ma infatti, pure io (come il 90% degli utenti credo) lo utilizzo solo per tenere traccia dei libri letti, delle valutazioni che ho dato e per trovare eventualmente nuovi libri interessanti.
Da quando uso l'ereader, mi appoggio al Kobo desktop, e sono ormai 5 anni e sono a 324 ebook.

Ho la pagina in cloud con la mia libreria che tiene conto di tutti gli ebook letti, non letti e da leggere. Quanto ai nuovi libri interessanti mi informo su web.

Penso che per chi predilige il cartaceo e non è ancora abituato agli ereader con le utilità statistiche connesse, i social network tipo Anobii e Goodreads svolgano questa funzione.

 
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