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Senza coda, Marco Missiroli

romanzo d'esordio di Missiroli. quanto a tematiche mi ha ricordato assai Io non ho paura, ma la prosa manca quasi sempre del pathos e della potenza di quella di Ammaniti. ciononostante mi ha appassionato abbastanza, soprattutto nella seconda metà, alcune scene sono veramente molto intriganti.

 
Letto Notre Dame de Paris di Victor Hugo. Nonostante sia un romanzo dell'800 (che non incontrano spesso il mio gusto), l'ho trovato molto più scorrevole e originale di altri. Se si esclude una certa "mania" di Hugo per l'architettura, che esplode in due capitoli abbastanza accessori, per il resto il resto l'ho trovato incredibilmente moderno.

Letto Altre voci, altre stanze di Truman Capote. A dire il vero l'ho riletto senza volerlo. Credevo di non averlo mai letto, ma mi sono accorto subito dell'errore. E' stato comunque piacevole rileggerlo. Certamente una delle migliori opere prime di sempre. La capacita di Capote nel passare tra realtà e immaginazione di Joel è mirabile, tutto si fonde creando un mondo fantastico. Per molti versi può essere accostato a quanto poi ha fatto Del Toro con Il Labirinto del Fauno.

 
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Ho scaricato in inglese The Hunter giallo del 1962 che vede per la prima volta all'opera il rapinatore Parker, creatura letteraria di Richard Stark, pseudonimo cui Donald E. Westlake, prolifico scrittore americano scomparso nel 2008, ha affidato parte di una produzione poliziesca in cui l'ironia va di pari passo con la trama.

In ebook The hunter è disponibile anche in italiano col titolo Anonima Carogne, così come i numerosi episodi successivi di questa serialità gialla americana arrivata pure nelle sale cinematografiche.

Da un romanzo della stessa serie (Flashfire: fuoco a volontà) è stato tratto il film del 2013 Parker, dove il rapinatore è impersonato da Jason Statham, affiancato da Jennifer Lopez. Il film è visibile a free (legalmente) sul sito Raiplay

Per la prolificità, Westlake/Stark mi ricorda Giorgio Scerbanenco, di cui segnalo la serie Duca Lamberti.

Già che stavo sul Kobostore, ho scaricato i tre libri di Murakami che mi mancavano, Sonno, La strana Biblioteca e la raccolta di racconti L'elefante scomparso.

Troppo rilassante Murakami! Da quando lessi il suo saggio L'arte di correre, apprezzandolo parecchio da podista amatoriale quale sono, mi sono sparato l'opera omnia. Non so perché ma leggere Murakami mi mette in pace col mondo. Mio preferito è 1Q84.

Attendo il suo nuovo romanzo in due volumi Killing Commendatore, in giapponese Kishidancho Goroshi. Già pubblicato in Giappone a febbraio di quest'anno, la versione italiana è attesa per l'autunno 2018. Più lungo di Kafka sulla spiaggia e più corto di 1Q84, viene descritto come "una storia strana" (una definizione perfettamente calzante con la maggior parte delle opere dell'autore giapponese, imho).

 
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Le migliori recensioni su amazon:

1)

Che dire...UN CAPOLAVORO!!!!

Un must have che ogni gamer che si rispetti deve avere!!!

Da spolpare in ogni sua sfaccettatura!!!

Stra consigliato!

2)

per essere un romance ho deciso di classificarlo come 'fanatsy'

3)

ma il titolo, ne vogliamo parlare???? "The boy who sneaks in my bedroom window" (letteralmente "Il ragazzo che si intrufola dalla finestra della mia camera da letto") che si trasforma invece in italiano in "Il ragazzo che entrò dalla finestra e si infilo' nel mio letto", PERCHÉ MI CHIEDO???? PER QUALE OSCURO MOTIVO???

4)

lo avevo scartato per via del titolo troppo lungo

 
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ma il titolo, ne vogliamo parlare???? "The boy who sneaks in my bedroom window" (letteralmente "Il ragazzo che si intrufola dalla finestra della mia camera da letto") che si trasforma invece in italiano in "Il ragazzo che entrò dalla finestra e si infilo' nel mio letto", PERCHÉ MI CHIEDO???? PER QUALE OSCURO MOTIVO???

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lo avevo scartato per via del titolo troppo lungo
Siamo in un mondo difficile.

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Un must have che ogni gamer che si rispetti deve avere!!!

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per essere un romance ho deciso di classificarlo come 'fanatsy'

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ma il titolo, ne vogliamo parlare???? "The boy who sneaks in my bedroom window" (letteralmente "Il ragazzo che si intrufola dalla finestra della mia camera da letto") che si trasforma invece in italiano in "Il ragazzo che entrò dalla finestra e si infilo' nel mio letto", PERCHÉ MI CHIEDO???? PER QUALE OSCURO MOTIVO???

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lo avevo scartato per via del titolo troppo lungo
Il punto 3 è bellissimo. La tipica traduzione italiota dei titoli, una tradizione di errori e fraintendimenti.

 
Peccato non abbia una copertina troppo orrida o fuori luogo, avrebbe potuto benissimo partecipare ad uno dei nostri contest :rickds:
Per il punto 3 la traduzione non è così disastrosa, diciamo che il significato rimane. :.bip:
Vediamo il punto 3:

Originale inglese: The boy who sneaks in my bedroom window

Tradotto nella pubblicazione digitale con: Il ragazzo che entrò dalla finestra e si infilo' nel mio letto

Tradotto da Google translator in 0.38s: Il ragazzo che si nasconde nella finestra della mia camera da letto

Persino il traduttore web notoriamente approssimativo (e comico per quello), non confonde la camera da letto col letto.

La traduzione di cui al punto tre cambia solo la natura del crimine...nel titolo inglese abbiamo una violazione di proprietà privata, nella traduzione italiana a quella aggiungiamo aggressione e tentativo di strupro.

Poi ovvio che, trattandosi di un romanzetto rosa, chi ha tradotto il titolo ha semplicemente inteso dare un significato estensivo all'azione spoilerando contenuti pur di invogliare i potenziali lettori e in tal senso non hai torto a dire che "il significato rimane". Anche se tradurre "sneaks" con entrare quando è più un intrufolarsi fa schifo, essendo un'azione get più che come in.

 
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McCarthy è lo scrittore di cui abbia letto più opere, e nel tentativo di completare tutta la sua produzione ho recuperato due titoli:

Non è un paese per vecchi. Difficile dare un giudizio senza che questo venga condizionato dal film tratto, che adoro e avrò visto minimo 5 volte. La scrittura di McCarthy è incredibilmente ancora più asciutta del solito, ponendo il romanzo al limite della sceneggiatura cinematografica. Appunto perchè ho visto tante volte il film non so se senza un supporto visivo nella mente lo scritto abbia sufficienti elementi per far immaginare al lettore più di un dialogo stretto tra due personaggi nel nulla. Comunque consigliatissimo a chi ha visto il film dei Coen e anche a chi non lo ha mai fatto.

Figlio di ***. Romanzo di un McCarthy prima maniera, molto meno consapevole e meno profondo nell'analisi del sociale rispetto ad altri. Resta comunque un bel personaggio protagonista e un contesto bucolico ben caratterizzato. Preferibile certamente la prima metà, la deriva delirante della seconda non gli è uscita altrettanto bene.

Ultime, o quasi, letture di un periodo che ho mangiato cipolle e pagine di libri. Presto mi ritirerò nel mio antro oscuro per cercare di dare il mio ennesimo misero contributo a questa arte.

 
Vediamo il punto 3:
Originale inglese: The boy who sneaks in my bedroom window

Tradotto nella pubblicazione digitale con: Il ragazzo che entrò dalla finestra e si infilo' nel mio letto

Tradotto da Google translator in 0.38s: Il ragazzo che si nasconde nella finestra della mia camera da letto

Persino il traduttore web notoriamente approssimativo (e comico per quello), non confonde la camera da letto col letto.

La traduzione di cui al punto tre cambia solo la natura del crimine...nel titolo inglese abbiamo una violazione di proprietà privata, nella traduzione italiana a quella aggiungiamo aggressione e tentativo di strupro.

Poi ovvio che, trattandosi di un romanzetto rosa, chi ha tradotto il titolo ha semplicemente inteso dare un significato estensivo all'azione spoilerando contenuti pur di invogliare i potenziali lettori e in tal senso non hai torto a dire che "il significato rimane". Anche se tradurre "sneaks" con entrare quando è più un intrufolarsi fa schifo, essendo un'azione get più che come in.
Appunto, infatti non intendevo una qualche traduzione letterale "confusa", ma mi riferivo all'adattamento, se così si può chiamare.

 
Letto Notre Dame de Paris di Victor Hugo. Nonostante sia un romanzo dell'800 (che non incontrano spesso il mio gusto), l'ho trovato molto più scorrevole e originale di altri. Se si esclude una certa "mania" di Hugo per l'architettura, che esplode in due capitoli abbastanza accessori, per il resto il resto l'ho trovato incredibilmente moderno.
Non è precisamente mania per l'architettura, Hugo ama quel genere di digressioni che spesse volte non hanno a che fare con la storia che sta raccontando se non marginalmente. Nel bene e nel male, è uno dei suoi tratti distintivi.

Particolarmente degno di nota è il caso del trattato sulle fogne di Parigi ne I Miserabili, che arriva subito dopo un vero e proprio cliffhanger. Della serie, ma sticazzi? :asd:

Se qualcuno ha saltato quella parte a piè pari, non lo biasimo.

 
Letto La Strega di Camilla Lackberg, undicesimo episodio di una serialità che vede protagonisti Erica Falck e Patrick Hedstrom.

Quest'ultimo giallo è di buon intrattenimento, con le sue 670 pagine, però leggendolo stand alone andrebbe persa la complicità tra scrittrice e lettori andata creandosi con gli episodi a partire dal primo, La principessa di ghiaccio, edito nel 2002 in Svezia e pubblicato in Italia nel 2010.

Siamo in Svezia. Sulla costa occidentale. A Tanumshede. 200km a nord di Goteborg, e un migliaio a ovest di Stoccolma. Non distanti dal confine con la Norvegia, che resta a Nord. Lo specifico perché mi diverte geolocalizzare le vicende dei romanzi ed ora con Google map è una manna. Provateci. Aiuta il coinvolgimento nella lettura. Sulla cartografia reale o fittizia ci hanno giocato persino interi romanzi, tipo Città di carta di John Green.

Falck è una scrittrice, che nei suoi lavori indaga su casi polizieschi passati, alcuni dei quali irrisolti.

Hedstrom, ispettore di polizia a Tanumshede, finisce con l'avvalersi, non di rado malvolentieri, dell'aiuto di Lackberg che nella sua certosina attività di ricerca riesce a dare una mano alle indagini.

Lackberg ha il pregio di approfondire con una trama orizzontale di fondo le vicende personali, dei protagonisti e degli altri personaggi principali che vanno a comporre l'organigramma della stazione di polizia. Delitti anche efferati vanno di pari passo con matrimoni, separazioni, malattie terminali e pannolini.

Altra caratteristica di tutti i romanzi di Lackberg sono i flashback su vicende passate collegate con quelle presenti, per cui vengono portate avanti storie parallele, e in questo caso l'intreccio vede tre situazioni base,1) un racconto sulla persecuzione delle streghe nel '700, 2) l'omicidio di Stella, una bambina di quattro anni, 30 anni prima dei fatti attuali, e 3) la scomparsa, ai giorni nostri, di una bimbetta sua coetanea dalla villetta dove abitava Stella all'epoca dell'antefatto.

A questa insalata situazionale vanno aggiunti dei migranti, avversati dalla popolazione locale, ovviamente additati a responsabili nel caso attuale. E Lackberg in effetti riesce a mescolare tutto con equilibrio.

In Italia è stata trasmessa da tempo, sul canale La EFFE, a partire dal 2012, la serie tv Omicidi tra i fiordi, 6 episodi tratti dai romanzi dell'autrice svedese.

Il giallo nordico mi garba, le atmosfere cupe ma a tratti irrealmente chiare per contrasto, il clima ostile, le persone poco espansive, sono ambientazioni perfette per intrighi e delitti. Ricordo con piacere Il senso di Smilla per la neve di Peter Hoeg e poi la Trilogia Millenium del povero Stieg Larsson, Uomini che odiano le donne, La ragazza che giocava con il fuoco, La regina dei castelli di carta che ci hanno fatto conoscere la mitica hacker Lisbeth Salander e il giornalista Mikael Blomkvist.

La trilogia Millenium è stata pubblicata postuma, per la morte dello scrittore e giornalista Stieg Larsson a soli 50 anni, d'infarto, nel 2005. Tra i suoi effetti personali, unica eredità lasciata alla compagna (assieme ai mobili di casa), c'era una bozza per il quarto romanzo della serie Millenium, poi curato e pubblicato dallo scrittore David Lagercrantz col titolo Quello che non uccide - Millenium 4 - e ci fa ritrovare Liesbeth Salander in action.

Sempre restando sul giallo Svezia, degni di nota sono i gialli di Henning Mankell con le indagini del commissario Wallander, noto al pubblico televisivo.

 
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Tra l'altro ho visto proprio ieri girando su amazon che è in uscita il quinto libro di millennium, scritto sempre da Lagercrantz.

Io avevo iniziato anni fa il primo ma mi ero arenato dopo tipo 200 pagine, dico sempre di volerci riprovare ma alla fine rimando sempre!

 
Tra l'altro ho visto proprio ieri girando su amazon che è in uscita il quinto libro di millennium, scritto sempre da Lagercrantz.
Io avevo iniziato anni fa il primo ma mi ero arenato dopo tipo 200 pagine, dico sempre di volerci riprovare ma alla fine rimando sempre!
Millennium 5 - esce il 7 settembre 2017 (anche in italiano).

Il titolo inglese è: The Girl Who Takes an Eye for an Eye (azzardo la traduzione con un La ragazza occhio per occhio) E la ragazza ovviamente è Liesbeth Salander.

In effetti il povero Stieg Larsson aveva in mente per la serie Millennium 10 libri, di cui la trilogia classica pubblicata postuma, la bozza del quarto episodio ereditata dalla compagna architetto, e si parlava anche di una quinta bozza nelle mani degli eredi, fratelli e padre.

Per cui resta da capire quanto del lavoro sia da attribuire a Larsson e quanto a Lagercrantz, giornalista scrittore che prima di prendere in mano Millennium 4 aveva firmato una biografia del calciatore svedese Ibra e poco altro.

Pur avendo gustato il quarto episodio "Quello che non uccide", non potendo verificare tutte le vicende ereditarie di Larsson, io scompongo la serie Millenium in un 3 + 2 con l'uscita di questo 5 episodio. La trilogia, già trasposta in versione cinematografica da due produzioni. svedese e americana, è autoconclusiva, con un totale di oltre 2000 pagine. Poi ci ha messo le mani Lagercrantz ma in assenza del padre Larsson mi pare si prospetti una specie di more of the same videoludico in cui un franchise di successo viene spremuto da eredi e detentori dei diritti e scrittori con poca fantasia e talento per autoaffermarsi con personaggi propri. L'operazione può rivelarsi un successo come per i romanzi di 007. Alla morte di Ian Fleming, altri autori hanno proseguito a tenere in vita il personaggio James Bond, con alterne fortune.

Detto che Casino Royale di Fleming, con cui parte la serie 007, è un romanzo notevole che consiglio di leggere, la James Bond in versione dark di Stieg Larsson è Liesbeth Salander, e infatti non a caso è attorno a lei che Lagercrantz sta imbastendo gli episodi successivi al terzo, cui seguiranno altri film.

Quelli di Larsson sono romanzi ponderosi, abbondantemente oltre le 500 pagine ad episodio e specie il primo romanzo Uomini che odiano le donne riesce molto statico, con descrizioni prolungate e poca azione, quindi non mi meraviglia che qualcuno non entri in sintonia con la vicenda e lasci perdere. A me fregano i paesaggi nordici. Li trovo rilassanti, per cui mi immergo nelle descrizioni senza noia. Ma ovviamente non è così per tutti.

 
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Nelle ultime notti insonni causa caldo ho letto due libri agili.

Ho letto Io sono leggenda di Richard Matheson. Pubblicato nel 1954 ha poi ispirato alcune opere cinematografiche, tra cui il film del 2007 con Will Smith. L'opera originale merita una lettura.

Ho letto Kitchen di Banana Yoshimoto, che nell'edizione in ebook comprende in pratica due racconti lunghi, il primo di un'ottantina di pagine (Kitchen) e il secondo di una cinquantina (Moonlight Shadow).

PS: la categoria libri agili non esiste, ma poiché mi sobbarco spesso tomi ponderosi di 500-700 financo 1000 pagine, considero agili quelli che contano entro le 200 pagine e si leggono in un fiato ma qualche volta lasciano il segno. Pietra miliare dei libri agili è lo strepitoso The old man and the sea di Hemingway, uno dei pochi libri di cui potrei recitare l'incipit a memoria.

 
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Ho finito La Cruna dell'ago, mi è piaciuto ma tutta la parte finale l'ho trovata inverosimile e tirata per i capelli. Però mi ha lasciato la voglia di leggere altro dell'autore :sisi:

Ringrazio Flight perché altrimenti non credo che avrei mai letto Follett :D

 
Ho finito La Cruna dell'ago, mi è piaciuto ma tutta la parte finale l'ho trovata inverosimile e tirata per i capelli. Però mi ha lasciato la voglia di leggere altro dell'autore :sisi:
Ringrazio Flight perché altrimenti non credo che avrei mai letto Follett :D
E adesso sotto con il capolavoro: I Pilastri della Terra. :ahsisi:

 
E adesso sotto con il capolavoro: I Pilastri della Terra. :ahsisi:
Prima volevo leggere qualche altro libro di spionaggio più leggero, infatti ho ordinato Le Gazze Ladre e Triplo, dopo passerò ai suoi mattoni anche se devo dire che ho molto più hype per la Century Trilogy che per i pilastri, infatti volevo partire da li...

 
Prima volevo leggere qualche altro libro di spionaggio più leggero, infatti ho ordinato Le Gazze Ladre e Triplo, dopo passerò ai suoi mattoni anche se devo dire che ho molto più hype per la Century Trilogy che per i pilastri, infatti volevo partire da li...
La trilogia è inferiore imho. :sisi:

 
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