da un po' di tempo mi sono buttato sulla fantascienza, vi porto un resoconto delle letture completate e vi chiedo un consiglio.
Ho letto Il Ciclo delle Fondazioni di Asimov (i tre romanzi classici) ed ho amato il suo modo di scrivere. Sembra che segua una regola matematica più che un vero e proprio stile di scrittura, magari questo aspetto può non piacere ma, personalmente, sono rimasto stregato e ha confermato quanto di buono avevo già intravisto in passato in Nemesis. Anche per chi non ama il genere è un'opera assolutamente consigliata.
Poi ho iniziato e mai finito La Trilogia di Valis di Dick. Il romanzo in sé è magnetico (sarà il modo di scrivere, sarà la caratterizzazione dei personaggi, sarà che i discorsi filosofici che si fanno sono di una attualità disarmante) però risulta una lettura davvero pesante. Volevo leggere Ma gli androidi sognano pecore elettriche? o Ubik ma non li trovai in libreria.
Ho proseguito con la Guida Galattica per Autostoppisti. Vado controcorrente. Diverte ma ad un certo punto c'è una fase di stanca davvero evidente. Il primo romanzo è eccezionale, sul finale si riprende tantissimo ma a metà, al netto di qualche risata, vorresti solo che finisse il prima possibile.
E sono quindi finito sulla Trilogia dello Sprawl di Gibbs. Nel complesso anche questa un'opera eccezionale per me. A differenza dei romanzi di Asimov non consiglierei questi tre libri a chi non ama il genere però rappresentano davvero la culla del genere Cyberpunk. Anche solo per cultura personale un'occhiata è fortemente consigliata; che poi all'inizio credevo semplicemente che lo stile di Gibbs fosse quello parecchio visionari ma poco concreto che si ritrova in Neuromante invece, soprattutto in Monna Lisa Cyberpunk, ci sono dei passaggi di rara bellezza. il primo capitolo di quest'ultimo romanzo è uno dei migliori passaggi che abbia letto da parecchio tempo a questa parte.
Ho intervallato questi romanzi con racconti brevi di Lovecraft e Poe. Il secondo, stilisticamente, è ad un livello superiore. A Lovecraft riconosco tantissime buone idee negli incipit narrativi che poi sono stati ripresi da altri autori in tante opere, non necessariamente letterarie. Di entrambi però non mi va di approfondire oltre la lettura. Non è il mio.
Fatto questo excursus passo a chiedervi un consiglio. Non so proprio cosa leggere adesso. Intanto la scelta principale è tra cambiare genere o completare la Trilogia di Valis o recuperare uno degli altri romanzi di Dick citati in precedenza.
Allontanandomi dal genere mi incuriosiscono, invece, alcuni autori:
- Conrad, in particolare Cuore di Tenebra (ho giocato Spec Ops the Line da poco e ho letto che è inspirato a questo romanzo, non è il mio così come è riuscito a incuriosirmi il gioco magari riesce anche il romanzo)
- Cormac McCarthy. Mi incuriosiva in particolare la trilogia dell Frontiera. Sembra trattare dei temi decisamente attuali.
- China Mièville. In realtà vorrei avvicinarmi a qualche romanzo New Weird ma conosco poco tanto gli autori quanto i romanzi.
- Haruki Muramaki. Ho letto pareri parecchio contrastanti ma 1Q84 mi incuriosisce (se non altro perché 1984 è il mio romanzo preferito) ma anche Kafka sulla Spiaggia penso possa essere una lettura piacevole.
- Ian McDonald, mi ha incuriosito Luna. La trilogia. Vorrei capire se vale la pena o meno
- Lian Hearn con la leggenda di Otori. Ho letto tanto fantasy, poi mi sono allontanato dal genere (ero proprio saturo) ma l'ambientazione orientale, se la storia è valida, può essere un plus.
- I romanzi di Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle.
Ditemi la vostra
Anche se in ritardo scopro ora questa discussione mi ci fiondo :D
Sono d'acordo con te sulla pesantezza di Valis e su Guida galattica per autostoppisti, a un certo punto basta.
Di Dick è il primo che leggi? Secondo me sei partito male, Valis è un po' una chiusura di tutta la prdoduzione di Dick e prima merita conoscerlo bene, molto bene. I due che volevi leggere secondo me sono tra le sue opere migliori e ottimi punti di partenza (specialmente
Ma gli androidi sognano pecore elettriche?). Altrimenti sono molto belli anche
Le stre stimmate di Palmer Eldritch (ma pessimo inizio),
La svastica sul sole (meno fantascientifico, è un'ucronia),
Scorrete lacrime, disse il poliziotto (lo ricordo poco ma lo ricordo bello)
, Questo oscuro scrutare (più sul thriller psicologico quasi).
Cormac McCarthy è uno dei miei autori preferiti e la trilogia merita tantissimo. Di lui è osannatissimo soprattutto, forse anche giustamente,
Meridiano di sangue ma io gli ho sempre preferito i tre romanzi della Trilogia, in particolar modo
Cavalli selvaggi. Lui scrive da dio, è probabilmente di un altro livello insieme a pochissimi altri. I libri non sono propriamente scorrevoli a causa del suo forte lirismo ma meritano molto. Si crea un contrasto fra il linguaggio alto che usa e le cose crude che racconta che è qualcosa di veramente speciale. By the way, bello anche
La strada, visto che i temi fantascientifici ti piacciono potrebbe interessarti.
Haruki Murakami è un altro mio grande amore ma non fare l'errore di avvicinarti a
1Q84 pensando a sua maestà
1984. Ci siamo passati in tanti. Murakami ha scritto opere decisamente migliori,
1Q84 è quello che l'ha reso definitivamente ultra famoso qui in occidente ma per quanto scorrevole e appassionante possa essere come ti dicevo trovi di meglio.
Kafka sulla spiaggia che hai citato, per esempio. Ma se hai interessi fantascientifici io mi butterei sul mio preferito che è
La fine del mondo e il paese delle meraviglie. Se cerchi qualcosa di più realistico puoi andare su
Norwegian Wood. Sono belli anche
Dance, dance, dance e
L'uccello che girava le viti del mondo.
China Mieville mi ha spiazzato. Ho letto
La città e la città, non male, e
Perdido Street Station, che personalmente mi ha deluso. Il primo fila bene, è un buon giallo/noir a sfondo fantascientifico/weird: intrattiene e ha qualcosina di più. Perdido aveva tutto per essere un gioiello, in particolare delle parti descrittive molto belle (il prologo è stupendo), un world building di livello super, sfondo e temi sociali sul pezzo. Purtroppo mi è piaciutopochissimo l'intreccio che alla fin fine è quello che ti fa andare avanti in un romanzo, specialmente se si parla di 700+ pagine. Troppo troppo votato all'azione, alle sparatorie, agli inseguimenti e alle cospirazioni. Con quel sistema sociale che ha messo su avrei strapreferito tutt'altro. Però qui è gusto mio, a te magari piace tanto. Comunque va assolutamente provato. Se ti interessa il New Weird considera anche Jeff Vandermeer, mi raccomando.
Ian McDonald non l'ho letto ma alla mia ragazza
Luna è piaciuto tantissimo ed è un anno che vuole farmelo leggere. Mi ha detto che la cosa l'ha colpita è che sembra una saga familiare ambientata nello spazio, quindi che si allontana un po' dai canoni del genere.
Lian Head non lo conosco, approfondisco!
Con Sherlock Holmes ho letto solo
Il mastino dei Baskerville più di dieci anni fa, quindi non so. Ho ricordi comunque piacevoli eh, ma non è la mia comfort zone. Il giallo, specialmente quello più classico, non fa per me.