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Buddha94

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Letto Origin di Dan Brown. Per quanto semplici e con sospensione dell'incredulità necessaria nonostante il realismo dell'opera, i thriller di Dan Brown continuano ad appassionarmi, facendo il loro lavoro di tenerti incollato alle pagine dall'inizio alla fine. In questo romanzo poi viene anche sollevato un dibattito molto interessante sulla religione e sulla sua evoluzione.

 

Buddha94

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Ho iniziato a leggere Il Capitale di Marx. Non so se si tratta della scrittura di Marx, dell'adattamento o della traduzione di cui sto usufruendo, ma sta di fatto che per ora è veramente illeggibile.

 

joe smith

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Ho letto i primi due libri della saga di Erlic di Melnibonè di Michael Moorcock. Si tratta di una lettura piacevole e per certi versi anche abbastanza innovativa se rapportata al periodo in cui fu scritta.

 

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Ho appena scoperto su anteprima 347 che quest'anno uscirà questo:



Non ho mai letto nulla di The Sandman ma mi sono sempre riproposto di recuperarlo prima o poi.

Me lo consigliate? 

Secondo voi è possibile recuperare la serie ad un prezzo più basso?

 
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joe smith

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Ho letto Caldo in inverno e Una cadillac rosso sangue di Joe Lansdale. Sono due libri tipici dello scrittore texano. Il secondo mi è piaciuto particolarmente.

 

Buddha94

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Letto La Teoria del Tutto di Stephen Hawking. Purtroppo ho dovuto constatare che si tratta soltanto di una versione leggermente più riassuntiva dell'altra sua opera divulgativa Dal Big Bang ai Buchi Neri che avevo già letto.

 

joe smith

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Ho letto l'istituto di Stephen King. Con l'avanzare dell'età lo zio Steve si è un pò addolcito ma il libro rimane una ottima lettura estiva.

 

Sil

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Ho appena scoperto su anteprima 347 che quest'anno uscirà questo:



Non ho mai letto nulla di The Sandman ma mi sono sempre riproposto di recuperarlo prima o poi.

Me lo consigliate? 

Secondo voi è possibile recuperare la serie ad un prezzo più basso?
Ciao! So che hai scritto il mese scorso, ma ti rispondo ugualmente anche se in ritardo, perdonami  :nev:

Sandman è un'opera incredibilmente bella, che consiglierei a tutti di leggere. Non so se hai mai letto qualcosa di Gaiman o se conosci anche film tratti dai suoi racconti (tipo Coraline), ma questo autore è un genio e Sandman è una delle sue opere migliori.

Senza considerare il fatto che, fumettisticamente parlando, penso che sia una delle opere più belle che io abbia mai letto.

Io ho questa edizione inglese --> QUESTA che ormai sta andando in esaurimento, ma ogni volumetto non costava poco, quindi questa nuova edizione non è affatto male come prezzo (l'ho vista a 137£ su amazon uk). Non so se sarà pubblicata in italiano, quindi non saprei aiutarti sui prezzi, solitamente prendo queste opere in originale.

Ma per 137£ avrai tutti quei volumi ed un'opera unica, davvero. Per rispondere alla tua domanda, assolutamente sì, te lo consiglio.

EDIT: leggo sotto l'immagine che hai postato che in italiano dovrebbe costare 250€. Argh, che botta, se conosci l'inglese prendila in originale.

 
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BigBoss91

da un po' di tempo mi sono buttato sulla fantascienza, vi porto un resoconto delle letture completate e vi chiedo un consiglio.

Ho letto Il Ciclo delle Fondazioni di Asimov (i tre romanzi classici) ed ho amato il suo modo di scrivere. Sembra che segua una regola matematica più che un vero e proprio stile di scrittura, magari questo aspetto può non piacere ma, personalmente, sono rimasto stregato e ha confermato quanto di buono  avevo già intravisto in passato in Nemesis. Anche per chi non ama il genere è un'opera assolutamente consigliata. 

Poi ho iniziato e mai finito La Trilogia di Valis di Dick. Il romanzo in sé è magnetico (sarà il modo di scrivere, sarà la caratterizzazione dei personaggi, sarà che i discorsi filosofici che si fanno sono di una attualità disarmante) però risulta una lettura davvero pesante. Volevo leggere Ma gli androidi sognano pecore elettriche? o Ubik ma non li trovai in libreria. 

Ho proseguito con la Guida Galattica per Autostoppisti. Vado controcorrente. Diverte ma ad un certo punto c'è una fase di stanca davvero evidente. Il primo romanzo è eccezionale, sul finale si riprende tantissimo ma a metà, al netto di qualche risata, vorresti solo che finisse il prima possibile.

E sono quindi finito sulla Trilogia dello Sprawl di Gibbs. Nel complesso anche questa un'opera eccezionale per me. A differenza dei romanzi di Asimov non consiglierei questi tre libri a chi non ama il genere però rappresentano davvero la culla del genere Cyberpunk. Anche solo per cultura personale un'occhiata è fortemente consigliata; che poi all'inizio credevo semplicemente che lo stile di Gibbs fosse quello parecchio visionari ma poco concreto che si ritrova in Neuromante invece, soprattutto in Monna Lisa Cyberpunk, ci sono dei passaggi di rara bellezza. il primo capitolo di quest'ultimo romanzo è uno dei migliori passaggi che abbia letto da parecchio tempo a questa parte.

Ho intervallato questi romanzi con racconti brevi di Lovecraft e Poe. Il secondo, stilisticamente, è ad un livello superiore. A Lovecraft riconosco tantissime buone idee negli incipit narrativi che poi sono stati ripresi da altri autori in tante opere, non necessariamente letterarie. Di entrambi però non mi va di approfondire oltre la lettura. Non è il mio.

Fatto questo excursus passo a chiedervi un consiglio. Non so proprio cosa leggere adesso. Intanto la scelta principale è tra cambiare genere o completare la Trilogia di Valis o recuperare uno degli altri romanzi di Dick citati in precedenza. 

Allontanandomi dal genere mi incuriosiscono, invece, alcuni autori:

- Conrad, in particolare Cuore di Tenebra (ho giocato Spec Ops the Line da poco e ho letto che è inspirato a questo romanzo, non è il mio così come è riuscito a incuriosirmi il gioco magari riesce anche il romanzo)

- Cormac McCarthy. Mi incuriosiva in particolare la trilogia dell Frontiera. Sembra trattare dei temi decisamente attuali.

- China Mièville. In realtà vorrei avvicinarmi a qualche romanzo New Weird ma conosco poco tanto gli autori quanto i romanzi.

- Haruki Muramaki. Ho letto pareri parecchio contrastanti ma 1Q84 mi incuriosisce (se non altro perché 1984 è il mio romanzo preferito) ma anche Kafka sulla Spiaggia penso possa essere una lettura piacevole.

- Ian McDonald, mi ha incuriosito Luna. La trilogia. Vorrei capire se  vale la pena o meno

- Lian Hearn con la leggenda di Otori. Ho letto tanto fantasy, poi mi sono allontanato dal genere (ero proprio saturo) ma l'ambientazione orientale, se la storia è valida, può essere un plus.

- I romanzi di Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle.

Ditemi la vostra

 
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Buddha94

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Letto Harry Potter e la Maledizione dell'Erede. Sequel abbastanza evitabile, tutto sommato banale. Questo in forma cartacea, magari l'opera teatrale rende effettivamente di più. Ma perlomeno non va ad intaccare la saga originale, anzi mi ha messo voglia di rileggerla.

 

Phantomluis88

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Letto Harry Potter e la Maledizione dell'Erede. Sequel abbastanza evitabile, tutto sommato banale. Questo in forma cartacea, magari l'opera teatrale rende effettivamente di più. Ma perlomeno non va ad intaccare la saga originale, anzi mi ha messo voglia di rileggerla.
si potrebbe quasi organizzare una rilettura di gruppo :ahsisi:  

 
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BigBoss91

Alla fine ho letto "Cuore di Tenebra", abbastanza pesante e devo dire che dopo aver giocato Spec Ops mi aspettavo decisamente di più dal romanzo di Conrad. Poi ho letto "Il Signore delle Mosche", molto interessante l'idea di fondo e alcuni passaggi sono davvero ben riusciti, mi aspettavo che avesse un finale più potente ma rimane una lettura consigliata.

Ho proseguito con "Marcovaldo" di Calvino. Raccolta piuttosto breve con qualche racconto davvero bello. Ho finito anche "La metamorfosi" di Kafka. Non sapevo cosa aspettarmi e sono in un certo senso stupito: mi aspettavo un trattato di filosofia invece è un racconto che si legge rapidamente e non si fa fatica a cogliere almeno alcuni dei temi che l'autore vuole introdurre.

Diciamo che dopo più di un  mese sono tornato al punto di partenza: sono indeciso se mettere mano direttamente a 1q84, Perdido Street Station o andare su qualcosa di più vecchio (Mattatoio n.5, i romanzi di Wells o Doyle)

 

Gianpi

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Ho molto apprezzato Il Giovane Holden di Salinger, mi sapete consigliare qualche altro romanzo suo?

 

HellfireMichi

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da un po' di tempo mi sono buttato sulla fantascienza, vi porto un resoconto delle letture completate e vi chiedo un consiglio.

Ho letto Il Ciclo delle Fondazioni di Asimov (i tre romanzi classici) ed ho amato il suo modo di scrivere. Sembra che segua una regola matematica più che un vero e proprio stile di scrittura, magari questo aspetto può non piacere ma, personalmente, sono rimasto stregato e ha confermato quanto di buono avevo già intravisto in passato in Nemesis. Anche per chi non ama il genere è un'opera assolutamente consigliata.

Poi ho iniziato e mai finito La Trilogia di Valis di Dick. Il romanzo in sé è magnetico (sarà il modo di scrivere, sarà la caratterizzazione dei personaggi, sarà che i discorsi filosofici che si fanno sono di una attualità disarmante) però risulta una lettura davvero pesante. Volevo leggere Ma gli androidi sognano pecore elettriche? o Ubik ma non li trovai in libreria.

Ho proseguito con la Guida Galattica per Autostoppisti. Vado controcorrente. Diverte ma ad un certo punto c'è una fase di stanca davvero evidente. Il primo romanzo è eccezionale, sul finale si riprende tantissimo ma a metà, al netto di qualche risata, vorresti solo che finisse il prima possibile.

E sono quindi finito sulla Trilogia dello Sprawl di Gibbs. Nel complesso anche questa un'opera eccezionale per me. A differenza dei romanzi di Asimov non consiglierei questi tre libri a chi non ama il genere però rappresentano davvero la culla del genere Cyberpunk. Anche solo per cultura personale un'occhiata è fortemente consigliata; che poi all'inizio credevo semplicemente che lo stile di Gibbs fosse quello parecchio visionari ma poco concreto che si ritrova in Neuromante invece, soprattutto in Monna Lisa Cyberpunk, ci sono dei passaggi di rara bellezza. il primo capitolo di quest'ultimo romanzo è uno dei migliori passaggi che abbia letto da parecchio tempo a questa parte.

Ho intervallato questi romanzi con racconti brevi di Lovecraft e Poe. Il secondo, stilisticamente, è ad un livello superiore. A Lovecraft riconosco tantissime buone idee negli incipit narrativi che poi sono stati ripresi da altri autori in tante opere, non necessariamente letterarie. Di entrambi però non mi va di approfondire oltre la lettura. Non è il mio.

Fatto questo excursus passo a chiedervi un consiglio. Non so proprio cosa leggere adesso. Intanto la scelta principale è tra cambiare genere o completare la Trilogia di Valis o recuperare uno degli altri romanzi di Dick citati in precedenza.

Allontanandomi dal genere mi incuriosiscono, invece, alcuni autori:

- Conrad, in particolare Cuore di Tenebra (ho giocato Spec Ops the Line da poco e ho letto che è inspirato a questo romanzo, non è il mio così come è riuscito a incuriosirmi il gioco magari riesce anche il romanzo)

- Cormac McCarthy. Mi incuriosiva in particolare la trilogia dell Frontiera. Sembra trattare dei temi decisamente attuali.

- China Mièville. In realtà vorrei avvicinarmi a qualche romanzo New Weird ma conosco poco tanto gli autori quanto i romanzi.

- Haruki Muramaki. Ho letto pareri parecchio contrastanti ma 1Q84 mi incuriosisce (se non altro perché 1984 è il mio romanzo preferito) ma anche Kafka sulla Spiaggia penso possa essere una lettura piacevole.

- Ian McDonald, mi ha incuriosito Luna. La trilogia. Vorrei capire se vale la pena o meno

- Lian Hearn con la leggenda di Otori. Ho letto tanto fantasy, poi mi sono allontanato dal genere (ero proprio saturo) ma l'ambientazione orientale, se la storia è valida, può essere un plus.

- I romanzi di Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle.

Ditemi la vostra

Anche se in ritardo scopro ora questa discussione mi ci fiondo :D

Sono d'acordo con te sulla pesantezza di Valis e su Guida galattica per autostoppisti, a un certo punto basta.

Di Dick è il primo che leggi? Secondo me sei partito male, Valis è un po' una chiusura di tutta la prdoduzione di Dick e prima merita conoscerlo bene, molto bene. I due che volevi leggere secondo me sono tra le sue opere migliori e ottimi punti di partenza (specialmente Ma gli androidi sognano pecore elettriche?). Altrimenti sono molto belli anche Le stre stimmate di Palmer Eldritch (ma pessimo inizio), La svastica sul sole (meno fantascientifico, è un'ucronia), Scorrete lacrime, disse il poliziotto (lo ricordo poco ma lo ricordo bello), Questo oscuro scrutare (più sul thriller psicologico quasi).

Cormac McCarthy è uno dei miei autori preferiti e la trilogia merita tantissimo. Di lui è osannatissimo soprattutto, forse anche giustamente, Meridiano di sangue ma io gli ho sempre preferito i tre romanzi della Trilogia, in particolar modo Cavalli selvaggi. Lui scrive da dio, è probabilmente di un altro livello insieme a pochissimi altri. I libri non sono propriamente scorrevoli a causa del suo forte lirismo ma meritano molto. Si crea un contrasto fra il linguaggio alto che usa e le cose crude che racconta che è qualcosa di veramente speciale. By the way, bello anche La strada, visto che i temi fantascientifici ti piacciono potrebbe interessarti.

Haruki Murakami è un altro mio grande amore ma non fare l'errore di avvicinarti a 1Q84 pensando a sua maestà 1984. Ci siamo passati in tanti. Murakami ha scritto opere decisamente migliori, 1Q84 è quello che l'ha reso definitivamente ultra famoso qui in occidente ma per quanto scorrevole e appassionante possa essere come ti dicevo trovi di meglio. Kafka sulla spiaggia che hai citato, per esempio. Ma se hai interessi fantascientifici io mi butterei sul mio preferito che è La fine del mondo e il paese delle meraviglie. Se cerchi qualcosa di più realistico puoi andare su Norwegian Wood. Sono belli anche Dance, dance, dance e L'uccello che girava le viti del mondo.

China Mieville mi ha spiazzato. Ho letto La città e la città, non male, e Perdido Street Station, che personalmente mi ha deluso. Il primo fila bene, è un buon giallo/noir a sfondo fantascientifico/weird: intrattiene e ha qualcosina di più. Perdido aveva tutto per essere un gioiello, in particolare delle parti descrittive molto belle (il prologo è stupendo), un world building di livello super, sfondo e temi sociali sul pezzo. Purtroppo mi è piaciutopochissimo l'intreccio che alla fin fine è quello che ti fa andare avanti in un romanzo, specialmente se si parla di 700+ pagine. Troppo troppo votato all'azione, alle sparatorie, agli inseguimenti e alle cospirazioni. Con quel sistema sociale che ha messo su avrei strapreferito tutt'altro. Però qui è gusto mio, a te magari piace tanto. Comunque va assolutamente provato. Se ti interessa il New Weird considera anche Jeff Vandermeer, mi raccomando.

Ian McDonald non l'ho letto ma alla mia ragazza Luna è piaciuto tantissimo ed è un anno che vuole farmelo leggere. Mi ha detto che la cosa l'ha colpita è che sembra una saga familiare ambientata nello spazio, quindi che si allontana un po' dai canoni del genere.

Lian Head non lo conosco, approfondisco!

Con Sherlock Holmes ho letto solo Il mastino dei Baskerville più di dieci anni fa, quindi non so. Ho ricordi comunque piacevoli eh, ma non è la mia comfort zone. Il giallo, specialmente quello più classico, non fa per me.
 
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Haruki Murakami è un altro mio grande amore ma non fare l'errore di avvicinarti a 1Q84 pensando a sua maestà 1984. Ci siamo passati in tanti. Murakami ha scritto opere decisamente migliori, 1Q84 è quello che l'ha reso definitivamente ultra famoso qui in occidente ma per quanto scorrevole e appassionante possa essere come ti dicevo trovi di meglio. Kafka sulla spiaggia che hai citato, per esempio. Ma se hai interessi fantascientifici io mi butterei sul mio preferito che è La fine del mondo e il paese delle meraviglie. Se cerchi qualcosa di più realistico puoi andare su Norwegian Wood. Sono belli anche Dance, dance, dance e L'uccello che girava le viti del mondo.
allora approfitto anche io :ahsisi:
non l'ho ancora letto, ma per approcciarmi all'autore mi hanno consigliato di partire dai racconti, e ho optato per l'elefante scomparso, tu che mi diresti, gli stessi consigli per lui? :asd:
 

HellfireMichi

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allora approfitto anche io :ahsisi:
non l'ho ancora letto, ma per approcciarmi all'autore mi hanno consigliato di partire dai racconti, e ho optato per l'elefante scomparso, tu che mi diresti, gli stessi consigli per lui? :asd:
Approfitta, approfitta!
Allora qui purtroppo non posso esserti tanto d'aiuto perché io e i racconti in generale andiamo poco d'accordo. A dire la verità una sua raccolta l'ho letta, Uomini senza donne, ma non mi è sembrata imperdibile. Se ormai ce l'hai puoi provare con quello ma qualora non ti piacessero i racconti ricorda che è un ottimo autore di romanzi quindi non chiudere quella porta definitivamente. Comunque sì, i consigli rimangono quelli: La fine del mondo e il paese delle meraviglie per le strizzate d'occhio alla fantascienza, Kafka sulla spiaggia per il surreale/onirico al 100%, Norwegian Wood se cerchi quello più realistico (ma sempre surreale).
 
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Anche se in ritardo scopro ora questa discussione mi ci fiondo :D

Sono d'acordo con te sulla pesantezza di Valis e su Guida galattica per autostoppisti, a un certo punto basta.

Di Dick è il primo che leggi? Secondo me sei partito male, Valis è un po' una chiusura di tutta la prdoduzione di Dick e prima merita conoscerlo bene, molto bene. I due che volevi leggere secondo me sono tra le sue opere migliori e ottimi punti di partenza (specialmente Ma gli androidi sognano pecore elettriche?). Altrimenti sono molto belli anche Le stre stimmate di Palmer Eldritch (ma pessimo inizio), La svastica sul sole (meno fantascientifico, è un'ucronia), Scorrete lacrime, disse il poliziotto (lo ricordo poco ma lo ricordo bello), Questo oscuro scrutare (più sul thriller psicologico quasi).

Cormac McCarthy è uno dei miei autori preferiti e la trilogia merita tantissimo. Di lui è osannatissimo soprattutto, forse anche giustamente, Meridiano di sangue ma io gli ho sempre preferito i tre romanzi della Trilogia, in particolar modo Cavalli selvaggi. Lui scrive da dio, è probabilmente di un altro livello insieme a pochissimi altri. I libri non sono propriamente scorrevoli a causa del suo forte lirismo ma meritano molto. Si crea un contrasto fra il linguaggio alto che usa e le cose crude che racconta che è qualcosa di veramente speciale. By the way, bello anche La strada, visto che i temi fantascientifici ti piacciono potrebbe interessarti.

Haruki Murakami è un altro mio grande amore ma non fare l'errore di avvicinarti a 1Q84 pensando a sua maestà 1984. Ci siamo passati in tanti. Murakami ha scritto opere decisamente migliori, 1Q84 è quello che l'ha reso definitivamente ultra famoso qui in occidente ma per quanto scorrevole e appassionante possa essere come ti dicevo trovi di meglio. Kafka sulla spiaggia che hai citato, per esempio. Ma se hai interessi fantascientifici io mi butterei sul mio preferito che è La fine del mondo e il paese delle meraviglie. Se cerchi qualcosa di più realistico puoi andare su Norwegian Wood. Sono belli anche Dance, dance, dance e L'uccello che girava le viti del mondo.

China Mieville mi ha spiazzato. Ho letto La città e la città, non male, e Perdido Street Station, che personalmente mi ha deluso. Il primo fila bene, è un buon giallo/noir a sfondo fantascientifico/weird: intrattiene e ha qualcosina di più. Perdido aveva tutto per essere un gioiello, in particolare delle parti descrittive molto belle (il prologo è stupendo), un world building di livello super, sfondo e temi sociali sul pezzo. Purtroppo mi è piaciutopochissimo l'intreccio che alla fin fine è quello che ti fa andare avanti in un romanzo, specialmente se si parla di 700+ pagine. Troppo troppo votato all'azione, alle sparatorie, agli inseguimenti e alle cospirazioni. Con quel sistema sociale che ha messo su avrei strapreferito tutt'altro. Però qui è gusto mio, a te magari piace tanto. Comunque va assolutamente provato. Se ti interessa il New Weird considera anche Jeff Vandermeer, mi raccomando.

Ian McDonald non l'ho letto ma alla mia ragazza Luna è piaciuto tantissimo ed è un anno che vuole farmelo leggere. Mi ha detto che la cosa l'ha colpita è che sembra una saga familiare ambientata nello spazio, quindi che si allontana un po' dai canoni del genere.

Lian Head non lo conosco, approfondisco!

Con Sherlock Holmes ho letto solo Il mastino dei Baskerville più di dieci anni fa, quindi non so. Ho ricordi comunque piacevoli eh, ma non è la mia comfort zone. Il giallo, specialmente quello più classico, non fa per me.

Grazie della risposta, diciamo che da ciò che dici mi invoglia soprattutto ad andare su McCarty, lasciandomi comunque aperta la porta su Dick. Jeff Vandermeer me lo segno.
Nel frattempo, dopo aver "temporeggiato" con Cuore di Tenebra di Conrad che mi ha un po' deluso e Il Signore delle Mosche di Golding che è carino ma non mi ha esaltato, ho deciso di buttarmi su Murakami e anche se il consiglio è arrivato in ritardo è cose se l'avessi seguito :asd: . Sono arrivato in libreria, lo scaffale era praticamente dedicato solo all'autore, avevo in mano 1Q84 e poi ho comprato Kafka sulla spiaggia. Diciamo che avrò letto un centinaio di pagine. Sulla scrittura non ho ancora un giudizio; di base è scorrevole e piacevole però raramente capita di incontrare qualche arzigogolio di troppo ma credo sia anche una questione legata alla lingua e alla difficoltà di tradurre ed adattare al meglio. D'altra parte avevo già sentito parlare del contrasto tra onirico e reale presente in molte opere e probabilmente Kafka sulla spiaggia è proprio la partenza migliore perché coniuga le due cose e, almeno all'inizio, sono separate abbastanza nettamente. Per dire, a me la parte "realistica" non sta facendo impazzire mentre i passaggi più onirici li sto trovando parecchio riusciti e interessanti. Con ogni probabilità sono più adatti al mio gusto i romanzi che puntano sull'onirico (forse proprio quell'1Q84 che a quanto pare mi aveva attirato per i motivi sbagliati piuttosto che Norwegian Wood). Si tratta comunque di una bella finestra su una cultura parecchio lontana e diversa
 

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Grazie della risposta, diciamo che da ciò che dici mi invoglia soprattutto ad andare su McCarty, lasciandomi comunque aperta la porta su Dick. Jeff Vandermeer me lo segno.
McCarthy è assolutamente da leggere, poi se lo prendi fammi sapere! Dick fai bene a lasciarti la porta aperta. Su Instagram volevo lanciare insieme alla mia ragazza un gruppetto di lettura in cui leggere le sue opere principali in un ordine crescente di complessità. Tra l'altro molti dei suoi libri sono spesso in offerta tra i remainder (per esempio adesso su Libraccio ce ne sono tanti, nuovi, a -60%).
Nel frattempo, dopo aver "temporeggiato" con Cuore di Tenebra di Conrad che mi ha un po' deluso e Il Signore delle Mosche di Golding che è carino ma non mi ha esaltato, ho deciso di buttarmi su Murakami e anche se il consiglio è arrivato in ritardo è cose se l'avessi seguito :asd: . Sono arrivato in libreria, lo scaffale era praticamente dedicato solo all'autore, avevo in mano 1Q84 e poi ho comprato Kafka sulla spiaggia. Diciamo che avrò letto un centinaio di pagine. Sulla scrittura non ho ancora un giudizio; di base è scorrevole e piacevole però raramente capita di incontrare qualche arzigogolio di troppo ma credo sia anche una questione legata alla lingua e alla difficoltà di tradurre ed adattare al meglio. D'altra parte avevo già sentito parlare del contrasto tra onirico e reale presente in molte opere e probabilmente Kafka sulla spiaggia è proprio la partenza migliore perché coniuga le due cose e, almeno all'inizio, sono separate abbastanza nettamente. Per dire, a me la parte "realistica" non sta facendo impazzire mentre i passaggi più onirici li sto trovando parecchio riusciti e interessanti. Con ogni probabilità sono più adatti al mio gusto i romanzi che puntano sull'onirico (forse proprio quell'1Q84 che a quanto pare mi aveva attirato per i motivi sbagliati piuttosto che Norwegian Wood). Si tratta comunque di una bella finestra su una cultura parecchio lontana e diversa
Be', se di Murakami ti piace più il lato onirico allora sei a posto, per lo più nei suoi romanzi quello che viene maggiormente fuori è proprio quel lato lì. Anche nelle opere più realistiche ci ho trovato un'atmosfera sognante di fondo che non se ne va.
In Kafka sulla spiaggia in particolare gli aspetti onirici sono sicuramente la cosa più riuscita (e in generale sono tra i migliori di Murakami).

Per quanto riguarda Jeff Vandermeer lui oltre che un bravo autore è anche un grande lettore. Siccome noto una certa compatibilità tra i nostri gusti, ti segnalo una cosa bella che fece un po' di tempo fa: una lista dei migliori romanzi fantastici secondo lui. Sull'applicazione del termine fantasy e fantastico ci si potrebbe discutere delle ore, fatto sta che in quella lista ci sono dei capolavori micidiali che se non fosse stato per lui non avrei mai letto. La trovi qui: http://vanderworld.blogspot.com/2006/04/exhaustive-essential-fantasy-reading.html
(Qualche anno fa la rifeci in italiano sicché se vuoi te la passo)
 
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McCarthy è assolutamente da leggere, poi se lo prendi fammi sapere! Dick fai bene a lasciarti la porta aperta. Su Instagram volevo lanciare insieme alla mia ragazza un gruppetto di lettura in cui leggere le sue opere principali in un ordine crescente di complessità. Tra l'altro molti dei suoi libri sono spesso in offerta tra i remainder (per esempio adesso su Libraccio ce ne sono tanti, nuovi, a -60%).

Be', se di Murakami ti piace più il lato onirico allora sei a posto, per lo più nei suoi romanzi quello che viene maggiormente fuori è proprio quel lato lì. Anche nelle opere più realistiche ci ho trovato un'atmosfera sognante di fondo che non se ne va.
In Kafka sulla spiaggia in particolare gli aspetti onirici sono sicuramente la cosa più riuscita (e in generale sono tra i migliori di Murakami).

Per quanto riguarda Jeff Vandermeer lui oltre che un bravo autore è anche un grande lettore. Siccome noto una certa compatibilità tra i nostri gusti, ti segnalo una cosa bella che fece un po' di tempo fa: una lista dei migliori romanzi fantastici secondo lui. Sull'applicazione del termine fantasy e fantastico ci si potrebbe discutere delle ore, fatto sta che in quella lista ci sono dei capolavori micidiali che se non fosse stato per lui non avrei mai letto. La trovi qui: http://vanderworld.blogspot.com/2006/04/exhaustive-essential-fantasy-reading.html
(Qualche anno fa la rifeci in italiano sicché se vuoi te la passo)
anche se non ho mai letto nulla di Vandermeer, quando cercavo qualche notizia su Meiville credo, mi era uscito il suo nome e avevo visto la lista. Sicuramente interessante, alcuni dei romanzi inclusi ho avuto modo di leggerli però come dici anche tu sono un po' combattuto sull'applicazione del termine fantasy. Molti di quei libri sono capolavori totalmente o quasi avulsi dal genere, magari ritrovi un elemento che poi è diventato cardine in romanzi propriamente appartenenti al genere.
Devo dire che comunque quando ho avuto modo di leggere la lista per la prima volta mi colpì l'assenza tanto fra i romanzi essenziali quanto nella lista omni-comprensiva de "Il Signore degli Anelli". Anche perché di rappresentati dell'high fantasy comunque se ne trovano e, con tutti i se e i ma che si possono muovore a Tolkien, la trovo un'esclusione incomprensibile. Poi proprio per le scelte fatte mi sarei aspettato di trovare Wilde su tutti e invece no. Diciamo che il gusto personale è preponderande, a mio avviso. Un po' come capita in tutte le liste
 

HellfireMichi

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anche se non ho mai letto nulla di Vandermeer, quando cercavo qualche notizia su Meiville credo, mi era uscito il suo nome e avevo visto la lista. Sicuramente interessante, alcuni dei romanzi inclusi ho avuto modo di leggerli però come dici anche tu sono un po' combattuto sull'applicazione del termine fantasy. Molti di quei libri sono capolavori totalmente o quasi avulsi dal genere, magari ritrovi un elemento che poi è diventato cardine in romanzi propriamente appartenenti al genere.
Devo dire che comunque quando ho avuto modo di leggere la lista per la prima volta mi colpì l'assenza tanto fra i romanzi essenziali quanto nella lista omni-comprensiva de "Il Signore degli Anelli". Anche perché di rappresentati dell'high fantasy comunque se ne trovano e, con tutti i se e i ma che si possono muovore a Tolkien, la trovo un'esclusione incomprensibile. Poi proprio per le scelte fatte mi sarei aspettato di trovare Wilde su tutti e invece no. Diciamo che il gusto personale è preponderande, a mio avviso. Un po' come capita in tutte le liste
Sì, sono d'accordo con te, però come ogni lista se appunto la si prende per quello che è e non per oro colato ci si può prendere comunque ispirazione e arricchirsi. Io devo dire che senza non mi sarei avvicinato a Notti al Circo o a Fuoco Pallido, per cui gli sarò grato per sempre.

Comunque, in questo periodo mi è passato il blocco del lettore che mi era venuto e mi sono letto Il più grande spettacolo del mondo di Don Robertson e Crepitio di Stelle di Jon K. Stefansson.

Il primo è un autore americano dimenticato pure in patria che è al centro di un progetto di riscoperta e ripubblicazione qui in Italia grazie alla casa editrice Nutrimenti. Avevo letto Paradise Falls durante questa quarantena, un mattone di 1600 pagine che segue l’ascesa e il declino di una cittadina americana nella seconda metà dell’800, dall’essere una bucolica Arcadia a un luogo di corruzione e dello sfruttamento più bieco, e mi era piaciuto tantissimo. Bello anche questo, parla di un ragazzino che decide di compiere la grande impresa di attraversare tutta Cleveland a piedi per andare a trovare un amico che si è trasferito. Ma è anche il giorno di uno dei più grandi disastri nella storia della città: un impianto di gasolio esplode, devasta un miglio quadrato di città e fa 130 morti.

Quello di Stefansson è stupendo come gli altri sette che sono stati pubblicati qui. Questo è precedente a tutti, ma devo dire con piacere che non è un magro contentino in attesa di roba nuova, era già un grande Stefansson. Come in altri anche qui intreccia il racconto di tre generazioni della stessa famiglia per andare a comporre un quadro generale. Non ha una trama ben delineata, segue i ricordi del suo narratore che cerca di far luce sugileventi cruciali nella storia della famiglia. Ma è il modo in cui è raccontato a essere straordinario, per me scrittori che scrivono così bene non ce ne sono.
 

Snow24

LV
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Wow che ricordi questo thread. Il prima pagina c'è ancora la copertina "La caffetteria", è passata una vita ormai.

Comunque, qualche settimana fa ho letto 22/11/'63 di Stephen King. Era la prima volta che leggevo qualcosa di King e l'ho adorato. Certo, un mattone assurdo (per fortuna l'ho letto sul Kindle :asd:) con diverse parti un po' noiosette, però molte altre invece le ho trovate davvero intriganti. Il fatto che ci siano molte descrizioni sulla vita del passato l'ho trovato interessante e piacevole, nonostante rallentasse continuamente la trama principale. Superate le prime pagine in cui non capivo dove volesse andare a parare, quando è cominciata la storia vera e propria mi ha rapito tanto da averlo letto in pochissimi giorni. Avevo sempre associato King al genere horror (che onestamente non è tra i miei preferiti), ma devo ammettere che il suo stile mi è piaciuto molto e non l'ho trovato per nulla pesante. Tra i libri scritti negli ultimi anni credo sia senza dubbio il migliore che ho letto.

Sempre per rimanere su King, come prossimo libro volevo leggere Misery. Che ne pensate? Qualcuno l'ha letto?
 
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