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UfficialeLAVORO | Esperienze, come trovarlo, colloqui
Pure io qui in Giappone ho il bonus di ben 4 stipendi, ogni singolo minuto di straordinario pagato, trasporti per raggiunere il lavoro pagati, inoltre se mi metto a studiare per prendere qualche certificazione le ore che spendo "sui libri" mi vengono contate come straordinario
Se penso a come venivo trattato in Italia mi vien da piangere per chi e' rimasto li.
Idem! Trasporti pagati, pranzi in ufficio pagati da loro e semmai dovessi fare qualche turno serale uber di ritorno pagato, sto male Domeniche pagate x2 e sabati x1.5, io boh
Comunque allucinante, qui ad Amsterdam lavorando per piú di un anno nella compagnia mi hanno dato un aumento del 7,48% basato sulle mie performance e sempre su quelli un bonus di 3.5 stipendi Poi a volte sento storie di amici che son rimasti in Italia e mi viene da piangere, me ne andrei da qua solo per tornare in Giappone
Questo mi sembra un minimizzare la cosa.
La stessa gente che lavora all'estero e viene trattata da essere umano, in Italia spesso non si trovava altrettanto bene.
Io da neolaureato mi son fatto 6 mesi di tirocinio a 500 euro al mese, con la promessa di assunzione alla fine, peccato abbiano trovato una scusa per non farlo.
E quando ho cercato lavoro altrove molte aziende hanno avuto ancora il coraggio di propormi un ulteriore tirocinio (che ho rifiutato, fino a trovare un posto a indeterminato, che comunque non mi offriva tutto quello che mi viene offerto qui, ma almeno era un posto sicuro e mi son trovato relativamente bene per essere in Italia).
Qui in Giappone la schiavitu' dei tirocini in pratica non esiste, i neolaureati vengono assunti direttamente con indeterminato, inoltre le aziende hanno rispetto per i loro lavoratori e investono su chi ha voglia di crescere lavorativamente offrendo incentivi etc.
Questo mi sembra un minimizzare la cosa.
La stessa gente che lavora all'estero e viene trattata da essere umano, in Italia spesso non si trovava altrettanto bene.
Io da neolaureato mi son fatto 6 mesi di tirocinio a 500 euro al mese, con la promessa di assunzione alla fine, peccato abbiano trovato una scusa per non farlo.
E quando ho cercato lavoro altrove molte aziende hanno avuto ancora il coraggio di propormi un ulteriore tirocinio (che ho rifiutato, fino a trovare un posto a indeterminato, che comunque non mi offriva tutto quello che mi viene offerto qui, ma almeno era un posto sicuro e mi son trovato relativamente bene per essere in Italia).
Qui in Giappone la schiavitu' dei tirocini in pratica non esiste, i neolaureati vengono assunti direttamente con indeterminato, inoltre le aziende hanno rispetto per i loro lavoratori e investono su chi ha voglia di crescere lavorativamente offrendo incentivi etc.
Ti farei parlare con un po' di persone, tra studiosi e persone che vivono in Giappone, che ti racconterebbero cose molto diverse, tra arubaito e tutto il resto. Ogni Paese ha le sue modalità di sfruttamento del precariato, il fatto che noi le abbiamo sperimentate in Italia e non nel posto in cui viviamo ora non le rende di certo inesistenti.
E questo limitandomi ai giapponesi, se ampliamo il discorso agli stranieri (meno per i cosiddetti expats) addio proprio
Questo mi sembra un minimizzare la cosa.
La stessa gente che lavora all'estero e viene trattata da essere umano, in Italia spesso non si trovava altrettanto bene.
Io da neolaureato mi son fatto 6 mesi di tirocinio a 500 euro al mese, con la promessa di assunzione alla fine, peccato abbiano trovato una scusa per non farlo.
E quando ho cercato lavoro altrove molte aziende hanno avuto ancora il coraggio di propormi un ulteriore tirocinio (che ho rifiutato, fino a trovare un posto a indeterminato, che comunque non mi offriva tutto quello che mi viene offerto qui, ma almeno era un posto sicuro e mi son trovato relativamente bene per essere in Italia).
Qui in Giappone la schiavitu' dei tirocini in pratica non esiste, i neolaureati vengono assunti direttamente con indeterminato, inoltre le aziende hanno rispetto per i loro lavoratori e investono su chi ha voglia di crescere lavorativamente offrendo incentivi etc.
Ti farei parlare con un po' di persone, tra studiosi e persone che vivono in Giappone, che ti racconterebbero cose molto diverse, tra arubaito e tutto il resto. Ogni Paese ha le sue modalità di sfruttamento del precariato, il fatto che noi le abbiamo sperimentate in Italia e non nel posto in cui viviamo ora non le rende di certo inesistenti.
E questo limitandomi ai giapponesi, se ampliamo il discorso agli stranieri (meno per i cosiddetti expats) addio proprio
Arubaito? Mi pare che le percentuali grosse le facciano i lavoratori con tempo indeterminato e i part-time (in genere donne sposate che lavorano una mezza giornata per dare una mano mentre badano alla casa e alla famiglia).
E comunque vuoi mettere? La paga minima oraria sta a 1072yen.
Facendo 8 ore al giorno 5 giorni a settimana si fanno facili piu' di 17k yen al mese, piu' del doppio di quello che mi pagavano in Italia durante il mio tirocinio .
Tra l'altro io lavoravo e lavoro nell'informatica e qui anche per gli arubaito in quel campo ho visto solo annunci a cifre ben piu' alte del minimo di 1072yen.
Ad ogni modo conosco un sacco di persone qui in Giappone, alcuni sono liberi professionisti, la maggior parte ha un contratto a tempo indeterminato e nessuno che in eta' post scolastica lavora ad arubaito (come si capisce anche dal grafo del resto...le percentuali di arubaito sono piu' alte nelle fasce 15-24, perche' comprendono gli studenti!)
A quanto ne so, quelli che fanno arubaito e hanno piu' di 25 anni in genere lo fanno per scelta, non avendo molta voglia di lavorare e volendo disporre di un certo quantitativo di tempo libero, magari continuando a vivere con i genitori.
Insomma, non e' come in Italia che se cerchi un posto a indeterminato ti propongono di iniziare con 6 mesi di tirocinio.
Arubaito? Mi pare che le percentuali grosse le facciano i lavoratori con tempo indeterminato e i part-time (in genere donne sposate che lavorano una mezza giornata per dare una mano mentre badano alla casa e alla famiglia).
E comunque vuoi mettere? La paga minima oraria sta a 1072yen.
Facendo 8 ore al giorno 5 giorni a settimana si fanno facili piu' di 17k yen al mese, piu' del doppio di quello che mi pagavano in Italia durante il mio tirocinio .
Tra l'altro io lavoravo e lavoro nell'informatica e qui anche per gli arubaito in quel campo ho visto solo annunci a cifre ben piu' alte del minimo di 1072yen.
Ad ogni modo conosco un sacco di persone qui in Giappone, alcuni sono liberi professionisti, la maggior parte ha un contratto a tempo indeterminato e nessuno che in eta' post scolastica lavora ad arubaito (come si capisce anche dal grafo del resto...le percentuali di arubaito sono piu' alte nelle fasce 15-24, perche' comprendono gli studenti!)
A quanto ne so, quelli che fanno arubaito e hanno piu' di 25 anni in genere lo fanno per scelta, non avendo molta voglia di lavorare e volendo disporre di un certo quantitativo di tempo libero, magari continuando a vivere con i genitori.
Insomma, non e' come in Italia che se cerchi un posto a indeterminato ti propongono di iniziare con 6 mesi di tirocinio.
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Assolutamente no, fin ora non ho mai fatto piu' di 20-25 ore di straordinario al mese (per il quale ogni singolo minuto mi e' stato retribuito).
A parte il grafico datato, ci mancherebbe pure che il grosso non lo facciano i lavori a tempo indeterminato. L'arubaito era solo un esempio, dato che principalmente coinvolge studenti e stranieri ma non solo loro. E quella degli over 25 che lo fanno perchè sono sfaticati mi ricorda parecchio una retorichella nostrana sul RdC, ma vabbè. Quello che intendo dire è che oggi, circa il 40% della forza lavoro giapponese è precaria (o non-regular per dirla all'anglosassone), ed è un effetto di lungo corso dell'Abenomics (che è stata una mezza tragedia per il Paese):
Non-regular employees account for nearly 40% of workforce
asia.nikkei.com
Poi tu continui a farne un discorso personalistico-pragmatico, e ci sta tutto per carità. Quello che volevo farti notare è che il tuo post precedente rispecchia un Giappone che sostanzialmente non esiste più da qualche decennio, o continua a esistere in una nicchia lavorativa (in cui probabilmente sei incluso) e non può essere più paradigma sociale.
A parte il grafico datato, ci mancherebbe pure che il grosso non lo facciano i lavori a tempo indeterminato. L'arubaito era solo un esempio, dato che principalmente coinvolge studenti e stranieri ma non solo loro. E quella degli over 25 che lo fanno perchè sono sfaticati mi ricorda parecchio una retorichella nostrana sul RdC, ma vabbè. Quello che intendo dire è che oggi, circa il 40% della forza lavoro giapponese è precaria (o non-regular per dirla all'anglosassone), ed è un effetto di lungo corso dell'Abenomics (che è stata una mezza tragedia per il Paese):
Non-regular employees account for nearly 40% of workforce
asia.nikkei.com
Poi tu continui a farne un discorso personalistico-pragmatico, e ci sta tutto per carità. Quello che volevo farti notare è che il tuo post precedente rispecchia un Giappone che sostanzialmente non esiste più da qualche decennio, o continua a esistere in una nicchia lavorativa (in cui probabilmente sei incluso) e non può essere più paradigma sociale.
"Seeking to secure workers while keeping labor costs down, businesses in Japan have been tapping female or older part-timers. Non-regular workers in the October-December period of 2022 were up 9.77 million from 1997, and of this number, 3.41 million were 65 and older and 6.19 million were women. In particular, women aged 45 to 54 climbed 1.38 million, suggesting that stay-at-home mothers -- who are also in Japan's echo baby boomer generation -- are returning to the workforce after raising their kids."
L'eta' media aumenta e molta gente ormai in pensione, ma con ancora voglia/necessita' di lavorare si cerca un arubaito, direi che la cosa e' ben spiegata .
Molte donne, che anni fa erano contente di fare le casalinghe adesso vogliono lavorare, e si cercano un part-time.
Non mi pare che la percentuale di arubaito tra gli uomini in eta' lavorativa intorno ai 25-65 anni sia in forte aumento.
Queste percentuali vanno analizzate bene nel dettaglio, si fa presto a dire il "40% della forza lavoro" senza andare ad analizzare i numeri.
"Seeking to secure workers while keeping labor costs down, businesses in Japan have been tapping female or older part-timers. Non-regular workers in the October-December period of 2022 were up 9.77 million from 1997, and of this number, 3.41 million were 65 and older and 6.19 million were women. In particular, women aged 45 to 54 climbed 1.38 million, suggesting that stay-at-home mothers -- who are also in Japan's echo baby boomer generation -- are returning to the workforce after raising their kids."
L'eta' media aumenta e molta gente ormai in pensione si cerca un arubaito, direi che la cosa e' ben spiegata .
Molte donne, che anni fa erano contente di fare le casalinghe adesso vogliono lavorare, e si cercano un part-time.
Non mi pare che la percentuale di arubaito tra gli uomini in eta' lavorativa intorno ai 25-65 anni sia in forte aumento.
Queste percentuali vanno analizzate bene nel dettaglio, si fa presto a dire il "40% della forza lavoro" senza andare ad analizzare i numeri.
In realtà l'articolo analizza e scorpora bene i numeri, e spiega come questi abbiano un impatto sui salari reali
Ma basta la prima parte della frase che hai quotato per sfatare il tuo mito sul Giappone provo di precariato strutturale, che alla fine era quello di cui parlavo dal principio
In realtà l'articolo analizza e scorpora bene i numeri, e spiega come questi abbiano un impatto sui salari reali
Ma basta la prima parte della frase che hai quotato per sfatare il tuo mito sul Giappone provo di precariato strutturale, che alla fine era quello di cui parlavo dal principio
Continuo a non capire come si possa paragonare lo sfruttamento di un giovane neolaureato che vuole lavorare 8 ore al giorno 5 giorni alla settimana e a cui viene offerta una paghetta di 500 euro per 6 mesi per poi venir scaricato, che e' quello che spesso avviene in Italia, con degli anziani che vogliono fare qualche ora di lavoro alla settimana o una donna sposata che vuole fare un part-time e nel frattempo badare alla casa e alla famiglia, che e' quello che avviene in Giappone.
Da un lato c'e' una imposizione, "se vuoi lavorare inizi con un tirocinio e poi si vedra'..", dall'altra c'e' una offerta di lavoro che si sposa alla perfezione con quello che la donna o la persona anziana di turno sta cercando
Continuo a non capire come si possa paragonare lo sfruttamento di un giovane neolaureato che vuole lavorare 8 ore al giorno 5 giorni alla settimana e a cui viene offerta una paghetta di 500 euro per 6 mesi per poi venir scaricato, che e' quello che spesso avviene in Italia, con degli anziani che vogliono fare qualche ora di lavoro alla settimana o una donna sposata che vuole fare un part-time e nel frattempo badare alla casa e alla famiglia, che e' quello che avviene in Giappone.
Da un lato c'e' una imposizione, "se vuoi lavorare inizi con un tirocinio e poi si vedra'..", dall'altra c'e' una offerta di lavoro che si sposa alla perfezione con quello che la donna o la persona anziana di turno sta cercando
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Esatto, piu' del doppio di quanto prende all'ora un tirocinante con rimborso spese di 500 euro al mese in Italia
allora mi ritengo fortunato a guadagnare più di quanto si guadagna "di base" in giappone allora, posso evitare di preparare il passaporto per un altro po'
comprendo il tuo discorso, ma di contro non ci dovrebbe essere una vita un po' più cara rispetto all'italia?certo, dipende sempre da dove si vive in italia, ovvio...
Continuo a non capire come si possa paragonare lo sfruttamento di un giovane neolaureato che vuole lavorare 8 ore al giorno 5 giorni alla settimana e a cui viene offerta una paghetta di 500 euro per 6 mesi per poi venir scaricato, che e' quello che spesso avviene in Italia, con degli anziani che vogliono fare qualche ora di lavoro alla settimana o una donna sposata che vuole fare un part-time e nel frattempo badare alla casa e alla famiglia, che e' quello che avviene in Giappone.
Da un lato c'e' una imposizione, "se vuoi lavorare inizi con un tirocinio e poi si vedra'..", dall'altra c'e' una offerta di lavoro che si sposa alla perfezione con quello che la donna o la persona anziana di turno sta cercando
Continui a non capire perché fai un parallelo 1:1 con la tua esperienza diretta, che poi rendi paradigma. L'articolo ti sta esattamente dicendo che in Giappone quelli che tu descrivi come anziani che vogliono lavorare un po' perché altrimenti si annoiano o le mogli che vogliono il part-time sono il target delle aziende. Ergo, vengono preferite ad altre fasce perché costano meno. Ti ricorda qualcosa?
Applica il concetto anche alla seconda parte del tuo post, che parte dallo stesso presupposto bizzarro, e ci siamo.
Detto ciò, io credo che il mio discorso sia chiaro e non credo di avere tanto da aggiungere. Tu non sei d'accordo perché a te è andata diversamente e universalizzi la tua esperienza, ne prendo atto e andiamo avanti.
Ricordo solo che rispondevo al tuo post in cui dicevi: "qui in Giappone la schiavitu' dei tirocini in pratica non esiste, i neolaureati vengono assunti direttamente con indeterminato, inoltre le aziende hanno rispetto per i loro lavoratori e investono su chi ha voglia di crescere lavorativamente".
Comunque allucinante, qui ad Amsterdam lavorando per piú di un anno nella compagnia mi hanno dato un aumento del 7,48% basato sulle mie performance e sempre su quelli un bonus di 3.5 stipendi Poi a volte sento storie di amici che son rimasti in Italia e mi viene da piangere, me ne andrei da qua solo per tornare in Giappone
allora mi ritengo fortunato a guadagnare più di quanto si guadagna "di base" in giappone allora, posso evitare di preparare il passaporto per un altro po'
comprendo il tuo discorso, ma di contro non ci dovrebbe essere una vita un po' più cara rispetto all'italia?certo, dipende sempre da dove si vive in italia, ovvio...
Il costo della vita qui in Giappone e' un po' piu' basso rispetto all'Italia.
Comunque magari andrebbe considerato lo stipendio medio piuttosto che il salario minimo .
Personalmente considerando anche il costo della vita piu' basso non posso che essere contento, certo in altri Paesi avrei guadagnato di piu', ma il balzo in avanti c'e' stato.
Continui a non capire perché fai un parallelo 1:1 con la tua esperienza diretta, che poi rendi paradigma. L'articolo ti sta esattamente dicendo che in Giappone quelli che tu descrivi come anziani che vogliono lavorare un po' perché altrimenti si annoiano o le mogli che vogliono il part-time sono il target delle aziende. Ergo, vengono preferite ad altre fasce perché costano meno. Ti ricorda qualcosa?
Applica il concetto anche alla seconda parte del tuo post, che parte dallo stesso presupposto bizzarro, e ci siamo.
Detto ciò, io credo che il mio discorso sia chiaro e non credo di avere tanto da aggiungere. Tu non sei d'accordo perché a te è andata diversamente e universalizzi la tua esperienza, ne prendo atto e andiamo avanti.
Ricordo solo che rispondevo al tuo post in cui dicevi: "qui in Giappone la schiavitu' dei tirocini in pratica non esiste, i neolaureati vengono assunti direttamente con indeterminato, inoltre le aziende hanno rispetto per i loro lavoratori e investono su chi ha voglia di crescere lavorativamente".
Io non sono d'accordo perche' oggettivamente si sta cercando di far passare un messaggio che non rispecchia la realta' delle cose in questo Paese .
Se il lavoro c'e' e si trova facilmente non vedo perche' un adulto che puo' e vuole lavorare full time dovrebbe andare a cercare lavoro da uniqlo, in un conbini o in posti del genere.
D'altro canto tali aziende giustamente offrono lavori part-time ad altre fasce che sono alla ricerca proprio di quel tipo di lavoro .
Da come presenti la cosa sembrerebbe che siamo sommersi da una marea di giapponesi adulti che non trovano un lavoro fisso full time perche' le aziende offrono solo part-time ad anziani e donne , affermazione totalmente falsa e priva di ogni fondamento.
Il mondo del lavoro in Italia causa queste convinzioni purtroppo.
Se lavori all'estero e vieni trattato umanamente tutti pensano che e' cosi' perche' sei un genio .
Io ho un curriculum che definire di m***a e' riduttivo.
Oltretutto per lavoro in questo periodo, insegnando informatica ai neoassunti della mia e di altre aziende, mi rendo conto come qui davvero ci sia lavoro per tutti,
non hai idea del numero di persone che ho visto, assunta in questo settore, senza una laurea in informatica ne alcuna preparazione.
Ho dovuto insegnare informatica a gente che scriveva con la tastiera usando due dita, eppure, persino questa gente e' assunta a contratto indeterminato e prende ALMENO 1300 euro netti al mese.
Poi nel mezzo ci stavano laureati in informatica che gia' avevano delle buonissime basi da cui partire, ma una buona meta' e' gente assunta totalmente a caso...c'è cosi' tanta offerta che appunto....assumono cani e porci (e poi spendono fior fior di soldini per formarli).
In Italia cosa ho visto? Spesso l'esatto opposto.
Si assumono laureati in informatica, li si sfrutta con un bel tirocinio di 6 mesi, non gli si offre alcuna formazione (e il tirocinio dovrebbe essere una esperienza formativa...) e alla fine del tirocinio chi si è visto sì è visto.
E' un peccato che tanti italiani magari rinuncino a trasferirsi all'estero solo perche' hanno il pregiudizio che per trovare lavoro fuori dall'Italia serva essere dei geni.
Danni fatti dal mondo del lavoro italiano.
Ci stanno convincendo che sia normale essere sfruttati, che non valiamo abbastanza per ribellarci e trovare lavoro altrove e a quanto pare pure che all'estero poi non si sta così bene (il che dipende da Paese a Paese, qui in Giappone si sta bene, ma ad esempio conosco un ragazzo che sta a Dublino e sta a fare la fame per l'altissimo costo della vita).
Comunque allucinante, qui ad Amsterdam lavorando per piú di un anno nella compagnia mi hanno dato un aumento del 7,48% basato sulle mie performance e sempre su quelli un bonus di 3.5 stipendi Poi a volte sento storie di amici che son rimasti in Italia e mi viene da piangere, me ne andrei da qua solo per tornare in Giappone
Infatti, non sta in cielo ne in terra che diano gli stessi benefit in Italia..ovviamente si adeguano alla media delle altre aziende del Paese...dando il minimo che serva per restare appetibili ai lavoratori