Titolo: Shadow Hearts: Covenant
Piattaforma: PlayStation 2
Cosa ti è piaciuto in particolare: una trama esorbitante, sistema di sviluppo massiccio e ben realizzato, tanta demonologia, città stupende da visitare come Firenze e Parigi, gran cast di personaggi e c'è Yuri Hyuga che da solo vale l'intero gioco.
Cosa non ti è piaciuto in particolare: una certa scena di men-love l'avrei fatta un po' meno esplicita, sono ancora sotto shock dopo anni.
Recensione Trama: Shadow Hearts ha due finali, Covenant parte del Bad Ending, scelta insolita che dà un tocco di tragicità all'atmosfera. Non si comincia nei panni di Yuri, ma bensì in quelli di Karin Koenig, un ufficiale tedesco coinvolta in una missione enigmatica. Un po' alla volta, aumentano le connessioni con la trama di Shadow Hearts e non mancano le sorprese ma anche l'evoluzione di personaggi sia primari che secondari. Anche qui c'è la scelta del doppio finale, che arriva a pochi minuti dal termine del gioco. Yuri è un eroe tragico che va alla ricerca della redenzione, cercando una causa per cui combattere contro tutto e tutti, compreso il peso della coscienza che rende la sua anima intrappolata ad una maledizione. Ed in questo caso, qual è il finale reale è lasciato all'interpretazione del giocatore, essendo entrambi ben realizzati.
Tutti i personaggi principali risultano amalgamati ed equilibrati, dal wrestler eroe della giustizia fino al burattinaio mastro Gepetto. Voto: 9.5
Recensione Gameplay: dimenticate il primo gioco, rimane solo il Judgment Ring ma con netti miglioramenti e la possibilità di modificarlo a piacimento con l'uso di bonus che si accumulano proseguendo. Vi è un sistema di magie che fa uso del Lesser Key of Solomon, un libro che contiene le formule d'invocazione dei demoni dell'esercito di Goetia, che nel gioco sono rappresentati da magie di differente tipo. Come se non bastasse l'elevata personalizzazione, c'è anche il libro stesso da completare inserendo le grimoire nei giusti spazi per sbloccare altre abilità. La difficoltà è medio-bassa ed è consigliata una speedrun a chi vuole affrontare un livello di sfida maggiore. Ogni personaggio ha proprie abilità, come la capacità di scattare foto ai nemici per assorbire le loro abilità fino all'uso di tarocchi. Voto: 9
Recensione Audiovideo: sparisce il tocco oscuro del gioco precedente, sostituito da colori leggermente più vivaci ed una maggiore cura territoriale. Le scene di gioco sono almeno il doppio rispetto a Shadow Hearts e la cura tecnica è di alto livello, considerate alcune scene spettacolari o addirittura suggestive. Voto: 8
E' ancora Yoshitaka Hirota a curare il reparto sonoro, con l'aggiunta di altri compositori come Mitsuda. Fra grandi brani di battaglia e musiche sia tese che rilassanti d'accompagnamento, il piacere dell'ascolto si estende anche a gioco già concluso. Il doppiaggio in inglese è di buona qualità e la terminologia dei dialoghi è ricercata. Voto: 8.5
Recensione Longevità: la trama arriva a durare oltre 40 ore, più una buona quantità di subquest interessanti, che vanno a ripescare personaggi del primo gioco e sviluppano quelli del secondo. Oltre a questo, esistono le sfide di Salomone che richiedono certi requisiti per essere superate per garantire il più forte boss opzionale lì presente. Voto: 9
Deidara Zone (Cose che potevano essere fatte meglio): nonostante lo sviluppo perfetto della trama, una rivelazione molto importante viene suggerita solo alla fine, senza la possibilità di vedere come sarebbe ricevuta da un particolare personaggio. Si tratta di un parere personale, c'è davvero poco di cui lamentarsi di questo fantastico gioco.
Vota e fai vedere di che pasta sei fatto: 9, la storia aperta in Shadow Hearts si chiude in modo maestoso.