Titolo: Bravely Default
Piattaforma: Nintendo 3DS
Lingua: Italiano
Cosa mi è piaciuto in particolare:
-Protagonisti e co-protagonisti carismatici e ben caratterizzati
-Tantissime opzioni per personalizzare il party
-OST eccellente
-Alta longevità
Cosa non mi è piaciuto in particolare:
-Seconda parte di gioco eccessivamente ripetitiva e noiosa
-Storia spesso scontata e prevedibile
-World map minuscola
-Dungeon design imbarazzante
-Seppur ottima, poca varietà nella OST
-Troppi contenuti legati alle subquest
-Personaggi secondari e alcuni villain sottotono
-Qualche problema di sbilanciamento nelle classi
Trama/Narrativa:
Nel continente di Luxendarc, dove è ambientato il gioco, esiste una religione chiamata Ortodossia dei Cristalli, il cui scopo è pregare i 4 Cristalli elementali posizionati agli angoli del continente affinché essi possano controllare gli elementi di fuoco, acqua, aria e terra.
Per farlo servono le vestali, ragazze prescelte che hanno il solo obiettivo di vegliare sui Cristalli e pregarli.
I cristalli sono l'elemento principale su cui si basano le vicende (che andranno ad intrecciarsi) dei 4 protagonisti: Tiz, Agnès, Ringabel e Edea.
La trama inizia con la distruzione del villaggio di Tiz, Norende, che viene letteralmente inghiottito dentro un enorme buco situato nella zona centrale di Luxendarc: la Grande Voragine; unico sopravvissuto, vuole delle risposte e si mette in viaggio.
Ma l'apertura della Grande Voragine provoca un'altra devastante conseguenza: i Cristalli elementali si spengono e gli elementi impazziscono: i vulcani vanno fuori controllo, il mare si avvelena, la terra inizia a tremare ed il vento smette di soffiare.
Di questa catastrofe vengono accusate le vestali, e le forze del regno che abita la zona nord-occidentale del continente, Eternia, vogliono catturarle e ucciderle.
E' propio una delle vestali, precisamente quella del vento, di nome Agnès, che Tiz incontra vicino alla gola di Norende, in fuga dall'esercito di Eternia: accompagnata da una fatina di nome Airy, auto-proclamatasi Fatina dei Cristalli, spiega che l'unico modo per far tornare Luxendarc la terra tranquilla e pacifica di un tempo è quello di andare nei templi dei Cristalli e risvegliarli attraverso un particolare rito, in modo che possano riottenere il controllo sugli elementi.
Nonostante Agnès voglia fare tutto da sola, Tiz è deciso ad accompagnarla: inizia così un lungo viaggio che porterà i due ragazzi in giro per tutta Luxendarc; durante il viaggio incontreranno nuovi alleati ed affronteranno una serie di nemici sempre più pericolosi, e saranno più volte messi alla prova anche da scelte morali che potrebbero portare a concludere l'avventura in modo differente.
La trama in sintesi molto sintetica è questa: abbiamo quindi un party di eroi che deve salvare il mondo dalla distruzione, roba mai vista in un jrpg insomma.
Al di là di questo, la trama si fa sicuramente seguire abbastanza bene grazie al carisma dei protagonisti, che sono tutti e 4 ben caratterizzati, ed anche narrativamente parlando lo scambio di battute funziona. Ci sono inoltre altri personaggi co-protagonisti altrettanto interessanti.
Tuttavia ho trovato la storia decisamente prevedibile: c'è un plot twist importante verso l'ultimo quarto di gioco ma già dal capitolo 2 avevo intuito chi ne fosse il protagonista, ed effettivamente ci avevo azzeccato.
Senza contare che abbiamo a disposizione un diario in cui alcuni eventi futuri sono bellamente spoilerati in bella vista.
Gameplay e struttura:
Il gioco è un jrpg a turni molto classico: con il personaggio di turno si può attaccare, usare oggetti e magie, difendersi, ecc...
Ci si muove in una world map (troppo piccola per un gioco di questo genere) e si livella facendo incontri casuali: la frequenza di questi si può modificare in modo da rendere il gioco più o meno pesante, e si può anche scegliere di non ottenere esperienza, soldi e punti classe a fine battaglia se si è particolarmente masochisti. Si può anche modificare la difficoltà in qualsiasi momento.
La base del sistema di combattimento è il Job System: ad ogni personaggio può essere assegnata una classe con determinate abilità e debolezze: c'è il monaco con tanta vita, tanto attacco ma poca difesa; c'è il mago bianco poco efficace per fare danno ma utilissimo nel supporto; c'è il mago nero che fa pochi danni fisici ma tanti danni magici, e così via.
Il numero di classi è elevato e le possibilità sono tante, ampliate ulteriormente da altri 2 fattori: abilità attive e passive.
Le abilità attive sono strettamente legate alla classe: quando si assegna una classe ad un personaggio questi potrà utilizzare tutte le abilità attive di quella classe più un'abilità passiva fissa: a mano mano che si prosegue nel gioco si ottengono più slot per le passive, che possono essere assegnate liberamente, senza restrizione di classe; si può anche assegnare una classe "secondaria" per utilizzare le abilità attive di un'altra classe per creare varie combinazioni più o meno utili.
Con tutte queste opzioni la varietà non manca, difficilmente si vedrà mai un party uguale all'altro se non nelle prime fasi del gioco.
Purtroppo ci sono 2 grossi problemi: 1) Molte combinazioni di classi e abilità sono davvero fin troppo forti ed il gioco si sbilancia, portando i più pigri e i meno pazienti ad optare per queste combinazioni 2) 2/3 delle classi si possono prendere solo ed esclusivamente facendo delle quest secondarie, spesso fin troppo lunghe e noiose,a volte solo per ottenere una classe che non si utilizzerà praticamente mai (nel mio caso, ad esempio, il ranger).
Altre cose che vanno dette del battle system sono 2: Brave/Defaul/Second e chiama amico.
Il primo è un meccanismo che porta vantaggi in combattimento: con il Brave si accumulano turni (fino ad un massimo di 3) e contemporaneamente ci si difende; con il Default si possono spendere i turni accumulati per attaccare più volte nello stesso turno; con il Bravely Second invece possiamo fermare il tempo e studiare con calma la combo da fare, visto che in questo stato possiamo superare il limite massimo di danno concesso dal gioco e fare attacchi davvero devastanti chiamati mosse speciali, anch'esse personalizzabili in un sacco di modi.
Il secondo è un espediente che può tornare utile nelle situazioni più difficili: chiamando un amico che ha il gioco possiamo fargli eseguire un attacco che lui ha scelto al posto nostro, a seconda delle esigenze: con l'attacco giusto al momento giusto alcune battaglie possono risultare molto più semplici.
Il combat system funziona bene, si può personalizzare a livelli incredibili ed è molto soddisfacente: avrei però gradito un maggiore bilanciamento, ma forse con tutte le classi a disposizione era inevitabile.
Comparto audio/visivo:
Graficamente il gioco si difende abbastanza bene, non sono particolarmente fan dello stile adottato ma il suo lavoro lo fa.
Belle le città, soprattutto quando la telecamera si allontana e si vedono nella loro interezza; pessima la world map, piccola e spoglia, nessuna location è degna di nota; osceni i dungeons, molto brevi e quasi tutti identici nella struttura, le diverse trappole non riescono a differenziarli più di tanto.
La OST è una medaglia con 2 facce molto diverse tra loro: da una parte le musiche sono tutte ottime, ho apprezzato particolarmente il battle theme generico e quello del boss finale, epico e galvanizzante; dall'altra c'è poca varietà e le musiche si ripetono molto spesso soprattutto nei dungeon, ci sono sempre le stesse.
Anche nella world map c'è sempre la stessa traccia, sia all'inizio che alla fine del gioco.
Longevità:
Decisamente soddisfacente.
Il gioco dura decine di ore (io ce ne ho messe quasi 90 per fare tutto), soprattutto se puntiamo al 100%, quindi se livelliamo al massimo tutti i personaggi, se livelliamo al massimo tutte le classi per ogni personaggio, se sconfiggiamo tutti i boss secondari e se completiamo tutti gli elenchi di bestiario, oggetti ed altro.
Unica nota dolente: essendo il titolo di per sé molto lungo, avrei preferito che la seconda parte di gioco fosse più corta (anche se in realtà l'ho allungata io facendo tutto il fattibile, lo ammetto).
Cose che potevano essere fatte meglio:
Parecchie.
Fare una storia più sorprendente; fare dei dungeon decenti, anche pochi, ma che facciano impegnare un po' di più il giocatore; fare un bilanciamento migliore e meno "rotto"; fare una world map più grande e possibilmente più interattiva...
Ma, soprattutto, evitare soluzioni scabrose e ridicole per allungare il già lunghissimo gioco come hanno fatto con i capitoli dal 5 in poi.
Voto: 7
Un gioco da cui mi aspettavo decisamente di più, soprattutto dopo le lodi ed i commenti positivi letti un po' ovunque.
C'è del buono, e quello che c'è raggiunge alti livelli; ma c'è anche tanto da migliorare, sembra quasi che a metà sviluppo le idee fossero finite e si è voluto finire in fretta buttando cose a caso qua e là.
Mi auguro che nel seguito abbiano sistemato gli aspetti che non vanno, perché le capacità per fare un capolavoro ci sono, è la volontà che manca.
Un vero peccato.