Alert LGBTQ+ thread | She said: "Don't make others suffer for your personal hatred." | LEGGERE PRIMO POST | COMMENTI TRANSOMOFOBI=BAN

  • Autore discussione Autore discussione Gianpi
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Rispetto senza se o ma il diritto di chiunque di esprimersi come meglio crede, non odio nessuno in base alle loro idee. Provo però un astio inesprimibile quando si cerca di imporre un'idea o quando vengono compiute azioni moralmente sbagliate in nome di un ideale... Per esempio quello che stanno facendo ai bambini in America o in altri paesi è veramente fuori dal mondo. Non capisco come si possa far finta di niente quando vengono castrati e mutilati bambini piccoli, che a quell'età non hanno alcuna idea di cosa vanno incontro.
L'ideologia lgtpqia+ sta prendendo davvero una piega macabra e la gente sta cominciando a stufarsi.
Ah intendi tipo la circoncisione? :rickds:
 
Ah intendi tipo la circoncisione? :rickds:
No, intendo doppia mastectomia, castrazione, terapie ormonali, assemblaggio alla carlona di parti intime che non funzioneranno mai (ho visto dei video e sono cose davvero sconvolgenti).
Prima di fare lo spiritoso, fatti un giro nel reddit /detrans. La frase che più si legge è "Sono un mostro, come hanno permesso che alla mia età prendessi una decisione del genere?".

Ed è una comunità che ha più di 40mila utenti.

Veramente, il tuo paragone è realmente ridicolo e dimostra una superficialità di fondi in materia. Davvero paragoni tagliare un lembo di pelle a privare una ragazza di poter allattare al seno un figlio?
 
No, intendo doppia mastectomia, castrazione, terapie ormonali, assemblaggio alla carlona di parti intime che non funzioneranno mai (ho visto dei video e sono cose davvero sconvolgenti).
Prima di fare lo spiritoso, fatti un giro nel reddit /detrans. La frase che più si legge è "Sono un mostro, come hanno permesso che alla mia età prendessi una decisione del genere?".

Ed è una comunità che ha più di 40mila utenti.

Veramente, il tuo paragone è realmente ridicolo e dimostra una superficialità di fondi in materia. Davvero paragoni tagliare un lembo di pelle a privare una ragazza di poter allattare al seno un figlio?
"Tagliare un lembo di pelle"
la circoncisione viene definita cosi solo dagli ignoranti che la accettano perché è uso comune da secoli in alcune culture, la verità è che quella è vera e propria mutilazione senza consenso, fatti una ricerca su cosa comporta perdere quel "lembo di pelle" e sul perché viene usata come pratica negli usa
non metto in dubbio ci siano casi di transizione che causano solo problemi, ma mi sembra che tu stia generalizzando basandoti su una community di un sito online di SOLI 40 mila utenti (numero insignificante su reddit eh)
 
"Tagliare un lembo di pelle"
la circoncisione viene definita cosi solo dagli ignoranti che la accettano perché è uso comune da secoli in alcune culture, la verità è che quella è vera e propria mutilazione senza consenso, fatti una ricerca su cosa comporta perdere quel "lembo di pelle" e sul perché viene usata come pratica negli usa
non metto in dubbio ci siano casi di transizione che causano solo problemi, ma mi sembra che tu stia generalizzando basandoti su una community di un sito online di SOLI 40 mila utenti (numero insignificante su reddit eh)
Io non sto generalizzando affatto. Io sto mettendo in questione la celerità con la quale si mettono in atto queste terapie/operazioni chirurgiche, senza alcun approfondimento (come si evince da innumerevoli testimonianze). Non metto in dubbio che a qualcuno possa giovare. Ma tutti quelli che ne escono distrutti, che rimpiangono, che entrano in uno stato di depressione tale da non uscire più di casa? Gli diciamo "mi dispiace ma non è stata la scelta giusta per te?".
Che poi, spiegami bene la tua posizione perché non è affatto chiara, ma tu condanni la circoncisione solo perché non è consensuale, perché è atroce o perché ha uno sfondo religioso? Questi tre casi che ti ho elencato trovano un piano comune anche con le operazioni di transizione: i bambini non hanno la maturità per consentire niente di tutto ciò, le operazioni sono atroci e il tutto si basa su un'ideologia che non ha alcuno sfondo scientifico. Se l'età per il consenso è di 18 anni, perché permettiamo che un bambino prenda una decisione che gli cambierà la vita per sempre? Se è atroce rimuovere il "lembo di pelle", non è forse altrettanto (se non di più) castrare un minorenne, rimuovergli degli organi perfettamente funzionanti, il tutto attraverso delle operazioni del tutto SPERIMENTALI? Magari un giorno riusciremo a cambiare la struttura genetica di un umano e mutarlo a piacimento, ma ti sembra corretto arrivarci usando come cavia i bambini di oggi? Ripeto, le chirurgie che vengono fatte oggi giorno sono del tutto sperimentali, non si sa dove portano e sai perché? Perché non sono mai state fatte. Stanno sperimentando ora.

Tu che sei ben informato... Come si fa una diagnosi disforia di genere? Per favore dimmelo.
 
Io non sto generalizzando affatto. Io sto mettendo in questione la celerità con la quale si mettono in atto queste terapie/operazioni chirurgiche, senza alcun approfondimento (come si evince da innumerevoli testimonianze). Non metto in dubbio che a qualcuno possa giovare. Ma tutti quelli che ne escono distrutti, che rimpiangono, che entrano in uno stato di depressione tale da non uscire più di casa? Gli diciamo "mi dispiace ma non è stata la scelta giusta per te?".
Che poi, spiegami bene la tua posizione perché non è affatto chiara, ma tu condanni la circoncisione solo perché non è consensuale, perché è atroce o perché ha uno sfondo religioso? Questi tre casi che ti ho elencato trovano un piano comune anche con le operazioni di transizione: i bambini non hanno la maturità per consentire niente di tutto ciò, le operazioni sono atroci e il tutto si basa su un'ideologia che non ha alcuno sfondo scientifico. Se l'età per il consenso è di 18 anni, perché permettiamo che un bambino prenda una decisione che gli cambierà la vita per sempre? Se è atroce rimuovere il "lembo di pelle", non è forse altrettanto (se non di più) castrare un minorenne, rimuovergli degli organi perfettamente funzionanti, il tutto attraverso delle operazioni del tutto SPERIMENTALI? Magari un giorno riusciremo a cambiare la struttura genetica di un umano e mutarlo a piacimento, ma ti sembra corretto arrivarci usando come cavia i bambini di oggi? Ripeto, le chirurgie che vengono fatte oggi giorno sono del tutto sperimentali, non si sa dove portano e sai perché? Perché non sono mai state fatte. Stanno sperimentando ora.

Tu che sei ben informato... Come si fa una diagnosi disforia di genere? Per favore dimmelo.
E chi dice no, il mio intervento era solo atto a far notare l'ipocrisia di chi si scaglia contro queste operazioni quando da secoli si pratica una mutilazione sistematica nel silenzio generale, e mi sembra di essere riuscito nel mio scopo vedendo quanto ti sei scaldato
 
E chi dice no, il mio intervento era solo atto a far notare l'ipocrisia di chi si scaglia contro queste operazioni quando da secoli si pratica una mutilazione sistematica nel silenzio generale, e mi sembra di essere riuscito nel mio scopo vedendo quanto ti sei scaldato
Quindi condividi con me la dubbia (scrivo dubbia, ma non c'è alcun dubbio in realtà) moralità dietro queste pratiche? E perché deduci il mio stato d'animo? Perché ho scritto in maiuscolo?

Dai per scontato che io condivida la pratica della circoncisione. Dove mai l'avrei detto? Mi hai teso una pseudo trappola, presumi che io abbia abboccato, ma io ti ho semplicemente fatto notare le due cose non sono affatto sullo stesso piano: nei operazioni di transizione la castrazione, la rimozione della capacità di allattare, ecc sono una diretta conseguenza, una cosa voluta. Nella circoncisione la complicazione un'eventualità, non di certo una premeditazione. Ripeto, magari non lo avessi colto: non condivido neanche questa pratica.
Che poi, secondo il tuo discorso, sembra che l'introduzione di un atto barbaro sia giustificato dal fatto che ce ne sono degli altri in corso. La tua mi sembra una scappatoia furba.
In molti paesi i bambini vengono confusi circa la loro identità da insegnanti, social media, e persino dai genitori, e vengono diagnosticati con una condizione (disforia di genere) che, nella maggior parte dei casi, è solo una diretta conseguenza della confusione vissuta, di un trauma subìto o, più semplicemente, di un normale periodo turbolento chiamato pubertà. Vengono messi sotto i ferri, inconsapevoli di quello cui stanno andando incontro, e molto spesso rimpiangono la propria non scelta. I genitori che si oppongono si ritrovano davanti professionisti che dicono "se non lo fai si suiciderà, lo dicono i dati. Vuoi un figlio trans o un figlio morto?".
Molti transizionati decidono di non parlare, di non esternare il proprio rammarico per diverse motivazioni, quindi chissà quanti ce ne sono.
È anche qui che il tuo paragone con la circoncisione perde di senso: non vedo nessun gruppo che cerca di convincere me o i miei figli che hanno una qualsiasi condizione che può essere curata solo con la circoncisione.
 
A me fa sempre sorridere questa corsa in difesa di colui/colei che veniva considerato "mostro" sino all'altro giorno (e riprenderà ad esserlo una volta che lo spin non sarà più utile).

Detto ciò, moderiamo i toni e cerchiamo di non perdere la direttrice del topic.
 
Rispetto senza se o ma il diritto di chiunque di esprimersi come meglio crede, non odio nessuno in base alle loro idee. Provo però un astio inesprimibile quando si cerca di imporre un'idea o quando vengono compiute azioni moralmente sbagliate in nome di un ideale... Per esempio quello che stanno facendo ai bambini in America o in altri paesi è veramente fuori dal mondo. Non capisco come si possa far finta di niente quando vengono castrati e mutilati bambini piccoli, che a quell'età non hanno alcuna idea di cosa vanno incontro.
L'ideologia lgtpqia+ sta prendendo davvero una piega macabra e la gente sta cominciando a stufarsi.
La gente è stufa sin dall'inizio, a dire il vero. Ed è normalissimo, perché è sempre così quando un gruppo minoritario si mobilità per rivendicare i propri diritti. E, tra parentesi, pure sticazzi della gente che si comincia a stufare, visto e considerato che ficcare il naso nelle decisioni altrui è molto frequente in questi casi. Chi deve ottenere qualcosa è sempre posto sotto una lente di ingrandimento gigante, a differenza di chi è allineato al senso comune.

Detto questo, ci sono sicuramente storture ed estremizzazioni, però c'è anche da mettere in prospettiva le cose. I genitori (e non solo loro) da sempre impongono idee e ideali ai propri figli, è il ruolo istituzionalizzato dei genitori quello di decidere cosa è meglio per i propri figli. Ed è molto comune considerare più gravi tutte quelle pratiche che riguardano il corpo, senza dare lo stesso valore a quelle che riguardano la mente. Quando per secoli gli omosessuali sono stati repressi, picchiati, stigmatizzati, considerati malati e fatti sentire sbagliati non era un problema per nessuno e, non solo non c'è mai stato un vero mea culpa, ma sono cose che accadono tutt'ora.

Questo mi sembra il classico discorso à la Salvini che dice di preoccuparsi per i bambini solo per le cose che non gli piacciono, per il resto va benissimo così e ognuno ha il diritto di crescere il proprio figlio come meglio crede e nessuno ha il diritto di dire il contrario. E, tra l'altro, focalizzarsi sui casi più estremi per criticare e condannare una visione differente è una pratica un po' disonesta. Non considerare i benefici che queste rivendicazioni hanno avuto è riduttivo, a voler essere buoni, e prendere gli USA come esempio è una gran paraculata, perché lì ogni questione – dalla più condivisa alla più minoritaria – è gestita in maniera estrema e disastrosa. Ma è proprio il dover giudicare la legittimità delle rivendicazioni altrui che a me manda in bestia. Il tutto, ovviamente, spacciato sempre per il bene degli altri.

Se vuoi complessifichiamo il discorso e parliamo della quantità di "mostri" che i genitori – più o meno consapevolmente – creano ogni anno e che solo anni di terapia riescono a raddrizzare (tra l'altro non sempre). Ma ti ripeto, se il discorso è "rispetto tutti, ma" ti dico già che non faremo molta strada.
In molti paesi i bambini vengono confusi circa la loro identità da insegnanti, social media, e persino dai genitori, e vengono diagnosticati con una condizione (disforia di genere) che, nella maggior parte dei casi, è solo una diretta conseguenza della confusione vissuta, di un trauma subìto o, più semplicemente, di un normale periodo turbolento chiamato pubertà. Vengono messi sotto i ferri, inconsapevoli di quello cui stanno andando incontro, e molto spesso rimpiangono la propria non scelta. I genitori che si oppongono si ritrovano davanti professionisti che dicono "se non lo fai si suiciderà, lo dicono i dati. Vuoi un figlio trans o un figlio morto?".
Molti transizionati decidono di non parlare, di non esternare il proprio rammarico per diverse motivazioni, quindi chissà quanti ce ne sono.
È anche qui che il tuo paragone con la circoncisione perde di senso: non vedo nessun gruppo che cerca di convincere me o i miei figli che hanno una qualsiasi condizione che può essere curata solo con la circoncisione.
Questa è una sovrarappresentazione di un fenomeno molto minore, soprattutto rapportato ad altri ben più frequenti, con una spolverata di "lettura alla cazzo" dei bambini confusi (sicuramente non da anni di cultura che impone alle persone ideali e modelli su come dover essere, quello non crea per nulla confusione).

Devo dire, bellissimo momento di empatia con una categoria che giustamente sottolini essere ingiustamente vessata, quando a pochi passi da noi la pratica, per esempio, della mutilazione genitale femminile "perché le donne non devono godere dal punto di vista sessuale" cade nella più totale indifferenza, nonostante i numeri siano ben maggiori e preoccupanti. Poi capisco che ognuno decide quali battaglie combattere in base alla propria visione del mondo, ma basta semplicemente ammetterlo. Perché se parliamo di dati e statistiche internazionali, le pratiche che continuiamo ad ignorare e a tollerare con la più assoluta indifferenza sono ben altre e rappresentare la comunità LGBTQ+ attraverso questo è, ti ripeto, quantomeno riduttivo e parziale, se non disonesto.
 
Quali diritti stanno cercando di rivendicare, nello specifico? Il diritto ai maschi biologici di competere nelle gare femminili? Il diritto di far leggere ai bambini nelle scuole libri pornografici? Il diritto di uno stupratore di potersi identificare come donna, prima di essere arrestato, e venire incarcerato tra le donne?
Credi davvero che non si crei nessuna confusione nella mente del bambino quando gli chiedi qual è il suo pronome preferito? Oppure se si sente un bambino o una bambina? Oppure un'altra roba random?

Così come tu dici che dobbiamo scartare l'America perché lì sono estremisti pazzi, potrei anche io suggerirti di scartare l'africa, perché lì sono tutti estremisti ignoranti, ma non mi voglio nascondere dietro una argomentazione così facile e di parte.
Il fatto che chiudi un occhio su quello che sta succedendo in America (non solo in realtà), dimostra che sei disonesto tanto quanto dici che io sia. Non è che stiamo parlando di un altro movimento, un'altra ideologia... Sono persone diverse che professano gli stessi ideali. Hanno persino una bandiera che li accomuna tutti, in tutte le parti del mondo.
"We're queer, we're here, we're coming for your children". Questo era il motto durante le loro parate pride in molti stati d'america.
Cosa ti fa credere che, se un giorno questo gruppo dovesse avere maggior influenza anche qui in Italia, non cominceranno a succedere qui le stesse cose che succedono lì?

Non vedo nessun movimento africano che cerca di inculcare la loro ideologia nelle scuole. Sarei disonesto se mi facessi carico di tutte le disgrazie del mondo, come fanno i social warrior wokisti. Ma come hai detto tu ho deciso, nel mio piccolo, di fare sentire la mia voce contro quella che reputo un'ingiustizia che potrebbe, un giorno, toccare me personalmente.
E il fatto che sia riuscito a fare aprire gli occhi ad alcuni miei amici e anche a persone su internet, che erano pro LGTPQ solo perché navigavano superficialmente sulle cresta delle notizie che i social media decidono di rendere pubbliche (perché, la maggior parte delle volte che viene messo in evidenza certe cose, vieni instantaneamente censurato per omotransfobia, incitamento all'odio, ecc) e che, una volta venuti a conoscenza di cosa può succedere quando questa ideologia viene lasciata a piede libero, come sta succedendo adesso sotto l'amministrazione di sinistra radicale in america, ammettevano di non essere al corrente di molte cose... Beh, mi fa capire che è una cosa giusta da fare.

Perché se la maggior parte delle fonti da cui trai notizie ritraggono solo un lato della medaglia, nascondendo sotto il tappeto l'altro, tendi a credere che esista solo quello.

Voglio ripetere due punti che ho già messo in chiaro. Io non ho nulla contro i transgender. Ne conosco più di uno. Li tratto con lo stesso rispetto con il quale tratto qualsiasi altro essere umano.
La maggior parte delle volte sono solo vittime di un'ideologia generatrice di confusione e fuffa, che non ha risposte precise a domande precise. Io sono contro chi perpetua questa cosa nella piena consapevolezza di quello che sta facendo. O di chi non si oppone per codardia.
Qualsiasi adulto è libero di fare quel che vuole. Se un adulto vuole lobotomizzarsi il cervello e identificarsi in un'ameba lo faccia pure. Però non cercare di dire a chi è più suscettibile che quella è la soluzione ai suoi problemi.
Perché tutta questa ideologia si basa sull'assurdo pretesto che se c'è una mancanza di connessione tra mente e corpo, la soluzione più ottimale sia modificare il corpo attraverso chirurgie sperimentali dal dubbio esito sia estetico che per la salute, piuttosto che trattare la mente di modo che torni in armonia col corpo.

Per continuare questo discorso si dovrebbe aprire tutto un altro capitolo su come la narrativa portata avanti da questo movimento si basi su presupposti del tutto falsi. A partire dall'esperimento di John Money, che dichiarò essere un successo ma che in realtà fu fallimentare sotto tutto i punti di vista, fino a tutti i dati statistici di oggi, che dicono che le terapie ormonali o chirurgiche siano un successo per il trattamento della disforia di genere e per la prevenzione al suicidio, ma che in realtà sono studi a breve termine, nei quali si è perso il contatto con la maggior parte dei partecipanti nel corso del tempo. L'unico studio, svedese, condotto nell'arco di trent'anni (1973-2003) su circa 300 persone, dimostra non solo che questi trattamenti non aiutano curare la disforia di genere, ma che aumentano le probabilità di suicidio.

Ma va beh, sono un big8 transomofobo disonesto eccetera eccetera.
 
Ultima modifica:
Voglio ripetere due punti che ho già messo in chiaro. Io non ho nulla contro i transgender. Ne conosco più di uno. Li tratto con lo stesso rispetto con il quale tratto qualsiasi altro essere umano.
La maggior parte delle volte sono solo vittime di un'ideologia generatrice di confusione e fuffa, che non ha risposte precise a domande precise.
Quindi anche i tuoi amici sono vittime di un'ideologia generatrice di confusione?
 
Quali diritti stanno cercando di rivendicare, nello specifico? Il diritto ai maschi biologici di competere nelle gare femminili? Il diritto di far leggere ai bambini nelle scuole libri pornografici? Il diritto di uno stupratore di potersi identificare come donna, prima di essere arrestato, e venire incarcerato tra le donne?
Ancoraggio alla realtà 10/10, devo ammettere. Menomale che hai amici trans, si vede che parlate molto :rickds:
Credi davvero che non si crei nessuna confusione nella mente del bambino quando gli chiedi qual è il suo pronome preferito? Oppure se si sente un bambino o una bambina? Oppure un'altra roba random?
Qua quello più confuso mi sembri tu, a cominciare dal post sopra in cui confondi pornografia con biologia. Ma hai ragione, che la sessualità continui a non essere studiata nelle scuole, non se ne parli e resti un tabù, che quello problemi e confusione invece non ne ha creati :rickds:

Tra l'altro, ti svelo una cosa. Quando i bambini nascono, non sono geneticamente predisposti verso una cultura (pur conservando qualcosa dei genitori), vengono socializzati nei primissimi anni di vita, apprendono pratiche, categorie concettuali, cornici interpretative, ecc. La confusione riguarda quelli che sono cresciuti imparando delle cose e adesso gli viene chiesto uno sforzo di decostruzione che non è semplice, ma il problema dei bambini è un non problema.
Così come tu dici che dobbiamo scartare l'America perché lì sono estremisti pazzi, potrei anche io suggerirti di scartare l'africa, perché lì sono tutti estremisti ignoranti, ma non mi voglio nascondere dietro una argomentazione così facile e di parte.
Il fatto che chiudi un occhio su quello che sta succedendo in America (non solo in realtà), dimostra che sei disonesto tanto quanto dici che io sia. Non è che stiamo parlando di un altro movimento, un'altra ideologia... Sono persone diverse che professano gli stessi ideali. Hanno persino una bandiera che li accomuna tutti, in tutte le parti del mondo.
"We're queer, we're here, we're coming for your children". Questo era il motto durante le loro parate pride in molti stati d'america.
Cosa ti fa credere che, se un giorno questo gruppo dovesse avere maggior influenza anche qui in Italia, non cominceranno a succedere qui le stesse cose che succedono lì?
Aspetta un attimo. Ho tirato in ballo l'Africa per mostrarti un fenomeno statisticamente molto più rilevante che accade dietro casa nostra e di cui non c'interessa assolutamente nulla. Se fai il discorso "non capisco come si possa ignorare tutto ciò" ti posso fare miriadi di esempi di cose che ignoriamo. E mostrarti anche che non è una peculiarità dei trans, che i genitori prendano decisioni importanti per i loro figli.

E non voglio togliere gli USA dall'equazione, semplicemente non può essere il metro di giudizio adeguato perché è un paese schizofrenico, che pur avendo un'influenza sul resto del mondo, subisce sempre degli adattamenti importanti. Per esempio, se tutte le volte che qualcuno ha detto "questione di tempo prima che arrivi anche qui" fosse effettivamente accaduto, avremmo le armi, le adozioni gay, le droghe legalizzate, ecc. Puoi stare tranquillo, in Italia manco si possono sposare i gay, figuriamoci quanto ci vorrà prima che la questione dei trans diventi qualcosa. E, considerando gli ultimi governi, non è un problema del futuro prossimo. Va considerato, ma con le sue specificità e non può essere il riferimento di come vanno le cose nel mondo.

Poi attenzione anche a confondere movimenti di rivendicazione e ideologie. Pure il Liverpool ha un logo, un coro, dei simboli e colori identificativi, ma non per questo è un'ideologia. La comunità LGBTQ+ non equivale all'idelogia 'arcobalone' (o tutti quei sinonimi utilizzati per indicare la parte più estrema e radicale delle rivendicazioni), ci sono tanti simpatizzati, nonché sfumature differenti di accettazione. Io stesso non sono totalmente d'accordo con tutto ciò che viene professato, certo è che se mi viene detto "i genitori non possono fare quello che vogliono dei loro figli e imporre i propri ideali" mi viene giusto un tantino da ridere, visto che è esattamente quello che si fa. Solo che, ovviamente, si tende notare solo quello che non ci piace, soprattutto quando ha una ricaduta sul corpo, molto meno sulla mente.

La maggior parte dei problemi di cui ti lamenti sono frutto della gioventù e della radicalizzazione che caratterizza i primi tempi. È tipico di ogni forma di rivendicazione che all'inizio ci sia una fortissima spinta ad estremizzare, ma non pensare che il problema dello sport sarà il problema del futuro, così come non pensare che il discorso degli spazi comuni non si risolverà. La suddivisione dei bagni per sesso non è piovuta dal cielo, non è iscritta nelle stelle, non è il precipitato di una volontà divina. Emergono problemi, ma emergono soluzioni e difficilmente la risposta può essere contrastare tutto a priori, soprattutto quando non si è parte della causa perché figurati se qualcuno avallerebbe mai le rivendicazioni altrui, non è manco egoismo.
Non vedo nessun movimento africano che cerca di inculcare la loro ideologia nelle scuole. Sarei disonesto se mi facessi carico di tutte le disgrazie del mondo, come fanno i social warrior wokisti. Ma come hai detto tu ho deciso, nel mio piccolo, di fare sentire la mia voce contro quella che reputo un'ingiustizia che potrebbe, un giorno, toccare me personalmente.
E il fatto che sia riuscito a fare aprire gli occhi ad alcuni miei amici e anche a persone su internet, che erano pro LGTPQ solo perché navigavano superficialmente sulle cresta delle notizie che i social media decidono di rendere pubbliche (perché, la maggior parte delle volte che viene messo in evidenza certe cose, vieni instantaneamente censurato per omotransfobia, incitamento all'odio, ecc) e che, una volta venuti a conoscenza di cosa può succedere quando questa ideologia viene lasciata a piede libero, come sta succedendo adesso sotto l'amministrazione di sinistra radicale in america, ammettevano di non essere al corrente di molte cose... Beh, mi fa capire che è una cosa giusta da fare.

Perché se la maggior parte delle fonti da cui trai notizie ritraggono solo un lato della medaglia, nascondendo sotto il tappeto l'altro, tendi a credere che esista solo quello.
E come ti spieghi le persone altamente informate comunque a favore della comunità? Superficiali? Ignoranti? Deboli? Come dici anche tu, le visioni radicali sono il problema, tanto di destra quanto di sinistra, è portare all'estremo le cose che fa emergere i problemi, perché se una rivendicazione prende piede, vuol dire che poggia su basi piuttosto stabili, che possono essere, banalmente, lasciare la libertà di far fare ad una persona ciò che desidera, se pensa possa essere la soluzione.

Non so come ti potrebbe toccare quest'ingiustizia e mi fa tanto ridere quando si sposta il focus da "quello che non mi piace" a "quello che mi potrebbe riguardare". Dubito parteciperai ad una competizione femminile e perderai per colpa di un trans, così come dubito che a scuola elementare ti parleranno di sesso e genere, ma chi lo sa.
Voglio ripetere due punti che ho già messo in chiaro. Io non ho nulla contro i transgender. Ne conosco più di uno. Li tratto con lo stesso rispetto con il quale tratto qualsiasi altro essere umano.
La maggior parte delle volte sono solo vittime di un'ideologia generatrice di confusione e fuffa, che non ha risposte precise a domande precise. Io sono contro chi perpetua questa cosa nella piena consapevolezza di quello che sta facendo. O di chi non si oppone per codardia.
Qualsiasi adulto è libero di fare quel che vuole. Se un adulto vuole lobotomizzarsi il cervello e identificarsi in un'ameba lo faccia pure. Però non cercare di dire a chi è più suscettibile che quella è la soluzione ai suoi problemi.
Perché tutta questa ideologia si basa sull'assurdo pretesto che se c'è una mancanza di connessione tra mente e corpo, la soluzione più ottimale sia modificare il corpo attraverso chirurgie sperimentali dal dubbio esito sia estetico che per la salute, piuttosto che trattare la mente di modo che torni in armonia col corpo.
Sicuramente. I trans sono sbucati adesso, per colpa dell'ideologia generatrice di confusione :rickd
La perfetta associazione sesso biologico-genere non è affatto causa di confusione, la naturalizzazione di ciò che è artificiale va benissimo e guai a metterla in discussione.

Ti potrei fare una miriade di esempi di soluzioni "non ottimali" tollerate e praticate di continuo su cui nessuno mette bocca. Ma ti ripeto, le cose degli altri si giudicano sempre con una rigidezza e durezza maggiore. Ogni volta che affronto questi dicorsi mi pare di vivere in una società differente, come se non avessimo tutti comportamenti disfunzionali e trovassimo soluzioni discutibili. Tutti perfetti quando ci sono di mezzo le rivendicazioni degli altri, sempre. Scommetto che tu niente fumo, niente alcol, niente disturbi alimentari, niente disgiunzioni tra corpo e mente, sei una macchina perfetta che non viene influenzata da nulla che non sia il suo benessere sistemico.
Per continuare questo discorso si dovrebbe aprire tutto un altro capitolo su come la narrativa portata avanti da questo movimento si basi su presupposti del tutto falsi. A partire dall'esperimento di John Money, che dichiarò essere un successo ma che in realtà fu fallimentare sotto tutto i punti di vista, fino a tutti i dati statistici di oggi, che dicono che le terapie ormonali o chirurgiche siano un successo per il trattamento della disforia di genere e per la prevenzione al suicidio, ma che in realtà sono studi a breve termine, nei quali si è perso il contatto con la maggior parte dei partecipanti nel corso del tempo. L'unico studio, svedese, condotto nell'arco di trent'anni (1973-2003) su circa 300 persone, dimostra non solo che questi trattamenti non aiutano curare la disforia di genere, ma che aumentano le probabilità di suicidio.

Ma va beh, sono un big8 transomofobo disonesto eccetera eccetera.
Analizzare adeguatamente questi studi non è per nulla semplice, principalmente perché si deve partire dall'ipotesi che queste persone fatichino a trovare una soluzione ai loro problemi e questo è molto difficile in una scienza basata prevalentemente su letture causa-effetto. Come fai a dimostrare che una persona che si opera ha più probabilità di suicidarsi, ignorando che se una persona arriva ad operarsi probabilmente soffre di un malessere più estremo di chi non lo fa? Senza contare che la fallacia principale riguarda l'aspetto socio-culturale. I trans sono stigmatizzati e maltrattati, pure se si operano e raggiungono il loro obiettivo, si trovano in una società che li attacca continuamente, che sta a spiegargli che sono vittime di un'ideologia, che devono cercare un armonia mente corpo (ti giuro, mi fa sincermante sorridere questa frase, manco i monaci zen). Pensa finalmente trovare la soluzione e scoprire che agli occhi degli altri sei sbagliato, pure più di prima, che sei un mostro. Per quale motivo poi resta un mistero, perché sticazzi che ti scoccia usare un pronome diverso, che non condividi la decisione, sticazzi di tutto, è davvero assurdo pensare poi che studi di questo genere possano prescindere da un contesto che fino al 2003 avrebbe fatto sparire tutti i trans della terra con uno schiocco di dita, se avesse potuto.
 
Ancoraggio alla realtà 10/10, devo ammettere. Menomale che hai amici trans, si vede che parlate molto :rickds:

Qua quello più confuso mi sembri tu, a cominciare dal post sopra in cui confondi pornografia con biologia. Ma hai ragione, che la sessualità continui a non essere studiata nelle scuole, non se ne parli e resti un tabù, che quello problemi e confusione invece non ne ha creati :rickds:
Quando ho accennato a questi fatti sociali ho sempre tirato in ballo l'America. E di esempi di uomini che partecipano in gare femminili dove hanno un innegabile vantaggio ce ne sono parecchi.

Questa è una delle prime ricerche che mi sono uscite cercando "men in women prison". https://www.nbcnews.com/nbc-out/out...2-inmates-transferred-mens-facility-rcna38947

Un uomo trans che ha messo impregnato due donne.



Libri pornografici trovati nelle scuole. Non si tratta di biologia secondo me eh, ma di consigli su come masturbarsi, fare sesso, mettersi i plug nel popò. Ma forse hai ragione, sono tutti tabù, queste cose i bambini dovrebbero impararle il prima possibile.

E prima che tu mi dica "Fake news!" ci sono svariati dibattiti tenutisi in congresso sull'argomento. Un esempio:


Tra l'altro, ti svelo una cosa. Quando i bambini nascono, non sono geneticamente predisposti verso una cultura (pur conservando qualcosa dei genitori), vengono socializzati nei primissimi anni di vita, apprendono pratiche, categorie concettuali, cornici interpretative, ecc. La confusione riguarda quelli che sono cresciuti imparando delle cose e adesso gli viene chiesto uno sforzo di decostruzione che non è semplice, ma il problema dei bambini è un non problema.

Aspetta un attimo. Ho tirato in ballo l'Africa per mostrarti un fenomeno statisticamente molto più rilevante che accade dietro casa nostra e di cui non c'interessa assolutamente nulla. Se fai il discorso "non capisco come si possa ignorare tutto ciò" ti posso fare miriadi di esempi di cose che ignoriamo. E mostrarti anche che non è una peculiarità dei trans, che i genitori prendano decisioni importanti per i loro figli.

E non voglio togliere gli USA dall'equazione, semplicemente non può essere il metro di giudizio adeguato perché è un paese schizofrenico, che pur avendo un'influenza sul resto del mondo, subisce sempre degli adattamenti importanti. Per esempio, se tutte le volte che qualcuno ha detto "questione di tempo prima che arrivi anche qui" fosse effettivamente accaduto, avremmo le armi, le adozioni gay, le droghe legalizzate, ecc. Puoi stare tranquillo, in Italia manco si possono sposare i gay, figuriamoci quanto ci vorrà prima che la questione dei trans diventi qualcosa. E, considerando gli ultimi governi, non è un problema del futuro prossimo. Va considerato, ma con le sue specificità e non può essere il riferimento di come vanno le cose nel mondo.

Poi attenzione anche a confondere movimenti di rivendicazione e ideologie. Pure il Liverpool ha un logo, un coro, dei simboli e colori identificativi, ma non per questo è un'ideologia. La comunità LGBTQ+ non equivale all'idelogia 'arcobalone' (o tutti quei sinonimi utilizzati per indicare la parte più estrema e radicale delle rivendicazioni), ci sono tanti simpatizzati, nonché sfumature differenti di accettazione. Io stesso non sono totalmente d'accordo con tutto ciò che viene professato, certo è che se mi viene detto "i genitori non possono fare quello che vogliono dei loro figli e imporre i propri ideali" mi viene giusto un tantino da ridere, visto che è esattamente quello che si fa. Solo che, ovviamente, si tende notare solo quello che non ci piace, soprattutto quando ha una ricaduta sul corpo, molto meno sulla mente.

Continui a non capire, o fare finta di non capire. Io non voglio che qualcun altro metta queste idee in testa ai miei figli. Non voglio che a scuola l'insegnante gli suggerisca che forse soffre di disforia di genere solo perché magari sta passando per un periodo turbolento. Non voglio che a mio figlio in giorno gli venga chiesto qual è il suo pronome preferito. Così come non voglio che a mio figlio gli venga insegnato il cristianesimo, ebraismo, induismo in una scuola. È un mio diritto, e sto facendo prevenzione. Piccolissima per carità, quasi insignificante.
E come ti spieghi le persone altamente informate comunque a favore della comunità? Superficiali? Ignoranti? Deboli? Come dici anche tu, le visioni radicali sono il problema, tanto di destra quanto di sinistra, è portare all'estremo le cose che fa emergere i problemi, perché se una rivendicazione prende piede, vuol dire che poggia su basi piuttosto stabili, che possono essere, banalmente, lasciare la libertà di far fare ad una persona ciò che desidera, se pensa possa essere la soluzione.

Non mi è mai capitato di vedere una 'persona altamente informata' che difende con argomentazioni inoppugnabili l'idea che il genere è diverso dal sesso e che se un uomo biologico pensa di essere una donna, allora dev'essere riconosciuto dalla società come una donna. Non appena cominci a fare delle domande specifiche, capisci che anche i più informati non hanno idea di quello che stanno dicendo. Perché se partiamo dal presupposto che noi siamo quello che pensiamo di essere, allora si può cambiare razza, sesso, età, ecc. Io potrei dire che, pur avendo 31 anni m'identifico come un quattordicenne, e che voglio dare i bacini alle bimbe. Probabilmente finirei in galera, e la colpa è sicuramente della società che è bigotta e chiusa al progresso.

Perché molti difendono questa ideologia? È la stessa cosa del chiedere a un discepolo perché difende il suo mentore: "ci crede". Anche se magari il santone gli sta spillando dei bei quattrini con la promessa che prima o poi raggiungerà l'illuminazione.

Non so come ti potrebbe toccare quest'ingiustizia e mi fa tanto ridere quando si sposta il focus da "quello che non mi piace" a "quello che mi potrebbe riguardare". Dubito parteciperai ad una competizione femminile e perderai per colpa di un trans, così come dubito che a scuola elementare ti parleranno di sesso e genere, ma chi lo sa.
Aridaje. Se capita a un mio figlio, capita a me. Se mia figlia si allena tutta la vita a uno sport e vede il suo posto soffiato da un maschio, è un'ingiustizia che riguarda anche me.
Ti potrei fare una miriade di esempi di soluzioni "non ottimali" tollerate e praticate di continuo su cui nessuno mette bocca. Ma ti ripeto, le cose degli altri si giudicano sempre con una rigidezza e durezza maggiore. Ogni volta che affronto questi dicorsi mi pare di vivere in una società differente, come se non avessimo tutti comportamenti disfunzionali e trovassimo soluzioni discutibili. Tutti perfetti quando ci sono di mezzo le rivendicazioni degli altri, sempre. Scommetto che tu niente fumo, niente alcol, niente disturbi alimentari, niente disgiunzioni tra corpo e mente, sei una macchina perfetta che non viene influenzata da nulla che non sia il suo benessere sistemico.
Perché li chiami disturbi alimentari quando ne ho uno, mentre guai a chiamare la disforia di genere un disturbo che va curato? Li hai messi tu sullo stesso piano eh.
Analizzare adeguatamente questi studi non è per nulla semplice, principalmente perché si deve partire dall'ipotesi che queste persone fatichino a trovare una soluzione ai loro problemi e questo è molto difficile in una scienza basata prevalentemente su letture causa-effetto. Come fai a dimostrare che una persona che si opera ha più probabilità di suicidarsi, ignorando che se una persona arriva ad operarsi probabilmente soffre di un malessere più estremo di chi non lo fa? Senza contare che la fallacia principale riguarda l'aspetto socio-culturale. I trans sono stigmatizzati e maltrattati, pure se si operano e raggiungono il loro obiettivo, si trovano in una società che li attacca continuamente, che sta a spiegargli che sono vittime di un'ideologia, che devono cercare un armonia mente corpo (ti giuro, mi fa sincermante sorridere questa frase, manco i monaci zen). Pensa finalmente trovare la soluzione e scoprire che agli occhi degli altri sei sbagliato, pure più di prima, che sei un mostro. Per quale motivo poi resta un mistero, perché sticazzi che ti scoccia usare un pronome diverso, che non condividi la decisione, sticazzi di tutto, è davvero assurdo pensare poi che studi di questo genere possano prescindere da un contesto che fino al 2003 avrebbe fatto sparire tutti i trans della terra con uno schiocco di dita, se avesse potuto.
Non ti passa per la testa, invece, che sono consapevoli di vivere una bugia, per questo soffrono? Non lo dico dall'alto della mia chiusura mentale eh, lo dicono le varie testimonianze dei detrans che si leggono in giro.
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Rispondi alla mia domanda. Sinceramente l'utilizzo di espressioni come "ho amici gay/trans/neri/disabili/qualsiasicategoriadiscriminata ma..." ha stancato.
Ripeto: dove vuoi andare a parare?
 
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Quando ho accennato a questi fatti sociali ho sempre tirato in ballo l'America. E di esempi di uomini che partecipano in gare femminili dove hanno un innegabile vantaggio ce ne sono parecchi.

Questa è una delle prime ricerche che mi sono uscite cercando "men in women prison". https://www.nbcnews.com/nbc-out/out...2-inmates-transferred-mens-facility-rcna38947

Un uomo trans che ha messo impregnato due donne.
Ok, allora chiudiamo le chiese perché i preti sono pedofili, togliamo i coltelli dalle cucine perché poi la gente ci si ammazza, aboliamo internet perché ci sono troppi criminali. I fenomeni hanno molteplici cause, ma se le chiese restano aperte è perché chiudendole non elimini la pedofila, togliendo i coltelli non elimini gli omicidi, abolendo internet non elimini la criminalità. Il discorso è che se emergono delle problematiche vanno trovate delle soluzioni, non si può tagliare corto e dire "basta trans". Anche perché, se ci pensi, questi sono modi diversi di chiamare pratiche che con la transessualità hanno poco a che fare e per le quali è un semplice strumento, sostituibile con un altro. Chi partecipa a gare femminili sta barando, esattamente come chi si dopa e chi si inventa trucchi per battere la concorrenza immeritatamente, così come lo sfruttare le situazioni per perpetrare stupri. Pensare che il problema siano i trans è non capire che il rapporto tra mezzi e fini, ma sono i fini a essere problematici in questo caso. Non mi pareva un discorso così difficile da capire.
Libri pornografici trovati nelle scuole. Non si tratta di biologia secondo me eh, ma di consigli su come masturbarsi, fare sesso, mettersi i plug nel popò. Ma forse hai ragione, sono tutti tabù, queste cose i bambini dovrebbero impararle il prima possibile.
No va be'. Manco se questi bambini avessero accesso a un database sconfinato di materiale pornografico a portata di pollice ogni giorno. Viva la buona e vecchia censura preventiva, anziché provare a educare e spiegare è molto meglio censurare e lasciare che le persone soddisfino le loro curiosità da soli. Ripeto, mica questo ha mai creato disastri, no no.
Continui a non capire, o fare finta di non capire. Io non voglio che qualcun altro metta queste idee in testa ai miei figli. Non voglio che a scuola l'insegnante gli suggerisca che forse soffre di disforia di genere solo perché magari sta passando per un periodo turbolento. Non voglio che a mio figlio in giorno gli venga chiesto qual è il suo pronome preferito. Così come non voglio che a mio figlio gli venga insegnato il cristianesimo, ebraismo, induismo in una scuola. È un mio diritto, e sto facendo prevenzione. Piccolissima per carità, quasi insignificante.
Forse ti sfugge il piccolo dettaglio che tu non puoi controllare quello a cui i tuoi figli vengono esposti. Mi spiace darti questa brutta notizia, ma a meno che non hai intenzione di tenerli segregati in casa, i tuoi futuri figli saranno esposti a tutto ciò che esiste. I trans esistono, i plug nel popò esistono, l'unico modo che si ha per fronteggiare questioni spinose è l'educazione e la sensibilizzazione, altrimenti ti consiglio di cominciare a costruire una bella torre in cui vivere.
Non mi è mai capitato di vedere una 'persona altamente informata' che difende con argomentazioni inoppugnabili l'idea che il genere è diverso dal sesso e che se un uomo biologico pensa di essere una donna, allora dev'essere riconosciuto dalla società come una donna. Non appena cominci a fare delle domande specifiche, capisci che anche i più informati non hanno idea di quello che stanno dicendo. Perché se partiamo dal presupposto che noi siamo quello che pensiamo di essere, allora si può cambiare razza, sesso, età, ecc. Io potrei dire che, pur avendo 31 anni m'identifico come un quattordicenne, e che voglio dare i bacini alle bimbe. Probabilmente finirei in galera, e la colpa è sicuramente della società che è bigotta e chiusa al progresso.

Perché molti difendono questa ideologia? È la stessa cosa del chiedere a un discepolo perché difende il suo mentore: "ci crede". Anche se magari il santone gli sta spillando dei bei quattrini con la promessa che prima o poi raggiungerà l'illuminazione.
Sì, ok, trovami argomentazioni inoppugnabili in qualsiasi ambito che ti pare o persone altamente informate con cui tutti concordano ciecamente. Ah già, in quel caso sei disonesto, mica ognuno ha la propria visione del mondo e non ci sono evidenze che tengano.

Poi noto la strana confusione che fai con le patologie mentali, ma va be', l'andazzo si è capito, però se vuoi discutere del rapporto sesso-genere sono a disposizione, senza problemi. Mettere sullo stesso piano la transessualità e una persona che si sente un dodicenne per molestare bambini lascia trasparire quantomeno confusione. Così come l'estremizzazione del "siamo quel che pensiamo di essere".
Aridaje. Se capita a un mio figlio, capita a me. Se mia figlia si allena tutta la vita a uno sport e vede il suo posto soffiato da un maschio, è un'ingiustizia che riguarda anche me.
Ti giuro che quando capiterà sarò lì a darti man forte. A te e a tua figlia. Non resterete impuniti ingiustamente.
Perché li chiami disturbi alimentari quando ne ho uno, mentre guai a chiamare la disforia di genere un disturbo che va curato? Li hai messi tu sullo stesso piano eh.
Perché il disturbo alimentare è riconosciuto ed è frutto di traumi che tramite percorsi terapeutici si possono risolvere. La transessualità non viene considerata tale. Poi se hai questa visione e sei convinto di poter andare contro una buona fetta del mondo accademico, vai, comincia a scrivere paper sul tema e salva tua figlia dalla dolorosa sconfitta alle olimpiadi.
Non ti passa per la testa, invece, che sono consapevoli di vivere una bugia, per questo soffrono? Non lo dico dall'alto della mia chiusura mentale eh, lo dicono le varie testimonianze dei detrans che si leggono in giro.
No zì.
 
Ok, allora chiudiamo le chiese perché i preti sono pedofili, togliamo i coltelli dalle cucine perché poi la gente ci si ammazza, aboliamo internet perché ci sono troppi criminali. I fenomeni hanno molteplici cause, ma se le chiese restano aperte è perché chiudendole non elimini la pedofila, togliendo i coltelli non elimini gli omicidi, abolendo internet non elimini la criminalità. Il discorso è che se emergono delle problematiche vanno trovate delle soluzioni, non si può tagliare corto e dire "basta trans". Anche perché, se ci pensi, questi sono modi diversi di chiamare pratiche che con la transessualità hanno poco a che fare e per le quali è un semplice strumento, sostituibile con un altro. Chi partecipa a gare femminili sta barando, esattamente come chi si dopa e chi si inventa trucchi per battere la concorrenza immeritatamente, così come lo sfruttare le situazioni per perpetrare stupri. Pensare che il problema siano i trans è non capire che il rapporto tra mezzi e fini, ma sono i fini a essere problematici in questo caso. Non mi pareva un discorso così difficile da capire.
Ma se dobbiamo accettare il fatto che un uomo che s'identifica in donna è in realtà una donna, non si commette discriminazione quando gli viene detto "non puoi competere nelle categorie femminili?".

Non m'importa niente quello che un adulto fa del proprio corpo. Il problema non sono i trans. Il problema sono tutte quelle persone (trans e non) che pensano di poter forzare la propria personalissima visione del mondo sugli altri.

No va be'. Manco se questi bambini avessero accesso a un database sconfinato di materiale pornografico a portata di pollice ogni giorno. Viva la buona e vecchia censura preventiva, anziché provare a educare e spiegare è molto meglio censurare e lasciare che le persone soddisfino le loro curiosità da soli. Ripeto, mica questo ha mai creato disastri, no no.
Non è certo compito dell'insegnante trattare certi argomenti nelle scuole. Sarò io a decidere quando sarà opportuno parlare di certe cose a mio figlio. Immagina un insegnante che, di nascosto, dice a tuo figlio che dovrebbe convertirsi all'islamismo per qualsiasi motivo. Come la prenderesti?

Sì, ok, trovami argomentazioni inoppugnabili in qualsiasi ambito che ti pare o persone altamente informate con cui tutti concordano ciecamente. Ah già, in quel caso sei disonesto, mica ognuno ha la propria visione del mondo e non ci sono evidenze che tengano.
Secondo il tuo ragionamento dovremmo prendere in seria considerazione il terrapiattismo solo perché c'è una minoranza che ci crede.
Ti giuro che quando capiterà sarò lì a darti man forte. A te e a tua figlia. Non resterete impuniti ingiustamente.
Grazie, sono commosso :asd:
Forse ti sfugge il piccolo dettaglio che tu non puoi controllare quello a cui i tuoi figli vengono esposti. Mi spiace darti questa brutta notizia, ma a meno che non hai intenzione di tenerli segregati in casa, i tuoi futuri figli saranno esposti a tutto ciò che esiste. I trans esistono, i plug nel popò esistono, l'unico modo che si ha per fronteggiare questioni spinose è l'educazione e la sensibilizzazione, altrimenti ti consiglio di cominciare a costruire una bella torre in cui vivere.
Certo che non posso controllare certe cose. Però un conto è che mio figlio minorenne esce con gli amici e condividono una birra, una sigaretta di nascosto. Non posso controllare, è una situazione che certamente capiterà. Un altro è che prima di iniziare la lezione, l'insegnante distribuisce sigarette e spritz alla classe. La vedi la differenza?

Mettere sullo stesso piano la transessualità e una persona che si sente un dodicenne per molestare bambini lascia trasparire quantomeno confusione. Così come l'estremizzazione del "siamo quel che pensiamo di essere".
Semplicemente la società ancora non è arrivata a quel punto della storia. Magari un giorno ci arriverà e tu, come me, starai lì a dire che tutto ciò non ha senso mentre gli altri ti daranno contro dicendoti che sei bigotto.

Spiegami la differenza tra un trentenne che si sente dodicenne e un maschio che si sente una donna, e perché uno è considerabile un disturbo mentale mentre l'altro un'identità legittima.
Non è forse un costrutto sociale il fatto che gli adulti debbano comportarsi da adulti? Cos'è un adulto? Perché deve comportarsi in un certo modo?

Perché il disturbo alimentare è riconosciuto ed è frutto di traumi che tramite percorsi terapeutici si possono risolvere. La transessualità non viene considerata tale. Poi se hai questa visione e sei convinto di poter andare contro una buona fetta del mondo accademico, vai, comincia a scrivere paper sul tema e salva tua figlia dalla dolorosa sconfitta alle olimpiadi.
Anche la disforia di genere può essere causata da un trauma, come una violenza sessuale, non lo sapevi?
Mi chiedo perché.
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Se non riesci a rispondere alla mia domanda, vuol dire che questi amici trans manco esistono
Chi ha mai parlato di amici?
 
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Libri pornografici trovati nelle scuole. Non si tratta di biologia secondo me eh, ma di consigli su come masturbarsi, fare sesso, mettersi i plug nel popò. Ma forse hai ragione, sono tutti tabù, queste cose i bambini dovrebbero impararle il prima possibile.
Mi hai riportato alla mente questo testo con lettera e risposta che lessi tempo fa (potrebbe capitare anche a te genitore, no?):


O se vuoi traduzione italiana:



Il pensiero rivoluzionario e complesso del filosofo Paul B. Preciado può regalarci una lettura molto interessante sull’analità che necessita di ulteriori approfondimenti e di cui citiamo un breve estratto, dal suo saggio Terrore anale:

L’ano non ha sesso, né genere, sfugge alla retorica della differenza sessuale come la mano. Situato nella parte posteriore e inferiore del corpo, l’ano cancella anche le differenze personalizzanti e privatizzanti del volto. L’ano sfida la logica dell’identificazione maschile e femminile. Non c’è divisione in due del mondo. L’ano è un organo post-identitario: “Un uso sociale dell’ano, che non fosse sublimato, dovrebbe correre il rischio della perdita dell’identità.” Rifiutando la differenza sessuale e la logica antropomorfica del volto e dei genitali, l’ano (e il suo estremo, la bocca) pone le basi per un’uguaglianza sessuale inalienabile: qualsiasi corpo (umano o animale) è innanzitutto e soprattutto ano. Né pene, né vagina, bensì tubo orale-anale. All’orizzonte della democrazia sessuale post-umana c’è l’ano, come cavità orgasmica e muscolo recettore non-riproduttivo, condiviso da tutti.
 
Mi hai riportato alla mente questo testo con lettera e risposta che lessi tempo fa (potrebbe capitare anche a te genitore, no?):


O se vuoi traduzione italiana:



Il pensiero rivoluzionario e complesso del filosofo Paul B. Preciado può regalarci una lettura molto interessante sull’analità che necessita di ulteriori approfondimenti e di cui citiamo un breve estratto, dal suo saggio Terrore anale:

L’ano non ha sesso, né genere, sfugge alla retorica della differenza sessuale come la mano. Situato nella parte posteriore e inferiore del corpo, l’ano cancella anche le differenze personalizzanti e privatizzanti del volto. L’ano sfida la logica dell’identificazione maschile e femminile. Non c’è divisione in due del mondo. L’ano è un organo post-identitario: “Un uso sociale dell’ano, che non fosse sublimato, dovrebbe correre il rischio della perdita dell’identità.” Rifiutando la differenza sessuale e la logica antropomorfica del volto e dei genitali, l’ano (e il suo estremo, la bocca) pone le basi per un’uguaglianza sessuale inalienabile: qualsiasi corpo (umano o animale) è innanzitutto e soprattutto ano. Né pene, né vagina, bensì tubo orale-anale. All’orizzonte della democrazia sessuale post-umana c’è l’ano, come cavità orgasmica e muscolo recettore non-riproduttivo, condiviso da tutti.
Non c'è niente di male nel plug nel popó. Una delle prime esperienze di masturbazione di cui ho memoria (non ricordo neanche l'età, forse meno di cinque anni) è che mi piaceva mettere i giocattolini sotto le mutande e sedermici sopra. Ho vivido il ricordo di una sensazione molto piacevole. E ricordo anche che controllavo spesso che i miei genitori non mi vedessero. Tuttora mi piace giocare con quella zona erogena, da solo o in coppia. Non è un argomento di cui avere vergogna o indignarsi. Però è un argomento delicato, per cui non voglio che venga trattato da un insegnante. Se un giorno mio figlio dovesse confessarsi con il suo insegnante riguardo una cosa del genere, l'unica cosa sensata che questa persona dovrebbe fare è parlarne con i genitori. Stop. Senza dare pareri, opinioni, suggerire ricerche di identità di genere o altre cose. Saremo io e la madre ad affrontare l'argomento come meglio ci pare.
 
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Non c'è niente di male nel plug nel popó. Una delle prime esperienze di masturbazione di cui ho memoria (non ricordo neanche l'età, forse meno di cinque anni) è che mi piaceva mettere i giocattolini sotto le mutande e sedermici sopra. Ho vivido il ricordo di una sensazione molto piacevole. E ricordo anche che controllavo spesso che i miei genitori non mi vedessero. Tutt'ora mi piace giocare con quella zona erogena, da solo o in coppia. Non è un argomento di cui avere vergogna o indignarsi. Però è un argomento delicato, per cui non voglio che venga trattato da un insegnante. Se un giorno mio figlio dovesse confessarsi con il suo insegnante riguardo una cosa del genere, l'unica cosa sensata che questa persona dovrebbe fare è parlarne con i genitori. Stop. Senza dare pareri, opinioni, suggerire ricerche di identità di genere o altre cose. Saremo io e la madre ad affrontare l'argomento come meglio ci pare.
Ecco, in questo caso il punto è proprio che la pratica non definisce un'identità di genere o tendenza sessuale, per cui penso che un'insegnante competente, oltre ovviamente a parlartene, ti direbbe innanzitutto questo e sarebbe la liberazione da un'ideologia, non la sua affermazione. Se invece i genitori dovessero dire al figlio che è o richiama per esempio un "comportamento omosessuale" sarebbero loro i primi a condizionarlo con un'ideologia frutto di un costrutto culturale che creerebbe il primo senso di confusione e turbamento qualora lui non lo fosse, o in realtà a prescindere che lo sia o meno.

Questa qui sotto (quella della maestra) è ideologia:

 
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