Terminato il Capitolo 5, Lato B.
Mi poacerebbe confrontarmi con qualcuno anche se mi pare non l'abbia preso quasi nessuno qui!
Bisogna, anzitutto, rispondere alla classica domanda: "mi è piaciuto?" La risposta è Si. Tuttavia non lo considero al livello dei due lavori di DONTNOD. So che i detrattori di LIS2 hanno già le mani nei capelli
Alex è un personaggio davvero bello (superiore sicuramente a Sean e probabilmente a Max), interpretato divinamente da Erika Mori che, per me, meritava senza dubbio il premio per la miglior interpretazione ai TGA. Così come per i due LIS precedenti è davvero un piacere esplorare le ambientazioni e ascoltare i pensieri e le riflessioni del personaggio scaturiti dagli oggetti circostanti. Il suo background è davvero ben costruito e, nei momenti in cui viene rivelato, l'emozione e il coinvolgimento sono garantiti.
Il secondo protagonista della storia è, naturalmente, la cittadina di Haven Springs che, complice l'accompagnamento sonoro (i pezzi di Novo Amor sono pazzeschi), entra subito e di prepotenza nel cuore dei giocatori. Se da una parte ho apprezzato il fatto che la pressocchè totalità dei capitoli si svolgono nelle medesime strade e nei medesimi locali poichè contribuisce a generare familiarità e far sentire gradualmente "a casa" il giocatore, da'altra parte lo sforzo produttivo messo in piedi dai Deck9 è evidentemente davvero minimo: una volta terminato il capitolo 2 si ha, obiettivamente, visitato il 90% delle ambientazioni che l'intera avventura di Alex ha da offrire. Insomma, comprendo la scelta di fondo ma, a mio parere, andava controbilanciata con una maggiore estensione e libertà d'esplorazione che, invece, sono rimaste ancorate al passato.
Un altro aspetto un po' problematico è la narrativa: i comprimari sono deliziosamente semplici, tutti bene interpretati (e quasi tutti ben animati) anche se, a discapito dell'idea di empatia che dovrebbe far da sfondo al gioco, mai troppo approfonditi.
In parole povere: Charlotte, Mac, Riley, Eleanor, Duckie, Jed, Ryan, Steph, Ethan, Diane, Gabe e compagnia bella sono personaggi affascinanti che avrei voluto comprendere e conoscere più di quanto mi sia stata data l'occasione di fare.
Inoltre la storia "investigativa" che fa da sfondo alla vicenda - un po' come succedeva nel primo LIS - ha, in questo caso, pochissimi risvolti sorprendente e la definirei fondamentalmente banalotta. Il che, naturalmente, non vuol dire che non riesca a coinvolgere e ad emozionare anche in maniera vigorosa. Non entro naturalmente nello specifico - poichè questa piccola review è indirizzata soprattutto a chi il gioco non l'ha ancora giocato - ma il tête-à-tête mentale che ha luogo al termine della storia mi ha francamente tolto il fiato e non ho potuto fare a meno che pensare che, se avessero tenuto quel livello di cura in altre occasioni, sarei riuscito a sentirmi coinvolto molto di più nei vari sub-plot. Approposito di questi: le storie che riguardano i diversi personaggi e i loro specifici problemi sono davvero belle (una in particolare mi è piaciuta tanto tantk) ma, per chi ancora dovesse giocarlo, vi consiglio di stare parecchio attenti poichè alcuni risolutivi risvolti sono "missabili". Anche qui, come in LIS2, c'è l'intenzione di esplorare attraverso di esse diversi temi sociali e di attualità (anche se, a mio parere, un pochetto più timidamente che nel lavoro DONTNOD).
Veniamo, infine, al potere di Alex che, credo, sia la componente meno riuscita dell'opera. L'idea è fenomenale e, in un paio di occasioni, viene utilizzata per approfondire determinati personaggi in maniera funzionale. Purtroppo, tuttavia, l'idea delle aure colorate mi è sembrata abbastanza presto molto riduttiva rispetto alla complessità e alla multidimensionalità della sfera emotiva umana. Ad esclusione dei momenti della storia in cui si ha la possibilità - anche qui si poteva fare molto di più - di entrare nel mondo mentale di alcuni personaggi, l'utilità del potere si limita a passeggiare per strada, premere L2 e notare come la persona che abbiamo davanti sia TOTALMENTE ARRABBIATISSIMA, COMPLETAMENTE DEPRESSA O SPAVENTATA o SUPER CONTENTA. Uno dei punti di forza assoluti dell'originale LIS era il fatto che non solo il potere di riavvolgere il tempo permetteva di risolvere i piccoli puzzle proposti ma anche di annullare e ripetere le scelte compiute: insomma, il potere era davvero integrato nel sistema di gioco (che nel caso di LIS ha a che fare, appunto, con le scelte). Così come in LIS2 ho sentito la mancanza di quest'integrazione e ho percepito spesso come limitante - anche in termini di mera soddisfazione personale - il fatto che la lettura delle emozioni fosse praticamente sempre imposta in un certo momento del dialogo e non prima o dopo.
Insomma, cercando un po' di riassumere: ho apprezzato moltissimo le idee che Deck9 hanno messo sul piatto ma credo che nell'esecuzione sono stati a volte un po' superficiali, altre un po' pigri.
Alex rimane un personaggio fenomenale e i punti di forza della serie rimangono sostanzialmente presenti (musica, direzione degli attori, comparto artistico, personaggi) e il profondo miglioramento tecnico - le animazioni dei volti e degli occhi dei personaggi sono curatissimi - ha gli effetti di un toccasana sul coinvolgimento rispetto alla narrativa.
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