Ufficiale Love & FriendZone | Richiesto certificato di Sanità Mentale

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Ho visto una a un evento e abbiamo scoperto che abitiamo nello stesso paesino. Ci ho un po' parlato dal vivo o su WhatsApp ma non mi sembrava tanto interessata, rispondeva botta e risposta ma non portava avanti la conversazione. Oggi parlando di una gita che dobbiamo fare domani anche con altri ad un certo punto mi manda un vocale e mi chiede se per fare sport ogni tanto mi andava di correre o camminare con lei. Secondo voi me l'ha chiesto giusto perché siamo vicini e per avere qualcuno con cui fare sport o é un minimo interessata?
 
Ho visto una a un evento e abbiamo scoperto che abitiamo nello stesso paesino. Ci ho un po' parlato dal vivo o su WhatsApp ma non mi sembrava tanto interessata, rispondeva botta e risposta ma non portava avanti la conversazione. Oggi parlando di una gita che dobbiamo fare domani anche con altri ad un certo punto mi manda un vocale e mi chiede se per fare sport ogni tanto mi andava di correre o camminare con lei. Secondo voi me l'ha chiesto giusto perché siamo vicini e per avere qualcuno con cui fare sport o é un minimo interessata?
Inizierei a camminarci, o correrci, insieme per scoprirlo
 
D'accordo, ma non capisco perchè escludere a priori il contesto lavorativo solo per un discorso, a mio avviso, pregiudiziale.
Pure non provarci ai funerali rientra nel discorso pregiudiziale, questo non significa che sia sbagliato non farlo. Ognuno ha la propria etica personale, provarci con una persona che sta lavorando è sfruttare la situazione perché chi sta lavorando deve stare al servizio del cliente.
Ad alcuni questa dinamica piace, ad altri no, il discorso è molto semplice. Se metti a disagio una persona in palestra semplicemente si sposta, o comunque si defila più facilmente, se metti a disagio una persona che sta lavorando la situazione è un po' diversa.
Ma ripeto, sono scelte personali.
 
Pure non provarci ai funerali rientra nel discorso pregiudiziale, questo non significa che sia sbagliato non farlo. Ognuno ha la propria etica personale, provarci con una persona che sta lavorando è sfruttare la situazione perché chi sta lavorando deve stare al servizio del cliente.
Ad alcuni questa dinamica piace, ad altri no, il discorso è molto semplice. Se metti a disagio una persona in palestra semplicemente si sposta, o comunque si defila più facilmente, se metti a disagio una persona che sta lavorando la situazione è un po' diversa.
Ma ripeto, sono scelte personali.
Se si importuna una persona, magari in maniera continuata fino al punto di limitarla nel proprio lavoro allora condivido il tuo pensiero, ma non vedo come, ad esempio, un semplice invito formulato proprio con lo scopo di uscire dal contesto lavorativo possa addirittura essere considerato come uno "sfruttamento" :asd: . La persona, a maggior ragione se è intelligente, non può sentirsi a disagio, ma si limita a declinare l'offerta, magari con un sorriso.

L'errore sta proprio nel considerare l'approccio come una forzatura o addirittura come un voler "sfruttare la situazione", quando in realtà è una cosa molto naturale.

Io e la mia compagna spesso ci facciamo grasse risate quando mi racconta i mille modi con cui viene approcciata, poi percarità, se uno proprio non resiste all' idea di poter essere deriso dalla ragazza con cui ci ha provato, allora alzo le mani, ma a parte questo altro tipo di ripercussioni, soprattutto di carattere etico, non penso che ne possano essere.
 
Ho visto una a un evento e abbiamo scoperto che abitiamo nello stesso paesino. Ci ho un po' parlato dal vivo o su WhatsApp ma non mi sembrava tanto interessata, rispondeva botta e risposta ma non portava avanti la conversazione. Oggi parlando di una gita che dobbiamo fare domani anche con altri ad un certo punto mi manda un vocale e mi chiede se per fare sport ogni tanto mi andava di correre o camminare con lei. Secondo voi me l'ha chiesto giusto perché siamo vicini e per avere qualcuno con cui fare sport o é un minimo interessata?
Inizia a correre con lei e poi si vedrà. L'interesse può nascere anche più in là ritrovandovi con frequenza e magari frequentandovi al di fuori del discorso sportivo. Step by step
 
A questa età?? Potevi procurarti un Viagra:chris::trollface:
Preferisco il Cialis. :trollface:
Ma addirittura bloccare? Non basta ignorare e basta?
Non mi bloccò subito dopo essere andata via ma circa un anno dopo. Io le scrivevo ogni 1-2 mesi per chiedere come se la stessa passando, l'ultima volta che lo feci mi rispose che non mi voleva più sentire.
 
Preferisco il Cialis. :trollface:

Non mi bloccò subito dopo essere andata via ma circa un anno dopo. Io le scrivevo ogni 1-2 mesi per chiedere come se la stessa passando, l'ultima volta che lo feci mi rispose che non mi voleva più sentire.
Te appoggiaglielo, magari ci ripensa:azz::trollface:
 
l'ultima volta che lo feci mi rispose che non mi voleva più sentire.

Almeno ti è stato dato un motivo? Bho, certe cose non riesco proprio a concepirle.
Per carità, anch'io non sento più certe persone da anni, ma bloccarle e addirittura NON volerle più sentire mi sembra una cosa aliena
 
Almeno ti è stato dato un motivo? Bho, certe cose non riesco proprio a concepirle.
Per carità, anch'io non sento più certe persone da anni, ma bloccarle e addirittura NON volerle più sentire mi sembra una cosa aliena
Succede perchè buona parte dei rapporti si basano su un rapporto di convenienza, dove per "convenienza" si può intendere anche il semplice fatto di avere la compagnia (attenzione, non amicizia) di qualcuno.

Nel momento in cui succede qualcosa che fa venir meno la necessità di avere il rapporto di amicizia, ecco che le persone poi scompaiono nel nulla.

Ad ogni modo anche per me è sbagliato perchè sono sempre stato dell' avviso che a prescindere bisogna intrattenere rapporti civili con tutti, ma contattare una persona solo per chiedere come sta quando per cause di forze maggiori non si hanno più rapporti, lo trovo quantomeno un po cringe come cosa :asd:
 
Se si importuna una persona, magari in maniera continuata fino al punto di limitarla nel proprio lavoro allora condivido il tuo pensiero, ma non vedo come, ad esempio, un semplice invito formulato proprio con lo scopo di uscire dal contesto lavorativo possa addirittura essere considerato come uno "sfruttamento" :asd: . La persona, a maggior ragione se è intelligente, non può sentirsi a disagio, ma si limita a declinare l'offerta, magari con un sorriso.
Chi ha mai detto che per importunare una persona o farla sentire a disagio serve farlo in maniera continuata? Poche parole bastano e avanzano e, non so te, ma l'esperienza mi dice che la maggior parte degli uomini non sia proprio bravissima a distinguere un innocente tentativo da un tentativo inopportuno. Se fosse così semplice penso avremmo ampiamente risolto il problema da tempo.

Adoro poi quel "la persona, a maggior ragione se intelligente, non può sentirsi a disagio". Io, da quel che ho potuto vedere, ho notato che i ragazzi che ci provano con cameriere e commesse sanno essere inopportuni come poche cose al mondo, però immagino che la maggior parte delle ragazze non sia abbastanza intelligente da sentirsi comunque a proprio agio.
L'errore sta proprio nel considerare l'approccio come una forzatura o addirittura come un voler "sfruttare la situazione", quando in realtà è una cosa molto naturale.
È vero, è molto naturare provarci in ogni momento, in ogni contesto con una ragazza, l'importante è farlo nel modo giusto, no? E sicuramente non è sfruttare la situazione, assolutamente. Immagino che se quella stessa ragazza fosse seduta da sola, in un tavolino, a leggere, le cose andrebbero nello stesso identico modo.
Io e la mia compagna spesso ci facciamo grasse risate quando mi racconta i mille modi con cui viene approcciata, poi percarità, se uno proprio non resiste all' idea di poter essere deriso dalla ragazza con cui ci ha provato, allora alzo le mani, ma a parte questo altro tipo di ripercussioni, soprattutto di carattere etico, non penso che ne possano essere.
Guarda, vorrei dirti che non tutte le persone reagiscono alle cose allo stesso modo o che una singola esperienza, in un singolo luogo/ambiente non può essere considerata la norma, ma ormai dopo mesi di battibecchi sempre su questo genere di argomenti mi sembra tempo sprecato, è evidente che la pensiamo in maniera diversa. Alla tua compagna non dispiace, ha avuto esperienze positive e okay, nelle grandi città, molto spesso, non funziona così. Se tutti facessero così senza remore alcuna (cosa che capita fin troppo, tra l'altro) penso che le cameriere sparirebbero dalla faccia della terra in tempi record perché diventerebbe impossibile lavorare.
Poi se vuoi continuare a pensare sia giusto farlo non è un problema, semplicemente non sopporto questo continuo tentativo di convincere tutti gli altri che è cosa buona e giusta. Ti chiedi mai come mai molti ragazzi preferiscano non farlo? Ti chiedi mai da dove nasca l'idea che sia meglio evitare? Ecco, parti da questo.
 
Sono d'accordo col pensiero di Snow. Peccato, è proprio una ragazza "carinina", dalla quale non mi sarebbe dispiaciuto sentirmi dire no. Di solito i miei corteggiamenti finiscono così
 
Chi ha mai detto che per importunare una persona o farla sentire a disagio serve farlo in maniera continuata? Poche parole bastano e avanzano e, non so te, ma l'esperienza mi dice che la maggior parte degli uomini non sia proprio bravissima a distinguere un innocente tentativo da un tentativo inopportuno. Se fosse così semplice penso avremmo ampiamente risolto il problema da tempo.

Adoro poi quel "la persona, a maggior ragione se intelligente, non può sentirsi a disagio". Io, da quel che ho potuto vedere, ho notato che i ragazzi che ci provano con cameriere e commesse sanno essere inopportuni come poche cose al mondo, però immagino che la maggior parte delle ragazze non sia abbastanza intelligente da sentirsi comunque a proprio agio.
Ma proprio perchè la stragrande maggioranza degli uomini non si sa comportare bisognerebbe invece saper dimostrare che in realtà non è così, cercando un attimo di sapersi distinguere dalla massa. Non c'entra tanto l'intelligenza nel saper distinguere il buzzurro della situazione tra chi invece ha modo nel fare le cose, basterebbe non generalizzare e buttare tutto nello stesso calderone come dimostri di fare tu con questa risposta :asd:
È vero, è molto naturare provarci in ogni momento, in ogni contesto con una ragazza, l'importante è farlo nel modo giusto, no? E sicuramente non è sfruttare la situazione, assolutamente. Immagino che se quella stessa ragazza fosse seduta da sola, in un tavolino, a leggere, le cose andrebbero nello stesso identico modo.
Con questo metro di giudizio nessun momento potrebbe andare bene per provarci con una ragazza. Solo i social e il dating sarebbero l'unico modo opportuno, perchè la ragazza che sta in palestra, piuttosto che ai giardinetti, piuttosto che seduta da sola a leggere un libro potrebbe non voler avere le scatole rotte.
Guarda, vorrei dirti che non tutte le persone reagiscono alle cose allo stesso modo o che una singola esperienza, in un singolo luogo/ambiente non può essere considerata la norma, ma ormai dopo mesi di battibecchi sempre su questo genere di argomenti mi sembra tempo sprecato, è evidente che la pensiamo in maniera diversa. Alla tua compagna non dispiace, ha avuto esperienze positive e okay, nelle grandi città, molto spesso, non funziona così. Se tutti facessero così senza remore alcuna (cosa che capita fin troppo, tra l'altro) penso che le cameriere sparirebbero dalla faccia della terra in tempi record perché diventerebbe impossibile lavorare.
Poi se vuoi continuare a pensare sia giusto farlo non è un problema, semplicemente non sopporto questo continuo tentativo di convincere tutti gli altri che è cosa buona e giusta. Ti chiedi mai come mai molti ragazzi preferiscano non farlo? Ti chiedi mai da dove nasca l'idea che sia meglio evitare? Ecco, parti da questo.
Ricordo lo scambio di post che abbiamo avuto su questo argomento, o su uno similare non ricordo, e anche il tuo modo di rispondere un po troppo veemente rispetto a quelli che erano i toni della dicussione, e mi pare che qualcuno (forse BlackWizard) te l'avesse fatto notare.
Questo è un forum e mi pare che lo scambio di battute dovrebbe essere la norma... non c'entra il voler convincere qualcuno, altrimenti potrei dirti che anche tu vuoi convincere gli altri della teoria opposta, e mi sembra pure strano che io debba fare questo discorso ad un moderatore :asd:

Io credo di stare lanciando un messaggio positivo, e cioè di distaccarsi dai social e di non vergognarsi ad approcciare con una ragazza che non si conosce, sempre nel rispetto dell' educazione, tu invece generalizzi e sostieni che non sia una cosa opportuna farlo.

Ognuno che legge poi trae le le sue conclusioni...chi vuol rimanere nella comfort zone dei social evidentemente si rivedrà maggior mente nel mio pensiero, ci sarà chi invece, pur non dandomi ragione, vedrà nelle mie parole quantomeno uno spunto di riflessione.

Ma poi bisogna anche capire qual'è la nostra idea personale di approccio, che per me è cercare di ricreare una situazione piacevole per cercare di instaurare un minimo rapporto, e non ad esempio l'apprezzamento volgare, piuttosto che la proposta di uscita diretta etc.
 
Ma proprio perchè la stragrande maggioranza degli uomini non si sa comportare bisognerebbe invece saper dimostrare che in realtà non è così, cercando un attimo di sapersi distinguere dalla massa. Non c'entra tanto l'intelligenza nel saper distinguere il buzzurro della situazione tra chi invece ha modo nel fare le cose, basterebbe non generalizzare e buttare tutto nello stesso calderone come dimostri di fare tu con questa risposta :asd:
Certo, perché la stragrande maggioranza degli uomini non si sa comportare, ma ovviamente noi sì. Noi non siamo massa, la massa son sempre gli altri :sisi:
Con questo metro di giudizio nessun momento potrebbe andare bene per provarci con una ragazza. Solo i social e il dating sarebbero l'unico modo opportuno, perchè la ragazza che sta in palestra, piuttosto che ai giardinetti, piuttosto che seduta da sola a leggere un libro potrebbe non voler avere le scatole rotte.
Se una ragazza non vuole rotte le scatole in qualche modo te lo fa capire, te lo dice, va via e la cosa finisce lì, mentre una persona sta lavorando e deve potenzialmente servirti la cosa è un po' diversa. Una ragazza che sta seduta da sola riceverà sicuramente molte meno proposte e tentativi di rimorchio di una cameriera/commessa, ma va be'.
Ricordo lo scambio di post che abbiamo avuto su questo argomento, o su uno similare non ricordo, e anche il tuo modo di rispondere un po troppo veemente rispetto a quelli che erano i toni della dicussione, e mi pare che qualcuno (forse @BlackWizard) te l'avesse fatto notare.
Questo è un forum e mi pare che lo scambio di battute dovrebbe essere la norma... non c'entra il voler convincere qualcuno, altrimenti potrei dirti che anche tu vuoi convincere gli altri della teoria opposta, e mi sembra pure strano che io debba fare questo discorso ad un moderatore :asd:
Guarda, è molto semplice, un utente ha espresso il suo parere contrario al provarci con commessa/cameriera, tu gli hai spiegato (come già capitato altre volte) che secondo te è un comportamento pregiudiziale e senza senso e io ho puntualizzato perché, invece, per molte persone ha senso e che non sono ragazzini insicuri che non vogliono uscire dalla loro comfort zone e ricevere un rifiuto.
Dire che è un atteggiamento pregiudiziale è un po' come dire "guarda che ti stai facendo problemi inutili, provaci lo stesso" (discorso che hai tirato fuori anche quando si parlava di ex di amici, giusto per fare un esempio), mentre qui siamo di nuovo nel campo dell'etica personale, per cui, alcuni possono essere d'accordo, altri no.
Mentre tu, con questo discorso, cercavi di normalizzare un comportamento "perché si può fare tutto, l'importante è saperlo fare", io stavo cercando, invece, di chiarire che se molte persone pensano non sia una cosa particolarmente apprezzata, un motivo c'è.
Quello che spesso traspare dalle tue parole è che tutti reagiscano ad una determinata azione allo stesso modo, "se una persona è intelligente o ci sa fare capisce e non si sente a disagio". Ecco, siccome la realtà che vedo io è un attimo più complessa penso si debba seriamente tener conto del fatto che le nostre azioni innocenti possono innescare reazioni spiacevoli e che farsi delle seghe mentali ogni tanto non è per forza un male da curare, anzi.
Io credo di stare lanciando un messaggio positivo, e cioè di distaccarsi dai social e di non vergognarsi ad approcciare con una ragazza che non si conosce, sempre nel rispetto dell' educazione, tu invece generalizzi e sostieni che non sia una cosa opportuna farlo.
Le tue intenzioni a me suonano molto più come "provateci sempre e comunque, state tranquilli, al massimo vi rifiuta". Ecco, io non sono d'accordo e per me non è un messaggio positivo.
Ma poi bisogna anche capire qual'è la nostra idea personale di approccio, che per me è cercare di ricreare una situazione piacevole per cercare di instaurare un minimo rapporto, e non ad esempio l'apprezzamento volgare, piuttosto che la proposta di uscita diretta etc.
Si, okay, teoricamente tutto bellissimo, ma mi spieghi come fai ad instaurare un minimo di rapporto con una persona che sta lavorando? Qua non parliamo manco di provarci nel contesto sbagliato, qua parliamo proprio di importunare una persona a lavoro. È come entrare in una farmacia e cominciare a proporre al farmacista un nuovo aspirapolvere in promo speciale.
Quando ci provi con una cameriera/commessa è perché ti attrae, non perché sei genuinamente e profondamente innamorato di lei e del suo modo di fare. E non puoi chiederle qual è il suo film preferito o cosa adori fare in estate mentre prende le ordinazioni. Questo ti è chiaro, no?
 
Certo, perché la stragrande maggioranza degli uomini non si sa comportare, ma ovviamente noi sì. Noi non siamo massa, la massa son sempre gli altri :sisi:

Se una ragazza non vuole rotte le scatole in qualche modo te lo fa capire, te lo dice, va via e la cosa finisce lì, mentre una persona sta lavorando e deve potenzialmente servirti la cosa è un po' diversa. Una ragazza che sta seduta da sola riceverà sicuramente molte meno proposte e tentativi di rimorchio di una cameriera/commessa, ma va be'.

Guarda, è molto semplice, un utente ha espresso il suo parere contrario al provarci con commessa/cameriera, tu gli hai spiegato (come già capitato altre volte) che secondo te è un comportamento pregiudiziale e senza senso e io ho puntualizzato perché, invece, per molte persone ha senso e che non sono ragazzini insicuri che non vogliono uscire dalla loro comfort zone e ricevere un rifiuto.
Dire che è un atteggiamento pregiudiziale è un po' come dire "guarda che ti stai facendo problemi inutili, provaci lo stesso" (discorso che hai tirato fuori anche quando si parlava di ex di amici, giusto per fare un esempio), mentre qui siamo di nuovo nel campo dell'etica personale, per cui, alcuni possono essere d'accordo, altri no.
Mentre tu, con questo discorso, cercavi di normalizzare un comportamento "perché si può fare tutto, l'importante è saperlo fare", io stavo cercando, invece, di chiarire che se molte persone pensano non sia una cosa particolarmente apprezzata, un motivo c'è.
Quello che spesso traspare dalle tue parole è che tutti reagiscano ad una determinata azione allo stesso modo, "se una persona è intelligente o ci sa fare capisce e non si sente a disagio". Ecco, siccome la realtà che vedo io è un attimo più complessa penso si debba seriamente tener conto del fatto che le nostre azioni innocenti possono innescare reazioni spiacevoli e che farsi delle seghe mentali ogni tanto non è per forza un male da curare, anzi.

Le tue intenzioni a me suonano molto più come "provateci sempre e comunque, state tranquilli, al massimo vi rifiuta". Ecco, io non sono d'accordo e per me non è un messaggio positivo.

Si, okay, teoricamente tutto bellissimo, ma mi spieghi come fai ad instaurare un minimo di rapporto con una persona che sta lavorando? Qua non parliamo manco di provarci nel contesto sbagliato, qua parliamo proprio di importunare una persona a lavoro. È come entrare in una farmacia e cominciare a proporre al farmacista un nuovo aspirapolvere in promo speciale.
Quando ci provi con una cameriera/commessa è perché ti attrae, non perché sei genuinamente e profondamente innamorato di lei e del suo modo di fare. E non puoi chiederle qual è il suo film preferito o cosa adori fare in estate mentre prende le ordinazioni. Questo ti è chiaro, no?
Ti rispondo con un messaggio generico perchè sono d'accordo con te sul fatto che non arriveremo mai ad un punto di incontro perchè dimostri di avere una certa chiusura mentale, quella che probabilmente dovrei avere io ipotizzando di essere più grande di età, ma evidentemente forse anche per tue esperienze personali ritieni che ci si debba limitare perchè altrimenti non sta bene.

Vedi, per me ha poco senso non cercare di instaurare un dialogo se ci sono le condizioni idonee per farlo (il contesto può essere qualsiasi) per poi magari, in tutta fretta, correre a casa, cercare di risalire al nome della tipa per aggiungerla su FB/Instagram e provarci comodamente da casa da dietro uno schermo perchè li ci si ritrova nella "comfort zone". Se io fossi la tipa la prima cosa che mi viene in mente sarebbe: "ma perchè questo non mi ha parlato prima".

Per fare un esempio banale, è chiaro che con la cameriera non ci provo mentre mi sta servendo, ma magari può capitare (in una serata in cui il locale è poco affollato) che la stessa cameriera sia più libera, magari pure in un momento di pausa, e li si cerca di instaurare un dialogo.

Quindi non dico di provarci sempre e comunque, dico semplicemente che a volte ci si fascia la testa senza che ci sia la necessità di farlo.
 
tutti sti discorsi, poi basta essere dei figoni e nessuna si sentirà mai importunata in nessun contesto esistente. anche se le dai da dire mentre è al cesso :sard:
 
Vedi, per me ha poco senso non cercare di instaurare un dialogo se ci sono le condizioni idonee per farlo (il contesto può essere qualsiasi) per poi magari, in tutta fretta, correre a casa, cercare di risalire al nome della tipa per aggiungerla su FB/Instagram e provarci comodamente da casa da dietro uno schermo perchè li ci si ritrova nella "comfort zone".
Innanzitutto "le condizioni idonee per farlo" vuol dire tutto e niente, considerando quanto spesso e facilmente distorta sia la percezione umana, fatico a definire delle condizioni idonee a propri, sono assolutamente soggettive e, in quanto tali, davvero poco utili in questo discorso (per esempio, tra me e te sicuramente differiscono di parecchio).
Giusto per rientrare nello specifico (avendo visioni diverse del mondo, atteniamoci a questo, senza parlare in generale), in questo caso le condizioni idonee per provarci quali erano? Che sembrava una persona gentile e disponibile? Magari perché stava lavorando ed è una persona con un po' di buonsenso che capisce che a lavoro si deve, per quanto possibile, mostrarsi gentili e disponibili col cliente?

Continui a considera irrilevante il contesto rispetto al modo. Ecco, questa è un po' una stupidaggine, leggendo qualche manuale di psicologia scopriresti quanto l'agire e il pensare umano siano influenzati dalle variabili contestuali. Persino il modo in cui ci si esprime e vengono organizzati i pensieri ne viene influenzato, figurati il nostro modo di fare. Per provarci in determinati contesti senza mettere a disagio l'altra persona, o avendo la premura di evitare di creare situazioni spiacevoli e/o imbarazzanti, ci si deve saper fare e non mi riferisco al saperci fare con le donne, ma con le persone. I casi in cui ci si può provare esistono, ma essendo abbastanza complesso capire lo stato d'animo dell'altra persona (essendo la vostra interazione fortemente influenzata dal contesto in cui vi trovate) io sono tendenzialmente dell'idea che sia meglio evitare, soprattutto quando dall'altra parte non si è manifestata alcuna apertura particolare. E sicuramente non mi sentirei di giudicare e "condannare" un ragazzo che preferisce non farlo, né lo considererei un fasciarsi la testa prima del tempo.

Terzo aspetto, hai buttato dentro questa dicotomia virtuale vs reale di nuovo, riconducendo tutto ad una questione di comfort zone. Non mi pare sia questo il caso. Mentre questa teoria qui
Se io fossi la tipa la prima cosa che mi viene in mente sarebbe: "ma perchè questo non mi ha parlato prima".
decade invocando quella famosa complessità che richiamavi nel tuo post precedente. Non sai come può reagire una persona, e, per inciso, rifiutare una richiesta di follow è estremamente più semplice ché declinare le attenzioni di una persona che hai davanti. Esattamente come è più facile (per alcuni) provarci virtualmente, è più facile (per alcuni) rifiutare o ignorare virtualmente.

Ora, veniamo al dunque, la faccenda per me è semplice: preferisco evitare quanto più possibile di mettere a disagio una persona, sfruttando un contesto in cui è "costretta" a darmi attenzioni. In questo caso, per me al primo posto sta la serenità di una ragazza di poter lavorare serenamente senza pensare che, ogni volta che si mostrerà gentile e disponibile, questo verrà recepito come la conferma di un interesse reciproco. Anche perché, ti ripeto, ogni persona crede di saperci fare e, sentendosi legittimata a provarci quando vuole, dove vuole, il rischio è di confondere la tutela nei confronti di chi sta lavorando con la chiusura mentale. A volte le barriere servono per tutelare e credo proprio che le donne in ambito lavorativo abbiamo bisogno di qualche tutela in più perché la società "aperta" ha prodotto parecchi danni. Ben venga qualche barriera, in questo caso, a maggior ragione se di natura etica che non nuoce a nessuno.
 
Al momento in cui sto mandando il messaggio non ho ancora letto il post di Snow qui sopra. Penso esista la possibilità di ritrovarvi alcuni concetti ripetuti con parole diverse.

chi sta lavorando deve stare al servizio del cliente.
Esatto, c'è molto o moltissimo della questione in questo breve passaggio, penso sia difficile uscire da questo vincolo dovuto alla differenza di posizione, non si parte dalle stesse condizioni di relax e libertà di reagire come si vuole ad un approccio/allaccio eventualmente indesiderato.
Per fare un esempio banale, è chiaro che con la cameriera non ci provo mentre mi sta servendo, ma magari può capitare (in una serata in cui il locale è poco affollato) che la stessa cameriera sia più libera, magari pure in un momento di pausa, e li si cerca di instaurare un dialogo.
Può anche darsi, dipende dalla persona (e specifico già da ora: una persona che non conosci, non come la tua compagna nell'esempio che hai fatto*), ma bisognerebbe essere puntualissimi nel cogliere il primo segnale di disagio, di qualsiasi tipo esso sia, cioè accorgersi immediatamente che sono cessate di esistere "le condizioni idonee per farlo" oppure che si è preso un granchio perché in realtà non sono mai esistite sin dal principio. E non darei per scontato che sia così facile notarlo in una situazione in cui, appunto, in primo luogo e soprattutto le reazioni della persona destinataria delle attenzioni sono edulcorate, ammorbidite e/o frenate (si potrebbe dire "costipate") perché devono dar conto di essere in servizio e del fatto che tu, fino a prova contraria, in quel momento resti un cliente verso il quale si è tenuti a mantenere, di base, con la flessibilità delle singole gestioni, un certo protocollo comportamentale (purtroppo la società è questa, fosse per me abolirei tutti i protocolli), e in secondo luogo l'infatuazione in corso potrebbe anche "annebbiare la vista" impedendo/ostacolando/ritardando questa presa di coscienza. Ma persino qualora riuscissi ad essere impeccabile e puntualissimo nel notare il primissimo accenno di disagio, un boccone, per quanto piccolo ma non indolore, di quella "frittata fatta" sarebbe comunque già stato inghiottito dalla persona che hai davanti. Il fatto è che le persone non sono dei gratta e vinci stampati in serie (gratta gratta un po' ovunque finché non vinci), ognuno ha la propria sensibilità che non può essere decifrata al primo dialogo instaurato. Poi chiaramente, come già detto, sono scelte personali. A me è capitato una volta di buttarmi in un tentativo simile con una commessa di un negozio d'abbigliamento (con la differenza/distanza culturale dell'essere cinese poi, un genio [lei aveva studiato qui e parlava benissimo l'italiano eh :asd: ]). Nessun cliente, libera, "in pausa", un negozio in cui non ero affatto un volto nuovo, con lei avevo scambiato parola altre volte. E diciamo che, nonostante ritenga di avere dei modi parecchio delicati o perlomeno questo è ciò che mi dicono (ovviamente dovreste credermi sulla parola), è stato abbastanza controverso. Se ci ripenso, egocentricamente posso anche convincermi del fatto che "ma sì, ne è comunque valsa la pena, yolo", ma se mi metto nei suoi panni e riesamino l'accaduto si sentono diversi cigolii.

*Ovviamente non conosco la personalità della tua compagna, ma l'aneddoto che hai raccontato a riguardo non mi è totalmente sufficiente a pensare che "sosterrebbe con la stessa spensierata ironia" le stesse avance (in numero e sostanza) qualora non avesse un compagno con cui riderci sopra assieme esorcizzando il tutto. Questo non perché io stia assurdamente presumendo di conoscere tratti personali suoi e/o tuoi, ma semplicemente perché non hai specificato niente del genere: "lei è fatta così, ci riderebbe sopra allo stesso modo dentro di sé e/o con le amiche e amici anche qualora fosse single". Cosa alla quale, se aggiunta, risponderei semplicemente con un placido "ok" prendendone atto. Ma non parla a nome di tutte le donne.

Quindi concludendo diciamo che non lo escludo al 100%, ma tendo a pensare sia difficile non importunare in un contesto lavorativo (agendo dal lato del cliente) e secondo me bisognerebbe mettersi in testa che ciò può non dipendere soltanto dai nostri modi, per quanto garbati possano essere. Pertanto ritengo che poter avere delle remore in proposito abbia più di una ragion d'essere e che come disposizione mentale non sia campata per aria. So che il fatto che non stia fornendo risposte certe e definitive può essere frustrante, ma è proprio sintomo del fatto che la realtà, come diceva Snow, è un attimino più complessa e non ruota solo intorno a chi si propone. Questo vale per tutti, sia per gli uomini che per le donne nell'ipotesi di collocare alternativamente entrambi i sessi nel ruolo di chi prende l'iniziativa, ma mettendo in conto che le donne, purtroppo per questioni culturali che influiscono sul comportamento di entrambi i sessi, sono decisamente più inclini a ricevere più spregiudicatamente delle avance da parte dell'altro sesso (anche molto discutibili, senza voler estremizzare) sul posto di lavoro.

Insomma ok, non facciamoci troppi problemi, ma neanche troppo pochi. Mi direte: e come individuo questa fascia apparentemente ideale che sta in equilibrio tra i due eccessi? Forse può aiutare un mix tra il fare tesoro della propria esperienza (anche riesaminandola autocriticamente a freddo) e al tempo stesso non permettere alla tentazione di generalizzare che da essa scaturisce (che essa sembra autorizzare) di prendere il sopravvento senza provare a metterla in discussione. Mio modesto parere.

Edit: Snow24 ok letto, e infatti. :asd:
 
Ultima modifica:
Inizia a correre con lei e poi si vedrà. L'interesse può nascere anche più in là ritrovandovi con frequenza e magari frequentandovi al di fuori del discorso sportivo. Step by step
Oggi ci siamo rivisti a un evento (anche con altri) e mi ha lasciato salutandomi col nome e "ci sentiamo". Può voler dire qualcosa?

Ora dovrei chiederle io di uscire o aspetto lei che me lo chieda dato che me l'ha proposto lei di uscire a camminare? Ammettendo di volerlo fare, si dice che il bacio si dovrebbe dare al primo appuntamento, ma apparte che a me sembra troppo presto in generale questa sarebbe un'uscita per fare sport, non per altro. Mi potrebbe mandare a fancul0 dicendomi che era solo per fare sport (camminare nei boschi e nei prati mi piace veramente) e io avevo un altro obiettivo. Cosa sarebbe meglio fare? ?
 
Oggi ci siamo rivisti a un evento (anche con altri) e mi ha lasciato salutandomi col nome e "ci sentiamo". Può voler dire qualcosa?

Ora dovrei chiederle io di uscire o aspetto lei che me lo chieda dato che me l'ha proposto lei di uscire a camminare? Ammettendo di volerlo fare, si dice che il bacio si dovrebbe dare al primo appuntamento, ma apparte che a me sembra troppo presto in generale questa sarebbe un'uscita per fare sport, non per altro. Mi potrebbe mandare a fancul0 dicendomi che era solo per fare sport (camminare nei boschi e nei prati mi piace veramente) e io avevo un altro obiettivo. Cosa sarebbe meglio fare? ?

Ciao Kratos, non ho letto tutta la storia riguardo a questa ragazza, mi è capitato sott'occhio questo post perchè casualmente ho aperto il topic.

Visto che con questa ragazza ci vuoi provare tanto varrebbe essere diretto e chiederle te senza sperare ed aspettare una sua eventuale proposta, no? E non parlo di andare a fare sport. Una roba tipo "Ehi Tizia, al posto di allenarci facciamo i monelli, aperitivo stasera".
Così ti togli il dente subito. Se rifiuta senza dare alternative probabilmente non le interessi, ed eventualmente te la tieni buona sul serio per fare un po' di sport (sempre se mai accetterà/accetterai).
 
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