ho letto successivamente e ti confermo quanto ti ho detto. Il tuo non è altro che fare un processo alle intenzioni, condito con della filosofia un po spicciola, che comunque non porta a nessun tipo di risultato.
Nel gruppo con cui uscivo anni fa, in età adolescenziale, c'era un tipo, il più attivo del gruppo e sempre quello che voleva sempre uscire, organizzava per primo etc, che appena si è fidanzato ha abbandonato, ma in maniera repentina, il gruppo, cioè proprio è diventato irrintracciabile al telefono. Chiaramente il motivo era palese, ed era praticamente confermato (seppur in modo indiretto) dal fratello, che comunque cercava di giustificarlo/coprirlo.
Dopo tempo finalmente siamo riusciti ad avere un incontro con lui al bar, e in quell' occasione ci disse: "Ragazzi scusate la schiettezza, ma non me la sento più di frequentarvi ed uscire con voi, non mi va", e non è che poi da li abbiamo iniziato a fargli stalking o altro, o a fare la filosofia spiccola, semplicemente le strade si sono divise. A volte i rapporti finiscono senza che debba cenessariamente esserci un motivo chiaro e spiegabile, finiscono e basta.
Ora, se uno non ha più voglia di fare una cosa non è necessariamente per cattiveria, ma semplicemente perchè non gli va di farla... sono processi mentali che non si ha modo di controllarli.
Ammesso e non concesso che con gli atti di convincimento gli potresti fare cambiare idea, a te cosa te ne verrebbe a stare una persona che uscirebbe con te controvoglia? Cioè dovrebbe stare li ad accontentarti perchè: "Qua è diverso, 20 o 90 anni, single o 8 figli, l'amicizia è sempre amicizia e il tempo lo si trova sempre"? E che è una legge fisica? Il VI principio della Dinamica che non conoscevo?