Riflessione Meritiamo di estinguerci?

Pubblicità
Non li gioco ma non ho nulla in contrario a un modello che prevede un supporto duraturo di una struttura multiplayer costosa e che pertanto richieda una condivisione dei suddetti costi di mantenimento e sviluppo continuo all'utenza, ma una volta pagato l'accesso puoi tranquillamente provare tutti i contenuti disponibili(magari con l'eccezione delle espansioni e questo e' un altro discorso).
In questo caso invece si tratta di spezzettare i contenuti e il livello di competizione a seconda del potere o volonta' di spesa, mi sembrano concetti leggermente distaccati.
Ma il discorso della dipendenza puoi condurlo anche a quelli..
Per il resto nel campo classico se ne sono accorti e stanno mettendo delle limitazioni diverso sarebbe il discorso se non stessero facendo nulla.
 
Non e' tanto riferito a chi spende sul cellulare, quanto al fatto che noi amanti dell'indiscutibilmente miglior modello videoludico non siamo in grado di convincere dell'importanza culturale e della bellezza della nostra passione, magari non supportandola economicamente quanto dovuto.
Esattamente. Purtroppo ormai il desiderio o la volontà di rendere il videogame prodotto culturale è appannaggio di studi indipendenti più o meno affermati. Le major hanno troppi interessi economici per poter davvero creare un prodotto ambizioso e significativo dal punto di vista artistico. Con rare eccezioni, ovviamente.
 
Quanto scrivi sul mercato classico e' sicuramente accettabile, del resto nella vita non esistono solo due colori ma esistono tantissime sfumature.
Ma il nostro e' il modello oggettivamente migliore perche' l'unico che si basa sulla qualita' dei contenuti o almeno consente uno spazio notevole a prodotti autoriali. In quanto utente ti e' richiesto di pagare alla consegna un prodotto completo, senza l'uso di mezzucci di monetizzazione apparentemente innocui ma che capitalizzanole necessita' di endorfine dei disperati, come si fa con i drogati o i ludopatici.
L'obiettivo di chi sviluppa questi titoli non consiste nel creare una bella esperienza che susciti in te un viaggio emotivo e delle riflessioni, il desiderio di migliorare e una sorta di progressione interiore, ma semplicemente di scatenare delle risposte chimiche che portino a svenarti e a spendere sempre piu' tempo su prodotti che hanno il fine ultimo di causare dipendenza, tant'e' che gli stati stessi si stanno muovendo per regolamentare questa fetta di mercato.
Anche nel mercato "tradizionale" ci sono questo tipo di esperienze, dove di autorialità non c'è niente. Così come su mobile sono usciti prodotti particolari, belle storie raccontate in maniera innovativa, e che non contemplassero le gemme da acquistare con moneta sonante :asd: Il mercato può influire sullo sviluppo di un gioco, ma voglio dire, oggi quanti The Last Guardian o Death Stranding escono sul mercato? E quanti souls-like o fps competitivi/f2p arrivano ogni mese sulle nostre console? Voglio dire, finché non si arriva alla totale omologazione dei generi, ogni giocatore troverà sempre qualcosa da giocare in base ai suoi gusti.

Escono meno platform? Escono spesso molti titoli multiplayer? Sono d'accordo, ma i Mario o gli Zelda di turno mica sono morti
 
A me sembra che stiate però perdendo il punto del discorso.

Il problema non è tanto della gente che si diverte a giocare mobile, ma del volume gigantesco di soldi che girano senza un minimo di controllo legale su contenuti in game e microtransazioni.

Inviato dal mio CPH1941 utilizzando Tapatalk
 
Secondo me per fare discorsi simili non dovremmo guardare soltanto alla fotografia della torta del fatturato di oggi, quanto all'andamento delle singole voci.

Sicuramente negli ultimi anni sono esplosi due mercati che prima erano marginali, e cioè quello delle microtransazioni e quello degli abbonamenti per il gioco online. Ma non è necessariamente vero che il fatturato di queste due voci sia stato sottratto a quello per così dire tradizionale.

Trovo improbabile che chi oggi spende i propri soldi in skin e loot boxes, dieci anni fa quei soldi li mettesse in Bastion o Portal 2.

Per dire per diversi miei amici per cui videogiocare si riduceva a FIFA e GTA o AC, adesso continuano a comprare gli stessi giochi ma spendono molto di più per aprire le bustine di FUT o chessò io. Per cui se prima spendevano 70 € adesso ne spendono 140 (ma probabilmente di più) fra microtransazioni e abbonamento al PS+, ma non è che quei 70 € in più siano stati tolti al mercato tradizionale.

Certamente esiste la possibilità che alcune serie stagionali come FIFA o altri si prestino a passare al F2P e basare tutto il proprio modello di business sulle microtransazioni, ma appunto si tratta di titoli per loro natura passeggeri e votati al multigiocatore, che poco hanno a che fare con il medium videoludico in quanto arte.

D'altra parte, titoli indipendenti più sperimentali stanno fiorendo come mai prima d'ora non solo su PC ma anche sempre più su console.

Le uniche due tendenze potenzialmente preoccupanti che io vedo al momento sono due: in primo luogo un progressivo abbandono del mercato tripla A, con Microsoft che sembra aver tirato i remi in barca e Sony che dalle recenti indiscrezioni sembrerebbe volersi dedicare sempre più ai blockbuster serializzati in quanto tali, a scapito di tutto il resto.

In secondo luogo c'è forse un tema prezzi per quanto riguarda i titoli indipendenti, che non so quanto beneficino dalle continue tornate di sconti sui vari store, o da iniziative quali i giochi gratis di Epic, quelli del PS+, o ancora abbonamenti su modello Gamepass o in streaming. Però ripeto su questo non ho proprio numeri per cui è perfettamente possibile che la maggior diffusione più che compensi i prezzi bassi. (Inoltre magari non tutti stanno ad aspettare le notifiche di psprices come me :asd: e su Steam la situazione è molto più sostenibile di qualche anno fa, in cui durante i saldi natalizi non c'era praticamente nulla sopra i 5 € :asd:). Per cui magari è un problema che non esiste, anzi magari va pure meglio di prima per quel che posso saperne io. :asd:

Tirando le fila del discorso a mio modo di vedere le questioni sono due: se i fatturati da microtransazione abbiano effettivamente tolto profitti alla vendita dei giochi; e se sì, a quali categorie di giochi. La mia idea è che abbiano generato molti più profitti di quanti ne abbiano sottratti alle vendite dirette, e che questa sottrazione abbia colpito in massima parte giochi comunque fortemente commerciali, mentre titoli a vocazione più artistica non ne siano stati toccati in maniera rilevante (con una fioritura del mercato indie potenzialmente a scapito di quello dei cosiddetti doppia e tripla A).
 
Ultima modifica:
Evito come la peste non solo le microtransizioni ma anche i giochi che ne fanno uso, dal primo all'ultimo. Ma vorrei chiedervi: perchè lo considerate gioco d'azzardo? Cioè cosa differenzia comprare un pacchetto di carte ultimate team per cercare di trovare giocatore x, dal comprare un pacchetto di figurine panini per trovare giocatore y?

Io non so niente di quel mondo :asd:
 
Evito come la peste non solo le microtransizioni ma anche i giochi che ne fanno uso, dal primo all'ultimo. Ma vorrei chiedervi: perchè lo considerate gioco d'azzardo? Cioè cosa differenzia comprare un pacchetto di carte ultimate team per cercare di trovare giocatore x, dal comprare un pacchetto di figurine panini per trovare giocatore y?

Io non so niente di quel mondo :asd:
Che non hai il senso della spesa diciamo che ci sta un po' di alienazione dal valore reale dei soldi :unsisi:
 
Evito come la peste non solo le microtransizioni ma anche i giochi che ne fanno uso, dal primo all'ultimo. Ma vorrei chiedervi: perchè lo considerate gioco d'azzardo? Cioè cosa differenzia comprare un pacchetto di carte ultimate team per cercare di trovare giocatore x, dal comprare un pacchetto di figurine panini per trovare giocatore y?

Io non so niente di quel mondo :asd:
Nessuna differenza, ad eccezione del volume d'affari. :asd:
 
Che non hai il senso della spesa diciamo che ci sta un po' di alienazione dal valore reale dei soldi :unsisi:
Quindi la soluzione sarebbe alzare i prezzi per far leva sulle barriere psicologiche?

Non credo che un ragazzino si fermi di fronte al prezzo. Più che il prezzo allora punterei il dito sulla facilità con cui puoi essere invogliato a spendere soldi però pure lì, che c'entra il gioco d'azzardo?
 
Ma ricordo male io o stavano uscendo sempre più notizie positive riguardanti le limitazioni sulle micro?
Non so se nel caso di Fifa si possa fare, ma con le bustine di carte puoi sempre scambiarle :hmm:
È proprio questa la differenza principale, su Fifa una volta che compri un pacchetto te lo tieni o al massimo rivendi i giocatori sul mercato e soprattutto, una volta che esce il nuovo Fifa sono utili quanto un messaggio di spam sulla play :asd:
 
In generale i peggiori giochi di questo genere (non so fifa, parlo in generale del f2p marcio da cellulare) ti inducono continuamente ad entrare in questo loop di acquisti in game, la skin fica per essere migliore in gioco, i materiale per velocizzare il tutto ecc...

Che magari obv noi, giocatori informati, giovani adulti ecc... è molto facile non entrare in questo giro. Ma onestamente per una mente più fragile, o giovane soprattutto credo che sia molto più facile essere vittima di sto sistema, soprattutto se sai dove è posizionata la carta di credito dei tuoi genitori. Ho giocato recentemente a crash mobile ed mi compariva OGNI SECONDO un popup a schermo con acquisti in game, una roba vergognosa.
 
fra mobile games , fifa points , fortnite e varie skins inutili nei F2P si è creato un circolo vizioso abbastanza vergognoso mettiamoci pure il fatto che i vari youtuber spingono parecchio la cosa .

Ho speso in vita mia qualche soldo sui giochi di carte online magic arena/legends of runeterra /hearstone ma sempre somme contenute e poi mi sono fermato tanto che da un anno a questa parte i suddetti giochi neanche li sto toccando e probabilmente non ci tornerò più. infine mi è capitato un anno a fifa di buttare un ventone ( ahimè lo ammetto ) .

Quello che non concepisco è le cifre esagerate che vengono spese ogni anno per questa roba veramente si sta perdendo il senso della misura.

Retail single player games >>> all in ogni caso :asd:
 
In generale i peggiori giochi di questo genere (non so fifa, parlo in generale del f2p marcio da cellulare) ti inducono continuamente ad entrare in questo loop di acquisti in game, la skin fica per essere migliore in gioco, i materiale per velocizzare il tutto ecc...

Che magari obv noi, giocatori informati, giovani adulti ecc... è molto facile non entrare in questo giro. Ma onestamente per una mente più fragile, o giovane soprattutto credo che sia molto più facile essere vittima di sto sistema, soprattutto se sai dove è posizionata la carta di credito dei tuoi genitori. Ho giocato recentemente a crash mobile ed mi compariva OGNI SECONDO un popup a schermo con acquisti in game, una roba vergognosa.

Su questo sono d'accordo... qual è il PEGI di Crash?

Perchè secondo me una strada potrebbe mettere il pegi a 16 se ci ficchi le microtransizioni dando per scontato che a 16 anni ai soldi sai darci valore...

Però, perchè si insiste sulla strada del gioco d'azzardo? è sta cosa che non riesco a capire :asd:

È proprio questa la differenza principale, su Fifa una volta che compri un pacchetto te lo tieni o al massimo rivendi i giocatori sul mercato e soprattutto, una volta che esce il nuovo Fifa sono utili quanto un messaggio di spam sulla play :asd:
è lo stesso discorso dell'abum panini che si aggiorna ogni anno però
 
Su questo sono d'accordo... qual è il PEGI di Crash?

Perchè secondo me una strada potrebbe mettere il pegi a 16 se ci ficchi le microtransizioni dando per scontato che a 16 anni ai soldi sai darci valore...

Però, perchè si insiste sulla strada del gioco d'azzardo? è sta cosa che non riesco a capire :asd:


è lo stesso discorso dell'abum panini che si aggiorna ogni anno però
Parlo da "ignorante", ma in teoria non hanno comunque la possibilità di essere vendute ai collezionisti? Le collezioni complete ovviamente.

Perché quello che intendo dire per fifa, è che comunque paghi per avere delle figurine virtuali che tra qualche anno potresti pure rischiare di vederle scomparire (causa chiusura server) o che comunque, non puoi più ricavarci nulla
 
Parlo da "ignorante", ma in teoria non hanno comunque la possibilità di essere vendute ai collezionisti? Le collezioni complete ovviamente.

Perché quello che intendo dire per fifa, è che comunque paghi per avere delle figurine virtuali che tra qualche anno potresti pure rischiare di vederle scomparire (causa chiusura server) o che comunque, non puoi più ricavarci nulla
Anche io parlo da ignorante del fenomeno e vorrei capirci :asd:

Però la cosa delle figurine "ni" cioè se le compri e le preservi è vero che acquistano valore e le puoi rivendere ma non è il loro fine ultimo ed è pure difficile da prevedere il loro corso. Non credo valga a differenziare le due cose.

Chiudono i server e le perdi, è vero. Però il loro utilizzo è stato fatto nel tempo in cui serviva
 
Evito come la peste non solo le microtransizioni ma anche i giochi che ne fanno uso, dal primo all'ultimo. Ma vorrei chiedervi: perchè lo considerate gioco d'azzardo? Cioè cosa differenzia comprare un pacchetto di carte ultimate team per cercare di trovare giocatore x, dal comprare un pacchetto di figurine panini per trovare giocatore y?

Io non so niente di quel mondo :asd:
Allora, non ti so fare esempi specifici perché in materia ricordo poco e ho le idee confuse, forse un caso eclatante a riguardo mi pare siano state le skin per le armi di un capito di Rainbow Six (non ricordo quale), che si ottenevano da lootbox e si potevano rivendere all'asta, dando così vita ad un vero circolo di compravendita.
L'assimilazione al gioco d'azzardo viene fatta da quel che so per:
1) la spinta all'acquisto compulsivo data dal risultato casuale;
2) la facilità d'accesso (comprare con soldi immateriali è facilissimo - soprattutto su queste piattaforme - nonché istantaneo):
3) la promessa di un immediato ritorno economico sempre di facile accesso, che amplifica gli effetti del punto 1.

Penso sia un po' l'immediatezza e la velocità del tutto a rappresentare l'aspetto più pericoloso. Diciamo che un conto è essere nel buio della tua cameretta, con la grossa e pesante carta di papino, da solo davanti ad un tablet a fissare un enorme e scintillante tasto BUY ME!!!!, un conto è dover scendere dall'edicolante a comprare il pacchetto di figurine, aprirle, trovare qualcosa di tuo gusto e poi recarti al più vicino mercatino di collezionisti a mettere all'asta i tuoi esemplari più rari :asd:
 
Pubblicità
Pubblicità
Indietro
Top