Tolto lo shock iniziale ragionandoci ho la semicertezza che ha toppare sul serio stavolta sia stato Kamiya. Un po' perché se fosse colpa di Microsoft ora avrebbe innondato la rete di tweet, un po' perché neppure Platinum è esente dalla fortissima difficoltà degli studi giapponesi nello sviluppo di titoli DAVVERO grossi. Kojima per MGSV ci ha messo 7 anni, non serve neppure citare i 10 anni di FFXV o Last Guardian; tre titoli che dal punto di vista tecnologico una software house come Ubisoft ti sforna in due anni e forse anche uno.Evidentemente Scalebound era uno di quei titoli lì, molto grosso, molto ambizioso, molto laborioso; Magari Kamiya ha avuto troppa fiducia nelle capacità del suo gruppo (in termini di quantità, non qualità), e sicuramente - a priori - questo è un progetto che richiedeva TUTTA Platinum Games, e non solo metà studio.
Evidentemente ci si è resi conto che la release sarebbe potuta slittare addirittura al 2019, e per una produzione che fin dal principio non aveva chance di fare soldi quella finestra di lancio era intollerabile. Vi dico, secondo me l'insuccesso di Quantum Break ha avuto peso in questa decisione; Phil ha ormai capito che questi titoli su Xbox non si riescono a vendere, e costano tantissimo. Mi sorprende tra l'altro vedere che nessuno si è accorto che Microsoft ha fatto fuori anche Remedy; a meno che non crediate alla favoletta che sono stati loro a buttarsi nel mercato tp. Ovviamente no, chi sarebbe così scemo da non farsi finanziare completamente per un gioco ogni 7 anni anche se poi vende una miseria? Il calcio in **** lo ha dato Microsoft, e ha chiuso definitivamente i rubinetti.
E siamo sicuri che sia colpa loro? Nell'era Xbox One Microsoft ha investito eccome in esperienze sp story-drive, quanto li abbiamo premiati noi utenti? Non un solo titolo si è salvato, non un solo titolo è stato qualcosa più di un flop. E' sacrosanto che tentino altre strade. Inspiegabile la scelta di affidarsi a sti team di sviluppatori del sottoscala da 15 persone tipo quelli di Phantom Dust o di CrackDown, ma la direzione multiplayer dei titoli Microsoft Studios è una diretta conseguenza degli esiti commerciali dei giochi precedenti. Non fa una piega.
Ora bisognerà metterci una toppa nel 2017, perché presentarsi con Sea of Thieves e State of Decay in autunno è un suicidio commerciale assoluto, immagino che si ricorra alla "carta Tomb Raider", una cosa che Phil non avrebbe voluto usare mai più ma che risulta necessaria ora; forse un gioco in uscita ad autunno diventerà esclusiva Xbox, verrà potenziato per Scorpio e verrà usato come flagship. Altri soldi buttati, altri brand danneggiati (chissà come si riprenderà Tomb Raider) invece di investire nella fondazione di nuovi studi, o nell'acquisizione di software house già esistenti. Ad esempio, c'è una Crytek in ginocchio che compri con due noccioline, ed oltre ad alcune ottime proprietà intellettuali ti compri anche il reparto R&D con il CryEngine, così hai anche un motore favoloso in-house che non ti serve regalare ogni anno i soldi ad Epic, e puoi pure vendere le licenze, magari in combo con la licenza Havok. Che aspettano?
A parte la follia che regna nei Microsoft Studios comunque è abbastanza ridicolo parlare di fine prossima del brand Xbox, per moltissime ragioni, non ultimo il fatto che siamo in una fase di enorme transizione da un mercato console-based ad uno cloud-based, in cui Microsoft ha dei vantaggi strategici incredibili. In tutto questo cambio di paradigma sicuramente i Microsoft Studios verranno ridimensionati, e non mi aspetto grandi novità da quel punto di vista; anche in un mercato di cloud-gaming è assolutamente irrealistico che la formula sia quella dell'abbonamento, Microsoft deve puntare alla supremazia tecnologica che renda i third party sempre inesorabilmente migliori della concorrenza. Le esclusive sono importanti per vedere le console, ma ci accingiamo a entrare in un mondo senza console, dove la potenza e la capillarità dell'infrastruttura faranno la parte del leone, e in cui entreranno soggetti nuovi che andranno a espandere l'attuale sacra trinità (come Nvidia con Grid, Valve o Ea Origin, e ci metto pure Amazon probabilmente).
E' un mercato in cui l'infrastruttura conta più dei giochi, ed è il mercato a cui Microsoft sta guardando. Di studi nuovi non ce ne sono (neppure segreti, perché anche non sapessimo chi sono, come si chiamano o a cosa lavorano quantomeno sapremmo che ESISTONO) ma sicuramente il reparto R&D Xbox è da anni al lavoro su un cloud gaming che sfrutti Microsoft Azure, un'infrastruttura con cui Sony, Valve, Nvidia o EA non potranno competere neppure tra un centinaio di anni.
Anche perché - parliamoci chiaro - a che pro fare concorrenza a Sony sui giochi single player story driven? Ma li avete visti i giochi Sony? Sono inarrivabili, per chiunque, non puoi competere con quel know-how tecnologico (stavolta software); di là c'è uno scambio di asset con uno studio cinematografico e con Imageworks, hanno dei veri teatri di motion capture, tutta roba in cui MS è indietro di anni e che riportare al passo non ripagherebbe.
Dal futuro questo mi aspetto, come tra l'altro era messo bene in chiaro nel video di Scorpio; Xbox dev'essere la piattaforma tecnologicamente più evoluta per i giochi tp. E' questo che Microsoft vuole essere ormai.