Middle East. A military view (Aspetti politico - militari del Medio Oriente).... ed altro.

  • Autore discussione Autore discussione Siegel
  • Data d'inizio Data d'inizio
Pubblicità
L'Ansa fa spessissimo degli errori tecnici anche non di poco conto, non so nemmeno se in buona fede, perché troppe volte questi piccoli errori rendono la notizia più sensazionale di quanto non sia realmente

 
Nessuna notizia di rilievo, nè ufficiale nè ufficiosa almeno fino a ieri.

Qualcuno ha scritto che la guerra di Israele è già iniziata perché l'incidente in iran che ha visto la morte del numero uno del settore missilistico iraniano sembra tutto tranne che un incidente.

I rumors, che condivido in pieno, parlano di sabotaggio e la rete Israeliana all'interno della dittatura islamica è forte e può contare sull'appoggio dei kurdi per la logistica.

Il fatto è che la guerra non è iniziata, in realtà non è ancora finita e dura da oltre 60 anni (quasi 3.000 a fare i pignoli).

La notizia di ieri che si poteva leggere solo su La Stampa di Torino e solo su un trafiletto è che l'iran rifiuta le ispezioni dell'AIEA e che (cito) "...non intende sospendere nemmeno per un secondo" l'arrichimento dell'uranio.

L'iran non parteciperà alla conferenza di Vienna per la limitazione nucleare in M.O., conferenza alla quale parteciperà anche Israele.

Intanto l'UNESCO, oltre ai fondi perde anche ogni senso del ridicolo e minaccia querele e ritorsioni diplomatiche (?!) per una vignetta di Haaretz che prendeva in giro Bibi e Barak, nella vignetta i due dicevano ai piloti in procinto di partire per bombardare l'iran: "Tornando buttate qualche bomba anche sull'UNESCO".

Battuta evidentemente contro il governo di Gerusalemme, però all'UNESCO l'hanno presa come attacco personale convocando l'ambasciatore israeliano all'ONU e non il giornale della sinistra israeliana, il diplomatico israeliano probabilmente non ha riso per mestiere ma speriamo che li abbia mandati a stendere.

L'UNESCO, dopo aver rivisto tutte le proprie attività dati i tagli ai fondi, ha deciso di rafforzare il Comitato per i Diritti Umani con l'ingresso della Siria, però non ha chiesto il preventivo parere ai parenti ed amici dei 3.500 civili uccisi da assad durante la sua "umana" risposta alla richiesta di democrazia della piazza.

Abu mazen richiedendo il riconoscimento all'ONU si era fatto presentare da una donna palestinese i cui (molti) figli sono tutti in galera per terrorismo, omicidio e strage, inoltre due giorni prima aveva plaudito gli ultimi attentati contro civili Israeliani ed inaugurato un centro commerciale (o sportivo ora non ricordo bene) col nome di un terrorista morto.

Se il metro usato è quello dell'UNESCO, abu mazen per farcela avrebbe dovuto ammazzare più gente...

 
Rumors & Lettera dal Fronte

Si moltiplicano le analisi sul possibile conflitto Israele - iran, i calcoli sui morti in caso di conflitto nucleare regionale (15/20 milioni per l'iran e tra 800.00 ed un milione e mezzo per Israele), la tipologia di attacco etc. etc.

Come ben impararono gli inglesi durante la prima guerra del golfo, non c'è modo di eliminare l'antiaerea di concezione russa che tutti i paesi dell'area posseggono ed è fisicamente impossibile volare così a lungo e con così tante missioni senza essere individuati.

Il tempo degli A7 per la guerra elettronica è passato da un pezzo, ora si tratterà di oscurare completamente il sistema di comunicazioni iraniano, operazione tutt'altro che difficile per Israele, leader nello sviluppo di sistemi di comunicazione.

Il tipo di attacco, secondo il sito del clero iraniano, potrebbe essere di Capital Strike, per eliminare il governo e gli ayatollah dando via libera alle rivolte interne, oppure un'improbabile guerra convenzionale, od ancora l'attacco ai centri nucleari.

Gli iraniani minacciano la distruzione totale e quindi l'attacco nucleare ma allo stato attuale del probabile armamento in loro possesso, anche colpendo la centrale nucleare di Dimona, difficilmente potrebbero colpire più di un sesto della popolazione (grazie anche ai rifugi per i civili che l'iran non ha) e forse un terzo della capacità produttiva Israeliana e questo ammesso che il sistema Iron Dome sia efficiente solo al 50%.

Quindi Israele, ancora una volta, continuerebbe a vivere anche se colpendo nel nord, gli iraniani condannerebbero alle radiazioni anche Gaza ed il Libano.

La risposta Israeliana, affidata ai Dolphin ed ai vettori convenzionali non lascerebbe scampo alle principali città iraniane ed ai centri produttivi che non posseggono alcun tipo di difesa missilistica nè di rifugi per i civili, e dubito che i sopravvissuti sarebbero clementi con i governanti che li hanno portati al disastro senza nemmeno pensare ad un sistema di protezione per la popolazione.

D'altra parte sul sito di khamenei è scritto a chiare lettere che sarebbe felicissimo di portare al martirio milioni di propri sudditi per distruggere il piccolo satana, sul proprio martirio invece nulla.

Lettera dal Fronte

Come mi ha scritto il mio fratellino, alcuni giorni fà si sono tenute le regolari esercitazioni dell'IDF, "regolari" nel senso che erano programmate ma il loro svolgimento è un'altro paio di maniche.

Da tempo la tipologia delle esercitazioni è chiaro indicatore delle intenzioni e delle preoccupazioni di Israele.

Questa volta il "tema" è stato hizbollah, quindi Gerusalemme ritiene possibile una nuova guerra del Libano.

All'UNIFIL stà per arrivare il nuovo comandante che sarà italiano, chiuque egli sia non potrà essere peggio del così detto Gen. graziano che tanti danni fece tenendo gli occhi puntati su Israele mentre avrebbe dovuto guardare verso il Libano.

hizbollah la settimana scorsa ha provato a testare la reazione sia di Israele che dell'UNIFIL, lanciando quattro razzi verso le città Israeliane fortunatamente senza fare vittime.

Non cercate la notizia sui giornali occidentali, forse c'era giusto un trafiletto su repubblica ma non sono sicura, d'altra parte l'IDF non ha risposto quindi ansa e compagnia bella non potendo parlare male di Israele hanno censurato la notizia.

La reazione dell'UNIFIL è stata ovviamente zero, nell'esercito Israeliano ci si inizia a preparare per liberare i soldati dell'ONU quando diventeranno ostaggi dei terroristi.

 
In questo periodo di apparente calma arrivano segnali, come spesso accade, ignorati dai media che danno il polso della situazione.

obama, che di M.O. non ha mai capito nulla, diffida Israele dall'attaccare l'iran, Gerusalemme non risponde e lascia trapelare la notizia per cui la centrale nucleare di Dimona (primo obiettivo di un attacco) verrà spostata (sì avete letto bene, la tecnologia israeliana è in grado di spostare le centrali nucleari, con l'imbecillità dentro la testa della sinistra invece non v'è nulla da fare) e la Casa Bianca attiva colloqui urgentissimi con Israele il cui contenuto rimane segreto.

Tamir Pardo, ex sayeret che ha combattuto con Barak ed il fratello di Bibi (quest'ultimo caduto in missione) è al comando del Mossad da alcuni mesi e, nonostante sia da sempre vicino a Netanyahu, non condivide l'idea di un attacco diretto, casualmente sei tecnici nucleari e missilistici iraniani di primo livello sono rimasti uccisi e c'è stato un secondo attacco informatico alle centrifughe iraniane.

In realtà forse il Mossad ne ha eliminati solo quattro mentre altri due sono forse vittime di regolamenti di conti tra l'aspirante hitler ed il clero iraniano, ma tant'è, Pardo sà che per convincere Bibi a non attaccare deve neutralizzare la minaccia iraniana con altri mezzi.

In tutto questo L'imbianchino di Teheran grida che costruirà un complesso per l'arricchimento dell'uranio vicino a Qom e così in profondità da essere inattaccabile dal cielo e che inizierà a distribuire il petrolio solo a chi vuole lui.

Tutto questo messo insieme significa che:

  1. Israele è pronta ad attaccare se avrà la certezza di essere stata abbandonata dagli USA anche se "certezza" ed "obama" sono due parole inconciliabili
  2. Netanyahu continua a programmare attacco ma sopratutto difesa, però lascia mano libera a Pardo sperando che rallenti abbastanza il programma nucleare per arrivare al cambio della guardia negli USA e ritrovare un alleato che sappia far pressione sul clero iraniano.
  3. Il folle di teheran è in difficoltà, centrifughe distrutte dagli attacchi informatici, tecnici morti, una situazione economica difficilissima, le proteste represse ma non sopite, tutto questo non piace agli ayatollah che sono pronti a rimuovere il presidente per sostituirlo con qualcuno più capace ma anche più sanguinario.

Insomma la guerra può attendere... ma non più di tanto.

Nel frattempo l'UNIFIL dichiara che in caso di guerra tra hizbollah ed Israele si chiuderà nei bunker ad aspettare che passi la tempesta.

Ricordo che erano stati inviati per evitare il riarmo dei terroristi e limitare il lancio di missili sulle città israeliane.

Io mi sto' chiedendo perché cavolo stiamo pagando una costosissima missione se poi questi al massimo potranno decidere di diventare ostaggi di hizbollah.

Tanto valeva mandargli subito degli scudi umani.

hamas nel frattempo è in difficoltà economica, i soldi che ruba attraverso l'UNWRA non gli bastano per continuare a comprare missili Grad, inoltre i dirigenti hanno lasciato Damasco sia per non venire travolti dalla rivolta sia perché non vogliono combattere contro i fratelli musulmani che appoggiano gli insorti, ma non sà dove andare, a gaza no perché sarebbero un bersaglio facile per Gerusalemme al Cairo non li vogliono perché impresentabili all'occidente, ma se non trova casa almeno il lato economico si è risanato perché l'europeissima turchia gli ha elargito 300 milioni di dollari...

Continuano anche i "litigi" con fatah (bhè in realtà si spara si tortura e si uccide ma chissenefrega se ad uccidere non è Israele che importa ai pacifinti?) e questo come sempre porta a chiudere negoziati in realtà mai iniziati ed a tentare atti di terrorismo per portare a casa consenso popolare.

Toccante la manifestazione organizzata dal "moderato" abu mazen in favore della liberazione dei due assassini che distrussero la famiglia Fogel, decapitando una bambina di due anni perché "Aveva il collo troppo piccolo per tagliarle la gola" come hanno dichiarato vantandosi della strage, durante la manifestazione i termini usati nei confronti dei due animali erano "eroi" e "martiri" mentre la folla acclamava.

Ah, per inciso i due "martiri" sono vivissimi, la pena di morte in Israele non viene mai applicata nemmeno per questi orrori, hanno cinque ergastoli a testa ma direi che è ancora poco per dei rei confessi di questo genere.

 
In questo periodo di apparente calma arrivano segnali, come spesso accade, ignorati dai media che danno il polso della situazione.
obama, che di M.O. non ha mai capito nulla, diffida Israele dall'attaccare l'iran, Gerusalemme non risponde e lascia trapelare la notizia per cui la centrale nucleare di Dimona (primo obiettivo di un attacco) verrà spostata (sì avete letto bene, la tecnologia israeliana è in grado di spostare le centrali nucleari, con l'imbecillità dentro la testa della sinistra invece non v'è nulla da fare) e la Casa Bianca attiva colloqui urgentissimi con Israele il cui contenuto rimane segreto.

Tamir Pardo, ex sayeret che ha combattuto con Barak ed il fratello di Bibi (quest'ultimo caduto in missione) è al comando del Mossad da alcuni mesi e, nonostante sia da sempre vicino a Netanyahu, non condivide l'idea di un attacco diretto, casualmente sei tecnici nucleari e missilistici iraniani di primo livello sono rimasti uccisi e c'è stato un secondo attacco informatico alle centrifughe iraniane.

In realtà forse il Mossad ne ha eliminati solo quattro mentre altri due sono forse vittime di regolamenti di conti tra l'aspirante hitler ed il clero iraniano, ma tant'è, Pardo sà che per convincere Bibi a non attaccare deve neutralizzare la minaccia iraniana con altri mezzi.

In tutto questo L'imbianchino di Teheran grida che costruirà un complesso per l'arricchimento dell'uranio vicino a Qom e così in profondità da essere inattaccabile dal cielo e che inizierà a distribuire il petrolio solo a chi vuole lui.

Tutto questo messo insieme significa che:

  1. Israele è pronta ad attaccare se avrà la certezza di essere stata abbandonata dagli USA anche se "certezza" ed "obama" sono due parole inconciliabili
  2. Netanyahu continua a programmare attacco ma sopratutto difesa, però lascia mano libera a Pardo sperando che rallenti abbastanza il programma nucleare per arrivare al cambio della guardia negli USA e ritrovare un alleato che sappia far pressione sul clero iraniano.
  3. Il folle di teheran è in difficoltà, centrifughe distrutte dagli attacchi informatici, tecnici morti, una situazione economica difficilissima, le proteste represse ma non sopite, tutto questo non piace agli ayatollah che sono pronti a rimuovere il presidente per sostituirlo con qualcuno più capace ma anche più sanguinario.

Insomma la guerra può attendere... ma non più di tanto.

Nel frattempo l'UNIFIL dichiara che in caso di guerra tra hizbollah ed Israele si chiuderà nei bunker ad aspettare che passi la tempesta.

Ricordo che erano stati inviati per evitare il riarmo dei terroristi e limitare il lancio di missili sulle città israeliane.

Io mi sto' chiedendo perché cavolo stiamo pagando una costosissima missione se poi questi al massimo potranno decidere di diventare ostaggi di hizbollah.

Tanto valeva mandargli subito degli scudi umani.

hamas nel frattempo è in difficoltà economica, i soldi che ruba attraverso l'UNWRA non gli bastano per continuare a comprare missili Grad, inoltre i dirigenti hanno lasciato Damasco sia per non venire travolti dalla rivolta sia perché non vogliono combattere contro i fratelli musulmani che appoggiano gli insorti, ma non sà dove andare, a gaza no perché sarebbero un bersaglio facile per Gerusalemme al Cairo non li vogliono perché impresentabili all'occidente, ma se non trova casa almeno il lato economico si è risanato perché l'europeissima turchia gli ha elargito 300 milioni di dollari...

Continuano anche i "litigi" con fatah (bhè in realtà si spara si tortura e si uccide ma chissenefrega se ad uccidere non è Israele che importa ai pacifinti?) e questo come sempre porta a chiudere negoziati in realtà mai iniziati ed a tentare atti di terrorismo per portare a casa consenso popolare.

Toccante la manifestazione organizzata dal "moderato" abu mazen in favore della liberazione dei due assassini che distrussero la famiglia Fogel, decapitando una bambina di due anni perché "Aveva il collo troppo piccolo per tagliarle la gola" come hanno dichiarato vantandosi della strage, durante la manifestazione i termini usati nei confronti dei due animali erano "eroi" e "martiri" mentre la folla acclamava.

Ah, per inciso i due "martiri" sono vivissimi, la pena di morte in Israele non viene mai applicata nemmeno per questi orrori, hanno cinque ergastoli a testa ma direi che è ancora poco per dei rei confessi di questo genere.
Non é che Obama non capisca niente di Medio Oriente, anzi è che il mondo sta attraversando una crisi mondiale pesantissima e la guerra ha dei costi spropositati. Ha appena sostenuto i conflitti di Iraq e Afghanistan (e non dimentichiamo l'intervento in Libia).

Non mi sembra che l'America ne abbia giovato economicamente con queste guerre anche perché pensavano di finire le cose in fretta nei precedenti conflitti, conviene attaccare l'Iran?

Cosa dovrebbe fare l'America attaccare mezzo mondo? Ci sarebbe anche la Siria dove "esportare la democrazia" (stanno sterminando centinaia di civili, è guerra civile), ma evidentemente non ne trarrebbero profitti.

L'Iran è una minaccia, di sicuro lo è, è evidente che punta a farsi l'atomica, oltre ai motivi sopracitati c'é da dire che gode dell'appoggio di Russia e Cina (che difendono anche la Siria tra l'altro...).

 
Non é che Obama non capisca niente di Medio Oriente, anzi è che il mondo sta attraversando una crisi mondiale pesantissima e la guerra ha dei costi spropositati. Ha appena sostenuto i conflitti di Iraq e Afghanistan (e non dimentichiamo l'intervento in Libia).Non mi sembra che l'America ne abbia giovato economicamente con queste guerre anche perché pensavano di finire le cose in fretta nei precedenti conflitti, conviene attaccare l'Iran?

Cosa dovrebbe fare l'America attaccare mezzo mondo? Ci sarebbe anche la Siria dove "esportare la democrazia" (stanno sterminando centinaia di civili, è guerra civile), ma evidentemente non ne trarrebbero profitti.

L'Iran è una minaccia, di sicuro lo è, è evidente che punta a farsi l'atomica, oltre ai motivi sopracitati c'é da dire che gode dell'appoggio di Russia e Cina (che difendono anche la Siria tra l'altro...).
Poteva almeno evitare di diffidare Israele , in questo modo ha rafforzato l'Iran

 
Esatto Dorsai, come scritto all'inizio del thread, con questa bella gente l'appeasement non serve perché viene visto come debolezza, però obama è in buona (si fà per dire) compagnia, in passato è accaduto che:

Tzipora Livni (ex mossad...) dichiara che: "...Israele ha bisogno della pace..." ed abu mazen aumenta le richieste.

obama (ancora lui) inventa questa nuova città denominata Gerusalemme est ed abu mazen che non aveva mai pensato di chiedere una cosa così assurda, ora la vuole come capitale.

la sinistra di uno dei peggiori governi israeliani di ogni tempo sdradica letteralmente migliaia di cittadini israeliani per regalare la terra ai palestinesi, nemmeno tre ore dopo i kibbuzzim vengono distrutti e dalle terre ragalate partono missili sulle città israeliane...

...e si potrebbe continuare, se sei debole con i musulmani sei morto, se non capisci questo non capisci nulla di M.O.

p.s. per la leggibilità quotiamo solo quel che interessa altrimenti non ci passa più ;-)

 
dal corriere.it

IL PENTAGONO SI PREPARA ALLA REAZIONE DI TEHERAN

Israele attaccherà l'Iran in primavera

La tesi del Washington Post che ha raccolto una previsione del ministro della Difesa Usa

WASHINGTON (USA) - Gli Usa temono che Israele possa attaccare i siti nucleari iraniani in «aprile, maggio o giugno», prima che i mullah trasferiscano il materiale sensibile in bunker più protetti e fuori della portata delle bombe speciali israeliane. La previsione è del segretario alla Difesa americano Leon Panetta ed è stata raccolta da David Ignatius, famoso giornalista del «Washington Post», che era in viaggio con il rappresentante Usa.

L'ATTACCO - L’aviazione di Gerusalemme pensa di poter colpire i bersagli con operazioni «limitate» a 4 o 5 giorni che possono creare danni sufficienti per ritardare il programma atomico. O almeno è ciò che sperano. Poi è prevedibile un intervento dell’Onu che impone un cessate il fuoco. Ignatius aggiunge che l’annullamento delle manovre congiunte Israele/Usa previste per la primavera è da imputare ad una richiesta di Gerusalemme che avrebbe comunicato problemi nel mettere a disposizione le proprie forze. E i «problemi» altro non sarebbero che un possibile impegno militare in Iran. Tanto a Washington che nello stato ebraico i generali hanno esaminato le possibili ritorsioni da parte dell’Iran in caso di un attacco. Dal blocco di Hormuz ad attentati: per questo e per evitare «malintesi» gli Stati Uniti hanno moltiplicato i segnali verso Teheran per separare la propria posizione da quella dell’alleato israeliano. Ma, come sottolinea lo stesso Ignatius, non è facile per il Pentagono stare fuori. Se le città israeliane dovessero essere colpite è difficile che gli Usa rimangano a guardare. Ed è anche possibile che i pasdaran possano coinvolgere nella loro risposta le navi o le basi statunitensi nel Golfo.

ISRAELE - Gerusalemme – come è già emerso in queste settimane – non sembra invece temere più di tanto la risposta degli ayatollah. La crisi siriana ha di fatto paralizzato l’alleato più prezioso di Teheran nella regione e la minaccia più seria può venire dagli Hezbollah libanesi che dispongono di decine di migliaia di razzi. La gran parte dei quali nascosti in centri abitati e bunker nel Libano sud. Uno scenario tracciato da esperti israeliani ha previsto che le vittime dei bombardamenti Hezbollah potrebbero essere circa 500. Ignatius conclude il suo pezzo affermando che il governo israeliano non ha ancora raggiunto una decisione definitiva sul blitz, anche perché molti esponenti dell’intelligence si sono dichiarati contrari. L’analisi di Panetta combacia con quella apparsa sul «New York Times» a firma di Ronen Bergman dove si dava per scontata un’operazione militare di Israele in primavera. Ma proprio i riferimenti temporali precisi lasciano perplessi gli esperti: non ha senso – osservano – dare queste indicazioni al nemico. E pensano che si tratti di un ulteriore gesto di pressione su Teheran. Quanto alle continue dichiarazioni – «possiamo attaccare» – sarebbero un modo per Israele per apparire come un attore imprevedibile che non si ferma neppure davanti agli alt intimati da Washington. Nulla di nuovo, visto che Gerusalemme nella sua storia ha mostrato sempre una grande autonomia e indipendenza.

Guido Olimpio

...e si potrebbe continuare, se sei debole con i musulmani sei morto, se non capisci questo non capisci nulla di M.O.
quoto. io ho a che fare con musulmani dal punto di vista commerciale e posso affermare che se nelle trattative sei molle ti divorano, loro non cedono di un passo e applicano i contratti alla lettera senza la minima flessibilità, e inventano cagàte su cagàte di contestazioni per ritardare i pagamenti, mentre tu devi essere sempre pronto a soddisfare ogni loro richiesta. ma questo è anche colpa del nostro sistema concorrenziale occidentale, che per vincere la concorrenza fra di noi siamo costretti a calare le braghe a loro, invece di vendergli la nostra tecnologia a caro prezzo. d'altronde un esempio è il cojone di sarkò che ha dovuto esportare la democrazia in libia, subito pronto a far le scarpe alle ditte italiane in libia per rimpiazzarle con quelle francesi. e intanto sottobanco i cinesi senza buttare una sola bomba in libia eran quelli che stipulavano gli accordi migliori con i libici.

se tutto l'occidente non si compattizza saranno azzi acidi, altro che la finzione dell'unione europea

 
I casi sono due: o l'Iran vuole farsi cancellare dalla faccia della Terra oppure crede di avere l'appoggio militare incondizionato di Russia e Cina.

Io propendo più per la pazzia di Ahmadinejad, in caso di attacco ad Israele si vedrebbe contro (secondo me interverrebbero) America, UE e chissá chi altri...la vedo difficile un intervento di Russia e Cina, significherebbe terza guerra mondiale. Improbabile.....

 
I casi sono due: o l'Iran vuole farsi cancellare dalla faccia della Terra oppure crede di avere l'appoggio militare incondizionato di Russia e Cina.Io propendo più per la pazzia di Ahmadinejad, in caso di attacco ad Israele si vedrebbe contro (secondo me interverrebbero) America, UE e chissá chi altri...la vedo difficile un intervento di Russia e Cina, significherebbe terza guerra mondiale. Improbabile.....
Terzo caso: è tutta una pantomima per distogliere l'attenzione da potenziali crisi di legittimità all'interno. Come sai, quando una dittatura è instabile e rischia di cadere, si tenta il colpo di mano in politica estera per compattare il paese. Ma in questo caso non abbiamo l'Argentina che organizza una guerricciola navale per un pugno di isolette, in parole pover a Teheran sanno benissimo che oltre ad abbaiare non possono fare altro.

Tra l'altro la Cina è troppo impegnata a fare affari d'oro in giro per il Mondo ed estendere la sua influenza economica, e soprattutto non è mai stato un paese che storicamente si è andato ad imbarcare in avventure oltre la sua regione d'influenza, la Russia ha fin troppi grattacapi con movimenti islamici al suo interno e ai suoi confini per appoggiare fino in fondo l'Iran.

 
Terzo caso: è tutta una pantomima per distogliere l'attenzione da potenziali crisi di legittimità all'interno. Come sai, quando una dittatura è instabile e rischia di cadere, si tenta il colpo di mano in politica estera per compattare il paese. Ma in questo caso non abbiamo l'Argentina che organizza una guerricciola navale per un pugno di isolette, in parole pover a Teheran sanno benissimo che oltre ad abbaiare non possono fare altro.Tra l'altro la Cina è troppo impegnata a fare affari d'oro in giro per il Mondo ed estendere la sua influenza economica, e soprattutto non è mai stato un paese che storicamente si è andato ad imbarcare in avventure oltre la sua regione d'influenza, la Russia ha fin troppi grattacapi con movimenti islamici al suo interno e ai suoi confini per appoggiare fino in fondo l'Iran.
Il fatto è che oltre ad abbaiare si stanno facendo l'atomica violando il trattato di non proliferazione nucleare (trattato che l'Iran ha firmato).

Non credo proprio che l'Iran voglia l'atomica a scopi difensivi.

 
Il fatto è che oltre ad abbaiare si stanno facendo l'atomica violando il trattato di non proliferazione nucleare (trattato che l'Iran ha firmato).Non credo proprio che l'Iran voglia l'atomica a scopi difensivi.
La vuole per avere il deterrente nucleare, ma non sono tanto folli da volerla usare sul serio. Vedi ad esempio come il Pakistan può permettersi di fare il doppio gioco tra USA e talebani passando pressoché impunita grazie al suo status atomico. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
La vuole per avere il deterrente nucleare, ma non sono tanto folli da volerla usare sul serio. Vedi ad esempio come il Pakistan può permettersi di fare il doppio gioco tra USA e talebani passando pressoché impunita grazie al suo status atomico. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

La differenza sostanziale è che il Pakistan si è costruito un apparato strategico relativamente ridicolo, formalmente gli serve come deterrente in generale, in realtà è lì solo per l'India. Viceversa gli indiani hanno fatto lo stesso con il Pakistan, è una specie di tacito accordo. Però è politica.

La tensione che c'è in medio oriente invece è tutta un'altra storia, quella zona è piena di fanatici che controllano eserciti o intere nazioni, permettere che si crei un bipolarismo nucleare in quella zona (peraltro fra due paesi che stanno a 1000 km di distanza) sarebbe giocare d'azzardo, proprio perché nessuno ha ancora capito davvero se quello di Teheran è un solo un governo che abbaia o se è davvero composto da pazzi suonati

 
La differenza sostanziale è che il Pakistan si è costruito un apparato strategico relativamente ridicolo, formalmente gli serve come deterrente in generale, in realtà è lì solo per l'India. Viceversa gli indiani hanno fatto lo stesso con il Pakistan, è una specie di tacito accordo. Però è politica.La tensione che c'è in medio oriente invece è tutta un'altra storia, quella zona è piena di fanatici che controllano eserciti o intere nazioni, permettere che si crei un bipolarismo nucleare in quella zona (peraltro fra due paesi che stanno a 1000 km di distanza) sarebbe giocare d'azzardo, proprio perché nessuno ha ancora capito davvero se quello di Teheran è un solo un governo che abbaia o se è davvero composto da pazzi suonati
Sì ovviamente è stata costruita in funzione anti indiana, d'altra parte l'atomica porta altri vantaggi come per l'appunto la possibilità da parte degli Usa di chiudere uno se non entrambi gli occhi sull'operato del cosiddetto alleato (se non altro anche perché meglio un governo corrotto che uno squisitamente talebano).

Comunque il governo iraniano non credo sia composto da pazzi suonati, ma al contrario sono molto sensibili a mantenere la cadrega. Queste dichiarazione imho sono fatte apposta per distogliere l'attenzione su ciò che succede all'interno, a partire dalla faida tra gli ayatollah e componenti del governo "civile". Ad ogni modo perché ci sia una grande guerra in prima istanza c'è bisogno che il potenziale sfidante per l'egemonia si sia avvicinato alla potenza dominante in declino abbastanza da poter tentare il colpaccio. In questo momento la Cina non solo non è assolutamente vicina ai livelli USA, ma ha assolutamente bisogno degli USA stessi per proseguire la sua tumultuosa crescita e ascesa. Ora come ora inoltre, le economie di USA e Cina sono tanto intrecciate che non si farebbero guerra neanche per Taiwan, figurarsi per l'Iran (e la Russia come fa da quando non è più URSS bluffa sempre per darsi un tono soprattutto a livello di prestigio interno).

 
Sì ovviamente è stata costruita in funzione anti indiana, d'altra parte l'atomica porta altri vantaggi come per l'appunto la possibilità da parte degli Usa di chiudere uno se non entrambi gli occhi sull'operato del cosiddetto alleato (se non altro anche perché meglio un governo corrotto che uno squisitamente talebano).
Comunque il governo iraniano non credo sia composto da pazzi suonati, ma al contrario sono molto sensibili a mantenere la cadrega. Queste dichiarazione imho sono fatte apposta per distogliere l'attenzione su ciò che succede all'interno, a partire dalla faida tra gli ayatollah e componenti del governo "civile". Ad ogni modo perché ci sia una grande guerra in prima istanza c'è bisogno che il potenziale sfidante per l'egemonia si sia avvicinato alla potenza dominante in declino abbastanza da poter tentare il colpaccio. In questo momento la Cina non solo non è assolutamente vicina ai livelli USA, ma ha assolutamente bisogno degli USA stessi per proseguire la sua tumultuosa crescita e ascesa. Ora come ora inoltre, le economie di USA e Cina sono tanto intrecciate che non si farebbero guerra neanche per Taiwan, figurarsi per l'Iran (e la Russia come fa da quando non è più URSS bluffa sempre per darsi un tono soprattutto a livello di prestigio interno).
Indubbiamente l'intervento di Russia e Cina è una boiata da riviste scandalistiche (penso che non ci sia molto da discutere su questo), il problema sono proprio le tendenze iraniane: come moltissimi regimi passati e presenti non sono una manica di idioti, ma ci metteresti la mano sul fuoco?

Io proprio non riesco a capirlo, non capisco se quelle iraniane sono minacce reali o le solite innocue sparate da dittatura

 
L'iran minaccia rappresaglie nei confronti di Israele e degli USA in caso di attacco ma sà realisticamente che il sistema difensivo Israeliano fermerà tra il 90 ed il 95% dei missili in arrivo quindi diventa probabile un attacco chimico/batteriologico "sporco".

Al momento fanno più danni (e morti) gli attacchi missilistici di hamas che, è bene ricordarlo, non sono mai cessati con oltre 600 attacchi nel 2011 tutti su obiettivi civili con 18 morti e numerosi feriti.

Diverso il discorso contro gli assessment statunitensi, basi militari, ambasciate e quant'altro nell'area è facile bersaglio senza contare lo stretto di Hormuz che può essere bloccato affondando una/due petroliere tramite l'uso di motovedette e barchini kamikaze.

Sembra che il mossad non riesca a rallentare a sufficienza la corsa iraniana al nucleare, quindi la linea "Begin" di Netanyhau avrà la meglio sulla politica di omicidi mirati e sabotaggio di Tamir Pardo.

Dal momento che gli USA sono sotto elezioni difficilmente obama darà il via libera ad azioni congiunte ed il tempo rimasto per agire è stimato tra i sei ed i dodici mesi.


L'attacco preventivo
non ha ovviamente la possibilità di azzerare la macchina nucleare dei novelli hitler, però può rallentarla di 4/5 anni senza contare il tremendo impatto psicologico dell'operazione.

Il messaggio sarebbe chiarissimo: "Puntare armi contro Israele è poco salutare", già adesso i tecnici missilistici e nucleari iraniani sanno di essere bersagli mobili, vedere il lavoro di 20 anni distrutto e la certezza che la metà di loro verrà eliminata prima della fine toglierebbe ogni motivazione a chiunque senza contare che la forza si è dimostrata l'unica lingua ben compresa tra i nemici di Israele.


La situazione economica in iran
stà peggiorando, i colletti bianchi dei guardiani della rivoluzione non riescono più a mascherare il tracollo mantenendo il rial e la borsa artificiosamente in alto, da mesi i fornitori di generi alimentari non vengono pagati, India, Thailandia ed altri paesi dirottano le merci su pagatori più affidabili, riso, olio commestibile e mais (quest'ultimo usato come mangime) non arrivano più ed i prezzi dei generi alimentari sono più che raddoppiati arrivando fuori dalla portata della popolazione (la carne anche a 30 USD al kg, con prezzi simili diventeremmo vegetariani anche in Italia...)


Militarmente
la presenza sul suolo iraniano di team per il puntamento laser è già realtà da tempo così come delle squadre di sabotaggio/uccisione grazie anche all'appoggio kurdo.


L'economia mondiale
dovrebbe subire meno pressioni da questo attacco che non dal problema Grecia o dall'incidente di Fukushima sopratutto se si tratterà di un'operazione relativamente rapida.

Le reazioni del mondo arabo saranno solo di facciata, così come l'abbaiare di cina e russia, in realtà tutti saranno contentissimi se Israele "toglierà le castagne dal fuoco" perché un iran nucleare non lo vuole nessuno, anche per questo la IAF, non avrà troppi problemi a raggiungere i propri obiettivi, inoltre un appoggio logistico USA è altamente probabile, specie se obama riuscirà a nascondere la cosa.

Lettera dal fronte:

Mio fratello è tornato dalle esercitazioni, almeno questa volta è riuscito a non farsi male da solo, mentre si dice che le operazioni congiunte con gli USA siano state cancellate in vista della preparazione all'attacco all'iran.

A casa ha trovato un "regalo" del ministero della difesa, le nuove maschere antigas che sostituiscono quelle vecchie distribuite ai tempi della guerra del golfo.

C'è coscienza del pericolo ma non per questo la vita si è fermata, il mercato del lavoro è di nuovo attivo dal momento che è riuscito a ricollocare l'enorme quantità di specializzati (ingegneri, medici, architetti etc...) che arrivò dall'est dopo il crollo del muro di Berlino e le sue figlie non hanno avuto problemi a trovare un'occupazione più vicina a casa, inoltre ha fatto amicizia con un gruppo di famiglie musulmane di rifugiati dal darfour, si cerca di insegnargli la lingua per facilitare il loro inserimento.

Forse all'UNWRA dovrebbero prendere lezioni da Gerusalemme su come trattare gli immigrati ed i profughi.

Mia nipote mi ha mandato una maglietta, sul davanti c'è un'F16 con la scritta "USA don't worry, Israel is behind you" mentre sul retro lo stesso aereo capeggia sulla scritta "Iran await, Israel is in front of you...", dice che le ha portato fortuna sul lavoro...

 
I media occidentali ormai non "coprono" più il M.O., la così detta primavera araba si è rivelata un durissimo inverno islamista, assad ammazza la propria gente nell'indifferenza degli ipocriti pacifinti che le bandiere le usano solo contro USA ed Israele, Netanyhau in casa porta proposte concrete per i palestinesi e l'AP le rifiuta mentre negli States parla chiaro ad un obamino sempre più incapace ma drammaticamente destinato alla rielezione.

Queste sono notizie che non piacciono alle anime belle del politically correct quindi... notizie zero...

________

Assad cadrà perché è inevitabile, qualche post addietro abbiamo detto come hizbollah sia in difficoltà senza la siria come supporter ma anche l'iran perde un importante alleato nel traffico d'armi verso gaza e ramallah.

A questo aggiungiamo che nelle fintissime elezioni iraniane ahmadinejad è stato trombato (con lui la famiglia), sia chiaro non perché fosse troppo morbido ma perché voleva scalzare khamenei rubandogli il potere.

La popolazione che soffre sotto il clero ma che ha perso tutti i leader delle fallite rivolte, ha deciso di non partecipare alle elezioni ma queste cose funzionano (forse) in democrazia non certo in iran che, dopo questa farsa si trova in mano a khamenei cioè al qaram fatto persona.

Un'osservatore ha correttamente detto che il clero iraniano non è irrazionale ma è irragionevole.

Infatti tenta in tutti i modi di prendere tempo in modo di trasferire tutta la tecnologia nucleare in siti inattaccabili e non manca molto.

A questo punto l'iran privo di alleati veri (anche la turchia ormai islamizzata gli ha girato le spalle ma più per i fermenti curdi che altro) può solo continuare a correre verso la nuclearizzazione delle proprie forze armate.

___________

Davanti all'AIPAC (il comitato americano per gli affari israeliani) obamino si è prodigato ad usare parole di amicizia (con le parole se la cava bene) mentre peres gli teneva la sottana...

E' evidente che obama era lì per fare politica, gli servono i voti dell'elettorato ebraico e dei cristiani sionisti, ma non vuole intervenire nonostante la sua mano tesa sia piena di sputi iraniani.

Netayahu invece non era lì per fare politica ma per salvare Israele e lo ha fatto con parole chiare, ha mostrato il documento originale in cui gli alleati respingevano la richiesta di bombardare i campi di concentramento, il documento non è nuovo ma mostrarlo significa "Mai più" ed obama (lontano dalle telecamere) si è rassegnato a chiedere semplicemente di essere avvisato in maniera chiara e rapida in caso di attacco.

Non sò se sia vero, ma un blogger statunitense presente afferma che Bibi abbia risposto: "We're attacking in ten minutes" is clear and fast enough?"

 


_______






Notizie dal fronte:


 


A casa la gente è tranquilla o rassegnata, viene in mente la mamma di Zohan che dice: "Questa guerra dura da 60 anni, ormai dovrà pur finire no?".

Ho sentito mio fratello che ha voluto scherzare con i giochi di parole che usavamo da bambini ed ha evitato ogni riferimento alla situazione attuale, la cosa non mi farà dormire stanotte.

Scherzò nello stesso modo la settimana prima di Cast Lead.

 
Ma a parte il fatto che potenzialmente metà del mondo potrebbe farsi un'atomica, perché l'Iran no e il Pakistan sì?

Perché Israele continua ad ammazzare i fisici iraniani in spregio a qualsiasi legge internazionale?

Premessa : la deterrenza nucleare ha FORTUNATAMENTE funzionato per 45 anni, nello scontro "freddo" tra due superpotenze che diponevano di capacità di "overkill" e di "first strike". Quindi ha dimostrato che ragionevolmente nessuna nazione, per quanto potente, vuole correre il rischio di ritorsioni nucleari.

Ora, indipendentemente da quando l'Iran avrà UNA bomba (con quale tecnologia, con che potenziale ?, non penso potranno avere immediatamente molti ordigni e non di elevato potenziale - c'è anche il problema degli esperimenti ...), sarà solo l'ennesimo paese di una lunga serie di membri del "Club nucleare" (USA, Russia, Gran Bretagna, Francia, Cina, India, Pakistan, Israele, molto probabilmente Sud Africa, Nord Korea ...), quindi di per sè - razionalmente - non dovrebbe essere un elemento di "grande disturbo".

Il fattore "di crisi" è che la bomba iraniana minaccerebbe Israele (dire che altera gli equilibri del M.O. mi sembra distorsivo).

Israele si sente minacciata; domanda :

perchè gli USA "devono" offrirgli il loro ombrello protettivo, visto che l'arsenale atomico di Tel Aviv dovrebbe essere più che sufficiente per garantire la deterrenza e per eventualmente annichilire l'Iran ?

L'unica risposta "non complottistica" è che entrambi non siano convinti della "razionaità" della dirigenza iraniana. Ma la storia ha insegnato che anche i più folli hanno avuto remore ad utilizzare (per poi subire) armi di distruzioni di massa a grande potenziale (non parliamo quindi dei gas di Saddam); anzi, ad oggi fortunatamente nessuno lo ha mai fatto.

L'Iran, in caso di utilizzo della bomba sa che verrà annientato, con milioni di morti. Quindi il rischio reale di una escalation nucleare iraniana è, a mio avviso, bassissimo (se non provocati / attaccati).

E' evidente che l'Iran voglia utilizzare la componente nucleare a scopo politico e soprattutto DIFENSIVO (dissuasivo), come fecero nel tempo le varie new entry del club, quali la Cina (vs.URSS e USA) e Pakistan (vs India), per salvare il regime da ingerenze militari esterne (stessa identica situazione della N.Korea). Un paio di testate tattiche montate su un IRBM possono scoraggiare avventure simili a Desert Storm.

Discorso Cina. La Cina ha aspirazioni geo-politiche da grande potenza. Ma per i prossimi 10 anni (almeno) il potenziale strategico cinese non potrà competere con quello americano e quindi la deterrenza USA dovrebbe essere più che sufficiente per eliminare il rischio di una escalation cinese. Ovvio che Pechino "sguazzi" nel "grande gioco", finchè quest'ultimo si limita a minacce politiche, veti, embarghi. Non scenderà mai in guerra con gli USA (mettendo a repentaglio parecchi trilioni di $ di investimenti - e vicecersa), men che meno per l'Iran.

Un discorso simile ovviamente vale per la Russia. Gli interessi russi sono puramente commerciali

(NB : tra l'altro, se c'è una grande potenza che dovrebbe temere il massimalismo islamico degli iraniano è proprio la Russia).

In tutta questa situazione, il rischio maggiore risiede nella possibilità che i "falchi" israeliani convincano i "falchi" del Pentagono ad un "first strike" convenzionale, che potrebbe (forse - vedere le acquisizioni / esperimenti recenti della GBU-57 MOP e le richieste del Pentagono per armi ancora più performanti) eliminare la minaccia nucleare / missilistica, ma scatenare una serie di reazioni a catena di tipo economico e militare(convenzionale)/asimmetrico (Hamas, ecc.) in tutto il Medio Oriente.

L'unica iniziativa militare iraniana (come reazione ad un attacco preventivo NON-nucleare) ai propri siti / basi missilistiche, potrebbe consistere in limitate operazioni aero-navali nel Golfo Persico.

Ma penso che soprattutto agirebbero sfruttando mediaticamente l'accaduto, proclamando una Jihad contro Israele, e mandando avanti Palestinesi e Hamas. In fondo, l'obiettivo di tutta la loro politica è di rafforzare il regime, non di distruggerlo.

Anche in questi casi non penso che Cina / Russia interverrebbero e "vorrei poter sperare" che la NATO si chiami fuori (come sempre fece nelle guerre medio-orientali), lasciando il fiammifero acceso nelle graziose mani di USA / Israele.

 
Xander, di questo si è discusso pagine addietro però riassumo.

L'iran è vicino all'atomica, lo ha stabilita anche l'AIEA da quando se ne è andato baradei.

Con l'iran c'è uno stato di guerra, l'iran è ufficialmente paese ostile quindi l'eliminazione di personaggi chiave è perfettamente in linea con lo stato di guerra, inoltre è bene ricordare che tali omicidi mirati fortemente voluti da Pardo ora e dai suoi predecessori prima, hanno lo scopo di evitare un'attacco, come scritto nelle pagine precedenti, il mossad non è d'accordo con lo strike ma anche i sabotaggi e gli omicidi non hanno fermato la macchina iraniana.

A proposito, leggo spesso di voci scadalizzate per l'uccisione di ricercatori militari iraniani, ma le stesse voci tacciono di fronte agli attacchi ai civili israeliani ma anche davanti al massacro di assad o ai regolamenti di conti tra hamas e l'AP a gaza...

Un iran nucleare non lo vuole nessuno, nemmeno la siria, suo alleato (ormai quasi cadavere) nel rifornire i terroristi a gaza ed in libano, ha mai voluto che un'altro paese dell'area avessse il nucleare infatti in passato la siria ha permesso alle strike forces israeliane e statunitensi di passare senza problemi, abbaiando poi per salvare le apparenze che sono fondamentali nell'area.

Come scritto il clero iraniano è razionale ma irragionevole, non dà alcun peso alla vita umana compresa quella dei suoi sudditi che mal sopportano una dittatura islamica (anche perché gli iraniani come popolo sono musulmani "All'acqua di rose"), figuriamoci a quella degli ebrei...

Non temono la reazione nucleare perché nelle loro menti questo olocausto è benefico ed ha radici religiose e rischiare non è possibile.

Israele vuole vivere, è minuscolo nella superficie e nella popolazione, è potente ma fragilissimo, come disse un mio professore: "Siamo un guscio d'uovo armato di martello", anche solo il rischio di un attacco nucleare è inaccettabile.

Mai più abbiamo detto e mai più sarà.

 
"Club nucleare" (USA, Russia, Gran Bretagna, Francia, Cina, India, Pakistan, Israele, molto probabilmente Sud Africa, Nord Korea ...), quindi di per sè - razionalmente - non dovrebbe essere un elemento di "grande disturbo".
La Corea del Nord ha detto chiaro e tondo che vuole l'atomica, il Sudafrica invece non c'entra più nulla con le atomiche, vi ha rinunciato da anni e oggi non ha alcun motivo di possederle

 
Pubblicità
Pubblicità
Indietro
Top