Prince, le ultime notizie
La sorella di Prince, Tyka Nelson, ha rivelato che l'artista non ha lasciato alcun testamento. Tyka ha presentato una domanda alla corte statale della contea di Carver, a Minneapolis, chiedendo di essere nominata amministratrice delle proprietà del fratello insieme alla società d'investimento Bremer Trust. Il valore dei beni lasciati da Prince ammonterebbe, solo per quanto riguarda le proprietà, a circa 27 milioni di dollari, vale a dire circa 24 milioni di euro.
La casa in cui è morto diventa un museo
Paisley Park, la proprietà in Minnesota nella quale il corpo di Prince è stato ritrovato senza vita la scorsa settimana, si appresta a diventare un museo: lo riferisce Yahoo! News, riprendendo alcune dichiarazioni rilasciate al Sun dal cognato del compianto artista, Maurice Phillips:
E i Revolution tornano insieme in suo onoreI Revolution, la band di spalla di Prince dal 1979 al 1986, hanno annunciato una reunion in onore del musicista. La band, che comprende Wendy Melvoin, Lisa Coleman, Bobby Z., Brown Mark e Matt Fink, ha dato la notizia per mezzo di un video pubblicato su Facebook. I Revolution cominciarono ad affiancare Prince già nel 1979, ma apparvero per la prima volta in un disco nel 1982, quando il cantante pubblicò "1999"."Faremo di Paisley Park un museo in memoria di Prince. Sarà per i fan, tutto per i fan: sarà ricordato per la sua musica, che è la sua eredità. Prince era riservato, ma voleva che la sua musica fosse ricordata".
Proseguono i tributi
Il mondo della musica continua, intanto, ad omaggiare Prince. Kate Bush ha pubblicato una nota sul suo sito ufficiale nella quale ha descritto il compianto collega come un "giocherellone" e "incredibilmente talentuoso" ("Il performer più straordinario che io abba mai visto". La cantante di "Wuthering heights", che collaborò con Prince diverse volte negli anni '90 (Prince apparve nell'album "Why sould I love you" della Bush nel 1993 e lei ricambiò il favore partecipando alle registrazioni dell'album "Emancipation" di lui, nel 1996), si è dichiarata "triste e sconvolta" in merito alla notizia della scomparsa del collega:
Il cantautore e polistrumentista canadese Mac DeMarco ha invece ricordato Prince in musica, pubblicando il video di una cover di "It's gonna be lonely" ("Sono triste, ma sono sicuro che starà tirando fuori uno dei suoi assoli nell'altra dimensione", ha scritto DeMarco nel post)."E' stato l'artista con il maggior talento, controllava tutte le fasi del suo lavoro, dalla scrittura alla musica, dalla produzione alla regia. Il mondo ha perso una persona davvero magica. Buonanotte, caro Principe".
Parla il discografico che lo "scoprì": "Fantastico, dotato di un talento incredibile"
Nel 1977 Prince firmò il suo primo contratto discografico con l'etichetta Warner Bros. Presidente della major, all'epoca, era Mo Ostin: con la Warner, il musicista ebbe un rapporto piuttosto controverso, tanto che nel 1996 arrivò addirittura a lasciare l'etichetta (tornando poi nel roster della Warner nel 2014). Oggi 89enne, Mo Ostin ha rilasciato un'intervista a Billboard nella quale ha parlato del suo rapporto con Prince. Ecco cosa ha detto l'ex discografico:
Le voci sulla morte causata da overdose e il rapporto con le droghe: parla l'avvocatoIn merito alla morte di Prince, che secondo alcune voci sarebbe stata causata da un'overdose, e in merito al suo rapporto con le droghe, è intervenuto l'avvocato del compianto artista. L. Londell McMillan, collaboratore di Prince negli ultimi 25 anni, ha fatto sapere di essere rimasto scioccato dalla scomparsa dal suo assistito e che, a suo avviso, Prince stava conducendo uno stile di vita "sano e pulito"."Era semplicemente fantastico. Era dotato di un talento incredibile. Prince era qualcosa di unico, un artista unico nel suo genere. Come lo conobbi? Il nostro capo della promozione, all'epoca, Russ Thyret, ricevette una demo in Minnesota da quello che divenne poi il manager di Prince, Owen Husney. Ci spiazzò e decidemmo di metterlo subito sotto contratto. Anche A&M e Columbia stavano provando a metterlo sotto contratto e divennero per questo molto competitive. Columbia gli avrebbe dato un contratto di soli due album, così noi decidemmo di offrirgli un contratto da tre album perché credevamo molto in lui. Maurice White degli Earth, Wind & Fire era interessato a produrlo e noi volevamo mandarlo in studio con qualcuno con molta esperienza. Ma Prince era ostinato: voleva lui il controllo, così accettammo di mandarlo da solo in studio per vedere se fosse capace di produrre da sé le sue canzoni e constatammo che sì, ne era in grado. Era molto timido e non parlava molto: in seguito al nostro primo incontro restammo molto sconcertati perché parlò pochissimo. Ma quando ti faceva ascoltare la sua musica, diventava brillante.
UPDATE:
Prince soffriva di Aids, ma aveva deciso di non sottoporsi a cure mediche specifiche per combattere il virus in nome della fede (era Testimone di Geova): lo riferisce il Daily Mail, riprendendo come fonte il National Enquirer (settimanale statunitense che ha sempre ammesso di pagare le proprie fonti per ottenere notizie di scoop e scandali su personaggi famosi), secondo il quale al momento della morte l'artista pesava solamente 36 chili. Prince avrebbe contratto il virus dell'Hiv negli anni '90, ma la sua sieropositività si sarebbe tramutata in Aids solamente negli ultimi sei mesi.
CNN riferisce che gli investigatori che stanno indagando per la morte del cantante hanno trovato sul suo corpo e nella sua casa farmaci antidolorifici a base di oppiacei, pillole che sono state consegnate agli esaminatori e che saranno analizzate nel tentativo di fare luce sulle cause che hanno determinato la morte di Prince: si tratterebbe di Percocet, una combinazione di paracetamolo e ossicodone. L'ossicodone è un oppioide agonista, alcaloide naturale dell'oppio, ritenuto da alcuni più potente di morfina (di 18 volte) ed eroina: secondo alcuni studi l'ossicodone è un'alternativa alla morfina per combattere dolori causati da tumori. Il paracetamolo è un antidolorifico meno potente, ma che che aumenta gli effetti di ossicodone.Il malore per il quale il suo aereo, lo scorso 15 aprile, fu costretto ad un atterraggio di emergenza potrebbe essere stato causato proprio da un'overdose di medicinali. Restano tuttavia da chiarire i motivi per i quali Prince era costretto ad assumere questi farmaci.
Il mistero del testamento e l'eredità
Prince è morto senza lasciare un testamento, come aveva sostenuto negli scorsi giorni sua sorella Tyka Nelson: la conferma è arrivata ora dal giudice che si sta occupando del caso della sua eredità. In un primo momento era stato riferito che, qualora non fosse stato trovato alcuno scritto del musicista sarebbero stati i giudici a decretare i beneficiari dell'eredità e quali costi questi avrebbero dovuto affrontare per la successione, ora è stato fatto sapere che le proprietà di Prince saranno distribuite in modo uniforme tra i suoi fratelli e sorelle, mentre Bremer Trust verrà nominato - come chiesto dalla sorella - amministratore della sua eredità, per un massimo di sei mesi. Il patrimonio di Prince ammonterebbe a 150 milioni di dollari, vale a dire poco più di 132 milioni di euro.
E negli States cresce la sua popolarità
Intanto, negli Stati Uniti cresce la popolarità di Prince: dopo la sua morte, il cantante è volato al primo posto della classifica dei 100 artisti più influenti pubblicata da Billboard, la quale viene elaborata tenendo in considerazione le prestazioni dei cantanti nelle classifiche dei dischi e dei singoli più venduti, ma anche degli artisti più popolari sui social. La vendita delle sue canzoni sulle piattaforme digitali è cresciuta del 38%, gli album "The very best of Prince" e "Purple Rain soundtrack" hanno venduto un totale di 163.000 copie e i passaggi radiofonici sono cresciuti dell'8%.
UPDATE 2:
Nuovi sviluppi nel corso delle indagini per stabilire la causa della morte di Prince, in attesa di un risultato sul fronte medico - per l'esito dell'autopsia ci vorrà ancora del tempo, infatti. Come noto, sono stati trovati farmaci antidolorifici in possesso della star al momento del decesso e il ricovero a cui si sottopose una settimana circa prima di morire - secondo alcune fonti - sarebbe stato legato all'utilizzo in dosi troppo elevate di questi oppiacei (che a quanto pare il Purple One assumeva per combattere il dolore che una grave patologia all'anca gli comportava)
Ora le autorità hanno ottenuto un mandato per perquisire l'abitazione di Prince in maniera più approfondita: l'obiettivo (nonostante lo stretto riserbo al momento mantenuto dagli inquirenti) sarebbe verificare la presenza eventuale di farmaci e/o sostanze stupefacenti di qualche sorta, comprese ricette mediche e ogni altro elemento utile per far luce sull'accaduto.
Oggetto della perquisizione sarà anche l'aereo privato del musicista, quello che fu costretto a un atterraggio di emergenza in Illinois per un misterioso malore dell'artista pochi giorni prima della tragedia. A questo proposito un ufficiale di polizia - che è rimasto anonimo - avrebbe parlato con gli inviati di "Associated Press", spiegando che l'aereo sarà esaminato a fondo per stabilire la dinamica esatta delle vicende del 15 aprile, quando a Prince venne somministrata un'iniezione di Narcan - un farmaco che viene solitamente utilizzato per salvare le persone vittime di sovradosaggi di sostanze oppiacee (non solo stupefacenti, ma anche farmaci e antidolorifici quindi).
Secondo le informazioni date dal poliziotto, l'iniezione sarebbe stata fatta al musicista mentre l'aereo era in volo e ora si vorrebbe stabilire la causa della supposta overdose (si parla dell'antidolorifico Precocet), ma anche se sul velivolo era presente un medico.
Il tributo di Suzanne Vega e la lettera di Prince per "Luka"
Fra i tanti ricordi di Prince, è toccante quello della cantautrice statunitense Suzanne Vega, che ha condiviso coi fan una lettera che il musicista le fece avere nel 1987. Con questa breve nota scritta a mano, il Purple One esprimeva alla Vega ammirazione per il brano "Luka", con queste parole:
I found my letter from #Prince pic.twitter.com/m57p9UQprK
— Suzanne Vega (@suzyv) 25 aprile 2016
La morte del direttore della fotografia di "Purple Rain""Luka" è il brano musicale più coinvolgente che io abbia sentito da parecchio tempo a questa parte. Non ci sono parole per spiegarti tutte le emozioni che sento quando la ascolto. Ringrazio *** per averti creata.
A questa vicenda già molto triste in sé, si aggiunge purtroppo un altro decesso collegato a Prince: è infatti mancato Donald E. Thorin (81 anni), direttore della fotografia del film "Purple Rain". In realtà il decesso risale all'inizio di febbraio, ma la notizia era passata inosservata . Thorin ha un lungo curriculum televisivo e cinematografico ha lavorato a serie come "Cold case" e "Alias", ma anche a film del calibro di "Ufficiale e gentiluomo", "Profumo di donna", "Tango & Cash", "Ace Ventura - missione Africa"...
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