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Prince, le ultime notizie

 

 






La sorella di Prince, Tyka Nelson, ha rivelato che l'artista non ha lasciato alcun testamento. Tyka ha presentato una domanda alla corte statale della contea di Carver, a Minneapolis, chiedendo di essere nominata amministratrice delle proprietà del fratello insieme alla società d'investimento Bremer Trust. Il valore dei beni lasciati da Prince ammonterebbe, solo per quanto riguarda le proprietà, a circa 27 milioni di dollari, vale a dire circa 24 milioni di euro.

La casa in cui è morto diventa un museo

Paisley Park, la proprietà in Minnesota nella quale il corpo di Prince è stato ritrovato senza vita la scorsa settimana, si appresta a diventare un museo: lo riferisce Yahoo! News, riprendendo alcune dichiarazioni rilasciate al Sun dal cognato del compianto artista, Maurice Phillips:

"Faremo di Paisley Park un museo in memoria di Prince. Sarà per i fan, tutto per i fan: sarà ricordato per la sua musica, che è la sua eredità. Prince era riservato, ma voleva che la sua musica fosse ricordata".
E i Revolution tornano insieme in suo onoreI Revolution, la band di spalla di Prince dal 1979 al 1986, hanno annunciato una reunion in onore del musicista. La band, che comprende Wendy Melvoin, Lisa Coleman, Bobby Z., Brown Mark e Matt Fink, ha dato la notizia per mezzo di un video pubblicato su Facebook. I Revolution cominciarono ad affiancare Prince già nel 1979, ma apparvero per la prima volta in un disco nel 1982, quando il cantante pubblicò "1999".

Proseguono i tributi

Il mondo della musica continua, intanto, ad omaggiare Prince. Kate Bush ha pubblicato una nota sul suo sito ufficiale nella quale ha descritto il compianto collega come un "giocherellone" e "incredibilmente talentuoso" ("Il performer più straordinario che io abba mai visto". La cantante di "Wuthering heights", che collaborò con Prince diverse volte negli anni '90 (Prince apparve nell'album "Why sould I love you" della Bush nel 1993 e lei ricambiò il favore partecipando alle registrazioni dell'album "Emancipation" di lui, nel 1996), si è dichiarata "triste e sconvolta" in merito alla notizia della scomparsa del collega:

"E' stato l'artista con il maggior talento, controllava tutte le fasi del suo lavoro, dalla scrittura alla musica, dalla produzione alla regia. Il mondo ha perso una persona davvero magica. Buonanotte, caro Principe".
Il cantautore e polistrumentista canadese Mac DeMarco ha invece ricordato Prince in musica, pubblicando il video di una cover di "It's gonna be lonely" ("Sono triste, ma sono sicuro che starà tirando fuori uno dei suoi assoli nell'altra dimensione", ha scritto DeMarco nel post).

Parla il discografico che lo "scoprì": "Fantastico, dotato di un talento incredibile"

Nel 1977 Prince firmò il suo primo contratto discografico con l'etichetta Warner Bros. Presidente della major, all'epoca, era Mo Ostin: con la Warner, il musicista ebbe un rapporto piuttosto controverso, tanto che nel 1996 arrivò addirittura a lasciare l'etichetta (tornando poi nel roster della Warner nel 2014). Oggi 89enne, Mo Ostin ha rilasciato un'intervista a Billboard nella quale ha parlato del suo rapporto con Prince. Ecco cosa ha detto l'ex discografico:

"Era semplicemente fantastico. Era dotato di un talento incredibile. Prince era qualcosa di unico, un artista unico nel suo genere. Come lo conobbi? Il nostro capo della promozione, all'epoca, Russ Thyret, ricevette una demo in Minnesota da quello che divenne poi il manager di Prince, Owen Husney. Ci spiazzò e decidemmo di metterlo subito sotto contratto. Anche A&M e Columbia stavano provando a metterlo sotto contratto e divennero per questo molto competitive. Columbia gli avrebbe dato un contratto di soli due album, così noi decidemmo di offrirgli un contratto da tre album perché credevamo molto in lui. Maurice White degli Earth, Wind & Fire era interessato a produrlo e noi volevamo mandarlo in studio con qualcuno con molta esperienza. Ma Prince era ostinato: voleva lui il controllo, così accettammo di mandarlo da solo in studio per vedere se fosse capace di produrre da sé le sue canzoni e constatammo che sì, ne era in grado. Era molto timido e non parlava molto: in seguito al nostro primo incontro restammo molto sconcertati perché parlò pochissimo. Ma quando ti faceva ascoltare la sua musica, diventava brillante.
Le voci sulla morte causata da overdose e il rapporto con le droghe: parla l'avvocatoIn merito alla morte di Prince, che secondo alcune voci sarebbe stata causata da un'overdose, e in merito al suo rapporto con le droghe, è intervenuto l'avvocato del compianto artista. L. Londell McMillan, collaboratore di Prince negli ultimi 25 anni, ha fatto sapere di essere rimasto scioccato dalla scomparsa dal suo assistito e che, a suo avviso, Prince stava conducendo uno stile di vita "sano e pulito".

UPDATE:

Prince soffriva di Aids, ma aveva deciso di non sottoporsi a cure mediche specifiche per combattere il virus in nome della fede (era Testimone di Geova): lo riferisce il Daily Mail, riprendendo come fonte il National Enquirer (settimanale statunitense che ha sempre ammesso di pagare le proprie fonti per ottenere notizie di scoop e scandali su personaggi famosi), secondo il quale al momento della morte l'artista pesava solamente 36 chili. Prince avrebbe contratto il virus dell'Hiv negli anni '90, ma la sua sieropositività si sarebbe tramutata in Aids solamente negli ultimi sei mesi.

CNN riferisce che gli investigatori che stanno indagando per la morte del cantante hanno trovato sul suo corpo e nella sua casa farmaci antidolorifici a base di oppiacei, pillole che sono state consegnate agli esaminatori e che saranno analizzate nel tentativo di fare luce sulle cause che hanno determinato la morte di Prince: si tratterebbe di Percocet, una combinazione di paracetamolo e ossicodone. L'ossicodone è un oppioide agonista, alcaloide naturale dell'oppio, ritenuto da alcuni più potente di morfina (di 18 volte) ed eroina: secondo alcuni studi l'ossicodone è un'alternativa alla morfina per combattere dolori causati da tumori. Il paracetamolo è un antidolorifico meno potente, ma che che aumenta gli effetti di ossicodone.Il malore per il quale il suo aereo, lo scorso 15 aprile, fu costretto ad un atterraggio di emergenza potrebbe essere stato causato proprio da un'overdose di medicinali. Restano tuttavia da chiarire i motivi per i quali Prince era costretto ad assumere questi farmaci.

Il mistero del testamento e l'eredità

Prince è morto senza lasciare un testamento, come aveva sostenuto negli scorsi giorni sua sorella Tyka Nelson: la conferma è arrivata ora dal giudice che si sta occupando del caso della sua eredità. In un primo momento era stato riferito che, qualora non fosse stato trovato alcuno scritto del musicista sarebbero stati i giudici a decretare i beneficiari dell'eredità e quali costi questi avrebbero dovuto affrontare per la successione, ora è stato fatto sapere che le proprietà di Prince saranno distribuite in modo uniforme tra i suoi fratelli e sorelle, mentre Bremer Trust verrà nominato - come chiesto dalla sorella - amministratore della sua eredità, per un massimo di sei mesi. Il patrimonio di Prince ammonterebbe a 150 milioni di dollari, vale a dire poco più di 132 milioni di euro.

E negli States cresce la sua popolarità

Intanto, negli Stati Uniti cresce la popolarità di Prince: dopo la sua morte, il cantante è volato al primo posto della classifica dei 100 artisti più influenti pubblicata da Billboard, la quale viene elaborata tenendo in considerazione le prestazioni dei cantanti nelle classifiche dei dischi e dei singoli più venduti, ma anche degli artisti più popolari sui social. La vendita delle sue canzoni sulle piattaforme digitali è cresciuta del 38%, gli album "The very best of Prince" e "Purple Rain soundtrack" hanno venduto un totale di 163.000 copie e i passaggi radiofonici sono cresciuti dell'8%.

UPDATE 2:

Nuovi sviluppi nel corso delle indagini per stabilire la causa della morte di Prince, in attesa di un risultato sul fronte medico - per l'esito dell'autopsia ci vorrà ancora del tempo, infatti. Come noto, sono stati trovati farmaci antidolorifici in possesso della star al momento del decesso e il ricovero a cui si sottopose una settimana circa prima di morire - secondo alcune fonti - sarebbe stato legato all'utilizzo in dosi troppo elevate di questi oppiacei (che a quanto pare il Purple One assumeva per combattere il dolore che una grave patologia all'anca gli comportava)

Ora le autorità hanno ottenuto un mandato per perquisire l'abitazione di Prince in maniera più approfondita: l'obiettivo (nonostante lo stretto riserbo al momento mantenuto dagli inquirenti) sarebbe verificare la presenza eventuale di farmaci e/o sostanze stupefacenti di qualche sorta, comprese ricette mediche e ogni altro elemento utile per far luce sull'accaduto.

Oggetto della perquisizione sarà anche l'aereo privato del musicista, quello che fu costretto a un atterraggio di emergenza in Illinois per un misterioso malore dell'artista pochi giorni prima della tragedia. A questo proposito un ufficiale di polizia - che è rimasto anonimo - avrebbe parlato con gli inviati di "Associated Press", spiegando che l'aereo sarà esaminato a fondo per stabilire la dinamica esatta delle vicende del 15 aprile, quando a Prince venne somministrata un'iniezione di Narcan - un farmaco che viene solitamente utilizzato per salvare le persone vittime di sovradosaggi di sostanze oppiacee (non solo stupefacenti, ma anche farmaci e antidolorifici quindi).

Secondo le informazioni date dal poliziotto, l'iniezione sarebbe stata fatta al musicista mentre l'aereo era in volo e ora si vorrebbe stabilire la causa della supposta overdose (si parla dell'antidolorifico Precocet), ma anche se sul velivolo era presente un medico.

Il tributo di Suzanne Vega e la lettera di Prince per "Luka"

Fra i tanti ricordi di Prince, è toccante quello della cantautrice statunitense Suzanne Vega, che ha condiviso coi fan una lettera che il musicista le fece avere nel 1987. Con questa breve nota scritta a mano, il Purple One esprimeva alla Vega ammirazione per il brano "Luka", con queste parole:



I found my letter from #Prince pic.twitter.com/m57p9UQprK

— Suzanne Vega (@suzyv) 25 aprile 2016









"Luka" è il brano musicale più coinvolgente che io abbia sentito da parecchio tempo a questa parte. Non ci sono parole per spiegarti tutte le emozioni che sento quando la ascolto. Ringrazio *** per averti creata.
La morte del direttore della fotografia di "Purple Rain"

A questa vicenda già molto triste in sé, si aggiunge purtroppo un altro decesso collegato a Prince: è infatti mancato Donald E. Thorin (81 anni), direttore della fotografia del film "Purple Rain". In realtà il decesso risale all'inizio di febbraio, ma la notizia era passata inosservata . Thorin ha un lungo curriculum televisivo e cinematografico ha lavorato a serie come "Cold case" e "Alias", ma anche a film del calibro di "Ufficiale e gentiluomo", "Profumo di donna", "Tango & Cash", "Ace Ventura - missione Africa"...

 
Ultima modifica da un moderatore:
Alicia Keys si esibirà allo Stadio di Milano nella cerimonia di apertura della finale di Champions League il 28 maggio

 

 






​Alicia Keys è al lavoro sul nuovo album, sequel di ”Girl on fire” pubblicato nel novembre 2012. Il primo antipasto di alcune composizioni che faranno parte del nuovo disco lo si avrà il prossimo 28 maggio allo Stadio Giuseppe Meazza di Milano, allorquando la cantautrice statunitense si esibirà nella cerimonia della finale della Champions League di calcio. Un avvenimento, quello di una esibizione musicale nella serata della finale della massima competizione calcistica europea, mai accaduto in precedenza.

Si sa ancora molto poco del prossimo show milanese della Keys, in una intervista rilasciata a Billboard ha dichiarato: "Deve essere una sorpresa...fa parte del divertimento. Ma sentirete di sicuro un po’ di nuova musica”. Il suo spettacolo dall’arena milanese sarà seguito in diretta in 220 paesi del mondo. Ha aggiunto: "E’ eccitante. Ci saranno 80.000 persone allo stadio e persone in tutto il mondo lo guarderanno. E’ un enorme spazio da riempire".

Alicia Keys ha anche detto che non vede l'ora di tornare in Italia. "La famiglia di mia madre è italiana. Ogni volta che ci torno mi sento sempre amatissima. E’ sempre come un ritorno a casa pieno d’amore."

- - - Aggiornato - - -

Silvia Mezzanotte, dopo i Matia Bazar riparte con un nuovo tour che omaggia le voci femminili: 'Le regine che mi hanno aiutata a crescere'

 

 






Terminata la collaborazione con i Matia Bazar, Silvia Mezzanotte riparte da una nuova tournée che la vedrà impegnata per tutta l'estate. La prima data del "Regine summer tour", questo il titolo della serie di concerti, sarà ospitata domani sera (venerdì 29 aprile) dal palasport di Castelraimondo, "un paese del maceratese avvezzo all'ospitare le prime tappe di molti concerti" - dice la cantante.

Con il "Regine summer tour" Silvia Mezzanotte omaggia le voci femminili della musica italiana e internazionale che hanno ricoperto un ruolo importante nella sua formazione, non solo musicale: da Mina a Mia Martini, passando per Ella Fitzgerald, Nina Simone, Sarah Vaughan ed Edith Piaf (solo per citarne alcune): "Parallelamente alla collaborazione con i Matia Bazar, negli ultimi sette anni ho portato in scena uno spettacolo teatrale intitolato 'Regine', che nasce dalla volontà di celebrare le più grandi interpreti italiane e straniere, le regine che mi hanno aiutata a crescere non solo artisticamente, ma anche umanamente", spiega la cantante a Rockol, "ero una bambina molto timida e se non ci fosse stata la musica, non so dove sarebbe sfociata questa mia tendenza caratteriale. La voce c'era, ma la timidezza mi impediva di esibirmi. Dopo la rottura con i Matia ho deciso di portare le mie 'regine' anche in piazza, ma occorreva che facessi ricorso alle 'regine' più popolari: per questo 'Regine summer tour' ho costruito un repertorio ad hoc, andando a prendere anche brani di Giuni Russo, Alice, Kate Bush".

Durante i concerti ci sarà spazio non solo per le canzoni (24, in totale), ma anche per i racconti: "Ho costruito un mio percorso personale e artistico raccontando anche attraverso le canzoni le difficoltà personali e artistiche non solo di queste regine, ma anche mie. Racconterò ad esempio la mia esperienza personale con Mia Martini, con la quale collaborai come corista nel suo ultimo album. La omaggerò contando 'Col tempo imparerò', uno dei suoi brani meno noti ma, per quanto mi riguarda, tra i più significativi: lei cantava 'col tempo imparerò', ma la vita non le ha dato il tempo di imparare. Di Giuni Russo non ho scelto 'Un'estate al mare' ma 'La sua figura', il suo brano più spirituale: racconto il suo percorso artistico difficile, dal momento che lei non voleva cantare 'Un'estate al mare' ma altre cose e la casa discografica non gliel'ha permesso in quel periodo. Racconto non soltanto i successi, ma anche le difficoltà che una donna incontra spesso nel lavoro".

In scaletta anche brani dei Matia Bazar: "E' parte della mia natura, della mia essenza. Ho passato 10 anni insieme a loro, mi hanno lasciato un meraviglioso ricordo e un bellissimo segno. La scomparsa improvvisa, lo scorso 12 agosto 2015, di Giancarlo Golzi, storico leader dei Matia Bazar e amico, ha sconvolto tutti i programmi del gruppo e portato alla fine della nostra collaborazione".

L'ultimo album solista di Silvia Mezzanotte, "Lunatica", risale al 2008. Anche se la preparazione del tour le ha portato via molto tempo, la cantante ha già cominciato a lavorare a nuova musica, come lei racconta: "Ho deciso di cominciare ad elaborare provini. Avendo vissuto per tanto tempo all'interno di un gruppo nel quale si faceva autoproduzione, non sapevo che una volta uscita dal gruppo avrei trovato tanti autori interessati a scrivere per me".

Silvia Mezzanotte è attualmente impegnata anche con un altro progetto, un accademia di canto che ha aperto lo scorso ottobre in Sicilia e che presto avrà una sede anche a Bologna: "Lo scorso ottobre, a pochi mesi dalla scomparsa di Giancarlo Golzi, è andato in porto un progetto al quale stavo lavorando di circa tre anni insieme a un mio socio, il musicista Riccardo Russo", spiega la cantante, "abbiamo elaborato un metodo di canto e abbiamo aperto un'accademia nel profondo sud, a Mazzara del Vallo, a Trapani. Mi è capitato di scoprire la città e di scoprire che c'erano tanti ragazzi con belle voci e con voglia di imparare, ma che non c'era una struttura in grado di farli crescere. Tra qualche mese apriremo una sede anche a Bologna, la mia città, e nel frattempo stiamo elaborando una piattaforma digitale per lavorare con i ragazzi senza la necessità di essere sul luogo. L'obiettivo primario è quello di mettere a disposizione la mia esperienza per aiutare questi ragazzi a trasformare la loro passione in un lavoro e per aiutarli ad evitare gli errori del percorso. Molti di loro si avvicinano a me perché hanno capito che posso aiutarli e capirli. Lavoriamo con professionisti, vocal coach e anche insegnanti di danza".

Tutte le date della tournée "Regine summer tour" verranno annunciate prossimamente su www.colorsound.com e sui canali ufficiali di Silvia Mezzanotte.

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Beyoncé, è partito da Miami il 'Formation World tour': a luglio sarà a Milano

 

 






È partito ieri sera da Miami il "Formation World tour" di Beyoncé, la tournée con la quale la cantante presenterà dal vivo ai suoi fan di tutto il mondo la sua ultima fatica discografica, "Lemonade", facendo tappa anche a Milano. La scaletta del primo concerto del tour ha visto Bey eseguire dal vivo 37 canzoni tra le hit del passato e i brani contenuti all'interno dell'ultimo disco. Prima del concerto, è stato omaggiato Prince facendo ascoltare "Purple rain", con il grande schermo sul palco illuminato di viola, e nel bel mezzo del concerto Beyoncé ha eseguito una cover del classico di Prince:



Questa la scaletta del concerto:

Formation

Sorry

Bow Down / Tom Ford

Run the World (Girls)

Mine

Baby Boy / Standing on the Sun

Hold Up

Countdown

Me, Myself and I

Runnin’

All Night

6 Inch

Don’t Hurt Yourself

Ring the Alarm

Lost Yo Mind / I Been On / Independent Woman / Naughty Girl

Diva

Flawless (Remix)

Feeling Myself (cover di Nicki Minaj)

Yoncé

7/11

Drunk in Love (with elements of “Swimming Pools”)

Partition

Rocket

Hip Hop Star

Daddy Lessons

Single Ladies

Purple Rain (Prince)

Crazy in Love (2014 Remix)

Naughty Girl

Party

Blow

Sweet Dreams

Die With You

Freedom

Survivor (delle Destiny’s Child) End of Time / Grown Woman (Mashup)

Halo

 
Smashing Pumpkins, un altro passo verso le reunion: D’arcy Wretzky non esclude il ritorno nel gruppo

 

 






Potrebbe passare agli annali anche come l'anno delle reunion eccellenti - anche perché il titolo di annus horribilis del rock se l'è già guadagnato sul campo - il 2016: dopo il ritorno in attività di Axl Rose, Slash e Duff McKagan, che stanno ridando vita a quello che era stato il nucleo storico dei Guns N' Roses, i prossimi mesi potrebbero vedere un'altra storica formazione rock americana salire sui palchi con la propria line-up originale. D’arcy Wretzky, bassista degli Smashing Pumpkins dalla formazione del gruppo al 1999 - quando il leader della band, Billy Corgan, la licenziò perché diventata ormai inaffidabile a causa di una dipendenza da sostanze stupefacenti, sostituendola con la già collega di Courtney Love nelle Hole Melissa Auf der Maur - in un'intervista a BlastEcho ha fatto sapere di stare prendendo in considerazione l'idea di unirsi ai suoi vecchi compagni:

"Le cose dovrebbero prendere una certa piega [perché la reunion avvenga]: è troppo complicato"
Benché la Wretzky abbia tagliato di netto i ponti dal 1999 con quello che è rimasto, negli ultimi anni, il titolare unico del progetto, la bassista si è sempre tenuta in rapporti amichevoli con James Iha, il chitarrista tornato recentemente a collaborare con Billy Corgan. Collaborazione, questa, non solo salutata con favore dalla stessa D’arcy, ma anche (quasi) concomitante a una sorta di ritorno di fiamma tra gli elementi originali del gruppo e il frontman, che lo scorso gennaio ha fatto sapere di voler sotterrare l'ascia di guerra e riappacificarsi definitivamente con i suoi ex compagni.

Colpita da un grave lutto personale alla fine del decennio scorso, quando perse tragicamente l'ex compagno Wendell Green, la Wretzky è stata condannata a una live pena detentiva nel 2011 per una serie di mancate comparizioni nell'ambito di una causa legale civile: pochi giorni dopo aver scontato la pena l'artista è stata arrestata con l'accusa di guida in stato di ebbrezza a South Haven, Michigan. Oggi D'arcy si dichiara completamente ripulita da qualsiasi tipo di vizio, dichiarando - sempre nel corso dell'intervista a BlastEcho, di passare i fine settimana dedicandosi ad attività sportive come parapendio, skydiving e immersioni.

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Kiss, nei cinema italiani il 31 maggio 'Kiss rocks Vegas': il saluto del gruppo ai fan italiani

 

 






Verrà distribuito nei cinema della Penisola a partire dal prossimo 31 maggio "Kiss rocks Vegas", testimonianza in video della residency di nove date che la band di Gene Simmons tenne Hard Rock Hotel & Casino di Las Vegas nel novembre del 2014: il lungometraggio, oltre che alle esecuzioni dal vivo di una corposa selezione di classici del gruppo, offrirà anche intervisti e filmati esclusivi ripresi dietro le quinte. L'elenco delle sale che aderiranno all'iniziativa verrà reso disponibile a breve sul sito del distributore http://www.nexodigital.it.



Al proposito Paul Stanley, voce e chitarra del gruppo, ha dichiarato:

“Venite al cinema e ascoltateci con i'impressionante potere del surround. Vi sentirete come se foste con noi a Las Vegas e non siate timidi ‘Shout it out loud!”


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Red Hot Chili Peppers, una discografica accusa: 'Molestata sessualmente da loro prima dell'uscita di 'Blood sugar sex magik''

 

 






La goccia che ha fatto traboccare il vaso, pare di capire, è stato vedere Flea suonare - se bene o male, esistono pareri contrastanti - l'inno americano prima della partita che ha segnato l'addio all'NBA di Kobe Bryant, lo scorso 13 aprile: non tanto per la qualità dell'esecuzione, quanto per il ruolo - uno dei più sacri, nella cultura sportivo-popolare americano, affidato non solo a musicisti di chiara fama ma spesso anche a reduci o eroi civili pluridecorati - affidato all'esecutore.

Julie Farman negli anni Novanta lavorava alla Epic Records, etichetta che curava gli interessi discografici dei Red Hot Chili Peppers dopo l'addio della band alla EMI, che li seguì fino alla pubblicazione di "Mother's Milk" del 1989: pur non indicando nel dettaglio le date, si specifica che la brutta esperienza che l'ha vista protagonista insieme a due elementi del gruppo (non indicati per nome: all'epoca la band aveva in Flea, Anthony Kiedis e Chad Smith il proprio nucleo, al quale si era appena affiancato John Frusciante) sia avvenuta poco prima della pubblicazione di "Blood Sugar Sex Magik", l'album della consacrazione definitiva, che poi sarebbe stato pubblicato dalla Warner nel settembre del '91. E non solo perché il post nel quale è stata fatta la denuncia - raggiungibile a questo indirizzo - è esplicativamente intitolato "Blood sugar sex dickheads" ("Sangue zucchero sesso e teste di *****"):

"Avevo sentito di come i Red Hot Chili Peppers trattavano le donne molto prima che Anthony venisse condannato nell''89 per violenza sessuale e e atti osceni e Chad e Flea fossero arrestati per comportamento indecente, violenza e comportamento scorretto nel '90. A nessuno nell'industria musicale fregava un *****: mentre i loro problemi legali facevano notizia avevano lasciato la EMI, e tutte le etichette li volevano. Epic compresa. Ero orripilata"
Il suoi superiori organizzano un incontro con il gruppo. La Farman prima rifiuta, poi, complice l'amicizia con un collega del reparto A&R, acconsente a presenziare alla riunione:


"Alla riunione ho dato in maniera credibile l'impressione di una persona che non pensava che i Red Hot Chili Peppers fossero degli stronzi, e che la loro musica fosse fottutamente orribile. Parlavo con entusiasmo di strategie, di sviluppo degli artisti e di campagne promozionali. E ho presentato delle idee per ridefinire la loro immagine, nessuna delle quali contemplasse andare in giro con calzini sull'uccello. Finito l'incontro, ho accompagnato due di loro nel ripostiglio dove tenevamo i CD e i cofanetti. Appena visto l'ingresso, mi ci hanno spinto dentro, spiegandomi tutti i modi in cui avremmo potuto fare un 'super sexy sandwich'. All'inizio pensavo che scherzassero. Quando ho capito che erano seri, sono scappata via e mi sono chiusa a chiave nel mio ufficio. Mi sono seduta alla scrivania e ho pianto. Mi sentivo umiliata e stranamento provavo vergogna, e imbarazzata che mi sentissi umiliata e che provassi stranamente vergogna. Ai tempi nell'ambiente succedeva di peggio, e io pensavo di essere una cazzuta. Essere una vittima non si adattava alla percezione che avevo di me stessa"
Poi, la riflessione finale:


"Il mio incidente coi Red Hot Chili Peppers è niente in confronto a quanto altre donne nell'industria discografica sono state costrette a passare. Non ho mai capito perché sono arrivata a questo punto solo adesso, e non quando parlavo con le persone che mi erano vicine alla Epic. Una delle quali era il mio capo: non gliene ho mai parlato. E, eccezion fatta per due amici intimi, non ne ho mai parlato con nessuno. E' questa la cosa che mi ha dato più fastidio. A ispirarmi sono state Amber Coffman, Beth Martinez, Jackie Fox, Kesha, Dee Barnes, Lauren Mayberry e tutte le altre donne che hanno fatto sentire la loro voce parlando, postando e twittando storie sulle molestie e violenze sessuali subite. Quindi fanculo ai Red Hot Chili Peppers e all'industria musicale misogina che mi ha impedito di parlare nel '91. Vorrei averlo fatto. Non sono così ingenua da pensare che avrebbe fatto la differenza, ma se avesse convinto anche solo una persona a non ascoltare 'Californication' sarebbe comunque stato un inizio"
 
Nirvana: Dave Grohl voleva lasciare il gruppo

 






Il rapporto di Dave Grohl con Kurt Cobain ed i Nirvana è oggetto di una biografia che lo scrittore Paul Brannigan sta scrivendo sul leader dei Foo Fighters. Brannigan rivela che nell'autunno del 1993 le tensioni tra i membri della band erano alle stelle tanto da portare il gruppo ad un passo dallo scioglimento con Grohl e Krist Novoselic da una parte e Cobain e sua moglie Courtney Love dall'altra. Brannigan racconta il difficile rapporto tra Grohl e Cobain arrivato al punto di rottura quando Novoselic rivelò a Dave che Kurt voleva dei cambiamenti nel suo stile alla batteria e che fosse più simile a quello di Dan Peters dei Mudhoney (che ha inciso con i Nirvana Sliver).

Il batterista si rivolse subito al manager Alex McLeod per informarlo di voler andare via dal gruppo: "Voglio solo suonare della musica. Non voglio avere a che fare con tutta questa pazzia", avrebbe detto al manager. Ma poi la situazione rientrò: "A mente fredda, Dave ha pensato che ognuno ha dei problemi al lavoro - ha dichiarato Brannigan - Ed ha continuato in maniera molto professionale il suo impegno senza che Kurt sapesse mai della sua intenzione di andare via".

Lo scrittore rivela anche che senza la morte di Cobain, Grohl prima o poi avrebbe abbandonato la band: "Dave ha sempre saputo che quella era la band di Kurt e Krist che condividevano un legame che andava oltre la musica. Sarebbe arrivato un momento in cui avrebbe lasciato la compagnia".

 
Gli Scorpions assoldano l'ex batterista dei Motörhead Mikkey Dee per parte del tour

 

 






Il batterista dei disciolti Motörhead - Mikkey Dee - è stato assoldato dagli Scorpions come sostituto temporaneo per una serie di date negli USA, vista l'impossibilità di partecipare del batterista titolare James Kottak. I rocker tedeschi, infatti, devono fare fronte ai problemi che Kottak sta da diverso tempo combattendo, legati alla sua dipendenza dall'alcool (fattore che già nel 2014 lo aveva portato all'arresto a Dubai e a diversi mesi di stop a livello di attività musicale).

Mikkey Dee, dunque, sarà uno degli Scorpions mentre Kottak si disintossica; il cantante Klaus Meine ha spiegato:

Ci piacerebbe continuare il tour di "Return To Forever" con James, ma dobbiamo renderci conto che la sua salute è la priorità più urgente. Auguriamo a James una pronta guarigione e lui sarà di nuovo qui a fare del rock più avanti, in autunno! Non vediamo l'ora di incontrare tutti i nostri fan!
Mikkey Dee inizialmente avrebbe dovuto suonare una serie di concerti celebrativi coi Thin Lizzy riformati, ma recentemente si è tirato indietro lasciando il posto a Scott Travis dei Judas Priest.
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Marcus Miller dal vivo in Italia a Lucca a luglio con Beth Hart

 

 






​Marcus Miller, per mezzo dell'agenzia D'Alessandro e Galli, ha comunicato oggi il proprio piano dal vivo in Italia per l'anno in corso: lo spettacolo dell'artista sarà presentato dal vivo a Lucca, nell'ambito del prossimo Lucca Summer Festival, il prossimo 11 luglio, insieme alla cantautrice losangelina Beth Hart. I biglietti sono disponibili sul circuito TicketOne al prezzo di 30 euro più diritti di prevendita ed eventuali commissioni addizionali.

 
Addio a Piero Calabrese

 

 






​E' morto ieri, giovedì 28 aprile, all'età di 58 anni, Piero Calabrese, compositore, autore e produttore attivo dalla metà degli anni Settanta che nel corso della sua carriera ha collaborato con alcuni tra i più importanti artisti pop e rock italiani: a darne notizia è, tra gli altri, l'amministratore delegato di Warner Chappell Music Italia Roberto Razzini.

Titolare anche di una carriera da solista, che lo vide classificarsi secondo al Festivalbar del 1976 con il brano "Amore nei ricordi", Calabrese ha scritto, tra gli altri, per Franco Califano ("Ti perdo" e "Amante del pensiero tuo"), Alex Baroni ("Sei tu o lei (Quello che voglio)"), Giorgia ("Gli amanti") e Marco Mengoni ("Credimi ancora"). Tra le sue collaborazioni più recenti figurano quelle con Julia Lenti (nel 2012, per "Parla con me" e "Illogico") e Giuliana Tecce (nel 2014, per "La porta").

 
Kasabian, concerto per festeggiare il Leicester City di Claudio Ranieri

 

 






I Kasabian hanno annunciato un concerto per festeggiare i successi ottenuti dal Leicester City in Premier League, la "serie a" del campionato inglese di calcio; i componenti della band, da sempre fan del Leicester City, si esibiranno dal vivo il prossimo 28 maggio al King Power Stadium, lo stadio ufficiale della squadra allenata dal nostro Claudio Ranieri. Se domenica 1° maggio il Leicester City batterà il Manchester United, il team vincerà matematicamente il campionato. Parlando del concerto al New Musical Express, il frontman Serge Pizzorno (di origini italiane e simpatizzante del Genoa) ha detto:

"Avevamo in programma di fare il concerto nello stadio il prossimo anno, volevamo fare un passo in avanti rispetto al concerto tenuto al Victoria Park di Leicester nel 2014. Visti i successi della stagione, abbiamo pensato di anticipare il concerto di un anno e abbiamo ottenuto i permessi. Penso che tutti, a Leicester, saranno contenti".

Alla domanda "Qual è la tua canzone preferita dei Kasabian?" mister Claudio Ranieri ha risposto: "Fire".

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Per chi fosse interessato a seguire il concerto del primo maggio a Taranto, potrà farlo in streaming da qui:

http://www.rockol.it/news-656782/primo-maggio-taranto-2016-diretta-video-streaming

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Concerto del Primo Maggio di Roma: la scaletta di domani

 

 






​Inizierà domani, domenica, alle 15 il Concerto del Primo Maggio di Roma. La manifestazione andrà in onda in diretta televisiva dalle ore 15.00 a mezzanotte su Rai 3 e sul canale 501 HD, e sarà trasmessa in diretta anche su Radio 2, partner ufficiale dell’evento. La conduzione è affidata a Luca Barbarossa con Mariolina Simone.

Di seguito la scaletta (di massima) delle esibizioni.

BANDABARDO'

Banda Trulli Frulli

La banda del Pozzo

Il Geometra Mangoni

MIELE

MED FREE ORKESTRA con ROBERTO ANGELINI e MATTEO GABBIANELLI

EUGENIO BENNATO

BLEBLA

BUGO

IL PARTO DELLE NUVOLE PESANTI/TERRE MUSICA

MAU MAU

GIANLUCA GRIGNANI (unplugged)

PERTURBAZIONE feat. ANDREA MIRO'

ENZO AVITABILE

Santino Cardamone

MODENA CITY RAMBLERS & FANFARA TIRANA

REZOPHONIC

TONY CANTO

NADA con A TOYS ORCHESTRA

PEPPE BARRA

COEZ

AMBROGIO SPARAGNA

MARLENE KUNTZ

ORCHESTRA OPERAIA con MAX PAIELLA

SKUNK ANANSIE

FABRIZIO MORO

TIROMANCINO

MAX GAZZE'

RAIZ MESOLELLA ROSSI

SALMO

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The Edge (U2) canta Leonard Cohen nella Cappella Sistina di Roma.



L'agenzia ANSA informa che

The Edge, il chitarrista degli U2, in questi giorni in Vaticano per un convegno sulla medicina rigenerativa, ha suonato ieri sera alcuni brani rock nella Cappella Sistina. Ad assistere al mini-concerto, ai piedi degli affreschi di Michelangelo, alcune decine di partecipanti allo stesso convegno. The Edge ha cantato un pezzo di Leonard Cohen "If it be your will", e i brani degli U2 "Yahweh", "Ordinary love" e "Walk on".

 
The Who, due live italiani a settembre per la band inglese

 

 






​Annunciati due grandi concerti per il prossimo settembre, gli Who di Pete Townshend e Roger Daltrey saranno in Italia il 17 alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bo) e il 19 al Mediolanum Forum di Assago (Mi).

I biglietti per i concerti sono disponibili sul circuito TicketOne e nel sito di Live Nation a partire dalle ore 10.00 di venerdì 6 maggio.

 
NIKKI SIXX: "I MOTLEY CRUE SARANNO NELLE VOSTRE VITE ANCORA A LUNGO"

 






L'avventura dei Motley Crue si è ufficialmente conclusa allo Staples Center di Los Angeles nella notte di Capodanno. Nikki Sixx e compagni hanno tenuto nella loro California l'ultimo concerto della band ma questo non significa che i Motley Crue siano destinati a sparire: "I Motley Crue saranno nella vita delle persone ancora per moltissimo tempo - rivela in una nuova intervista - Ci sarà un Dvd della nostra ultima performance che abbiamo appena finito di montare e posso dire che è fantastico. E' stato un grande spettacolo. Abbiamo un'eredità che ha bisogno di essere curata. Abbiamo del merchandising vintage. Il nostro obiettivo è quello di rimanere comunque in contatto con i nostri fan. Non vogliamo sparire dalla vita delle persone. Anche perché tra un po' di tempo uscirà il film sulla band. Insomma continueremo ad esserci in un modo o nell'altro".

 
Ennio Morricone sta male: due mesi di riposo forzato e concerti annullati

 

 






​Nuovi problemi di salute per Ennio Morricone: il premio Oscar, che nella primavera del 2014 aveva cancellato alcuni concerti per un'ernia del disco, sottoponendosi poi ad un intervento chirurgico, dovrà restare in assoluto riposo fino alla fine di giugno. Lo fa sapere l'Accademia di Santa Cecilia: il Maestro Morricone avrebbe dovuto dirigere l'Orchestra e il Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia i prossimi 21, 23 e 24 maggio, a Roma, ma date le condizioni di salute del direttore e compositore tali concerti sono stati annullati. Sarebbero proprio i problemi alla schiena - nello specifico il collasso di due vertebre, secondo alcune indiscrezioni - le cause del riposo forzato a cui sarà costretto il Maestro.

Chi ha già acquistato i biglietti per i concerti che Morricone avrebbe dovuto dirigere alla fine del mese potrà utilizzare i tagliandi per assistere allo spettacolo che li sostituirà, la proiezione del film tratto dal musical "West side story" di Leonard Bernstein. In alternativa, sarà possibile chiedere un rimborso dal 9 maggio fino al giorno del concerto.

Considerando che Morricone dovrà restare fermo fino alla fine di giugno, saltano pure gli impegni europei che avrebbero dovuto vedere Morricone dirigere concerti in programma a Parigi (27 e 28 maggio) e probabilmente anche quello in programma a Woodstock, nel Regno Unito, il prossimo 23 giugno.

 
Bruce Springsteen: nuovi biglietti disponibili per le date milanesi di 3 e 5 luglio, in vendita dal 5 maggio

 

 






Ottime notizie per chi desideri vedere il Boss dal vivo a Milano, i prossimi 3 e 5 luglio - allo stadio San Siro: giunge, con un comunicato ufficiale di Barley Arts, la notizia che a seguito di un sopralluogo con il responsabile di produzione di Bruce Springsteen sono disponibili ulteriori posti (e quindi biglietti) per quelle due date.

I posto supplementari si trovano per la maggio parte in settori laterali, ma è prevista un'ulteriore limitata disponibilità di posti in altri settori (ma non nel prato). I nuovi tagliandi saranno messi in vendita a partire dalle ore 12:00 di giovedì 5 maggio, ma solo e unicamente tramite il circuito TicketOne (sia online tramite il sito http://www.ticketone.it, sia nei punti vendita fisici). E' possibile acquistare un massimo di 4 biglietti per ogni transazione.

Questi, quindi, i dettagli aggiornati (così come diffusi da Barley Arts) sulle tre date che Bruce terrà in Italia il prossimo mese di luglio:

3 luglio – Stadio San Siro, Milano

Inizio concerto ore 20.00

Nuovi biglietti disponibili sul circuito TicketOne dalle ore 12:00 di giovedì 5 maggio

5 luglio – Stadio San Siro, Milano

Inizio concerto ore 20.00

Prezzi: 1° Anello Rosso Numerato: € 120,00 + prev., 2° Anello Rosso Numerato: € 100,00 + prev.,

1° Anello Blu e Verde Numerato: € 90,00 + prev., 2° Anello Blu e Verde Numerato: € 80,00 + prev.,

3° Anello Rosso Numerato: € 45,00 + prev.; 3° Anello Blu e Verde Non Numerato: € 40,00 + prev.

Nuovi biglietti disponibili sul circuito TicketOne dalle ore 12:00 di giovedì 5 maggio

16 luglio – Circo Massimo, Roma

Inizio concerto Treves Blues Band ore 17.15

Inizio concerto Counting Crows ore 18.30

Inizio concerto Bruce Springsteen and The E Street Band ore 20.00

Prezzi: Posto unico € 85,00 + prev.

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Eagles of Death Metal, un'altra data in Italia: dal vivo anche il 3 settembre a Treviso

 

 






​Diventano tre gli appuntamenti dal vivo degli Eagles of Death Metal nel nostro Paese: la band, che lo scorso novembre è stata coinvolta negli attentati parigini, il prossimo 3 settembre si esibirà dal vivo sul palco dell'Home Festival di Treviso. Il concerto si va ad aggiungere ai due già in programma a Sestri Levante (Genova) il prossimo 1° settembre e a Cesena il prossimo 2 settembre. I biglietti per assistere all'esibizione degli Eagles of Death Metal all'Home Festival sono già disponibili su Ticketone.

 
No beh, se succede qualcosa pure a lui io me ne vado //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Ernia del disco, non dovrebbe essere nulla.

Forza maestro!

 
Red Hot Chili Peppers in concerto in Italia: due appuntamenti a ottobre

 




Contemporaneamente all'annuncio del nuovo album "The getaway" e del singolo "Dark necessities", i Red Hot Chili Peppers hanno annunciato anche le date dei concerti italiani del tour di supporto al disco: la rock band sarà in scena l'8 ottobre a all'Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bologna), mentre il 10 ottobre si esibirà dal vivo al Pala Alpitour di Torino.

I biglietti per assistere ai due concerti italiani della tournée dei Red Hot Chili Peppers saranno in vendita a partire dalle ore 11 di venerdì 13 maggio. A partire dalle 10 di mercoledì 11 maggio sarà aperts una prevendita esclusiva sull'applicazione MySamsung. L'acquisto del biglietto comprende anche una copia fisica o digitale del nuovo album "The getaway".





 
Grignani ricoverato per intossicazione da alcol

 

 






Guai per Gianluca Grignani: il cantante, infatti, sarebbe stato ricoverato per via di una intossicazione etilica - dovuta quindi a un uso eccessivo di alcol, come riportano diversi quotidiani nazionali.

A quanto pare Grignani intorno alle ore 18:00 del pomeriggio del 5 maggio è stato soccorso da un'unità del 118, chiamata dai suoi famigliari e giunta alla sua dimora di San Colombano al Lambro, nel Lodigiano.

"Repubblica" riporta che l'artista al momento dell'arrivo dell'unità di paramedici si trovava in preda a un forte stato di eccitazione: è stato subito soccorso e si è sottoposto, collaborando, a un trattamento sanitario volontario. E' poi stato condotto in ospedale a Codogno, dove personale medico avrebbe richiesto l'intervento dei carabinieri (anche se non sono ancora note le motivazioni di questa scelta).

A quanto pare Il cantante soffre da diverso tempo di attacchi di panico e ricorre all'alcol per tenerli sotto controllo. Purtroppo ha perso il controllo e la moglie ha deciso di chiedere aiuto al personale medico, ma il musicista non ha avuto comportamenti violenti e ha accettato di sottoporsi alle cure.

Un comunicato ufficiale, diramato dallo staff del cantante, ha poi spiegato l'accaduto così (non facendo menzione peraltro di alcol e intossicazione di sorta):

Gianluca Grignani è stato vittima di attacchi di panico, causati dal forte stress di questo periodo coinciso con l'uscita del nuovo disco, che sarà pubblicato domani.
Il 6 maggio, infatti, esce il nuovo album di Grignani "Una strada in mezzo al cielo", che celebra i suoi 20 anni di carriera e contiene diversi duetti con Elisa, Carmen Consoli, Ligabue, Annalisa, Briga, Luca Carboni, Fabrizio Moro, Max Pezzali e Federico Zampaglione.
 
Accidenti...e si che non ha mai dato segni di squilibrio...//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
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