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MrBenno

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Secondary ticketing, oggi si vota l'emendamento Battelli. Mimmo D'Alessandro (D&G): 'Se passa sarà la morte di questo settore'




Si dice "molto preoccupato" Mimmo D'Alessandro, con Adolfo Galli a capo della D'Alessandro e Galli, agenzia di concerti organizzatrice - tra gli altri eventi - del Lucca Summer Festival e delle ultime date italiane di - solo per citarne alcuni - Rolling Stones, Roger Waters, Lenny Kravitz e Dave Matthews Band: secondo il promoter l'emendamento per combattere il secondary ticketing presentato dall'onorevole Sergio Battelli - già riformulato rispetto alla versione orginale - che verrà votato nelle prossime ore dalla Camera potrebbe rappresentare "la morte del nostro settore".

"Sono riusciti a svuotare gli stadi con gli stessi mezzi, ma d'accordo: si trattava di contrastare la violenza delle frange più estreme delle tifoserie. Ai concerti, invece, non si picchia nessuno", riflette D'Alessandro: "Se la nuova normativa proposta dovesse diventare effettivamente legge, gli indecisi ai concerti non ci andranno più. Le code agli ingressi, in virtù dei controlli delle identità, diventeranno infinite, è - cosa più grave per il pubblico - il prezzo dei biglietti triplicherà per far fronte alle spese supplementari che le produzioni si troveranno a far fronte".

"Trovo questo emendamento allucinante", prosegue D'Alessandro: "Mi domando se chi l'ha proposto conosca il lavoro che facciamo. L'industria della musica dal vivo in Italia vale almeno un miliardo di euro l'anno: diamo lavoro a migliaia di persone, siamo in settore in crescita costante che ha saputo creare un vero indotto".

Ci sono mai stati contatti tra Battelli, che ha proposto l'emendamento al centro del dibattito, e D'Alessandro? "No, nel modo più assoluto. E me ne dispiaccio, perché credo che col dialogo si possa trovare la soluzione a tutti i problemi. Con la repressione, invece, no, e trovo che questo emendamento sia punitivo nei confronti di un intero comparto. Oggi facciamo i sold-out con un anno di anticipo: con le nuove norme previste dall'emendamento, nessuno si azzarderà a comprare i biglietti una decina di mesi prima dell'evento. I bus organizzati di appassionati spariranno. Andare al concerto non sarà più una gioia, ma una vera e propria impresa, che farà scappare la voglia a molti. Sono davvero molto preoccupato".

La proposta di Battelli, però, nasce per contrastare il deprecabile fenomeno del secondary ticketing, condannato all'unanimità dall'industria dell'intrattenimento musicale dal vivo: "Certo, ma combattere il bagarinaggio - perché il secondary ticketing non è nient'altro se non bagarinaggio - è come combattere la prostituzione: è un fenomeno che c'è sempre stato e che sempre ci sarà. E che viene alimentato in primis da chi ne fruisce: per far sparire il secondary ticketing basterebbe che il pubblico la smettesse di rivolgersi ai siti dove si pratica bagarinaggio online. Invece per combatterlo si è scelto di mettere in crisi un settore che la crisi, fino a oggi, non l'aveva ancora conosciuta. Del resto in Italia funziona così: se qualcosa va bene, ci si impegna e si fa di tutto perché vada male".

 

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è assurdo  :asd:

andiamo a lanciarci anche noi al prossimo, così magari un milioncino 
Ma guarda ormai dagli americani non mi stupisco più di niente, il livello di idiozia che hanno raggiunto è assurdo. Capace che domani uno si butta sotto una macchina e fa causa alla Casa produttrice per essersi fatto male. Sono ridicoli.

 

weywlf

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Bring Me The Horizon: tragedia allo show di Londra, muore uno spettatore

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Un fan è morto mentre stava assistendo al concerto che i Bring Me The Horizon hanno tenuto lo scorso venerdì, 30 novembre, all'Alexandra Palace di Londra.

A darne conferma è stata sia la band capitanata da Oliver Sykes (nella foto) che la venue che ospitava l'evento, attraverso i rispettivi canali Twitter ufficiali:

"Le parole non possono esprimere quando ci inorridisca sapere delle perdita di un nostro fan durante il nostro ultimo concerto", ha fatto sapere il gruppo di "That's the Spirit": "Le nostre più sincere condoglianza, in questi momenti terribili, vanno alla sua famiglia e quanto gli volevano bene. Commenteremo ulteriormente a tempo debito".

"Nella serata di ieri si è verificato un incidente durante l'esibizione dei Bring Me The Horizon", hanno fatto sapere i gestori della venue: "Le nostre condiglianze vanno alla famiglia della vittima".

Né le generalità dello sfortunato spettatore né le cause del decesso sono state specificate: al momento, restano poco chiare anche le circostanze del tragico evento. Secondo una prima ricostruzione effettuata sul proprio canale Twitter (poi cancellata) dal cantante della band chiamata ad aprire la serata, gli SHVPES, capitanati dal figlio del frontman degli Iron Maiden Bruce Dickinson Griffin Dickinson, l'uomo sarebbe stato colto da malore mentre si trovava nella platea del locale. "Ieri sera ho visto morire un ragazzo al concerto dei Bring Me The Horizon", ha scritto Dickinson Jr.: "E' stato portato fuori da tre spettatori e dagli infermieri che cercavano di rianimarlo. Vi prego, vi prego, vi prego: fate attenzione a chi vi sta accanto. Non lasciate da solo nessuno. Se vedete qualcuno che sta male, controllate. In qualsiasi situazione, in metropolitana, a un concerto, ovunque. (...) Non abbiate paura a chiamare un'ambulanza. Non comportatevi come se non fossero fatti vostri. Agite. Riposa in pace, ragazzo".

 
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MrBenno

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brutta vicenda, dispiace molto

purtroppo in questi casi non si può fare molto nell'immediato

 

MrBenno

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una cosa assurda e molto vergognosa, il tutto perché purtroppo decidono di far entrare più persone per guadagnare più soldi

promettono quote agli ospiti che suonano/cantano che non hanno ancora e sforano, purtroppo succede spesso e ovunque

mentre per quanto riguarda lo spray purtroppo non cè molto da fare, puoi controllare la gente all'ingresso fino ad un centro punto, dipende dove se lo nascondono..bisogna solo cercare di trovare e condannare i colpevoli

 

weywlf

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Pare che sta cosa dello spray fosse una "moda" già conosciuta in quegli ambienti. Purtroppo da chi fa entrare -dicono- il doppio della gente rispetto alla capienza effettiva di un locale non mi aspetto certo la serietà di fare dei controlli, come invece sarebbe stato opportuno fare.

 

weywlf

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Frah Quintale spostati i live di Torino - MODALITA' RIMBORSI

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Gli ultimi due concerti del ‘Regardez Moi’ tour del rapper bresciano Frah Quintale previsti per il 20 e il 21 dicembre all’Hiroshima Mon Amour di Torino vengono annullati e spostati per un’unica data, il 13 gennaio, al Teatro Concordia di Venaria Reale (To).

Questo il comunicato: ‘Visto il clima che si è venuto a creare in questo periodo attorno ai concerti e alla musica dal vivo e visti tutti i fantastici soldout che ha fatto registrare il tour di Frah Quintale vi informiamo che HMA e BPMCONCERTI, pur avendo già registrato il tutto esaurito per le due date torinesi del 20 e 21 dicembre, hanno deciso di festeggiare l’ultima tappa del tour in un luogo ancora più grande. E allora per far si che il clima torni sereno, che ai concerti si possa ancor più respirare un clima di puro divertimento, cantando e ballando tutti insieme e per soddisfare la grande richiesta di biglietti, ecco che il doppio appuntamento cittadino con Frah Quintale viene spostato al Teatro Concordia di Venaria Reale domenica 13 Gennaio 2019.’

Pertanto vengono riaperte le prevendite, biglietti acquistabili al costo di 18 euro + diritti di prevendita negli abituali circuiti di vendita, mentre i biglietti precedentemente acquistati per le due date in programma a Hiroshima Mon Amour, giovedì 20 e venerdì 21 dicembre, rimangono validi per la nuova data programmata per domenica 13 gennaio 2019 al Teatro Concordia. 

Per tutti coloro i quali volessero il rimborso del biglietto invece, possono recarsi presso il punto vendita dove lo hanno acquistato e chiederne il rimborso entro il 5 Gennaio 2019.

 

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Ed Sheeran a giudizio per un sospetto plagio di Marvin Gaye

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Sarà una giuria a decidere se il cantautore britannico Ed Sheeran abbia (parzialmente) plagiato per la sua "Thinking Out Loud" - hit del 2014 originariamente inclusa nel quarto album dell'artista di Halifax, "X" - "Let's Get It On", title track dell'album che la leggenda del soul Marvin Gaye spedì sul mercato il 28 agosto del 1973: a stabilirlo è stato il giudice del tribunale di New York Louis Stanton, che ha rigettato la richiesta - inoltrata alla corte dallo staff legale di Sheeran - di archiviare la causa legale intentata dagli eredi di Ed Townsend, produttore e co-autore - insieme a Gaye - di "Let's Get It On", a Sheeran, alla sua società di edizioni Sony ATV e alla sua etichetta, la Atlantic.







Stanton - riferisce la stampa statunitense - avrebbe rintracciato nei due brani similitudini "nella linea di basso e nelle parti di percussioni", elementi che potrebbero esercitare sugli ascoltatori la medesima "attrazione estetica", rifiutando anche la tesi secondo la quale la struttura armonica e ritmica del brano di Gaye sia talmente comune da non poter essere protetta da diritto d'autore. Sheeran, che per il momento non ha commentato - né direttamente, né per bocca del suo staff - la decisione del giudice, a suo tempo di difese sostenendo che la sua "Thinking Out Loud" evochi, coi suoi "toni austeri e malinconici, un amore romantico", al contrario di "Let's Get It On", che - secondo Sheeran - sarebbe un vero e proprio "inno sessuale".

Quella depositata dagli eredi di Ed Townsend non è l'unica causa intentata ai danni di Ed Sheeran per "Thinking Out Loud": lo stesso brano è al centro di un contezioso legale - diretto sempre dal giudice Stanton - che vede la società di investimenti Structured Asset Sales LLC domandare al cantautore 100 milioni di dollari di danni per la violazione del diritto d'autore di "Let's Get It On", detenuto per un terzo dalla stessa società.

 

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Thom Yorke torna in Italia, con concerti a luglio

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Una succulenta anticipazione: Thom Yorke tornerà in Italia nel 2019. Le date del frontman dei Radiohead verranno annunciate a brevissimo, e riguarderanno lo spettacolo solista, già passato nel nostro paese nel 2018 (qua la recensione della data di Milano).
A quanto risulta a Rockol, si tratterà di diverse date, nell'estate 2019, a luglio, in città e location non toccate dal giro precedente - che passò da Firenze e da Milano.

Non rimane che attendere l'annuncio ufficiale: è questione di pochi giorni: le date italiane andranno ad un tour solista che vede date già ufficializzate NOS Alive Festival, che si terrà a Lisbona, un passaggio Down The Rabbit Hole Festival di Ewijk, nei Paesi Bassi. e al BBK Live di Bilbao, in Spagna (della line up fanno parte anche Rosalía, gli Strokes, Suede e Weezer).

Thom York ha da poco pubblicato la colonna sonora del remake di "Susipiria" ad opera di Luca Guadagnino, che tornerà in versione vinile, con diversi inediti, il 22 febbraio

 

MrBenno

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Spice Girls, è polemica: 'T-shirt prodotte da operaie sottopagate e sfruttate'




Loro non si sono ancora espresse pubblicamente (hanno affidato un loro commento ad un portavoce), anche se le accuse sono abbastanza infamanti: secondo un'inchiesta del tabloid britannico il Guardian le t-shirt messe in vendita dalle Spice Girls per raccogliere fondi da destinare all'organizzazione no profit Comic Relief, impegnata a promuovere la parità tra i sessi, sarebbero prodotte da operaie del Bangladesh sottopagate e sfruttate.

Le magliette, accompagnate dall'hashtag #IWannaBeASpiceGirl, promosse sui rispettivi social network anche da amici della girl bandcome - tra gli altri - Sam Smith, Kylie Minogue e Blondie, sarebbero realizzate in una fabbrica del Bangladesh da alcune ragazze costrette a lavorare fino a sedici ore al giorno e pagate l'equivalente di 35 pounds l'ora (appena 40 centesimi). Le t-shirt vengono vendute al prezzo di 19.40 sterline, circa 22 euro: il 60% del ricavato dalla vendita di ciascuna maglietta dovrebbe essere donato all'organizzazione no profit Comic Relief, che però ha fatto sapere di non aver ancora ricevuto alcuna donazione.

Le Spice Girls, al momento, non hanno commentato la notizia sui social, ma hanno affidato ad un loro portavoce un commento sulla vicenda, facendo sapere di essere sconvolte dalle accuse.

 

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Salmo e i Maneskin al Lucca Summer Festival




Doppio appuntamento in Piazza Napoleone il prossimo 19 luglio, sul palco del Lucca Summer Festival: nella stessa serata si esibiranno di fronte al pubblico del festival i Maneskin e Salmo. La band romana rivelazione di "X Factor" si esibirà prima del rapper, che arriverà sul palco della manifestazione con il tour legato al suo ultimo album, "Playlist", dopo la serie di date primaverili nei palasport.

I biglietti per la data del 19 luglio, che comprende sia il concerto dei Maneskin che quello di Salmo, saranno disponibili da lunedì 28 gennaio su TicketOne.

 

weywlf

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I soldi se li sarà intascati la Beckham per pagarsi i debiti  :sard:

 

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Slash spiega perché a lui non piaceva "Sweet Child O' Mine"




In una intervista rilasciata a una televisione australiana il chitarrista dei Guns N’Roses Slash ha dichiarato che, almeno all’inizio, non amava il classico della band californiana "Sweet Child O' Mine".

Dice Slash:

"Sapete come va, ti viene in mente qualcosa che pensi sia bello ma come verrà accolto dalle altre persone, non lo sai mai. All’inizio non ero un grande fan di “Sweet Child O’ Mine”. Non era a causa del riff, era più sul tipo di canzone che era, perché noi eravamo una band piuttosto dura e quella era una sorta di ballad. Mi è cresciuta nel corso degli anni, ma quello è un riff che non avrei mai pensato che sarebbe decollato come ha fatto."

Slash ha poi parlato dei tour fatti nel corso di tutti questi anni e di come sia davvero ‘pulito’ a partire dal 2006:

"Sono stato costantemente in tournée dal 1987, quindi ho fatto molti tour. Molto selvaggi. Gli anni novanta non me li ricordo e in un certo senso ho dato tutto fino al 2006. Sono un vero rock and roller in tutto e per tutto, ma mi sono ripreso da droghe e alcool".

 

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Super Bowl Halftime: Maroon 5, Travis Scott, Big Boi, ecco come è andata




Ieri sera al Mercedes-Benz Stadium di Atlanta (Georgia) si è giocata la 53esima edizione del Super Bowl, la finale del campionato statunitense di football americano. 

Tra un tempo e l’altro della partita, che è televisivamente l’evento sportivo più seguito dell’anno negli Stati Uniti, è tradizione che ci sia uno spettacolo canoro che, inutile dirlo, deve essere di prim’ordine, all’altezza dell’evento.

Quest’anno lo spettacolo di metà tempo è stato particolarmente tormentato e chiacchierato. Artiste come Rihanna, Cardi B e Pink si sono rifiutate di esibirsi in solidarietà con il giocatore Colin Kaepernick che nel 2016 rifiutò di alzarsi prima di una partita durante l’esecuzione dell'inno nazionale statunitense per protestare contro le ingiustizie razziali e la brutalità della polizia nei confronti delle persone di colore negli Stati Uniti.

Non bastasse, qualche giorno prima dello show dei Maroon 5 – gli artisti che con Travis Scott e Big Boi avevano l'incarico di intrattenere il pubblico – a rinfocolare la polemica ci ha pensato poi l’ex bassista dei Pink Floyd Roger Waters li aveva invitati a inginocchiarsi sul palco in segno di solidarietà con Kaepernick. Adam Levine, dal canto suo, non si era tirato indietro e aveva risposto alle critiche che gli piovevano addosso da molte parti.

Insomma, una vigilia alquanto tormentata. Alla fine nessuno si è inginocchiato e lo spettacolo si è svolto in tutta tranquillità. Il massimo dell’oltraggio si è avuto quando il frontman della band statunitenseAdam Levine è rimasto completamente a torso nudo sulle note di “Moves Like Jagger”.

Più sotto potete consultare la setlist e vedere l’intera esibizione.

Setlist:
Harder to Breathe
This Love
Sicko Mode (Travis Scott)
Girls Like You (with a Gospel Choir)
She Will Be Loved
The Way You Move (Big Boi)
Sugar
Moves Like Jagger


 

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Preferivo i tempi degli squali di Katy Perry, sinceramente. Ormai tutto diventa un pretesto per tirare in ballo questioni sociali, non si fa più niente per il puro gusto di divertire ed intrattenere.

 

MrBenno

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Grammy Awards 2019: l'elenco completo dei vincitori




Childish Gambino, con quattro premi vinti - due dei quali "di peso" - su cinque nomination è il grande vincitore della sessantunesima edizione dei Grammy Awards, chiusasi nelle prime ore della mattina (ora italiana) di oggi, lunedì 11 febbraio, allo Staples Center di Los Angeles: Donald Glover ha battuto di una lunghezza Lady Gaga, anche lei candidata a cinque statuette ma vincitrice solo in tre categorie, solo una delle quali "maggiore".

Buone prestazioni anche per Brandi Carlile (tre premi su sei nomination), Beck (due Grammy su tre candidature) e Kacey Musgraves, che cala il poker con quattro premi su quattro nomination, due delle quali in categorie principali.

Resterà una serata da dimenticare, questa, per due big dell'hip hop nordamericano, Kendrick Lamar e Drake: il primo, capofila della lista di nomination, è tornato a casa solo con un Grammy in una categoria minore, mentre il suo collega canadese, che lo seguiva nella lista di candidature con sette menzioni, si è dovuto accontentare del premio nella seppur prestigiosa categoria Best Rap Song. Decisamente non brillante anche la prestazione dei Greta Van Fleet: la band dei fratelli Kiszka, candidata a quattro statuette, è riuscita a conquistare solo il premio nella categoria minore Best Rock Album per "From the Fires", mancando il bersaglio grosso - il Grammy come Best New Artist, andato a Dua Lipa.

Ecco, di seguito, l'elenco completo dei vincitori in tutte le categorie premiate ai Grammy Awards 2019:

Categorie principali:

Album of the Year: Golden Hour – Kacey Musgraves
Record of the Year: "This Is America", Childish Gambino
Best New Artist: Dua Lipa
Best Rap Album: Invasion of Privacy – Cardi B
Best R&B Album: H.E.R. – H.E.R.
Best Rap Song: "God's Plan" - Drake
Best Country Album: Golden Hour – Kacey Musgraves
Song of the Year: "This Is America" - scritta da Donald Glover & Ludwig Göransson (cantata da Childish Gambino)
Best Pop Duo/Group Performance: "Shallow" – Lady Gaga & Bradley Cooper

Categorie minori:

Producer of the Year, Non-Classical: Pharrell Williams
Best Rap/Sung Performance: "This Is America" – Childish Gambino
Best Rap Performance: "King's Dead" – Kendrick Lamar, Jay Rock, Future & James Blake e "Bubblin" – Anderson .Paak (ex aequo)
Best Rock Album: From the Fires – Greta Van Fleet
Best Rock Song: "Masseduction" - Jack Antonoff & Annie Clark (St. Vincent)
Best Metal Performance: "Electric Messiah" – High on Fire
Best Rock Performance: "When Bad Does Good" – Chris Cornell
Best Urban Contemporary Album: Everything Is Love – The Carters
Best R&B Song: "Boo'd Up" - scritta da Larrance Dopson, Joelle James, Ella Mai & Dijon McFarlane (cantata da Ella Mai)
Best Traditional R&B Performance: "Bet Ain't Worth the Hand" – Leon Bridges e "How Deep Is Your Love" – PJ Morton featuring Yebba (ex aequo)
Best R&B Performance: "Best Part" – H.E.R. featuring Daniel Caesar
Best Latin Jazz Album: Back to the Sunset – Dafnis Prieto Big Band
Best Large Jazz Ensemble Album: American Dreamers: Voices of Hope, Music of Freedom – John Daversa Big Band
Best Jazz Instrumental Album: Emanon – The Wayne Shorter Quartet
Best Jazz Vocal Album: The Window – Cécile McLorin Salvant
Best Improvised Jazz Solo: "Don't Fence Me In" – John Daversa
Best Reggae Album: 44/876 – Sting & Shaggy
Best Dance/Electronic Album: Woman Worldwide – Justice
Best Dance Recording: "Electricity" – Silk City & Dua Lipa featuring Diplo & Mark Ronson
Best Contemporary Classical Composition: Kernis: Violin Concerto
Best Classical Compendium: Fuchs: Piano Concerto 'Spiritualist'; Poems Of Life; Glacier; Rush
Best Classical Solo Vocal Album: Songs of Orpheus: Monteverdi, Caccini, d'India & Landi – Karim Sulayman
Best Classical Instrumental Solo: Kernis: Violin Concerto – James Ehnes
Best Chamber Music/Small Ensemble Performance: Landfall – Laurie Anderson & Kronos Quartet
Best Choral Performance: McLoskey: Zealot Canticles
Best Opera Recording: Bates: The (R)evolution Of Steve Jobs
Best Orchestral Performance: Shostakovich: Symphonies Nos. 4 & 11 - Andris Nelsons, conductor
Producer of the Year, Classical: Blanton Alspaugh
Best Engineered Album, Classical: Shostakovich: Symphonies Nos. 4 & 11 - Shawn Murphy & Nick Squire, engineers; Tim Martyn, mastering engineer
Best Pop Vocal Album: Sweetener – Ariana Grande
Best Traditional Pop Vocal Album: My Way – Willie Nelson
Best Pop Solo Performance: "Joanne (Where Do You Think You're Goin'?)" – Lady Gaga
Best Country Song: "Space Cowboy" - scritta da Luke Laird, Shane McAnally e Kacey Musgraves (cantata da Kacey Musgraves)
Best Country Duo/Group Performance: "Tequila" – Dan + Shay
Best Country Solo Performance: "Butterflies" – Kacey Musgraves
Best Music Film: Quincy – Quincy Jones
Best Music Video: "This Is America" – Childish Gambino
Best Regional Roots Music Album: No 'Ane'i – Kalani Pe'a
Best Tropical Latin Album: Anniversary – Spanish Harlem Orchestra
Best Regional Mexican Music Album (Including Tejano): ¡México Por Siempre! – Luis Miguel
Best Latin Rock, Urban or Alternative Album: Aztlán – Zoé
Best Latin Pop Album: Sincera – Claudia Brant
Best Spoken Word Album: Faith: A Journey for All – Jimmy Carter
Best Children's Album: All the Sounds – Lucy Kalantari & The Jazz Cats
Best Folk Album: All Ashore – Punch Brothers
Best Contemporary Blues Album: Please Don't Be Dead – Fantastic Negrito
Best Traditional Blues Album: The Blues Is Alive and Well – Buddy Guy
Best Bluegrass Album: The Travelin' McCourys – The Travelin' McCourys
Best Americana Album: By the Way, I Forgive You – Brandi Carlile
Best American Roots Song: "The Joke" - Brandi Carlile, Dave Cobb, Phil Hanseroth e Tim Hanseroth
Best American Roots Performance: "The Joke" – Brandi Carlile
Best New Age Album: Opium Moon – Opium Moon
Best Song Written for Visual Media: "Shallow" (da "A Star Is Born") - Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando e Andrew Wyatt
Best Score Soundtrack for Visual Media: Black Panther – Ludwig Göransson
Best Compilation Soundtrack for Visual Media: The Greatest Showman – Hugh Jackman
Best World Music Album: Freedom – Soweto Gospel Choir
Best Roots Gospel Album: Unexpected – Jason Crabb
Best Contemporary Christian Music Album: Look Up Child – Lauren Daigle
Best Gospel Album: Hiding Place – Tori Kelly
Best Contemporary Christian Music Performance/Song: "You Say" – Lauren Daigle
Best Gospel Performance/Song: "Never Alone" – Tori Kelly featuring Kirk Franklin
Best Contemporary Instrumental Album: Steve Gadd Band – Steve Gadd Band
Best Immersive Audio Album: "Eye in the Sky: 35th Anniversary Edition" - Alan Parsons
Best Remixed Recording: "Walking Away" (Mura Masa Remix) - Alex Crossan
Best Engineered Album, Non-Classical: Colors - Beck (Julian Burg, Serban Ghenea, David "Elevator" Greenbaum, John Hanes, Beck Hansen, Greg Kurstin, Florian Lagatta, Cole M.G.N., Alex Pasco, Jesse Shatkin, Darrell Thorp & Cassidy Turbin, Chris Bellman, Tom Coyne, Emily Lazar e Randy Merrill)
Best Historical Album: Voices of Mississippi: Artists and Musicians Documented by William Ferris - William Ferris, April Ledbetter & Steven Lance Ledbetter  
Best Album Notes: Voices of Mississippi: Artists and Musicians Documented by William Ferris - David Evans
Best Boxed or Special Limited Edition Package: Squeeze Box: The Complete Works of "Weird Al" Yankovic - Meghan Foley, Annie Stoll & Al Yankovic
Best Recording Package: Masseduction (St. Vincent) - Willo Perron
Best Arrangement, Instruments and Vocals: "Spiderman Theme" - Mark Kibble, Randy Waldman & Justin Wilson
Best Arrangement, Instrumental or A Cappella: "Stars and Stripes Forever" - John Daversa
Best Instrumental Composition: "Blut Und Boden (Blood And Soil)" - Terence Blanchard
Best Alternative Music Album: Colors – Beck
Best Musical Theater Album: The Band's Visit – Etai Benson, Adam Kantor, Katrina Lenk & Ari'el Stachel
Best Comedy Album: Equanimity & The Bird Revelation – Dave Chappelle

 

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I Bring Me The Horizon cancellano il tour americano, Oli Sykes si è rotto una corda vocale

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I Bring Me The Horizon hanno cancellato le restanti date del loro tour negli Stati Uniti per un problema alle corde vocali del cantante Oli Sykes.

E’ stato lo stesso Sykes a comunicare la notizia per mezzo dei social network della band di Sheffield:

"Sono distrutto nell’annunciare che dobbiamo cancellare il resto del nostro tour americano. Mi sono rotto la corda vocale destra e mi è stato detto che se non la riposo immediatamente c’è il rischio di incorrere in danni permanenti."
Il messaggio continua con un paragone di stampo sportivo, cantare in questo momento "sarebbe l'equivalente per un calciatore di correre con una gamba rotta".

La band dovrebbe esibirsi a Londra il prossimo 19 febbraio nel live per beneficenza War Child. Al momento il loro spettacolo non è ancora stato annullato.

La formazione inglese sarà in concerto in Italia il 19 luglio alla Arena Joe Strummer Parco Nord di Bologna nell’ambito del Bologna Sonic Park.

 
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