Premetto che il gioco non l'ho finito e al momento l'ho disinstallato per far posto ad altre cose. Però da quel che ho visto nelle prime 15 ore circa di gioco mi è sembrato non molto lontano dai classici racconti di frontiera (con un rapporto padri/figli che purtroppo temo di aver intuito dove andrà a parare). Non ho trovato guizzi particolari oltre ad una lentezza esasperante.
Ma a parte questo, la cosa più grave per me è che la narrativa è legata a tipologie di missioni praticamente sempre identiche. Raggiungi punto x, spari a destra e manca, scappi e ritorni al punto y. Forse sono fatto male io, ma a me non diverte. GTA 5 da quel punto di vista lo trovai molto più godibile.
Io sono convinto che riempire il gioco di contenuti dozzinali o fornire spazi aperti fini a se stessi tolga divertimento e focus agli elementi più importanti di un gioco. Faccio un altro esempio: Judgment, al quale sto giocando in questi giorni. Open World che è più che altro un Sandbox, gameplay molto variegato, narrativa serrata e avvincenti... perlomeno fino alla fine del primo capitolo. Poi entrano in gioco i casi secondari, le missioni amico e altre attività parallele che magari sono divertenti (soprattutto all'inizio, poi diventano ripetitive pure quelle) ma finiscono per sfilacciare tutto il tessuto costruito nel primo capitolo. Potrei fare anche l'esempio di Nier Automata che da il meglio di se nelle sezioni più pilotate e che rallenta terribilmente e inspiegabilmente nelle fasi open world.
Insomma per me la formula (e secondo me alcuni autori lo hanno capito meglio di altri) migliore è condensare tutto quello che di meglio ha da offrire un gioco in una campagna di 10-15 ore, magari consentendo approcci differenziati e incentivando la rigiocabilità.