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Questo e' errato,quella che fu divinizzata fu la MISERICORDIA di Cesare,non Cesare stesso.Che poi la sua misericordia venne in seguito personificata in Cesare stesso è un altro discorso.
A me non risulta questa cosa sinceramente,tutte le notizie e articoli che trovo non fanno mai riferimento a questa misericordia che dici ma solo a Cesare Divinizzato(il suo tempio è stato costruito esplicitamente per questo cioè per Giulio Cesare Divinizzato).

Si dice poi che nel cielo apparve una stella e che fu presa come schiacciante segno di Cesare che si trasformava in una divinità.

 
A me non risulta questa cosa sinceramente,tutte le notizie e articoli che trovo non fanno mai riferimento a questa misericordia che dici ma solo a Cesare Divinizzato(il suo tempio è stato costruito esplicitamente per questo cioè per Giulio Cesare Divinizzato).
Cesare divenne Divo con l'apoteosi,non con la divinizzazione che fu limitata alla sola misericordia(Pietas).La pietas era già una divinità e,elevando la pietas di Cesare era come accomunarlo a un *** ma ciò non vuol dire che egli fosse un *** alla pari di Giove,Marte etc.

 
Cesare divenne Divo con l'apoteosi,non con la divinizzazione che fu limitata alla sola misericordia.Ai tempi di Augusto il Sanato era l'organo più importante,non l'imperatore e la divinizzazione del precedente dictator non era ammessa in quanto avrebbe significato che Augusto sarebbe diventato figlio di un *** e,di conseguenza sarebbe stato autorizzato a seguirne le orme.Augusto fece l'apoteosi quando aveva ottenuto già molto potere(con il secondo triumvirato)e dopo esserselo consolidato con la dipartita di Antonio.
Quindi il suo tempio è indirizzato erroneamente a lui? mi sembra una buffonata :rickds:

Comunque continuo a trovare notizie che parlano solamente di divinizazzione,tant'è che wikipedia dice "La tradizione ebbe inizio con la dichiarazione del Senato della divinizzazione di Giulio Cesare dopo la sua uccisione nel 44 a.C., atto che scosse l'opinione pubblica di Roma. Quando Augusto morì 58 anni più tardi, ricevette anche lui onori simili"

 
Quindi il suo tempio è indirizzato erroneamente a lui? mi sembra una buffonata
No,è indirizzato alla sua Pietas e inderettamente a lui.

Comunque continuo a trovare notizie che parlano solamente di divinizazzione,tant'è che wikipedia dice "La tradizione ebbe inizio con la dichiarazione del Senato della divinizzazione di Giulio Cesare dopo la sua uccisione nel 44 a.C., atto che scosse l'opinione pubblica di Roma. Quando Augusto morì 58 anni più tardi, ricevette anche lui onori simili"
Perchè wikipedia non fa distinzione tra divinizzazione e apoteosi.Inoltre Augusto(Ottaviano)ottenne questo titolo molto dopo la divinizzazione della Pietas di Cesare in quanto prima solo la Pietas e non lo stesso Cesare era considerata divina.

 
No,è indirizzato alla sua Pietas e inderettamente a lui.
Perchè wikipedia non fa distinzione tra divinizzazione e apoteosi.
Linkami qualcosa dove spiegano questo,altrimenti devo attenermi a tutti gli articoli che ho trovato che non menzioano mai questa "pietas"

 
Linkami qualcosa dove spiegano questo,altrimenti devo attenermi a tutti gli articoli che ho trovato che non menzioano mai questa "pietas"
Inanzitutto cito l'apoteosi secondo Wikipedia."La tradizione ebbe inizio con la dichiarazione del Senato della divinizzazione di Giulio Cesare dopo la sua uccisione nel 44 a.C., atto che scosse l'opinione pubblica di Roma. Quando Augusto morì 58 anni più tardi, ricevette anche lui onori simili fornendo così un modello per i futuri imperatori. Gli obiettivi dell'atto erano di rinforzare la maestà della carica imperiale e, più immediatamente, di associare l'imperatore in carica ad un illustre predecessore. Per esempio, quando Settimio Severo rovesciò Didio Giuliano per prendere il potere nel 193, favorì l'apoteosi di Pertinace, che aveva regnato prima di Giuliano. Ciò permise a Severo di presentarsi come erede e successore di Pertinace, sebbene i due non fossero imparentati.

L'Apoteosi non era un processo automatico, almeno all'inizio dell'era imperiale. Gli imperatori che non erano ricordati con benevolenza o non erano graditi ai loro successori, generalmente non venivano divinizzati. Per esempio, Caligola e Nerone, che erano considerati da molti contemporanei come tiranni e il cui regnò terminò in modo violento, non furono divinizzati dopo la loro morte.

Gli imperatori che venivano divinizzati, venivano chiamati con l'appellativo di divus, titolo che precedeva tutti i loro nomi. Infatti, Claudio veniva chiamato divus Claudius. Questa parola viene spesso tradotta come "***" (quindi, "Claudio il ***") ma ciò non è esatto; una miglior traduzione sarebbe "divino" (quindi, "il divino Claudio"), un'espressione più leggera che gli intellettuali romani potevano accettare come metaforica. Nel tardo impero, questo onore divenne sempre più associato in modo automatico agli imperatori morti, fino al punto che divenne quasi un sinonimo della moderna espressione "fu" (come dire, per esempio, "il fu Claudio"). Il fatto che divus avesse perso molto del suo significato religioso lo si capisce dal fatto che venne attribuito anche ai primi imperatori cristiani dopo la loro morte (p.es., divus Constantinus)."Come vedi sono ben lontani da essere equiparati agli Dei

 
Inanzitutto cito l'apoteosi secondo Wikipedia."La tradizione ebbe inizio con la dichiarazione del Senato della divinizzazione di Giulio Cesare dopo la sua uccisione nel 44 a.C., atto che scosse l'opinione pubblica di Roma. Quando Augusto morì 58 anni più tardi, ricevette anche lui onori simili fornendo così un modello per i futuri imperatori. Gli obiettivi dell'atto erano di rinforzare la maestà della carica imperiale e, più immediatamente, di associare l'imperatore in carica ad un illustre predecessore. Per esempio, quando Settimio Severo rovesciò Didio Giuliano per prendere il potere nel 193, favorì l'apoteosi di Pertinace, che aveva regnato prima di Giuliano. Ciò permise a Severo di presentarsi come erede e successore di Pertinace, sebbene i due non fossero imparentati.L'Apoteosi non era un processo automatico, almeno all'inizio dell'era imperiale. Gli imperatori che non erano ricordati con benevolenza o non erano graditi ai loro successori, generalmente non venivano divinizzati. Per esempio, Caligola e Nerone, che erano considerati da molti contemporanei come tiranni e il cui regnò terminò in modo violento, non furono divinizzati dopo la loro morte.

Gli imperatori che venivano divinizzati, venivano chiamati con l'appellativo di divus, titolo che precedeva tutti i loro nomi. Infatti, Claudio veniva chiamato divus Claudius. Questa parola viene spesso tradotta come "***" (quindi, "Claudio il ***") ma ciò non è esatto; una miglior traduzione sarebbe "divino" (quindi, "il divino Claudio"), un'espressione più leggera che gli intellettuali romani potevano accettare come metaforica. Nel tardo impero, questo onore divenne sempre più associato in modo automatico agli imperatori morti, fino al punto che divenne quasi un sinonimo della moderna espressione "fu" (come dire, per esempio, "il fu Claudio"). Il fatto che divus avesse perso molto del suo significato religioso lo si capisce dal fatto che venne attribuito anche ai primi imperatori cristiani dopo la loro morte (p.es., divus Constantinus)."Come vedi sono ben lontani da essere equiparati agli Dei
Vengono comunque definiti come "divini"(che poi posso capire che alla fine divenne una prassi ma io mi riferisco proprio a Cesare e alla sua situazione vista soprattutto dal popolo che senza dubbio lo considerava divinità) e comunque il caso di Cesare è stato molto piu eclatante di quello degli altri imperatori,tant'è vero che come avevo scritto fonti parlano di questa stella che venne vista dopo la sua morte e fu ritenuta simbolo evidente del suo divenire divinità,cosa che lo stesso tempio simboleggia.

Comunque non mi hai postato il fatto della pietas //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif sono curioso però di sapere questa cosa.

 
Comunque non mi hai postato il fatto della pietas sono curioso però di sapere questa cosa.
Su internet non la trovo,devo ricordarmi dove ho sfanculizzato il mio libro di Storia Romana dopo l'esame.

Vengono comunque definiti come "divini"(che poi posso capire che alla fine divenne una prassi ma io mi riferisco proprio a Cesare e alla sua situazione vista soprattutto dal popolo che senza dubbio lo considerava divinità) e comunque il caso di Cesare è stato molto piu eclatante di quello degli altri imperatori,tant'è vero che come avevo scritto fonti parlano di questa stella che venne vista dopo la sua morte e fu ritenuta simbolo evidente del suo divenire divinità,cosa che lo stesso tempio simboleggia.
E' il più ecclatante perchè è stato il primo.Se per questo anche sulle idi di Marzo si dice ci fossero dei presagi "divini"ma è facile parlare una volta che il fatto è accaduto.

 
Su internet non la trovo,devo ricordarmi dove ho sfanculizzato il mio libro di Storia Romana dopo l'esame.
E' il più ecclatante perchè è stato il primo.Se per questo anche sulle idi di Marzo si dice ci fossero dei presagi "divini"ma è facile parlare una volta che il fatto è accaduto.
Si ricordo di questi presagi divini,erano anche abbastanza numerosi se mi ricordo bene //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Comunque vabeh,per ora rimango sulla mia opinione visto che praticamente tutta la rete la supporta,nel caso ritrovassi il libro o qualche informazione piu dettagliata su questo argomento fammelo sapere...anche perchè mi hai giustamente detto che wikipedia non fà distinzione tra divinizzazione e apoteosi e poi mi hai incollato l'articolo che ti avevo già postato di wikipedia :rickds: comunque vabeh,come ho detto in caso trovi altre informazioni "decisive" fammelo sapere altrimenti è diventata una discussione sterile

 
Comunque vabeh,per ora rimango sulla mia opinione visto che praticamente tutta la rete la supporta,nel caso ritrovassi il libro o qualche informazione piu dettagliata su questo argomento fammelo sapere...
Per ora posso solo darti il titolo del libro.Storia romana a cura di Geraci e Marcone.Altri libri a tema sono quelli di Michelotto.Trovare un libro sfanculuzzato è un'impresa titanica e anche piuttosto irritante.

 
Per ora posso solo darti il titolo del libro.Storia romana a cura di Geraci e Marcone.Altri libri a tema sono quelli di Michelotto.Trovare un libro sfanculuzzato è un'impresa titanica e anche piuttosto irritante.
Sisi ma tranquillo infatti,se lo trovi per caso bene altrimenti fà niente //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
A inventarsi una persona, un culto e/o una religione non ci vuole niente, lo sanno tutti......

Riconosco che la Bibbia cita fatti, luoghi e personaggi storici.

La figura di Gesù è ambigua però: si parla direttamente di lui solo nella Bibbia, si parla proprio di costui come divinità che faceva miracoli davanti a un mucchio di gente.

Ora come scindi la storia dalla fantasia? Come fai a distinguere il vero da il falso in un testo religioso? (appurando il fatto che io trovo ridicolo il Gesù come ***, mentre moltissimi invece ci credono).

Mi dici che devo prendere per buona la storicità di Gesù dalla Bibbia? Ma come posso se è l'unica fonte e in questa fonte si parla di costui come ***? Mi spieghi come un non cristiano dovrebbe prendere per buona la storicità di Gesù?

Dove sta scritto che tutte le testimonianze sono di parte? Questo non è affatto vero. Anzi, uno storico dovrebbe essere sempre imparziale.Il De bello gallico e gli Annales sono testi sacri di qualche religione? Non mi risulta; vengono presi per quello che sono. I vangeli non sono affatto una fonte storica attendibile, perché sono pieni di errori. Come può un'opera, scritta non per avere credibilità storiografica, ma per diventare testo di propaganda, e quindi specificamente confezionata per mettere in luce certi aspetti su altri, poter essere presa sul serio come prova dell'esistenza di Gesù? A parte il fatto che si parla anche di fatti impossibili, perché non è che tutti i giorni i morti si svegliano e compiono miracoli a destra e a manca. Che poi siano presenti alcuni passaggi corretti, non significa che l'intera opera lo sia. Prendi l'Iliade di Omero, per esempio. Grazie a essa, Schliemann trovo le rovine di *****, quella vera. Ma questo non ci deve indurre a credere che fossero esistiti giganteschi ciclopi, mostri marini, divinità varie, maghe, oracoli e amenità simili. Che è invece quello che si fa col vangelo.
Quoto totalmente.

Allora prendi pure i Vangeli per quello che sono: testimonianze della vita di un uomo, che potrebbero anche aver subito una mitizzazione o un'esaltazione dovuta al periodo di trasmissione orale.
Potrebbero? LOL

Testimonianze di cosa? In base a ciò che hai scritto si evince tutta l'inattendibilità storica del personaggio.

Spiegami da un punto di vista storico che differenza c'è tra un Achille e un Gesù, entrambi non sono verificabili storicamente parlando.

Ci vuole fede quanta ce ne vuole per credere nell'esistenza di qualsiasi persona vissuta prima dell'800 (ad esser buoni), dopotutto il mondo potrebbe essere pure comparso misteriosamente 20 anni fa insieme ad una serie di meccanismi atti ad ingannarci, chi lo sa. Però una testimonianza (che poi manco è una) ha sempre il suo valore (anche storico), poi devi contarci che il Cristo in cui credo io necessariamente ha qualcosa di più rispetto alla mera esistenza, ma potrei pur sempre sbagliarmi.

Comunque continui a sbagliare: la nostra, la mia Fede NON si basa affatto su libri o parole, io credo nel *** Vivo.
Visualizza allegato 70655

scusate l'ignoranza, ma se i vangeli non fossero esistiti nessuno adesso crederebbe in ***, non è attraverso questi ultimi che i credenti ne sono venuti a conoscenza?
Christianity is not the only religion in the world.

It is not the first, and it is not the last.

 
Testimonianze di cosa? In base a ciò che hai scritto si evince tutta l'inattendibilità storica del personaggio.

Spiegami da un punto di vista storico che differenza c'è tra un Achille e un Gesù, entrambi non sono verificabili storicamente parlando
Lo stesso si può dire tra un Gesù e un Archimede.

 
Lo stesso si può dire tra un Gesù e un Archimede.
No, Archimede è una figura storica, ne parlano storici, ha scoperto concetti matematici, ha costruito delle invenzioni, è citato da contemporanei, non era venerato come divinità in un testo religioso.

 
No, Archimede è una figura storica, ne parlano storici, ha scoperto concetti matematici, ha costruito delle invenzioni, è citato da contemporanei, non era venerato come divinità in un testo religioso.
Archimede è citato da Sorici"postumi"a lui esattamente come Gesù anzi,nel caso di Archimede gli storici parlano di lui molto dopo la sua morte a differenza di Gesù che viene citato nelle lettere romane una decina di anni dopo la sua dipartita.Le sue invenzioni non sono pervenute fisicamente,solo le teorie che potrebbero anche essere di qualcun'altro visto che non ci sono prove fisiche che le abbia scritte lui,inoltre la storia degli specchi riflettenti che sconfissero i romani è stata ritenuta una mitizzazione e magari i romani non hanno mai incontrato Archimede visto che la storia degli specchi è falsa.E questo discorso si può fare per qualunque personaggio storico,non solo Archimede.

 
Archimede è citato da Sorici"postumi"a lui esattamente come Gesù anzi,nel caso di Archimede gli storici parlano di lui molto dopo la sua morte a differenza di Gesù che viene citato nelle lettere romane una decina di anni dopo la sua dipartita.Le sue invenzioni non sono pervenute fisicamente,solo le teorie che potrebbero anche essere di qualcun'altro visto che non ci sono prove fisiche che le abbia scritte lui,inoltre la storia degli specchi riflettenti che sconfissero i romani è stata ritenuta una mitizzazione e magari i romani non hanno mai incontrato Archimede visto che la storia degli specchi è falsa.E questo discorso si può fare per qualunque personaggio storico,non solo Archimede.
Ma non è vero, ti ho postato anche i link che ovviamente ha ignorato //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

http://it.wikipedia.org/wiki/Archimede#Invenzioni_meccaniche

http://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Claudio_Marcello

http://it.wikipedia.org/wiki/Conone_di_Samo

http://it.wikipedia.org/wiki/Dositeo_(matematico)

http://it.wikipedia.org/wiki/Assedio_di_Siracusa_(212_a.C.)

Proprio nessuno parla dello sconosciuto Archimede //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

LOL, perché uno trae un sacco di vantaggi a dare la paternità di invenzioni ad altri :rickds:

Il planetario

Una delle realizzazioni tecniche di Archimede più ammirata nell'antichità fu il suo planetario. Le migliori informazioni su quest'oggetto sono fornite da Cicerone, il quale scrive che nell'anno 212 a.C., quando Siracusa fu saccheggiata dalle truppe romane, il console Marco Claudio Marcello portò a Roma un apparecchio costruito da Archimede che riproduceva la volta del cielo su una sfera e un altro che prediceva il moto apparente del sole, della luna e dei pianeti, equivalente quindi a una moderna sfera armillare.[27] Cicerone, riferendo le impressioni di Gaio Sulpicio Gallo che aveva potuto osservare lo straordinario oggetto, sottolinea come il genio di Archimede fosse riuscito a generare i moti dei pianeti, tra loro tanto diversi, a partire da un'unica rotazione. È noto grazie a Pappo che Archimede aveva descritto la costruzione del planetario nell'opera perduta Sulla Costruzione delle Sfere.[28] La scoperta della macchina di Anticitera, un dispositivo a ingranaggi che secondo alcune ricerche risale alla seconda metà del II secolo a.C., dimostrando quanto fossero elaborati gli antichi meccanismi costruiti per rappresentare il moto degli astri, ha riacceso l'interesse sul planetario di Archimede. Un ingranaggio probabilmente identificabile come appartenuto al planetario di Archimede è stato rinvenuto nel luglio del 2006 a Olbia; gli studi sul reperto sono stati presentati al pubblico nel dicembre del 2008. Secondo una ricostruzione il planetario, che sarebbe stato tramandato ai discendenti del conquistatore di Siracusa, potrebbe essere andato perso nel sottosuolo cittadino di Olbia (probabile scalo del viaggio) prima del naufragio della nave che trasportava Marco Claudio Marcello (console 166 a.C.) in Numidia.[29]

 
Proprio nessuno parla dello sconosciuto Archimede

LOL, perché uno trae un sacco di vantaggi a dare la paternità di invenzioni ad altri
Infatti i romani non contano quando parlano di Gesù ma se lo fanno di Archimede è giusto e lecito.Se gli apostoli parlano di Gesù non va bene,se altri matematici parlano di Archimede è lecito.Per l'assedio di Siracusa è stato dimostrato che non c'era alcuna macchina infernale di Archimede,inoltre per Archimede si portrebbe fare lo stesso discorso di Shakespeare,magari era un gruppo di inventori e a questo gruppo sono attribuite le invenzioni.

 
Infatti i romani non contano quando parlano di Gesù ma se lo fanno di Archimede è giusto e lecito.Se gli apostoli parlano di Gesù non va bene,se altri matematici parlano di Archimede è lecito.Per l'assedio di Siracusa è stato dimostrato che non c'era alcuna macchina infernale di Archimede,inoltre per Archimede si portrebbe fare lo stesso discorso di Shakespeare,magari era un gruppo di inventori e a questo gruppo sono attribuite le invenzioni.
Io ti ho citato contemporanei che parlano direttamente di lui, tu non mi hai citato nessun contemporaneo di Gesù che parla di lui, non uno!

Siracusa possedeva 27 km di mura costruite all'epoca di Dionigi I di Siracusa, che le garantivano una completa difesa, sia per mare che per terra. Proprio per queste difese la città non fu mai espugnata, per questo motivo il compito di Marcello era arduo.


« I Siracusani, quando videro i Romani investire la città dai due fronti, di terra e di mare, rimasero storditi e ammutolirono di timore. Pensarono che nulla avrebbe potuto contrastare l'impeto di un attacco in forze di tali proporzioni. »



(da Vite parallele di Plutarco)



A difesa della città, vi era un valoroso esercito ben equipaggiato nonché l'ingegno di Archimede e delle sue invenzioni. Proprio in quell'occasione infatti il Siracusano preparò la difesa tramite mezzi rinnovati come la balista, la catapulta e lo scorpione. Ma anche altri mezzi come la manus ferrea e gli specchi ustori, con cui si dice mise in seria difficoltà gli attacchi romani per mare e per terra. In realtà ci sono molti dubbi sull'utilizzo di specchi ustori da parte di Archimede, anche perché tutte le fonti che riportano tale informazione sono tarde e ci sono molti dubbi sulla fattibilità all'epoca di specchi parabolici o comunque orientati per far prender fuoco al legno o alla stoffa a così grande distanza. I romani dal canto loro tentavano gli assalti per mare con le quinquiremi e l'uso delle sambuche oltreché per terra con gli eserciti.[2]



« I Romani, allestiti questi mezzi, pensavano di dare l'assalto alle torri, ma Archimede, avendo preparato macchine per lanciare dardi a ogni distanza, mirando agli assalitori con le baliste e con catapulte che colpivano più lontano e sicuro, ferì molti soldati e diffuse grave scompiglio e disordine in tutto l' esercito; quando poi le macchine lanciavano troppo lontano, ricorreva ad altre meno potenti che colpissero alla distanza richiesta. [...]Quando i Romani furono entro il tiro dei dardi, Archimede architettò un'altra macchina contro i soldati imbarcati sulle navi: dalla parte interna del muro fece aprire frequenti ferritoie dell'altezza di un uomo, larghe circa un palmo dalla parte esterna: presso di queste fece disporre arceri e scorpioncini e colpendoli attraverso le ferritoie metteva fuori combattimento i soldati navali. [...]Quando essi tentavano di sollevare le sambuche, ricorreva a macchine che aveva fatto preparare lungo il muro e che, di solito invisibili, al momento del bisogno si legavano minacciose al di sopra del muro e sporgevano per gran tratto con le corna fuori dai merli: queste potevano sollevare pietre del peso di dieci talenti e anche blocchi di piombo. Quando le sambuche si avvicinavano, facevano girare con una corda nella direzione richiesta l'estremità della macchina e mediante una molla scagliavano una pietra: ne seguiva che non soltanto la sambuca veniva infranta ma pure la nave che la trasportava e i marinai correvano estremo pericolo. »



(da Le Storie di Polibio)


http://it.wikipedia.org/wiki/Storia

Il metodo storico consiste di tutte quelle tecniche e quelle linee guida con le quali gli storici usano le fonti primarie ed altre testimonianze per ricercare e quindi scrivere la storia. Una operazione storiografica, volta a "setacciare" le affermazioni valide storicamente dal campo più vasto delle affermazioni, è indispensabile per poter elaborare un 'vero discorso del passato'. Questo discorso viene inevitabilmente prodotto da una rigida osservanza di un metodo stabilito. In altre parole, la stessa verità storica può essere considerata un effetto del metodo di produzione storiografica.

Una fonte primaria è un documento o informazione creato vicino/durante il fatto/evento che si sta analizzando.


In questo senso primario non ha caratteristiche qualitative (superiore), ma semplicemente cronologiche. Si riferisce alla creazione da parte di contributori primari, e si distingue da una fonte secondaria, che è un'opera che tratta di storia, come un libro scolastico o un articolo, costruito a partire da una fonte primaria.


 
peraltro, come confermato anche dal professore Pesce, Professore Ordinario di Storia del Cristianesimo (il quale per inciso crede fermamente nell'esistenza passata di Cristo), i Vangeli canoni sono stati scritti da un minimo di 30 anni dopo la morte di Cristo (i sinottici, la cui fonte probabilmente è la medesima) ad un massimo di 150 anni (Giovanni).

Direi che come fonte sono in effetti un pò labili, anche se non per questo inattendibili in assoluto

 
Io ti ho citato contemporanei che parlano direttamente di lui, tu non mi hai citato nessun contemporaneo di Gesù che parla di lui, non uno!
I contemporanei di Gesù sono gli apostoli,le fonti più vicine a Gesù sono le lettere di Paolo e i resoconti dei romani."(da Le Storie di Polibio)"Polibio,aveva circa 6 anni quando è morto Archimede,non contemporaneo.

peraltro, come confermato anche dal professore Pesce, Professore Ordinario di Storia del Cristianesimo (il quale per inciso crede fermamente nell'esistenza passata di Cristo), i Vangeli canoni sono stati scritti da un minimo di 30 anni dopo la morte di Cristo (i sinottici, la cui fonte probabilmente è la medesima) ad un massimo di 150 anni (Giovanni).Direi che come fonte sono in effetti un pò labili, anche se non per questo inattendibili in assoluto
Le fonti più vicine non sono i vangeli,come tu stesso hai detto ma le lettere di Paolo scritte 20 anni dopo la morte di Cristo circa.

Una fonte primaria è un documento o informazione creato vicino/durante il fatto/evento che si sta analizzando.

In questo senso primario non ha caratteristiche qualitative (superiore), ma semplicemente cronologiche. Si riferisce alla creazione da parte di contributori primari, e si distingue da una fonte secondaria, che è un'opera che tratta di storia, come un libro scolastico o un articolo, costruito a partire da una fonte primaria.
Lettere di Paolo,vent'anni circa dopo la morte di Gesù,

 
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