Alert Religioni (Leggere il primo post prima di intervenire)

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bono che è praticamente merito tuo se ho trovato sta scuola e se l'ho iniziata :morristend:
Davvero? Ho un vuoto di memoria, ricordo che ne avevamo parlato, ma...//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Ehi, ho trovato l'audio originale dell'esorcismo ad Anneliese Michel. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif


È in tedesco, se qualcuno vuole la traduzione di un qualche minuto in particolare mi chieda pure (laddove è comprensibile, ovviamente:asd:)..


 









- - - Aggiornato - - -

Appena torno a Roma spero di potermi imboscare in un qualche esorcismo, mi interesserebbe viverne uno in prima persona.

 
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Questo è uno dei commenti sul video:"Mai sentite tante cazzate tutte insieme! Ma secondo voi una crisi isterica fa cambiare la voce fino a questo punto? Ma guardatevi qualche altro esorcismo su you tube e vi renderete conto che questo e' il piu' terrificante mai sentito! Comunque so' per certo che anche nella cultura islamica si praticano e penso in tutto il mondo perche' il padrone e' lui....satana, o come lo volete chiamare..."

Cosa avrebbe di diverso o alterato o mostruoso quella voce ?

Poveraccia comunque, probabilmente sarebbe morta anche nonostante le cure vista la gravità della malattia. Forse sarebbe incurabile ancora oggi.

 
Questo è uno dei commenti sul video:"Mai sentite tante cazzate tutte insieme! Ma secondo voi una crisi isterica fa cambiare la voce fino a questo punto? Ma guardatevi qualche altro esorcismo su you tube e vi renderete conto che questo e' il piu' terrificante mai sentito! Comunque so' per certo che anche nella cultura islamica si praticano e penso in tutto il mondo perche' il padrone e' lui....satana, o come lo volete chiamare..."
Cosa avrebbe di diverso o alterato o mostruoso quella voce ?

Poveraccia comunque, probabilmente sarebbe morta anche nonostante le cure vista la gravità della malattia. Forse sarebbe incurabile ancora oggi.
Rispetto a cosa? L'isteria e simili?

 
ma gli occhi neri glieli ha fatti il prete? :rickds:

 
Quale parte di "autolesionava" non è chiara?:rickds:
"sion" direi

"ava" mi fa pensare ad ava addams

ok //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/tristenev.png

 
Chen l'esorcista :morristend:

Per me restano donne pazze. Io ho urlato poche volte in vita mia, e nemmeno mi ricordo. Però mi hanno detto che sembravo satana :rickds:

 
Che differenza c'è tra pietà e misericordia?

Suppongo che la pietà sia dettata da un sentimento molto più della misericordia. Essere misericordiosi penso sia donare qualcosa al prossimo senza scegliere con un qualche criterio a chi si dona un oggetto, cibo, o un insegnamento. Non si ha invece pietà di tutti, ma di chi riteniamo meno fortunato, che particolarmente abbia subito danni per un qualche motivo.

Riflessione di 4 minuti sulla quale potrei facilmente cambiare idea. Poco pensata e poco precisa, ma prima di sparare a raffica aspetto altre opinioni

 
Le cinque prove dell'esistenza di *** di S. Tommaso d'Aquino, basate su discorsi logici, sono tutte fallaci come ampiamente dimostrato da Kant.Io principalmente conosco quell'aspetto di S. Tommaso, perché il resto non l'ho approfondito, ma per quanto riguarda quello possiamo dire che ha fatto un discorso oltremodo semplicistico.

Il paragone con Galilei non regge, perché é stato scienziato anzitutto invece che filosofo, e alcune delle sue scopertsono valide tutt'ora, mentre non trovo un solo aspetto di Tommaso che sia attuale tra quelli che conosco.
Mi piacerebbe proprio conoscerle queste dimostrazioni di Kant, visto che quest'ultimo non ha mai studiato le Cinque Vie che dimostrerebbero l'esistenza di ***. Infatti ne è venuto a conoscenza parecchio dopo con la tarda scolastica.


Al contrario ha criticato la prova ontologica di sant'Anselmo, cosa che aveva già fatto Tommaso molto tempo prima (tra l'altro Kant applicò il sistema di doppia evidenza di san Tommaso [necessità logico-ontologica e capacità del soggetto cosciente] per farlo).


 


Ben inteso che magari mi potrebbe essere sfuggita una parte. Anche se dubito..


 
Mi piacerebbe proprio conoscerle queste dimostrazioni di Kant, visto che quest'ultimo non ha mai studiato le Cinque Vie che dimostrerebbero l'esistenza di ***. Infatti ne è venuto a conoscenza parecchio dopo con la tarda scolastica.
Al contrario ha criticato la prova ontologica di sant'Anselmo, cosa che aveva già fatto Tommaso molto tempo prima (tra l'altro Kant applicò il sistema di doppia evidenza di san Tommaso [necessità logico-ontologica e capacità del soggetto cosciente] per farlo).


 


Ben inteso che magari mi potrebbe essere sfuggita una parte. Anche se dubito..
Ma da dove viene fuori il post che hai quotato?

comunque ora sono curioso. Mi ero già accorto studiandolo che Tommaso mi faceva schifo, ma se ora che devo studiare Kant mi dite che lo smentisce pure, lo farò con più entusiasmo.

Anche un bambino potrebbe avere da discutere sulle 5 vie, pensavo fossero dimostrazioni serie prima di leggerle, e invece...

 
Ma da dove viene fuori il post che hai quotato?
comunque ora sono curioso. Mi ero già accorto studiandolo che Tommaso mi faceva schifo, ma se ora che devo studiare Kant mi dite che lo smentisce pure, lo farò con più entusiasmo.

Anche un bambino potrebbe avere da discutere sulle 5 vie, pensavo fossero dimostrazioni serie prima di leggerle, e invece...
Qualche pagina addietro, non avevo visto l'intervento e così ho risposto "in ritardo".

 


Comunque per quel che ne so io, Kant non si occupò delle 5 vie. Attendo ovviamente l'eventuale smentita.



Alcune di queste vie sono evidentemente discutibili, ma la prima credo che ci sia poco da dire. È semplice, non eclatante e di certo non fornisce "conforto", questo perchè è un concetto logico e non emotivo. Ovvio.


 

 




- - - Aggiornato - - -

Che differenza c'è tra pietà e misericordia?
Nel linguaggio comune sono la stessa cosa.

 


Nel linguaggio teologico la differenza è marcata (non tantissimo, ma c'è).


 


"Misericordia" significa "Avere a cuore la miseria altrui". Quindi è quel sentimento di compassione (che se vuoi significa la stessa cosa:
compassione, portare a te la passione [o patimento] altrui) del voler prendere il peso della croce di qualcun altro, oppure il proprio quando si tratta di perdonare un nemico. Attenzione: non è l'azione, ma il sentimento.

 


La pietà invece rientra nella
virtù cardinale della giustizia. Siccome la giustizia è "dare a ciascuno il giusto che gli spetta", la pietà nel senso autentico del termine equivale a un cocktail di sentimenti quali: rispetto, dedizione, zelo e amore che si hanno verso persone o entità superiori a noi (genitori, eventuali educatori, parenti anziani, la patria, eccetera).

 


Nello specifico, la
pietà rivolta a *** acquisisce la definizione di: religione (sempre intesa come parte della virtù della giustizia). Che non va confusa con "religione" nel senso comune ("tentare di creare un legame con qualcosa di superiore") e neppure con "religiosità naturale" (quell'impulso umano di venerazione a qualcosa di superiore che può portare alla superstizione, anche ideologica).

 

 




 
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Premetto che non ho mai studiato filosofia , devo dire però che la prima via , ex moto , non mi convince molto . Se parte dal principio che tutto ciò che si muove è mosso da altro non può arrivare a dire che esiste un motore primo , è in contraddizione con la premessa. Cioè se esiste un motore primo non capisco perchè non ne possa esistere più di uno . Ma sopratutto se nel principio ogni "azione" è causata da qualcosa anche la prima azione deve essere causata da qualcosa .

 
Premetto che non ho mai studiato filosofia , devo dire però che la prima via , ex moto , non mi convince molto . Se parte dal principio che tutto ciò che si muove è mosso da altro non può arrivare a dire che esiste un motore primo , è in contraddizione con la premessa. Cioè se esiste un motore primo non capisco perchè non ne possa esistere più di uno . Ma sopratutto se nel principio ogni "azione" è causata da qualcosa anche la prima azione deve essere causata da qualcosa .
La conclusione del concetto è un effetto della causa, per cui è logica.

 


Vediamo. Ogni cosa che si muove (
muovere significa trarre qualcosa dalla potenza all'atto) necessita di qualcos'altro che lo muova. Ma evidentemente non possiamo andare all'infinito, perchè i motori per andare dalla potenza all'atto hanno bisogno di qualcosa che sia già in atto (ovvero che sia già nella condizione di poter muovere).


Si deduce quindi che ci dev'essere per forza un primo motore d'origine, ma esso, per essere tale, non può essere mosso da altri. Se ci fosse qualcosa che lo muove, allora non sarebbe il primo.


Il principio di partenza dice: tutto ciò che si muove è mosso da altro. Ma il Primo Motore non si muove, quindi è ovvio che non è mosso da altro.


Il Primo Motore è la causa prima di tutto, ma per esserlo è ovvio che sia atto puro (solo
atto). In altre parole, il suo pensare è il suo agire, il suo agire è il suo essere, il suo essere è il suo pensare e il suo agire. Per essere il Primo Motore dev'essere immobile, ma anche eterno. L'eternità (che non va intesa come "tempo che non finisce mai", perchè sarebbe comunque "tempo", cioè conseguenza del moto), ovvero l'istante infinito (per dargli un sinonimo capibile), è a sua volta il Motore Primo. Cioè tutto è racchiuso in questo istante infinito che è sempre il Motore Primo.


Immobile ma che muove (ciò che muove non è eternità, perchè se lo fosse sarebbe il Primo Motore).


 


Spero di essere stato un po' chiaro..
//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 

 

 

 




 
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La conclusione del concetto è un effetto della causa, per cui è logica.  


Vediamo. Ogni cosa che si muove (
muovere significa trarre qualcosa dalla potenza all'atto) necessita di qualcos'altro che lo muova. Ma evidentemente non possiamo andare all'infinito, perchè i motori per andare dalla potenza all'atto hanno bisogno di qualcosa che sia già in atto (ovvero che sia già nella condizione di poter muovere).


Si deduce quindi che ci dev'essere per forza un primo motore d'origine, ma esso, per essere tale, non può essere mosso da altri. Se ci fosse qualcosa che lo muove, allora non sarebbe il primo.


Il principio di partenza dice: tutto ciò che si muove è mosso da altro. Ma il Primo Motore non si muove, quindi è ovvio che non è mosso da altro.


Il Primo Motore è la causa prima di tutto, ma per esserlo è ovvio che sia atto puro (solo
atto). In altre parole, il suo pensare è il suo agire, il suo agire è il suo essere, il suo essere è il suo pensare e il suo agire. Per essere il Primo Motore dev'essere immobile, ma anche eterno. L'eternità (che non va intesa come "tempo che non finisce mai", perchè sarebbe comunque "tempo", cioè conseguenza del moto), ovvero l'istante infinito (per dargli un sinonimo capibile), è a sua volta il Motore Primo. Cioè tutto è racchiuso in questo istante infinito che è sempre il Motore Primo.


Immobile ma che muove (ciò che muove non è eternità, perchè se lo fosse sarebbe il Primo Motore).


 


Spero di essere stato un po' chiaro..
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Sinceramente no :rickds: Nel senso ho capito cosa vuol dire Tommaso , sono concetti che mi sono abbastanza familiari , ma c'è qualcosa che non mi torna .

Innanzitutto ogni cosa che si muove deve essere stata mossa da qualcos'altro e fin qui ci siamo .

Non ho capito perchè non si può andare a ritroso all'infinito, è stato dimostrato che in certe condizioni si può . Per esempio la somma di infiniti numeri può dare un numero finito.

Comunque ammettendo che non si possa , non spiega perchè non potrebbe esserci più di un motore primo . Cioè effettivamente potrebbero esserci infiniti motori primi che muovono ogni cosa .

Poi vabbè il concetto di istante infinito non l'ho proprio capito //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
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Mi piacerebbe proprio conoscerle queste dimostrazioni di Kant, visto che quest'ultimo non ha mai studiato le Cinque Vie che dimostrerebbero l'esistenza di ***. Infatti ne è venuto a conoscenza parecchio dopo con la tarda scolastica.
Al contrario ha criticato la prova ontologica di sant'Anselmo, cosa che aveva già fatto Tommaso molto tempo prima (tra l'altro Kant applicò il sistema di doppia evidenza di san Tommaso [necessità logico-ontologica e capacità del soggetto cosciente] per farlo).


 


Ben inteso che magari mi potrebbe essere sfuggita una parte. Anche se dubito..
Kant le riconduceva tutte alla prova ontologica di Anselmo: praticamente attraverso la suddetta prova, Anselmo voleva dimostrare l'esistenza di *** asserendo che ***, essendo perfetto, non poteva che possedere tra i suoi attributi la stessa esistenza. In realtà questo é un discorso di logica che fa passare sottobanco l'esistenza in virtù della perfezione, quando, nella pratica, questo non é accettabile: benissimo, *** é perfetto, ma non puoi desumere un predicato reale (quale l'esistenza), da uno logico, quale la perfezione.

Kant fa l'esempio dei cento talleri.

Egli potrà pensare di averli in tasca, questo non significa che li abbia necessariamente.

Il sunto di questo é che una cosa, per quanto noi possiamo pensarla perfetta, non esiste di conseguenza, dato che la perfezione potrà portare da un punto di vista logico all'esistenza della cosa da noi pensata perfetta, ma non pratico/reale.

Dicendola alla Kantiana, l'esistenza non può che essere un giudizio sintetico relativo ad un oggetto (ovvero derivabile dalla sola esperienza), e non un giudizio analitico (ricavabile col solo pensiero).

E fin qui c'era arrivato pure Tommaso, seppur in maniera diversa.

Dopodiché Kant passa alla critica della prova cosmologica (che sarebbe ricompresa anche tra quelle di Tommaso, nella forma della prova "causale"): praticamente si tratta della prova per cui, avendo tutto una causa e non potendo risalire ad infinitum alle varie cause di ogni cosa, ci dovrà essere NECESSARIAMENTE un primo motore incausato identificabile con ***.

Kant critica questa prova affermando che il concetto di causa é applicabile solo all'esistente (il fenomenico, ciò che ci si dà nella nostra esperienza), ma non al trans-fenomenico (ovvero ciò che non si dà alla nostra esperienza).

Dunque per considerare necessario il motore immobile ed esistente, lo si dovrebbe considerare perfetto, facendo così passare sottobanco l'esistenza, e quindi si ricade nel problema della prova ontologica.

Semplicemente si potrebbe anche fare un discorso di questo genere: non ho evidenziato a caso il sintagma di cui sopra.

Se la premessa della prova é che tutto ha una causa, allora non può concludere che vi sia qualcosa di incausato identificabile con ***.

Peraltro, anche passando sottobanco questo errore, non é affatto detto che il motore primo debba essere ***, o comunque il *** cristiano.

(Quindi facciamo fuori le prime 3 delle cinque vie).

Infine Kant smentisce la prova teleologica (tutto é così perfetto che non può che esistere un "orologiaio" che abbia architettato tutto): benissimo, é possibile che esista un architetto così bravo, ma questo non dimostra implicitamente che sia il creatore. Quindi per riuscire a dimostrare l'esistenza del creatore di un essere così perfetto come l'orologiaio del mondo, non si potrebbe che ricorrere alle prove di cui sopra, cadendo nella smentita.

Quindi facciamo fuori quarta e quinta via.

 
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