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Beh, in uno Stato teocratico non può succedere..:pffs:
Per uno stato teocratico non si tratta di blasfemia? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/uhm.gif

 
Per uno stato teocratico non si tratta di blasfemia? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/uhm.gif
Ho sbagliato a scrivere. All'inizio volevo scrivere "non sorprende", poi "può succedere", e alla fine è uscito un ibrido.:rickds:

 
Mi sto studiando un po il nuovo testamento e avrei una domanda: come mai Gesù maleduce il fico? Da quel che ho capito è una metafora di Israele che non ha fede, confermate?

 
Mi sto studiando un po il nuovo testamento e avrei una domanda: come mai Gesù maleduce il fico? Da quel che ho capito è una metafora di Israele che non ha fede, confermate?
Sì, ma è solo uno dei messaggi, ovvero quello rivolto da *** al suo popolo eletto (come per dire: il destino d'Israele è già segnato).

Un altro messaggio, è quello del destino degli ipocriti (o per usare un linguaggio corrente: dei bigotti, ovvero coloro che vivono la religione solo esteriormente). Il testo originale:

La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. E avendo visto di lontano un fico che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se mai vi trovasse qualche cosa; ma giuntovi sotto, non trovò altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi. E gli disse: «Nessuno possa mai più mangiare i tuoi frutti». E i discepoli l'udirono.

In pratica il fico ha le foglie, appare interessante e dotato di frutti, ma di frutti neanche l'ombra. Il testo dice: Non era infatti quella la stagione dei fichi.

Ma siccome il fico rappresenta l'uomo nuovo (quindi toccato dall'amore di ***, fico = foglie di fico del primo uomo: Adamo, l'uomo nuovo per antonomasia di cui ogni battezzato assume la natura), non ci dev'essere per lui una "stagione" in cui dare frutti e una "stagione" in cui non deve darne.

Il discorso però non è moralistico. Non è tanto cosa uno debba o non debba fare; i frutti dipendono dalla pianta solo per l'intenzione di averli (chiedendoli a ***, come spiegò Gesù ai discepoli quando gli chiesero spiegazioni: "In verità io vi dico: se avrete fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che ho fatto a quest'albero, ma, anche se direte a questo monte: "Lèvati e gèttati nel mare", ciò avverrà. 22E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete").

Inoltre, un altro messaggio di Gesù potrebbe essere il riferimento con l'albero di ricino che *** fece morire nel libro di Giona (Giona 4,10-11); in pratica Cristo sottolinea il suo essere ***.

 
Un Concilio ecumenico e le sue conclusioni sono fuffa senza il papa che ci mette alla fine la firma di suo pugno (cum Petro et sub Petro). Quindi un altro papa, in un'epoca successiva, può anche senza Concilio cambiare le carte in tavola. Ovviamente a dipendenza dalla materia trattata. Un Concilio può comprendere costituzioni dogmatiche, ma pure costituzioni pastorali, decreti, dichiarazioni... e - ad eccezione di costituzioni dogmatiche e morali -, le altre sono soggette al tempo e al panorama sociale, politico e culturale della sua epoca. Per cui possono via via essere modificate.

Un papa non potrà mai mettere in discussione la Pasqua (materia dogmatica), per fare un esempio, ma la data in cui festeggiarla sì (materia pastorale). Nel primo caso abbiamo una verità di fede incontrovertibile, nel secondo solo una direttiva che, a seconda della comodità e del buonsenso per il popolo cristiano, può essere migliorata col tempo.

 
Un Concilio ecumenico e le sue conclusioni sono fuffa senza il papa che ci mette alla fine la firma di suo pugno (cum Petro et sub Petro). Quindi un altro papa, in un'epoca successiva, può anche senza Concilio cambiare le carte in tavola. Ovviamente a dipendenza dalla materia trattata. Un Concilio può comprendere costituzioni dogmatiche, ma pure costituzioni pastorali, decreti, dichiarazioni... e - ad eccezione di costituzioni dogmatiche e morali -, le altre sono soggette al tempo e al panorama sociale, politico e culturale della sua epoca. Per cui possono via via essere modificate.Un papa non potrà mai mettere in discussione la Pasqua (materia dogmatica), per fare un esempio, ma la data in cui festeggiarla sì (materia pastorale). Nel primo caso abbiamo una verità di fede incontrovertibile, nel secondo solo una direttiva che, a seconda della comodità e del buonsenso per il popolo cristiano, può essere migliorata col tempo.
Che poi sono cose che il signor Glassy dovrebbe sapere, avendo dato diritto canonico. :.bip:

 
Che poi sono cose che il signor Glassy dovrebbe sapere, avendo dato diritto canonico. :.bip:
Davvero?

Comunque la domanda di Glassy è lecita, perchè a trattare i Concili ecumenici è la costituzione Lumen Gentium, che però non risponde esplicitamente alla domanda. La risposta la si deduce per logica.

 
Un Concilio ecumenico e le sue conclusioni sono fuffa senza il papa che ci mette alla fine la firma di suo pugno (cum Petro et sub Petro). Quindi un altro papa, in un'epoca successiva, può anche senza Concilio cambiare le carte in tavola. Ovviamente a dipendenza dalla materia trattata. Un Concilio può comprendere costituzioni dogmatiche, ma pure costituzioni pastorali, decreti, dichiarazioni... e - ad eccezione di costituzioni dogmatiche e morali -, le altre sono soggette al tempo e al panorama sociale, politico e culturale della sua epoca. Per cui possono via via essere modificate.Un papa non potrà mai mettere in discussione la Pasqua (materia dogmatica), per fare un esempio, ma la data in cui festeggiarla sì (materia pastorale). Nel primo caso abbiamo una verità di fede incontrovertibile, nel secondo solo una direttiva che, a seconda della comodità e del buonsenso per il popolo cristiano, può essere migliorata col tempo.
Buono a sapersi. :sasa: :alex90:

Che poi sono cose che il signor Glassy dovrebbe sapere, avendo dato diritto canonico. :.bip:
Ma anche no, la parte di diritto pubblico sul mio libro era davvero esigua (però so tutto sul matrimonio e sulle pene). :.bip:

 
La reale data di nascita di Gesù è sconosciuta, nei vangeli non viene menzionata. Si è scelto il 25 dicembre, Natale, per celebrare la natività solo intorno al 300 ( più o meno).
Dopo essere risorto Gesù è asceso in cielo. In parole semplici, Gesù è salito in cielo, fisicamente, per sedere alla destra di ***. Tralasciando la fede, ricordo di aver sentito una notizia dove si parlava del ritrovamento di una tomba che pare potesse essere di Gesù ma non ci sono sufficenti prove per avere una reale conferma.

Se sei un cattolico credente è così, punto e basta. La chiesa è stata molto chiara sulla verginità di Maria e non ammette dubbi. Se crederci dipende dalla tua fede e dalla fiducia che hai verso la chiesa. Io non mi fido della chiesa ma credo comunque sia nell'annuncio dell'arcangelo che nell'immacolata concezione così come credo che dopo la nascita di Gesù, i suoi genitori siano vissuti come una normale coppia sposata e non escludo che possano esserci anche altri figli.

Riguardo a Maometto la Bibbia non dice nulla. Forse si trova qualcosa nel Corano ma non conoscendo bene la religione Islamica non posso esserti d'aiuto.
Ma Giuseppe non era morto quando Gesù era piccolo? Forse non c'è certezza storica ma solo un adattamento cinematografico (almeno così mi pare che fosse vedendo tempo fa un film su S. Giuseppe)

 
Ma Giuseppe non era morto quando Gesù era piccolo? Forse non c'è certezza storica ma solo un adattamento cinematografico (almeno così mi pare che fosse vedendo tempo fa un film su S. Giuseppe)
No gli ha anche insegnato il mestiere di falegname...sicuramente era vivo quando Gesù era rimasto nel tempio da bambino

 
No gli ha anche insegnato il mestiere di falegname...sicuramente era vivo quando Gesù era rimasto nel tempio da bambino
Allora sarà stato un riadattamento cinematografico per rendere la morte di Giuseppe più "toccante" diciamo

 
Allora sarà stato un riadattamento cinematografico per rendere la morte di Giuseppe più "toccante" diciamo
Avrà sicuramente visto sta porcata. In pratica il 90% della pellicola è roba inventata. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Giuseppe è morto dopo i dodici anni di Gesù, e prima dei suoi 30. Di più non sappiamo.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Avrà sicuramente visto sta porcata. In pratica il 90% della pellicola è roba inventata. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Giuseppe è morto dopo i dodici anni di Gesù, e prima dei suoi 30. Di più non sappiamo.
No mi pare che Giuseppe fosse interpretato da Alessandro Gassman.

E' tipo uno di quei film religiosi che girano molto nel periodo di natale

 
No mi pare che Giuseppe fosse interpretato da Alessandro Gassman.
E' tipo uno di quei film religiosi che girano molto nel periodo di natale
Ah, la Sacra Famiglia.

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Non so cosa sia peggio...//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif Beh, forse l'altro, qui almeno c'è Ana Caterina Morariu.:icebad:

 
Non so cosa sia peggio...//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif Beh, forse l'altro, qui almeno c'è Ana Caterina Morariu.:icebad:
Bella gnocca effettivamente //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/bzv7yXY.png

No mai l film non è male alla fine

 
Non sò fino a che punto, potrà essere in topic, quello che stò per dire.. cmq visto che in qualche modo "la religione" centra, lo posto.
Premettendo che io, non sono stato battezzato (causa due genitori con religioni diverse.) Vi pongo questa mia riflessione, questo mio pensiero. (insomma come volete chiamarlo.)

Se davvero "***" è buono, perchè permette che l'essere umano soffra?

Perchè farci stare male??

Perchè dobbiamo soffrire per colpa di "Adamo ed Eva"? Che nemmeno conosciamo.

Non ha senso.

la bibbia...

è sempre stata scritta da un essere umano.

La chiesa inventata sempre da un essere umano.

Come possiamo fidarci cosi ciecamente di qualcosa che non vediamo e nemmeno sentiamo??

Vedete.. ci facciamo cosi tanti viaggi mentali, castelli in aria fino ad arrivare a credere a qualcosa di non vero, ad un illusione.

Quindi anche la stessa Fede, *** ecc può benissimo essere tutta una illusione per "andare avanti", per credere "autoilludendosi" che dopo la morte ci sia un "qualcosa" dove appunto.. questo "qualcosa" non esisterebbe senza un entità superiore.

Perchè tutti quanti si affidano a questo "***" superiore, buono e tanto misericordioso, quando lui stesso (secondo la bibbia), avrebbe punito Adamo ed Eva in quel modo.. "Tutti i figli vostri, dei vostri figli ecc ecc , soffriranno per colpa del vostro peccato."

Ma davvero perchè??

Subire cose tante violenze, cosi tante sofferenze, per colpa di "chi?"

Alla fine la bibbia è sempre uno scritto, fatto da un essere umano.

Io ho notato che, le persone che credono in ***, sono quelle persone che nella vita hanno sofferto tanto.

Che credere in ***, significhi arrendersi al proprio destino senza lottare?

Che avere "FEDE", in qualcosa di "trasparente,invisibile" giustifichi la sofferenza che si prova in vita?
So che è roba vecchia, ma @chen, perché non hai risposto a questo commento? A quanto mi è sembrato di capire sei un teologo, io no, ma mi vengono in mente diverse cose da poter dire.

 
So che è roba vecchia, ma @chen, perché non hai risposto a questo commento? A quanto mi è sembrato di capire sei un teologo, io no, ma mi vengono in mente diverse cose da poter dire.
Non so, non è il topic "Chen risponde":rickds:

Però, se fa piacere, stasera che avrò più tempo posso scrivere due righe. Anche se il problema teologico del male è assai più vecchio di quel post.//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif

 
Non so, non è il topic "Chen risponde":rickds:
Però, se fa piacere, stasera che avrò più tempo posso scrivere due righe. Anche se il problema teologico del male è assai più vecchio di quel post.//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif
Si lo so //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif, solo che stavo curiosando un po' nella sezione e ho letto con interesse le tue risposte nelle ultime pagina. E' solo per curiosità //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif.

 
Rispondo facendo a "pezzi" il post, così sono sicuro di non tralasciare nulla. Cerco di essere più sintetico possibile.

Non sò fino a che punto, potrà essere in topic, quello che stò per dire.. cmq visto che in qualche modo "la religione" centra, lo posto.
Premettendo che io, non sono stato battezzato (causa due genitori con religioni diverse.) Vi pongo questa mia riflessione, questo mio pensiero. (insomma come volete chiamarlo.)

Se davvero "***" è buono, perchè permette che l'essere umano soffra?

Perchè farci stare male??

Perchè dobbiamo soffrire per colpa di "Adamo ed Eva"? Che nemmeno conosciamo.

Non ha senso.
Faccio prima a riportare qui il pensiero degli epicurei che andavano più "sul pesante".

Il male esiste, questo è appurato (e chi ha da obiettare: si faccia tirare un bel calcio nelle palle, e poi vediamo se avrà ancora dei dubbi). Ora:

O *** non vuole il male ma non può evitarlo (quindi NON sarebbe onnipotente, ma per una serie di considerazioni strettamente logiche, *** se non è onnipotente, non può essere ***, e quindi non esisterebbe);

O *** può evitare il male, ma non lo vuole (e allora *** non sarebbe Bene Sommo, ma per una serie di considerazioni strettamente logiche, *** non può non essere Bene Sommo... e quindi non esisterebbe);

O *** non può e non vuole evitare il male (e quindi non sarebbe nè onnipotente nè Bene, quindi ancor di più non esisterebbe);

Quindi:

PRIMA CONCLUSIONE POSSIBILE: *** non esiste.

SECONDA CONCLUSIONE POSSIBILE: *** esiste, può eliminare il male e lo vuole fare, ma non è interessato all'uomo e quindi, ignorandolo, le cose stanno come stanno.

Direi che da punto di vista razionale, gli epicurei hanno strutturato una logica interessante, specie perchè a parte per le conclusioni, avevano uno spiccato concetto di ***... che purtroppo molti cristiani hanno perso - o peggio - non hanno mai avuto.

Comunque sia, hanno escluso un aspetto non da poco: ovvero che *** può permettere il male perchè da esso sa ricavare un bene superiore. Altrimenti *** non sarebbe ***.

Non solo, ma al contrario di quanto affermano gli epicurei che usano l'esistenza del male per provare l'inesistenza di *** (o che *** sarebbe indifferente verso l'uomo... ma *** non sarebbe *** neppure in questo caso, perchè *** è Amore e l'indifferenza è il suo opposto), addirittura possiamo affermare che il male è la prova che *** esiste!

Perchè il male è limitato esiste grazie al bene che divora. Facendo un esempio (utile solo per capire la 'meccanica'): un fungo parassita attaccato a un albero succhia la vitalità di quest'ultimo... per cui è un male. Ma il fungo parassita richiede l'esistenza del bene per poter campare, senza albero... non ci sarebbe il parassita. Non ci sarebbe il male. Come muore l'albero, muore anche il fungo/il male. Stesso discorso per la carie. La carie è un male, il dente è un bene. Non esiste la carie da sola, la sua esistenza è dettata dal bene che è di gran lunga superiore. Perchè superiore è il bene. E questa superiorità del bene è dovuto dal suo essere infinito, quindi ***. Più e grande il male, più è stragrande il bene che lo contiene. Quel Bene Sommo è ***.

la bibbia...è sempre stata scritta da un essere umano.

La chiesa inventata sempre da un essere umano.

Come possiamo fidarci cosi ciecamente di qualcosa che non vediamo e nemmeno sentiamo??
Beh, qui usciamo dalla teologia che è una disciplina teorica e si entra nel contesto della fede. Bisogna mettersi in gioco ed esperimentare con la pratica l'esistenza di ***, intraprendendo un itinerario di cammino cristiano.

Chi non risica non rosica. Comunque sia, *** va vissuto in tutta la sua empiricità. Più di questo non posso dire.

Vedete.. ci facciamo cosi tanti viaggi mentali, castelli in aria fino ad arrivare a credere a qualcosa di non vero, ad un illusione.Quindi anche la stessa Fede, *** ecc può benissimo essere tutta una illusione per "andare avanti", per credere "autoilludendosi" che dopo la morte ci sia un "qualcosa" dove appunto.. questo "qualcosa" non esisterebbe senza un entità superiore.
Vero, ma questa è religione.

La Chiesa fa una distinzione tra questo bisogno di credere in qualcosa (che sarebbe appunto un atto religioso, quindi umano) dalla fede. La fede ha un'altra natura. Tu, pian piano, sai che non stai seguendo un'illusione, perchè lo esperimenti. Per esperimentarlo... beh, vedi sopra.

Perchè tutti quanti si affidano a questo "***" superiore, buono e tanto misericordioso, quando lui stesso (secondo la bibbia), avrebbe punito Adamo ed Eva in quel modo.. "Tutti i figli vostri, dei vostri figli ecc ecc , soffriranno per colpa del vostro peccato." Ma davvero perchè??

Subire cose tante violenze, cosi tante sofferenze, per colpa di "chi?"
Secondo il Libro della Genesi tra la donna, l'uomo e il serpente, l'unico che è stato maledetto da *** - fino a prova contraria - è il serpente.

Ma ogni azione ha delle conseguenze. Non è *** che punisce, è l'uomo che, provocando il male, causa degli effetti che non possono essere che un altro male. Questo accade tutt'oggi, tant'è che ADAMO ed EVA siamo NOI. In primis. Se noi passiamo la vita a rubare, i nostri figli crescendo saranno tendenti a fare la stessa cosa, perchè la prima cosa che fa un bambino è imitare l'adulto. Non è *** che spinge i figli a rubare, bensì la condotta del padre. Questo è un esempio vago di cos'è il peccato originario. Siamo noi che facciamo da trasmettitori del male.

Per fortuna, come scritto all'inizio, *** dal male sa ricavare un bene superiore. Uno di questi (il più importante) è *** stesso che manifesta l'amore assoluto facendosi uomo a sua volta per elevare l'uomo a *** (non a caso, il peccato originale a Pasqua viene chiamato "felice colpa"). Certo, qui abbiamo un piccolo problema di fondo. Questo bene, da chi non è interessato minimamente a ***, è gustato molto poco, o niente del tutto.

Concludendo, direi che quel "chi" della domanda finale è: "noi". Io. Tu.

Alla fine la bibbia è sempre uno scritto, fatto da un essere umano. Io ho notato che, le persone che credono in ***, sono quelle persone che nella vita hanno sofferto tanto.

Che credere in ***, significhi arrendersi al proprio destino senza lottare?

Che avere "FEDE", in qualcosa di "trasparente,invisibile" giustifichi la sofferenza che si prova in vita?
Beh, io ho anche notato che le persone che hanno sofferto o che hanno convissuto con la sofferenza altrui spesso tendono a diventare più mature. Parlo anche di adolescenti dove questa cosa è molto più evidente. Non per questo la maturità è una cosa negativa.

Comunque è un'obiezione troppo relativa. Esistono persone che per tutta la vita hanno fatto porcate e poi davanti alla sofferenza o alla paura della morte si convertono e credono in ***, ma esistono pure delle persone che hanno sempre vissuto da cristiani esemplari e poi di fronte alla realtà cruda della morte e della distruzione fisica, diventano d'incanto atei. O addirittura persone profondamente rancorose verso ***.

È anche vero che è nella sofferenza che incontri ***, perchè esci dall'illusione di essere padrone della tua vita. Ogni dolore è una buona occasione per fare esperienze divine che superano di gran lunga qualsiasi scritto, qualsiasi post teologico. Bisogna però aprirsi a questa eventualità. In fondo Cristo non è morto e risorto comodamente in un bungalow alle Maldive, ma inchiodato a una croce, dopo aver sofferto torture e umiliazioni.

Ma la sofferenza è anche uno stimolo di profonde riflessioni... e di rivelazione. Dove c'è sofferenza, c'è Cristo. Io ogni volta che vedo una persona che ha fede che soffre terribilmente ma è felice, rimango affascinato.

Mentre gli altri, succubi di una psicologia negativa comune, si scandalizzano della sofferenza e della morte, io guardando quella persona ho il dono di restare affascinato, perchè vedo una trasfigurazione.

In fondo, qualsiasi sofferenza, anche la più brutale e violenta, di fronte all'Eternità in *** (leggasi: paradiso, o: divinizzazione), non è niente. E per capire la sofferenza non bisogna guardare con sguardo umano, ma con sguardo anagogico. Ovvero con lo sguardo che imita il punto di vista di ***.

Che è quello giusto.

 
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