Stai vedendo l'evoluzione come cambiamento funzionale al beneficio, quando in realtà il processo logico è opposto: è il beneficio a indirizzare il processo evolutivo, non il contrario.Okay, quindi qualsiasi cambiamento regressivo viene comunque inglobato nel'evoluzione naturale. Questo però non spiega come mai buona parte dei cambiamenti del passato che avrebbero formato gli animali di oggi, sono a beneficio dello stesso animale, mentre i minimi cambiamenti di oggi sono perlopiù un ostacolo.
Non è vero che alla giraffa si è allungato il collo in modo che potesse mangiare foglie più alte. Semplicemente alcune giraffe nascono con il collo più o meno lungo, quelle che lo hanno più lungo possono mangiare più foglie, quindi TENDENZIALMENTE e sui grandi numeri avranno modo di riprodursi di più, spargendo quindi maggiormente il loro corredo genetico.
La differenza può sembrare sottile (e infatti moltissimi comprendono la teoria evoluzionistica in modo impreciso, finendo per valutare il processo evolutivo in termini causali e, per così dire, meritori: "tale animale si è evoluto così PER QUESTO SCOPO". È un punto di vista sbagliato), ma è fondamentale.
Inoltre questo modo di vedere la questione è anche riduttivo, perché tende a stabilire a priori quando una specie è più o meno "adatta" a sopravvivere. Dal punto di vista della natura, però, l'essere o meno "adatti" è valutabile solo a posteriori.
Banalmente, la questione è da vedere in questi termini: se una tal specie si è evoluta in un certo modo, allora quella specie è adatta all'ambiente circostante.
Se ci pensi, l'evoluzione vista in termini "causali" finisce anche per legittimare nefandezze di tipo eugenetico: prima si decide che cosa è adatto a sopravvivere e cosa no, poi si agisce per rendere la specie più "adatta".
Solo che alla realtà non interessano i nostri canoni di cosa è più adatto.
Il più adatto non è quello che è più bravo a cacciare, che ha gli artigli più lunghi per combattere meglio, che ha il sistema immunitario migliore.
Il più adatto è soltanto quello che alla fine è riuscito più degli altri a scopare.
Non so se riesco a spiegarmi
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I microrganismi come i batteri se seguissero una determinata legge naturale incompatibile invece con organismi complessi come un pidocchio o un essere umano?
Semplicemente un batterio è una forma di vita molto più elementare rispetto anche solo a un pidocchio.
La conseguenza è che la mutazione (che, ripeto, è casuale, non è una reazione ad un ambiente ostile) di un singolo gene in un batterio crea delle conseguenze più importanti che non in un essere umano. Per questo è inverosimile che di colpo possa nascere un bambino con le branchie funzionanti, è meno inverosimile che nasca un batterio resistente a un farmaco (perché, supponiamo, questo nuovo batterio non è più in grado di sintetizzare la tal proteina che il farmaco sfrutta per distruggere il batterio stesso, quindi lui per caso sopravvive alla medicina. Poi dal punto di vista del funzionamento di farmaci e sistema immunitario so che sto dicendo boiate, ma credo che l'esempio funzioni lo stesso)