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In realtà, sempre scientificamente parlando, l'evoluzione è una cosa, mentre l'adattamento è un altro.
Per dire, un essere umano che, per un determinato clima che gli è nuovo, perde i peli... quello è un adattamento. Mentre se un essere umano dovesse sviluppare le branchie e riuscire a vivere sott'acqua, beh, quello è un'evoluzione.

Sono due cose ben distinte.
In realtà no , l'evoluzione altro non è che il progressivo adattamento alle condizioni di sopravvivenza , il persistente concetto che l'evoluzione porta da un organismo inferiore ad uno superiore è sbagliato. Si va da un organismo ad uno più adatto passando per i vari gradi di adattamento, può essere evoluzione anche qualcosa di invisibile dall'esterno come la resistenza alle malattie , i non adattati muoiono i più adattati sopravvivono fino a che rimangono solo gli evoluti ovvero gli incroci fra i resistenti che generano gli immuni. Dall'esterno non si vede nulla però c'è stata evoluzione. Se per ipotesi un'altra malattia dovesse comparire e i non adatti alla prima fossero resistenti alla seconda ecco che , mutate le condizioni , sarebbe il "meno evoluto" il più adatto a rispondere all'epidemia e a diventare il "più evoluto" , a questo punto evolverebbe un terzo tipo di soggetto che deriverebbe dall'incrocio fra resistenti generando qualcuno in cui le due immunità vanno a sommarsi.

Che poi è il modo in cui si è evoluto il nostro sistema immunitario

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Perché Chen, tu prima eri peloso come una scimmia e hai perso i peli per adattamento?Non sapevo si potessero perdere i peli per adattamento.
Si che si può se si ragiona in termini di milioni di anni , in realtà noi non l'abbiamo perso abbiamo tante ghiandole pilifere quanto le scimmie , però i nostri sono meno folti , molto meno folti e sono tutti allineati in direzione opposta alla testa ovvero nella migliore inclinazione possibile per dare la minor resistenza idrodinamica possibile, ci sono studi al riguardo che ipotizzano un passaggio in acqua della nostra specie.

Potrebbe anche essere un effetto collaterale di qualche altro adattamento molto vantaggioso , oppure un adattamento alla caccia, la pelle serve per la termoregolazione noi sudiamo attraverso di essa , nella raccolta del cibo o nella caccia , poter regolare la temperatura attraverso il sudore può essere un vantaggio , o lo era quando l'Uomo non era stanziale e seguiva le mandrie per giorni. Un Altro adattamento potrebbero essere i parassiti l'assenza di pelo rende la loro eliminazione molto più facile.

I cani per esempio non sudano traspirano attraverso la lingua, molto meno efficiente , inoltre l'uso di coperture, pelli o abiti potrebbe aver accelerato il processo poichè hanno eliminato la necessità di una pelliccia protettiva cui si è poi aggiunto l'uso del fuoco per scaldarsi

O magari tutte queste cose insieme che hanno permesso all'uomo di evolvere da frugivoro a predatore , un esempio di quanto avvenuto possono essere le scimmie cappuccine che sono frugivore ma non disdegnano la caccia , limitata ai grossi insetti ovviamente, li cacciano in gruppo. Lo stesso fanno gli Scimpanzè , cacciano anche loro spesso altre scimmie eppure sono principalmente frugivori

 
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Si chiama sempre Teoria , voi confondete la parola teoria del comune dialogare col significato scientifico delle cose , quello che voi intendete con Teoria nella scienza si chiama Ipotesi , la Teoria è generalmente già dimostrata matematicamente servono solo le CONFERME sperimentali che sono un pò come la prova del 9 , il calcolo è già corretto, quella lo conferma solamente.
Quanto all'Evoluzione sono spiacente ma è già stradimostrata biologicamente , lo vediamo tutti i giorni da come evolvono molti batteri e virus per adattarsi a resistere alle cure umane o come alcuni si siano estinti per l'azione dell'uomo attraverso i vaccini.

Di più lo studio del DNA ha anche AMPIAMENTE dimostrato l'evoluzione umana incluse tutte le modifiche avvenute nei milioni di anni
Di sicuro sei un uomo di fede, bisogna dartene atto...ci vuole molta fede per credere nell'evoluzione

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Di sicuro sei un uomo di fede, bisogna dartene atto...ci vuole molta fede per credere nell'evoluzione
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In realtà la posizione UFFICIALE della Chiesa di Roma è Evoluzionista lo sai vero?

Non hai neanche più la scusa di dire che sei religioso per dire baggianate simili

 
In realtà la posizione UFFICIALE della Chiesa di Roma è Evoluzionista lo sai vero?
Non hai neanche più la scusa di dire che sei religioso per dire baggianate simili
E da quando mi interessa della posizione ufficiale della chiesa a me?

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E da quando mi interessa della posizione ufficiale della chiesa a me?
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Bè se Scienza e Chiesa concordano su una cosa forse è vera.

Il disaccordo verte sulle cause, per la scienza è casuale per la Chiesa è guidata da ***, ma che l'evoluzione ci sia è fuori da ogni dubbio

 
E da quando mi interessa della posizione ufficiale della chiesa a me?
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Comp tu puoi credere a quello che vuoi , la differenza tra un uomo di fede come te ed un uomo di scienza è che quello di scienza sa benissimo che niente è sicuro al 100% e ci sono diversi gradi di certezza .

E' inutile che ti metti sullo stesso piano di chi veramente ricerca la verità , perchè usate due metodi completamente diversi.

Che poi chissene frega di questa mania di convincere l'altro , cioè se uno è religioso cazzi suoi :rickds:

 
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In realtà la posizione UFFICIALE della Chiesa di Roma è Evoluzionista lo sai vero?
Non hai neanche più la scusa di dire che sei religioso per dire baggianate simili
Non esiste un documento che presenti la posizione ufficiale della Chiesa cattolica romana. Per fare un rapido esempio, Giovanni Paolo II accettava la teoria dell'evoluzione al 99% (tranne la parte, com'è ovvio, dell'imputabilità dell'evoluzione al caso, come aveva pensato Darwin). Mentre Benedetto XVI era più creazionista, come pure lo è il card. Christoph Schönborn.

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Poi, più in generale, l'evoluzionismo deve fronteggiare delle obiezioni che stranamente non vengono affrontate.

Ad esempio, ai tempi di Darwin la documentazione di materiale fossile era praticamente nullo. Oggi invece abbiamo fossili di ogni genere e ne stiamo trovando ancora. Sono stati trovati vertebrati molto più vecchi di tanti invertebrati.

Un altro problema (riscontrato proprio dai fossili) è che risultano tutti essere animali fissi, stabili. Non c'è n'è uno che appare in fase di transizione. Il che è strano, calcolando che se la teoria dell'evoluzione fosse vera, dovrebbero esserci più fossili di animali transitori che animali 'fissi'.

Inoltre, recentemente si è notato che esistono variazioni notevoli di alcuni animali (perlopiù insetti), ma sempre sfavorevoli (in quanto casuali). Mentre se la teoria dell'evoluzione fosse integralmente vera, allora punterebbe sempre a un cambiamento favorevole (altrimenti invece di evoluzione sarebbe regressione).

Altro grandissimo problema che penso sia ancora in ballo, è il problema dell'evoluzione dell'intero organismo. Se, ammettiamo, un uomo dovesse nascere con le branchie (come esemplificato qualche post fa), non funzionerebbero, perchè avrebbero bisogno che l'intero corpo (cervello e rispettive attività cerebrali e nervose) subisca la trasformazione. Sarebbe una procedura oltre che lunghissima, complicatissima (se attribuita alla casualità) anche parecchio pericolosa e controproducente, perchè o un organo (o più organi, come in questo caso) sono perfettamente funzionali e adeguati al corpo in cui sono, oppure si muore. Il fifty-fifty che io sappia in natura non è previsto.

Un po' come la famosa teoria della giraffa... che allungherebbe il collo per prendere la foglia più alta dell'albero. E allunga-allunga, ecco che si ritrova (anche dopo migliaia di anni) con il collo lungo. I fragilissimi tessuti cerebrali non sarebbero irrorati abbastanza e morirebbe.

Intendiamoci, io non voglio essere contro l'Evoluzionismo a priori, anche perchè sarebbe affascinante se fosse vero. Ma le obiezioni (ormai comuni) che ho riportato sopra entrano in apparente contrasto con la teoria, per cui mi chiedo se non sia semplicemente comodo credere nell'esistenza di una natura evoluzionistica solo per colmare, scientificamente, un grosso interrogativo. L'idea di essere partiti da esseri viventi semplici per poi evolverci a quelli più complessi sembra già a dirlo molto logico, ma è davvero così? In fondo il DNA di un insetto, fosse anche di una pulce, non è tanto diverso dal nostro.

Del resto lo stesso Charles Darwin, riconoscendo i suoi limiti di ricerca (purtroppo non navigava nell'oro per poter finanziare scavi, etc), scrisse che la sua teoria potrebbe essere errata e, in tal caso, di andare oltre.

 
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Non esiste un documento che presenti la posizione ufficiale della Chiesa cattolica romana. Per fare un rapido esempio, Giovanni Paolo II accettava la teoria dell'evoluzione al 99% (tranne la parte, com'è ovvio, dell'imputabilità dell'evoluzione al caso, come aveva pensato Darwin). Mentre Benedetto XVI era più creazionista, come pure lo è il card. Christoph Schönborn.
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Poi, più in generale, l'evoluzionismo deve fronteggiare delle obiezioni che stranamente non vengono affrontate.

Ad esempio, ai tempi di Darwin la documentazione di materiale fossile era praticamente nullo. Oggi invece abbiamo fossili di ogni genere e ne stiamo trovando ancora. Sono stati trovati vertebrati molto più vecchi di tanti invertebrati.

Un altro problema (riscontrato proprio dai fossili) è che risultano tutti essere animali fissi, stabili. Non c'è n'è uno che appare in fase di transizione. Il che è strano, calcolando che se la teoria dell'evoluzione fosse vera, dovrebbero esserci più fossili di animali transitori che animali 'fissi'.

Inoltre, recentemente si è notato che esistono variazioni notevoli di alcuni animali (perlopiù insetti), ma sempre sfavorevoli (in quanto casuali). Mentre se la teoria dell'evoluzione fosse integralmente vera, allora punterebbe sempre a un cambiamento favorevole (altrimenti invece di evoluzione sarebbe regressione).

Altro grandissimo problema che penso sia ancora in ballo, è il problema dell'evoluzione dell'intero organismo. Se, ammettiamo, un uomo dovesse nascere con le branchie (come esemplificato qualche post fa), non funzionerebbero, perchè avrebbero bisogno che l'intero corpo (cervello e rispettive attività cerebrali e nervose) subisca la trasformazione. Sarebbe una procedura oltre che lunghissima, complicatissima (se attribuita alla casualità) anche parecchio pericolosa e controproducente, perchè o un organo (o più organi, come in questo caso) sono perfettamente funzionali e adeguati al corpo in cui sono, oppure si muore. Il fifty-fifty che io sappia in natura non è previsto.

Un po' come la famosa teoria della giraffa... che allungherebbe il collo per prendere la foglia più alta dell'albero. E allunga-allunga, ecco che si ritrova (anche dopo migliaia di anni) con il collo lungo. I fragilissimi tessuti cerebrali non sarebbero irrorati abbastanza e morirebbe.

Intendiamoci, io non voglio essere contro l'Evoluzionismo a priori, anche perchè sarebbe affascinante se fosse vero. Ma le obiezioni (ormai comuni) che ho riportato sopra entrano in apparente contrasto con la teoria, per cui mi chiedo se non sia semplicemente comodo credere nell'esistenza di una natura evoluzionistica solo per colmare, scientificamente, un grosso interrogativo. L'idea di essere partiti da esseri viventi semplici per poi evolverci a quelli più complessi sembra già a dirlo molto logico, ma è davvero così? In fondo il DNA di un insetto, fosse anche di una pulce, non è tanto diverso dal nostro.

Del resto lo stesso Charles Darwin, riconoscendo i suoi limiti di ricerca (purtroppo non navigava nell'oro per poter finanziare scavi, etc), scrisse che la sua teoria potrebbe essere errata e, in tal caso, di andare oltre.
Sono un profano dell'argomento, ma, se non erro, il tuo esempio della giraffa non è teoria di Darwin ma di Lamarck.

L 'ambiente non spinge a far sì che si abbiano specifiche mutazioni e specifici cambiamenti, ma premia delle modifiche casuali aumentando le possibilità di moltiplicarsi e facendo ereditare tale modifica.

Mi pare fossi tu a parlare di come le nostra peluria si "adatterebbe" se andassimo a vivere in un ambiente freddo, ma questo è un concetto errato, come ti ho spiegato. Penso tu stia travisando la teoria, non a caso contrapponi "evoluzione" e "regressione" come termini, quando non c'è alcun processo di miglioramento nell'evoluzione ma solo di sopravvivenza in un dato ambiente.

La questione dell'evoluzione mi sembra molto chiara nei microrganismi a riproduzione rapidissima come i batteri.

 
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Non esiste un documento che presenti la posizione ufficiale della Chiesa cattolica romana. Per fare un rapido esempio, Giovanni Paolo II accettava la teoria dell'evoluzione al 99% (tranne la parte, com'è ovvio, dell'imputabilità dell'evoluzione al caso, come aveva pensato Darwin). Mentre Benedetto XVI era più creazionista, come pure lo è il card. Christoph Schönborn.
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Poi, più in generale, l'evoluzionismo deve fronteggiare delle obiezioni che stranamente non vengono affrontate.

Ad esempio, ai tempi di Darwin la documentazione di materiale fossile era praticamente nullo. Oggi invece abbiamo fossili di ogni genere e ne stiamo trovando ancora. Sono stati trovati vertebrati molto più vecchi di tanti invertebrati.

Un altro problema (riscontrato proprio dai fossili) è che risultano tutti essere animali fissi, stabili. Non c'è n'è uno che appare in fase di transizione. Il che è strano, calcolando che se la teoria dell'evoluzione fosse vera, dovrebbero esserci più fossili di animali transitori che animali 'fissi'.
Scusa che significa animali transitori fissi? Nessun animale è "fisso", è sempre in evoluzione potenziale.

Inoltre, recentemente si è notato che esistono variazioni notevoli di alcuni animali (perlopiù insetti), ma sempre sfavorevoli (in quanto casuali). Mentre se la teoria dell'evoluzione fosse integralmente vera, allora punterebbe sempre a un cambiamento favorevole (altrimenti invece di evoluzione sarebbe regressione).
Non esiste il concetto di regressione nell'evoluzione naturale, è sempre evoluzione.

Altro grandissimo problema che penso sia ancora in ballo, è il problema dell'evoluzione dell'intero organismo. Se, ammettiamo, un uomo dovesse nascere con le branchie (come esemplificato qualche post fa), non funzionerebbero, perchè avrebbero bisogno che l'intero corpo (cervello e rispettive attività cerebrali e nervose) subisca la trasformazione. Sarebbe una procedura oltre che lunghissima, complicatissima (se attribuita alla casualità) anche parecchio pericolosa e controproducente, perchè o un organo (o più organi, come in questo caso) sono perfettamente funzionali e adeguati al corpo in cui sono, oppure si muore.
Nasce con una serie di cellule in grado di respirare una minima parte di ossigeno dall'acqua. Questa cosa lo avvantaggia e quelli che non hanno queste cellule si riproducono di meno. Ad un certo punto una parte degli individui mutano casualmente e presentano cellule con una maggiore efficenza, succede la stessa cosa, quelli che hanno "oxycellule" meno evolute si rproucono si meno...

E così via per qualche centinaio di milioni di anni.

Ed ecco spuntare l'uomo con le branchie, perfettamente adeguate al suo corpo.

Quello che è successo è l'inverso, anche se i polmoni si sono sviluppati in specie primordiali che crepavano molto più velocemente di noi.

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La questione dell'evoluzione mi sembra molto chiara nei microrganismi a riproduzione rapidissima come i batteri.
Quello è *** che fa gli scherzoni trolloni all'umanità per farsi 4 risate.

 
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Sono un profano dell'argomento, ma, se non erro, il tuo esempio della giraffa non è teoria di Darwin ma di Lamarck.
L 'ambiente non spinge a far sì che si abbiano specifiche mutazioni e specifici cambiamenti, ma premia delle modifiche casuali aumentando le possibilità di moltiplicarsi e facendo ereditare tale modifixca.

Mi pare fossi tu a parlare di come le nostra peluria si "adatterebbe" se andassimo a vivere in un ambiente freddo, ma questo è un concetto errato come ti ho spiegato. Penso tu stia travisando la teoria, non a caso contrapponi "evoluzione" e "regressione" come termini, quando non c'è alcun processo di miglioramento nell'evoluzione ma solo di sopravvivenza in un dato ambiente.

La questione dell'evoluzione mi sembra molto chiara nei microrganismi a riproduzione rapidissima come i batteri.
Sì ma la perdita di peluria, come voleva insinuare il mio post precedente, non è una modifica sostanziale dell'intero organismo come invece deve esserlo l'allungamento del collo di una giraffa.

Il "miglioramento" (se così vogliamo chiamarlo) è quella marcia in più prevista per sopravvivere in un dato ambiente, quindi sarebbe un'evoluzione proprio come da termine. In teoria. Perchè appunto, quei pochi mutamenti che abbiamo visto (e sono pochissimi) in epoca moderna, vanno verso una regressione. O comunque verso un "non miglioramento", ovvero una marcia in meno per la sopravvivenza.

I microrganismi come i batteri se seguissero una determinata legge naturale incompatibile invece con organismi complessi come un pidocchio o un essere umano?

 
Sì ma la perdita di peluria, come voleva insinuare il mio post precedente, non è una modifica sostanziale dell'intero organismo come invece deve esserlo l'allungamento del collo di una giraffa. Il "miglioramento" (se così vogliamo chiamarlo) è quella marcia in più prevista per sopravvivere in un dato ambiente, quindi sarebbe un'evoluzione proprio come da termine. In teoria. Perchè appunto, quei pochi mutamenti che abbiamo visto (e sono pochissimi) in epoca moderna, vanno verso una regressione. O comunque verso un "non miglioramento", ovvero una marcia in meno per la sopravvivenza.

I microrganismi come i batteri se seguissero una determinata legge naturale incompatibile invece con organismi complessi come un pidocchio o un essere umano?
Una mutazione vene selezionata naturalmente quando permette ad un organismo di riprodursi meglio rispetto agli altri... non può esistere nessuna regressione, è proprio un concetto che non sta in piedi, semplicemente muta, e basta.

 
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Io continuo a non capire come un "semplice" organismo unicellulare possa esser arrivato all'esistenza per caso e già con tutte le cose al giusto posto (membrana protettiva e capacità di riprodursi) oltre che con il "software" programmato per le funzioni esatte.

Sarebbe come dire che in qualche modo mischiando tutti i componenti di una ps4 milioni di volte, anche miliardi, ad un certo punto non solo si forma una ps4 ma ci trovo dentro pure il firmware programmato alla perfezione. Ecco se la cosa può sembrare impossibile e ridicola...la prima cellula come tutte le cellule sono molto più complesse di una ps4

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Io continuo a non capire come un "semplice" organismo unicellulare possa esser arrivato all'esistenza per caso e già con tutte le cose al giusto posto (membrana protettiva e capacità di riprodursi) oltre che con il "software" programmato per le funzioni esatte.
Sarebbe come dire che in qualche modo mischiando tutti i componenti di una ps4 milioni di volte, anche miliardi, ad un certo punto non solo si forma una ps4 ma ci trovo dentro pure il firmware programmato alla perfezione. Ecco se la cosa può sembrare impossibile e ridicola...la prima cellula come tutte le cellule sono molto più complesse di una ps4

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C'è arrivato pian piano, non è sbucato dal nulla, lol.

 
C'è arrivato pian piano, non è sbucato dal nulla, lol.
No pian piano una cellula muore, o si è formata già con almeno una membrana protettiva e la capacità di riprodursi o niente.

Ma anche volendo appoggiare la teoria del pian piano vuol dire che prima o poi si formerà una ps4 pian piano in un magazzino di componenti?

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Scusa che significa animali transitori fissi? Nessun animale è "fisso", è sempre in evoluzione potenziale.
Beh, è semplice: un animale per potersi evolvere al punto da smettere di espellere le uova ma andare avanti a ovuli, deve subire una netta trasformazione pressochè totale del proprio organismo. Dal cervello, ai nervi, ai muscoli, ai vari organi tra cui ovviamente quelli toccati dal vero e proprio cambiamento: quelli genitali.

Siamo d'accordo che è impossibile che ciò accada di colpo, dall'oggi all'indomani, anche perchè non è mai successo (se non per gravissime malformazioni).

Ora, significa che (è un esempio che esprime un concetto più ampio, concentrati su quest'ultimo o non ci salviamo più) da un lato abbiamo un animale 'fisso', e per fisso intendo che il suo organismo è perfettamente in sintonia con le sue capacità perchè si riproduce espellendo le uova che magari vengono addirittura fecondate in un secondo momento dall'altro sesso. Dall'altra invece abbiamo lo stesso animale 'fisso' nel futuro che non espelle più le uova, ma ovula internamente e per la fecondazione necessita di un rapporto sessuale.

Ora, come detto prima, non è che questa evoluzione avviene dall'oggi all'indomani. Quindi, l'animale dovrebbe modificarsi a stadi, fino a trovare l'animale in uno dei tanti stadi intermedi in cui fa le uova ma con rapporto (e quindi cocktail del primo animale 'fisso' e del secondo). Ma non esistono fossili di questo genere. Non esistono uccelli mezzi rettili, non esistono uccelli mezzi mammiferi e non esistono fossili di mammiferi mezzi pesci (e per "mammiferi mezzi pesci" intendo in maniera netta anatomicamente, ovvero non esiste un mammifero che in passato respirava con le branchie ma che allatta i cuccioli).

Se la teoria di Darwin fosse vera e certa, allora dovremmo avere i fossili di questi animali di passaggio. Invece abbiamo unicamente quelli che io chiamo 'animali fissi'. È questo che non capisco. Perchè?

Non esiste il concetto di regressione nell'evoluzione naturale, è sempre evoluzione.
Okay, quindi qualsiasi cambiamento regressivo viene comunque inglobato nel'evoluzione naturale. Questo però non spiega come mai buona parte dei cambiamenti del passato che avrebbero formato gli animali di oggi, sono a beneficio dello stesso animale, mentre i minimi cambiamenti di oggi sono perlopiù un ostacolo.

 
No pian piano una cellula muore, o si è formata già con almeno una membrana protettiva e la capacità di riprodursi o niente.Ma anche volendo appoggiare la teoria del pian piano vuol dire che prima o poi si formerà una ps4 pian piano in un magazzino di componenti?

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"soppravvivevano" anche senza membrana, che è arrivata con un processo evolutivo.

 
"soppravvivevano" anche senza membrana, che è arrivata con un processo evolutivo.
Magari sbaglio e non ci metto la mano sul fuoco, ma credo che oggi non ne esista di cellule senza membrana. Ma diamo per buona la tesi...in una botta di fortuna è venuto fuori hardware e software?

Botta di fortuna che gli scienziati (stando a Focus) ancora oggi non riescono a ricreare?

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Sì ma la perdita di peluria, come voleva insinuare il mio post precedente, non è una modifica sostanziale dell'intero organismo come invece deve esserlo l'allungamento del collo di una giraffa. Il "miglioramento" (se così vogliamo chiamarlo) è quella marcia in più prevista per sopravvivere in un dato ambiente, quindi sarebbe un'evoluzione proprio come da termine. In teoria. Perchè appunto, quei pochi mutamenti che abbiamo visto (e sono pochissimi) in epoca moderna, vanno verso una regressione. O comunque verso un "non miglioramento", ovvero una marcia in meno per la sopravvivenza.

I microrganismi come i batteri se seguissero una determinata legge naturale incompatibile invece con organismi complessi come un pidocchio o un essere umano?
Quali sono per te queste "regressioni" dell'età moderna?

Avevo letto che stanno osservando il processo evolutivo anche in organismi più complessi dei batteri, ma sempre ad alto tasso di crescita, come alcuni piccoli pesci. Perché ci sarebbe l'esigenza di trovare un altro modello evoluzionistico per gli organismi più complessi? Cosa non ti convince?

Ho anche letto che il tuo dubbio sulle forme fossili "intermedie" è legittimo; hanno però, per esempio, trovato possibili fossili intermedi di non so quale creatura qualche tempo fa.

 
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Beh, è semplice: un animale per potersi evolvere al punto da smettere di espellere le uova ma andare avanti a ovuli, deve subire una netta trasformazione pressochè totale del proprio organismo. Dal cervello, ai nervi, ai muscoli, ai vari organi tra cui ovviamente quelli toccati dal vero e proprio cambiamento: quelli genitali. Siamo d'accordo che è impossibile che ciò accada di colpo, dall'oggi all'indomani, anche perchè non è mai successo (se non per gravissime malformazioni).

Ora, significa che (è un esempio che esprime un concetto più ampio, concentrati su quest'ultimo o non ci salviamo più) da un lato abbiamo un animale 'fisso', e per fisso intendo che il suo organismo è perfettamente in sintonia con le sue capacità perchè si riproduce espellendo le uova che magari vengono addirittura fecondate in un secondo momento dall'altro sesso. Dall'altra invece abbiamo lo stesso animale 'fisso' nel futuro che non espelle più le uova, ma ovula internamente e per la fecondazione necessita di un rapporto sessuale.

Ora, come detto prima, non è che questa evoluzione avviene dall'oggi all'indomani. Quindi, l'animale dovrebbe modificarsi a stadi, fino a trovare l'animale in uno dei tanti stadi intermedi in cui fa le uova ma con rapporto (e quindi cocktail del primo animale 'fisso' e del secondo). Ma non esistono fossili di questo genere. Non esistono uccelli mezzi rettili, non esistono uccelli mezzi mammiferi e non esistono fossili di mammiferi mezzi pesci (e per "mammiferi mezzi pesci" intendo in maniera netta anatomicamente, ovvero non esiste un mammifero che in passato respirava con le branchie ma che allatta i cuccioli).

Se la teoria di Darwin fosse vera e certa, allora dovremmo avere i fossili di questi animali di passaggio. Invece abbiamo unicamente quelli che io chiamo 'animali fissi'. È questo che non capisco. Perchè?

Okay, quindi qualsiasi cambiamento regressivo viene comunque inglobato nel'evoluzione naturale. Questo però non spiega come mai buona parte dei cambiamenti del passato che avrebbero formato gli animali di oggi, sono a beneficio dello stesso animale, mentre i minimi cambiamenti di oggi sono perlopiù un ostacolo.
Perchè è successo solo con pochissime specie, i primi mammiferi erano dei roditori, tutto il resto si è evoluto da li, è impossibile trovare tutti gli anelli di congiunzione.

A quanto pare comunque qualcosa è stato trovato:

https://it.wikipedia.org/wiki/Cynodontia

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Magari sbaglio e non ci metto la mano sul fuoco, ma credo che oggi non ne esista di cellule senza membrana. Ma diamo per buona la tesi...in una botta di fortuna è venuto fuori hardware e software?Botta di fortuna che gli scienziati (stando a Focus) ancora oggi non riescono a ricreare?

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Si riesce a far comparire spontaneamente alcune sostanze organiche tra cui gli aminoacidi, per il resto serve troppo tempo e troppo spazio.

 
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