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*** ha evitato ogni sofferenza all'Uomo, infatti. Ma un evento accaduto alle origini dell'uomo, ha portato quest'ultimo a creare il primo torto, il primo male.
Questo male ha avuto una conseguenza a domino espandendosi e portando diversi effetti catastrofici (tra cui le malattie), un po' come quando si crea una crepa in una diga che porterà poi al crollo della struttura e al devasto delle valli sottostanti. Oppure, quando dici un'innocua bugia che con una successione di tempi sarà il motivo principale di una guerra.


 


L'Uomo, quando dice sì al male, ne paga le ripercussioni. Esse sono le sofferenze verso sè stesso e verso chi ha attorno, in ogni sua forma.


 


La sofferenza però è quel nucleo attivo che permette di sprigionare amore, di uscire dal proprio egoismo e di diventare un servo per gli altri. Esattamente come ha fatto Cristo, il quale poteva evitare la sofferenza ma pensò bene d'affrontarla.



La sua sofferenza ha elevato l'Uomo alla facoltà di essere divinizzato. Cioè di partecipare alla vita divina.


 


Un po' come una donna che partorisce. La sua sofferenza porta una persona a una nuova vita, quella fuori dal proprio grembo. E la sofferenza della madre si tramuterà poi in amore.


 


A me pare che questo risponda pienamente alla domanda.



Invece no, perché, ammesso di voler fare risalire tutto al peccato originale (e la trovo una cosa molto infantile e fantasiosa), è stato *** stesso a creare l'uomo come essere capace di fare male, e nella piena consapevolezza che l'avrebbe fatto, quindi di proposito. Dunque è stato *** a volere il male, altrimenti avrebbe fatto diversamente. Anche tralasciando per un secondo la storia del peccato originale e concentrandosi solo sul male attuale, non si capisce comunque perché *** non debba o voglia (o entrambi) risanare l'umanità e aiutarla a liberarsi da una cosa che tutti eviterebbero volentieri.

Mi sa che ti stai confonendo con l'attuale "liberalismo" sessuale che riesce a propinarci in tivu' di tutto fuorchè donne S-oggetto. O la nostra Tv è islamica oppure...
Oppure confondi il sessismo con l'islam. L'islam è una religione sessista, e su questo non ci piove. Il fatto che anche la TV italiana lo sia (e su questo non ne sono proprio sicuro, ma la guardo poco, quindi non mi esprimo) non significa né che l'islam non lo sia né che la TV italiana sia islamica. Insomma, hai scritto una scemenza.

 
Oppure confondi il sessismo con l'islam. L'islam è una religione sessista, e su questo non ci piove.
Mio nonno che è nato in Tunisia(da famiglia francese)si meravigliò quando arrivato in Italia negli anni'50 le donne al sud(ha fatto il campo profughi a Bari)non potevano uscire di casa da sole,senza essere accompagnate da un uomo mentre nella mussulmana Tunisia le donne lavoravano,andavano a scuola,non erano velate etc.Molto sessisti devo dire.

 
Oppure confondi il sessismo con l'islam. L'islam è una religione sessista, e su questo non ci piove. Il fatto che anche la TV italiana lo sia (e su questo non ne sono proprio sicuro, ma la guardo poco, quindi non mi esprimo) non significa né che l'islam non lo sia né che la TV italiana sia islamica. Insomma, hai scritto una scemenza.
Scemenza non è una bella parola, proprio per niente, e ti consiglio di non scrivere altre minchiate, fesserie e scempiaggini del genere se non vorrai essere trattato alla stessa maniera: di fatti ti ho solo dimostrato che non serve essere islamici per essere sessisti. Cosa che evidentemente davi per scontata. Ora però tu devi dimostrarmi (su questo non ci piove infatti non è una dimostrazione razionale) i motivi per i quali l'Islam distruggerebbe la donna in quanto tale.

Sia chiaro, io ho una mia idea precisa sull'argomento, ma sono proprio curiosio di sapere la tua. Vediamo le scemenze (senza offesa eh) che tiri fuori.

 
Invece no, perché, ammesso di voler fare risalire tutto al peccato originale (e la trovo una cosa molto infantile e fantasiosa), è stato *** stesso a creare l'uomo come essere capace di fare male, e nella piena consapevolezza che l'avrebbe fatto, quindi di proposito. Dunque è stato *** a volere il male, altrimenti avrebbe fatto diversamente. Anche tralasciando per un secondo la storia del peccato originale e concentrandosi solo sul male attuale, non si capisce comunque perché *** non debba o voglia (o entrambi) risanare l'umanità e aiutarla a liberarsi da una cosa che tutti eviterebbero volentieri.
*** ha creato l'Uomo quale creatura capace di amare come ama ***, tanto che questo Amore è l'unico vero motivo per cui noi esistiamo.

 


Ma amare come ama *** DEVE includere la capacità di rifiutare l'amore, altrimenti diventa qualcosa di squallido, di meccanico e di profondamente ridicolo. Un teatrino ipocrita, perchè se io amo il mio prossimo obbligatoriamente, senza possibilità di scelta, a parte che perdo metà della mia identità personale, ma poi non sarebbe amore. Non c'è la gratuità e la spontaneità. Spero che tu non voglia """amare""" in modo così vuoto... .


 


*** nell'attimo in cui crea l'Uomo muore per quest'ultimo, risorge e gli garantisce la Vita Eterna.


 


Il male è un fattore temporaneo che se si sceglie di seguire ***, a un certo punto non toccherà più.


 


*** risanerà l'Uomo dal male (come detto sopra, esso è temporaneo), l'ha promesso. Ma lo farà a modo suo, cioè perfettamente, e non come vorresti tu, cioè in modo infantile e fantasioso (ma umanamente comprensibile, intendiamoci).


 

 




 
Mio nonno che è nato in Tunisia(da famiglia francese)si meravigliò quando arrivato in Italia negli anni'50 le donne al sud(ha fatto il campo profughi a Bari)non potevano uscire di casa da sole,senza essere accompagnate da un uomo mentre nella mussulmana Tunisia le donne lavoravano,andavano a scuola,non erano velate etc.Molto sessisti devo dire.
E il fatto che l'Italia meridionale degli anni '50 fosse sessista in qualche modo riabilita l'islam per le sue colpe di sessismo? Non c'è alcuna connessione tra le due cose.

*** ha creato l'Uomo quale creatura capace di amare come ama ***, tanto che questo Amore è l'unico vero motivo per cui noi esistiamo.  


Ma amare come ama *** DEVE includere la capacità di rifiutare l'amore, altrimenti diventa qualcosa di squallido, di meccanico e di profondamente ridicolo. Un teatrino ipocrita, perchè se io amo il mio prossimo obbligatoriamente, senza possibilità di scelta, a parte che perdo metà della mia identità personale, ma poi non sarebbe amore. Non c'è la gratuità e la spontaneità. Spero che tu non voglia """amare""" in modo così vuoto... .


 


*** nell'attimo in cui crea l'Uomo muore per quest'ultimo, risorge e gli garantisce la Vita Eterna.


 


Il male è un fattore temporaneo che se si sceglie di seguire ***, a un certo punto non toccherà più.


 


*** risanerà l'Uomo dal male (come detto sopra, esso è temporaneo), l'ha promesso. Ma lo farà a modo suo, cioè perfettamente, e non come vorresti tu, cioè in modo infantile e fantasioso (ma umanamente comprensibile, intendiamoci).


 

 


Innanzitutto il presupposto da cui parti è del tutto arbitrario. Mi riferisco a questo: "Ma amare come ama *** DEVE includere la capacità di rifiutare l'amore, altrimenti diventa qualcosa di squallido, di meccanico e di profondamente ridicolo". Non sarebbe affatto squallido, perché amare come ama *** (ovvero in un modo perfetto) è una cosa positiva in assoluto, proprio perché di derivazione divina. Se l'uomo può rifiutare quell'amore, allora non è vero che l'uomo può amare come ama ***, perché il modo in cui può amare l'uomo è imperfetto, visto che prevede la corruzione del male a discapito dell'amore. Perché instillare il male nell'uomo? Perché dargli la possibilità di soffrire, se questa è una cosa che nessuno desidererebbe mai per sé? Il regalo migliore che un creatore possa fare alle proprie creature è il benessere eterno, cosa che esclude ogni forma di corruzione, come il male. Anche se gli uomini fossero stati costretti a stare bene e ad amare ***, sarebbe stata comunque una condizione migliore di quella del male scelto liberamente (ma inconsapevolmente, visto che nessuno vuole il male per sé). Insomma, è molto meglio essere costretti a vivere felici e contenti, piuttosto che correre il rischio di una vita terrena sofferta e una ultraterrena di eterna dannazione. Nel primo caso vincono tutti, è perfetto così.

 
E il fatto che l'Italia meridionale degli anni '50 fosse sessista in qualche modo riabilita l'islam per le sue colpe di sessismo? Non c'è alcuna connessione tra le due cose.
Ma riesci a comprendere quando la gente scrive?Ho scritto che nella Tunisia a MAGGIORANZA MUSSULMANA le donne erano molto più libere dell'Italia degli anni'50.Ciò riabilita l'islam sessista o fa comprendere che esso è non è una religione violenta e sessista ma sono gli integralisti a renderla tale?

 
E il fatto che l'Italia meridionale degli anni '50 fosse sessista in qualche modo riabilita l'islam per le sue colpe di sessismo? Non c'è alcuna connessione tra le due cose.

Innanzitutto il presupposto da cui parti è del tutto arbitrario. Mi riferisco a questo: "Ma amare come ama *** DEVE includere la capacità di rifiutare l'amore, altrimenti diventa qualcosa di squallido, di meccanico e di profondamente ridicolo". Non sarebbe affatto squallido, perché amare come ama *** (ovvero in un modo perfetto) è una cosa positiva in assoluto, proprio perché di derivazione divina.
Ma la parte descritta dopo quell'"altrimenti" non è amore. Anzi, va letteralmente in senso opposto.


*** è Sommo Amore, il suo amore è gratuito e spontaneo al punto che c'ha generato. Non era tenuto a farlo. Non è che sentiva il bisogno di creare il mondo e noi, *** era ed è già completo di suo.



Siccome siamo a Sua immagine e somiglianza, siamo chiamati a raggiungere il medesimo amore... ma per farlo dobbiamo essere altrettanto liberi di amare gratuitamente e spontaneamente.



Io troverei squallido avere accanto a me una donna che mi ama perchè la obbligo. Come troverei altrettanto squallido lobotomizzarne una manovrandole il cervello così da spingerla a volermi bene.



Sarebbe frustrante e soddisferebbe unicamente il mio egoismo. E l'egoismo è l'antagonista dell'amore.


 


Dici poi bene qua:
amare come ama *** (ovvero in un modo perfetto) è una cosa positiva in assoluto, proprio perché di derivazione divina.

 


Allora perchè non fare come vuole Lui?


 




Se l'uomo può rifiutare quell'amore, allora non è vero che l'uomo può amare come ama ***, perché il modo in cui può amare l'uomo è imperfetto, visto che prevede la corruzione del male a discapito dell'amore.
Ho detto che l'Uomo è capace (cioè ha le pontezialità, non che lo faccia, giusto per precisare) di amare come ama ***, non QUANTO ama *** (cioè all'Infinito), in quanto l'Uomo è comunque creatura e non Creatore.


Di buono c'è che è comunque chiamato alla Vita Divina, diventando un tutt'uno con *** (un tutt'uno con l'Amore Sommo).


 


L'uomo è imperfetto in quanto è creatura, ma la sua imperfezione non contempla il male. Quello è arrivato cronologicamente dopo.


Perché instillare il male nell'uomo? Perché dargli la possibilità di soffrire, se questa è una cosa che nessuno desidererebbe mai per sé? Il regalo migliore che un creatore possa fare alle proprie creature è il benessere eterno, cosa che esclude ogni forma di corruzione, come il male. Anche se gli uomini fossero stati costretti a stare bene e ad amare ***, sarebbe stata comunque una condizione migliore di quella del male scelto liberamente (ma inconsapevolmente, visto che nessuno vuole il male per sé).
*** non ha instillato il male. Non potrebbe farlo in quanto è Sommo Bene. In un lago d'acqua purissima... se tutto è puro ricavi solo materiale puro.


Ma se prendi un bicchiere sporco e ci metti l'acqua pura... come sarà poi l'acqua? Sporca. Dipende dal lago o dal bicchiere?


 


Ecco che in questa sporcizia c'è pure la sofferenza, ma per *** non è un problema (di conseguenza non vedo perchè dovrebbe esserlo per noi). Ha fatto della sofferenza una chiave nuova, quella che permette di elevarsi con maggiore facilità all'amore divino, quello perfetto.



Non è che *** s'è escluso da questa sofferenza, addirittura c'ha fatto strada umiliandosi, abbruttendosi... facendosi di carne. Ha insegnato, ha partecipato alla vita quotidiana con gli uomini, ha permesso che quest'ultimi lo giudicassero, che lo condannassero ingiustamente e che dopo flagellazioni, derisioni varie (che continuano ancora oggi), camminata a suon di frustate con croce sulle spalle, fosse appeso per ore su una Croce a guardare il panorama giudaico mentre gli sputavano addosso e lo provocavano.



La verità è che qualsiasi sofferenza potremo incontrare nella nostra vita terrena, anche quella più dura, non è niente davanti all'Eternità.



Dovessi soffrire anche per 200 anni di fila, quei due secoli non sono neppure un istante nell'Eternità con ***. È normale che diamo così tanto valore ai singoli attimi di vita quotidiana, in parte è anche giusto.



Però, almeno per noi cristiani, è importante tenere conto che
tutto è vanità, come disse il Qoelet.

 




Insomma, è molto meglio essere costretti a vivere felici e contenti, piuttosto che correre il rischio di una vita terrena sofferta e una ultraterrena di eterna dannazione. Nel primo caso vincono tutti, è perfetto così.
 


L'eterna dannazione è solo se si esclude l'amore di *** e, quindi, *** stesso. Ma per essere felici (fin da subito) basta non andare in senso contrario. Uno può essere felice anche così, come Emmanuele e il suo parkinson.



Un *** che m'obbliga ad amarlo sarebbe davvero odioso. Che schifo.





 
Ma per favore, semplicemente non succede. Qualcuno ha mai avuto preghiere esaudite?
Sì, più di quante non mi meritassi direi.

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Originariamente Scritto da Sorrow62Fai una piccola prova, avvicinale e cerca di salutarle stringendo loro la mano... si guarderanno attorno spaventate che qualcuno le veda e che riferisca al marito che poi le picchierà di nascosto nel proprio appartamentino svizzero...
Per il ciclo "tolleranza e dialogo religioso si, pregiudizi sull'Islam anche" //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Quando si dice la coerenza //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
Parlo per esperienza diretta, a me strinsero la mano ma quando mio marito propose la sua si tirarono indietro.

Una domanda forse stupida però siccome è argomento frequente la chiedo:
Perchè *** non guarisce i malati che lo invocano nella guarigione?(astenersi:perchè non esiste //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif troppo facile)
Credo perché faccia parte della vita, però spesso non ho una risposta, perché muoiono le persone a noi care? Perché abbiamo l'impressione che le disgrazie capitino solo alla brava gente? Com'è possibile che un genitore sopravviva alla figlia?

Io posso solo dire che non riesco a vedere la risposta: "Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia Benedetto il Suo nome"

La malattia, come ogni altra fonte di sofferenza, è un'autostrada che può portare alla divinizzazione della propria persona. Perchè togliere una carta valida all'Uomo?
Dissento fortemente, mio nonno diceva che il dolore non dà diritti, figuriamoci se può essere un biglietto per la shekinàh, il dolore esiste perché siamo umani, chi resiste al dolore e combatte nonostante questo è eroico, non santo.
Tipo per non farlo soffrire?
My GrandPa Approved :kappe:

... Ma un evento accaduto alle origini dell'uomo, ha portato quest'ultimo a creare il primo torto, il primo male....
Come ho già scritto molte volte questa visione del "peccato originale" mi trova assolutamente in disaccordo e basare l'insegnamento religioso partendo dalle colpe è per me repressivo e non propositivo, però convengo che non è un problema mio.


L'Uomo, quando dice sì al male, ne paga le ripercussioni. Esse sono le sofferenze verso sè stesso e verso chi ha attorno, in ogni sua forma.
 


Non starai dicendo che il male fisico è conseguenza dei peccati vero? Ho capito male io giusto? Non farmi preoccupare dai ;-)

Un po' come una donna che partorisce. La sua sofferenza porta una persona a una nuova vita, quella fuori dal proprio grembo. E la sofferenza della madre si tramuterà poi in amore.
Io ho avuto quattro cesarei quindi sofferenza zero, come quelle che partoriscono nell'acqua, non amiamo di meno i nostri figli per questo.

E' diverso studiare a memoria un testo e basare la propria religiosità sullo studio mnemonico.Anche le poesie si studiano a memoria ma poi bisogna saperle parafrasare.Il corano lo seguono letteralmente solo gli integralisti i quali sono presenti in ogni religione.
Se interpreti il qaram non segui il qaram, lo ha scritto il così detto profeta, non io.

Dove non sarebbe vietata? (omosessualità n.d.a.)
Nell'ebraismo non lo è, sforzati di leggere e tanto per gradire affermo che oltre che falsa sei anche omissiva, delle migliaia (MIGLIAIA!) di omosessuali uccisi secondo la sharia non ne parli proprio e non 1.000 anni fà ma adesso (4.000 nel solo iran...)

Spagna ed Est Europa sono state per SECOLI soggette al controllo mussulmano.Come mai le popolazioni non sono state sterminate?Strano,veramente strano.
Erano soggette alla dhymmitudine, cioè erano sotto esseri che potevano pregare pagando dazio ed avevano meno diritti dei musulmani (il che è tutto dire)

Hai mai parlato con mussulmane o parli per partito preso?Questa affermazione non sta nè in cielo nè in terra e sono anche affermazioni diffamanti verso persone che,a quanto pare non conosci.
Sì, conosco diversi musulmani, personalmente conosco una tunisina (marito marocchino) e sono decisamente persone libere, una coppia con pari diritti, direi una coppia occidentalizzata che però è orgogliosamente musulmana e parlano volentieri con me che sono ebrea.

Purtroppo sono davvero mosche bianche, ce ne vorrebbero di più come loro.

... si dice sempre "prima le donne e i bambini?"...
In occidente sì, la sharia ritiene la donna meno importante del cammello.

Mio nonno che è nato in Tunisia(da famiglia francese)si meravigliò quando arrivato in Italia negli anni'50 le donne al sud(ha fatto il campo profughi a Bari)non potevano uscire di casa da sole,senza essere accompagnate da un uomo mentre nella mussulmana Tunisia le donne lavoravano,andavano a scuola,non erano velate etc.Molto sessisti devo dire.
Diciamo che Burghiba ha fatto molto per le donne in Tunisia (Tunisia che con le ultime elezioni però stà tornando in mano agli islamisti.)

Ma vogliamo metterci due notizie e la realtà attuale? Burghiba abolì la poligamia ed il diritto esclusivamente maschile di ripudiare la donna, cioè eliminò due capisaldi del qaram, quindi era la legislazione tunisina ad essersi allontanata dal qaram non era l'islam che aveva smesso di essere sessista (come per il discorso indonesiamo) per contro il discorso dell'eredità (che eviti essendo colpevolmente omissiva) continuò ad essere quello della sharia, un terzo alle donne e due terzi ai maschi.

Sostanzialmente però rispetto agli altri paesi islamici la situazione ERA migliore in tunisia.

Ma attualmente la situazione è ben diversa, ecco un estratto di un articolo de Le Monde, giornale di solito filo palestinese ed anti israeliano quindi affidabile come fonte ;-)

Articolo errato, di 14 anni fà... mi scuso ed edito.

Il recupero dei link dall'HDD morto è un disastro... così imparo a non fare i backup...

Eccco un articolo di pochi giorni fà sulla reale situazione tunisina


La situazione che desta maggior preoccupazione è quella della Tunisia, primo paese ad aver dato il via alle rivolte arabe lo scorso anno, cui le donne avevano dato manforte per migliorare le condizioni di vita dell’intera società e che invece si trovano improvvisamente sbalzate indietro, con i loro diritti acquisiti da oltre sessant’anni (che provocavano l’invidia delle altre donne dell’area nordafricana e oltre) messi in discussione.


A far detonare la miccia contro le donne sono i gruppi oltranzisti, di matrice salafita (corrente “purista” e intransigente) che, galvanizzati dalla scomparsa del dittatore laico Ben Ali (e, soprattutto, dal denaro saudita) stanno mettendo in pericolo la democrazia tunisina. Ovviamente, le donne rappresentano il segmento più esposto della società, e contro di loro si sono recentemente verificati alcuni fatti inquietanti. Innanzitutto, un attacco nella cittadina di Manouba, nel nord del Paese, al santuario di Lalla Manoubia, una “santa” sufi vissuta nel XIII secolo, particolarmente rispettata dai tunisini: gruppi salafiti hanno volantinato fra i fedeli (fra cui moltissime donne) accorsi per le usuali preghiere al luogo santo, accusandoli di blasfemia, accusa che i salafati normalmente rivolgono ai sufi, rei, ai loro occhi, di praticare un islam superstizioso. Lalla Manoubia è altresì un simbolo di coraggio e indipendenza femminili, contro il quale i salafiti si scagliano con particolare forza.


Quindi, è giunto il turno del preside della facoltà di Scienze Umanistiche locale, che è stato aggredito nel suo ufficio dal alcuni studenti salafiti per essersi opposto alla presenza alle lezioni di ragazze che indossino il niqab, il velo che copre anche il viso con esclusione degli occhi. Il preside ha dovuto chiamare le forze dell’ordine a sostegno.


Contemporaneamente, Bahri Jlassi, presidente del Partito per l’Apertura e la Fedelta’, ha chiesto che, nella costituzione tunisina venga riconosciuto agli uomini di avere, oltre alla moglie legittima, una concubina. Secondo il politico, ciò costituirebbe un rimedio efficace contro adulterio, divorzio, e, ovviamente, il nubilato: la proposta, insomma, è presentata quale aiuto alle donne tunisine!
 
Dove non sarebbe vietata?
Nella Wicca http://it.wikipedia.org/wiki/Wicca

In tutte le religioni neopagane è accettata. Nell'induismo è accettata. Vi sono sicuramente altri credi che non conosco in cui è accettata, tra l'altro non ci vuole niente a inventarsi una religione, può farlo chiunque.

Si potrebbe fare una parentesi su alcune correnti cristiane come Valdesi, che ultimamente (in epoca recente) hanno accettato l'omosessualità, tant'é che possono celebrare nozze a coppie gay, i gay di ENTRAMBI i sessi possono diventare sacerdoti. Questo può sembrare incoerente, infatti lo è, ma risponde comunque alla tua domanda.

Sì, più di quante non mi meritassi direi.
Che ne sai che è stato ***? Tu hai desiderato qualcosa e si è avverato, ragiona su questo: sarebbe stato impossibile che quel fatto si verificasse se tu non avessi pregato? Si è trattato di un fatto sovrannaturale? Potrebbe essere stato il caso, o destino, chiamalo come vuoi.

Ogni tanto uno si augura qualcosa ed accade, non è un miracolo. È come uno gioca al gratta e vinci o al super enalotto, qualcuno che vince il premio massimo ci sarà prima o poi, non è un miracolo, c'é sempre una piccola possibilità che avvenga.

 
Che ne sai che è stato ***? Tu hai desiderato qualcosa e si è avverato, ragiona su questo: sarebbe stato impossibile che quel fatto si verificasse se tu non avessi pregato? Si è trattato di un fatto sovrannaturale? Potrebbe essere stato il caso, o destino,....
Vero, le cose accadute in seguito a preghiera sono dovute ad una serie di avvenimenti, ma non credo nei miracoli nè me li mi aspetto, ritengo che l'intervento divino abbia costituito la concatenazione di cause, ma come sempre qui si và sulla fede, quindi non posso dimostrare nulla, nè intendo convincerti di ciò, porto solo la mia esperienza.

Tra parentesi non è che tutte le preghiere funzionino, escludendo quelle "codificate " (tipo lo Shemà Israel) le preghiere "comuni" nel mio credo sono una chiaccherata con D-o, una cosa molto informale che personalmente chiudo sempre con lo stesso saluto (anche questo non "codificato" dal Talmud), come sò che la preghiera andrà a buon fine? Perché essa scorre senza intoppi e le parole scorrono naturalmente.

Per inciso non chiedo mai qualcosa circa i soldi.

 
Nell'ebraismo non lo è, sforzati di leggere e tanto per gradire affermo che oltre che falsa sei anche omissiva, delle migliaia (MIGLIAIA!) di omosessuali uccisi secondo la sharia non ne parli proprio e non 1.000 anni fà ma adesso (4.000 nel solo iran...)
Negli Stati INTEGRALISTI islamici.E qua torniamo al punto di prima,negli stati laici a MAGGIORANZA mussulmana l'omosessualità non è un reato.Quanti omosessuali sono stati giustiziati in Tunisia?Per quanto riguarda l'ebraismo nella Genesi non sono famose due città di nome Sodoma e Gomorra distrutte per la propria amoralità?

In tutte le religioni neopagane è accettata. Nell'induismo è accettata. Vi sono sicuramente altri credi che non conosco in cui è accettata, tra l'altro non ci vuole niente a inventarsi una religione, può farlo chiunque.
Ok,errore mio,in quali religioni serie(la wikkan non lo è,prende a caso pezzi delle altre religioni e li mescola senza un ordine e regole precise).L'induismo accetta l'omosessualità solo se chi la pratica ha un matrimonio stabile con una persona del sesso opposto e ha già procreato.Non è ammessa la sola omosessualità.Hai ragione,non ci vuole molto a inventarsi una religione ma sono considerate tali solo quelle che hanno basi storiche e filosofiche il che esclude tutte quelle create nel 19vesimo secolo.Pure il satanismo è più serio di tutte le religioni neo-pagane.

Erano soggette alla dhymmitudine, cioè erano sotto esseri che potevano pregare pagando dazio ed avevano meno diritti dei musulmani (il che è tutto dire)
Ciò non cambia il fatto che non sono stati sterminati e qualunque popolazione sconfitta deve pagare il vincitore e ha meno diritti dello stesso.Non mi sembra che i Galli avessero gli stessi diritti dei romani e non pagassero dazi agli stessi.

In occidente sì, la sharia ritiene la donna meno importante del cammello.
La sharia è degli estremisti,non dell'Islam.

Diciamo che Burghiba ha fatto molto per le donne in Tunisia (Tunisia che con le ultime elezioni però stà tornando in mano agli islamisti.)
Ma vogliamo metterci due notizie e la realtà attuale? Burghiba abolì la poligamia ed il diritto esclusivamente maschile di ripudiare la donna, cioè eliminò due capisaldi del qaram, quindi era la legislazione tunisina ad essersi allontanata dal qaram non era l'islam che aveva smesso di essere sessista (come per il discorso indonesiamo) per contro il discorso dell'eredità (che eviti essendo colpevolmente omissiva) continuò ad essere quello della sharia, un terzo alle donne e due terzi ai maschi.
Ma lo vuoi capire che TUTTI i testi sacri vanno interpretati?Vogliamo prendere alla lettera la torah e la bibbia?Vediamo allora quale religione è la più sessista.La tua è una crociata contro l'islam e il fatto che tu sia ebrea fa pensare male.Sul fatto dell'eredità avevo già risposto prima.Nel caso inglese le parti hanno deciso di propria volontà di affidarsi al tribunale islamico,anche dei cattolici integralisti possono farlo e,prendendo alla lettera la Bibbia o la Torah è ancora una concessione che le donne possano parlare.La Tunisia e tutti i paesi in cui c'è stata la "primavera araba"avranno per forza di cose una maggioranza al governo di persone integraliste,così come è successo in Iran.Torneranno alla laicità nel giro di una 50ina d'anni.
 
]*** non ha instillato il male. Non potrebbe farlo in quanto è Sommo Bene.
Invece si. E' ***, ha creato il bene e il male. Il peccato originale è stupido perchè comunque Adamo ed Eva non riconoscevano bene dal male, erano ignoranti quindi hanno ascoltato il serpente (creato anche questo da ***) e mangiato la mela. E dopo questo accaduto, tutti i bambini che nascono hanno addosso questo "peccato originale", di cui non centravano niente. Secondo me ha fatto apposta, altrimenti non creava ne mela, ne serpente, ne male.

Non è che *** s'è escluso da questa sofferenza, addirittura c'ha fatto strada umiliandosi, abbruttendosi... facendosi di carne. Ha insegnato, ha partecipato alla vita quotidiana con gli uomini, ha permesso che quest'ultimi lo giudicassero, che lo condannassero ingiustamente e che dopo flagellazioni, derisioni varie (che continuano ancora oggi), camminata a suon di frustate con croce sulle spalle, fosse appeso per ore su una Croce a guardare il panorama giudaico mentre gli sputavano addosso e lo provocavano.
*** può fare tutto e creare tutto, quindi facendosi ammazzare in forma umana non ha senso. Non lo trovo affatto un gesto ammirabile. Anzi.

Questa cosa di gesù è paragonabile a quando mettevamo spiriti maligni nelle capre e le ammazzavamo. E' la stessa cosa.

Un *** che m'obbliga ad amarlo sarebbe davvero odioso. Che schifo.
Beh, se non abbiamo fede in *** e non lo amiamo andiamo all'inferno. Sembra che lo stia obbligando.

 
Ok,errore mio,in quali religioni serie(la wikkan non lo è,prende a caso pezzi delle altre religioni e li mescola senza un ordine e regole precise).L'induismo accetta l'omosessualità solo se chi la pratica ha un matrimonio stabile con una persona del sesso opposto e ha già procreato.Non è ammessa la sola omosessualità.Hai ragione,non ci vuole molto a inventarsi una religione ma sono considerate tali solo quelle che hanno basi storiche e filosofiche il che esclude tutte quelle create nel 19vesimo secolo.Pure il satanismo è più serio di tutte le religioni neo-pagane.

Per me tutte le religioni sono serie allo stesso modo, ovvero non lo sono. Bello come ti vanti di avere una religione meglio di altre. Che poi l'Islam prende pezzi dal Cristianesimo e dall'Ebraismo. E il Cristianesimo ha preso pezzi un po' ovunque. E ti sbagli di nuovo, le religioni moderne non differiscono come serietà da quelle più antiche.

La sharia è degli estremisti,non dell'Islam.
Vorresti dirmi che nel corano non si parla di sharia?

 
Originariamente Scritto da Sharlaistheway
Ok,errore mio,in quali religioni serie(la wikkan non lo è,prende a caso pezzi delle altre religioni e li mescola senza un ordine e regole precise).L'induismo accetta l'omosessualità solo se chi la pratica ha un matrimonio stabile con una persona del sesso opposto e ha già procreato.Non è ammessa la sola omosessualità.Hai ragione,non ci vuole molto a inventarsi una religione ma sono considerate tali solo quelle che hanno basi storiche e filosofiche il che esclude tutte quelle create nel 19vesimo secolo.Pure il satanismo è più serio di tutte le religioni neo-pagane.

Per me tutte le religioni sono serie allo stesso modo, ovvero non lo sono. Bello come ti vanti di avere una religione meglio di altre. Che poi l'Islam prende pezzi dal Cristianesimo e dall'Ebraismo. E il Cristianesimo ha preso pezzi un po' ovunque. E ti sbagli di nuovo, le religioni moderne non differiscono come serietà da quelle più antiche.

La sharia è degli estremisti,non dell'Islam.

Vorresti dirmi che nel corano non si parla di sharia?
No,nel corano non si parla di Sharia.Parlando della wikka essa prende dalle religioni ciò che gli fa più comodo,senza alcuna regola precisa,non è seria perchè non ha basi.Tutte le religioni "canoniche"hanno le stesse basi.Cristianesimo,Ebraismo,Induismo,Islamismo,per passare a quelle ancora più antiche come ad esempio lo Zoroastrismo,il Vedismo etc,hanno tutte le stessi basi e vanno poi differenziandosi col tempo.In ordine temporale l'Islam è l'ultima delle grandi religioni che reinterpretano miti passati(es.diluvio universale)e costruiscono una propria dottrina rifacendosi alle più antiche religioni.La wikka non è niente di tutto ciò,prende in modo edonistico parti delle varie religioni senza alcuna logica.

xSorrow.Tratto da Wikipedia.La questione dell'ijtihād

Centrale è la questione dell'interpretazione del Corano e degli altri testi di riferimento islamici.

Quali strumenti avrà infatti la cultura islamica per accettare un sistema di valori sociali e di produzione economica d'impronta diversa, tendenzialmente improntata a valori "laici"?

In mancanza di un clero che possa indicare senza ombra di dubbio cosa sia peccato e cosa non lo sia, cosa sia bene e cosa sia male, cosa sia ben visto da Allah e cosa Allah vieti, l'Islam ha creato nel suo sviluppo storico un peculiare strumento interpretativo (l'ijmāʿ, o "consenso" dei dotti) col fine di determinare le norme che dovranno adottare tutte le società che intendano qualificare se stesse come islamiche.

Il primo pilastro è infatti il Corano del quale tuttavia è difficile dare altra interpretazione che non sia quella letterale. Il secondo pilastro, altrettanto difficile da indagare al di là della lettera, è l'insieme delle tradizioni giuridiche (ḥadīth) che compongono la Sunna, più duttile del Corano per indagare se un certo comportamento sia o meno da considerare il linea con i valori dell'Islam.

La massa delle tradizioni prodottasi nell'ambiente religioso islamico è però davvero gigantesca e rende di per sé assai difficoltoso un responso preciso e univoco, poiché è molto frequente il caso di tradizioni in aperta contraddizione tra di loro. Una tradizione generalmente riconosciuta autentica dall'Islam afferma però che Muhammad avrebbe detto: «La mia Comunità non si troverà mai d'accordo su un errore». Ciò ha portato appunto alla costituzione del pilastro dell'ijmāˁ, inteso come consenso delle scuole giuridiche (madhhab, pl. madhāhib) e dei dotti giurisperiti (faqīh, pl. fuqahā’) che le hanno animate e seguitano a vivificarle.

Il parere dei giurisperiti è il laborioso frutto di un'attenta analisi dei dati coranici o, in seconda battuta, di quelli della Sunna. Per far questo si ricorre alla linguistica, alla storia o alla logica e lo sforzo interpretativo si chiama ijtihād: parola che non a caso assomiglia a jihād, provenendo dalla medesima radice trilittera araba che significa "sforzarsi, impegnarsi".

Una volta che l''ijtihād sia stato espresso e risulti tanto convincente da aggregare intorno a sé un vasto consenso, quella interpretazione avrà allora pieno valore di legge, almeno fin quando non si crei un diverso consenso, elaborato da una nuova e diversa maggioranza.

Ciò che fino a un certo momento storico è quindi giudicato rispondente alle necessità della società non è detto quindi che sia intangibile e immutabile, visto che sarà il "consenso" a intervenire, modulandosi, sulle nuove necessità della società islamica, purché non in contrasto con Corano e Sunna. Si formerà allora un nuovo e diverso ijtihād che avrà cogenza legale.

Un accentuato conservatorismo ha portato a una scarsa flessibilità del pensiero islamico, poco incline a rivedere in profondità alcuni aspetti del suo pensiero e favorevole a riproporre piuttosto modelli comportamentali ed etici fortemente conservatori, visti come legati alla prima e migliore traduzione della Umma islamica delle origini.

Ciò non è però sempre stata una regola senza eccezioni e la storia del mondo islamico, anzi, è stata caratterizzata da momenti di grande innovazione, pur nel quadro anzidetto.

I movimenti maggiormente inclini all'ijtihād sono quelli che fanno capo allo Sciismo e al hanbalismo. Il "dotto" sciita è infatti, non a caso, chiamato "mujtahid" e la sua capacità d'intervenire con grande coraggio interpretativo viene spiegato col fatto di essere in ineffabile rapporto con l'Imām occultatosi agli occhi del mondo e in attesa di manifestarsi alla fine dei tempi. Il pensiero del hanbalismo e del neo-hanbalismo si è espresso negli ultimi decenni in particolare attraverso l'opera di Ibn Taymiyya, teologo e giurista vissuto in età mamelucca nel XIII secolo della nostra era. Tale scuola teologico-giuridica rivendica decisamente il proprio diritto-dovere di ricorrere all'ijtihād e non è quindi strano che proprio lo Sciismo e il neo-hanbalismo "salafita" siano stati indotti, più di altri nel mondo islamico, a tentare un'operazione di "islamizzazione della modernità", secondo la fortunata espressione usata dallo studioso algerino Mohammed Arkoun, che potrebbe in teoria condurre a una forma di "modernismo" maggiormente in grado di dialogare col resto del mondo non islamico, una volta depuratosi dalle tendenze terroristiche.Dopo tutta questa filippica si evige che il VERO problema dell'Islam è la mancanza di un'organizzazione religiosa ufficiale che interpreti i testi.Senza di essa a far da guida l'interpretazione letterale è la più usata in quanto la più semplice da attuare ma non mancano persone che cercano di interpretare il Corano purtroppo manca sempre un'interpretazione ufficiale che invece è presente in tutte le altre religioni.

 
Ma la parte descritta dopo quell'"altrimenti" non è amore. Anzi, va letteralmente in senso opposto.
*** è Sommo Amore, il suo amore è gratuito e spontaneo al punto che c'ha generato. Non era tenuto a farlo. Non è che sentiva il bisogno di creare il mondo e noi, *** era ed è già completo di suo.



Siccome siamo a Sua immagine e somiglianza, siamo chiamati a raggiungere il medesimo amore... ma per farlo dobbiamo essere altrettanto liberi di amare gratuitamente e spontaneamente.



Io troverei squallido avere accanto a me una donna che mi ama perchè la obbligo. Come troverei altrettanto squallido lobotomizzarne una manovrandole il cervello così da spingerla a volermi bene.



Sarebbe frustrante e soddisferebbe unicamente il mio egoismo. E l'egoismo è l'antagonista dell'amore.


 


Dici poi bene qua:
amare come ama *** (ovvero in un modo perfetto) è una cosa positiva in assoluto, proprio perché di derivazione divina.

 


Allora perchè non fare come vuole Lui?


 




Ho detto che l'Uomo è capace (cioè ha le pontezialità, non che lo faccia, giusto per precisare) di amare come ama ***, non QUANTO ama *** (cioè all'Infinito), in quanto l'Uomo è comunque creatura e non Creatore.


Di buono c'è che è comunque chiamato alla Vita Divina, diventando un tutt'uno con *** (un tutt'uno con l'Amore Sommo).


 


L'uomo è imperfetto in quanto è creatura, ma la sua imperfezione non contempla il male. Quello è arrivato cronologicamente dopo.


*** non ha instillato il male. Non potrebbe farlo in quanto è Sommo Bene. In un lago d'acqua purissima... se tutto è puro ricavi solo materiale puro.


Ma se prendi un bicchiere sporco e ci metti l'acqua pura... come sarà poi l'acqua? Sporca. Dipende dal lago o dal bicchiere?


 


Ecco che in questa sporcizia c'è pure la sofferenza, ma per *** non è un problema (di conseguenza non vedo perchè dovrebbe esserlo per noi). Ha fatto della sofferenza una chiave nuova, quella che permette di elevarsi con maggiore facilità all'amore divino, quello perfetto.



Non è che *** s'è escluso da questa sofferenza, addirittura c'ha fatto strada umiliandosi, abbruttendosi... facendosi di carne. Ha insegnato, ha partecipato alla vita quotidiana con gli uomini, ha permesso che quest'ultimi lo giudicassero, che lo condannassero ingiustamente e che dopo flagellazioni, derisioni varie (che continuano ancora oggi), camminata a suon di frustate con croce sulle spalle, fosse appeso per ore su una Croce a guardare il panorama giudaico mentre gli sputavano addosso e lo provocavano.



La verità è che qualsiasi sofferenza potremo incontrare nella nostra vita terrena, anche quella più dura, non è niente davanti all'Eternità.



Dovessi soffrire anche per 200 anni di fila, quei due secoli non sono neppure un istante nell'Eternità con ***. È normale che diamo così tanto valore ai singoli attimi di vita quotidiana, in parte è anche giusto.



Però, almeno per noi cristiani, è importante tenere conto che
tutto è vanità, come disse il Qoelet.

 




 


L'eterna dannazione è solo se si esclude l'amore di *** e, quindi, *** stesso. Ma per essere felici (fin da subito) basta non andare in senso contrario. Uno può essere felice anche così, come Emmanuele e il suo parkinson.



Un *** che m'obbliga ad amarlo sarebbe davvero odioso. Che schifo.



La Bibbia 2. Fine.

Il paragone che fai tra l'amore che un uomo dovrebbe provare per *** e quello di una donna costretta ad amare un uomo è improprio. L'uomo, imponendo alla donna qualcosa di indesiderato, le causa una sofferenza. ***, invece, è onnipotente e avrebbe potuto creare l'uomo migliore di quanto sia, ovvero capace solo di compiere il bene per sé e per gli altri. Se gli uomini non avessero conosciuto l'alternativa al bene e all'amore perfetto per ***, sarebbero stati contenti così, perché amare *** è una cosa buona in assoluto e non amarlo o negarlo è una cosa cattiva in assoluto. È impensabile che *** abbia creato di proposito persone che non credessero in lui e non l'amassero, perché questo corrisponderebbe ad averle create appositamente per farle soffrire e allontanarle dalla felicità. Perché esporre costoro al male, quindi? Alla luce della sua onnipotenza e della sua infinita bontà, ciò è incomprensibile e incoerente.

La tua spiegazione dell'arrivo del male è in contrasto con la concezione del tempo di ***, che è solo presente e che, dunque, non contempla un "dopo". Lui sa di aver creato il male nello stesso momento in cui crea tutto. Lo sa e lo fa lo stesso. Se anche ci volessimo mettere nella logica umana del prima e dopo, affinché si sia generato un male dopo, è necessario che vi fosse un germe prima, altrimenti si sarebbe creato questo male dal nulla, una cosa che non ha senso. I presupposti sono comunque da ricercarsi nella creazione dell'uomo così com'è, dunque nell'operato di ***. Perché *** ci ha instillato il germe del male? A che pro consentirci di causare e subire male? L'esempio del lago e del bicchiere è ancora fallace: se *** ha creato tutto, egli ha creato tanto il lago d'acqua purissima quanto il bicchiere d'acqua sporca. Perché, dunque, creare il bicchiere d'acqua sporca? Il suo agire è quindi insensato e ingiustificabile, se letto alla luce delle sue infinite qualità.

L'unico modo per uscirne è supporre che, se un *** esiste, non può assolutamente essere quello descritto dalla dottrina cristiana.

Se anche fosse vero che per *** la sofferenza non sia un problema (e non è possibile che sia così, altrimenti non avebbe avuto motivo di fare tutto l'ambaradan con Gesù), questo non implicherebbe che non lo sia neppure per noi. Sia perché noi non siamo perfetti come lui, e quindi patiamo quelle cose che lui non patisce, sia perché è apoditticamente evidente che, per noi, la sofferenza è una piaga terribile. Se anche godessimo, dopo la morte, di un'eterna beatitudine, perché mai dovremmo soffrire nella vita terrena? Sarebbe molto meglio per tutti non farci soffire affatto: per noi perché non soffriremmo, per lui perché se non è un problema la sofferenza, tanto meno lo è la non sofferenza. Ancora una volta troviamo l'irrazionalità e l'illogicità dell'operato divino.

E infine, se l'eterna dannazione si ha solo con l'esclusione di ***, perché consentire agli uomini di escludere ***? È ovvio che il gioco non valga la candela: ti do il libero arbitrio, ma corri il rischio di essere nel male per sempre, oppure non ti do altra scelta che amarmi, destinandoti quindi alla felicità perpetua? Solo un sadico malato di mente sceglierebbe la prima opzione. Ripeto, anche forzando gli uomini ad amare ***, non c'è che da guadagnarci per tutti.

Un *** che non mi desse altro destino che essere felice, sarebbe il *** migliore di tutti. Altro che schifo, diventerei il più credente tra i credenti.

 
Un *** che non mi desse altro destino che essere felice, sarebbe il *** migliore di tutti. Altro che schifo, diventerei il più credente tra i credenti.
Per me la parola destino e la parola uomo fanno gioiosamente a cazzotti. La felicità è sopravvalutata in questo senso, no doubt.

 
Impossibile sopravvalutare la cosa a cui ogni singolo essere umano tende, essendo la cosa migliore che possiamo avere.

 
Negli Stati INTEGRALISTI islamici.E qua torniamo al punto di prima,negli stati laici a MAGGIORANZA mussulmana l'omosessualità non è un reato.Quanti omosessuali sono stati giustiziati in Tunisia?

Menti sapendo di mentire,
in tunisia c'è una multa e fino a tre anni di carcere, un gay italiano è stato condannato a due anni per il sospetto di essere gay...

Per quanto riguarda l'ebraismo nella Genesi non sono famose due città di nome Sodoma e Gomorra distrutte per la propria amoralità?
Fesserie di cattolici pruriginosi, la distruzione delle città avvenne perché mancarono al rispetto dell'ospitalità... e rimani falsa, non sai portare esempi moderni??

Ciò non cambia il fatto che non sono stati sterminati e qualunque popolazione sconfitta deve pagare il vincitore e ha meno diritti dello stesso.Non mi sembra che i Galli avessero gli stessi diritti dei romani e non pagassero dazi agli stessi.
Non su base religiosa e poi io parlo di adesso, i discorsi antichi li tiri fuori tu per evitare l'orrore moderno della sharia.

La sharia è degli estremisti,non dell'Islam
.La sharia è la legge islamica che deriva dal qaram, vediamo di non sparare cazzate che adesso va bene tutto ma continuare a mentire in maniera così spudorata è assurdo.

Ma lo vuoi capire che TUTTI i testi sacri vanno interpretati?
Il profeta lo dice chiaramente il qaram NON và interpretato LO DICE LUI e smetti di far finta di nulla la taqqya non funziona qui.

Vogliamo prendere alla lettera la torah e la bibbia?
No perché per gli ebrei è precetto leggere le scritture in due per poterle commentare, interpretare e discutere.

Vediamo allora quale religione è la più sessista.La tua è una crociata contro l'islam e il fatto che tu sia ebrea fa pensare male.
chiamala criociata se vuoi, la mia è una guerra che hanno iniziato loro, o meglio, che avete iniziato voi, io difendo la mia libertà e la sharia può far la fine delle supposte, e finalmente ti riveli, odio per gli ebrei? una che segue il qaram? Ma và?...

Sul fatto dell'eredità avevo già risposto prima.Nel caso inglese le parti hanno deciso di propria volontà di affidarsi al tribunale islamico,anche dei cattolici integralisti
Quindi il fatto che si sottopongano alla sharia (ma non era degli integralisti?) è un bene? Has vhè shalom!!!!!!!!!!!

prendendo alla lettera la Bibbia o la Torah è ancora una concessione che le donne possano parlare
Non vanno presi alla lettera e comunque non è concessione ma precetto per il marito ascoltare la moglie, falsa o ignorante? fai tu...

.La Tunisia e tutti i paesi in cui c'è stata la "primavera araba"avranno per forza di cose una maggioranza al governo di persone integraliste,così come è successo in Iran.Torneranno alla laicità nel giro di una 50ina d'anni
La primavera araba è un inverno islamista come tu stessa stai dicendo, MA CHE FORTUNA PERO' RAGAZZI!!!!!!!!!!

TRA 50 ANNI SI TORNA AD ATATURK! SALVO POI TROVARE UN ERDOGAN!!!

E vai con la sharia che non c'è ma c'è ma poi no ma poi...........

Almeno quando eserciti il precetto coranico di mentire (taqqya) leggi prima quel che scrivi!!!

 
Impossibile sopravvalutare la cosa a cui ogni singolo essere umano tende, essendo la cosa migliore che possiamo avere.
Concordo,ma la felicità è una cosa relativa.Ciò che rende felice te può non piacere a me.Non mettiamo insieme le concezioni astratte degli umani con le leggi divine.L'uomo non potrà mai avere concezioni assolute e immutabili,è un dato di fatto.

 

Fesserie di cattolici pruriginosi, la distruzione delle città avvenne perché mancarono al rispetto dell'ospitalità... e rimani falsa, non sai portare esempi moderni??



 


Ricordo vagamente la storia, le città furono distrutte perché la gente era perversa, sodomita ecc ecc.



Per quanto riguarda l'ospitalitá, non si trattava di un angelo che volevano violentare? E per salvarlo dalle violenze un tipo offrì le sue figlie vergini? Certo, violentare un angelo non si può, le figlie vergini è cosa buona e giusta! :rickds:


 


EDIT: ecco qua :rickds:



http://it.wikipedia.org/wiki/Sodoma#La_distruzione_di_Sodoma_e_Gomorra

 
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