Ma questi non sono discorsi di metafisica. Qui partiamo da una base di supposta rivelazione, di libri sacri e di dogmi secolari. Nella metafisica un filosofo poteva distruggere da solo quanto teorizzato in 1000 anni di tempo; con la religione viviamo ancora di dettami, regole e dogmi citati dal Levitico o dal libro di Abacuc.Il passo indietro viene sempre richiesto all'agnostico quando parla con un religioso, imposto perché l'agnostico non ha libri sacri ne legge secolare, mentre il cristiano sì. Ma sono leggi umane ispirate da un *** invisibile, falsità storiche che contraddicono fortemente quanto predicato oggigiorno sulla bontà di ***. E' il cattolico che deve fare un passo indietro, non l'agnostico.
E' quello che cerco di fare, per questo si fa ancora più difficile.
E penso che quando si inizia a parlare di miracoli già si sfoci nel campo della metafisica, in quanto non è facile nemmeno definire cosa sia davvero un miracolo.
Perché *** ora ci ha lasciato il libero arbitrio mentre migliaia di anni fa era presente in ogni scelta dell'umanità, benedicendo ma anche maledicendo e sterminando?? Non capisco. A quale verità ci si affida?? Mi sembrate i testimoni di Geova che predicono la fine del mondo ma quando arriva la data fatale e non accade nulla ne prevedono un'altra più avanti nel tempo.
Il libero arbitrio c'era anche prima, d'altronde penso non ci sia una singola pagina della Bibbia in cui il popolo di Israele non trasgredisce il suo *** che, proprio come si fa con un bambino capriccioso, lo rimprovera in continuazione. E' vero che poi, biblicamente, si arriva ad un punto in cui *** smette di rimproverare gli errori dell'uomo e rimetterlo sulla stessa strada, ed è il momento in cui l'umanità diventa sufficientemente matura da affrontare la sua strada senza farsi condurre per mano.
Comunque già Adamo nasceva con il libero arbitrio, così Eva e così Caino ed Abele, anzi: il gesto di prendere il frutto dell'albero della conoscenza ne è la prova.
Se invece ti riferisci al fatto che *** intervenisse più o meno direttamente nella vita del popolo ebraico, questo è un altro conto, e c'è da tenere in considerazione che solo i profeti vivevano quella forma di contatto con ***, che potevano parlare al popolo tramite gli angeli e lo spirito santo.
Ovviamente mi riferisco al cristianesimo secolare, quello che dava per buone le teorie del creazionismo, che prendeva la bibbia per verità storica. Da allora a livello filologico non è cambiato nulla. La bibbia, comprovata raccolta di leggende, è ancora il testo sacro perché "ispirato da ***". Ma ci rendiamo conto che la chiesa ha cambiato versione centinaia se non migliaia di volte su tutto nella storia ma l'ossatura della chiesa e della religione è rimasta identica?? Cos'ha da spartire la chiesa del ventunesimo secolo con la chiesa del decimo a livello di concezioni dottrinali e teorizzazioni etiche?? Nulla, è totalmente un'altra religione (o ha quantomeno una politica totalmente diversa).
Assolutamente no, è vero che molte cose sono cambiate (perché la professione del Vangelo non si ferma con la risurrezione di Cristo, ma continua grazie all'azione dello Spirito Santo, insomma la rivelazione nel Cattolicesimo non si ferma ai testi sacri, pur ponendoli come base) ma la base dottrinale è quella fin dalle origini. Per la politica diversa non c'è dubbio, anche se quando si parla in questi termini si esce dalla Teologia e si entra nel campo delle altre attività svolte dai Papi nel corso dei secoli. Lo studio della Teologia invece si evolve ma non va ad intaccare le Verità riconosciute come tali dai concili ed affermatesi in vari modi, al massimo sono cambiati quegli elementi ancora mai fissati in alcuna maniera, in cui ancora lo studio delle Scritture non aveva fornito una risposta adeguata.
Non capisco perché la bibbia non venga abbandonata per esempio, essendo in estremo contrasto con i precetti indicati da Cristo. E' un libro (che per altro recentemente ho letto) che mi ha ricordato molto "Les liaisons dangereuses" di De Laclos; un racconto in cui tutti parlano d'amore ma nessuno ama veramente. *** per primo.
Non viene abbandonata perché costituisce comunque la base interpretativa del Vangelo, che contiene così tanti riferimenti alla Legge che sarebbe inconcepibile senza di essa.
Fin dalle origini del cristianesimo, dopotutto, l'AT viene letto alla luce del nuovo, Cristo è stato il primo a dire che gli ebrei non avevano capito nulla della Legge, poi arriva Paolo ad affermare che la Legge "è un pedagogo", dettata ad un popolo bambino per educarlo, resa obsoleta dalla rivelazione di Cristo.
Fin da allora la Bibbia non ha più avuto lo stesso valore che ha per gli ebrei, già Paolo si batteva per abrogare la circoncisione, per permettere ai Gentili di battezzarsi, insomma la Bibbia non viene interpretata letteralmente fin dalla risurrezione di Cristo, anno più anno meno.
Gli ebrei credevano in *** come alleato militare, non avevano compreso che era invece un *** padre, quello di Israele era un popolo capriccioso ed infantile, chiedeva il pane e si metteva a piangere, il loro profeta mancava per tre giorni e si fabbricavano un idolo d'oro, la rabbia del Signore non era l'ira di un capo offeso, era la rabbia di un padre che non vuole che suo figlio si metta seriamente nei guai per un capriccio. La gelosia del Signore è lo stesso la gelosia di un padre che non vuole che suo figlio si faccia ammaliare dal primo passante che vuole regalargli una caramella.
11Ma quando Cefa venne ad Antiochia, mi opposi a lui a viso aperto perché evidentemente aveva torto. 12Infatti, prima che giungessero alcuni da parte di Giacomo, egli prendeva cibo insieme ai pagani; ma dopo la loro venuta, cominciò a evitarli e a tenersi in disparte, per timore dei circoncisi. 13E anche gli altri Giudei lo imitarono nella simulazione, al punto che anche Bàrnaba si lasciò attirare nella loro ipocrisia. 14Ora quando vidi che non si comportavano rettamente secondo la verità del vangelo, dissi a Cefa in presenza di tutti: «Se tu, che sei Giudeo, vivi come i pagani e non alla maniera dei Giudei, come puoi costringere i pagani a vivere alla maniera dei Giudei? 15Noi che per nascita siamo Giudei e non pagani peccatori, 16sapendo tuttavia che l’uomo non è giustificato dalle opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Gesù Cristo per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; poiché dalle opere della legge non verrà mai giustificato nessuno».17Se pertanto noi che cerchiamo la giustificazione in Cristo siamo trovati peccatori come gli altri, forse Cristo è ministro del peccato? Impossibile! 18Infatti se io riedifico quello che ho demolito, mi denuncio come trasgressore. 19In realtà mediante la legge io sono morto alla legge, per vivere per ***. 20Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di ***, che mi ha amato e ha dato se stesso per me. 21Non annullo dunque la grazia di ***; infatti se la giustificazione viene dalla legge, Cristo è morto invano.
19Perché allora la legge? Essa fu aggiunta per le trasgressioni, fino alla venuta della discendenza per la quale era stata fatta la promessa, e fu promulgata per mezzo di angeli attraverso un mediatore. 20Ora non si dà mediatore per una sola persona e *** è uno solo. 21La legge è dunque contro le promesse di ***? Impossibile! Se infatti fosse stata data una legge capace di conferire la vita, la giustificazione scaturirebbe davvero dalla legge; 22la Scrittura invece ha rinchiuso ogni cosa sotto il peccato, perché ai credenti la promessa venisse data in virtù della fede in Gesù Cristo. 23Prima però che venisse la fede, noi eravamo rinchiusi sotto la custodia della legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. 24Così la legge è per noi come un pedagogo che ci ha condotto a Cristo, perché fossimo giustificati per la fede. 25Ma appena è giunta la fede, noi non siamo più sotto un pedagogo. 26Tutti voi infatti siete figli di *** per la fede in Cristo Gesù, 27poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. 28Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. 29E se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo
1Ecco, io faccio un altro esempio: per tutto il tempo che l’erede è fanciullo, non è per nulla differente da uno schiavo, pure essendo padrone di tutto; 2ma dipende da tutori e amministratori, fino al termine stabilito dal padre. 3Così anche noi quando eravamo fanciulli, eravamo come schiavi degli elementi del mondo. 4Ma quando venne la pienezza del tempo, *** mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, 5per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l’adozione a figli. 6E che voi siete figli ne è prova il fatto che *** ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre! 7Quindi non sei più schiavo, ma figlio; e se figlio, sei anche erede per volontà di ***.
1Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi; state dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù. 2Ecco, io Paolo vi dico: se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà nulla. 3E dichiaro ancora una volta a chiunque si fa circoncidere che egli è obbligato ad osservare tutta quanta la legge. 4Non avete più nulla a che fare con Cristo voi che cercate la giustificazione nella legge; siete decaduti dalla grazia. 5Noi infatti per virtù dello Spirito, attendiamo dalla fede la giustificazione che speriamo. 6Poiché in Cristo Gesù non è la circoncisione che conta o la non circoncisione, ma la fede che opera per mezzo della carità. 7Correvate così bene; chi vi ha tagliato la strada che non obbedite più alla verità? 8Questa persuasione non viene sicuramente da colui che vi chiama! 9Un po’ di lievito fa fermentare tutta la pasta. 10Io sono fiducioso per voi nel Signore che non penserete diversamente; ma chi vi turba, subirà la sua condanna, chiunque egli sia. 11Quanto a me, fratelli, se io predico ancora la circoncisione, perché sono tuttora perseguitato? È dunque annullato lo scandalo della croce? 12Dovrebbero farsi mutilare coloro che vi turbano.