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Non centra assolutamente nulla, lì è riportato ciò che viene affermato in un documento ufficiale, poi sicuramente la disoccupazione non è un risultato dalla mancanza collaborazione di stato-chiesa ai fini del bene del paese.

Spero che le prossime siano argomentazioni coerenti.

 
Non centra assolutamente nulla, lì è riportato ciò che viene affermato in un documento ufficiale, poi sicuramente la disoccupazione non è un risultato dalla mancanza collaborazione di stato-chiesa ai fini del bene del paese. Spero che le prossime siano argomentazioni coerenti.
L'hai detto stesso tu. E' un documento UFFICIALE. Ma secondo te veramente stato e chiesa collaborano? Oltre a collaborare per i voti che devono prendere, non credo proprio che collaborino come si deve. Sulle decisioni prese dallo stato, perchè la chiesa non interviene per dire la sua? Visto che devono collaborare, anche la chiesa potrebbe dire la sua no? Oltre alle parole ovviamente.... anche i fatti.

E visto che si parla di chiesa e altro... vediamo un po, un punto di vista di un cristiano... leggi: http://forum.spaziogames.it/board/showthread.php?t=345057 Titolo: Mulder aveva ragione: la vita ha origine dallo spazio ed è extraterrestre

 
L'hai detto stesso tu. E' un documento UFFICIALE. Ma secondo te veramente stato e chiesa collaborano? Oltre a collaborare per i voti che devono prendere, non credo proprio che collaborino come si deve. Sulle decisioni prese dallo stato, perchè la chiesa non interviene per dire la sua?
Beh, ogni volta che prova a dire la sua si tira fuori la storia dello stato laico e si cerca di negare la libertà di parola a qualunque esponente della Chiesa [trollface]

Visto che devono collaborare, anche la chiesa potrebbe dire la sua no? Oltre alle parole ovviamente.... anche i fatti.
Tipo? Pagare lo stato affinché i soliti noti possano rubare anche di più?

E visto che si parla di chiesa e altro... vediamo un po, un punto di vista di un cristiano... leggi: http://forum.spaziogames.it/board/showthread.php?t=345057 Titolo: Mulder aveva ragione: la vita ha origine dallo spazio ed è extraterrestre
E' evidente che ad una Chiesa che ammette persino la possibilità di forme di vita equivalenti a quella umana in altri pianeti notizie come questa non facciano né caldo né freddo, anche se dubito che queste teorie siano tali, penso che si parli più che altro di ipotesi, almeno per ora.

Ad esempio, non è detto che le molecole giunte dai meteoriti abbiano davvero dato origine alla vita sulla terra, potrebbero anche essersene generate altre qui in maniera spontanea. Insomma, c'è ancora molto da capire su questi argomenti.

 
Beh, ogni volta che prova a dire la sua si tira fuori la storia dello stato laico e si cerca di negare la libertà di parola a qualunque esponente della Chiesa [trollface]Tipo? Pagare lo stato affinché i soliti noti possano rubare anche di più?

E' evidente che ad una Chiesa che ammette persino la possibilità di forme di vita equivalenti a quella umana in altri pianeti notizie come questa non facciano né caldo né freddo, anche se dubito che queste teorie siano tali, penso che si parli più che altro di ipotesi, almeno per ora.

Ad esempio, non è detto che le molecole giunte dai meteoriti abbiano davvero dato origine alla vita sulla terra, potrebbero anche essersene generate altre qui in maniera spontanea. Insomma, c'è ancora molto da capire su questi argomenti.
Che c'entra rubare di più o meno?! va beh... lasciamo perdere va.

E io qua ti volevo. Anche di *** esistono solo ipotesi, niente di concreto, quindi perchè non può essere vero?

 
Che c'entra rubare di più o meno?! va beh... lasciamo perdere va.
E io qua ti volevo. Anche di *** esistono solo ipotesi, niente di concreto, quindi perchè non può essere vero?
Mai detto che quell'ipotesi non possa essere reale, semplicemente con la religione non centra nulla, almeno finché si parla di ambienti cattolici.

E se la fede si basasse su certezze assolute non avrebbe più senso chiamarla fede, ed il libero arbitrio umano evaporerebbe in un istante.

 
Mai detto che quell'ipotesi non possa essere reale, semplicemente con la religione non centra nulla, almeno finché si parla di ambienti cattolici.
E se la fede si basasse su certezze assolute non avrebbe più senso chiamarla fede, ed il libero arbitrio umano evaporerebbe in un istante.
Si ma hai detto: si tratta di ipotesi. Quindi alla fine, tutto si concentra su delle ipotesi, religione in primis. Alla fine come tu affermi e difendi la tua religione, anche io posso dibattere. Credo che questo topic andrà all'infinito e oltre (come si diceva in Toy Story) e quindi, è inutile dibattersi tanto.

Come tu puoi dire che la tua religione sia buona, per altri non è vero.

E' inutile dire che uno non studia o altro. Io baso su prove, su fatti che accadono. Tu ti basi ANCHE su fatti che accadono, ma soprattutto su una fede. Io non ho una fede come la tua.

Questione chiusa.

Non so nemmeno perchè ho iniziato questa disc. di solito ne resto fuori poichè so come va a finire. xD

 
Un'altra cosa che mi ha sempre lasciato perplesso.

Spesso si parla di libero arbitrio, quindi ne deduco che l'uomo viva la sua vita senza ingerenze divine sia in negativo che in positivo. E allora perché *** benedice l'acqua di Lourdes, fa guarire i bambini dal cancro, cura i malati di sclerosi e altri miracoli e miracoletti a lui attribuiti?? Non è ingerenza divina?? Non è invasione del libero arbitrio?

 
Un'altra cosa che mi ha sempre lasciato perplesso.Spesso si parla di libero arbitrio, quindi ne deduco che l'uomo viva la sua vita senza ingerenze divine sia in negativo che in positivo. E allora perché *** benedice l'acqua di Lourdes, fa guarire i bambini dal cancro, cura i malati di sclerosi e altri miracoli e miracoletti a lui attribuiti?? Non è ingerenza divina?? Non è invasione del libero arbitrio?
Beh si... alla fine si vuole far credere che ci sia un libero arbitrio, ma l'uomo è sempre stato schiavo, sia della società che della spiritualità. Lo stato fa credere che siamo liberi, ma non possiamo esserlo, visto che se non lavoriamo, non mangiamo, se non mangiamo non possiamo fare nulla, e se non possiamo fare nulla finiremo col morire. La chiesa dice che la religione è libera, ma se non ami *** non sei uomo religioso, se ami *** non sei libero, visto che devi sempre aspettare lui, non puoi fare niente se non adorarlo, altrimenti andrai all'inferno. Quindi opto per una possibilità, se sei libero, sei malvagio. Se sei libero vai all'inferno. Ma sono miei pensieri, potranno sembrarvi al quanto idioti... ma il mio cervello funziona così xD

Qualcuno mi dirà: sei libero di lavorare o meno, ma se non lavoro non ho i soldi... e quindi morirò alla fine per fame, ero libero si, ma per la società sarei un peso.

Un altro mi dirà: sei libero di credere o meno, ma se non credo, andrò all'inferno.

Come mi si spiega sta cosa? sono libero di pensare, o sono schiavo del pensiero?

Mi sembra più una cosa filosofica o una cosa quasi senza senso xD

 
Si ma hai detto: si tratta di ipotesi. Quindi alla fine, tutto si concentra su delle ipotesi, religione in primis. Alla fine come tu affermi e difendi la tua religione, anche io posso dibattere. Credo che questo topic andrà all'infinito e oltre (come si diceva in Toy Story) e quindi, è inutile dibattersi tanto.
Come tu puoi dire che la tua religione sia buona, per altri non è vero.
E sono liberi di dirlo, non vedo il problema.

E' inutile dire che uno non studia o altro. Io baso su prove, su fatti che accadono. Tu ti basi ANCHE su fatti che accadono, ma soprattutto su una fede. Io non ho una fede come la tua.

Questione chiusa.

Non so nemmeno perchè ho iniziato questa disc. di solito ne resto fuori poichè so come va a finire. xD
Nessun problema.

Un'altra cosa che mi ha sempre lasciato perplesso.Spesso si parla di libero arbitrio, quindi ne deduco che l'uomo viva la sua vita senza ingerenze divine sia in negativo che in positivo. E allora perché *** benedice l'acqua di Lourdes, fa guarire i bambini dal cancro, cura i malati di sclerosi e altri miracoli e miracoletti a lui attribuiti?? Non è ingerenza divina?? Non è invasione del libero arbitrio?
Un miracolo non è prova sufficiente né necessaria, semplicemente può essere la risposta ad una fede sincera che chiede di rafforzarsi, però il modo in cui avvengono questi "interventi metafisici" sono sempre tali da lasciare i dubbi, e quindi non intaccare il libero arbitrio.

Poi è ovvio che la libertà dell'uomo non è assoluta: l'uomo non è libero di evadere le leggi fondamentali della natura, ad esempio, né è libero di scegliere se ammalarsi o meno di una certa malattia letale. E' libero però, in questi casi, di pregare per una guarigione, assolutamente non dovuta, e sperare che avvenga. Però si rimette tutto alla volontà di ***, chi prega perché *** gli dia una mano a fare qualcosa che non porti al bene prega sicuramente invano, e ciò succede spesso, considerato che molto difficilmente l'uomo sa davvero cosa porta al bene e cosa gli si allontana.

Ad ogni modo i miracoli non hanno un ruolo così fondamentale, che ci siano o meno è irrilevante (almeno per me). Dopotutto Cristo non ha convertito l'acqua in vino per far ubriacare i commensali, ma per iniziare a comunicare un messaggio molto più profondo, soprattutto considerate le implicazioni culturali di quel gesto, in un ambiente come quello ebraico in cui il vino è simbolo dell'amore coniugale, quindi quel miracolo era inteso come un segno del recupero di quell'alleanza (corrispondente invero ad un matrimonio) tra uomo e *** che era andata perduta.

Soprattutto il fatto che ad ognuno sia concesso di dubitare della consistenza miracolistica di questi eventi mantiene vivo il libero arbitrio, mentre se potessimo ascoltare con le nostre orecchie la voce chiara ed imponente di *** la nostra libertà sarebbe sicuramente vittima di una violenza.

 
Un miracolo non è prova sufficiente né necessaria, semplicemente può essere la risposta ad una fede sincera che chiede di rafforzarsi, però il modo in cui avvengono questi "interventi metafisici" sono sempre tali da lasciare i dubbi, e quindi non intaccare il libero arbitrio. Poi è ovvio che la libertà dell'uomo non è assoluta: l'uomo non è libero di evadere le leggi fondamentali della natura, ad esempio, né è libero di scegliere se ammalarsi o meno di una certa malattia letale. E' libero però, in questi casi, di pregare per una guarigione, assolutamente non dovuta, e sperare che avvenga. Però si rimette tutto alla volontà di ***, chi prega perché *** gli dia una mano a fare qualcosa che non porti al bene prega sicuramente invano, e ciò succede spesso, considerato che molto difficilmente l'uomo sa davvero cosa porta al bene e cosa gli si allontana.

Ad ogni modo i miracoli non hanno un ruolo così fondamentale, che ci siano o meno è irrilevante (almeno per me). Dopotutto Cristo non ha convertito l'acqua in vino per far ubriacare i commensali, ma per iniziare a comunicare un messaggio molto più profondo, soprattutto considerate le implicazioni culturali di quel gesto, in un ambiente come quello ebraico in cui il vino è simbolo dell'amore coniugale, quindi quel miracolo era inteso come un segno del recupero di quell'alleanza (corrispondente invero ad un matrimonio) tra uomo e *** che era andata perduta.

Soprattutto il fatto che ad ognuno sia concesso di dubitare della consistenza miracolistica di questi eventi mantiene vivo il libero arbitrio, mentre se potessimo ascoltare con le nostre orecchie la voce chiara ed imponente di *** la nostra libertà sarebbe sicuramente vittima di una violenza.
Tutto questo è un chiaro cortocircuito logico.

Potrei rispondere e confutare quelle che io riscontro essere illogicità totali, ma sarebbe un discorso vano. Purtroppo nessuna delle risposte tue o di Chen o di chiunque con cui abbia parlato di religione sono riuscite neppure minimamente a convincermi (nella fattispecie non a convertirmi, ma alla logicità del discorso e la giustificazione dei dogmi religiosi). E io, come ti ho già detto, non solo non punto i piedi sulla mia posizione e sono aperto, ma non metto neppure tutto sul piano della logica tautologica del razionale e del sensibile. Avete una risposta per tutto, ma ogni risposta risolve illogicità con altre illogicità, e il circolo vizioso continuerebbe all'infinito purtroppo. Non c'è verso di uscirne.

 
Beh si... alla fine si vuole far credere che ci sia un libero arbitrio, ma l'uomo è sempre stato schiavo, sia della società che della spiritualità. Lo stato fa credere che siamo liberi, ma non possiamo esserlo, visto che se non lavoriamo, non mangiamo, se non mangiamo non possiamo fare nulla, e se non possiamo fare nulla finiremo col morire. La chiesa dice che la religione è libera, ma se non ami *** non sei uomo religioso, se ami *** non sei libero, visto che devi sempre aspettare lui, non puoi fare niente se non adorarlo, altrimenti andrai all'inferno. Quindi opto per una possibilità, se sei libero, sei malvagio. Se sei libero vai all'inferno. Ma sono miei pensieri, potranno sembrarvi al quanto idioti... ma il mio cervello funziona così xD
Sei libero di non mangiare e morire, sei libero di non amare ***, sei libero di amare *** e trasgredire. Poi ovviamente ne soffri le conseguenze, la libertà si paga ad ogni errore, cercare una libertà assoluta a cui non conseguano in alcun caso effetti negativi è assurdo.

Ma soprattutto, sei libero di fare il bene, di dire no a ciò che ti porta lontano dalla via giusta, ma soprattutto sei libero di capire da te qual è la via giusta da seguire. Pur rischiando di sbagliare in ogni momento.

Per dire, se non fossimo liberi saremmo come gli animali: ad ogni stimolo corrisponde una reazione precisa, senza se e senza ma. E' vero che c'è qualcuno che pensa che anche gli esseri umani funzionino così, ma considerate le possibili conseguenze del dire "qualunque cosa facciate, non potevate che fare questo, dunque siete tutti autorizzati a fare quello che vi pare" preferisco credere nel libero arbitrio e nella conseguenza RESPONSABILITA' di ognuno nei confronti di sé stesso e di ciò che sta intorno.

Qualcuno mi dirà: sei libero di lavorare o meno, ma se non lavoro non ho i soldi... e quindi morirò alla fine per fame, ero libero si, ma per la società sarei un peso. Un altro mi dirà: sei libero di credere o meno, ma se non credo, andrò all'inferno.
Se non credi e sbagli a non credere, se non credi e *** non esiste non cambia un bel niente, e se davvero non credi non ti poni nemmeno il problema.

Come detto prima, cercare una libertà in cui ad una scelta non consegua nulla è cercare qualcosa di illogico, cercare un mondo davvero tutt'altro che libero, perché tutti sarebbero costretti sempre e comunque ad agire nel giusto.

Come mi si spiega sta cosa? sono libero di pensare, o sono schiavo del pensiero?

Mi sembra più una cosa filosofica o una cosa quasi senza senso xD
Certo che sei libero di pensare, ma sei anche "schiavo" del tuo essere umano, e delle tendenze naturali che ne derivano.

Poi essendo umani abbiamo anche la facoltà di dire "No" ai nostri stimoli, di non mangiare se abbiamo fare, di non bere se siamo assetati.

Se fossimo schiavi della nostra fame e della nostra sete, non saremmo in grado di evitare di assumere cibo o acqua avvelenata, e di morire certamente, e qualcuno potrebbe prendersi gioco di noi proprio come noi facciamo con i topi, attirandoli verso la trappola ed avvelenandoli senza possibilità di uscita.

 


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Tutto questo è un chiaro cortocircuito logico.Potrei rispondere e confutare quelle che io riscontro essere illogicità totali, ma sarebbe un discorso vano. Purtroppo nessuna delle risposte tue o di Chen o di chiunque con cui abbia parlato di religione sono riuscite neppure minimamente a convincermi (nella fattispecie non a convertirmi, ma alla logicità del discorso e la giustificazione dei dogmi religiosi). E io, come ti ho già detto, non solo non punto i piedi sulla mia posizione e sono aperto, ma non metto neppure tutto sul piano della logica tautologica del razionale e del sensibile. Avete una risposta per tutto, ma ogni risposta risolve illogicità con altre illogicità, e il circolo vizioso continuerebbe all'infinito purtroppo. Non c'è verso di uscirne.
Parlare di metafisica non è facile, è sempre parlare di qualcosa che si conosce solo in minima parte, e su cui quasi sicuramente ci sbagliamo tutti.

Ti invito a rendere note queste "illogicità totali" nel mio intervento, probabilmente non me ne sono accorto scrivendo di fretta.

 
Parlare di metafisica non è facile, è sempre parlare di qualcosa che si conosce solo in minima parte, e su cui quasi sicuramente ci sbagliamo tutti. Ti invito a rendere note queste "illogicità totali" nel mio intervento, probabilmente non me ne sono accorto scrivendo di fretta.
Ma questi non sono discorsi di metafisica. Qui partiamo da una base di supposta rivelazione, di libri sacri e di dogmi secolari. Nella metafisica un filosofo poteva distruggere da solo quanto teorizzato in 1000 anni di tempo; con la religione viviamo ancora di dettami, regole e dogmi citati dal Levitico o dal libro di Abacuc.

Il passo indietro viene sempre richiesto all'agnostico quando parla con un religioso, imposto perché l'agnostico non ha libri sacri ne legge secolare, mentre il cristiano sì. Ma sono leggi umane ispirate da un *** invisibile, falsità storiche che contraddicono fortemente quanto predicato oggigiorno sulla bontà di ***. E' il cattolico che deve fare un passo indietro, non l'agnostico.

Perché *** ora ci ha lasciato il libero arbitrio mentre migliaia di anni fa era presente in ogni scelta dell'umanità, benedicendo ma anche maledicendo e sterminando?? Non capisco. A quale verità ci si affida?? Mi sembrate i testimoni di Geova che predicono la fine del mondo ma quando arriva la data fatale e non accade nulla ne prevedono un'altra più avanti nel tempo.

Ovviamente mi riferisco al cristianesimo secolare, quello che dava per buone le teorie del creazionismo, che prendeva la bibbia per verità storica. Da allora a livello filologico non è cambiato nulla. La bibbia, comprovata raccolta di leggende, è ancora il testo sacro perché "ispirato da ***". Ma ci rendiamo conto che la chiesa ha cambiato versione centinaia se non migliaia di volte su tutto nella storia ma l'ossatura della chiesa e della religione è rimasta identica?? Cos'ha da spartire la chiesa del ventunesimo secolo con la chiesa del decimo a livello di concezioni dottrinali e teorizzazioni etiche?? Nulla, è totalmente un'altra religione (o ha quantomeno una politica totalmente diversa). Non capisco perché la bibbia non venga abbandonata per esempio, essendo in estremo contrasto con i precetti indicati da Cristo. E' un libro (che per altro recentemente ho letto) che mi ha ricordato molto "Les liaisons dangereuses" di De Laclos; un racconto in cui tutti parlano d'amore ma nessuno ama veramente. *** per primo.

E' tutto illogico, è tutto vecchio, anacronistico ai limiti della follia.

 
Ma questi non sono discorsi di metafisica. Qui partiamo da una base di supposta rivelazione, di libri sacri e di dogmi secolari. Nella metafisica un filosofo poteva distruggere da solo quanto teorizzato in 1000 anni di tempo; con la religione viviamo ancora di dettami, regole e dogmi citati dal Levitico o dal libro di Abacuc.Il passo indietro viene sempre richiesto all'agnostico quando parla con un religioso, imposto perché l'agnostico non ha libri sacri ne legge secolare, mentre il cristiano sì. Ma sono leggi umane ispirate da un *** invisibile, falsità storiche che contraddicono fortemente quanto predicato oggigiorno sulla bontà di ***. E' il cattolico che deve fare un passo indietro, non l'agnostico.
E' quello che cerco di fare, per questo si fa ancora più difficile.

E penso che quando si inizia a parlare di miracoli già si sfoci nel campo della metafisica, in quanto non è facile nemmeno definire cosa sia davvero un miracolo.

Perché *** ora ci ha lasciato il libero arbitrio mentre migliaia di anni fa era presente in ogni scelta dell'umanità, benedicendo ma anche maledicendo e sterminando?? Non capisco. A quale verità ci si affida?? Mi sembrate i testimoni di Geova che predicono la fine del mondo ma quando arriva la data fatale e non accade nulla ne prevedono un'altra più avanti nel tempo.
Il libero arbitrio c'era anche prima, d'altronde penso non ci sia una singola pagina della Bibbia in cui il popolo di Israele non trasgredisce il suo *** che, proprio come si fa con un bambino capriccioso, lo rimprovera in continuazione. E' vero che poi, biblicamente, si arriva ad un punto in cui *** smette di rimproverare gli errori dell'uomo e rimetterlo sulla stessa strada, ed è il momento in cui l'umanità diventa sufficientemente matura da affrontare la sua strada senza farsi condurre per mano.

Comunque già Adamo nasceva con il libero arbitrio, così Eva e così Caino ed Abele, anzi: il gesto di prendere il frutto dell'albero della conoscenza ne è la prova.

Se invece ti riferisci al fatto che *** intervenisse più o meno direttamente nella vita del popolo ebraico, questo è un altro conto, e c'è da tenere in considerazione che solo i profeti vivevano quella forma di contatto con ***, che potevano parlare al popolo tramite gli angeli e lo spirito santo.

Ovviamente mi riferisco al cristianesimo secolare, quello che dava per buone le teorie del creazionismo, che prendeva la bibbia per verità storica. Da allora a livello filologico non è cambiato nulla. La bibbia, comprovata raccolta di leggende, è ancora il testo sacro perché "ispirato da ***". Ma ci rendiamo conto che la chiesa ha cambiato versione centinaia se non migliaia di volte su tutto nella storia ma l'ossatura della chiesa e della religione è rimasta identica?? Cos'ha da spartire la chiesa del ventunesimo secolo con la chiesa del decimo a livello di concezioni dottrinali e teorizzazioni etiche?? Nulla, è totalmente un'altra religione (o ha quantomeno una politica totalmente diversa).
Assolutamente no, è vero che molte cose sono cambiate (perché la professione del Vangelo non si ferma con la risurrezione di Cristo, ma continua grazie all'azione dello Spirito Santo, insomma la rivelazione nel Cattolicesimo non si ferma ai testi sacri, pur ponendoli come base) ma la base dottrinale è quella fin dalle origini. Per la politica diversa non c'è dubbio, anche se quando si parla in questi termini si esce dalla Teologia e si entra nel campo delle altre attività svolte dai Papi nel corso dei secoli. Lo studio della Teologia invece si evolve ma non va ad intaccare le Verità riconosciute come tali dai concili ed affermatesi in vari modi, al massimo sono cambiati quegli elementi ancora mai fissati in alcuna maniera, in cui ancora lo studio delle Scritture non aveva fornito una risposta adeguata.

Non capisco perché la bibbia non venga abbandonata per esempio, essendo in estremo contrasto con i precetti indicati da Cristo. E' un libro (che per altro recentemente ho letto) che mi ha ricordato molto "Les liaisons dangereuses" di De Laclos; un racconto in cui tutti parlano d'amore ma nessuno ama veramente. *** per primo.
Non viene abbandonata perché costituisce comunque la base interpretativa del Vangelo, che contiene così tanti riferimenti alla Legge che sarebbe inconcepibile senza di essa.

Fin dalle origini del cristianesimo, dopotutto, l'AT viene letto alla luce del nuovo, Cristo è stato il primo a dire che gli ebrei non avevano capito nulla della Legge, poi arriva Paolo ad affermare che la Legge "è un pedagogo", dettata ad un popolo bambino per educarlo, resa obsoleta dalla rivelazione di Cristo.

Fin da allora la Bibbia non ha più avuto lo stesso valore che ha per gli ebrei, già Paolo si batteva per abrogare la circoncisione, per permettere ai Gentili di battezzarsi, insomma la Bibbia non viene interpretata letteralmente fin dalla risurrezione di Cristo, anno più anno meno.

Gli ebrei credevano in *** come alleato militare, non avevano compreso che era invece un *** padre, quello di Israele era un popolo capriccioso ed infantile, chiedeva il pane e si metteva a piangere, il loro profeta mancava per tre giorni e si fabbricavano un idolo d'oro, la rabbia del Signore non era l'ira di un capo offeso, era la rabbia di un padre che non vuole che suo figlio si metta seriamente nei guai per un capriccio. La gelosia del Signore è lo stesso la gelosia di un padre che non vuole che suo figlio si faccia ammaliare dal primo passante che vuole regalargli una caramella.

11Ma quando Cefa venne ad Antiochia, mi opposi a lui a viso aperto perché evidentemente aveva torto. 12Infatti, prima che giungessero alcuni da parte di Giacomo, egli prendeva cibo insieme ai pagani; ma dopo la loro venuta, cominciò a evitarli e a tenersi in disparte, per timore dei circoncisi. 13E anche gli altri Giudei lo imitarono nella simulazione, al punto che anche Bàrnaba si lasciò attirare nella loro ipocrisia. 14Ora quando vidi che non si comportavano rettamente secondo la verità del vangelo, dissi a Cefa in presenza di tutti: «Se tu, che sei Giudeo, vivi come i pagani e non alla maniera dei Giudei, come puoi costringere i pagani a vivere alla maniera dei Giudei? 15Noi che per nascita siamo Giudei e non pagani peccatori, 16sapendo tuttavia che l’uomo non è giustificato dalle opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Gesù Cristo per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; poiché dalle opere della legge non verrà mai giustificato nessuno».17Se pertanto noi che cerchiamo la giustificazione in Cristo siamo trovati peccatori come gli altri, forse Cristo è ministro del peccato? Impossibile! 18Infatti se io riedifico quello che ho demolito, mi denuncio come trasgressore. 19In realtà mediante la legge io sono morto alla legge, per vivere per ***. 20Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di ***, che mi ha amato e ha dato se stesso per me. 21Non annullo dunque la grazia di ***; infatti se la giustificazione viene dalla legge, Cristo è morto invano.

19Perché allora la legge? Essa fu aggiunta per le trasgressioni, fino alla venuta della discendenza per la quale era stata fatta la promessa, e fu promulgata per mezzo di angeli attraverso un mediatore. 20Ora non si dà mediatore per una sola persona e *** è uno solo. 21La legge è dunque contro le promesse di ***? Impossibile! Se infatti fosse stata data una legge capace di conferire la vita, la giustificazione scaturirebbe davvero dalla legge; 22la Scrittura invece ha rinchiuso ogni cosa sotto il peccato, perché ai credenti la promessa venisse data in virtù della fede in Gesù Cristo. 23Prima però che venisse la fede, noi eravamo rinchiusi sotto la custodia della legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. 24Così la legge è per noi come un pedagogo che ci ha condotto a Cristo, perché fossimo giustificati per la fede. 25Ma appena è giunta la fede, noi non siamo più sotto un pedagogo. 26Tutti voi infatti siete figli di *** per la fede in Cristo Gesù, 27poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. 28Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. 29E se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo
1Ecco, io faccio un altro esempio: per tutto il tempo che l’erede è fanciullo, non è per nulla differente da uno schiavo, pure essendo padrone di tutto; 2ma dipende da tutori e amministratori, fino al termine stabilito dal padre. 3Così anche noi quando eravamo fanciulli, eravamo come schiavi degli elementi del mondo. 4Ma quando venne la pienezza del tempo, *** mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, 5per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l’adozione a figli. 6E che voi siete figli ne è prova il fatto che *** ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre! 7Quindi non sei più schiavo, ma figlio; e se figlio, sei anche erede per volontà di ***.

1Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi; state dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù. 2Ecco, io Paolo vi dico: se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà nulla. 3E dichiaro ancora una volta a chiunque si fa circoncidere che egli è obbligato ad osservare tutta quanta la legge. 4Non avete più nulla a che fare con Cristo voi che cercate la giustificazione nella legge; siete decaduti dalla grazia. 5Noi infatti per virtù dello Spirito, attendiamo dalla fede la giustificazione che speriamo. 6Poiché in Cristo Gesù non è la circoncisione che conta o la non circoncisione, ma la fede che opera per mezzo della carità. 7Correvate così bene; chi vi ha tagliato la strada che non obbedite più alla verità? 8Questa persuasione non viene sicuramente da colui che vi chiama! 9Un po’ di lievito fa fermentare tutta la pasta. 10Io sono fiducioso per voi nel Signore che non penserete diversamente; ma chi vi turba, subirà la sua condanna, chiunque egli sia. 11Quanto a me, fratelli, se io predico ancora la circoncisione, perché sono tuttora perseguitato? È dunque annullato lo scandalo della croce? 12Dovrebbero farsi mutilare coloro che vi turbano.
 
La bibbia è un testo di filosofia cristiana importante. E qui ci siamo. Ma se la sua autenticità è smentita dagli storici e il messaggio che ne traspare è smentito da Gesù allora perché è ancora il libro sacro??

E' questo che non capisco, e poi i dogmi. Spiegami perché si è scoperto improvvisamente nel 1950 che Maria è ascesa al cielo.

 
La bibbia è un testo di filosofia cristiana importante. E qui ci siamo. Ma se la sua autenticità è smentita dagli storici e il messaggio che ne traspare è smentito da Gesù allora perché è ancora il libro sacro??
Beh, il concetto di "libro sacro" in realtà nel cristianesimo è molto meno forte e determinante che nelle altre religioni, perché il cristianesimo è appunto una religione basata più sulla comunità che sul libro, Cristo è anche NELl'uomo, e per altro il Vangelo non è la parola completa, perché "molte cose ho ancora da dirvi, di cui non potete sostenere il peso".

Il Vangelo insomma non si ferma alle Scritture, ma va oltre, la scrittura non è perciò una legge ma una promessa, una speranza, una guida per la vita.

La Bibbia è ancora ritenuta libro sacro perché si ritiene che sia ispirata da *** e che sia per questo teologicamente determinante, nel senso che non si può ignorare ciò che è nell'AT quando si parla di ***. Però per il Cristiano la conoscenza del VT non è nemmeno così importante, dato che il messaggio di Cristo sarebbe in realtà molto semplice, ed alla portata di tutti.

O almeno questa è la mia opinione.

E' questo che non capisco, e poi i dogmi. Spiegami perché si è scoperto improvvisamente nel 1950 che Maria è ascesa al cielo.
Non è stato improvviso, l'affermazione dei dogmi avviene quando si giunge al termine di dispute teologiche molto complesse, e si stabilisce quale sia la proposizione esatta, dopo esami su esami.

Però l'ascensione di Maria era già data per vera da moltissimi prima della proclamazione del dogma, solo che la tradizione, prima di potersi affermare necessita di studi approfonditi e minuziosi, non si stabiliscono dogmi a casaccio, essendo questi la base della dottrina (corrispondono agli assiomi matematici, in pratica).

 
La Bibbia non è negata da Gesù e tanto meno dagli storici. Basta tenere conto delle recenti scoperte anche sulla possibilità di aperture delle acque. Insomma la Bibbia non è di certo un libro di fantasia. Il concetto di Verità biblica è alquanto flessibile, perchè lo Spirito Santo ha ispirato figure per spiegare certe cose. Un pò come Gesù con le parabole. Gesù in quanto Messia è anche esegeta, e toglie un velo di mentalità sui quei testi, dandone una nuova visione sempre basata su quel contenuto. Gesù non elimina la Legge ma la compie, poichè Lui stesso è la Legge. Inoltre sempre stando sul tema del mistero della Bibbia, consiglierei il libro di Ivan Nikolayevitsh Panin, fu uno scienziato russo di Harvard, matematico e nihilista convertito al cristianesimo. Egli dimostrò che la Bibbia non sarebbbe potuta essere prodotta dalla mente umana senza aiuto divino. All'interno dei manoscritti ebraici e greci essa contiene un complesso e sbalorditivo disegno matematico che segue una linea uniforme dalla Genesi all'Apocalisse e va a formare una sorta di enorme struttura numerica dalla quale niente può essere sottratto o aggiunto senza "contraffarne" l'aritmetica che la caratterizza e la rende assolutamente unica, miracolosa e "non riproducibile" da menti umane. Si tratta di un libro di filosofia della matematica che offre prospettive interessanti. Sui dogmi, il dogma è una necessità di fede, cioè senza di esso non puoi definirti cristiano. Ma dogma non vuol dire che non possa essere riflettuto, dibattuto, pensato e spiegato e compreso, altrimenti la teologia non esisterebbe e nemmeno la speculazione filosofica. Quanto all'assunzione di Maria, esso non è del 1950 (quella è la proclamazione) ma già dal V secolo se ne parlava.

Be nel Cristianesimo, l'ultima parola è sempre allo Spirito Santo che agisce in nome di Cristo, che illumina e fa comprendere il significato delle Scritture che hanno miriadi appunto di significati. La lettura letterale delle Scritture è di stampo protestante evangelico ma è profondamente anti-cristiana (e di conseguenza anti-cattolica). Cristo non è solo l'incarnazione e Resurrezione, ma è prima di tutto il Principio e la Fine, il Logos creatore del tutto. Sempre sull'Assunzione di Maria, il 1950 è stata solo la proclamazione, ma già lo si sapeva da un millennio e mezzo prima.

 
Mi sono reso conto che l'ateismo è esso stesso una religione, e i suoi seguaci sono ancora più certi della verità di quanto non lo siano i cristiani, avendo per altro le medesime prove delle loro convinzioni. Il culto del nulla è assimilabile al culto di ***, sono entrambi fedi, e io nella fede non credo.
L'ateismo non è affatto una religione. Religione è un complesso di credenze e norme etiche che esprimono la relazione di un uomo con il mondo divino. Al contrario del credente, che sa che *** esiste, l'ateo ritiene che *** non esista. Si pensa, in generale, che non sia possibile dimostrare né l'esistenza né l'inesistenza di ***. Detto ciò, l'ateo, accettate le evidenze logico-razionali contrarie all'esistenza di una qualsiasi divinità, constatata l'enorme improbabilità dell'esistenza di (un) *** (e soprattutto di dèi particolari come quello cattolico), ne deduce l'inesistenza, fino a prova contraria. D'altronde, l'onere della prova spetta ai credenti, altrimenti chiunque avrebbe il diritto di affermare l'esistenza di qualunque cosa, senza avere poi l'obbligo di dimostrarla. L'ateismo è solo la presa di coscienza degli elementi contrari all'esistenza di *** e la logica presa di posizione successiva. L'ateismo, dunque, non ha niente a che fare con la fede, perché non è una presa di posizione a priori, come quella di un qualsiasi credente.

Errato, il Papa non ha una vera e propria proprietà privata, all'interno della Chiesa, ciò che "ha" è praticamente un prestito a lungo termine, a parte l'anello papale che sarà distrutto alla sua morte, essendo l'unico sigillo ufficiale utile ad attestare l'autenticità dei documenti.
In effetti Città del Vaticano è una monarchia assoluta, per cui il monarca, cioè il papa, detiene il potere assoluto, compresi il denaro e i possedimenti immobiliari.

Be nel Cristianesimo, l'ultima parola è sempre allo Spirito Santo che agisce in nome di Cristo, che illumina e fa comprendere il significato delle Scritture che hanno miriadi appunto di significati. La lettura letterale delle Scritture è di stampo protestante evangelico ma è profondamente anti-cristiana (e di conseguenza anti-cattolica). Cristo non è solo l'incarnazione e Resurrezione, ma è prima di tutto il Principio e la Fine, il Logos creatore del tutto. Sempre sull'Assunzione di Maria, il 1950 è stata solo la proclamazione, ma già lo si sapeva da un millennio e mezzo prima.
Il dogma è stato proclamato soltanto nel 1950. Che prima si sapesse o se ne parlasse non ha nessuna rilevanza dottrinale. Poi è tutto un programma il modo in cui è stato proclamato tale dogma (ma ovviamente non solo quello). Cito testualmente da Perché non possiamo essere cristiani:

ovviamente ci fu un sondaggio dei vescovi, commissionato nel 1946 con l’enciclica Deiparae Virginis Mariae (“Della Deipara Vergine Maria”), nella quale il papa dichiarava di «desiderare ardentemente di sapere se voi, venerabili fratelli, nella vostra dottrina e prudenza, riteniate che si possa proporre e definire come dogma di fede l’assunzione corporea della beatissima Vergine, e se ciò sia desiderato anche dal vostro clero e dal vostro popolo». Ovvero, vox populi, vox Dei.
Una pratica che ricorda quella usata per il precedente dogma mariano (anche qui, quasi due millenni dopo le vicende):

l’8 dicembre 1854 Pio IX proclamò il suo dogma nella Costituzione Apostolica Ineffabilis Deus (“*** ineffabile”) sulla base di un referendum tra i vescovi tenuto nel 1849, nel quale 570 prelati su 665 risposero positivamente al dilemma «se vi siano nella Sacra Scrittura testimonianze che provino solidamente l’immacolato concepimento di Maria».
Cioè, forse c'erano, forse no. D'altronde sarebbe troppo chiedere che un testo sacro, la cui redazione fu addirittura guidata dalla stessa mano di ***, si presti a un'interpretazione univoca e mai fallace.

 
non è una presa di posizione a priori, come quella di un qualsiasi credente.
Non c'è nemmeno bisogno di commentare frasi come queste, filosoficamente l'ateismo è, dopotutto, l'opposizione alla concezione di un ***, quindi sì che è a priori.

E considerato che le prove non sono mai sufficienti (in un senso o nell'altro) qualsiasi proposizione che affermi "sì" o "no" è conseguentemente a priori, perché si basa su constatazioni non razionali né razionalizzabili.

Ad ogni modo non penso che Legion parlasse di questo, avendo già letto discorsi come il suo ritengo più probabile che si riferisca alle varie sette dell'ateismo che vanno di moda negli ultimi anni.

In effetti Città del Vaticano è una monarchia assoluta, per cui il monarca, cioè il papa, detiene il potere assoluto, compresi il denaro e i possedimenti immobiliari.
Sì, nel mondo dei sogni.

Il Papa senza i cardinali non può decretare nulla, né può decidere per i suoi ordini, l'unico potere realmente "assoluto" di cui dispone è quello della scomunica, ma anch'esso non semplice da mettere in pratica se non si ha una maggioranza di consensi.

Inoltre, la proprietà del Papa è quella del Vaticano, essendo impossibile per il Papa abbandonare la sua posizione o smettere di adempiere ai suoi doveri.

Il dogma è stato proclamato soltanto nel 1950. Che prima si sapesse o se ne parlasse non ha nessuna rilevanza dottrinale. Poi è tutto un programma il modo in cui è stato proclamato tale dogma (ma ovviamente non solo quello). Cito testualmente da Perché non possiamo essere cristiani:
Ha rilevanza, invece, significa che in quei 1500 anni i teologi hanno lavorato sull'elaborazione del dogma e sulla questione, ci hanno messo così tanto perché, evidentemente, o c'erano questioni più importanti o era una questione molto complessa.

Ed è ovvio che il Papa chiede ai vescovi il consenso, è così che funziona la dottrina, è la Chiesa a decidere, e la Chiesa è una comunità ispirata dallo spirito santo. Per motivi dottrinali, l'assemblea dei vescovi riuniti (il magisterio della chiesa) non può fallire, ed il magisterio della chiesa non è il Papa. Poi ne parli come se quei vescovi non abbiano passato tutta la vita a studiare questioni simili, e come se non ci fossero centinaia e centinaia di testi in cui si dibatteva il problema.

 
Non c'è nemmeno bisogno di commentare frasi come queste, filosoficamente l'ateismo è, dopotutto, l'opposizione alla concezione di un ***, quindi sì che è a priori.
Opporsi a *** non è necessariamente un atteggiamento aprioristico. Come ho fatto notare nel mio precedente messaggio (semmai ce ne fosse stato bisogno), l'atteggiamento dell'ateo non è la negazione di *** per partito preso, ma la logica conclusione di un percorso all'insegna della razionalità. Non si nega *** per antipatia, ma per coerenza e solo dopo averne compreso l'assurdità di fondo.

E considerato che le prove non sono mai sufficienti (in un senso o nell'altro) qualsiasi proposizione che affermi "sì" o "no" è conseguentemente a priori, perché si basa su constatazioni non razionali né razionalizzabili.
Il fatto che l'esistenza di *** sia indimostrabile non significa mica che sia aprioristico o irrazionale scegliere di non crederci. Anche l'esistenza di Babbo Natale è indimostrabile, ma la scelta più razionale è quella dello scetticismo, non certo della credulità incondizionata, che ci rende ingenui, infantili e manovrabili. Ci si può benissimo basare sulla probabilità della sua esistenza, sulla consistenza delle caratteristiche che gli vengono attribuite comunemente (o particolarmente da una specifica religione) e trarre le conclusioni. Una persona razionale conclude che *** non esiste. Poi ognuno è libero di credere in quello che gli pare, senza per questo accusare chi non lo fa della medesima irrazionalità, anche se farebbe certamente molto comodo, ai credenti, cooptare tutti quanti nel circolo degli irrazionali; della serie "mal comune, mezzo gaudio". E dimentichi che provare l'esistenza di *** è una questione ben più importante del provare la sua inesistenza, sempre per la regola dell'onere della prova.

Ad ogni modo non penso che Legion parlasse di questo, avendo già letto discorsi come il suo ritengo più probabile che si riferisca alle varie sette dell'ateismo che vanno di moda negli ultimi anni.
Nel suo messaggio non sono menzionate né sette né mode. C'è scritto proprio "l'ateismo è una religione", e io a quest'affermazione ho risposto. Se intendeva esprimere significati diversi da quelli palesati, dovrà fare un'errata corrige.

Sì, nel mondo dei sogni. Il Papa senza i cardinali non può decretare nulla, né può decidere per i suoi ordini, l'unico potere realmente "assoluto" di cui dispone è quello della scomunica, ma anch'esso non semplice da mettere in pratica se non si ha una maggioranza di consensi.

Inoltre, la proprietà del Papa è quella del Vaticano, essendo impossibile per il Papa abbandonare la sua posizione o smettere di adempiere ai suoi doveri.
Per fortuna non basta puntare i piedi e negare tutto per cambiare lo stato di fatto, ovvero che il Vaticano è una monarchia assoluta, nello stile dei sultanati mediorientali, dove c'è un signore padrone di ogni cosa.

Ha rilevanza, invece, significa che in quei 1500 anni i teologi hanno lavorato sull'elaborazione del dogma e sulla questione, ci hanno messo così tanto perché, evidentemente, o c'erano questioni più importanti o era una questione molto complessa.
Dai, dovresti essere in grado di inventare scuse più significative di queste, se vuoi che ti prenda sul serio. O davvero pensi alla barzelletta dei 1500 anni di studi e ricerche? Cioè davvero credi che servano 1500 anni (millecinquecento anni!) per capire e stabilire che Maria sia stata assunta in cielo? Bisogna essere molto, molto tardi per metterci così tanto. In ogni caso, anche se ammettessimo di far risalire il dogma al V secolo, sarebbe comunque un lasso di tempo ingiustificabilmente lungo, dal momento delle vicende. Un giorno, qualche secolo dopo, uno si è svegliato e ha capito che Maria era stata assunta in cielo. E alla fine come l'hanno risolta la questione? Duemila anni dopo, con un referendum popolare!//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Ed è ovvio che il Papa chiede ai vescovi il consenso, è così che funziona la dottrina, è la Chiesa a decidere, e la Chiesa è una comunità ispirata dallo spirito santo. Per motivi dottrinali, l'assemblea dei vescovi riuniti (il magisterio della chiesa) non può fallire, ed il magisterio della chiesa non è il Papa. Poi ne parli come se quei vescovi non abbiano passato tutta la vita a studiare questioni simili, e come se non ci fossero centinaia e centinaia di testi in cui si dibatteva il problema.
Ti ricordo (o ti informo, se non lo sapessi ancora) che sono ateo, dunque parlare di queste cose come se fossero vere mi fa venire da ridere. È una bellissima scappatoia concedere al papa o ai cardinali il dono dell'infallibilità ex cathedra, adducendo come giustificazione la presenza dello spirito santo o amenità simili. Ma lo spirito santo dove se ne va quando i cardinali molestano i bambini o insabbiano le molestie dei colleghi? Questo solo per ricordarti che cardinali e papa sono esseri umani come tanti altri, spesso peggiori di tanti altri, e che si arrogano da sé il privilegio dell'infallibilità, dell'esclusivo attingimento alla verità assoluta, più o meno come farebbe uno squilibrato che dice di essere Napoleone. E la tragedia è che c'è tanta gente disposta a dare loro adito, incapace di capire che il re è nudo.

 
Non c'è nemmeno bisogno di commentare frasi come queste, filosoficamente l'ateismo è, dopotutto, l'opposizione alla concezione di un ***, quindi sì che è a priori. E considerato che le prove non sono mai sufficienti (in un senso o nell'altro) qualsiasi proposizione che affermi "sì" o "no" è conseguentemente a priori, perché si basa su constatazioni non razionali né razionalizzabili.
Sono le religioni e le superstizioni in generale ad essere basate su constatazioni irrazionali e non razionalizzabili (a meno di introdurre un atto di fede riconducibile ad un "Perché sì"), l'ateismo è semplicemente il rifiuto di tali constatazioni.

D'altra parte, non è che le prove siano insufficienti: le prove apportate dai credenti consistono unicamente nell'auto-dimostrazione, prova questa che definire inconsistente è poco. Ed è sui credenti che impone l'onere di dimostrare l'esistenza di una divinità (e, eventualmente, il fatto che la propria sia la religione esatta): chi è ateo non ha niente da dimostrare.

Definire l'ateismo una religione è un modo molto comodo di spostare l'onere della prova (o, , almeno, io lo vedo come tale): "Noi non possiamo provare che *** esista, ma voi non potete provare che *** non esista". Per la serie "mal comune. mezzo gaudio".

Un ragionamento del genere riferito a qualsiasi altra cosa sarebbe deriso in vari modi. Immagina uno che dica "Possiedo la PlayStation 6" e, richiesto di mostrarla, rispondere "Non puoi provare che non ce l'ho quindi ce l'ho". E' solo l'atto di fede che rende accettabile un procedimento logico simile. Ciò, ovviamente, non cambia di una virgola la situazione.

 
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