Caro Privato, se vuoi continuare a parlare con me, devi portarmi rispetto. E il rispetto, in una discussione, lo si porta anche informandosi bene delle cose di cui si parla e delle quali si pretende di sapere tutto, con l'arroganza di chi vuole pure insegnarle agli altri. Hai dato delle risposte superficiali, da perfetto ignorante. Se io, che sono ateo, mi sono sforzato di leggere le scritture, per te dovrebbe essere un imperativo, perché mi pare di capire che sei un credente cattolico o quanto meno cristiano. In ogni caso, anche qualora tu non fossi né cattolico né cristiano, se parli di Bibbia, abbi almeno l'accortezza di farlo solo dopo averla letta. Tutta.
1) A me non risulta che la Chiesa abbia censurato il secondo comandamento, evidentemente forse non si conoscono i 10 comandamenti, e ciò che dice la Chiesa altrimenti un'affermazione del genere risulta essere solo messa lì per sollevare polverone che non esiste.
Allora, in Deuteronomio V-8 si legge quanto segue:
Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai.
In Esodo XX-4 si legge anche di più:
Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo ***, un *** geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandi.
Questo è il
vero secondo comandamento. Questo è il secondo comandamento per ebrei e musulmani, che lo prendono per buono, ma non è il secondo comandamento per i cristiani, perché la Chiesa Cattolica lo ha censurato. Per il Catechismo della Chiesa Cattolica, infatti, il secondo comandamento è "non nominare il nome di *** invano", che in realtà è il terzo (Esodo XX-7). Come dice lo stesso Catechismo, non rispettare un comandamento è un fatto grave perché il decalogo - cito testualmente - "
enuncia i doveri fondamentali dell'uomo verso *** e verso il prossimo". Allora, come la mettiamo?
2) Ma quale affidabilità popolare, da quando le dispute teologiche sono affidate al popolo? Sorrido, perchè conosco alcuni cristiani di frontiera che si lamentano del contrario cioè che i contenuti della fede sono secondo a loro modo di vedere le cose lontane dall'esigenza del popolo e fatti solo per eruditi professori di teologia. Grazie al cielo il lavoro teologico NON è affidata al popolo, ma è un lavoro di ricerca, riflessione e analisi non solo delle Scritture ma anche l'osservazione della realtà del mondo. Perciò spesso e volentieri il mestiere del teologo si unisce a quello del filosofo o magari anche quello di uno scienziato, come del resto molti prelati e scienziati nel corso della storia ecclesiale hanno svolto e tutt'ora continuano a svolgere. Per quanto riguarda il dogma, esso è un articolo di fede che viene ufficializzato solamente quando si hanno gli strumenti utili per poterli dichiarare tali. Di solito avvengono dopo dispute teologiche, e solitamente hanno la coerenza con le Sacre Scritture.
Le cose sono due: o ti sei perso il mio messaggio, in cui ho citato l'enciclica papale Deiparae Virginis Mariae del 1946, con la quale il papa desiderava ardentemente
di sapere se voi, venerabili fratelli, nella vostra dottrina e prudenza, riteniate che si possa proporre e definire come dogma di fede l’assunzione corporea della beatissima Vergine, e se ciò sia desiderato anche dal vostro clero e dal vostro popolo.
oppure hai deliberatamente ignorato la mia risposta. In ogni caso, ora hai una seconda occasione per tornare sui tuoi passi.
3)Sulle contraddizioni dei Vangeli pare invece proprio l'esatto contrario! Specie il contesto storico che risulta essere assolutamente plausibile proprio grazie alle scoperte dell'archeologia, senza poi contare le grotte del Qumran e di altre zone di Israele con rotoli dei Vangeli che corrispondono ai Vangeli canonici, semmai quelli gnostici non sono corrispondenti al vero, non perché un potente clero ha oscurato per ingannare chissà chi, ma lo gnosticismo e altri vangeli non canonici decaddero perché non corrispondevano a quanto fosse accaduto realmente senza contare che essa scomparve da sola, perché non aveva molti seguaci. Inoltre basta citare anche le scoperte dei 70 libri di ferro in Giordania risalenti a circa il 40 d.C in cui il contenuto della fede è assai simile a quello dei Vangeli e anche alla professione di fede di Nicea. Ammettendo il caso che ci siano delle imperfezioni, esse però sono di linguaggio. Per esempio se si traducessero i Vangeli in ebraico anziché in greco come ha svolto l'ebraista Claude Tresmontant le apparenti contraddizioni svanirebbero perché certe costruzioni di frasi e termini risultano avere un significato nelle lingue diverse.
Ma si vede lontano un chilometro che tu i vangeli non li hai mai neanche aperti. Perché se lo avessi fatto, sapresti che hai appena scritto un'accozzaglia di falstità. Il fatto che i vangeli possano contenere alcune verità storiche non significa che essi siano testi attendibili sotto il profilo storico. Ti faccio notare che anche la scoperta di Tròia si ebbe grazie all'esattezza storica di alcuni passi dell'Iliade. Ma questo non ci autorizza a credere che ogni cosa scritta in tale opera sia vera, altrimenti dovremmo credere, tra le altre sciocchezze, anche all'esistenza degli dèi greci. Cito testualmente da
Perché non possiamo essere cristiani:
Riguardo alla nascita di Gesù, ad esempio, Matteo dice che «nacque a Betlemme di Giudea al tempo del re Erode», mentre Luca racconta: «In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirino.» Poiché Erode morì il 4 p.e.V. e Quirino arrivò in Siria il 6 e.V., i due racconti sono temporalmente contraddittori. Inoltre, non è stato registrato in quel periodo alcun fenomeno atmosferico che possa essere interpretato come la stella dei Re Magi, né una qualche strage di bambini, né un qualche censimento romano nell’epoca di Erode: quest’ultimo per ottimi motivi, visto che in quel tempo la Giudea non era sotto dominio romano.
A un'attenta lettura dei primi tre vangeli (Matteo, Marco e Luca), si capisce come essi raccontino le stesse cose in maniera sì diversa, ma sempre collegata. Ci si accorge che:
Marco si ritrova praticamente intero in Matteo, e per circa due terzi in Luca; dall’altro lato, invece, solo due terzi di Matteo, ed un terzo di Luca, trovano una corrispondenza in Marco: il resto è in parte identico in entrambi, in parte parallelo ma diverso, e in parte proprio di ciascuno. Sembra dunque che Matteo e Luca abbiano attinto in parte da una prima fonte comune, in parte da versioni diverse di una seconda fonte comune, e in parte da fonti indipendenti.
E neanche Giovanni si salva. Nel manoscritto originale, per esempio, non è presente l'episodio del "chi è senza peccato scagli la prima pietra", che è invece stato inserito solo dopo. A riconferma di ciò, infatti, si può notare come i capitoli dal XV al XVII siano estranei al resto dell'opera e siano stati inseriti di peso tra i precedenti: il XIV si conclude con Gesù che dice: "Alzatevi, andiamo via di qua", e il XVIII si apre con: "Detto questo, Gesù uscì con i suoi discepoli". Il vangelo ha inoltre due finali, poiché dopo il capitolo XX, ne viene aggiunto un altro.
E se stai cercando un modo per dissentire, ti informo da subito che persino l'edizione ufficiale CEI conferma queste aggiunte successive. Altro che meri cambiamenti stilistico-lessicali per adattare i termini al contesto. Questa risposta vale anche per
Ishramit, che spero stia leggendo.
Per non parlare poi della genealogia di Gesù, che in Matteo viene fatta risalire a Davide da 28 generazioni, in Luca da 43. E le due genealogie non hanno quasi nessun nome in comune, a partire dal nonno di Gesù (che poi nonno non era, visto che Giuseppe non era il vero padre). Anche in questo caso, la stessa CEI conferma imbarazzata la contraddizione tra i due vangeli.
4) Sulla ragione e potere, lo lascio alle vecchie leggende nere dette contro il cattolicesimo. Ieri erano i protestanti oggi sono i laicisti. Tanto ieri quanto oggi omettono sempre tante di quelle cassandre. Le Scritture non sono modificate semmai basta fare un confronto tra le varie edizioni fatte nei secoli, ovviamente alcuni termini possono cambiare perché contestualizzato a seconda delle ricerche storiche, bibliche e degli sviluppi della lingua.
Q.E.D.
No, mio caro, chi è in errore sei proprio tu. Io mi riferivo all’anno 1566 con il teologo Carlo Portelli che arrivò alle stesse conclusioni di Duns Scoto per quanto riguarda l’Immacolata Concezione. E come ho appunto citato essa aveva delle basi solide nelle Scritture. Quindi non è una decisione presa dal Vaticano, ma semmai il Vaticano su una posizione in contesa si è adeguata alla situazione.
Non provarci nemmeno, a fregarmi. Hai scritto così: "la Chiesa si è astenuta nel formulare un'opinione fino alle apparizioni mariane di Lourdes". È uno dei tuoi precedenti messaggi. Come puoi notare da solo, hai sbagliato di grosso, perché hai invertito temporalmente le apparizioni a Lourdes con il pronunciamento ufficiale della Chiesa Cattolica.
Una persona che mi dice che i credenti credono in un *** sulle nuvole (Hack) o che i cristiani sono cretini (Odifreddi) o la fede è malattia (Dawkins) fa intendere perfettamente che la loro opposizione alla religione è basata più su sentiti dire che su argomenti ben impostati, il che e equivale a dire “non credo perché no”, senza contare le stupidaggini scritte sul Pentateuco da parte di Odifreddi che lasciano intendere che il suo “giuramento” di aver letto la Bibbia sia tanto vero quanto Cucciolina sia vergine. Tornando all’ateismo come religione, tale “accusa” è mossa da stessi atei perché criticano l’organizzazione in associazioni e congregazioni che assomigliano a delle vere e proprie chiese. Basta pensare l’UAAR o il No God, o le associazioni umanistiche secolari d’Europa o d’America molte delle quali chiedono in Ospedali e tra i militari richiedono “guide spirituali”. Senza dimenticare il Catechismo Positivista di August Compte. L’ateismo assomiglia alla galassia protestante, tantissime “chiese” tutte differenti tra di loro e l’una in contraddizione con l’altra. Quindi semmai non faccio di certo un’erba un fascio, visto e considerando che esistono 30.000 chiese protestanti. Invece il considerare i preti tuti pedofili questo è frutto delle strenue campagne antiecclesiali quando il clero coinvolto negli abusi non supera il 2-3% del clero mondiale.
La dicitura della Hack (quella delle nuvole) ben ricalca l'immaginario comune del cristiano, che si immagina un paradiso situato in cielo. Questa, tra l'altro, è una superstizione mutuata dall'antica astronomia. In tempi remoti (e fino a qualche secolo fa, quando la Chiesa si decise ad aggiornarsi), infatti, si riteneva che il firmamento fosse un luogo etereo e perfetto: proprio un posto ideale dove collocare un *** altrettanto perfetto, no? Il termine cretino usato da Odifreddi è sardonico ma incontestabile, visto che l'etimologia della parola cristiano (in francese chrétien) è madre di quella della parole cretino (crétin), con un uso già attestato dall'
Enciclopedia nel 1754. Dawkins, invece, si rifà a questa frase di Robert M. Pirsig: "L'illusione di cui è vittima una persona è chiamata malattia mentale; l'illusione di cui sono vittime molte persone è chiamata Religione." Una frase che ritengo quanto meno condivisibile. Pensa a cosa succederebbe se uno come Gesù Cristo si presentasse oggi tra le persone a predicare le stesse cose di duemila anni fa: lo prenderebbero tutti per uno psicopatico e gli riderebbero in faccia, nella migliore delle ipotesi.
L'UAAR non ha proprio nulla di clericale, è un'associazione di liberi pensatori e non di indottrinati indottrinatori. Ci sono sicuramente delle persone che vivono il proprio ateismo in modo estremo e fanatico, ma questo non dà loro il diritto di ergersi a portavoci di tutto il mondo ateo. E sicuramente non lo dà a te, questo diritto. Sarebbe come dire, riprendendo il medesimo paragone fatto da me in precedenza, che tutti i preti sono pedofili perché alcuni lo sono.
Mentre i credenti sono tutti divisi tra loro pure nelle più banali delle questioni, come quella che oppone i musulmani e gli ebrei ai cristiani sull'iconografia religiosa (se sia giusto o meno rappresentare graficamente divinità, santi, angeli e robe simili), gli atei sono tutti uniti nell'unica cosa che li accomuna: il libero pensiero, che non è soffocato né costretto in anacronistici dogmi imposti dall'alto e/o dal passato, spesso da persone che male rappresentano il messaggio che portano. Per il resto, non esiste una chiesa atea, proprio perché sarebbe impossibile accomunare sotto una stessa etichetta così tante persone che la pensano tutte in modo diverso.