Ho capito il tuo pensiero, se uno ha un punto di vista obbiettivamente errato, come credere che la terra sia piatta per esempio, invece di deriderlo bisognerebbe fargli capire passo passo perchè sbaglia e quindi aiutarlo; il mestiere della divulgazione in praticaSe uno aprisse un topic "sistema tolemaico o copernicano?" vedrebbe la sua discussione moderata, e quindi chi non è in grado di affrontare la discussione col minimo rispetto sindacale, verrebbe richiamato o alla peggio sanzionato. A mio modo di vedere, il 'galileo' di turno, sul forum, dovrebbe saggiamente (e intelligentemente) limitarsi a fare così:
GALILEO: io penso che il sistema copernicano sia quello corretto ed ecco perchè: SPIEGAZIONE RANDOM.
TOLEMAITISTA DI TURNO: io invece penso che non ha senso, perchè SPIEGAZIONE RANDOM.
GALILEO: secondo me il tuo ragionamento è sbagliato nel PUNTO 1 e nel PUNTO 3 perchè SPIEGAZIONE RANDOM, invece nel PUNTO 2 niente da dire.
e via dicendo. Ma non per una convenzione sociale, bensì per un fattore pratico.Se chi è nel giusto (e bisognerebbe poi capire chi decide chi lo sia e chi no) si permettesse di flammare e deridere apertamente chi è nel torto, chi è nel torto (che crede di essere nel giusto) si sentirebbe autorizzato a fare altrettanto.
Che senso ha? A che serve avere un forum intasato di gente che si insulta e si dà a vicenda dell'asino? È lo stesso principio applicato tra schieramenti calcistici, cioè tra tifoserie (sempre parlando del forum).
Se poi io considero il mio interlocutore inferiore a me intellettualmente, allora lo ignoro. Nel senso che piuttosto premo il pulsante Ignore. Oppure esco dalla discussione. Fine. Tanto spetta poi agli altri utenti valutare le rispettive posizioni.

Mi va bene perchè è la cosa più intelligente da fare e sono completamente d' accordo, però certe volte bisognerebbe avere un po di umilta e avere più fiducia nel mestiere degli altri e fidarsi, (stesso esempio del tizio random che ha la fissa della terra piatta vs comunità scientifica), con l'unica consapevolezza che nessuno sa come le cose siano andate per davvero prima dell'inizio del tempo.
Ritornando all'esempio del "tolomeo vs copernico" è facile dire in questo caso chi ha ragione, il "difficile" è farlo capire a chi ha torto, ma se anche le giuste motivazioni proposte col massimo della garbatezza della chiarezza e della pazienza non bastano, ci si ritrova davanti ad un punto di rottura insanabile. Già arrivati a questo punto la conversazione diverrebbe "fuori dal regolamento": il regolamento della logica e delle verità (quelle poche verità che l'uomo ha fatto sue in 200.000 anni). Se tizio continua a dire che la terra è al centro e il sole gli gira intorno, dopo che caio lo ha portato in orbita per un anno intorno al sole, allora quest'ultimo dovrebbe impegnarsi molto per non mandarlo a cagare con un pugno sui denti

Obbiettivamente il flame non è il massimo della civiltà, però non tutti i mali vengono per nuocere, magari potrebbe causare un po di vergogna in chi lo subisce aprendo uno spiraglio di luce; infondo la vergogna è il primo momento di presa di coscienza di un errore

Ma questo è un caso chiaro dove abbiamo una verità incontrovertibile, troppo facile.
Le ultime due righe sono una non soluzione al problema di partenza, ma una buona soluzione/rassegnazione per il sistema nervoso

Chiarito il concetto, spero, finiamola con gli esempi e applicchiamo la teoria alla pratica, cioè al dilemma cardine del topic e dell'uomo dall'alba dei tempi: la nascita dell'universo.
Disegno intelligente da parte di un entità superiore?
Tutto è nato dal nulla casualmente?
Tutto è sempre esistito?
Ad oggi ciò che sappiamo con certezza è che tutto ciò che possiamo vedere nell'universo, tempo fa nel 13,7 miliardi AC, era tutto confinato in un unico punto infinitesimamente piccolo e infinitamente denso che, fino ad oggi, si è espanso a tal punto da raggiungere dimensioni che ancora ignoriamo, le dimensioni minime che conosciamo sono quelle di una sfera dal diametro di 94 miliardi di anni luce, con noi al centro: il cosidetto universo osservabile.

Cosa può esserci, o non esserci, stato prima di quella data lo ignoriamo completamente e nemmeno siamo sicuri se ci sarà possibile, un giorno, sapere :tragic:
A voi la parola!:nfox:
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Ma è facile parlare di fanatismo ora. Parliamo della parola di ***, come avrebbero potuto all'epoca avere il ben che minimo dubbio nel considerare la bibbia non come testo da prendere alla lettera e quindi "scientifico" ma come testo metaforico e "da interpretare"?Io lo intendevo nel senso che non mi troverai mai a prendere posizioni di contrasto estremo su materie come questa
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Galileo non era mica ateo peraltro, e anche Tolomeo seguiva il metodo scientifico dell'osservazione e visto dalla Terra l'universo sembra effettivamente girare intorno ad essa, il fatto è che Tolomeo che non aveva nè i mezzi tecnici nè le cognizioni matematiche sviluppatesi nei successivi 1500 anni che invece avevano Copernico e Galileo anche solo per l'uso dei numeri "arabi" e dello zero che era ormai comune
Il vero contrasto era il fanatismo di chi aveva dato valore scientifico e pratico a quelle che invece erano concezioni teologiche trasformate in dogmi
Se non è finito al rogo è solo perchè il cannocchiale aveva anche un uso militare della massima importanza sopratutto in mare
Non potevano punto. Che motivo c'era da pensare che *** parlasse a loro tramite metafore invece che direttamente?
Questo modo di fare nel considerare la bibbia, o qualsiasi altro testo sacro immagino, come testo metaforico piuttosto che come un saggio di carattere storico/scientifico dal valore sacro è entrato di moda, casualmente:.bip:, quando il metodo scientifico cominciava a smontare pezzo pezzo alcune parti dei suddetti scritti...io le considero le toppe di fortuna che vanno messe per non allagare la nave e quindi affondare, ma questa è un altra storia

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