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questo non si può sentire, se sei un credente *** non è un'ipotesi, tantomeno fondato sul nulla.
Per non parlare di ciò che hai scritto sulla medicina, andiamo non siamo nella preistoria. cosa credi che il papa e i preti non prendano il lisomucil per il mal di gola e via dicendo?? per favore..
E' proprio quello il punto: l'idea dell'esistenza di una divinità non è fondata sul nulla se da ipotesi viene promossa ad assioma. Promozione, questa, basata unicamente su un atto di fede e nulla più.

 
La fiducia è più una forma di ottimismo e di speranza
Ed è una stronzata, se *** non c'è sei destinato semplicemente a morire e a nulla piu', la vita non acquista senso e tutto viene indirettamente lasciato al flusso della casualità, e dunque la tua vita non è piu' importante della vita di un microbo e dunque TU non sei piu' importante di un microbo e tutte le tue pare tutti i tuoi respiri tutto ciò che guardi e che senti non ha valore alcuno se non essere fine a se stesso, e nemmeno quello in quanto non perdura per sempre ed anzi muore ad ogni attimo, la speranza (in cosa?) e l'ottimismo insieme, anch'essi perdono qualsiasi valore. Vivere nella "fiducia" è "speranza" è molto piu' ombra che vivere nell'"ombra" di ***, razionalmente parlando.

Togli *** e tutti tutto, e questo non è nemmeno un pensiero cristiano, è prettamente Nietszcheano.

 
E' proprio quello il punto: l'idea dell'esistenza di una divinità non è fondata sul nulla se da ipotesi viene promossa ad assioma. Promozione, questa, basata unicamente su un atto di fede e nulla più.
beh ma allora io ti dico che il figlio di *** è sceso sulla terra e si è fatto uomo, ha reso la sua presenza visibile e incontrabile nella realtà. Si è manifestato attraverso miracoli e fu visto e fu creduto per poi morire e risorgere. Io trovo che un UOMO sia un FATTO non un'ipotesi.

 
Ipotesi poi è un termine azzardato... qui si parla di testimonianza di uomini ad altri uomini circa un fatto che è accaduto...

 
questo non si può sentire, se sei un credente *** non è un'ipotesi, tantomeno fondato sul nulla..
Invece sì, *** è un'ipotesi, anche per i credenti. Chi ha fede, crede in quell'ipotesi, cioè crede che sia vera. Io che sono ateo non ci credo. Poi ci sono gli arroganti che dicono: "io so che *** esiste", cosa ovviamente impossibile. E per far contenti tutti, ci sono anche gli arroganti che credono di avere la certezza che *** non esista. E poi immagino sia blasfemo asserire di sapere che *** esiste, perché quello che conta è l'atto di fede; per questo *** non fuga ogni dubbio manifestandosi all'umanità. O almeno questa è la storiella che si racconta al catechismo.

Per non parlare di ciò che hai scritto sulla medicina, andiamo non siamo nella preistoria. cosa credi che il papa e i preti non prendano il lisomucil per il mal di gola e via dicendo?? per favore..
Ed è proprio questo l'atteggiamento che voglio sottolineare. L'opportunismo dei credenti. Ci si affida alla scienza solo quando fa comodo. Quando invece uno scienziato si dichiara incapace di risolvere un problema, di curare una malattia, di spiegare un fenomeno, ecco che spunta subito lo spirito santo.

 
beh ma allora io ti dico che il figlio di *** è sceso sulla terra e si è fatto uomo, ha reso la sua presenza visibile e incontrabile nella realtà. Si è manifestato attraverso miracoli e fu visto e fu creduto per poi morire e risorgere. Io trovo che un UOMO sia un FATTO non un'ipotesi.
E trovi ciò un fatto grazie al tuo atto di fede. Esattamente ciò che ho detto. In ogni caso, il fatto che un credente creda in ciò che preferisce, non rende necessariamente vera la cosa creduta.

 
Ed è una stronzata, se *** non c'è sei destinato semplicemente a morire e a nulla piu', la vita non acquista senso e tutto viene indirettamente lasciato al flusso della casualità, e dunque la tua vita non è piu' importante della vita di un microbo e dunque TU non sei piu' importante di un microbo e tutte le tue pare tutti i tuoi respiri tutto ciò che guardi e che senti non ha valore alcuno se non essere fine a se stesso, e nemmeno quello in quanto non perdura per sempre ed anzi muore ad ogni attimo, la speranza (in cosa?) e l'ottimismo insieme, anch'essi perdono qualsiasi valore. Vivere nella "fiducia" è "speranza" è molto piu' ombra che vivere nell'"ombra" di ***, razionalmente parlando.Togli *** e tutti tutto, e questo non è nemmeno un pensiero cristiano, è prettamente Nietszcheano.
Datti una calmata, maleducato. Qui le stronzate le dici solo tu. Se hai bisogno di credere in *** o nella ricompensa infantile del paradiso, per sentirti vivo, sono solo problemi tuoi. Io vivo per gli uomini e per la scienza, e ho un'etica che porto avanti a prescindere dal fatto che poi otterrò in cambio qualcosa, come la salvezza o l'eterna grazia. Da questo punto di vista un cristiano è un po' opportunista, visto che pone la propria esistenza in funzione del premio finale. A me non servono regalie, per essere un brav'uomo. Vivere nella speranza è un modo ottimista di affrontare la vita, un modo che ritengo molto più dignitoso che vivere nell'illusione.

 
E trovi ciò un fatto grazie al tuo atto di fede. Esattamente ciò che ho detto. In ogni caso, il fatto che un credente creda in ciò che preferisce, non rende necessariamente vera la cosa creduta.
no, trovo ciò un fatto perchè ci sono testi e non solo che lo affermano. Come credo che ci sia stato l'impero romano perchè ci sono testi che ce lo descrivono. (e ovviamente non mi fermo qua, non è che credo a qualunque cosa leggo o mi viene detta, non mi basta questo per credere..)

 
Si può dare per dubbia la fattualità di Gesu' fino ad un certo punto eh, dopo diventano teorie ridicole basate su dati improponobili per veridicità e attendibilità (Tipo il gesu' gay di un mesetto di cui chissà perchè non si è piu' parlato)

 
Datti una calmata, maleducato. Qui le stronzate le dici solo tu. Se hai bisogno di credere in *** o nella ricompensa infantile del paradiso, per sentirti vivo, sono solo problemi tuoi. Io vivo per gli uomini e per la scienza, e ho un'etica che porto avanti a prescindere dal fatto che poi otterrò in cambio qualcosa, come la salvezza o l'eterna grazia. Da questo punto di vista un cristiano è un po' opportunista, visto che pone la propria esistenza in funzione del premio finale. A me non servono regalie, per essere un brav'uomo. Vivere nella speranza è un modo ottimista di affrontare la vita, un modo che ritengo molto più dignitoso che vivere nell'illusione.
se un cristiano si comportasse veramente così non otterrebbe un bel nulla nell'aldilà perchè non è il modo cristiano di vivere le cose.

 
no, trovo ciò un fatto perchè ci sono testi e non solo che lo affermano. Come credo che ci sia stato l'impero romano perchè ci sono testi che ce lo descrivono. (e ovviamente non mi fermo qua, non è che credo a qualunque cosa leggo o mi viene detta, non mi basta questo per credere..)
C'è una bella differenza tra un libro di favole e un libro di storia. Tutto sta nel capire quale sia questa differenza.

 
no, trovo ciò un fatto perchè ci sono testi e non solo che lo affermano. Come credo che ci sia stato l'impero romano perchè ci sono testi che ce lo descrivono. (e ovviamente non mi fermo qua, non è che credo a qualunque cosa leggo o mi viene detta, non mi basta questo per credere..)
Appunto. Vuoi credere che i testi che affermino quanto hai detto siano veri. Mentre non puoi credere o meno alla veridicità dei testi che parlano di impero romano. Non per niente i primi attengono alla religione, i secondi alla storia.

 
C'è una bella differenza tra un libro di favole e un libro di storia. Tutto sta nel capire quale sia la differenza.
E questa frase ha dalla sua il 2000 per mille delle argomentazioni possibili tra tutte quelle addotte in duemila anni di storia d.c.

Shock.

Appunto. Vuoi credere che i testi che affermino quanto hai detto siano veri. Mentre non puoi credere o meno alla veridicità dei testi che parlano di impero romano. Non per niente i primi attengono alla religione, i secondi alla storia.
Ti informo che con un po' di scetticismo lo si può fare benissimo, se ad oggi ci sono ancora storici che studiano ripetutamente documenti e studii riguardo a tutte le epoche della storia umana un motivo ci sarà...

 
Appunto. Vuoi credere che i testi che affermino quanto hai detto siano veri. Mentre non puoi credere o meno alla veridicità dei testi che parlano di impero romano. Non per niente i primi attengono alla religione, i secondi alla storia.
sono serio e me ne vergogno un po', ma non riesco a capire cosa intendi dire.. cioè, se ho inteso bene, tu dici che ai testi religiosi non si può credere a meno che uno lo voglia, mentre agli altri bisogna bredere per forza. è corretto? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png

 
sono serio e me ne vergogno un po', ma non riesco a capire cosa intendi dire.. cioè, se ho inteso bene, tu dici che ai testi religiosi non si può credere a meno che uno lo voglia, mentre agli altri bisogna bredere per forza. è corretto? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png
Hai capito bene. Anche se forse mi sono espresso male.

Non puoi credere o meno all'impero romano: è esistito e basta. Come non puoi credere che il teorema di Pitagora funzioni. Altrimenti, si chiamerebbe ipotesi di Pitagora, e non teorema.

Puoi invece scegliere se credere o meno ad un testo che ti dice "*** si è fatto uomo ed è sceso sulla terra"

 
Continui a non dire niente.
Stai dicendo cose senza senso, vorrei che lo capissi. C'è una bella differenza tra un fatto storico, che è stato accertato e documentato, e una diceria o una storiella, che sono frutto dell'immaginazione e della mistificazione della gente. Quello che trovi nella Bibbia è una raccontino, che non può avere una validità storica, a meno che tu non creda davvero alla faccenda di Adamo ed Eva, tra le altre cose. L'unica validità che può avere è quella allegorica, in riferimento all'interpretazione non letterale della quale si parlava qualche messaggio prima. Hai intenzione di intervenire nella discussione argomentando le tue affermazioni, oppure preferisci continuare ad offendere gli altri e autoconvincerti di essere solo tu nel giusto?

 
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