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Stai dicendo cose senza senso, vorrei che lo capissi. C'è una bella differenza tra un fatto storico, che è stato accertato e documentato, e una diceria o una storiella, che sono frutto dell'immaginazione e della mistificazione della gente. Quello che trovi nella Bibbia è una raccontino, che non può avere una validità storica, a meno che tu non creda davvero alla faccenda di Adamo ed Eva, tra le altre cose. L'unica validità che può avere è quella allegorica, in riferimento all'interpretazione non letterale della quale si parlava qualche messaggio prima. Hai intenzione di intervenire nella discussione argomentando le tue affermazioni, oppure preferisci continuare ad offendere gli altri e autoconvincerti di essere solo tu nel giusto?

Perchè i vangeli non sarebbero una fonte storica? Perchè Socrate è un personaggio storico e Gesu' no? : /

Inoltre smettila di definire "raccontino" e "favoletta" la Bibbia, offendi pesantemente chiunque entri in questo topic molto piu' di come offenda io (Dove le vedi le offese mie tral'altro?)

Per la storia di io sono nel giusto, tu lo dici. Potrei rivolgerti la stessa questione, perchè credi di essere tu nel giusto?

Altrimenti, si chiamerebbe ipotesi di Pitagora, e non teorema.
Il teorema di Pitagora è inevitabilmente legato a una religione...pessimo esempio : P

 
Perchè i vangeli non sarebbero una fonte storica? Perchè Socrate è un personaggio storico e Gesu' no? : / Inoltre smettila di definire "raccontino" e "favoletta" la Bibbia, offendi pesantemente chiunque entri in questo topic molto piu' di come offenda io (Dove le vedi le offese mie tral'altro?)

Per la storia di io sono nel giusto, tu lo dici. Potrei rivolgerti la stessa questione, perchè credi di essere tu nel giusto?

Il teorema di Pitagora è inevitabilmente legato a una religione...pessimo esempio : P
Mica tanto pessima, visto che non hai contraddetto quanto ho detto a mia volta.

 
Hai capito bene.
permettimi di non essere d'accordo con te al momento, tuttavia non ti so dare ora una risposta. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png Perchè ad esempio non si può non credere alla presenza storica di Gesù che è riportata anche nella Bibbia. So che è una risposta del piffero, però ho bisogno di pensarci su.

edit. mi ero perso il tuo edit XD

si ci potrei credere o meno se tutto ciò rimanesse nel libro, ma così non è. La presenza di *** è una costante nel tempo, non si ferma con la fine della Bibbia. I miracoli che avvengono ora sono fatti che testimoniano ciò (e qua giustamente dovremmo iniziare a parlare della veridicità dei miracoli), ma non sono solo i miracoli, è la vita stessa che me lo testimonia. (ora, a voi sta frase non dirà nulla, ma non so come altro definirla in qst momento e non sono di certo la persona più adatta per spiegare queste cose //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png)

 
Cartman, sei pregato di fare lo stesso, e il fatto che tu abbia editato non aiuta: non ho quotato per correttezza.

Il discorso era questo: l'impero romano è esistito perchè abbiano testimonianze parlanti e non parlanti (sculture, borghi, influssi linguistici etc etc) della sua esistenza, e dunque qualunque essere umano razionale potrebbe addurre "l'impero romano è esistito".

MA...Allo stesso modo però la cosa non funziona con Cristo? Non sto parlando della sua divinità, ma della sua esistenza. Mi pare ragionevole credere che ciò che è scritto nel vangelo non sia una favoletta, ma un fatto STORICO.

Quind non credere all'esistenza di Cristo è fattore di puro scetticismo (legittimo come con qualsiasi altra testimonianza umana della storia), ma non è certo un atto di immediata razionalità la quale bolla ciò che è scritto come "favoletta."

Capirai che passare da Cristo c'è-Cristo è ***, è piu' ragionevole che passare da Cristo-non-esiste CristoèDio. Un Cristiano fa questo passaggio essenziale per mezzo della fede, ma non lo fa basandosi su un ipotesi.

 
Cartman, sei pregato di fare lo stesso, e il fatto che tu abbia editato non aiuta: non ho quotato per correttezza.
Peccato che io non stia postando numeri.

 


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permettimi di non essere d'accordo con te al momento, tuttavia non ti so dare ora una risposta. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png Perchè ad esempio non si può non credere alla presenza storica di Gesù che è riportata anche nella Bibbia. So che è una risposta del piffero, però ho bisogno di pensarci su.
edit. mi ero perso il tuo edit XD
Non puoi non credere a quello che è scritto nella Bibbia perché, a mio avviso, commetti l'errore di presupporre che quanto dica la bibbia sia vero per forza.

 
Il discorso era questo: l'impero romano è esistito perchè abbiano testimonianze parlanti e non parlanti (sculture, borghi, influssi linguistici etc etc) della sua esistenza, e dunque qualunque essere umano razionale potrebbe addurre "l'impero romano è esistito".

MA...Allo stesso modo però la cosa non funziona con Cristo? Non sto parlando della sua divinità, ma della sua esistenza. Mi pare ragionevole credere che ciò che è scritto nel vangelo non sia una favoletta, ma un fatto STORICO.

Quind non credere all'esistenza di Cristo è fattore di puro scetticismo (legittimo come con qualsiasi altra testimonianza umana della storia), ma non è certo un atto di immediata razionalità la quale bolla ciò che è scritto come "favoletta."

Capirai che passare da Cristo c'è-Cristo è ***, è piu' ragionevole che passare da Cristo-non-esiste CristoèDio. Un Cristiano fa questo passaggio essenziale per mezzo della fede, ma non lo fa basandosi su un ipotesi.
Io non ho mai detto che Cristo non sia esistito. Sebbene i vangeli, a mio avviso, non forniscano una prova esaustiva né siano documenti storici, ciò non significa che Cristo non possa essere esistito. Dall'esistenza di Cristo uomo alla sua entità divina, però c'è un bel salto. Che può essere compiuto solo per mezzo della fede, ossia facendo diventare certezza l'ipotesi dell'esistenza di ***.

 
L'esistenza di "***" è certo è un ipotesi. Quella di Gesu' no, e il fatto che gesu' fosse *** non è, ancora, un ipotesi. E' un fatto, ci puoi credere come non ci puoi credere, e non è detto che la sua fattualità lo renda vero, ma sempre un fatto resta.

 
L'esistenza di "***" è certo è un ipotesi. Quella di Gesu' no, e il fatto che gesu' fosse *** non è, ancora, un ipotesi. E' un fatto, ci puoi credere come non ci puoi credere, e non è detto che la sua fattualità lo renda vero, ma sempre un fatto resta.

Hai quindi superato il problema dell'esistenza di *** vedo. Non ti pare quanto meno, eccessivo? D'altro canto, tu trai la fattualità dell'esistenza di Gesù da cosa?

 
Hai quindi superato il problema dell'esistenza di *** vedo. Non ti pare quanto meno, eccessivo? D'altro canto, tu trai la fattualità dell'esistenza di Gesù da cosa?
Nono, a superarlo non ho superato nulla, ho ribadito che la fattualità di una cosa non corrisponde alla sua veridicità, in quanto permane il problema scettico. Ovvero ci è stato tramandato il fatto che Cesare abbia detto "Alia tracta Est", ora questo è un fatto, una nozione, una X, io posso crederci, se vivo nel 30 A.C. mi risulterà probabilmente facile e se qualcuno mi verrà a dire "non è vero" gli riderò sicuramente in faccia. Eppure nel 2011 la maggiorparte dei libri di storia definiscono tale avvenimento una "leggenda".

Nessuno sulla faccia della terra, per questioni tutte legate a limiti di tempo,mi saprà mai confermare o negare se questo fatto è vero o falso, perciò rimane all'intimità di una persona e alla sua preferenza ritenere se Cesare abbia detto Il dado è tratto oppure no, questo però non inficia assolutamente sulla verità, ovvero l'opinione della gente non rende una cosa vera o falsa. Un buono scettico lo sa (Montaigne ftw) ed è proprio per questo motivo che si avvicina fideisticamente ai fatti(Tutti, ma per il succo del nostro discorso parliamo del fatto Gesu'). Quindi non si parla di una cosa che potrebbe o non potrebbe essere e sulla quale abbiamo la totale sicurezza di esprimerci, si parla di una cosa su cui non abbiamo alcun tipo di potere e per la quale abbiamo la libertà di aderire o di sviare. Questo non tocca effettivamente il fatto in sè (sempre senza il favore di una contro-prova determinante) che invece resta li incastonato nella storia e che continua ad insistere nella mente di chi lo incontra ogni giorno. E non parlo solo di religioni, questo discorso può ampliarsi alle imprese, alle vicissitudini ai movimenti agli inni alle poesie alle correnti ed ai singoli uomini che hanno messo la loro firma sul mondo.

 
Ovvero ci è stato tramandato il fatto che Cesare abbia detto "Alia tracta Est", ora questo è un fatto, una nozione
Ora capisco perché certi utenti fanno confusione tra libri di storia e racconti fantastici. Se nei loro testi c'è scritta una roba come "Alia tracta est", invece della effettiva "Alea iacta est", vuol dire che l'autore di quei libri aveva un forte bisogno di sfogare la propria immaginazione modificando la realtà dei fatti. Per non parlare, poi, del teorema di Pitagora. Di questo passo, per condurre una discussione un minimo sensata, sarà necessario rimandare tutti in storia e in matematica.

 
pur rispettando tutte le religioni e le persone che credono in esse,io sono stato sin da piccolo,avvicinato alla religione cristiano cattolica,comè quasi per tutti quelli nati in italia,ma nel corso degli anni,la mia idea di religione si è molto modificata,fino a raggiungere l'ateismo in cui convergo adesso,pur riconoscendo in alcuni frangenti,il potere e la bontà delle religioni(quando ovviamente,non sfociano nel fanatismo)non riesco piu a confrontarmi anche teologicamente con una qualsiasi visione di un essere superiore,perlopiu chiamato ***..però capisco i miei limiti,è che non riesco davvero a credere "solo" per fede...riconosco però in Cristo,un uomo vissuto piu di 2000 anni fa,un uomo dalla straordinaria forza,e magnetismo,...ma se fosse o meno il figlio di questa entità soprannaturale che chiamiamo ***,non saprei davvero...anche perchè,la cosa che sempre mi ha turbato,è vedere come ogni religione,si arroga,con sempre piu forza ed arroganza,il diritto che solo il suo *** sia vero ed esistente,a scapito degli altri...:morris82:

 
Nono, a superarlo non ho superato nulla, ho ribadito che la fattualità di una cosa non corrisponde alla sua veridicità, in quanto permane il problema scettico. Ovvero ci è stato tramandato il fatto che Cesare abbia detto "Alia tracta Est", ora questo è un fatto, una nozione, una X, io posso crederci, se vivo nel 30 A.C. mi risulterà probabilmente facile e se qualcuno mi verrà a dire "non è vero" gli riderò sicuramente in faccia. Eppure nel 2011 la maggiorparte dei libri di storia definiscono tale avvenimento una "leggenda". Nessuno sulla faccia della terra, per questioni tutte legate a limiti di tempo,mi saprà mai confermare o negare se questo fatto è vero o falso, perciò rimane all'intimità di una persona e alla sua preferenza ritenere se Cesare abbia detto Il dado è tratto oppure no, questo però non inficia assolutamente sulla verità, ovvero l'opinione della gente non rende una cosa vera o falsa. Un buono scettico lo sa (Montaigne ftw) ed è proprio per questo motivo che si avvicina fideisticamente ai fatti(Tutti, ma per il succo del nostro discorso parliamo del fatto Gesu'). Quindi non si parla di una cosa che potrebbe o non potrebbe essere e sulla quale abbiamo la totale sicurezza di esprimerci, si parla di una cosa su cui non abbiamo alcun tipo di potere e per la quale abbiamo la libertà di aderire o di sviare. Questo non tocca effettivamente il fatto in sè (sempre senza il favore di una contro-prova determinante) che invece resta li incastonato nella storia e che continua ad insistere nella mente di chi lo incontra ogni giorno. E non parlo solo di religioni, questo discorso può ampliarsi alle imprese, alle vicissitudini ai movimenti agli inni alle poesie alle correnti ed ai singoli uomini che hanno messo la loro firma sul mondo.
Quindi che Gesù fosse una divinità potrebbe essere un fatto non vero?

 
pur rispettando tutte le religioni e le persone che credono in esse,io sono stato sin da piccolo,avvicinato alla religione cristiano cattolica,comè quasi per tutti quelli nati in italia,ma nel corso degli anni,la mia idea di religione si è molto modificata,fino a raggiungere l'ateismo in cui convergo adesso,pur riconoscendo in alcuni frangenti,il potere e la bontà delle religioni(quando ovviamente,non sfociano nel fanatismo)non riesco piu a confrontarmi anche teologicamente con una qualsiasi visione di un essere superiore,perlopiu chiamato ***..però capisco i miei limiti,è che non riesco davvero a credere "solo" per fede...riconosco però in Cristo,un uomo vissuto piu di 2000 anni fa,un uomo dalla straordinaria forza,e magnetismo,...ma se fosse o meno il figlio di questa entità soprannaturale che chiamiamo ***,non saprei davvero...anche perchè,la cosa che sempre mi ha turbato,è vedere come ogni religione,si arroga,con sempre piu forza ed arroganza,il diritto che solo il suo *** sia vero ed esistente,a scapito degli altri...:morris82:
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Ora capisco perché certi utenti fanno confusione tra libri di storia e racconti fantastici. Se nei loro testi c'è scritta una roba come "Alia tracta est", invece della effettiva "Alea iacta est", vuol dire che l'autore di quei libri aveva un forte bisogno di sfogare la propria immaginazione modificando la realtà dei fatti. Per non parlare, poi, del teorema di Pitagora. Di questo passo, per condurre una discussione un minimo sensata, sarà necessario rimandare tutti in storia e in matematica.
Non ho mai studiato storia romana e mai lo farò, pecco di ignoranza e non lo nego. :wush:

E che hai contro il teorema di Pitagora?

Quindi che Gesù fosse una divinità potrebbe essere un fatto non vero?
Certo

 
C'è una distinzione significativa ed evidentissima tra fede, quello che hai scritto tu, e fiducia, quello che ho scritto io. La fiducia è più una forma di ottimismo e di speranza. La fede è una cieca accettazione di qualcosa che potrebbe anche non esistere. Quando c'è da fidarsi della scienza, sei molto scettico, a quanto pare; eppure non esiti un momento ad affidarti all'idea di ***, ipotesi anch'essa fondata sul nulla, come dici tu. Eppure, se stessi male, non penso che per guarire ti rivolgeresti a ***, bensì a chi della scienza ha fatto la propria ragione di vita. Chissà perché, in quel caso, riporresti la fede più nella scienza che nel tuo ***.
non sono assolutamente scettico sulla scienza, anzi la ammiro e mi piace,ne e' la prova il fatto che non vivo la mia fede passivamente, accettando tutto, ma cerco di trovare una spiegazione per cosi' dire "scientifica",un punto di contatto fra due mondi cosi' diversi. e non pensare nemmeno che mi affido a *** senza esitazioni, dubbi ne ho tanti, e anzi a volte invidio chi ha una fede incrollabile perché lui vive nella certezza, ma allo stesso tempo mi rifiuto di pensare che tutto quello che vedo o sento sia semplicemente frutto di reazioni chimiche o fisiche. fino a prova contraria ovvio.

 
non sono assolutamente scettico sulla scienza, anzi la ammiro e mi piace,ne e' la prova il fatto che non vivo la mia fede passivamente, accettando tutto, ma cerco di trovare una spiegazione per cosi' dire "scientifica",un punto di contatto fra due mondi cosi' diversi. e non pensare nemmeno che mi affido a *** senza esitazioni, dubbi ne ho tanti, e anzi a volte invidio chi ha una fede incrollabile perché lui vive nella certezza, ma allo stesso tempo mi rifiuto di pensare che tutto quello che vedo o sento sia semplicemente frutto di reazioni chimiche o fisiche. fino a prova contraria ovvio.
vale la stessa medesima cosa per me //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
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