Sulla parte sottolineata... per l'amor del cielo, se vuoi credere a questo fai pure.Caro Chen, nella risposta che segue mi sono preso la libertà di ignorare alcune parti del tuo precedente messaggio, visto che tu ti sei sentito libero di ignorare molte delle considerazioni che ho fatto io prima, con le quali ho distrutto il tuo fallace ragionamento su *** e sulla coerenza della Bibbia. Così magari impari cosa sia il rispetto intellettuale per le argomentazioni altrui. Comunque prevedevo che prima o poi ti saresti piano piano arreso, visto che diventa sempre più difficile, per te, riuscire a impostare un discorso che non risulti ridicolo.
L'ego prima di tutto.//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
A parte il fatto che di principio io sono autorizzato a decidere cosa scrivere senza bisogno di una tua controfirma.Non rispondi mai a quello che ti faccio notare; ti senti autorizzato a saltare a pie' pari tutta una parte del mio discorso, che mi è costato tempo e ragionamento, atteggiamento, il tuo, che ti rende molto sgarbato e arrogante. Insisterò ancora, affinché tu possa avere un'altra occasione per rispondere una volta per tutte a questo: *** è il creatore di ogni cosa, quindi anche del male; *** ha creato l'uomo, e l'uomo è capace di atti malvagi, dunque *** ha creato l'uomo malvagio; ciò implica che *** è egli stesso malvagio, in qualche modo.
A parte il fatto che circa la questione "arroganza", non è che tu sia stato un master in galateo finora.
A parte il fatto che la questione sottolineata io l'ho già trattata e ha già ricevuto l'adeguata risposta, per cui che io risponda o che io non risponda, alla fine è evidente che non cambia nulla.
Ma il punto è un altro, il punto è che se tu mi ritieni arrogante perchè non rispondo alle tue provocazioni (provocazioni, e le provocazioni non sono un argomento), allora ti faccio notare che è altrettanto arrogante da parte tua il fatto che io spenda tempo in ragionamenti che tu vuoi ignorare con la speranza - chessò - di vincere un orsacchiotto a fine dibattito.
È per questo che dicevo che si è a un punto morto.
Tu dici A.
Io ti parlo di A e ti spiego AA.
Tu ripeti la medesima cosa di A.
Io ti riparlo di A e ti rispiego AA.
Tu parli di A come se nulla fosse.
Significa che probabilmente non riesci a elaborare le mie semplici risposte.
Mi dispiace, di questo io non ci posso fare nulla.
Te lo ripeto per l'ultima volta nel modo più schematico possibile:
Il Bene (***) è Creatore della Creazione, la Creazione non comprende il male (dal Bene Assoluto non può nascere il male); il Bene crea creature di materia e creature di spirito; alcune creature di spirito (soggette di libero arbitrio, quindi capaci di poter decidere di amare il Bene a propria discrezione) decidono di rifiutare il Bene; rifiutare il Bene significa svuotarsi di bene, la mancanza di bene significa "male", non è una componente di creazione, ma una conseguenza ovvia e logica di chi si spoglia di Bene.
Il Bene ha creato tra le creature di materia anche l'Uomo; l'Uomo in principio era buono; fu ingannato dalle creature di spirito che si spogliarono di Bene; *** non maledì l'Uomo per questa scelta, ma anzi la seguì nei millenni fino a tornare a poter amare il Bene nel modo più elevato e nobile.
Anche un bebè per nascere procura dolore alla madre, ma poi quel dolore viene dimenticato e si trasforma in amore.È stato allora un sadico, visto che avrebbe potuto creare il popolo ebraico in modo da non renderlo capace di tradimenti e ingiustizie. Invece, così facendo, li ha pure condannati alla schiavitù.
Il bebè è alla luce del giorno, può crescere, fare famiglia... e vivere.
Se due persone fanno un patto e il primo lo viola, il secondo non è chiamato a rispettarlo a sua volta.
*** però l'ha fatto.
Questo non è sadismo.
Semmai è pregiudizio tuo che non riesci a vedere l'insieme del tutto. Ti limiti a guardare il dolore del parto che la madre subisce, il resto preferisci non vederlo perchè capiresti che sei nel torto.
*** è un regista pessimo, perché ha generato un universo che lui stesso non è in grado di controllare. Oppure l'ha fatto apposta così, imperfetto e corrotto dal male.
*** non è un regista, perchè altrimenti dovremmo pensare che noi saremmo solo "attori" che interpretano una parte.
*** è un collaboratore. Noi possiamo decidere se collaborare o meno con lui. Il resto sono tue conclusioni.
Se quel bambino muore di fame, è colpa dell'Uomo, non di ***.E cosa ti ha convinto di tutto questo amore? Cosa credi che possa pensare un bambino che muore di fame, di un *** che consente che ciò accada e che non fa niente per aiutarlo? Non lo ama? Forse è troppo impegnato ad amare te.
Se per la lunga sofferenza di quel bambino, quest'ultimo si guadagna un posto in prima fila nella Gloria di ***, la sua sofferenza non è stata vana, rimane temporale e soggetta a essere dimenticata quando vivrà l'Eternità.
*** essendo Amore Sommo riesce ad amare tutti in egual misura. Non è soggetto neppure al tempo, figuriamoci.
Oltre al fatto che la mia sofferenza di Vita, essendo di gran lunga minore di un bimbo africano, potrebbe significare che nella Gloria di *** non sarò al primo posto. Forse all'ultimo.
Forse non ci sarò neppure.
Amen.
Mi accontento dell'amore che ricevo ora, per adesso.
Cioè, se aspetti che io perda la fede per mano tua... caro, spero che tu abbia molto, moolto, mooolto tempo, allora. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gifNo, non mi pare. Continuo a rivolgermi a te affinché tu possa ammettere il tuo errore e capire di avere torto; altrimenti hai la vita troppo facile.
Faccio confusione io che ti ho chiarito il concetto?Ora fai confusione tra causa ed effetto. Non è che il futuro si realizza a seconda della conoscenza di ***; la conoscenza *** ce l'avrebbe perché egli è onnisciente, quindi sa già quale sia il tuo futuro. Se conosco il tuo futuro, poi, è ovvio che esso sarà così come lo conosco io, altrimenti non è vero che lo conosco.
Hai ripetuto la medesima cosa che ti ho scritto io! Hai solo cambiato il soggetto!//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Non è vero.Appunto, conosce già il destino di ognuno di noi, e ciò vale sempre, visto che *** è assoluto. Quindi *** sapeva bene che creando l'umanità, avrebbe creato anche tutti gli annessi di male e sofferenza. E questo implica che è stato lui stesso a creare male e sofferenza.
Bisognerebbe anche comprendere (e non possiamo) la condizione di ***.
Ad esempio, noi per natura percepiamo il tempo e lo spazio.
***, vivendo nell'Eternità potrebbe percepire tutto in un unico lasso, in un ordine diverso, fuori dal tempo e dallo spazio.
Non possiamo giudicare senza sapere neppure di cosa stiamo parlando, altrimenti spareremmo unicamente un pregiudizio.
Chi fa pregiudizio è ingiusto, tu vuoi essere ingiusto?
Se la tua risposta è NO, allora lascia perdere i pregiudizi.
Se la tua risposta è SÌ, allora correggi prima te stesso invece di occuparti di ***.
A me non interessa cosa reputi tu.Non si mette alla prova *** pregando. Se voglio mettere in discussione qualcosa, devo avere il coraggio di negarla in toto e di ricominciare da zero ad analizzarne ogni parte, per capire se effettivamente quella cosa ha una sua validità nel contesto di appartenenza. Tu hai pregato, quindi eri ancora legato al concetto di preghiera, che riconduce sempre all'esistenza di ***. Tutto inutile quello che hai fatto. È come se volessi mettere in discussione il risultato di un esercizio di matematica ma, al posto di rivedere ogni singolo passaggio svolto, mi limitassi a riprendere la revisione soltanto da metà in poi. Sbagliato.
Io mi sono lasciato andare all'esperienza empirica.
Fai A che ottieni B.
Ho fatto A e ho ottenuto B.
Il resto non conta, sono soltanto ragionamenti matematici. Ma la matematica non ha salvato mio fratello.
No, *** semplicemente ha fatto il padre nei fatti e non nelle parole di un Papa.E poi non è per tornaconto personale che saresti credente, ma per favore. Quindi credi in *** solo perché ritieni che ti abbia dato queste cose, in cambio di qualche preghiera. Ma sappi che c'è chi nella vita i fratelli li perde, chi vede la propria famiglia distrutta dagli incidenti o dalle malattie, chi perde la casa, chi non riesce a sfamarsi giorno dopo giorno. Cosa ti rende così provilegiato da meritare tutte queste attenzioni?
È questo che avevo bisogno, è questo che ho ottenuto.
Stiamo ovviamente parlando della vigilia della mia personale pasqua. Cioè della morte dell'uomo vecchio e della risurrezione dell'uomo nuovo.
Senti, ti ho risposto all'una di notte dopo 11 ore di lavoro.Innanzitutto ti invito a rispettare la grammatica italiana, hai fatto un casino con i tempi verbali. In secondo luogo la soluzione al problema che sollevi è semplicissima: *** avrebbe potuto creare ogni anima senza malvagità, in modo da non dover condannare nessuno alle pene dell'inferno. In questo modo nessuna anima sarebbe stata scartata.
Per cui, se davvero vuoi le mie risposte, almeno non rompere le scatole su come scrivo.
O ti accontenti della mia grammatica scadente, oppure puoi anche non considerarmi come interlocutore.
Io campo lo stesso in entrambi i modi.
Oltretutto, il fatto che tu debba appigliarti sulla mia grammatica, significa che sei alla frutta.
Comunque anche qui la base del tuo ragionamento è errato. Nessuna anima è stata creata con la malvagità.
*** non impone il male essendo Bene.Ed è amore imporre il male? *** ha creato il male, quindi l'ha imposto all'umanità.
No, se riesce a gestirlo magnificamente e in piena perfezione.*** dovrebbe essere abbastanza intelligente da non creare nulla che gli si possa ritorcere contro.
*** prima di creare l'Uomo sapeva a cosa andava incontro, potremmo dire - in parole umane - che si sia messo in gioco e che abbia accettato la sfida.
Poteva farlo. Poteva anche non sacrificare il suo unico figlio.*** è onnipotente, quindi ha la facoltà di instillare tutta la conoscenza che gli va nella mente degli uomini. Così da far prendere loro una meritata laurea in un istante. Per lui è un gioco da ragazzi, anzi da infanti.
L'ha fatto. Non capisci questo gesto perchè non possiedi la mente di ***.
Come avevo già detto, se tu ce l'avessi grande quanto ce l'ha lui, tu saresti ***.. oppure *** non sarebbe ***.
In realtà la strada più perfetta sarebbe stato lo schiocco di dita. E ancora prima, sarebbe stata prendere in partenza quella che non contemplava l'esistenza di un male che avrebbe poi portato alla crocifissione e tutto il resto. Ha sbagliato a fare i conti, il ragioniere.
*** ha voluto fare una storia con l'Uomo, non giocare a monopoli.
Allora possiamo fare un gioco (a me il monopoli invece piace).Bravo, elimina pure tutto quello che del mio discorso non ti piace. È così che ci si arrende senza dare nell'occhio. In questo modo ti togli dall'imbarazzo di dover rispondere a cose alle quali non sai dare risposta.
Tutte le risposte/riflessioni che sono rivolte a me con qualsiasi tono arrogante e irrispettoso, non riceveranno risposta (ovviamente esclusa la parte di moderazione laddove occorre, nella speranza che non si arrivi a questo punto).
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Beh, sarebbe inesatta l'affermazione di quell'utente, a mio parere.Vorrei inserirmi nella questione del "perché si crede", riportando una mia discussione avuta con un utente in questo stesso thread: in questo post (http://forum.spaziogames.it/board/showthread.php?t=299392&p=12430067&viewfull=1#post12430067) tra le altre cose, sostenevo che una persona può credere legittimamente nella religione che preferisce, cristianesimo compreso, senza che la credenza fosse motivata dall'attesa di una ricompensa. L'utente con cui dibattevo mi rispondeva, invece, che
(http://forum.spaziogames.it/board/showthread.php?t=299392&p=12430500&viewfull=1#post12430500)
Che dire? Una prospettiva interessante.
Potrebbe darsi che voleva dire una cosa e ne ha detta un'altra. Io mi limito a basarmi unicamente su ciò che ha scritto.
La frase: La gente crede in Gesu' perchè Gesu' ha promesso qualcosa alla gente
Non è corretta, perchè quand'è così, chiunque fa una promessa meriterebbe di essere creduto e adorato.
È vero che Cristo fece una promessa, ma la fece a chi aveva/ha/avrà già la fede teologale.
La promessa cosa concerne? In parole povere, di vivere l'Eternità con *** (=Paradiso).
L'Eternità con *** è un'aspettativa bellissima... se amiamo ***.
È come se si dicesse: quando ti sposerai con la ragazza che ami, passerai tutto il tempo che vuoi con lei.
Aspettativa bellissima, promessa interessante. Ma non è per questa aspettativa che io amo la ragazza, naturalmente.
L'amerò per motivi molto più intimi e personali.
Il contrario non avrebbe senso.
"Se amerai quella ragazza poi potrai sposartela!"
Certo che se prima non la ami... l'idea del matrimonio potrebbe persino essere un motivo di allontanamento.