Non prendiamoci per il cul, le ragazze che giocano ai picchiaduro, inteso che ci giocano con un setting più o meno competitivo, si contano sulle dita.
Le cosplayer che pucciano il gioco facendo cose a caso non contano, dai.
Il fenomeno (anche in occidente) delle gamer girls va comparato al recente sdoganamento dei videogaming alle masse, ma essendo una cosa perlappunto piuttosto recente, queste figure sono giovani, ed è più difficile che un/una gamer nata/o oggi si avvicini ad un genere elitario come i picchiaduro competitivi.
Guardacaso il 90% delle streamer femmine che si occupano di gaming, streammano roba tipo Fortnite o LoL, giochetti che vanno forte tra i casual perchè praticamente chiunque può giocarci senza fatica.
In giappone la situazione è migliore, ma questo è per via del fatto che li da loro il videogiocare è una pratica sdoganata da molti più anni che in occidente, quindi più pubblico femminile si è avvicinato in tempi non recenti, quelli dove appunto transita l'età media dei giocatori di picchia (25-30+).
Qualche ragazza che gioca, anche a livelli alti c'è, me ne vengono in mente un paio in Tekken e SF, ma parliamo di 5 o 6 su? Fate il conto di quanti player maschi competitivi esistano e sarà qualcosa come una percentuale dello zero virgola qualcosa percento. Il fatto che attirino l'attenzione non cambia il fatto che si contino sulle dita in una % irrisoria confronto alla parte maschile.
I picchia per quanto possano essere più o meno immediati da prendere in mano a seconda del titolo, sono giochi che perforza di cose devi accendere il cervello per progredire, e fin qui ci può anche stare, giovane o stagionato il tempo/voglia la puoi sempre avere (anzi di solito son quelli più giovani che la hanno), ma cosa più importante, servono le palle e lo stomaco necessario ad assorbire la dose di merd4 che dovrai mangiare prima di poter dire la tua contro chi sa già giocare, in un ambiente dove non ci sono variabili esterne che inficiano sulla tua sconfitta o vittoria.
Niente vittorie parziali (tipo un FPS dove puoi anche perdere ma la tua dose di uccisioni la fai comunque, fosse anche solo quelle dove prendi di spalle la gente, o dove puoi incolpare questo e quell'altro del perchè la squada ha perso, etc). Sei 1vs1 col tuo avversario, è tutto su di te e il risultato è o vincere o perdere, e se l'altro ne sa di più le possibilità che perdi sono molto alte, pur mettendoci dentro tutte le semplificazioni e comeback mechanics che vuoi.
Una volta passato il muro iniziale poi è il genere di vg più profondo e soddisfacente che ci sia, ma la stragrande maggioranza si ferma prima. E' dunque un genere già tosto per la maggior parte dei gamer maschili, figurati per le ragazze, che come ho detto la maggior parte di loro è entrata solo di recente nel mondo videoludico, quindi è ancora meno abituata a che fare con roba dove non vinci subito (non perforza picchia), roba che chi ha videogiocato tempo addietro ha vissuto, chi ha iniziato di recente no, quindi ha già in partenza un livello di tolleranza alla sconfitta molto basso.
Su SF in ITALIA ragazze a livello anche lontanamente competitivo non ne abbiamo (ce ne stanno un paio che conosco, solo online, che giocano tutt'ora, ma il loro livello è più che altro quello di farsi una partita ogni tanto senza pretese). Ragazze giocanti a tornei/eventi/raduni non ne ho viste, conoscendo dunque il 90% della community (maggior parte anche di persona) di SF Italiana direi che appunto, non ce ne sono.
E da tener conto che qualora arrivassero (sempre in italia intendo), dovrebbero essere delle pioniere, qualcuna che dica "Ok, adesso imparo sul serio stò gioco dedicandoci tempo e fatica, per poi buttarmi in un ambiente dove sono l'unica donna e perforza di cose attirerò l'attenzione, sia quella positiva che negativa, su di me". Leggenda, insomma. Vedremo con SF6 magari, ma in Italia siamo indietro nell'ambito videoludico, ergo non ci spererei più di tanto :D
Prendete ad esempio l'ultimo raduno di SF, fatto domenica scorsa a Milano, se siete nel gruppo Facebook di SFV Italia potete vedere le foto. Tanti ragazzoni (eravamo in 16) stipati in una saletta tutti gomito a gomito tra Arcade stick e bottiglie di birra, le uniche ragazze che si vedono, di rado, sono le fidanzate/mogli dei giocatori, che vengono a presenziare per qualche motivo a me ignoto.
Le altre non si avvicinano (anche se si tratta di un locale gaming in centro a milano dove di ragazze se ne vedono), anche se siamo prestanti, simpatici e alcuni pure bellini. Insomma è una battaglia persa.