Giochi RISSA DA BAR! Discussioni generali sui picchiaduro

  • Autore discussione Autore discussione Sparda
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Che ne pensi dell'aumento del gentilsesso sulla scena esports? 


Non può che essere una cosa positiva, innanzitutto perché contribuisce allo sdoganamento dei media e alla rottura di tante barriere mentali che lo riguardano da parte di chi assiste, sia parlando di vg in generale sia nello specifico di picchiaduro competitivi (leggasi il re degli stereotipi offensivi: "passatempo per coreani obesi senza una vita"); poi perché di questi tempi, in cui spesso e volentieri emerge solo il lato opprimente e censorio del discorso sessista, viene fuori anche uno degli aspetti positivi della riflessione sulla costruzione culturale dell'identità, ovvero la crescente acquisizione della capacità e della libertà di poter fare ciò che più ci aggrada in maniera disinvolta a prescindere dalla pressione sociale...leggasi: ci sono sempre più ragazze che si decostruiscono da sole il discorso "sono una ragazza quindi deve piacermi X, Y e poi Z" - non che non ci fossero anche prima, ma appunto qui parliamo di "aumento". E ovviamente, il cambiamento si intende anche viceversa!

Ma c'è qualche dato a riguardo?

 
Che ne pensi dell'aumento del gentilsesso sulla scena esports? 
Per me è una grande cosa, pensa che in Giappone, seppur da pochi anni, sono nate vere e proprie community femminili di picchiaduro. Si anche se le giocatrici sono ancora numericamente di meno, rispetto ai giocatori, sono in crescita e mi fa piacere

 
Non può che essere una cosa positiva, innanzitutto perché contribuisce allo sdoganamento dei media e alla rottura di tante barriere mentali che lo riguardano da parte di chi assiste, sia parlando di vg in generale sia nello specifico di picchiaduro competitivi (leggasi il re degli stereotipi offensivi: "passatempo per coreani obesi senza una vita"); poi perché di questi tempi, in cui spesso e volentieri emerge solo il lato opprimente e censorio del discorso sessista, viene fuori anche uno degli aspetti positivi della riflessione sulla costruzione culturale dell'identità, ovvero la crescente acquisizione della capacità e della libertà di poter fare ciò che più ci aggrada in maniera disinvolta a prescindere dalla pressione sociale...leggasi: ci sono sempre più ragazze che si decostruiscono da sole il discorso "sono una ragazza quindi deve piacermi X, Y e poi Z" - non che non ci fossero anche prima, ma appunto qui parliamo di "aumento". E ovviamente, il cambiamento si intende anche viceversa!

Ma c'è qualche dato a riguardo?
Non mi sono documentato sui dati, è una cosa che ho notato su Tekken soprattutto ai tornei partecipano molte giocatrici forti come yuyu o ajlee seppur il gap rispetto alla controparte maschile sia incolmabile

Per me è una grande cosa, pensa che in Giappone, seppur da pochi anni, sono nate vere e proprie community femminili di picchiaduro. Si anche se le giocatrici sono ancora numericamente di meno, rispetto ai giocatori, sono in crescita e mi fa piacere
Questo tipo di discussione credo non sia mai stata toccata anche perchè, avete mai letto sui forum di vg di ragazze interessate ai picchiaduro? Vederle in aumento nei tornei significa che si sta muovendo qualcosa (soprattutto lato sponsorizzazioni)

 
Non mi sono documentato sui dati, è una cosa che ho notato su Tekken soprattutto ai tornei partecipano molte giocatrici forti come yuyu o ajlee seppur il gap rispetto alla controparte maschile sia incolmabile

Questo tipo di discussione credo non sia mai stata toccata anche perchè, avete mai letto sui forum di vg di ragazze interessate ai picchiaduro? Vederle in aumento nei tornei significa che si sta muovendo qualcosa (soprattutto lato sponsorizzazioni)


Tu pensa, io ne ho persino conosciuta una, e faceva peraltro parte dell'unico gruppo di giocatori competitivi che abbia mai conosciuto nella mia realtà locale, giusto per contestualizzare un attimo :asd:

 
Questo tipo di discussione credo non sia mai stata toccata anche perchè, avete mai letto sui forum di vg di ragazze interessate ai picchiaduro? Vederle in aumento nei tornei significa che si sta muovendo qualcosa (soprattutto lato sponsorizzazioni)
Io so che, in Giappone, esiste una community tutta al femminile di The King of Fighters. Per il resto non credo sia solo una questione di sponsorizzazioni, ma anche di maggiore interesse verso il genere (sempre della community femminile di Kof sono prima di tutto appassionate e poi anche giocatrici competitive). Dopo parliamo di Paesi dove l'interesse per i videogiochi è maggiore rispetto all'Italia, come appunto il Giappone.

 
Tu pensa, io ne ho persino conosciuta una, e faceva peraltro parte dell'unico gruppo di giocatori competitivi che abbia mai conosciuto nella mia realtà locale, giusto per contestualizzare un attimo :asd:
Racconta come ci hai attaccato bottone e di come sei passato dai frames ai preliminari :trollface:

Io so che, in Giappone, esiste una community tutta al femminile di The King of Fighters. Per il resto non credo sia solo una questione di sponsorizzazioni, ma anche di maggiore interesse verso il genere (sempre della community femminile di Kof sono prima di tutto appassionate e poi anche giocatrici competitive). Dopo parliamo di Paesi dove l'interesse per i videogiochi è maggiore rispetto all'Italia, come appunto il Giappone.
La cosa che mi sconvolge è che queste ragazze si dedicano a un genere che richiede tanto tempo e dedizione per ottenere un buon risultato nei tornei e Kof non è nemmeno user friendly

 
La cosa che mi sconvolge è che queste ragazze si dedicano a un genere che richiede tanto tempo e dedizione per ottenere un buon risultato nei tornei e Kof non è nemmeno user friendly
Perdonami, ma perché la cosa dovrebbe sconvolgerti? Credo che siano le prime a sapere che, per arrivare ad alti livelli, impegno e dedizione sono fondamentali, a me personalmente fa piacere che esistano anche giocatrici davvero abili

Comunque ecco alcune foto della community femminile di Kof (la foto dove molte hanno il volto coperto sarebbe il loro "quartier generale", cercavo quella foto in formato più grande, ma non sono riuscito a trovarla). 

EC0glMfU4AEjDGZ.jpg

 
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Perdonami, ma perché la cosa dovrebbe sconvolgerti? Credo che siano le prime a sapere che, per arrivare ad alti livelli, impegno e dedizione sono fondamentali, a me personalmente fa piacere che esistano anche giocatrici davvero abili

Comunque ecco alcune foto della community femminile di Kof (la foto dove molte hanno il volto coperto sarebbe il loro "quartier generale", cercavo quella foto in formato più grande, ma non sono riuscito a trovarla). 

EC0glMfU4AEjDGZ.jpg
Perchè tendono a preferire più giochi narrativi, immediati e guidati. Andare in-depth con i picchiaduro dove la costanza è fondamentale non lascia indifferenti. Forse per i giapponesi/koreani è diverso proprio perchè lì esistono ancora le sale giochi, c'è scambio gamingculturale. Ma quelle non sono solo cosplayer? Nel senso giocano perchè devono pubblicizzare il loro cosplay :asd:

 
Perchè tendono a preferire più giochi narrativi, immediati e guidati. Andare in-depth con i picchiaduro dove la costanza è fondamentale non lascia indifferenti. Forse per i giapponesi/koreani è diverso proprio perchè lì esistono ancora le sale giochi, c'è scambio gamingculturale. Ma quelle non sono solo cosplayer? Nel senso giocano perchè devono pubblicizzare il loro cosplay :asd:
Hai detto giusto, il fatto che da quelle parti esistono ancora le sale giochi rende tutti più partecipi, c'è maggiore coinvolgimento gamingculturale (ti copio il termine ;) ). Poi i giocatori/giocatrici esperti/e possono benissimo essere anche dei cosplayer (non a caso sempre da quelle parti il fenomeno è così enorme che a confronto noi siamo dei principianti) , infatti in Samurai Shodown c'è un cosplayer di Ukyo che è parecchio forte (e riguardo anche le giocatrici della community di Kof, ma anche di altre serie, se io provo ad affrontarle mi distruggono, è assicurato :) ). Dopo esistono i modelli e modelle che vengono pagati/e per pubblicizzare personaggi, ma questo non impedisce che possono essere anche dei giocatori/giocatrici di alto livello (certo non tutti/e, ma una buona parte sicuramente).

 
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o forse è lei che ha parryzzato il colpo tirato con la terza gamba e ha risposto con un superceffone da 10hit combo.

a parte gli scherzi. ragazze che giocano ai picchiaduro sono rare, ma bene accette. quelle che ho conosciuto però giocavano prevalentemente titoli 3D perché si erano accostate ai videogiochi nel periodo in cui andavano più di moda quelli rispetti quelli 2D. un gruppo specializzato sui giochi Snk poteva venir fuori solo in Giappone, dove lì la scena arcade e i loro titoli sono più consolidati che da noi. Qui in Italia il massimo giocano Tekken, Doa o Soul Calibur. Ragazze su Street Fighter o Kof, mai trovate.

 
Non prendiamoci per il cul, le ragazze che giocano ai picchiaduro, inteso che ci giocano con un setting più o meno competitivo, si contano sulle dita.

Le cosplayer che pucciano il gioco facendo cose a caso non contano, dai.

Il fenomeno (anche in occidente) delle gamer girls va comparato al recente sdoganamento dei videogaming alle masse, ma essendo una cosa perlappunto piuttosto recente, queste figure sono giovani, ed è più difficile che un/una gamer nata/o oggi si avvicini ad un genere elitario come i picchiaduro competitivi.

Guardacaso il 90% delle streamer femmine che si occupano di gaming, streammano roba tipo Fortnite o LoL, giochetti che vanno forte tra i casual perchè praticamente chiunque può giocarci senza fatica.

In giappone la situazione è migliore, ma questo è per via del fatto che li da loro il videogiocare è una pratica sdoganata da molti più anni che in occidente, quindi più pubblico femminile si è avvicinato in tempi non recenti, quelli dove appunto transita l'età media dei giocatori di picchia (25-30+).

Qualche ragazza che gioca, anche a livelli alti c'è, me ne vengono in mente un paio in Tekken e SF, ma parliamo di 5 o 6 su? Fate il conto di quanti player maschi competitivi esistano e sarà qualcosa come una percentuale dello zero virgola qualcosa percento. Il fatto che attirino l'attenzione non cambia il fatto che si contino sulle dita in una % irrisoria confronto alla parte maschile.

I picchia per quanto possano essere più o meno immediati da prendere in mano a seconda del titolo, sono giochi che perforza di cose devi accendere il cervello per progredire, e fin qui ci può anche stare, giovane o stagionato il tempo/voglia la puoi sempre avere (anzi di solito son quelli più giovani che la hanno), ma cosa più importante, servono le palle e lo stomaco necessario ad assorbire la dose di merd4 che dovrai mangiare prima di poter dire la tua contro chi sa già giocare, in un ambiente dove non ci sono variabili esterne che inficiano sulla tua sconfitta o vittoria.

Niente vittorie parziali (tipo un FPS dove puoi anche perdere ma la tua dose di uccisioni la fai comunque, fosse anche solo quelle dove prendi di spalle la gente, o dove puoi incolpare questo e quell'altro del perchè la squada ha perso, etc). Sei 1vs1 col tuo avversario, è tutto su di te e il risultato è o vincere o perdere, e se l'altro ne sa di più le possibilità che perdi sono molto alte, pur mettendoci dentro tutte le semplificazioni e comeback mechanics che vuoi.

Una volta passato il muro iniziale poi è il genere di vg più profondo e soddisfacente che ci sia, ma la stragrande maggioranza si ferma prima. E'  dunque un genere già tosto per la maggior parte dei gamer maschili, figurati per le ragazze, che come ho detto la maggior parte di loro è entrata solo di recente nel mondo videoludico, quindi è ancora meno abituata a che fare con roba dove non vinci subito (non perforza picchia), roba che chi ha videogiocato tempo addietro ha vissuto, chi ha iniziato di recente no, quindi ha già in partenza un livello di tolleranza alla sconfitta molto basso.

Su SF in ITALIA ragazze a livello anche lontanamente competitivo non ne abbiamo (ce ne stanno un paio che conosco, solo online, che giocano tutt'ora, ma il loro livello è più che altro quello di farsi una partita ogni tanto senza pretese). Ragazze giocanti a tornei/eventi/raduni non ne ho viste, conoscendo dunque il 90% della community (maggior parte anche di persona) di SF Italiana direi che appunto, non ce ne sono.

E da tener conto che qualora arrivassero (sempre in italia intendo), dovrebbero essere delle pioniere, qualcuna che dica "Ok, adesso imparo sul serio stò gioco dedicandoci tempo e fatica, per poi buttarmi in un ambiente dove sono l'unica donna e perforza di cose attirerò l'attenzione, sia quella positiva che negativa, su di me". Leggenda, insomma. Vedremo con SF6 magari, ma in Italia siamo indietro nell'ambito videoludico, ergo non ci spererei più di tanto :D

Prendete ad esempio l'ultimo raduno di SF, fatto domenica scorsa a Milano, se siete nel gruppo Facebook di SFV Italia potete vedere le foto. Tanti ragazzoni (eravamo in 16) stipati in una saletta tutti gomito a gomito tra Arcade stick e bottiglie di birra, le uniche ragazze che si vedono, di rado, sono le fidanzate/mogli dei giocatori, che vengono a presenziare per qualche motivo a me ignoto.

Le altre non si avvicinano (anche se si tratta di un locale gaming in centro a milano dove di ragazze se ne vedono), anche se siamo prestanti, simpatici e alcuni pure bellini. Insomma è una battaglia persa.

 
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post di Cloud fotografa perfettamente la realtà. noi siamo qui a sognare e ci basiamo su di un gruppetto in giappone che sul resto del mondo è una mosca bianca in pratica. i fatti sono diversi. come dice lui qualcuna che gioca occasionalmente c'è e più o meno si trova. ragazze che giochino dedicandosi con l'approccio da pro sono pochissime e qui in Italia praticamente nessuna.

 
post di Cloud fotografa perfettamente la realtà. noi siamo qui a sognare e ci basiamo su di un gruppetto in giappone che sul resto del mondo è una mosca bianca in pratica. i fatti sono diversi. come dice lui qualcuna che gioca occasionalmente c'è e più o meno si trova. ragazze che giochino dedicandosi con l'approccio da pro sono pochissime e qui in Italia praticamente nessuna.
Questo perché, come ha detto Cloud Loku, l'Italia in ambito videoludico è ancora molto indietro rispetto ad altri Paesi, Giappone in primis. Non a caso in Giappone trovi anche giocatrici che giocano anche a serie che in Italia sono considerate di nicchia, o totalmente sconosciute, mentre in Italia è impensabile una roba del genere allo stato attuale. Comunque una cosa che sarebbe necessaria per una significativa crescita sarebbe secondo me la maggiore presenza di producer donne e sviluppatrici, finché in ambito "creativo" di videogiochi la maggioranza resta maschile le giocatrici difficilmente cresceranno in modo significativo in quanto non hanno solide figure professionali di riferimento. Non a caso ho apprezzato tantissimo il fatto che le new entry di Samurai Shodown (2019) sono state ideata da una donna, Yumi Saji, però è ancora poco per una significativa crescita femminile nel mondo videoludico (anche in Giappone e nel mondo asiatico dove in generale dove c'è la maggioranza di giocatrici rispetto al resto del mondo, figuriamoci in Italia dove l'interesse per i videogiochi è forse troppo basilare). 

 
Comunque una cosa che sarebbe necessaria per una significativa crescita sarebbe secondo me la maggiore presenza di producer donne e sviluppatrici, finché in ambito "creativo" di videogiochi la maggioranza resta maschile le giocatrici difficilmente cresceranno in modo significativo in quanto non hanno solide figure professionali di riferimento.
questo è un luogo comune diffuso della stampa americana che si ciba di hashtag privi di contenuto.

di sviluppatrici negli ultimi anni ne sono arrivate molte, ma questo non ha coinciso con una maggiore partecipazione femminile. anzi, i giochi che hanno visto incrementare le quote rosa in modo significativo spesso non erano neppure progetti diretti da sviluppatrici donne. quei giochi semplicemente piacevano alle ragazze perché rientravano nel loro gusto, a prescindere che dietro lo sviluppo ci fosse un maschio o una femmina.

l'idea che il pubblico femminile arrivi a giocare un gioco solo perché la sviluppatrice che lo ha fatto è una donna è un'idea piuttosto banale e anzi, sminuisce il significato della creatività riducendola ad un banalissimo stereotipo. il pubblico poi manco sa e manco gliene importa se chi ha fatto il gioco è uomo o donna, quindi non è sentito il bisogno di un riferimento basato sul sesso.

al contrario, giochi come Uncharted hanno creato una fortissima fanbase maschile, sotto la supervisione di donne come Amy Henning.

quindi l'associazione che lo sviluppatore maschio attiri pubblico maschile e la sviluppatrice donna attiri pubblico femminile è davvero brutta, quella si.

 
questo è un luogo comune diffuso della stampa americana che si ciba di hashtag privi di contenuto.

di sviluppatrici negli ultimi anni ne sono arrivate molte, ma questo non ha coinciso con una maggiore partecipazione femminile. anzi, i giochi che hanno visto incrementare le quote rosa in modo significativo spesso non erano neppure progetti diretti da sviluppatrici donne. quei giochi semplicemente piacevano alle ragazze perché rientravano nel loro gusto, a prescindere che dietro lo sviluppo ci fosse un maschio o una femmina.

l'idea che il pubblico femminile arrivi a giocare un gioco solo perché la sviluppatrice che lo ha fatto è una donna è un'idea piuttosto banale e anzi, sminuisce il significato della creatività riducendola ad un banalissimo stereotipo. il pubblico poi manco sa e manco gliene importa se chi ha fatto il gioco è uomo o donna, quindi non è sentito il bisogno di un riferimento basato sul sesso.

al contrario, giochi come Uncharted hanno creato una fortissima fanbase maschile, sotto la supervisione di donne come Amy Henning.

quindi l'associazione che lo sviluppatore maschio attiri pubblico maschile e la sviluppatrice donna attiri pubblico femminile è davvero brutta, quella si.
Puoi farmi esempi di sviluppatrici sia occidentali sia orientali? Sinceramente nei vari siti d'informazione ed in generale non leggo molti nomi a parte Tomoki Hiroki, producer di Dragon Ball FighterZ e la tua citata Amy Henning. 

 
Puoi farmi esempi di sviluppatrici sia occidentali sia orientali? Sinceramente nei vari siti d'informazione ed in generale non leggo molti nomi a parte Tomoki Hiroki, producer di Dragon Ball FighterZ e la tua citata Amy Henning. 
l'allieva di Shinji Mikami.

jade raymond ex ubisoft ora stadia

jane jensen

rieko kodama di sega e M2

siobhan reddy che dirige lo studio media molecule di little big planet

brenda romero

più molte altre presenti nella scena indie, ma tante.

 
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Mi raccomando, ok il discorso sviluppatrici, ma nel caso cerchiamo di affrontarlo mantenendo il topic centrato sui picchiaduro  ;)

 
l'allieva di Shinji Mikami.

jade raymond ex ubisoft ora stadia

jane jensen

rieko kodama di sega e M2

siobhan reddy che dirige lo studio media molecule di little big planet

brenda romero

più molte altre presenti nella scena indie, ma tante.
Grazie, scusa se ho detto una stupidaggine, ma i nomi di sviluppatrici non le leggo spesso come quelli maschili. 

@Sparda: Non temere, ho voluto aprire una partentesi, ma ora torniamo in topic. 

 
Mi volevo ricollegare un attimo a quello che ha detto Cloud, e anche al calcolo dell'età media dei giocatori dell'evo dei rispettivi giochi: qui da noi secondo me la considerazione che hanno ancora i vg influisce ancora di più del genere stesso per quel che riguarda picchiaduro competitivi e videogiocatrici.

Immaginiamo un attimo: dove abbiamo conosciuto noi la maggior parte dei picchiaduro che oggi amiamo? Sono sicuro che per la stragrande maggioranza dei giochi in questione, la risposta risiede da qualche parte dei nostri anni giovanili, magari complice un amico con una console o un cabinato in una sala giochi o in uno stabilimento balneare. Ora, sicuramente i vg stanno venendo sdoganati come media, ma noi dire che procediamo a rilento è dire poco; nel mio caso la maggior parte delle persone un minimo competenti e "informate" in materia vg che conosco continuano a risiedere in questo forum. In questo contesto, il genere picchiaduro viene in questi stessi lidi spesso definito un genere di nicchia, appunto perché ormai, almeno a livello di community, è portato avanti prevalentemente da vecchi volti della scena competitiva, o da appassionati storici che vengono direttamente dagli anni '90 (una media di più o meno 27/28 anni per SF e Tekken secondo me è anche spia di questo). E' un genere tenuto vivo da un collegamento con il passato, che non si è tradotto nell'attuale presente in una forma consistente.

Ora, in un contesto in cui io, che sono "nel giro" (dei vg) da quando sono un bamboccio di 10 anni, ho ancora difficoltà a trovare un gruppo di appassionati non casuali tra le persone fisiche della quotidianità, e ancora ogni tanto mi prendo parole da qualcuno perché mi piacciono i videogiochi...come si può verosimilmente auspicare che una ragazza riesca a superare non una, non due, ma almeno tre pesanti barriere, ovvero 1) appassionarsi ai videogiochi 2) appassionarsi a un genere altamente specializzato - e dal target molto spesso maschile, diciamocelo apertamente 3) farsi coinvolgere da una community che non solo è difficile da trovare, ma è per giunta strabordante di testosterone?

Va da sé che momento e contesto non sono proprio i più adatti. La domanda più grande per me resta appunto: come potrebbe conoscere i picchiaduro visto che appunto ormai sono tenuti in piedi dalla comunità degli affezionati? I casi sono due, o li aveva già conosciuti negli anni '90, o è la fidanzata/moglie/amica di qualche giocatore/gruppo di giocatori accaniti. In ogni caso, le probabilità sono molto basse, e non a caso. Ma questo non significa che sia impossibile!

 
Mi volevo ricollegare un attimo a quello che ha detto Cloud, e anche al calcolo dell'età media dei giocatori dell'evo dei rispettivi giochi: qui da noi secondo me la considerazione che hanno ancora i vg influisce ancora di più del genere stesso per quel che riguarda picchiaduro competitivi e videogiocatrici.

Immaginiamo un attimo: dove abbiamo conosciuto noi la maggior parte dei picchiaduro che oggi amiamo? Sono sicuro che per la stragrande maggioranza dei giochi in questione, la risposta risiede da qualche parte dei nostri anni giovanili, magari complice un amico con una console o un cabinato in una sala giochi o in uno stabilimento balneare. Ora, sicuramente i vg stanno venendo sdoganati come media, ma noi dire che procediamo a rilento è dire poco; nel mio caso la maggior parte delle persone un minimo competenti e "informate" in materia vg che conosco continuano a risiedere in questo forum. In questo contesto, il genere picchiaduro viene in questi stessi lidi spesso definito un genere di nicchia, appunto perché ormai, almeno a livello di community, è portato avanti prevalentemente da vecchi volti della scena competitiva, o da appassionati storici che vengono direttamente dagli anni '90 (una media di più o meno 27/28 anni per SF e Tekken secondo me è anche spia di questo). E' un genere tenuto vivo da un collegamento con il passato, che non si è tradotto nell'attuale presente in una forma consistente.

Ora, in un contesto in cui io, che sono "nel giro" (dei vg) da quando sono un bamboccio di 10 anni, ho ancora difficoltà a trovare un gruppo di appassionati non casuali tra le persone fisiche della quotidianità, e ancora ogni tanto mi prendo parole da qualcuno perché mi piacciono i videogiochi...come si può verosimilmente auspicare che una ragazza riesca a superare non una, non due, ma almeno tre pesanti barriere, ovvero 1) appassionarsi ai videogiochi 2) appassionarsi a un genere altamente specializzato - e dal target molto spesso maschile, diciamocelo apertamente 3) farsi coinvolgere da una community che non solo è difficile da trovare, ma è per giunta strabordante di testosterone?
non concordo su questo.

quello che diceva Cloud è verissimo. purtroppo i picchiaduro non hanno mezze misure. o vinci o perdi.

altri giochi team based ti permettono di ammortizzare la sconfitta perché magari sei agli inizi, ma giochi con gente brava e vinci. oppure fai anche solo quelle 5 kill di culo che ti permettono di non sentirti un brocco.

nei picchiaduro tutto questo non c'è. o si vince o si perde ed è sempre e solo merito o colpa propria. per molti questo è un deterrente,

perchè specie in età giovanile si vuole associare l'esperienza al vincere.

l'età media della FGC è più alta ma perché ha un tasso di fidelizzazione superiore a quello delle altre comunità. molti altri giochi si basano su di una moda. pertanto i giocatori dopo il periodo cruciale finisce che mollano e abbandonano.nei picchiaduro non è così, ti alleni con costanza e continui a giocare anche se il gioco non va di moda.

il fatto che la FGC sia "testosteronica" secondo me non è una cosa volontaria. anzi, guardando ad altre community credo che quella dei picchiaduro sia la più tranquilla.

basti vedere in community davvero incivili come quelle di CS:GO o League of Legends, dove i principianti vengono considerati pesi morti, ricoperti di insulti se hanno la sola colpa di essere scarsi agli inizi e rallentare la squadra in cui finiscono.

questo nel mondo dei picchiaduro non c'è. anzi, c'è molta più pazienza proprio perché l'età media è più elevata. non ho mai, davvero mai, visto nella fgc le cose che saltano fuori nelle community molto più giovani e popolate da ambo i sessi come quelle di LoL od Overwatch per esempio.

questo volersi piangere sempre addosso, autoimputandosi la colpa, mi sembra un pò figlia di una paranoia, tipo quella di chi avendo pochi amici inizia a pensare di essere un individuo deplorevole, quando magari invece è solo fatto a modo suo e non sintonizzato sulla massa. il problema della scarsa presenza femminile non dipende dalla composizione maschile della community, che non è la causa del fenomeno, bensì il risultato. la causa è che il pubblico femminile in generale, anche nella vita reale, si appassiona poco anche al mondo delle arti marziali, che richiedono lo stesso approccio.

autocriminalizzarsi di sicuro non aiuta la community a crescere, anzi, rischia solo di creare paranoie interne anche dove non c'è bisogno. le community brutte sono ben altre.

 
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