DJsparco
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Con sta storia dell'inclusività sta sfuggendo la mano e gli unici che ci guadagnano sono chi vende il gioco, non certo noi giocatori o il media.Si lo so che c'è la meccanica dell'invecchiamento e tutto il resto, non dico che non debba essere difficile, ma che possono anche mettere le classiche difficoltà (alcuni titoli non hanno nemmeno easy mode, ma solo normale e difficile o superiore ancora).. senza considerare che, da quanto letto, qui non si parla di difficoltà alta, ma estrema.. se avessero creato una difficoltà leggermente più bassa (oltre quella attuale) sicuramente più persone ci giocherebbero, venderebbe di più..
non è proprio la stessa cosa un videogames e un film o concerto.. perchè tu puoi anche decidere di non andare al concerto ma goderti la musica a casa al volume che stabilisci tu (non sei obbligato a tenere il volume al massimo), e in merito al film il genere di appartenenza non è qualcosa che si può cambiare, a differenza del livello di difficoltà..
La questione Inclusività non è da sottovalutare nel mondo attuale.. nel mondo del lavoro (e non solo) non faccio altro che sentirne parlare, che cercare di includere quante più persone e categorie possibili è la cosa migliore e più giusta (e sono d'accordo a livello generale).
io sono d'accordo che può piacere giocarlo a questa difficoltà e sfidare se stessi a superarla.. ma questo non esclude la possibilità di metter una difficoltà meno estrema per chi non vuole o non può o non riesce a giocare a tale difficoltà.. alla fine non avrebbe tolto nulla a chi vuole giocarlo alla massima difficoltà, non sarebbe cambiato nulla per chi lo gioca all'attuale difficoltà.
E io ho comunque giocato, finito ed apprezzato Sekiro, sebbene anche lì non mi sarebbe dispiaciuto poter scegliere una difficoltà leggermente inferiore.. e oltre quello platinato tanti altri titoli giocando alla massima difficoltà perchè richiesto dal trofeo..
io penso che sarebbe stato apprezzato comunque da chi lo avrebbe eventualmente giocato ad una difficoltà un pò inferiore, sempre premesso che un messaggio potrebbe avvisare che la difficoltà canonica è quella, ma poi uno sceglie..
Un conto è andare incontro a chi ha reali problemi, un altro è pensare che ogni prodotto debba essere per tutti. Si ammazza la creatività e si appiattisce ulteriormente il media.
Vogliamo pensare tutti i giochi con grafica/tecnica da ps2 così anche chi ha un puntium 4 non viene escluso? vogliamo pensare i giochi per esser giocabili su mobile dalla radice per non escludere anche loro? vogliamo pensare ogni gioco con con temi e stili grafici "neutri" per andare incontro a tutti?
Con un mercato formato al 99% da giochi che si possono finire anche ad occhi chiusi è da egoisti pretendere ogni volta che anche quei pochi che escono diversi dal solito debbano cambiare.
Vogliamo davvero un mondo di soli prodotti "disney" ?