TarchiatoTasso
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Io invece sono convinto che certe cose nascano sui tavolini del producer con quell'unico appiglio li: non c'è uno scopo, uno spunto che vada oltre a quello. Oppure non uscirebbero così.Su certe cose sono d'accordo, e purtroppo è vero che certe uscite vengono subito decontestualizzate e usate per criticare.
È anche vero però che se una persona crea e scrive per anni un prodotto (che venga bene o male è un altro discorso), e poi questo prodotto viene criticato principalmente non per il contenuto ma perché il cast è "inclusivo", un certo tipo di reazione è comprensibile, anche se rivolta solo a una piccola parte.
Non saprei, per me ci sono più che altro opere scritte bene e altre scritte meno bene. Uno dei problemi che l’articolo linkato nel primo post fa notare è che per i prodotti scritti o studiati meno bene c’è la tendenza, da parte di molti, di dare la colpa al “woke” che il prodotto contiene. Oppure di farsi andar bene una storia omosessuale o “woke” in generale (qualunque cosa voglia dire) se il prodotto è scritto bene e considerarla invece fuori luogo se il prodotto è scritto male. Ma se una storia è scritta male è perché è scritta male, non perché i personaggi sono woke. Non penso esistano prodotti forzatamente inclusivi nati con l’intento di essere prima quello e poi altro, a meno che non ci sia ovviamente un legame con l’argomento trattato.
E dopo diversi anni di un determinato fil rouge il re resta nudo e ne paga le conseguenze di fronte al pubblico. Che poi prodotti validi e con spunti interessanti ne paghino le conseguenze insieme agli altri è altrettanto vero eh, ma chi l'ha cercata questa situazione?
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A ghost of yotei io penso che sia giusto dare il beneficio del dubbio, dato che non abbiamo visto ancora nulla. Se poi nei prossimi trailer ci sarà la protagonista che inveisce contro il patriarcato in maniera pedante allora il discorso cambia. Ma spero saranno più sottili di così.Io penso che il problema coi pg femminili attuali sia più il fatto che non siano scritti bene o inseriti forzatamente per reiterare messaggi woke ("io sono meglio del maschio bianco etero cis", "Tutti gli uomini sono stupidi e sempliciotti rispetto a me", ecc roba stile horizon), e non il non riuscire ad immedesimarsi.
In passato dove in teoria si doveva essere più chiusi mentalmente (sempre secondo i woke) tanti pg femminili venivano proposti come protagonisti o prime spalle, e venivano accettati e celebrati senza problemi (lara croft, terra di FF VI, bastila solo per dirne alcune)
E questo restando solo in tema videogiochi, se ci allarghiamo ad esempio ai fumetti (e TarchiatoTasso confermerà visto che è lettore marvel da tempo immemore come me) i pg femminili amati al pari o più dei maschili sono infiniti.
Il problema della designer di Dragon Age non è come è lei nella vita privata, ma come quella roba poi si rifletta in un flusso infinito di puttanate inserite nel videogioco; Tim Cain è omosessuale dichiarato da più o meno sempre e non mi sembra che la gente all'uscita abbia odiato fallout perchè c'era un omosessuale al design o come director.
Su Yotei il timore credo sia legato all'attrice in quota SBI, che in passato ha fatto diverse uscite da mani nei capelli e vista la cosa una possibilità che queste visioni si riflettano poi sul suo personaggio non è da escludere, visti i tempi che corrono
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