Riflessione Smettetela di parlare di Woke nei Videogiochi

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Ti ringrazio ma non c'era bisogno di nessun fix, dato che il periodo era già ipotetico :sisi:

Mai detto che l'insuccesso sia derivato o sia colpa di qualcuno, ma penso che sia ora di ridefinire il concetto di nicchia. Perché l'unica "micronicchia" che vedo io oggi è quella a cui si rivolgeva Veilguard
Dalle tue parole mi era sembrato di capire diversamente, soprattutto sul discorso dell'insuccesso.
Beh se per te un gioco che come stile e design cerca di rifarsi ad alcuni dei più grandi successi commerciali dell'industria pop, imbastardisce le meccaniche ruolistiche per aprirsi ulteriormente al pubblico si rivolge a una micronicchia... vedi che mi dai ragione quando parlo di agenda per cui esiste un unico e solo modo di vedere la questione e si declina tutto in base a questo?
 
Dalle tue parole mi era sembrato di capire diversamente, soprattutto sul discorso dell'insuccesso.
Beh se per te un gioco che come stile e design cerca di rifarsi ad alcuni dei più grandi successi commerciali dell'industria pop, imbastardisce le meccaniche ruolistiche per aprirsi ulteriormente al pubblico si rivolge a una micronicchia... vedi che mi dai ragione quando parlo di agenda per cui esiste un unico e solo modo di vedere la questione e si declina tutto in base a questo?

Punti di vista, io vedo un gioco che come stile e design si rifà a ciò che andava di moda nel 2015 e che tradisce gran parte di ciò che erano stati i capitoli precedenti, soprattutto il primo. Abbassa ulteriormente la soglia di ingresso non sapendo però attirare nuovo pubblico ed, anzi, inimicandosi gran parte di quello vecchio; quello che ti fa fare più soldi e numeri perché non solo ti compra il gioco ma ti compra anche tutto ciò che è laterale ad esso (Novel, merchandising etc.). Mettendo poi ulteriori paletti (Narrativa, dialoghi, esplorazione, enigmi, tematiche woke ovviamente per quanto marginali etc.) che scremano sempre più potenziali acquirenti.
E alla fine di ciò con cosa ti ritrovi ? Con una nicchia. Nicchia la cui maggior parte è rimasta lì solo grazie al nome che il tuo progetto porta.

Non basta fare un Fortnite action per rivolgersi alla massa eh; cioè, puoi anche pensarlo, ma non è una cosa automatica.
 
Punti di vista, io vedo un gioco che come stile e design si rifà a ciò che andava di moda nel 2015 e che tradisce gran parte di ciò che erano stati i capitoli precedenti, soprattutto il primo. Abbassa ulteriormente la soglia di ingresso non sapendo però attirare nuovo pubblico ed, anzi, inimicandosi gran parte di quello vecchio; quello che ti fa fare più soldi e numeri perché non solo ti compra il gioco ma ti compra anche tutto ciò che è laterale ad esso (Novel, merchandising etc.). Mettendo poi ulteriori paletti (Narrativa, dialoghi, esplorazione, enigmi, tematiche woke ovviamente per quanto marginali etc.) che scremano sempre più potenziali acquirenti.
E alla fine di ciò con cosa ti ritrovi ? Con una nicchia. Nicchia la cui maggior parte è rimasta lì solo grazie al nome che il tuo progetto porta.

Non basta fare un Fortnite action per rivolgersi alla massa eh; cioè, puoi anche pensarlo, ma non è una cosa automatica.
Perfetto, quindi siamo assolutamente concordi nel dire che non si rivolge una micronicchia, citi anche tu un sacco di elementi che rendono invalida quell'affermazione.
Riesce nel suo intento poi? Assolutamente no, ma questo è un altro discorso.
 
Penso sia sbagliato ridurre il woke, termine che fa da ombrello a tante cose, al semplice pronomi ecc...

Anche cose come l'eccessivo buonismo, la paura di offendere, non poter fare i cattivi, censure e scelte particolari su certi argomenti o sui design, cosi come altre cose, sono elementi riscontrabili nelle produzioni woke.

Pure la Toxic positivity è un elemento che vedi spesso in queste produzioni, per ovvi motivi, e quella si che influisce pesantemente nello sviluppo di un gioco. Con Concord successe proprio questo.
 
A parte il fix iniziale... no, non è vero che non offre altro ed è inevitabile non momento in cui hai un'agenda che ti fa considerare solo quello e buttare tutto il resto. E ripeto che pensare che l'insuccesso di Veilguard sia dato dai rant di una micronicchia (per quanto rumorosa) su reddit/X è quantomeno puerile. Queste persone hanno spostato pressoché zero in fatto di vendite, sono discorsi che alla massa neppure arrivano.

Parliamo della stessa BioWare che sta sulla graticola sin dal flop di Andromeda, sopravvissuta a malapena ad Anthem e rimaneggiatissima ai giorni nostri? Di cui si rumoreggia spesso e volentieri che possa venire chiusa? A me sembra uno studio che ha risposto eccome dei fallimenti commerciali.
La prima parte del tuo post è talmente reversibile in tutte le salse che boh... che vuoi che ti risponda? Che questa cosa fa ancora più comodo a chi ha solamente un'agenda verso il termine (ideologia mi fa troppo ridere) più usato a sproposito nella recente storia culturale per cui ogni spunto di riflessione alternativo viene liquidato con "eh ma vi fate andare bene tutto" e simili?
Ma io parlo di stampa e giocatori, che comunque indirettamente influiscono sulle fortune di uno studio, vedi i Bend distrutti dal metacritic di Days Gone. E' chiaro che chi ci mette i soldi dopo un paio di bastonate sui denti inizia a farsi qualche domanda se valga la pena di portare avanti gente senza talento solo perché riempiono le quote: l'ha fatto Sony con Firewalk come l'ha fatto Disney con le recenti dichiarazioni di Iger. Ma questo vale per qualsiasi ideologia a prescindere dall'area politica di riferimento, non solo per il woke.
Però ecco, magari la stampa anziché dire ai giocatori che criticano Concord che non sono buoni esseri umani potrebbe fare recensioni migliori scevre da considerazioni politiche e sociali, in cui i giochi sono recensiti per quello che valgono.
E comunque no, il termine più usato a ca**o di cane nella dialettica dei tempi moderni è "fascista".
 
Ultima modifica:
Secondo me alla base dell'insuccesso (teorico) di veilguard c'è prima di tutto una grande arroganza nella presentazione del titolo. Brutti trailer, toni e dialoghi triti, direzione artistica out of touch (in un mondo post elden ring). Che il gameplay possa essere buono/ottimo ci sta, ma la "copertina" è stata fallimentare fin dal primo reveal. Ovvio che tutta la roba elencata può piacere a qualcuno, ma non basta per un AAA. Ti serve la massa critica. Se fosse stato più "attraente" , a prescindere dal grinding degli influencers sui pronomi, avrebbe venduto meglio.

Son curioso di vedere se usciranno altri titoli grossi con toni "marvelliani" simili o se i dev cercheranno di correggere il tiro tenendosi alla larga da certi stilemi. Tra suicide squad, questo e concord (che si avvicinava, nei filmati, a quelle sfumature) c'è un bel cimitero per chi ha inseguito la chimera Mcu nei vg. Imho tra l'altro pure al cinema non funzionera' più: gli scrittori/disegnatori devono trovare un'altra voce, nelle produzioni geek/pop.
 
Che è un po' la stessa gentaglia che viene a fare lezioni qua dentro di analisi critica videoludica seria e onesta, quando fino a non pochi mesi fa' puntava i riflettori addosso a robaccia truffaldina come Palworld, vendendoci anche una narrazione patetatica da Davide contro Golia. Signori, il circo da spettacoli anche a natale quest'anno.
Non capisco perchè mettere in mezzo al calderone Palworld :asd:
Sono proprio su due piani diversi di ragionamento.

Poi Velinguard (ciao Bubu) è criticato per tanti motivi, perchè è un gioco meh per essere poco volgare - per quello che ho visto non lo tocco neanche con il pc di un altro e tutta la roba Bioware deve essere usato come esempio de "Non fate quello che fanno'sti qua" a livello di narrativa, design etc - realisticamente se fosse stato un gioco da 8, le critiche erano sicuramente minori e limitate.
Prendiamo per esempio BG3 in cui l'aspetto woke è ben visibile, ma nessuno (ad eccezione dei fascistelli) lo criticano per quel motivo.
Non capisco perché si cerchi di fare di Veilguard un martire quando solo quest'anno c'è stato un gioco che ha subito una shitstorm maggiore (Helldivers) e che nulla aveva a che fare con il woke
Helldivers si è preso le critiche perchè era il gioco da criticare nel momento in cui Sony ha deciso che 2/3 delle nazioni come il Burundi (cit.) non potessero giocare ufficialmente al loro gioco.
Critiche che proseguono costantemente per il modus operandi della Sony.
 
Non capisco perchè mettere in mezzo al calderone Palworld :asd:
Sono proprio su due piani diversi di ragionamento.

Il ragionamento invece di base è lo stesso e identico. Perché si tratta di un gioco con una serie di problematiche anche etiche abbastanza evidenti, solo che lì l'analisi videoludica professionale per cui si fanno le prediche adesso su veilguard non valeva, perché "tanto diverte".

Il problema era che uno ha dei problemi che mi interessano, l'altro invece no. Almeno la decenza di non venire a fare lezioncine sul consumatore consapevole.
 
Perfetto, quindi siamo assolutamente concordi nel dire che non si rivolge una micronicchia, citi anche tu un sacco di elementi che rendono invalida quell'affermazione.
Riesce nel suo intento poi? Assolutamente no, ma questo è un altro discorso.

No.

Cioè, sì. Se fossimo nel 2015 e il mondo nel frattempo non fosse andato avanti.

E comunque no, il termine più usato a ca**o di cane nella dialettica dei tempi moderni è "fascista".

Occhio anche a "grifters" che come termine secondo me tra poco lo sorpassa sulla sinistra agevolmente :sisi:

Helldivers si è preso le critiche perchè era il gioco da criticare nel momento in cui Sony ha deciso che 2/3 delle nazioni come il Burundi (cit.) non potessero giocare ufficialmente al loro gioco.
Critiche che proseguono costantemente per il modus operandi della Sony.

Ah guarda, con me sfondi una porta aperta sul tema. Ci dovrebbe essere ancora un post nella discussione in zona PC in cui insulto Sony ogni tre parole :asd:

Il ragionamento invece di base è lo stesso e identico. Perché si tratta di un gioco con una serie di problematiche anche etiche abbastanza evidenti, solo che lì l'analisi videoludica professionale per cui si fanno le prediche adesso su veilguard non valeva, perché "tanto diverte".

Il problema era che uno ha dei problemi che mi interessano, l'altro invece no. Almeno la decenza di non venire a fare lezioncine sul consumatore consapevole.

Palworld non ha nessuna problematica etica o morale, anche perché sarebbero problematiche del singolo individuo (Dato che la mia etica potrebbe differire dalla tua). È un gioco di merda (Per me) ma finisce lì. Semmai bisogna vedere se ha infranto la legge e, se l'avrà fatto, giustamente pagherà. Ma non c'è etica o altro che possa riflettersi su chi l'ha giocato o apprezzato; così come apprezzare Veilguard non è un marchio di disonore o un'onta.
 
verso il termine (ideologia mi fa troppo ridere) più usato a sproposito nella recente storia culturale
Non pensavo che avrei mai trovato trascritto così fedelmente questo mio pensiero, grazie. Lo stavo per scrivere qualche tempo fa mi pare proprio in questo topic, ma poi avevo lasciato perdere. u.u :asd:
 
Dico solo che credere che un gioco sia nella sua interezza un manifesto della woke culture, sulla base di esperienze indirette, sia sbagliato, anche perché poi non è così.
Non lo sarà nella sua interezza ma sin dalla copertina di gioco è evidente il fatto che sia un manifesto della cultura woke, per non parlare della gente che ci ha lavorato, che lo ha deliberatamente trasformato in un mezzo per veicolare le proprie tossiche ideologie (dichiarato da loro).

Qulcosa che si conosce e su cui si ha cognizione di causa, piuttosto che qualcosa che si recepisce attraverso video montati ad arte per demolire il gioco facendo passare che sia un'opera di indottrinamento.
Non so gli altri, ma io personalmente da amante della saga non ho guardato video montati ad hoc (solo la famosa clip imbarazzante, che non è affatto editata), ma ho visto lunghi e completi gameplay di gente italiana (fan della saga) e non (per un totale di circa 4h di gameplay misto). E il 100% delle volte mi basta e avanza per farmi un'idea sul gioco (e ritorno a vedere le considerazioni finali sul gioco, accertandomi delle prime impressioni avute). Io personalmente lo ribadisco, non ho mai detto sia un'opera di indottrinamento, semplicemente è una roba che insulta l'IP originale, con il suo pressapochismo nel genere, una scrittura becera, personaggi orrendi e dialoghi da asilo. Non è un Dragon Age, è un classico sfruttamento di un IP da manuale. Il fatto poi che abbia al suo interno tematiche woke trattate in modo così imbarazzante, seppur anche in minima quantità, è il chiodo sulla bara (più per la gente che c'è dietro che per il gioco in sé, che si sfoghino sui social non nello sviluppo di videogiochi).

Inoltre, non per smontare la tua idea, qualsiasi prodotto culturale, artistico o di intrattenimento, risente dell'estetica e della politica dei tempi. L'attenzione all'inclusività e ai problemi di genere sono una delle tematiche della cultura contemporanea, per cui è ovvio che questa cosa investa i videogiochi (così come il cinema, le serie, e qualsiasi altra cosa). Ciò significa che viene fatto in maniera virtuosa? Assolutamente no e io sono un accorato detrattore di tante cose a riguardo. Credere però che i videogiochi del passato non fossero figli dei loro tempi è sbagliato però. Tomb Raider o Gears of War sono figli di precise ideologie e canoni. Se te ne vai nel cinema, gli anni '80 sono un tripudio di esaltazione dell'America. Semplicemente alcune tematiche stanno mediamente indifferenti, il woke viene percepito come più fastidioso e invadente, sia perché si toccano temi su cui tendenzialmente si è meno disposti a essere elastici, sia perché oggettivamente l'inclusione sta venendo portata avanti, gran parte delle volte, in maniera pessima.
Non mi pare sia un buon motivo per farsi andare bene ste cose, o per esserne partecipe con il proprio supporto (diretto o non, come l'acquisto del medesimo prodotto).

C'è sempre stato quindi va bene? Anche le guerre ci son sempre state, ma non vuol dire che bisogna far finta di niente.

Lo dico per l'ultima volta, perché francamente trovo noioso e poco stimolante ripetere sempre le stesse cose. Nessuno dice di comprare qualsiasi merda venga messa sul mercato, ma PER ME Veilguard ha messo in luce più l'immaturità dei fruitori di videogiochi che quelli della critica, che peraltro è stata abbastanza tiepida se si tolgono le recensioni politiche come quelle di Eurogamer o di Skillup.
Immaturità di gente che si lamenta perché vuole un videogioco che sia tale invece di una roba immonda portatrice di ideologie tossiche e becere? Che si indigna perché hanno rovinato una saga molto amata?

Cazzo sì, chiamatemi pure immaturo, lo preferisco piuttosto che rendermi partecipe della rovina dei videogiochi.
 
Prendiamo per esempio BG3 in cui l'aspetto woke è ben visibile, ma nessuno (ad eccezione dei fascistelli) lo criticano per quel motivo.
Ma BG3 viene considerato come titolo con elementi woke!? :morristenda: Intendo dire proprio con quelli che sono gli stereotipi e temi associati al calderone “woke”. Probabilmente non me ne sono curato abbastanza o tendo ad interpretarlo in modo diverso, ma proprio andando nel dettaglio quali sono questi punti?
 
Immaturità di gente che si lamenta perché vuole un videogioco che sia tale invece di una roba immonda portatrice di ideologie tossiche e becere? Che si indigna perché hanno rovinato una saga molto amata?

Cazzo sì, chiamatemi pure immaturo, lo preferisco piuttosto che rendermi partecipe della rovina dei videogiochi.

Montare un caso se un ipotetico gioco di ruolo dà la possibilità di scegliere They come pronome io personalmente lo trovo segno di chiusura mentale. Poi sulle critiche al singolo gioco ovviamente si può essere d'accordo o meno e io stesso non è che reputi VG un capolavoro e non lo è per tutta una serie di motivi che va oltre il problema woke. Se però uscisse un gioco di ruolo della madonna, perfetto in tutto, ma con la possibilità di ruolare un personaggio non binario, a partire dai pronomi, come sarebbe accolto? Secondo me male, perché si comincerebbe con la solita tiritera.

Come dico sempre, grazie a Dio The Last of Us 2 è uscito nel 2020, perché oggi verrebbe devastato, visto e considerato che tra l'altro ha 5.8 di punteggio sul da te citato user score di metacritic (e immagino saremo d'accordo che è una vergogna, nonché la prova che sia un fattore da ignorare totalmente, giusto?)
 
Montare un caso se un ipotetico gioco di ruolo dà la possibilità di scegliere They come pronome io personalmente lo trovo segno di chiusura mentale. Poi sulle critiche al singolo gioco ovviamente si può essere d'accordo o meno e io stesso non è che reputi VG un capolavoro e non lo è per tutta una serie di motivi che va oltre il problema woke. Se però uscisse un gioco di ruolo della madonna, perfetto in tutto, ma con la possibilità di ruolare un personaggio non binario, a partire dai pronomi, come sarebbe accolto? Secondo me male, perché si comincerebbe con la solita tiritera.

Come dico sempre, grazie a Dio The Last of Us 2 è uscito nel 2020, perché oggi verrebbe devastato, visto e considerato che tra l'altro ha 5.8 di punteggio sul da te citato user score di metacritic (e immagino saremo d'accordo che è una vergogna, nonché la prova che sia un fattore da ignorare totalmente, giusto?)
Perché chiusura mentale? Personalmente appena vedo un videogioco con un they ci sto alla larga perché tanto già so che non è lì per la tanto decantata inclusività ma per la propaganda di qualche sviluppatore che con i videogiochi non ha niente da spartire (e di cui probabilmente non gli frega nulla) se non per dichiarazioni aberranti e discriminatorie sul loro modus operandi. Alla faccia dell'inclusività. Senza contare che grammaticalmente non è corretto da quel che so :asd:
 
Io personalmente tirerei fuori la questione pronomi dal resto del discorso, un conto è la scena delle flessioni di Veilguard, un conto è incazzarsi appena si vede un 'they' che IMHO è un po' eccessiva come reazione.

Manco stessimo parlando di neopronouns :asd:
 
Perché chiusura mentale? Personalmente appena vedo un videogioco con un they ci sto alla larga perché tanto già so che non è lì per la tanto decantata inclusività ma per la propaganda di qualche sviluppatore che con i videogiochi non ha niente da spartire (e di cui probabilmente non gli frega nulla) se non per dichiarazioni aberranti e discriminatorie sul loro modus operandi. Alla faccia dell'inclusività. Senza contare che grammaticalmente non è corretto da quel che so :asd:

Perché penso che non accettare che si possa rappresentare la non-binarietà in questo modo sia segno di chiusura mentale. E te lo dice uno che, nonostante su questo forum passo praticamente per un invasato pro-woke, in realtà è molto critico verso queste idee. Non condividere però è diverso da una posizione tipo "CI SONO I PRONOMI, VADO A METTERE 1 SU METACRITIC, BECCATI QUESTO MONDO WOKE AHR AHR".

Per me un pronome in un editor non influisce sulla qualità di un gioco più di quanto possa incidere la presenza dei capelli verdi, o di un particolare tatuaggio da mettere. Poi se certe tematiche sono trattate male (vedi la scenetta cringe delle flessioni in Dragon Age) è un altro paio di maniche e lì sono pronto a criticare insieme a voi. Solo che anche lì, non è certo la prima roba cringe in un videogioco, solo che in DA è l'1% dell'esperienza.

Per dire, io qualche mese fa ho provato a giocare Bayonetta 3 dopo che avevo giocato Bayonetta 1 su 360 alla sua uscita. L'ho trovato improponibile, dopo due-tre sessioni l'ho venduto perché non reggevo minimamente quell'estetica e quel linguaggio audiovisivo. Solo che quel cringe viene o apprezzato o ignorato. Il cringe di DA porta a una levata di scudi che, ci fosse su cose veramente serie, vivremmo in un mondo migliore. Ma vabbè, lì poi si entra nei gusti e ognuno c'ha i suoi.
 
Perché penso che non accettare che si possa rappresentare la non-binarietà in questo modo sia segno di chiusura mentale. E te lo dice uno che, nonostante su questo forum passo praticamente per un invasato pro-woke, in realtà è molto critico verso queste idee. Non condividere però è diverso da una posizione tipo "CI SONO I PRONOMI, VADO A METTERE 1 SU METACRITIC, BECCATI QUESTO MONDO WOKE AHR AHR".

Per me un pronome in un editor non influisce sulla qualità di un gioco più di quanto possa incidere la presenza dei capelli verdi, o di un particolare tatuaggio da mettere. Poi se certe tematiche sono trattate male (vedi la scenetta cringe delle flessioni in Dragon Age) è un altro paio di maniche e lì sono pronto a criticare insieme a voi. Solo che anche lì, non è certo la prima roba cringe in un videogioco, solo che in DA è l'1% dell'esperienza.

Per dire, io qualche mese fa ho provato a giocare Bayonetta 3 dopo che avevo giocato Bayonetta 1 su 360 alla sua uscita. L'ho trovato improponibile, dopo due-tre sessioni l'ho venduto perché non reggevo minimamente quell'estetica e quel linguaggio audiovisivo. Solo che quel cringe viene o apprezzato o ignorato. Il cringe di DA porta a una levata di scudi che, ci fosse su cose veramente serie, vivremmo in un mondo migliore. Ma vabbè, lì poi si entra nei gusti e ognuno c'ha i suoi.
Sì, ma probabilmente il pronome sta sul catz perché è solo la punta dell'iceberg. Insomma, non sarà il problema ma nella maggior parte dei casi è indice che c'è altro sotto, vedi per esempio ciò che sta saltando fuori su Avowed. Quindi tendo a drizzare le orecchie quando sento un they da qualche parte :sisi:
 
Bayonetta in realtà i suoi "caxxi" (gioco di parole ha-ha) li ha avuti.
Il motivo per cui viene visto in maniera positiva è banale: La iper-sessualizzazione del personaggio ha perfettamente senso nel contesto del gioco. E' una strega ninfomane, è palese.
Ha più senso questo che boh, la guerriera in un contesto fantasy che veste un'armatura per proteggersi, ma l'armatura non le copre il petto ma solo tipo l'avambraccio e le ginocchia - Che l'hai messa a fare allora? Lmao

Lasciando perdere gli estremisti, il woke che da fastidio alla gente è non a caso quello non contestualizzato, o che non ci sta a fare nulla nel contesto del titolo.
Il problema è che al posto di parlare della pessima scrittura, si parla dell'agenda politica e finisce in caciara.
E dato che il discorso è stato buttato sulla politica, ora è usanza comprare Stellar Blade non perchè ti piace il gioco, non perchè è un ottimo titolo di esordio per un nuovo studio, ma perchè c'è Eve che è un gnoccone della madonna e dobbiamo mandare un messaggio ai corporate DEI malvagi.
Ovviamente vale anche al contrario.
Si, c'è chi ragiona così ormai ed è una cosa tristissima.
 
Bayonetta in realtà i suoi "caxxi" (gioco di parole ha-ha) li ha avuti.
Il motivo per cui viene visto in maniera positiva è banale: La iper-sessualizzazione del personaggio ha perfettamente senso nel contesto del gioco. E' una strega ninfomane, è palese.
Ha più senso questo che boh, la guerriera in un contesto fantasy che veste un'armatura per proteggersi, ma l'armatura non le copre il petto ma solo tipo l'avambraccio e le ginocchia - Che l'hai messa a fare allora? Lmao

Lasciando perdere gli estremisti, il woke che da fastidio alla gente è non a caso quello non contestualizzato, o che non ci sta a fare nulla nel contesto del titolo.
Il problema è che al posto di parlare della pessima scrittura, si parla dell'agenda politica e finisce in caciara.
E dato che il discorso è stato buttato sulla politica, ora è usanza comprare Stellar Blade non perchè ti piace il gioco, non perchè è un ottimo titolo di esordio per un nuovo studio, ma perchè c'è Eve che è un gnoccone della madonna e dobbiamo mandare un messaggio ai corporate DEI malvagi.
Ovviamente vale anche al contrario.
Si, c'è chi ragiona così ormai ed è una cosa tristissima.

Ma il woke non contestualizzato dà fastidio anche a me, semplicemente lo vedo come uno dei tanti elementi di un gioco. Se il gioco mi diverte o mi piace per altri motivi, lo gioco, perché non ho alcun interesse (come dici tu) a mandare messaggi a corporate dei malvagi. Cioè dai, ho sentito parlare di Wukong come gioco Anti-woke, di che stiamo parlando :asd: .
 
Montare un caso se un ipotetico gioco di ruolo dà la possibilità di scegliere They come pronome io personalmente lo trovo segno di chiusura mentale. Poi sulle critiche al singolo gioco ovviamente si può essere d'accordo o meno e io stesso non è che reputi VG un capolavoro e non lo è per tutta una serie di motivi che va oltre il problema woke. Se però uscisse un gioco di ruolo della madonna, perfetto in tutto, ma con la possibilità di ruolare un personaggio non binario, a partire dai pronomi, come sarebbe accolto? Secondo me male, perché si comincerebbe con la solita tiritera.

Come dico sempre, grazie a Dio The Last of Us 2 è uscito nel 2020, perché oggi verrebbe devastato, visto e considerato che tra l'altro ha 5.8 di punteggio sul da te citato user score di metacritic (e immagino saremo d'accordo che è una vergogna, nonché la prova che sia un fattore da ignorare totalmente, giusto?)
Restando in casa Bioware i vecchi Dragon Age e i Mass Effect avevano le relazioni omosessuali, no? Forse non avrò una buona memoria, ma non mi sembra di ricordare particolari polemiche sul punto. Così come mi sembra di ricordare che quando ME3 venne criticato fortemente per avere sacrificato eccessivamente la parte ruolistica a nessuno sviluppatore o recensore venne in mente di dare contro ai fan dicendo che erano omofobi o non erano buoni esseri umani perché non apprezzavano un gioco dall'alto valore morale.
 
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