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Spazio Cineforum | Film della settimana: "Madre" (diretto da Bong Joon-ho)

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Reservoir Dog

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Visto, finalmente, Videodrome qualche giorno fa, ho aspettato un po' per assimilarlo meglio. È molto più stratificato di quanto pensassi. Aldilà delle trovate visive eccezionali, vi è anche una bellissima analisi sulla natura della realtà e l'influenza della televisione nella percezione della stessa, oltre al tema della fusione uomo-macchina
con tanto di ingranaggi e fusibili che sostituiscono la carne e le vene del protagonista
che costituiscono la colonna portante di tutti i suoi film (in realtà, per quest'ultima parte parlo per sentito dire, visto che questo è il suo primo film che guardo :asd: ).

Bellone, mi dispiace solo aver iniziato Cronenberg a partire da questo che è il suo più famoso, spero che gli altri riescano a prendermi allo stesso modo.
 

Giamast

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Lo vedrò questa sera :nev:
 

Gianpi

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Appena visto. Questo è il mio secondo film di Cronenberg dopo La promessa dell'assassino che non mi aveva impressionato.

Il film mi prende molto nella prima parte con quel suo alone di mistero e la tematica mi suscita un bell'interesse, ma dalla seconda parte in poi è un susseguio di immagini forti che non mi hanno detto molto, per quanto ben mostrate. Speravo che la tematica dell'influenza della tv nella realtà venisse approfondita meglio (ma forse non ho colto tutte le metafore). Il film comunque nel complesso è bello da vedere e l'ho gradito. Ottimo tecnicamente, soprattutto gli effetti speciali. James Woods perfetto nel ruolo, Deborah Harry quanto era bella?
L'aspetto più affascinante è che la tematica è attualissima ed era stata già pensata nel 1983, sarebbe curiosa vedere una interpretazione in chiave moderna.

Gli do un 7.5/10.
 

Giamast

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Un film che filosoficamente è più facile comprendere ed apprezzare oggi, rispetto a 30 anni fa probabilmente. La realtà descritta da Cronenberg non è poi tanto distante dal
rapporto uomo-tecnologia che conosciamo oggi, basterebbe sostituire la televisione con gli smartphone/social network e un film del 1983 risulterebbe ancor più attuale oggi che allora :asd:
So che può sembrare un’analisi semplicistica buttarla sulla solita retorica della tecnologia come forma di alienazione estrema e mezzo di manipolazione dell’individuo, ma è pur vero che oggi più di allora è facile abbandonarsi sempre più al piano tecnologico a scapito di quello fisico e il film riesce a catturare bene l’angoscia che può derivarne (specialmente da parte dello spettatore che viene portato a interrogarsi sulle varie metafore che il film mette sul piatto)

Resta una pellicola visionaria e oltremodo complessa, probabilmente servono più visioni anche per apprezzarne tutte le metafore e sfumature. Personalmente non è un film su cui ritornerei spesso perché oltre a trovarlo un po’ straniante, non è neanche troppo affine ai miei gusti, ma mi ha fatto piacere vederlo oggi con una maggiore consapevolezza, rispetto magari ad una decina di anni fa quando l’avrei probabilmente apprezzato meno.

Nota di merito per il cast, James Woods veramente bravo
 
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rave98

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Anche per me è il secondo film di Cronenberg, prima d'ora avevo visto solo ExistenZ, con il quale ci sono molti punti di contatto
Su tutti il rapporto uomo - macchina e l'estetica agghiacciante del body horror, che in questo film è veramente sublime
Tecnicamente il film è molto forte: effetti speciali, make up e sonoro sono incredibili
Come già detto dagli altri, Cronenberg ha profetizzato quello che sta succedendo al giorno d'oggi col virtuale e col tridimensionale, peccato che non ci sia stata una sua rivalorizzazione e riproposizione in luce a ciò
Ma ancora prima di queste ultime imperanti tecnologie, è incredibile quanto il film abbia previsto con decenni d'anticipo quanto saremmo stati influenzati e manipolati dalla televisione, che prima dello streaming è stata la vera accalappiatrice di menti
Ci sono pure riferimenti alla censura che all'epoca alleggiava sui prodotti audiovisivi più violenti e disturbanti
L'unica riserva è che per me con una durata un pochino più lunga si poteva dare un maggior approfondimento a determinate sfumature delle tematiche
Sarei veramente curioso di vedere come sarebbe recepito un film così se uscisse oggi
 

Zio Bernie

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Stasera guarderò il film. Scusate baldi giovani per il ritardo.
 

yonkers86

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Il dualismo uomo v. alieno è uno dei temi fondamentali della cinematografia di Cronenberg, così come della filosofia moderna e postmoderna. Anche cambiando il mezzo attraverso cui viene declinata, in questo caso il tubo catodico come strumento di narcotizzante dipendenza, le dinamiche appaiono sempre le stesse, come se l'uomo fosse naturalmente tendente a questi rapporti. In questo senso, Cronenberg è sicuramente uno dei precursori, soprattutto da un punto di vista della fisicizzazione della sofferenza e della rappresentazione della stessa, e mette in campo una riflessione con diversi piani di analisi, in modo che sostanzialmente ogni fruitore possa comprendere (anche una parte) ciò che vede.
 
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Gianpi

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Ho capito bene..

...le allucinazioni di Max partono dal programma tv? Tutte le interazioni col personaggio di Deborah Harry sono delle allucinazioni?
 

Zio Bernie

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Ho capito bene..

...le allucinazioni di Max partono dal programma tv? Tutte le interazioni col personaggio di Deborah Harry sono delle allucinazioni?

Sai che mi stai facendo venire un dubbio?


Il primo incontro con la Harry avviene prima o dopo aver "Intercettato" Videodrome?
Perchè in tal caso credo proprio di si

Finalmente ieri sera ho avuto modo di guardarlo.

Credo sia il primo film che vedo di questo regista. A primo impatto, per quanto riguarda i temi trattati, mi ha ricordato "Essi Vivono" dove viene usato un setting surreale per descrivere un aspetto della realtà che viviamo.

Sono d'accordo con chi dice che per essere una pellicola dell'83 è stata a dir poco visionaria. Però se permettete, credo che la continua ricerca di nuovi stimoli arrivando ad esserne dipendenti e in alcune cirscostanze ad autodistruggersi, sia una caratteristica da sempre insita nell'essere umano.
Quindi visionario perchè tratta la dipendenza dalla tecnologia che vediamo molto marcata al giorno d'oggi, ma se trattiamo il discorso nell'ottica ricerca nuovi stimoli -> dipendenza/assuefazione da nuovo stimolo direi che è il "male" di ogni epoca.

Effetti speciali direi abbastanza sopra la media considerando l'anno in cui è stato prodotto.

Credo sia inoltre il primo film che vedo con James Woods protagonista (lo conoscevo solo perchè messo in mezzo a qualche puntata dei Griffin/Simpson :asd: ).

Complessivamente il film mi è piaciuto anche se credo di essermi perso qualcosa lungo questa prima visione. Ma questo è un problema mio che sono abituato a vedere prodotti pane&salame :asd:
 

Giamast

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A primo impatto, per quanto riguarda i temi trattati, mi ha ricordato "Essi Vivono" dove viene usato un setting surreale per descrivere un aspetto della realtà che viviamo.
Effettivamente anche a me il mood del film ha ricordato abbastanza la pellicola di Carpenter, che oltretutto adoro, quindi è un ulteriore plus del film in questo caso :asd:
 

Gianpi

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Sai che mi stai facendo venire un dubbio?


Il primo incontro con la Harry avviene prima o dopo aver "Intercettato" Videodrome?
Perchè in tal caso credo proprio di si

Finalmente ieri sera ho avuto modo di guardarlo.

Credo sia il primo film che vedo di questo regista. A primo impatto, per quanto riguarda i temi trattati, mi ha ricordato "Essi Vivono" dove viene usato un setting surreale per descrivere un aspetto della realtà che viviamo.

Sono d'accordo con chi dice che per essere una pellicola dell'83 è stata a dir poco visionaria. Però se permettete, credo che la continua ricerca di nuovi stimoli arrivando ad esserne dipendenti e in alcune cirscostanze ad autodistruggersi, sia una caratteristica da sempre insita nell'essere umano.
Quindi visionario perchè tratta la dipendenza dalla tecnologia che vediamo molto marcata al giorno d'oggi, ma se trattiamo il discorso nell'ottica ricerca nuovi stimoli -> dipendenza/assuefazione da nuovo stimolo direi che è il "male" di ogni epoca.

Effetti speciali direi abbastanza sopra la media considerando l'anno in cui è stato prodotto.

Credo sia inoltre il primo film che vedo con James Woods protagonista (lo conoscevo solo perchè messo in mezzo a qualche puntata dei Griffin/Simpson :asd: ).

Complessivamente il film mi è piaciuto anche se credo di essermi perso qualcosa lungo questa prima visione. Ma questo è un problema mio che sono abituato a vedere prodotti pane&salame :asd:

Sì, l'incontro con la Harry avviene dopo la prima visione di Videodrome

Giuro, anche a me ha fatto venire in mente "Essi Vivono" di Carpenter, mi ero dimenticato di scriverlo :asd: Altro film con una tematica visionaria non approfondita come dovrebbe
 

BlackWizard

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Il film ha sulle spalle quasi 40 anni eppure è ancora (sempre) attualissimo.
Realizzato per la critica all'indottrinamento e all'abuso dell'utilizzo della tv che può portare alla sostituzione non solo della vita sociale ma anche alla sostituzione di quella affettiva e sessuale, fino a distruggere il fruitore e l'immagine della tv con le labbra che richiamano il protagonista ne è un'immagine palese. Ad oggi la cosa può essere ricondotta prima (tra gli anni 90' e 2000) all'avvento ed al conseguente potenziale abuso del computer, poi a come gli smartphone hanno acquisito e sostituito il posto della TV, la qual cosa è potenzialmente molto più grave, perchè trasportabili ed individuali, e anche qui si va dall'abuso della pornografia, alla visione e consumo di prodotti ed elementi inutili ma assuefacenti, nonché violenti che possono essere trasmessi da chiunque (non è vero fratellì?-per chi non lo sapesse oltre al video dell'incidente, ha assunto negli anni steroidi in live su instagram e anche fatti sesso in live con la sua ragazza- giusto per fare l'esempio più estremo che mi viene in mente). Tutto questo si sintetizza in una sorta di grande fratello che porta al controllo, una sorta di via di mezzo tra le vicende vissute da Thruman e le critiche fatte da Orwell.
Dal lato tecnico il film mi è piaciuto abbastanza. È invecchiato abbastanza bene, buoni effetti speciali, invecchiati veramente bene, buona fotografia, montaggio e musiche.
Non sono un grandissimo fan di questi film, preferisco che la critica sociale venga fatta in maniera diversa, un po' più alla Scorsese, ma nonostante ciò mi è piaciuto (anche perchè adoro i film '80-'90) e rimane sicuramente un film da cineteca e da vedere non solo per imparare qualcosa ma anche per capire come si fa una determinata tipologia di cinema.
 

Floxy

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Io sono in ritardo, sta sera cerco di recuperarlo se riesco.
 

TestaMatta89

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Rivisto anch'io, che dire, sempre un capolavoro per quanto mi riguarda.
In puro stile Cronenberg, il film esplora la contaminazione e corruzione dei corpi con un parassita, di natura tecnologica o filosofica-ideologica.
Il modo più semplice di leggere questo film sarebbe come una visione distopica del mondo sempre più invaso dai media (all'epoca audiovisivi), e dell'estrema stimolazione, spettacolarizzazione e commercializzazione dei desideri e paure da parte di queste forme di comunicazione, ma io ho un'altra interpretazione.
A mio avviso Cronenberg ribalta questa visione: è l'essere umano che desidera e prova paure, l'uomo vuole l'iperstimolazione e finalmente la può raggiungere con le VHS e la TV che trasmettono porno e snuff-movie. La naturale evoluzione dell'uomo è la corruzione della mente e della carne con l'iperstimolazione, finalmente ottenibile con i nuovi media, per diventare ciò abbiamo sempre desiderato: esseri istintivi che bramano sesso, violenza, odio e prevaricazione.
La "prova" di tale interpretazione sta nella trama stessa,
metafilmica, surreale, sensuale e disseminata di allucinazioni e confusione tra "realtà" e "finzione": a mio avviso sono i vari stadi di un uomo in preda ad un delirio emotivo.
Vi è infatti una relazione surreale, violenta e "sporca" con Nicky che ricorda quella di un porno, una riflessione dei desideri del protagonista.
Poi vi è una trama che riflette le paure più nascoste del protagonista nei confronti della tecnologia e dell'evoluzione del pensiero della società, con complotti globali sull'educazione e controllo delle masse che, per qualche ragione, lo vedono però sempre come protagonista, al centro dell'attenzione, una visione folle ma comunque sospettosamente egocentrica, tipica di chi fa tali pensieri.
Videodrome sono i media, quindi la finzione; la nuova carne è la vita fisica, quindi reale. I desideri ed infine la paura hanno animato questo film, che racconta una storia (a mio avviso) fin dal principio esistente esclusivamente nella testa di Max, non dal momento in cui ha indossato il casco, come molti affermano. è quindi a mio avviso il tumore che causa la visione... e il tumore non è letteralmente tale, è la sua malattia mentale da uomo che rifiuta la razionalità, rispondendo e vivendo solo per il desiderio.

Vorrei inoltre citare alcune chicche di questo film.
Quando pensa e dice che ci vorrebbe qualcosa "something" per attirare sé stesso e gli spettatori della sua TV, e dietro di lui c'è una locandina con il titolo "something".
O'blivion parla di nomi televisivi che tutti un giorno avranno, beh guardiamo qua sul forum, ha azzeccato in pieno, anche se sono nickname sul web :asd: Cronenberg era spaventosamente avanti!
"The Emotional Rescue Show", emozioni forti e sofferenza come show radiofonico di Nicky, mostruosamente spaventoso, ma assolutamente in linea con gli standard odierni.
Max che indossa un casco per "registrare" le sue visioni, ma ricorda un headset della realtà virtuale.
La scena della scelta degli occhiali in un momento drammatico, una frivolezza fuori contesto, come in un sogno.
La foto di Hitler che danza col tutù, coi trampoli e con una canottiera con la svastica :rickds:

Infine lasciatemi lodare la musica, la fotografia, il montaggio e gli effetti speciali pratici allucinanti, folli e non realistici, ma perfetti per questo film nel loro essere esagerati, perversi e sensuali. Adoro in particolare gli oggetti che pulsano come un cuore che batte o come un forte respiro, e persino le vene si intravedono mentre questi si deformano.
James Woods mostruoso. Deborah Harry paurosamente sensuale, magnetica.

AMO QUESTO FILM!
 
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BlackWizard

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Rivisto anch'io, che dire, sempre un capolavoro per quanto mi riguarda.
In puro stile Cronenberg, il film esplora la contaminazione e corruzione dei corpi con un parassita, di natura tecnologica o filosofica-ideologica.
Il modo più semplice di leggere questo film sarebbe come una visione distopica del mondo sempre più invaso dai media (all'epoca audiovisivi), e dell'estrema stimolazione, spettacolarizzazione e commercializzazione dei desideri e paure da parte di queste forme di comunicazione, ma io ho un'altra interpretazione.
A mio avviso Cronenberg ribalta questa visione: è l'essere umano che desidera e prova paure, l'uomo vuole l'iperstimolazione e finalmente la può raggiungere con le VHS e la TV che trasmettono porno e snuff-movie. La naturale evoluzione dell'uomo è la corruzione della mente e della carne con l'iperstimolazione, finalmente ottenibile con i nuovi media, per diventare ciò abbiamo sempre desiderato: esseri istintivi che bramano sesso, violenza, odio e prevaricazione.
La "prova" di tale interpretazione sta nella trama stessa,
metafilmica, surreale, sensuale e disseminata di allucinazioni e confusione tra "realtà" e "finzione": a mio avviso sono i vari stadi di un uomo in preda ad un delirio emotivo.
Vi è infatti una relazione surreale, violenta e "sporca" con Nicky che ricorda quella di un porno, una riflessione dei desideri del protagonista.
Poi vi è una trama che riflette le paure più nascoste del protagonista nei confronti della tecnologia e dell'evoluzione del pensiero della società, con complotti globali sull'educazione e controllo delle masse che, per qualche ragione, lo vedono però sempre come protagonista, al centro dell'attenzione, una visione folle ma comunque sospettosamente egocentrica, tipica di chi fa tali pensieri.
Videodrome sono i media, quindi la finzione; la nuova carne è la vita fisica, quindi reale. I desideri ed infine la paura hanno animato questo film, che racconta una storia (a mio avviso) fin dal principio esistente esclusivamente nella testa di Max, non dal momento in cui ha indossato il casco, come molti affermano. è quindi a mio avviso il tumore che causa la visione... e il tumore non è letteralmente tale, è la sua malattia mentale da uomo che rifiuta la razionalità, rispondendo e vivendo solo per il desiderio.

Vorrei inoltre citare alcune chicche di questo film.
Quando pensa e dice che ci vorrebbe qualcosa "something" per attirare sé stesso e gli spettatori della sua TV, e dietro di lui c'è una locandina con il titolo "something".
O'blivion parla di nomi televisivi che tutti un giorno avranno, beh guardiamo qua sul forum, ha azzeccato in pieno, anche se sono nickname sul web :asd: Cronenberg era spaventosamente avanti!
"The Emotional Rescue Show", emozioni forti e sofferenza come show radiofonico di Nicky, mostruosamente spaventoso, ma assolutamente in linea con gli standard odierni.
Max che indossa un casco per "registrare" le sue visioni, ma ricorda un headset della realtà virtuale.
La scena della scelta degli occhiali in un momento drammatico, una frivolezza fuori contesto, come in un sogno.
La foto di Hitler che danza col tutù, coi trampoli e con una canottiera con la svastica :rickds:

Infine lasciatemi lodare la musica, la fotografia, il montaggio e gli effetti speciali pratici allucinanti, folli e non realistici, ma perfetti per questo film nel loro essere esagerati, perversi e sensuali. Adoro in particolare gli oggetti che pulsano come un cuore che batte o come un forte respiro, e persino le vene si intravedono mentre questi si deformano.
James Woods mostruoso. Deborah Harry paurosamente sensuale, magnetica.

AMO QUESTO FILM!
L'essere umano si ha bisogno di iperstimolazione e quindi di violenza e del sesso più sfrenato, in quanto, riprendendo il concetto espresso da Freud ad inizio '900, "l'uomo necessita di violenza in quanto tale perchè è un essere violento ed egoista, caratteristiche che si sintetizzano nella nella guerra, in quanto azione violenta ed egoista". Se si accetta la teoria Darwiniana, per la quale l'uomo si è evoluto dalla scimmia, come tale ha ancora istinti primari e di sopravvivenza, che lo portano a doversi comunque sfogare, in ambito sessuale o meno. Teoria, ripresa in maniera più estrema anche dal libro che ha ispirato il film del signorino che hai come avatar, "beneamata ultraviolenza", dove questa è espressa tramite il sesso, la violenza fisica, la musica (e su questo ci sarebbe da scrivere per ore), nonché anche alcune tipologie di arte.
 

TestaMatta89

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L'essere umano si ha bisogno di iperstimolazione e quindi di violenza e del sesso più sfrenato, in quanto, riprendendo il concetto espresso da Freud ad inizio '900, "l'uomo necessita di violenza in quanto tale perchè è un essere violento ed egoista, caratteristiche che si sintetizzano nella nella guerra, in quanto azione violenta ed egoista". Se si accetta la teoria Darwiniana, per la quale l'uomo si è evoluto dalla scimmia, come tale ha ancora istinti primari e di sopravvivenza, che lo portano a doversi comunque sfogare, in ambito sessuale o meno. Teoria, ripresa in maniera più estrema anche dal libro che ha ispirato il film del signorino che hai come avatar, "beneamata ultraviolenza", dove questa è espressa tramite il sesso, la violenza fisica, la musica (e su questo ci sarebbe da scrivere per ore), nonché anche alcune tipologie di arte.
Concetto espresso da Freud ma mutuato da Nietzsche, e quest'ultimo è la fonte d'ispirazione di Burgess :ahsisi:
 
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