Stai usando un browser non aggiornato. Potresti non visualizzare correttamente questo o altri siti web. Dovreste aggiornare o usare un browser alternativo.
UfficialeSpazio Cineforum | Film della settimana: "Madre" (diretto da Bong Joon-ho)
Io lo vedo domenica
So che la scadenza era oggi ma chiaramente do la precedenza all'università
In compenso dovrei vedere quasi subito il successivo avendo qualche giorno di pausa
Dopo tanti anni l'ho rivisto.
Questo film è la summa dei polizieschi d'azione degli anni '80.
Zeppo di battute e one-liner, azione roboante ed estrema, e una montagna di cliché che non ci stancheremmo mai di desiderare in un film di questo genere.
Un film così tradizionalmente tradizionale, da risultare geniale, un capolavoro persino, perché nella sua semplicità e genuinità intrattiene come poche opere.
Davvero pieno di situazioni divertenti e tese, tanto da far volare davvero le due ore e dieci della sua durata.
Una menzione speciale va al rapporto tra John e la moglie e come si evolve durante il film; il rapporto con il poliziotto con quale è in contatto via radio; e con il cattivo interpretato da un leggendario Alan Rickman, nel suo ruolo più celebre e indimenticabile.
Un film godurioso, divertente, appassionante e che una volta finito, ci lascia una sensazione di serenità e di soddisfazione, di cui si ha sempre bisogno, soprattutto a Natale. Ergo è un film di Natale, caso chiuso
Come ultima cosa lasciatemi dire... poveri piedi!
Die Hard è a conti fatti un ottimo film d'azione, quadrato, compatto ed accattivante, che nei decenni è diventato una vera e propria icona del genere.
Tutta la trilogia è ottima, si, trilogia, in quanto considero buoni i due più recenti, ma non come dei primi tre, i quali si attestano sullo stesso livello.
Ripeto: ottimo film d'azione che ha ancora molto l'alone dei film anni 80 e fa tranquillamente a spallate con film dello Schwarzy (Terminator escluso per ovvie ragioni), anche se tra i tre preferisco il terzo, in quanto il duo Willis-Jackson dà molto di più(e la scena della cabina telefonica ne è un esempio), avendo, tra l'altro, il film del 95, un antagonista come Irons, che compete tranquillamente con Rickman, ma son gusti personali.
Visto ieri sera Die Hard
Devo dire che ho molto apprezzato il fatto che non giri troppo intorno a centomila cose per creare un contesto ma che in qualche minuto mostri tutto quello che deve mostrare per poi passare subito alla ciccia, meno male perché alcuni film ci mettono veramente una vita a decollare
Molto belle le scene d'azione, sebbene alcune siano un po' confuse, e simpatico l'atteggiamento irriverente del protagonista nonostante quel che succede, quando le battutine servivano a descrivere i personaggi e non a imbonire il grande pubblico
Intelligente poi il modo in cui vengono giostrati i personaggi e in cui vengono costruite alcune scene
Ho trovato carina anche la questione dei piedi, prima puliti che stringono il tappetto, poi praticamente distrutti
Ovviamente grandissimo Alan Rickman
Un poliziotto Newyorkese in visita di questa Los Angeles per cui non va decisamente matto (dualismo East Coast, West Coast);
Un matrimonio in crisi con una donna in carriera presso una delle più grandi multinazionali con sede nel più grande grattacielo costruito a Los Angeles;
Un gruppo terroristico di fama internazionale che non è altro che una cozzaglia di rapinatori guidati da un astuto uomo Tedesco (beh "il professore" di quei tempi se posso azzardare);
Un panciuto poliziotto che sta per finire il proprio turno di pattuglia ed è in procinto di tornare dalla propria famiglia di "Otto sotto un tetto" per il cenone natalizio;
Esplosivi;
Armi semiautomatiche;
Vetri;
John McTiernan decide di unirsi al banchetto dei polizieschi Hollywodiani, all'alba degli anni 90, sfornando un prodotto con un discreto tasso di violenza come a voler lanciare un guanto di sfida a Richard Donner (Arma Letale).
Bruce Willis scende dal palco del cabaret per salire al 30esimo piano e dar inizio alla più memorabile festa nataliza della sua carriera.
Esordio (credo) di un certo Alan Rickman che incarna le vesti dell'astuto cattivone straniero venuto a calpestare i piedi (nudi) dell'americano sbagliato.
Come già ampiamente riportato negli altri messaggio, il film non si perde in chiacchiere e dopo una manciata di minuti da il via ad una escalation di eventi senza precedenti che vede un solo uomo contro un gruppo di terroristi ben armato e pronto a tutto. Letto così sembrerebbe che si sappia già dove il film andrà a parare con un protragonista forzuto che non si lascia scalfire da nemmeno un proiettile. Invece no: John McClane è "l'uomo sbagliato, nel posto sbagliato, nel momento sbagliato" e soprattutto con un inconveniente legato al proprio vestiario non da poco. Le prende di santa ragione sin dalle prime battute ma lui non demorde, motivato anche via radio dal collega californiano Powell.
Concludo quotando quanto scritto da TestaMatta89 che incarna profondamente quello che provo ogni volta che mi sparo questo film:
Un film godurioso, divertente, appassionante e che una volta finito, ci lascia una sensazione di serenità e di soddisfazione, di cui si ha sempre bisogno, soprattutto a Natale. Ergo è un film di Natale, caso chiuso
A proposito di dualismi vi chiedo: tra questo e Arma Letale, chi vince?
Per quanto riguarda il discorso seguiti la penso in questo modo: Die Harder (58 minuti per morire) secondo me non è che un banale riciclo delle dinamiche del primo (ma non per questo poco godurioso), mentre Die Hard: With a Vengeance è il tentativo di McTiernan di svecchiare la serie cercando di mettere accanto a Bruce Willis non un partner poliziotto (proprio per non voler fare una fotocopia di Arma Letale) ma un qualcosa che gli si avvicina e secondo me con Samuel L Jackson ci è riuscito alla grande.
I restanti capitoli invece sono solo un' operazione nostalgia, in maniera canaglia aggiungerei.
Poi magari espando un po' il pensiero, ma la cosa che mi ha sempre fatto amare Die Hard è la sua capacità di farti affezionare a John e rompere così il paradigma degli action movie "reaganiani"
Mi è piaciuto non poco, è andato oltre le mie aspettative. Non lo avevo mai visto, temevo che fosse il classico film action anni '80 ma in realtà è molto di più. Fotografia, regia, recitazione, effetti speciali, violenza, ironia (l'autista della limousine best character), pathos.
Bruce Willis e Alan Rickman due idoli che hanno preso la scena. Stupenda la bromance tra John e Al.
Forse il finale un po' banalotto ma fa niente. Ho visto che il sequel è strutturato in maniera simile ma in aeroporto, è bello altrettanto? Mi ispira più il terzo.
Forse il finale un po' banalotto ma fa niente. Ho visto che il sequel è strutturato in maniera simile ma in aeroporto, è bello altrettanto? Mi ispira più il terzo.
Dal mio punto di vista confermo le tue impressioni però lo vedrei comunque anche se probabilmente potrebbe risultarti un po' sottotono rispetto al primo. Sul terzo vai proprio a BOMBA
Dal mio punto di vista confermo le tue impressioni però lo vedrei comunque anche se probabilmente potrebbe risultarti un po' sottotono rispetto al primo. Sul terzo vai proprio a BOMBA
Visto American Graffiti
Non sono un grande fan dei coming-of-age ma questo m'è piaciuto
Bella l'idea di base e le personalità dei vari personaggi, simpatiche le peripezie e azzeccata l'idea del far svolgere tutto in una notte
Tra l'altro sono molto attratto dalle storie che avvengono durante la notte, quindi questo è un punto in più
Ho anche raggiunto una sorta di catarsi, non avendo io mai avuto un'ultima notte prima del college (d'altronde da noi non funziona così) e vivendola quindi tramite questi personaggi
Certo mi ci vuole più sospensione dell'incredulità per credere che Ron Howard abbia tante donne che per Videodrome